Commentario del 30.09.2022

PRIME PAGINE
Il balzo delle bollette: +59%, Meloni: un asse per l'Italia
(Messaggero). Bollette pazze, Europa a pezzi (Stampa). Bollette di
guerra (Repubblica). Bollette alle stelle, la Ue divisa (Corriere). Choc
elettrico (Avvenire). I 200 miliardi di Berlino e gli spiccioli di
Draghi (Fatto). Bollette elettriche, maxi aumento del 59%, la Germania
mette un tetto ai rincari (Sole). Bollette da finimondo (Giornale). Il
caro-materiali frena il Pnrr (Italia Oggi). Aiuto, bollette su del 59%
(Libero). Autunno caro (Manifesto). La Meloni finisce l'opera di Draghi
contro il superbonus così spinge l'Italia in recessione (Notizia).
Stangata in bolletta, luce mai così cara (QN). Ammissione di colpa
(Tempo). Totoministri, Belloni verso gli Esteri, ipotesi Salvini e
Tajani vicepremier (Messaggero).
Intervista a Tajani (Corriere): "Io agli Esteri? Posso fare qualsiasi
cosa". Intervista a Calenda (Corriere): "Le tasse, il Pnrr: ora
rassicuriamo Europa e mercati". Intervista a Bonino (Corriere): "Seggi e
Viminale, un balletto sconcertante".
"Boldrini vattene via", le giovani pro aborto si ribellano ai politici
(Stampa e altri). Pure le femministe si son rotte di Laura (Libero).
Esteri. Escalation Putin: annesso il Donbass, la Farnesina: italiani,
via da Mosca (Messaggero). Putin sfida l'Occidente: "Vuole bagni di
sangue" oggi l'annessione dei territori ucraini (Repubblica). La Russia
annette i territori occupati dopo il voto farsa (Corriere).

ECONOMIA
Nuova stangata sulle bollette della luce: da domani, primo ottobre, e
per il prossimo trimestre, il prezzo di riferimento dell'energia
elettrica sarà di 66,01 centesimi di euro per kilowattora, tasse
incluse, con un rincaro del 59% rispetto a luglio e del 122% in un anno,
la bolletta sale a 1.320 euro, se si riducono i consumi il risparmio
massimo è del 20% (Messaggero prima e p.2 e tutti). L'Arera, autorità
per le tariffe, ha messo in campo misure tampone ma la spesa salirà
(Repubblica p.2). Intanto la Germania rompe il fronte, 200 miliardi per
il caro-gas per difendere l'economia tedesca. La mossa di Scholz fa
indignare tutti, incluso Draghi: "l'Ue non può andare in ordine sparso,
l'Europa non può dividersi a seconda dei bilanci nazionali" e c'è una
telefonata tra lui e Meloni per una strategia condivisa: "Serve un fondo
di solidarietà Ue" (Stampa prima e p.2-6). Fatto (prima) critica: i 200
miliardi di Berlino e gli spiccioli di Draghi, Scholz fa da solo e
Meloni sente il premier. E i rincari colpiscono anche Piazza Affari,
segnala Repubblica (p.4), l'impatto dei costi energetici per le società
quotate salirà fino al 6% del fatturato, "cifre insostenibili".
Notizia (prima e p.2-3) attacca: la Meloni finisce l'opera di Draghi
contro il superbonus così spinge l'Italia in recessione, non solo il
Rdc, ora si vuole smantellare anche il superbonus. Reddito "dimezzato" e
superbonus edilizi tagliato al 65%. La revisione delle due misure corre
quasi più veloce della formazione del nuovo governo. Il cantiere è già
aperto in vista della prossima manovra di Bilancio che sarà presentata
entro la fine di novembre (Messaggero p.9 e altri). Tecnici già
all'opera per rivedere le due misure nella legge di Bilancio, sussidio
garantito a chi non può lavorare gli altri lo perderanno dopo il primo
rifiuto. Il costo dei materiali frena il Pnrr – segnalano Sole (p.7) e
MF (prima e p.31) - speso solo il 50% dei fondi previsti, nel primo
semestre 2022 gli aumenti hanno influito negativamente sull'attuazione
del piano. Il ministro Franco (Tempo p.3) ammette: "Il Pnrr finora è un
flop", la Nadef conferma lentezza negli investimenti, soldi in cassa ma
pochi impegni.  La promessa del segretario della Cgil, Landini su Stampa
(p.13 e altri): "Il nuovo governo verrà valutato senza pregiudiziali su
ciò che farà – dice - il reddito non si tocca, ora puntiamo al salario
minimo".
Infine, l'appello delle start up su Repubblica (p.32) che arriva dal
palco della Italian Tech Week. Meno burocrazia e potenziare il mercato
degli investimenti in capitale di rischio, questo l'appello al governo,
"qui tempi lunghi per visti e permessi". E risorse ancora insufficienti.

POLITICA
Impasse sui ministeri, la linea di Meloni: "una squadra autorevole"
(Corriere p.6-7 e tutti). Oltre al Viminale, l'altro nodo è l'Economia.
Spacchettamento improbabile tra Finanze e Bilancio. In crescita le
quotazioni di Siniscalco. Intanto Salvini compatta i parlamentari, ma è
scontro tra Moratti e la Lega. Cori e applausi dagli eletti: torna al
ministero dell'Interno. Maroni: al posto di Matteo vedrei Zaia (che non
ci sta). La vice di Fontana intanto sottolinea: "c'era l'impegno per
passare il testimone". "Governo di alto profilo", anche il Messaggero
(p.4) riporta il messaggio di Giorgia agli alleati, con la leader di FdI
che fa quadrato: "E' tempo di dimostrare il nostro valore". "Sms" anche
dalla Casa Bianca: "Siamo impazienti di lavorare con il nuovo premier".
C'è Belloni per la Farnesina, e si va verso due vicepremier. Il
segretario leghista e Tajani a Palazzo Chigi a fianco di Meloni.
Trasporti a Rixi, Agricoltura a Centinaio, Santanché al Turismo e
Bernini alla Scuola. Secondo Repubblica (p.12) Salvini è nell'angolo e
Maroni lancia Zaia. Secondo Stampa (p.10) Meloni vuole tecnici, Salvini
più politici. E intanto Berlusconi gela Tajani: "Con Giorgia tratto io".
Nel centrosinistra è ressa per sostituire Letta: "Non facciamo X
Factor", e le donne alzano la voce: poche elette (Messaggero p.7).
Bonaccini: "Se è utile mi candido anche io", De Micheli e Ricci già in
lizza. Morani: "Due terzi dei parlamentari uomini. Ne parleremo al
congresso". Intanto a Stampa (p.13) parla Stefano Patuanelli: "Un pezzo
di Paese rischia la povertà, può esplodere la rabbia sociale". Il
ministro del M5S: "Un patto Letta-Meloni per escluderci? Dal Pd mi
aspetto di tutto, il centrodestra ha fatto promesse irrealizzabili, ora
è maggioranza, inizi a pedalare". E sempre a Stampa (p.14) parla anche
Rosy Bindi: "Il congresso è accanimento, i dem vadano verso lo
scioglimento". L'ex presidente firma un appello per la rifondazione:
"Questa sconfitta viene da lontano", dice.

ESTERI
Mosca, tutto è pronto per oggi pomeriggio, prevista una cerimonia con
cui Vladimir Putin metterà in scena l'ultimo atto della farsa dei
referendum e completerà l'annessione delle quattro regioni
occupate: Lugansk e Donetsk (a Est, nel Donbass) e Zaporizhzhia e
Kherson (a Sud). La commissione Ue ha pronto l'ottavo pacchetto di
sanzioni contro la Russia, sia pure con l'incognita
del veto dell'Ungheria, e riguarda anche il price cap sul petrolio russo
via mare, ma anche l'export di componenti tecnologici per l'aviazione,
elettrodomestici e sostanze chimiche (Messaggero p.10 e tutti).
Podolyak, consigliere di Zelensky, a Repubblica (p.11): "In Italia i
partiti filo-Putin
hanno preso soldi dal Cremlino, possediamo elementi su quanto è stato
finanziato ma non possiamo fare nomi" e aggiunge – "il rischio di un
conflitto nucleare con la Russia esiste. Se Mosca usa un'atomica
tattica, la risposta del mondo va presa tra Ue e Nato". Le voci
intercettate e pubblicate dal NewYork Times, dei soldati russi che
parlano con le madri su Corriere (p.19): "Ci fanno uccidere i civili,
Putin è pazzo, perderemo, è un incubo". E dopo l'inizio della guerra in
Ucraina sono aumentati gli attacchi all'Italia da parte dei pirati
informatici", lo dice Baldoni, direttore dell'Agenzia della
cybersicurezza, a Repubblica (p.33), "l'Agenzia finanzierà i giovani che
difendono il Paese".
Oggi si riunisce il Consiglio Ue, la Commissione non cambia idea sulla
proposta di Italia, Francia
e altri tredici Paesi europei e offre una sponda alla Germania, "Il
price cap per il gas all'ingrosso
è troppo radicale e rischioso" (Stampa p.6 e altri).
Intanto le falle nei gasdotti Nord Stream 1 e 2 sono quattro e non tre,
stando alla Guardia costiera
svedese, e ci vorranno giorni per avvicinarsi ai punti delle esplosioni,
a una profondità di
una settantina di metri, e raccogliere dati sull'azione di sabotaggio
compiuta. La Nato: "Pronti a reagire" (Messaggero p.11 e tutti). Oggi le
tensioni nel Baltico all'esame del Consiglio di sicurezza dell'Onu, il
gasdotto è irreparabile e il danno ambientale è enorme (Repubblica p.6 e
altri).
Biden, allarme Italia, "Visto cosa è successo? Democrazie a rischio, non
possiamo essere ottimisti nemmeno da noi". Ma la Casa Bianca precisa:
"Ansiosi di lavorare con il nuovo governo, rispettiamo il voto". 
Giudicherà Meloni su Ucraina, diritti ed economia" (Repubblica p.8,
Stampa p.8 e altri).

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Commentario del 29.09.2029

PRIME PAGINE
Politica. Governo, tensioni sul Viminale (Corriere). Sussidi e bonus, i tagli di Meloni (Stampa). Il ricatto di Salvini (Repubblica). Meloni-Salvini, prove di governo (Messaggero). Meloni-Salvini, è iniziata la trattativa (QN). Prima mossa: guerra ai poveri e al Sud (Fatto). Disastro Lamorgese: sbaglia pure i conti (Giornale). Piccole donne (Libero). Tutto sa posto niente in ordine (Manifesto). Altro che voto di scambio, la commissione europea raccomanda a tutti gli Stati il reddito di cittadinanza (Notizia). Giustizia, in porto le riforme del Pnrr (Sole).
Mattarella: dirò al governo di difendere il clima (Repubblica).
Paghiamo il conto di Zinga (Tempo).
Economia. Nadef, altri 10 miliardi per le bollette (Sole). Le prime mosse: stop caro bollette e giù le tasse (Giornale). Sanzioni Inps, si cambia rotta (Italia Oggi). Regalo di Draghi da 10 mld (MF).
Intervista a Bonaccini (Corriere): "Un cambio profondo ecco cosa serve al Pd".
Gasdotto sabotato: scambio di accuse, Mosca contro gli Usa (Corriere). Cavo Dragone: navi e robot in difesa dei nostri gasdotti (Repubblica).

ECONOMIA
Su Repubblica (p.6), Messaggero (p.8 e tutti), il tesoretto da 20 mld, l'eredità anti crisi di Draghi per Meloni: dieci per un decreto contro i rincari e dieci per la manovra 2023. Ok alla Nadef, uno degli ultimi atti che il governo Draghi ha approvato ieri in Cdm. Nel 2023 la crescita rallenta e il Pil salirà solo dello 0,6% - scrive Stampa (p.6) - ma ci sono 10 mld da spendere entro l'anno, maxi-balzo per il rendimento dei titoli di Stato. Mf (prima) titola: regalo di Draghi da 10 mld. Sì alla Nadef, l'importo servirà a coprire a dicembre un altro decreto salva-bollette, il caro-gas farà lievitare i costi per famiglie e imprese: nuovi rincari fino al 120%. E sul caro energia, Area preannuncia aumenti estremamente rilevanti, prezzi su del 40-50%, c'è chi parla di un raddoppio dei costi ma l'impennata potrebbe essere contenuta agendo su altre componenti della bolletta (Messaggero p.9). Nomisma Energia, vede un balzo dell'elettricità del 60% già compensato dagli interventi del governo, altrimenti sarebbe nell'ordine del raddoppio (Corriere p.37). Secondo l'Istat, le imprese per ora tengono ma sono necessarie misure per risollevare la fiducia (Messaggero p.16), un calo impercettibile o quasi: -0,1%. Il fatturato dell'industria per ora tiene. A luglio - fa sapere l'Istituto - si registra una diminuzione dello 0,1% rispetto al mese precedente, ma a livello tendenziale (su base annua) i risultati restano ampiamente positivi (+16,3%). I consumatori chiedono di agire subito con provvedimenti contro i rincari delle bollette e la corsa dei prezzi.
"Il reddito di cittadinanza non va abolito, né c'è la necessità di apportare grandi cambiamenti alla sua struttura. Però va applicato meglio, in tutta Italia", lo dice Nicolas Schmidt, commissario Ue a Stampa (p.9), "il sussidio non si può cancellare, salva i poveri dall'esclusione sociale - non allontana dal lavoro, però va legato a percorsi d'inserimento". Anche Appendino a Stampa (p.12): "una follia pensare di abolire il reddito di cittadinanza proprio ora, qui è in gioco la tenuta sociale del Paese". E i banchieri si schierano con il nuovo esecutivo (Messaggero p.4) con Messina, ceo di Intesa San Paolo, che chiede stabilità: "subito i temi della povertà – dice – e il Pnrr non sia un tabù".  Fatto (prima e p.3) attacca: prima mossa, guerra ai poveri, smantellano il reddito mentre l'Ue raccomanda di rafforzarlo.
Gas, tetto al prezzo, scontro nella Ue e l'Italia lo esporta (Repubblica p.31): quindici paesi hanno chiesto il price cap a tutte le forniture, Bruxelles spinge per imporlo solo alla Russia. A sorpresa, crollano i prezzi del gas in Italia e il nostro Paese ne diventa esportatore nel resto d'Europa. Lo stesso sta accadendo nel settore dell'energia elettrica. Il che potrebbe diventare un'ottima notizia per le nostre bollette. Il Ministro Cingolani a Stampa (p.7) incalza la commissione Ue che proprio domani è finalmente chiamata a formalizzare le sue proposte contro il caro-energia: "subito il tetto al prezzo del gas o le bollette non scenderanno – dice - il mercato del metano è impazzito".

POLITICA
Dopo il voto si lavora sulla struttura dell'esecutivo. Incontro Meloni-Salvini, resta lo scoglio Viminale (Corriere p.2-3 e altri). Un'ora di faccia a faccia tra i due alleati non scioglie i nodi. La leader: "Ottimista io? Sempre. E sono arrivata fin qui". E avrà presto un confronto anche con Berlusconi. Salvini però è in trincea e Giorgetti lo avvisa: "io posso farmi da parte". Il leader convinto di avere tutti i titoli per il ministero dell'Interno. Il responsabile dello Sviluppo economico: "Matteo stia tranquillo, non ho mai sgomitato per avere un posto e non lo farò adesso". Per il Messaggero (p.3) c'è Moratti per la Salute, al Mef spunta Siniscalco. Si accelera per il governo: già lunedì 17 Meloni potrebbe avere l'incarico da Mattarella. In calo l'ipotesi della Camera all'opposizione, ma si tratta ancora su due vicepremier. Repubblica (p.2-3) parla invece di minaccia di Salvini: "Senza il Viminale solo sostegno esterno". Intanto Draghi fa da regista alla transizione, nel suo futuro niente incarichi. Il premier coordina la squadra che deve garantire il passaggio di consegne "ordinato". I contatti con gli interlocutori internazionali "per discutere i principali dossier in agenda". Nell'ultima di ottobre potrebbe lasciare Palazzo Chigi, poi Meloni dovrà fare da sola. Su Stampa (p.5) i cortei in tutta Italia per l'aborto: le manifestazioni dopo il primo attacco di FdI in Liguria sull'interruzione di gravidanza. Libero (p.2-3) però attacca e parla di "piccole donne": dovrebbero brindare e invece fanno barricate. Cortei in mezza Italia in difesa del diritto all'aborto (che nessuno vuole toccare). In piazza pure esponenti Pd e centri sociali per contestare la destra.  A prescindere. Dagli autovelox agli ospizi, il Messaggero (p.7) racconta invece il "malinconico show" dei parlamentari uscenti. Cala il sipario sulla legislatura. Tanti i non rieletti, e la Camera è semivuota. Interventi finali per rivendicare il lavoro fatto. D'Inca: "Si chiude la mia esperienza". Nel centrosinistra, in particolare nel Pd, Letta frena la corsa alle auto-candidature (Stampa p.10). Bersani: serve una "costituente" della sinistra. Il segretario teme un appiattimento sulle posizioni dei 5Stelle: "Prima i temi, poi i nomi". Il 6 ottobre la direzione. Per il Giornale (p.8) il Pd ko lascia campo libero al M5S. Nazareno trasformato tra slogan e frasi vuote. Così Conte domina l'opposizione. Chi guarda a Calenda, chi al M5S: sono questi i due "partiti" dentro al Pd (Corriere p.12). Base riformista spinge per il governatore dell'Emilia-Romagna. La sinistra, contraria, vorrebbe un rinvio del congresso. Ma ci sono anche le mosse delle correnti in vista della direzione di giovedì prossimo. Al Corriere (p.15) parla il neo governatore della Sicilia Schifani: "La mia Sicilia riparte: "subito infrastrutture e termovalorizzatori". Poi aggiunge: "Tutti d'accordo, il Ponte adesso si fa. Le liste di Cuffaro? Ha già pagato e non si è candidato. Da Cateno De Luca solo populismo e parole sguaiate".

ESTERI
Tra energia e geopolitica, tensioni crescenti dopo i sabotaggi e le esplosioni nei gasdotti Nord Stream (Corriere p.16 e tutti). Inchieste e accuse reciproche tra Usa e Russia: Mosca indaga per "terrorismo" e punta il dito contro gli americani. Ue e Usa attaccano la Russia avanzando il sospetto che i sabotaggi siano un modo per fermare le forniture di gas senza pagare le penali, ma il Cremlino contrattacca: "Biden aveva minacciato di bloccare le condotte, ora dica se è lui il responsabile".  Intanto gli esperti avvertono: "Il danno forse è irreparabile". Le perdite di metano continueranno a far ribollire il mar Baltico almeno fino a domenica, mentre per domani è convocata una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Ora aumentano i controlli a difesa dei gasdotti, il capo di Stato maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone, spiega: "Abbiamo deciso di aumentare subito le misure per la tutela delle reti strategiche nell'interesse nazionale" (Repubblica p.23).
Le tensioni tra Occidente e Russia proseguono anche sugli altri fronti: l'Ue, in risposta ai "referendum farsa" promossi da Mosca in territorio ucraino, è pronta a varare nuove sanzioni che contengono anche un tetto al prezzo del petrolio e del gas russo (Repubblica p.22 e tutti). Ma sul pacchetto Ue pende il veto ungherese: Orbàn sottoporrà le misure a un referendum tra i suoi cittadini. L'escalation porta Usa e Paesi dell'Europa dell'Est a chiedere ai propri cittadini che si trovano in Russia di lasciare il Paese: Putin sarebbe pronto a chiudere le frontiere e per gli occidentali c'è il rischio di rimanere intrappolati (Stampa p.16 e altri). Il Cremlino prepara altre misure drastiche e potrebbe arruolare i cittadini stranieri con doppio passaporto in Russia.
Brasile, la "Dataroom" del Corriere (p.20) guarda alla sfida tra Lula e Bolsonaro per la presidenza: il 2 ottobre il voto che riguarda anche noi, tra questioni geopolitiche e tutela ambientale. Bolsonaro non vuole sanzioni alla Russia, con lui al potere sono stati distrutti 3,7 mln di ettari della foresta pluviale dell'Amazzonia. Mentre Lula aveva ridotto la deforestazione dell'80%. I sondaggi danno in vantaggio Lula (51%) rispetto al "Trump dei tropici" (38%).

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Commentario del 28.09.2022

PRIME PAGINE
Meloni, primi passi verso il governo (Corriere). La leader di FdI si blinda: ipotesi Tajani e Salvini vicepremier (Giornale). Ma per la Stampa Meloni non cede su Salvini: "Non lo voglio, è filo-russo". Nel Carroccio, i big processano Salvini: fiducia a tempo, Regionali decisive (Messaggero e altri). Nel toto-ministri, MF segnala il pressing del centrodestra su Descalzi alla Farnesina.  Calenda alla Stampa: "Destra litigiosa, dura al massimo sei mesi". Intanto Repubblica segnala il "patto Meloni-Draghi" nei rapporti con la Ue. "Ora segua la linea Draghi. L'Ue ci serve" dice il cardinale Ruini al Corriere.
Nel Pd è già iniziato il dopo Letta (Giornale). Il Fatto attacca il segretario dem: "Così ha regalato il governo a Meloni".
Italia-Economia. L'avviso dei mercati: s'impenna lo spread. Dalla Ue 21 mld per il Pnrr di Draghi (Stampa). Arriva l'assegno da 21 mld del Pnrr e Draghi accelera sulla terza tranche (Sole). La ricetta economica della Meloni: flat tax e svolta bonus (QN). Il caro-Btp avverte Meloni (MF).
Esteri. Sabotaggio ai gasdotti Nord Stream, scambio di accuse Kiev-Mosca (Sole, Fatto). Esplodono i gasdotti. "Sabotaggio russo" (Repubblica e tutti): è allarme ambientale nel Baltico. Attacco al gas europeo (Messaggero).

ECONOMIA
Pnrr, via libera all'assegno Ue da 21 mld per gli obiettivi chiusi a giugno (Sole in prima e p.3 e tutti). La Commissione dà l'ok e avverte sulla necessità di onorare anche i prossimi impegni. Per ottenere la prossima tranche da 21,8 mld bisognerà raggiungere entro fine anno 55 obiettivi, per questo Draghi ha chiesto ai ministeri di accelerare e anticipare le scadenze, in modo da agevolare la transizione tra vecchio e nuovo esecutivo. Anticipo per 29 scadenze su 55, così – sottolinea il Sole – Draghi blinda la terza rata. Intanto il governo targato FdI si prepara a rivedere il Pnrr: il piano di Meloni punta a modifiche concordate con la Ue (Sole p.2). Maurizio Leo, responsabile economico di FdI, al Corriere (p.9) dice: "Vogliamo vedere se alcune risorse possono essere orientate al servizio del caro-bollette". "Bollette, 20 miliardi dai fondi Ue": ora la Meloni chiede aiuto a Bruxelles (Repubblica p.9). Fdi vuole utilizzare le risorse "strutturali" non spese per frenare i rincari. Ma non bastano e serve il via libera europeo. Sarebbe questo il primo intervento economico del nuovo governo. Nils Schmid, responsabile Esteri della Spd, a Repubblica (p.9), spiega: "Il Pnrr può cambiare, ma dipende cosa ha in mente Meloni. È legittimo chiedere aiuto. Ma per l'alto debito pubblico l'Italia deve fare attenzione ai vincoli di bilancio".
Intanto, dal nervosismo dei mercati arriva il segnale all'esecutivo in costruzione: la Borsa di Milano chiude in rosso (-1,16%) e lo spread corre oltre i 250 punti. Ora il rendimento dei titoli di Stato italiani sfiora il proprio record, avvicinandosi al 5% del 2012 (MF in prima e p.3 e altri).
Servono già 40 mld per la manovra (Corriere p.9): domani il governo Draghi varerà la Nadef che correggerà al ribasso le previsioni sul Pil per il 2023, non più al 2,3% ma allo 0,5%. Ma – scrive MF (p.2) – il premier uscente è ottimsta sul 2022, con le stime sul Pil a +4%. Ma le stime per il 2023 fanno presagire margini di manovra per il prossimo esecutivo più stretti. Maurizio Leo al Corriere (p.9) dice: "Serve prudenza: faremo gradualmente la riforma fiscale e aspettiamo di vedere la Nadef per capire se si trovano le risorse per le misure emergenziali di dicembre. Ma ci sono delle priorità: in primis il caro-bollette. Il decreto Aiuti Ter va convertito assolutamente, ma bisogna riscrivere la norma sugli extraprofitti". L'avvertimento al futuro governo Meloni arriva da Jean Claude Juncker, ex presidente della Commissione Ue, che alla Stampa (pp.20-21) dice: "Se l'Italia applica delle misure di consolidamento del bilancio, l'Ue è lì per  accompagnarla. Se invece dovesse rifiutarsi, sarebbe difficile organizzare la solidarietà da parte degli altri Paesi membri".

POLITICA
Meloni, primi passi per il governo (Corriere in prima e p.2). "Voglio un esecutivo con personalità anche politiche di alto profilo, inattaccabile, che mi faccia fare bella figura in Italia e all'estero" dice la presidente di FdI. Si va verso consultazioni rapide al Quirinale per consentire l'avvio dei lavori sulla legge di bilancio il prima possibile (Repubblica p.7): partiti al Colle già nel weekend del 14 e 15 ottobre. Nel toto-ministri, Giornale (in prima e p.3) segnala l'ipotesi di Tajani e Salvini vicepremier: una mossa che consentirebbe alla Meloni di blindare il nuovo governo. Tajani al Messaggero (p.7): "Faremo un governo di alto profilo, non riconfermeremo nessuno degli uscenti". E al Giornale (p.9) rassicura sulla direzione del futuro esecutivo: "Nessun pericolo di derive sovraniste". Ieri vertice tra FdI e Forza Italia, intanto Salvini deve fare i conti con un partito inquieto: alcuni big chiedono un cambio al vertice, anche se dopo quattro ore di riunione la Lega conferma la fiducia al segretario. Salvini resta ma è commissariato, scrive la Stampa (p.10). Dal Carroccio arriva la richiesta di un ministero, ma Salvini non avrà il Viminale (Messaggero p.6 e tutti). Ipotesi vicepremier e delega minore al governo per il segretario leghista (Repubblica p.6). Per Verderami (Corriere p.6) è partita la dura trattativa sulle richieste leghista: è guerriglia tra Meloni e Salvini, con il leghista che tenta di prendersi una rinvicita. La Stampa (in prima e p.7) sottolinea l'ostilità dentro FdI nei confronti di Salvini, considerato troppo ingombrante a causa dei suoi rapporti con la Russia. "Niente veti, ma evitare i bilancini" spiega Lollobrigida al Messaggero (p.7). L'obiettivo della Meloni – secondo la Stampa - è quello di un esecutivo di pacificazione, sia nei confronti dell'opposizione – a cui potrebbe essere concessa la presidenza di una Camera – sia con gli alleati, ma con un occhio attento anche nei confronti dei partner internazionali. Repubblica (p.2) guarda alle mosse in chiave europea di FdI: Meloni deve superare lo stigma "postfascista" per entrare nei salotti buoni della Ue, per questo lavora a un patto tra Popolari e Conservatori europei che potrebbe passare da una "Fiuggi 2" e dalla collaborazione con il Ppe in vista di una candidatura condivisa per la presidenza della Commissione europea tra un anno e mezzo. Meloni prosegue con il silenzio in pubblico, ma – per rimarcare la collocazione internazionale del futuro governo - risponde a Zelensky che dice di contare su una "proficua collaborazione" (Corriere e altri): in un tweet, la leader del centrodestra assicura "leale sostegno alla causa della libertà del popolo ucraino". A fare da garante in Europa per il futuro governo si sarebbe già mosso Mario Draghi. Secondo Repubblica (p.3) il premier uscente ha avuto contatti con Macron, Scholz e von der Leyen per rassicurarli su tre punti fondamentali nell'azione del futuro esecutivo: sostegno all'Ucraina, fedeltà alla Nato e politiche attente al debito italiano.
Nel Pd è già iniziato il dopo Letta: ressa di candidati in vista del congresso e lite sul rapporto con i 5S (Giornale p.10). Mentre si agitano già "venti di scissione" tra i dem con le voci sempre più insistenti sulla nascita di una "cosa rossa" (Stampa p.14), il vice presidente del M5S Gubitosa al Corriere (p.11) dice: "Con questo Pd al momento non c'è dialogo".

ESTERI
Sabotaggio al Nord Stream, tre fughe di gas in due giorni. Ucraina e Polonia: attentato russo. (Repubblica p.28-29, Stampa e Messaggero p.2-3, Corriere p.20,). La Svezia: "Esplosioni nel Baltico, gravi perdite di gas", frutto di un "atto deliberato" contro i gasdotti. Schizza il prezzo del metano: +10 %. La Cia aveva avvisato i tedeschi del pericolo imminente. La Danimarca apre un'inchiesta. Scambio di accuse tra Russia e Ue. Le intelligence non escludono nemmeno che l'autore dell'attacco sia Kiev. Per i Paesi del Mar Baltico le tre falle improvvise apertesi lunedì nei gasdotti Nord Stream 1 e 2, che collegano direttamente Germania e Russia, non sono un caso. Anche il ministro dell'Energia tedesco, Robert Habeck, ha parlato di "attacco all'infrastruttura", ma senza fare ipotesi sui colpevoli. L'Europa teme altri blitz: "La Nato sorvegli gli impianti".
Russia, secondo Alexandra Prokopenko, ex consigliera della Banca centrale russa, "Putin ha soldi, ma solo per un anno. Usare l'atomica? La Cina lo bloccherà" (Corriere p.21). Intanto, sui referendum farsa in Donbass, per Mosca è un plebiscito. Ma a Kherson hanno votato in 5mila.  Nelle regioni occupate "il 95% vuole diventare russo": il 4 ottobre l'annessione (Repubblica p.28, Stampa p.22, Corriere p.23, Messaggero p.3). Mosca ha fretta di finire l'annessione: già annunciato il Sì delle quattro regioni. Putin potrebbe annunciare l'integrazione già venerdì. I media russi: il "sì" vince con il 97%. Blinken: "Il voto non cambia nulla, non riconosceremo mai cambi di sovranità. Gli Usa non si opporranno se Kiev userà le armi verso le 4 regioni".
Europa, 15 governi chiedono il price cap (Repubblica p.9, Stampa p.3). Anche la Francia ha aderito alla proposta avanzata dall'Italia e da altri tredici paesi Ue, alla commissaria Ue all'Energia, Kadri Simpon, per un tetto al prezzo del gas a tutte le importazioni, non solo a quelle russe. Nella lettera si chiede "di discutere la proposta al Consiglio straordinario dell'Energia del 30 settembre, seguito da una proposta legislativa quanto prima". Riserve sufficienti solo per l'inverno, poi problemi negli stoccaggi. Il prezzo sul mercato ha toccato i 210 euro Megawattora (+21%).

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Commentario del 28.09.2022

PRIME PAGINE
Letta lascia la guida del Pd (Corriere). Crosetto: "Sarà il governo dei migliori" (Messaggero). "Costituzione vecchia, Pnrr da rifare" (Corriere). Il caso Salvini (Repubblica). "Costituzione vecchia, Pnrr da rifare" (Stampa). Vincitori e vinti (Tempo). Meloni scrive la lista dei ministri (QN). Sfracelli d'Italia (Manifesto). Come rosicano (Libero). Belli ciao (Giornale). Pd-5S: Letta si ritira e Conte si allarga (Fatto). Ecco il terremoto Meloni (Avvenire).
Interviste del Corriere: Berlusconi, "Populismo? Vigiliamo noi" e Renzi, "Opposizione dura ma civile".
Economia. Per la manovra servono 40 miliardi (Sole). Una manovra da 30 mld (MF). Mancano decine di miliardi per la manovra e la Meloni vuole fare cassa svuotando il reddito di cittadinanza (Notizia). Pnrr, più spazio ai privati (Italia Oggi). La Borsa premia la svolta elettorale, gli operatori credono nella stabilità (Messaggero).
Esteri. "Putin è disposto a trattare", nessuna smentita da Mosca (Messaggero). Ucraina, "duello" nucleare Mosca minaccia, Usa pronti (Avvenire).

ECONOMIA
Elezioni 2022. Primo scoglio, la manovra, in primo piano su Sole (prima e p.3) e Mf (prima e p.2-4): servono 40 mld, questa la cifra con cui il prossimo esecutivo dovrà misurarsi quando metterà mano alla sua prima legge di bilancio. La legge di bilancio una delle priorità della nuova squadra di governo ribadisce anche Verderami su Corriere (p.3) "per la prima volta nella storia repubblicana, la staffetta a Palazzo Chigi avverrà nel pieno della sessione di bilancio, peraltro nel bel mezzo di una situazione economico-finanziaria molto negativa. Non sarà possibile varare la prossima legge di Stabilità entro il termine del 20 ottobre, visto che la prima seduta del nuovo Parlamento avverrà solo il 13 ottobre – e aggiunge - Palazzo Chigi ha fatto sapere che presenterà in settimana il Nadef ma il nodo è la legge di Stabilità: FdI auspica che ci sia un impianto su cui lavorare per redigere la Finanziaria mentre fonti dell'attuale gabinetto avvisano che non esistono bozze, al momento". Lollobrigida a Stampa (p.4) assicura: "il Pnrr può cambiare, più fondi all'energia, prossima settimana il confronto leale con Draghi per impostare la legge di bilancio". Repubblica (p.27) ricorda la crisi energetica, prima grana per la nuova maggioranza di centrodestra che si avvia a governare. Giovedì prossimo, infatti, l'Authority per l'energia annuncerà i nuovi aumenti delle bollette, in vigore per i prossimi tre mesi. Secondo le prime indiscrezioni, si tratta di aumenti che andranno a superare il 100% rispetto alla tariffa del trimestre precedente. E nel giorno in cui la vittoria alle urne del centrodestra di Meloni diventa una certezza, i listini azionari salgono (Repubblica p.26 e altri). Fiammata dello spread, la Bce: "Non copriremo gli errori dei governi". Borse, la reazione dei mercati, Milano in rialzo, spread a 242 (Corriere p.25). La Borsa premia la svolta elettorale, gli operatori credono e scommettono nella stabilità (Messaggero prima e p.17 e altri).

POLITICA
Elezioni, il centrodestra a valanga blinda Camera e Senato (Stampa p.10 e tutti). 235 senatori e 112 deputati per la coalizione guidata dalla Meloni. In 98 province su 105, il centrodestra è primo grazie al ciclone FdI che cambia colore all'Italia (Repubblica p.17): la nuova geografia politica conferma la forza del M5S al Sud mentre il Pd non riesce ad allargarsi. Ora Meloni prepara il governo, lavora ai dossier economici e telefona a Mario Draghi. Priorità a bollette e povertà: "Noi parleremo con i fatti" (Messaggero p.2). Spazio già alla riflessione sulle riforme costituzionali e sulla proposta del presidenzialismo: "La Costituzione va cambiata. La Carta è bella – ha detto il fedelissimo Lollobrigida - ma ormai ha 70 anni" (su tutti). Nessuna dichiarazione pubblica per la presidente di FdI, che lavora alla costruzione dell'esecutivo. Nel totonomi, si ipotizza Tajani agli Esteri, con il pressing su Panetta per il Tesoro, che potrebbe essere spacchettato: alle Finanze andrebbe Leo (Messaggero p.5). Tra i nomi in primo piano c'è quello di Guido Crosetto, che al Messaggero (p.3) assicura: "Al governo solo i migliori. Sceglieremo i ministri senza manuale Cencelli". "Nessun compromesso sul governo" è l'avvertimento che Meloni lancia agli alleati (Corriere p.2): la leader di FdI rimarca il risultato chiaro emerso dalle urne e ammonisce: "Niente giochini". Messaggero (p.2) segnala il veto su Salvini: "Non avrà ministeri chiave". Meloni punta a neutralizzare l'alleato e per il Viminale pensa a Piantedosi o Pecoraro. Ma il segretario del Carroccio resiste alle dinamiche interne al suo partito - con la base che esprime la propria rabbia per il "tracollo" elettorale e i governatori che chiedono di essere ascoltati di più (Corriere p.11 e tutti) – e chiede di tornare al Viminale (Repubblica p.3). Salvini prova a rilanciare la sua leadership nonostante i voti persi. "Paghiamo il sostegno a Draghi – spiega il numero uno della Lega -, ma rifarei tutto" (Corriere p.10). Il leghista riparte dal 9%: "nel nuovo governo conteremo di più" (Libero p.12). Pesa però il ribaltone al Nord, dove nelle regioni storicamente a trazione leghista FdI ha ottenuto il doppio dei consensi del Carroccio (Corriere p.12). Berlusconi intanto torna in Senato, per lui probabilmente niente incarichi: "Ma – sottolinea – sarò il regista" (Repubblica p.4). Intervistato dal Corriere (in prima e p.13), assicura: "Siamo e saremo protagonisti del futuro di questo Paese: la collocazione internazionale per noi è una questione di fondamentale importanza".
Nel Pd arriva il passo indietro di Letta: "Ora il congresso, io non correrò" (su tutti). Il segretario si assume le sue responsabilità e si propone come traghettatore in vista del confronto interno, che potrebbe essere anticipato a gennaio. Per la segreteria sarà derby Bonaccini-Schlein (Stampa p.14 e altri). Ma sarebbe pronto a scendere in campo anche Provenzano: al centro dei progetti del nuovo Pd torna il dialogo con il M5S, anche in vista del voto in Lombardia e Lazio (Repubblica p.13). Il dem Boccia al Corriere (p.9) dice: "Pd e M5S? Organizziamoci per il futuro". Da Conte arriva una parziale apertura, ma solo dopo il congresso dem: "Il campo largo? Valuteremo che Pd sarà" (Fatto p.11). Per la Stampa (p.17) Reddito di cittadinanza e sudore hanno fatto nascere il Partito di Conte. Con il Movimento che, secondo il Giornale (p.18), è la Lega del Sud. Questo risultato era "inimmaginabile settimane fa" commenta Taverna alla Stampa (p.16): "Ora – dice – rilanciamo il partito al Nord". Libero (p.16) attacca: esultanza fuori misura per i 5S che perdono 6 mln di voti.
Il Terzo Polo di Azione e Italia viva si colloca al sesto posto. Il flop non frena Renzi: "Per noi c'è un futuro" (Repubblica p.18). Al Corriere (p.17), Renzi dice: "Per noi risultato strepitoso: in sei settimane siamo all'8%, ora che abbiamo tempo per lavorare insieme faremo la differenza. Vigileremo con un'opposizione durissima". Anche Calenda lancia la sfida: "Per noi è solo l'inizio" (Messaggero p.13). Libero (p.19) però attacca: altro che Terzo polo, flop di Renzi e Calenda.

ESTERI
Ue e Usa pronti al dialogo: "Speriamo di lavorare ancora con voi". Orban fa subito da sponda, gelo di Parigi e Berlino (Repubblica p.28, e altri). In festa l'ultradestra europea. Il premier polacco: "Insieme contro comunisti e lgbt" Il pragmatismo di Bruxelles, Francia preoccupata per i diritti, Germania per i conti, aprono alla Meloni ma attendono i fatti. C'è chi, come Orbán, parla di "vittoria più che meritata" e non vede l'ora di "avviare la futura collaborazione", e chi, invece, come Borne, annuncia che la Francia sarà "attenta al rispetto dei diritti umani e del diritto all'aborto in Italia". Liz Truss: "Congratulazioni a Giorgia Meloni". Eric Mamer, portavoce Ue: "Lavoriamo con i governi eletti: speriamo in una cooperazione costruttiva". Blinken, segretario di Stato Usa "L'Italia alleato vitale, vogliamo lavorare con il governo sui nostri obiettivi condivisi". Elisabeth Borne, premier francese: "In Ue ci sono valori da garantire sui diritti umani, in particolare il diritto all'aborto".
Cina e Russia festeggiano: "Ora il continente è più debole" (Repubblica p.28, Messaggero p.16). Peskov: "Pronti ad accogliere le forze politiche più costruttive verso Mosca". Una speranza accomuna Mosca e Pechino, che la vittoria della destra in Italia indebolisca il fronte europeo.
"Putin pensa di negoziare", il Cremlino non smentisce (Messaggero p.23). Lo zar lo ha ammesso durante i colloqui col presidente turco Erdogan a Samarcanda. Su Repubblica (p.32 e altri), i russi fuggiti in Georgia: "Abbiamo perso tutto ma non moriamo per Putin", 261 mila sono già scappati.

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Commentario del 27.09.2022

PRIME PAGINE
Letta lascia la guida del Pd (Corriere). Crosetto: "Sarà il governo dei migliori" (Messaggero). "Costituzione vecchia, Pnrr da rifare" (Corriere). Il caso Salvini (Repubblica). "Costituzione vecchia, Pnrr da rifare" (Stampa). Vincitori e vinti (Tempo). Meloni scrive la lista dei ministri (QN). Sfracelli d'Italia (Manifesto). Come rosicano (Libero). Belli ciao (Giornale). Pd-5S: Letta si ritira e Conte si allarga (Fatto). Ecco il terremoto Meloni (Avvenire).
Interviste del Corriere: Berlusconi, "Populismo? Vigiliamo noi" e Renzi, "Opposizione dura ma civile".
Economia. Per la manovra servono 40 miliardi (Sole). Una manovra da 30 mld (MF). Mancano decine di miliardi per la manovra e la Meloni vuole fare cassa svuotando il reddito di cittadinanza (Notizia). Pnrr, più spazio ai privati (Italia Oggi). La Borsa premia la svolta elettorale, gli operatori credono nella stabilità (Messaggero).
Esteri. "Putin è disposto a trattare", nessuna smentita da Mosca (Messaggero). Ucraina, "duello" nucleare Mosca minaccia, Usa pronti (Avvenire).

ECONOMIA
Elezioni 2022. Primo scoglio, la manovra, in primo piano su Sole (prima e p.3) e Mf (prima e p.2-4): servono 40 mld, questa la cifra con cui il prossimo esecutivo dovrà misurarsi quando metterà mano alla sua prima legge di bilancio. La legge di bilancio una delle priorità della nuova squadra di governo ribadisce anche Verderami su Corriere (p.3) "per la prima volta nella storia repubblicana, la staffetta a Palazzo Chigi avverrà nel pieno della sessione di bilancio, peraltro nel bel mezzo di una situazione economico-finanziaria molto negativa. Non sarà possibile varare la prossima legge di Stabilità entro il termine del 20 ottobre, visto che la prima seduta del nuovo Parlamento avverrà solo il 13 ottobre – e aggiunge - Palazzo Chigi ha fatto sapere che presenterà in settimana il Nadef ma il nodo è la legge di Stabilità: FdI auspica che ci sia un impianto su cui lavorare per redigere la Finanziaria mentre fonti dell'attuale gabinetto avvisano che non esistono bozze, al momento". Lollobrigida a Stampa (p.4) assicura: "il Pnrr può cambiare, più fondi all'energia, prossima settimana il confronto leale con Draghi per impostare la legge di bilancio". Repubblica (p.27) ricorda la crisi energetica, prima grana per la nuova maggioranza di centrodestra che si avvia a governare. Giovedì prossimo, infatti, l'Authority per l'energia annuncerà i nuovi aumenti delle bollette, in vigore per i prossimi tre mesi. Secondo le prime indiscrezioni, si tratta di aumenti che andranno a superare il 100% rispetto alla tariffa del trimestre precedente. E nel giorno in cui la vittoria alle urne del centrodestra di Meloni diventa una certezza, i listini azionari salgono (Repubblica p.26 e altri). Fiammata dello spread, la Bce: "Non copriremo gli errori dei governi". Borse, la reazione dei mercati, Milano in rialzo, spread a 242 (Corriere p.25). La Borsa premia la svolta elettorale, gli operatori credono e scommettono nella stabilità (Messaggero prima e p.17 e altri).

POLITICA
Elezioni, il centrodestra a valanga blinda Camera e Senato (Stampa p.10 e tutti). 235 senatori e 112 deputati per la coalizione guidata dalla Meloni. In 98 province su 105, il centrodestra è primo grazie al ciclone FdI che cambia colore all'Italia (Repubblica p.17): la nuova geografia politica conferma la forza del M5S al Sud mentre il Pd non riesce ad allargarsi. Ora Meloni prepara il governo, lavora ai dossier economici e telefona a Mario Draghi. Priorità a bollette e povertà: "Noi parleremo con i fatti" (Messaggero p.2). Spazio già alla riflessione sulle riforme costituzionali e sulla proposta del presidenzialismo: "La Costituzione va cambiata. La Carta è bella – ha detto il fedelissimo Lollobrigida - ma ormai ha 70 anni" (su tutti). Nessuna dichiarazione pubblica per la presidente di FdI, che lavora alla costruzione dell'esecutivo. Nel totonomi, si ipotizza Tajani agli Esteri, con il pressing su Panetta per il Tesoro, che potrebbe essere spacchettato: alle Finanze andrebbe Leo (Messaggero p.5). Tra i nomi in primo piano c'è quello di Guido Crosetto, che al Messaggero (p.3) assicura: "Al governo solo i migliori. Sceglieremo i ministri senza manuale Cencelli". "Nessun compromesso sul governo" è l'avvertimento che Meloni lancia agli alleati (Corriere p.2): la leader di FdI rimarca il risultato chiaro emerso dalle urne e ammonisce: "Niente giochini". Messaggero (p.2) segnala il veto su Salvini: "Non avrà ministeri chiave". Meloni punta a neutralizzare l'alleato e per il Viminale pensa a Piantedosi o Pecoraro. Ma il segretario del Carroccio resiste alle dinamiche interne al suo partito - con la base che esprime la propria rabbia per il "tracollo" elettorale e i governatori che chiedono di essere ascoltati di più (Corriere p.11 e tutti) – e chiede di tornare al Viminale (Repubblica p.3). Salvini prova a rilanciare la sua leadership nonostante i voti persi. "Paghiamo il sostegno a Draghi – spiega il numero uno della Lega -, ma rifarei tutto" (Corriere p.10). Il leghista riparte dal 9%: "nel nuovo governo conteremo di più" (Libero p.12). Pesa però il ribaltone al Nord, dove nelle regioni storicamente a trazione leghista FdI ha ottenuto il doppio dei consensi del Carroccio (Corriere p.12). Berlusconi intanto torna in Senato, per lui probabilmente niente incarichi: "Ma – sottolinea – sarò il regista" (Repubblica p.4). Intervistato dal Corriere (in prima e p.13), assicura: "Siamo e saremo protagonisti del futuro di questo Paese: la collocazione internazionale per noi è una questione di fondamentale importanza".
Nel Pd arriva il passo indietro di Letta: "Ora il congresso, io non correrò" (su tutti). Il segretario si assume le sue responsabilità e si propone come traghettatore in vista del confronto interno, che potrebbe essere anticipato a gennaio. Per la segreteria sarà derby Bonaccini-Schlein (Stampa p.14 e altri). Ma sarebbe pronto a scendere in campo anche Provenzano: al centro dei progetti del nuovo Pd torna il dialogo con il M5S, anche in vista del voto in Lombardia e Lazio (Repubblica p.13). Il dem Boccia al Corriere (p.9) dice: "Pd e M5S? Organizziamoci per il futuro". Da Conte arriva una parziale apertura, ma solo dopo il congresso dem: "Il campo largo? Valuteremo che Pd sarà" (Fatto p.11). Per la Stampa (p.17) Reddito di cittadinanza e sudore hanno fatto nascere il Partito di Conte. Con il Movimento che, secondo il Giornale (p.18), è la Lega del Sud. Questo risultato era "inimmaginabile settimane fa" commenta Taverna alla Stampa (p.16): "Ora – dice – rilanciamo il partito al Nord". Libero (p.16) attacca: esultanza fuori misura per i 5S che perdono 6 mln di voti.
Il Terzo Polo di Azione e Italia viva si colloca al sesto posto. Il flop non frena Renzi: "Per noi c'è un futuro" (Repubblica p.18). Al Corriere (p.17), Renzi dice: "Per noi risultato strepitoso: in sei settimane siamo all'8%, ora che abbiamo tempo per lavorare insieme faremo la differenza. Vigileremo con un'opposizione durissima". Anche Calenda lancia la sfida: "Per noi è solo l'inizio" (Messaggero p.13). Libero (p.19) però attacca: altro che Terzo polo, flop di Renzi e Calenda.

ESTERI
Ue e Usa pronti al dialogo: "Speriamo di lavorare ancora con voi". Orban fa subito da sponda, gelo di Parigi e Berlino (Repubblica p.28, e altri). In festa l'ultradestra europea. Il premier polacco: "Insieme contro comunisti e lgbt" Il pragmatismo di Bruxelles, Francia preoccupata per i diritti, Germania per i conti, aprono alla Meloni ma attendono i fatti. C'è chi, come Orbán, parla di "vittoria più che meritata" e non vede l'ora di "avviare la futura collaborazione", e chi, invece, come Borne, annuncia che la Francia sarà "attenta al rispetto dei diritti umani e del diritto all'aborto in Italia". Liz Truss: "Congratulazioni a Giorgia Meloni". Eric Mamer, portavoce Ue: "Lavoriamo con i governi eletti: speriamo in una cooperazione costruttiva". Blinken, segretario di Stato Usa "L'Italia alleato vitale, vogliamo lavorare con il governo sui nostri obiettivi condivisi". Elisabeth Borne, premier francese: "In Ue ci sono valori da garantire sui diritti umani, in particolare il diritto all'aborto".
Cina e Russia festeggiano: "Ora il continente è più debole" (Repubblica p.28, Messaggero p.16). Peskov: "Pronti ad accogliere le forze politiche più costruttive verso Mosca". Una speranza accomuna Mosca e Pechino, che la vittoria della destra in Italia indebolisca il fronte europeo.
"Putin pensa di negoziare", il Cremlino non smentisce (Messaggero p.23). Lo zar lo ha ammesso durante i colloqui col presidente turco Erdogan a Samarcanda. Su Repubblica (p.32 e altri), i russi fuggiti in Georgia: "Abbiamo perso tutto ma non moriamo per Putin", 261 mila sono già scappati.

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Commentario del 26.09.2022

PRIME PAGINE
Elezioni 2022. Ha vinto Giorgia Meloni (Corriere). Meloni si prende l'Italia (Repubblica). Meloni avanti, "vede" l'incarico (Messaggero). L'Italia va a destra (Stampa). Maggioranza al centrodestra Meloni vince, calo Pd, rimonta 5S (Sole). Tocca a Giorgia (Tempo). Meloni prenota Palazzo Chigi (QN). A noi (Manifesto). Liberi!!! Adesso tocca a lei (Libero). Meloni vince da sola, Conte tallona Letta (Fatto). L'Italia s'è destra (Giornale).
Un'azienda su 5 in default (Italia Oggi).
Uccisa in Iran. Era la ragazza con la coda (Corriere e altri).

ECONOMIA
La nuova maggioranza parlamentare e il governo a cui darà la fiducia, si troveranno subito davanti alcuni dossier delicati. Il battesimo del fuoco è la legge di bilancio più complicata degli ultimi anni. C'è poi il Pnrr con gli obiettivi da centrare entro fine anno. Il primo banco di prova sarà la proroga dello sgravio contributivo del 2% per i lavoratori con reddito fino a 35mila euro (Sole prima e p.6-11). Ma la coalizione di centrodestra punta ad una misura più ampia, ad un taglio strutturale del cuneo fiscale in linea con la proposta avanzata da Confindustria, per dare un beneficio tangibile a lavoratori ed imprese. Sul Pnrr, prima i target 2022, poi il capitolo energia, ipotesi commissario (Sole p.8): per il nuovo governo, prioritario centrare gli obiettivi di dicembre, seguirà -la trattativa con la Ue su Repower Eu e possibili proroghe ai progetti. Anche il Tempo (prima e p.8-9) su fisco, reddito e pensioni, ecco cosa sta per cambiare. Previdenza, caro energia, riforma fiscale e accordo tra contribuenti e riscossione, i provvedimenti dei primi cento giorni della coalizione del centrodestra.
La Nota di aggiornamento del Def, che sarà esaminata probabilmente domani in cdm, certificherà che il prossimo anno il Pil non andrà oltre lo 0,6%, con un'inflazione al 4,5% contro il 2,2 precedentemente previsto. Una crescita in netta regressione rispetto al 2,4% stimato soltanto ad aprile di quest'anno. Va precisato che lo 0,6% per cento è un dato cosiddetto "tendenziale", significa che si tratta della crescita economica prevista senza interventi del governo. Solo per il decreto di Natale, sull'energia serviranno 4,7 miliardi (Messaggero p.15).
Spread, Btp e Borsa, come cambiano gli scenari dopo il voto, "la sfida della crescita" (Corriere p.23). Per gli investitori positiva la linea di Meloni sulla spesa, Balboni (Hsbc): "dopo le elezioni potrebbe persino esserci un recupero per il ridursi dell'incertezza". Ardagna, capo economista europea per la banca londinese Barclays, non vede strappi dello spread stamattina. "Il margine di vittoria del centrodestra è in linea con le attese — dice — non ci aspettiamo una reazione particolare sui mercati".
Un'azienda su 5 in default (Italia Oggi prima e p.3): secondo una indagine di PwC sui bilanci di 60 mila società, il 18% non sarà in grado di far fronte ai propri debiti. La maggior parte sono nel Centro-Sud. E la situazione è destinata a peggiorare visti i rincari delle materie prime e il conflitto in Ucraina. 10 mila imprese circa, rischia di rimanere schiacciato dai debiti che ha in cassa. Intanto, per le bollette di luce e gas, nuovi aumenti ad ottobre (Messaggero prima e p.17): l'Arera decide a fine mese, raddoppio dei costi se non ci saranno nuove misure, il prezzo delle forniture potrebbe balzare a 5.266 euro l'anno, il 300% in più sul 2020.

POLITICA
L'esito delle elezioni in primo piano su tutti, con la vittoria di Giorgia Meloni. Balzo di FdI, caduta della Lega. Il Pd fatica, rimonta M5S, è il riassunto del Corriere (p.2-3). Secondo le proiezioni, Fratelli D'Italia prima al 25%, FI attorno all'8%. La coalizione a guida Meloni è maggioranza nelle due Camere, il partito di Letta dato sotto il 20, Calenda lontano dal 10. La vittoria del centrodestra cambia gli equilibri. L'arretramento del Carroccio costringerà la leader di FdI a non mettere in primo piano gli interessi di partito. L'obiettivo: evitare problemi per la tenuta del futuro esecutivo. "Scriviamo la storia" e la leader trascina la destra al potere, titola Repubblica (p.4). Per Stampa (p.3) Mattarella garante della Carta vuole una maggioranza stabile. Il presidente della Repubblica non farà né sgambetti né sconti ai vincitori, ma niente sbandamenti sull'Unione europea e la posizione atlantista dell'Italia. Liberi!!! Adesso tocca a lei, è invece il titolo in prima pagina di Libero (prima e p.2-3). Secondo il quotidiano è l'ora della democrazia, un voto che difende opinioni e portafogli. Dopo 11 anni di premier non eletti dal popolo, i vincitori hanno l'occasione di allestire un esecutivo politico rappresentativo della volontà degli italiani. "Siamo diventati fascisti? Una stupidaggine, sinistra vittima di una catastrofe mentale", così Massimo Cacciari analizza a Stampa (p.4) l'esito delle elezioni. Il Corriere (p.6) racconta invece della "traversata" di Giorgia, partita con l'1,96%. Sotto il 2% all'esordio del 2013, senza quorum nel 2014. La scelta di stare sempre all'opposizione, una coerenza che oggi è la chiave del successo. Alleati pericolosi e occhi del mondo addosso: per Giorgia una strada piena di insidie, secondo Stampa (p.7). La vittoria le consegna il Paese, ma sa di non poter fare la premier "come una reginetta al ballo". Lega e FI deboli, l'eredità del fascismo e la rete di destra che spaventa l'Europa condizionano la leadership. Anche per Repubblica (p.20) Ue preoccupata per l'Italia di destra: potrebbe allearsi con Polonia e Ungheria e arretrare sull'economia. Negli Usa stigmatizzate le radici postfasciste di FdI e i rapporti di FI e Lega con Putin. Mosca spera che il governo freni l'Occidente. Ma il Messaggero (p.14) riporta l'apertura di Bruxelles: "Pronti a lavorare con il nuovo governo". Nei palazzi Ue attesa per il risultato finale, ruolo di garante del presidente Mattarella. Dalle nuove sanzioni alla Russia al Pnrr, tanti i dossier al centro del tavolo negoziale.
E mentre tutti i quotidiani sottolineano come l'astensionismo sia il primo partito, Repubblica (p.14) parla di rivincita del M5S dopo la scissione: "Il Paese alla destra per colpa del Pd". Con l'esodo dei parlamentari il Movimento era sceso al 10%, e il maltempo ha frenato il "granaio" dei voti del Sud. Nella Lega invece Salvini surclassato da Meloni, perde oltre 25 punti dal 2019 (Stampa p.10). Il crollo del Pd porterà Letta a pagare per tutti: verso le dimissioni già oggi (Fatto p.7). Anche per il Corriere (p.13) nel partito c'è aria da resa dei conti e congresso a marzo. Letta "traghettatore", i nomi di Bonaccini, Provenzano e Schlein. Rabbia e critiche ai vertici del partito. Gli schieramenti interni si preparano alla sfida per la leadership. Il segretario sembra intenzionato a gestire i passaggi senza lasciare subito. Su Repubblica (p.19) anche l'esito del voto in Sicilia, che va a Schifani: Pd e 5S pagano caro la corsa separata.

ESTERI
Elezioni 2022. L'apertura di Bruxelles: "Lavoreremo insieme" (Corriere p.25, Messaggero p.14). Nella Ue esultano i sovranisti. Congratulazioni del premier polacco: "Questa sera rivolgo le mie congratulazioni alla leader di Fratelli d'Italia, Meloni". Il consigliere di Orbán: "Visione comune sulle sfide europee". "El País": "L'ultradestra vince in Italia". Entusiasmo anche nel Ressemblement National di Marine Le Pen: per l'eurodeputato, Bardella "gli italiani hanno dato una lezione di umiltà all'Ue". Congratulazioni anche dall'esponente dell'estrema destra francese, Zemmour, che esprime la sua "gioia per il popolo italiano". Lazar (Repubblica p.21): "La Meloni aggira la questione fascismo e guarderà a Trump". Il politologo francese: "In Francia l'esito del voto italiano riaprirà il dibattito a destra sull'alleanza con Marine Le Pen in vista dell'uscita di scena di Macron". Cherles Kupchan (Stampa p.8): "Svolta epocale, il pendolo della Storia è tornato nel campo dei populisti". L'analista americano: "I numeri ci diranno la portata del successo di Meloni, ma il messaggio dice che in uno dei Paesi fondatori dell'Ue il centro moderato non ha tenuto, è sparito".
Referendum di sangue (Stampa p.26, Corriere p.30). In settimana sarà proclamato il risultato (ovvio) dei referendum. I racconti di chi fugge da Melitopol: "Se voti no, hai 72 ore per andartene". 93% il consenso all'annessione espresso a Zaporizhzhia secondo i filorussi, 850 mila le persone che avrebbero votato in due giorni nella regione di Donetsk.
Nuove crepe tra i fedelissimi di Putin, dato come stanco e stressato. Zelensky chiama i russi: "Disertate" (Repubblica p.25, e tutti). Partono rivolte di piazza contro la "mobilitazione totale", "Reclutano anche chi non deve partire, minoranze e studenti". Verso Finlandia, Mongolia, Repubbliche ex sovietiche del Sud. La Georgia ha deciso di chiudere, da oggi, la sua frontiera.
Gli Usa avvisano Mosca: "Impediremo che usi il nucleare. Risposta catastrofica se la Russia utilizza l'atomica" (Repubblica p.25, Stampa p.27). Sullivan, consigliere di Biden, svela i messaggi dati ai russi. "Abbiamo comunicato al Cremlino che l'uso di armi nucleari avrà conseguenze catastrofiche per la Russia; che gli Stati Uniti e i nostri alleati risponderanno in modo deciso".
Londra promuove la settimana di 4 giorni (Repubblica p.27). Si è conclusa la prima parte dell'esperimento di "settimana corta" per oltre 70 aziende britanniche dei settori più disparati, i lavoratori hanno preso servizio l'80% del tempo usuale, senza però avere decurtazioni in busta paga. I dati sono confortanti, secondo la Bbc.

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Commentario del 25.09.2022

PRIME PAGINE
Elezioni, oggi l'Italia decide (Corriere). Rebus indecisi (Messaggero). Italia al bivio tra Europa e populisti (Repubblica). Italia al voto, il mondo ci guarda (Stampa). Tasse, bollette, pensioni: cosa ci aspetta (QN). Il Sole segnala "tutte le mine" per il nuovo Governo. I progetti di Meloni, i rischi di Salvini e Letta: ecco la posta in gioco dei leader (Repubblica). Berlusconi al Giornale: "Forza Italia è il voto utile".
A Repubblica parla il presidente dell'Agcom, Lasorella: "La par condicio va estesa anche a web e social".
Italia-Economia. Luce e gas, i maxi rincari ora arrivano alle famiglie (Sole). Concorsi Pa, addio al posto fisso: uno su due rinuncia anche al Sud (Messaggero).
Esteri. Proteste in Russia, settecento arresti. La Ue apre ai visti (Corriere). I russi in piazza sfidano Putin e la guerra (Stampa). Uno studio Usa rivela: "La Russia arruola anche gli alcolisti: il piano Putin fallirà" (Messaggero). Intanto arriva l'allarme di Borrel: "La minaccia nucleare è seria" (Tempo). Anche la Turchia dice no ai referendum di Putin: "Stiamo con Kiev" (Sole).
Esteri. Brasile al voto, Lula ritorna e promette un nuovo riscatto (Sole).
Ambiente. Papa Francesco ai ragazzi: "La Terra brucia, fate chiasso" (Repubblica e altri).

ECONOMIA
Dopo sei ore di pressing sulla Ue Draghi sblocca i fondi del Pnrr, scrive Repubblica (p.6). L'approvazione della tranche di giugno era ferma a Bruxelles: il via libera è arrivato venerdì dopo un confronto serrato. Il premier lascia le garanzie del Recovery al nuovo governo. Il messaggio della Commissione però è quello di rispettare gli impegni. A Stampa (p.26) parla Gelsomina Vigliotti: "La politica non cambi il Recovery, i fondi ci sono, ora servono riforme". La vicepresidente della Bei: in un anno 13 miliardi per spingere gli investimenti strutturali del Paese.
Secondo la sua analisi su Stampa (p.7) Alan Friedman scrive che l'Italia va verso la recessione ed i partiti chiudono gli occhi. Flat tax e aumenti delle pensioni costano decine di miliardi di euro, scostamenti e bonus minacciano i conti pubblici e proprio i fondi del Pnrr. Bollette, pensioni e riforme sono invece le prime mine del nuovo governo, secondo il Sole (prima e p.2-3). L'economia in frenata sottrae risorse alla manovra e il debito incombe. Da rinnovare subito gli aiuti all'industria per i costi dell'energia. Le partite Ita, Mps, rete tlc si sommano alle urgenze Pnrr e guerra. Proprio sul fronte energetico Repubblica (p.26) sottolinea come ci siano cento fornitori di gas a rischio default: sale il rosso, più garanzie per Snam. C'è gia un buco da 500 milioni e tra una settimana scattano i nuovi contratti. L'authority interviene a tutela dei consumatori. Sull'energia meno tagli nel piano europeo, segnala invece il Corriere (p.37). Snam intanto annuncia che gli stoccaggi saranno presto al 90%. Il presidente di Confcommercio Sangalli: "Col caro bollette 120 pmi a rischio, ora servono ristori più ampi".
Intanto il Messaggero (p.19) sottolinea come uno su due rinunci nei concorsi della Pa: neanche il Sud vuole il posto fisso. Dopo le prove metà dei vincitori non prende servizio. Il caso Inl: da Napoli a Bari decine di posizioni scoperte. Troppe le selezioni e tutte nello stesso tempo, basse retribuzioni, poche prospettive: lo Stato non attira più.

POLITICA
E' il giorno delle urne, con 10 milioni di indecisi: violato il silenzio (Messaggero p.2-3 e tutti). Secondo i sondaggi, il 25% dei cittadini non sa ancora chi votare. C'è anche l'incognita maltempo. Sui social messaggi in extremis dei partiti. Si vota solo oggi, dalle 7 alle 23. Vietato "disgiungere" partito e candidato: con la croce sul simbolo si indica il rappresentante nel collegio uninominale. Per la prima volta gli under 25 eleggono anche i senatori. In Sicilia, oltre ai parlamentari, si sceglie il nuovo governatore. Anche Stampa (p.2-3) parla di tregua violata. Sui social il silenzio elettorale viene rotto già due minuti dopo la mezzanotte. Show di Berlusconi su TikTok. Salvini attacca il Pd. Sgarbi: una regola da abolire. Destino di leader e governo, qual è la posta in gioco, titola in apertura il Corriere (p.2-3). Si prospettano due Italie, più divise di prima, tra Nord e Sud. In ballo, a seconda di chi vinca, anche la riforma dello Stato e la politica internazionale, a partire dalle relazioni con la Ue. Repubblica (p.4) sottolinea come sia la prima volta delle Camere tagliate. Gli italiani sceglieranno infatti 600 parlamentari invece di 945. Gli elettori, in tutto, sono 46 milioni, lo spoglio alla chiusura dei seggi. Al Giornale (p.2-3) parla Silvio Berlusconi: "Forza Italia sarà garante di Europa e Occidente, come stella polare della politica estera. Senza di noi la destra non ha maggioranza". Il fondatore di FI: "Noi non potremmo restare un minuto in più in un esecutivo che derogasse a questi principi. Lo Stato deve farsi carico di bloccare gli aumenti legati all'energia elettrica". Libero (p.2-3) parla invece di lapidazione in corso e sinistra a pezzi: si sente sconfitta e già processa Letta. La stampa "amica" bastona Enrico ancora prima dei risultati del voto. E i colonnelli dem, da Bonaccini a Nardella, sgomitano per rimpiazzarlo. Si aprono intanto quattro strade per Draghi, secondo Stampa (p.6). Meloni pronta a favorire futuri incarichi internazionali tra Nato e Unione Europea. Spunta il ruolo per l'Ucraina come mediatore della guerra, ma le voci irritano Palazzo Chigi.
Il Corriere (p.9) analizza invece tutti i duelli tra big nei collegi, lì dove basta un voto in più. Di Maio contro Carfagna, Rossi e Costa a Napoli, Fiano-Rauti a Sesto, Cucchi-Picchi a Firenze. Tra ministri e leader di partito è sfida nella sfida.

ESTERI
Putin al comando delle operazioni: arruolati a forza i "nuovi" cittadini (Corriere p.10-11 e tutti). Il Cremlino in difficoltà non vuole concedere un'altra vittoria a Kiev. Lavrov: "Gli Stati Uniti sono diventati parte del conflitto in Ucraina". "Dieci anni a chi diserta", e Putin promuove il macellaio di Mariupol, sottolinea il Messaggero (p.11). Il Cremlino vara la stretta contro i ribelli, lo Zar silura il capo della logistica militare. Passaporti russi agli ucraini che votano al referendum per spedirli subito al fronte. La Stampa (p.16) parla invece di sfida a Putin. In piazza a Mosca con gli oppositori, la polizia carica, migliaia di arresti. Lavrov all'Onu: è Kiev ad invaderci. Ma intanto l'Ue studia il visto per i russi in fuga. I Paesi dell'Est e i baltici chiudono i confini a chi scappa dalla  mobilitazione. Ma Michel apre: sì ai permessi umanitari. Berlino chiede di "proteggere i disertori". Per Repubblica (p.14) Lavrov all'Onu attacca Von der Leyen: "Arrogante su Roma, è come un dittatore". E ha aggiunto: "L'Unione europea è soggiogata da Washinghton ma essa stessa è diventata un'entità dittatoriale. Sull'Italia intervento arrogante. La Russia non farà il primo passo nel negoziato per la pace. L'Occidente è parte del conflitto perché sta armando un regime nazista".
Continuano gli scontri in piazza in Iran: "Uccisi anche quattro bambini" (Messaggero p.13 e altri). Lunga scia di proteste dopo la morte di Masha, "colpevole" di portare male il velo. Pugno duro di Raisi: almeno 50 vittime e 700 arresti. La denuncia arriva anche da Amnesty. In Iran sotto assedio la ribelle Oshnavieh: "Temiamo morti e arresti tra i curdi". I manifestanti hanno preso il controllo della città nel Nord-Ovest, ma Teheran ha inviato le forze speciali.

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Commentario del 24.09.2022

PRIME PAGINE
Domani il voto. Ultima sfida su Europa e Ucraina (Corriere, Sole). E' finita in rissa, ma domani si vota (QN). Stop ai fondi Ue per chi viola i diritti, la destra contro von der Leyen: si dimetta (Repubblica). Voto, ultimi inciampi (Avvenire). La von der Leyen sporca il voto (Libero). M5S e Pd in piazza. E Ursula s'impiccia (Fatto). L'appello di Zelensky agli italiani: "Non votate gli amici di Putin" (Repubblica). Alla Stampa parla Letta: "Per il mio Pd la rimonta è possibile". Il leader dem: "Difendo la Costituzione". E Meloni lo sfida sul Reddito (Messaggero). Duello anche su lavoro e Sud (Mattino). Salvini a Libero: "Bollette bloccate e autonomia. Ecco le cose da fare subito". Il segretario della Lega parla anche al Corriere: "Priorità energia. Subito il decreto da 30 mld". Mentre Berlusconi al Giornale rivendica: "FI determinante per la nuova maggioranza". Calenda al Corriere: "La soluzione salva-Italia resta Draghi". Il Fatto: più gente va a votare più la destra rischia.
Italia-Economia. Extracosti, 23 mila cantieri a rischio (Sole).
Esteri. Ucraina, mitra e urne: il voto farsa per annettere il Donbass (Messaggero). Referendum farsa, il G7: non lo riconosceremo (Stampa).

ECONOMIA
Contratti scontati, ma finti. Bollette: è boom  di truffe (Messaggero p.9 e altri). Dai call center che "montano" ad arte le risposte alle mail fittizie, aumentano i "trucchi". In un anno frodati tre milioni di clienti, e a cadere nella trappola ora sono i quarantenni. Il Sole (p.5) parla di extraprofitti e blocco per i 14,1 miliardi di Aiuti-ter. Fra le coperture i maxi-incassi delle rinnovabili e lo stop a 3,7 miliardi dei ministeri. Controlli sui crediti d'imposta per le imprese, che dovranno inviare i dati al Fisco entro il 16 febbraio.
Il Sole (p.3) riporta il grido d'allarme dell'Ance: a rischio 23 mila cantieri, extracosti per 5 miliardi. Pagamenti lenti e incerti, iter complessi, rinuncia di molte Pa a chiedere i fondi. A fine anno azzerate risorse e procedure.
Intanto, secondo Stampa (p.24) lo spettro della recessione fa cadere le Borse: l'Europa brucia 232 miliardi, Milano la peggiore. L'euro perde ancora terreno e crolla la fiducia delle imprese: Piazza Affari a -3,3%, Wall Street ai minimi dal 2020. Pressione anche sui titoli di Stato: il rendimento dei bund tedeschi vola ai massimi dal 2013, i Btp decennali superano la soglia del 4,30%.
Per il Messaggero (p.17) via libera ai tavoli all'aperto fino a dicembre: passa la norma salva-ristoranti. Proroga a sorpresa nella bozza finale dell'Aiuti ter del "liberi tutti" sui dehors varato durante la pandemia. Plaudono i commercianti: "E' un sostegno anche contro il caro-bollette". Proteste da parte del Codacons.

POLITICA
Letta carica la piazza Pd: la rimonta è possibile (Corriere p.2-3 e tutti). Chiusura con tutti i big del partito sul palco. L'avviso al centrodestra: "Non consentiremo di stravolgere la Costituzione". E Meloni replica a distanza: ho fatto tutto ciò che potevo. Nessuna paura, so che vinceremo. Nuovi distinguo con Salvini su presidenzialismo e riforme a maggioranza: se dipendiamo dai sì della sinistra, rischia anche l'autonomia. Sempre dal centrodestra arriva il messaggio di Berlusconi: "Dialogo con l'opposizione. Putin? Mi hanno frainteso" (Messaggero p.4-5). Il Cav riempie il teatro Manzoni di Milano: "Doloroso vedere quello che succede a Kiev". Il rapporto con Meloni e Salvini: "Come quello che avrebbe un padre con i suoi figli". Per Repubblica (p.4) c'è la grana dei due alleati scomodi sulla strada tra Meloni e Palazzo Chigi. Salvini è imputato e non può andare al Viminale o in altri ministeri chiave. La carta di compromesso Piantedosi, Tajani alla presidenza della Camera per risarcire il no a Berlusconi sul Senato. Il dialogo con Belloni per gli Esteri. A Stampa (p.2-3) arrivano le parole di Enrico Letta: "La destra moderata è una balla, loro sono uniti solo per il potere, noi per lavoro, diritti e ambiente". Il segretario Pd: "Meloni si ispira alla Polonia e pensa che bollette e Ius scholae siano alternativi. Le frasi di Berlusconi sull'Ucraina e di Salvini su Von der Leyen aiutano Putin a disfare l'Europa". Sul Messaggero (p.6) spazio anche alla chiusura della campagna elettorale del Terzo polo: "Nel 2024 noi primo partito, litighiamo, ma in segreto". Ultimo giorno al Gianicolo: "La nostra lista è scelta intelligente". Calenda: "Io premier? Draghi è meglio". Renzi: "Oggi si è aperto un percorso". "Siamo noi l'unica novità del voto, lottiamo per convincere gli indecisi", queste le parole di Carlo Calenda a Stampa (p.11). Il candidato premier di Azione: il 90% di quello che propongono gli altri sono solo balle.
Nei 5S intanto Conte rottama Grillo, ora il Movimento è suo: "Ci davano per morti" (Repubblica p.11). Piazza Santi Apostoli resta semivuota per il comizio finale, ma la leadership è salda e il Garante citato di sfuggita. Sulla caduta di Draghi dice: "A casa i furbi". Le parole di Conte trovano spazio anche su Stampa (p.10): "Al governo ho sconfitto l'austerità. Di Maio? Ha seguito il sistema". Grillo assente per la serata finale, per la prima volta la scena è tutta per l'ex premier.
Matteo Salvini a Libero (p.2-3) fissa le priorità: "Autonomia regionale e freno alle bollette: ecco le prime cose che faremo al governo". Legge Fornero, immigrazione, tasse e lavoro: il leader leghista stila l'agenda dell'esecutivo di centrodestra: "Credo che guideremo il Paese per dieci anni", dice.
E proprio Matteo Salvini al Corriere (p.6) esprime disappunto per le parole di Von der Leyen: "Dalla leader europea parole gravissime. L'Ungheria di Orban? Non è un modello". Poi aggiunge: "Il rapporto con Putin non è più lo stesso, nel primo Cdm 30 miliardi per l'energia".

ESTERI
Voto senza seggi, ma sotto le bombe: così il Donbass diventerà Russia (Repubblica p.14). Referendum per l'annessione dall'esito scontato negli oblast di Donestk e Lugansk e poi nel Sud, a Kherson e Zaporizhzhia. Intanto però sul fronte l'avanzata ucraina non si ferma.
I soldati alle spalle, la scheda aperta, le lavatrici in premio: l'imbroglio del voto per diventare "russi", titola anche il Corriere (p.12). Parte la consultazione sull'annessione: "Si può anche sbarrare il no: in tal caso si segnano i tuoi dati. O un incappucciato ti dà un calcio nei reni". Per la Stampa (p.14) è referendum a mano armata. Tra minacce e intimidazioni iniziate le procedure di voto in quattro regioni. E arriva la condanna del G7, che lo definisce "una farsa".
Dalla Russia si continua a scappare e Mosca parla di "fuga isterica". Anche Kirill chiama alle armi. Biglietti aerei esauriti, dalla Russia si scappa persino con i monopattini. In Crimea è proibito lasciare la regione, e la Finlandia chiude le frontiere ai russi (Messaggero p.13). Anche la Stampa (p.15) racconta della grande fuga degli obiettori: "Scappiamo dalla guerra fratricida". Sarebbero già 70mila gli uomini scomparsi dal radar dei reclutamenti militari. Chi non può andarsene scappa nei boschi, e c'è chi prova a raggiungere il confine a piedi.
La Stampa (p.16) parla invece dei crimini commessi dai russi sui campi di battaglia. Bombe sui civili, torture e stupri: l'inchiesta Onu inchioda i russi. Le prove raccolte: "Commessi crimini di guerra, violati anche i bambini di 4 anni".

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Commentario del 23.09.2022

PRIME PAGINE
Politica. Centrodestra in piazza: pronti a governare e Meloni: da Orbán ci dividono tante cose (Corriere). Meloni: "Faremo le riforme" e Letta punta sui diciottenni (Messaggero). Meloni: cambiamo la Carta da soli (Stampa). "L'Italia a noi" (Repubblica). "Cambiamo il Paese" (Tempo). Il centrodestra: riforme anche da soli (QN). Piazze vuote e galere piene, in pochi all'ultimo comizio delle deste mentre in Sicilia arrestano una candidata della Meloni (Notizia). Centrodestra unito, è la volta buona (Libero). "Con noi aria di libertà" (Giornale). La battaglia finale al Sud, Conte: "Attenti a Draghi" (Fatto). Presidenzialismo e Covid, le sfide del centrodestra (Avvenire).
Colloquio su Corriere, con Conte: "Il M5S è attento anche al Nord". Intervista a Letta (Corriere): "Difenderemo la Carta". Al Manifesto parla il presidente della Camera, Fico: "Pericolo destra, mai più con loro". Intervista a Meloni su Libero: "Difendo la vita e le donne, le tasse si possono tagliare".
Economia. La crisi morde gli anziani, pignorate 200mila pensioni (Messaggero). Italia 2050, solo uno su due lavora (Sole). Banca dati per gli immobili (Italia Oggi). Attenti al debito pubblico (MF). Rinnovabili e profitti extra delle aziende: attesi 3,4 miliardi (Sole).
Esteri. Russia, esplode la protesta (Corriere). Russia, partono i coscritti, "Un milione di mobilitati" (Repubblica). Pronti a tutto (Manifesto). Iran, la polizia spara sui cortei, uccisi trenta ragazzi (Repubblica). Leva forzata (Avvenire).
I Pm chiedono 11 milioni a Zinga ma non lo dicono perché si vota (Verità).
Globe Theatre, cede una scala: paura e 12 feriti tra gli studenti (Corriere e tutti). Terremoti, giornata choc otto scosse in sei regioni (Messaggero). Scosse di terremoto da Nord a Sud, paura senza danni (Repubblica e altri).

ECONOMIA
Il 2045 sarà l'anno in cui il numero delle coppie senza figli potrebbe superare quello delle coppie
con figli. È una previsione dell'Istat (Corriere p.26 e altri). Un dato allarmante che si somma al fatto che tra cinquant'anni, saremo 11,5 milioni in meno. Nel 2070 in Italia, previsti 47 milioni di abitanti. L'allarme del sociologo: "molti anziani saranno soli". Italia 2050, solo uno su due lavora – Sole (prima e p.3) – secondo l'Istat, il lungo inverno della natalità cambierà anche la struttura della popolazione: il rapporto tra individui in età lavorativa e non, passerà da circa 3 a 2 nel 2021 a circa 1 a 1 nel 2050 con i rischi per la tenuta del sistema previdenziale.
La crisi morde gli anziani, allarme delle associazioni su Messaggero (prima e p.11): i soldi della pensione per molti anziani, con l'aumento di gas e luce, non bastano più. E il rischio di perdere la casa o di finire in mano a qualche usuraio è dietro l'angolo. Inoltre, secondo i dati dell'associazione Favor debitoris, sarebbero circa 200mila i pensionati che si ritroverebbero già con le pensioni pignorate, "servono aiuti immediati", chiedono dall'Osservatorio.
Crescita e prezzi del gas, allarme Bce, euro a 0,98: mai così giù sul dollaro. L'economia nell'Eurozona è destinata alla stagnazione fino ai primi mesi del 2023 e i prezzi del gas nel breve periodo "rimarranno eccezionalmente elevati": è la previsione della Banca centrale europea
nel nuovo bollettino mensile. Francoforte conferma la linea aggressiva contro l'inflazione - che resta "troppo elevata" - e lancia l'allarme sui rischi che derivano dalla guerra in Ucraina e dalla corsa dei prezzi (Corriere p.39). Anche il commissario Ue, Gentiloni, a Terra Madre a Torino, lancia l'allarme: "saranno mesi difficili, la crisi dell'energia può coinvolgere anche gli istituti di credito - l'Italia rispetti gli impegni sul Recovery (Stampa p.24).
Il presidente di Confindustria, Bonomi, dal Salone Nautico di Genova lancia l'ennesimo allarme: "Le imprese hanno fatto la loro parte ma non sono invincibili – e aggiunge – le priorità sono il caro-energia, la finanza pubblica e la realizzazione del Pnrr e lavoro, con il prossimo governo speriamo di collaborare contro il clima ostile a noi" (Messaggero p.11, Sole prima e p.2 e altri). Ma in mare – scrive Stampa (p.25) – la crisi non c'è, la nautica cresce infatti del 31%, export oltre i 6 miliardi. Sul Pnrr, Boeri e Perotti su Repubblica (p.43) titolano, "il tabù del Pnrr": il Pnrr non è un dogma religioso – scrivono - e rinegoziarlo non dovrebbe essere un tabù se ci sono validi motivi, e in teoria ci sono tante ragioni per farlo. Per rinegoziare efficacemente ci vogliono tre ingredienti: idee chiare e capacità progettuale, persone che conoscano la macchina dello Stato e credibilità e autorevolezza a livello internazionale per negoziare con Bruxelles"". Patuelli (Abi) a MF (p.2): "accelerare sul Pnrr energetico per contrastare la spirale dell'inflazione".
"Governo, un conto da 100 mln". Stampa (p.10) parla della prima prova che dovrà affrontare il governo che sarà una maxi-asta, l'allarme di Bloomberg: "L'economia italiana probabilmente ha già smesso di crescere e gli economisti prevedono una recessione questo inverno, prospettiva terribile". In scadenza entro la fine del 2023, titoli per 335 miliardi.

POLITICA
La chiusura della campagna elettorale. I tre leader del centrodestra ieri sul palco di piazza del Popolo a Roma: "Vinceremo noi. Liberiamo l'Italia" (su tutti). "E' la volta buona" titola Libero in apertura. La piazza della destra si trasforma in governista – scrive il Messaggero (p.3) -: bandiere striscioni e niente nostalgia, prevale lo spirito di responsabilità. "Siamo gli unici che garantiscono un futuro di giustizia e benessere" rivendica Berlusconi, mentre Salvini rilancia: "Ho bloccato gli sbarchi e non vedo l'ora di rifarlo". Giorgia Meloni invece guarda alle riforme costituzionali e punta sul presidenzialismo: "Cambieremo la Carta anche da soli". Nell'intervista a Libero (in prima e p.4) assicura: "Difendo la vita e le donne. La sinistra ci ha rovinati, ma tasse e bollette si possono abbassare". Poi rivendica: "Gli italiani conoscono il percorso che abbiamo fatto. Noi diciamo quello che facciamo e facciamo quello che diciamo". Secondo Repubblica (p.3) l'incubo della Meloni sarebbe il pareggio al Senato: il timore è che l'ascesa del M5S al Sud inchiodi la maggioranza ad un vantaggio risicato a Palazzo Madama. Il Fatto (in apertura e pp.8-9) parla di battaglia finale al Sud, con Pd e M5S che si giocano i collegi in Campania, Puglia e Sicilia. Ma Conte, intervistato dal Fatto (p.5), spiega: "Attenzione a credere che la partita si giochi solo al Sud: noi 5S ci rivolgiamo a tutto il Paese. Maggioranze alternative dopo il voto? Non siamo disposti ad ammucchiate indistinte – dice il presidente dei 5S -: il Paese ha bisogno di un chiaro progetto politico per rialzarsi. E quel progetto è il nostro". Il Pd teme il sorpasso dei 5S al Sud (Messaggero p.4): la concorrenza a sinistra rischia di aprire una prateria a Conte, per questo Letta torna in Sicilia per frenare l'avanzata dei 5S e lancia l'appello ai giovani: "Votate per decidere del vostro futuro". Secondo il Fatto (pp.8-9) l'ipotesi che il M5S ottenga più senatori del Pd agita i dem: se nel Meridione i 5S sconfiggono la destra in qualche testa a testa e vanno oltre il 15%, a Palazzo Madama avrebbero più eletti rispetto al Pd. "Napoli, Ohio d'Italia – titola Repubblica (p.6) -: Pd e 5S si giocano tutto nei collegi in bilico. E la corsa ai voti al Sud è certificata dalla volata dei leader: per Conte 23 palchi su 30 tra Campania Puglia e Sicilia – sottolinea il Corriere (p.15) -. Meloni va in extremis a Bagnoli, mentre Letta punta sugli amministratori locali. Intervistato dal Corriere (p.13), il segretario dem dice: "Mi aspetto uno scatto potente e fiero dell'Italia democratica, progressista ed europeista. Il Paese non si consegnerà a una destra estrema che vuole stravolgere la Costituzione. Ci sono collegi contendibili in tanta parte del Paese, non solo al Sud, ma anche al Centro e al Nord – spiega Letta -. In molte realtà il Pd può affermarsi". Il segretario dem chiuderà la campagna stasera a Piazza del Popolo: "Anche se perdo resto segretario" (Stampa p.6). Da Letta chiusura totale a un accordo post-voto con il M5S, anche se una parte del partito continua a chiedere un asse con i 5S per il contrasto alle diseguaglianze sociali. Orlando al Foglio: "Se si ferma la destra, se si afferma il campo del centrosinistra, si deve riflettere su come si recupera ciò che si è rotto con il M5s e con altre forze che non si riconoscono a destra".

ESTERI
Il Ministro Guerini a Kiev vede Zelensky: "L'Italia resta al vostro fianco" (Corriere p.3, Stampa p.13). Un "grazie" all'Italia "per il suo supporto costante, nonostante le difficoltà". Lo ha pubblicato su Twitter il presidente ucraino, Zelensky.
Asse Usa-Italia: "Insieme all'Ucraina anche dopo il voto" (Stampa p.13). L'amministrazione Usa si aspetta che la Meloni porti avanti la politica estera di Draghi. I dubbi di Salvini sulle sanzioni vengono derubricati a rumore di fondo. Le foto dei politici con Putin. L'ambasciatore Razov provoca l'Italia e (ri)pubblica le immagini sui social poi commenta la gallery: "C'è molto da ricordare" (Corriere p.8 e altri). Gli incontri istituzionali risalgono a periodi precedenti all'invasione dell'Ucraina.
E dopo voto, l'avviso della von der Leyen: "Se va male abbiamo gli strumenti" (Repubblica p.7, e altri). "Pronti a lavorare con qualunque esecutivo ma se le cose vanno in una direzione difficile - ho già parlato di Ungheria e Polonia - abbiamo gli strumenti". von der Leyen in maniera così esplicita alla Commissione europea non aveva mai parlato. È un vero e proprio avvertimento al centrodestra, a Fratelli d'Italia e a Meloni.
Panico e code ai confini russi, escalation atomica (Corriere p.2-5, e tutti). Per i media, la mobilitazione annunciata dallo zar non è "parziale", anche se il Cremlino smentisce, ma fa i conti con le proteste. Code ai consolati per scappare in Europa. Medvedev: "Difenderemo il Donbass con il nucleare". Intanto Berlino preme sulla Ue (Messaggero p.7): "Accogliamo i disertori".  I tedeschi sono contro la stretta sui visti voluta dai Baltici. Bruxelles: "Bisogna valutare caso per caso". In un solo giorno, 11mila hanno lasciato la Russia in aereo.
La Nato pronta a rispondere ma senza il nucleare (Repubblica p.17, Stampa p.12). L'intelligence americana: l'esercito di Mosca è sempre più diviso. Mosca isolata, alle Nazioni Unite anche Cina e India si dissociano (Repubblica p.18, e altri). Al Consiglio di Sicurezza a New York il ministro degli Esteri, Lavrov si presenta solo per il suo intervento e poi se ne va: "L'occidente è parte del conflitto". Le ultime sconfitte russe dietro la liberazione dei comandanti di Azov: "I nostri compagni torturati" (Repubblica p.19, e tutti). La Russia restituisce 215 soldati ucraini, tra loro i difensori dell'acciaieria Il capo degli 007: "Sottoposti a pene crudeli".

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Commentario del 23.09.2022

Primo Piano Rassegna Stampa
Venerdì 23 settembre 2022

PRIME PAGINE
Politica. Centrodestra in piazza: pronti a governare e Meloni: da Orbán ci dividono tante cose (Corriere). Meloni: "Faremo le riforme" e Letta punta sui diciottenni (Messaggero). Meloni: cambiamo la Carta da soli (Stampa). "L'Italia a noi" (Repubblica). "Cambiamo il Paese" (Tempo). Il centrodestra: riforme anche da soli (QN). Piazze vuote e galere piene, in pochi all'ultimo comizio delle deste mentre in Sicilia arrestano una candidata della Meloni (Notizia). Centrodestra unito, è la volta buona (Libero). "Con noi aria di libertà" (Giornale). La battaglia finale al Sud, Conte: "Attenti a Draghi" (Fatto). Presidenzialismo e Covid, le sfide del centrodestra (Avvenire).
Colloquio su Corriere, con Conte: "Il M5S è attento anche al Nord". Intervista a Letta (Corriere): "Difenderemo la Carta". Al Manifesto parla il presidente della Camera, Fico: "Pericolo destra, mai più con loro". Intervista a Meloni su Libero: "Difendo la vita e le donne, le tasse si possono tagliare".
Economia. La crisi morde gli anziani, pignorate 200mila pensioni (Messaggero). Italia 2050, solo uno su due lavora (Sole). Banca dati per gli immobili (Italia Oggi). Attenti al debito pubblico (MF). Rinnovabili e profitti extra delle aziende: attesi 3,4 miliardi (Sole).
Esteri. Russia, esplode la protesta (Corriere). Russia, partono i coscritti, "Un milione di mobilitati" (Repubblica). Pronti a tutto (Manifesto). Iran, la polizia spara sui cortei, uccisi trenta ragazzi (Repubblica). Leva forzata (Avvenire).
I Pm chiedono 11 milioni a Zinga ma non lo dicono perché si vota (Verità).
Globe Theatre, cede una scala: paura e 12 feriti tra gli studenti (Corriere e tutti). Terremoti, giornata choc otto scosse in sei regioni (Messaggero). Scosse di terremoto da Nord a Sud, paura senza danni (Repubblica e altri).

ECONOMIA
Il 2045 sarà l'anno in cui il numero delle coppie senza figli potrebbe superare quello delle coppie con figli. È una previsione dell'Istat (Corriere p.26 e altri). Un dato allarmante che si somma al fatto che tra cinquant'anni, saremo 11,5 milioni in meno. Nel 2070 in Italia, previsti 47 milioni di abitanti. L'allarme del sociologo: "molti anziani saranno soli". Italia 2050, solo uno su due lavora – Sole (prima e p.3) – secondo l'Istat, il lungo inverno della natalità cambierà anche la struttura della popolazione: il rapporto tra individui in età lavorativa e non, passerà da circa 3 a 2 nel 2021 a circa 1 a 1 nel 2050 con i rischi per la tenuta del sistema previdenziale.
La crisi morde gli anziani, allarme delle associazioni su Messaggero (prima e p.11): i soldi della pensione per molti anziani, con l'aumento di gas e luce, non bastano più. E il rischio di perdere la casa o di finire in mano a qualche usuraio è dietro l'angolo. Inoltre, secondo i dati dell'associazione Favor debitoris, sarebbero circa 200mila i pensionati che si ritroverebbero già con le pensioni pignorate, "servono aiuti immediati", chiedono dall'Osservatorio.
Crescita e prezzi del gas, allarme Bce, euro a 0,98: mai così giù sul dollaro. L'economia nell'Eurozona è destinata alla stagnazione fino ai primi mesi del 2023 e i prezzi del gas nel breve periodo "rimarranno eccezionalmente elevati": è la previsione della Banca centrale europea nel nuovo bollettino mensile. Francoforte conferma la linea aggressiva contro l'inflazione - che resta "troppo elevata" - e lancia l'allarme sui rischi che derivano dalla guerra in Ucraina e dalla corsa dei prezzi (Corriere p.39). Anche il commissario Ue, Gentiloni, a Terra Madre a Torino, lancia l'allarme: "saranno mesi difficili, la crisi dell'energia può coinvolgere anche gli istituti di credito - l'Italia rispetti gli impegni sul Recovery (Stampa p.24).
Il presidente di Confindustria, Bonomi, dal Salone Nautico di Genova lancia l'ennesimo allarme: "Le imprese hanno fatto la loro parte ma non sono invincibili – e aggiunge – le priorità sono il caro-energia, la finanza pubblica e la realizzazione del Pnrr e lavoro, con il prossimo governo speriamo di collaborare contro il clima ostile a noi" (Messaggero p.11, Sole prima e p.2 e altri). Ma in mare – scrive Stampa (p.25) – la crisi non c'è, la nautica cresce infatti del 31%, export oltre i 6 miliardi. Sul Pnrr, Boeri e Perotti su Repubblica (p.43) titolano, "il tabù del Pnrr": il Pnrr non è un dogma religioso – scrivono - e rinegoziarlo non dovrebbe essere un tabù se ci sono validi motivi, e in teoria ci sono tante ragioni per farlo. Per rinegoziare efficacemente ci vogliono tre ingredienti: idee chiare e capacità progettuale, persone che conoscano la macchina dello Stato e credibilità e autorevolezza a livello internazionale per negoziare con Bruxelles"". Patuelli (Abi) a MF (p.2): "accelerare sul Pnrr energetico per contrastare la spirale dell'inflazione".
"Governo, un conto da 100 mln". Stampa (p.10) parla della prima prova che dovrà affrontare il governo che sarà una maxi-asta, l'allarme di Bloomberg: "L'economia italiana probabilmente ha già smesso di crescere e gli economisti prevedono una recessione questo inverno, prospettiva terribile". In scadenza entro la fine del 2023, titoli per 335 miliardi.

POLITICA
La chiusura della campagna elettorale. I tre leader del centrodestra ieri sul palco di piazza del Popolo a Roma: "Vinceremo noi. Liberiamo l'Italia" (su tutti). "E' la volta buona" titola Libero in apertura. La piazza della destra si trasforma in governista – scrive il Messaggero (p.3) -: bandiere striscioni e niente nostalgia, prevale lo spirito di responsabilità. "Siamo gli unici che garantiscono un futuro di giustizia e benessere" rivendica Berlusconi, mentre Salvini rilancia: "Ho bloccato gli sbarchi e non vedo l'ora di rifarlo". Giorgia Meloni invece guarda alle riforme costituzionali e punta sul presidenzialismo: "Cambieremo la Carta anche da soli". Nell'intervista a Libero (in prima e p.4) assicura: "Difendo la vita e le donne. La sinistra ci ha rovinati, ma tasse e bollette si possono abbassare". Poi rivendica: "Gli italiani conoscono il percorso che abbiamo fatto. Noi diciamo quello che facciamo e facciamo quello che diciamo". Secondo Repubblica (p.3) l'incubo della Meloni sarebbe il pareggio al Senato: il timore è che l'ascesa del M5S al Sud inchiodi la maggioranza ad un vantaggio risicato a Palazzo Madama. Il Fatto (in apertura e pp.8-9) parla di battaglia finale al Sud, con Pd e M5S che si giocano i collegi in Campania, Puglia e Sicilia. Ma Conte, intervistato dal Fatto (p.5), spiega: "Attenzione a credere che la partita si giochi solo al Sud: noi 5S ci rivolgiamo a tutto il Paese. Maggioranze alternative dopo il voto? Non siamo disposti ad ammucchiate indistinte – dice il presidente dei 5S -: il Paese ha bisogno di un chiaro progetto politico per rialzarsi. E quel progetto è il nostro". Il Pd teme il sorpasso dei 5S al Sud (Messaggero p.4): la concorrenza a sinistra rischia di aprire una prateria a Conte, per questo Letta torna in Sicilia per frenare l'avanzata dei 5S e lancia l'appello ai giovani: "Votate per decidere del vostro futuro". Secondo il Fatto (pp.8-9) l'ipotesi che il M5S ottenga più senatori del Pd agita i dem: se nel Meridione i 5S sconfiggono la destra in qualche testa a testa e vanno oltre il 15%, a Palazzo Madama avrebbero più eletti rispetto al Pd. "Napoli, Ohio d'Italia – titola Repubblica (p.6) -: Pd e 5S si giocano tutto nei collegi in bilico. E la corsa ai voti al Sud è certificata dalla volata dei leader: per Conte 23 palchi su 30 tra Campania Puglia e Sicilia – sottolinea il Corriere (p.15) -. Meloni va in extremis a Bagnoli, mentre Letta punta sugli amministratori locali. Intervistato dal Corriere (p.13), il segretario dem dice: "Mi aspetto uno scatto potente e fiero dell'Italia democratica, progressista ed europeista. Il Paese non si consegnerà a una destra estrema che vuole stravolgere la Costituzione. Ci sono collegi contendibili in tanta parte del Paese, non solo al Sud, ma anche al Centro e al Nord – spiega Letta -. In molte realtà il Pd può affermarsi". Il segretario dem chiuderà la campagna stasera a Piazza del Popolo: "Anche se perdo resto segretario" (Stampa p.6). Da Letta chiusura totale a un accordo post-voto con il M5S, anche se una parte del partito continua a chiedere un asse con i 5S per il contrasto alle diseguaglianze sociali. Orlando al Foglio: "Se si ferma la destra, se si afferma il campo del centrosinistra, si deve riflettere su come si recupera ciò che si è rotto con il M5s e con altre forze che non si riconoscono a destra".

ESTERI
Il Ministro Guerini a Kiev vede Zelensky: "L'Italia resta al vostro fianco" (Corriere p.3, Stampa p.13). Un "grazie" all'Italia "per il suo supporto costante, nonostante le difficoltà". Lo ha pubblicato su Twitter il presidente ucraino, Zelensky.
Asse Usa-Italia: "Insieme all'Ucraina anche dopo il voto" (Stampa p.13). L'amministrazione Usa si aspetta che la Meloni porti avanti la politica estera di Draghi. I dubbi di Salvini sulle sanzioni vengono derubricati a rumore di fondo. Le foto dei politici con Putin. L'ambasciatore Razov provoca l'Italia e (ri)pubblica le immagini sui social poi commenta la gallery: "C'è molto da ricordare" (Corriere p.8 e altri). Gli incontri istituzionali risalgono a periodi precedenti all'invasione dell'Ucraina.
E dopo voto, l'avviso della von der Leyen: "Se va male abbiamo gli strumenti" (Repubblica p.7, e altri). "Pronti a lavorare con qualunque esecutivo ma se le cose vanno in una direzione difficile - ho già parlato di Ungheria e Polonia - abbiamo gli strumenti". von der Leyen in maniera così esplicita alla Commissione europea non aveva mai parlato. È un vero e proprio avvertimento al centrodestra, a Fratelli d'Italia e a Meloni.
Panico e code ai confini russi, escalation atomica (Corriere p.2-5, e tutti). Per i media, la mobilitazione annunciata dallo zar non è "parziale", anche se il Cremlino smentisce, ma fa i conti con le proteste. Code ai consolati per scappare in Europa. Medvedev: "Difenderemo il Donbass con il nucleare". Intanto Berlino preme sulla Ue (Messaggero p.7): "Accogliamo i disertori".  I tedeschi sono contro la stretta sui visti voluta dai Baltici. Bruxelles: "Bisogna valutare caso per caso". In un solo giorno, 11mila hanno lasciato la Russia in aereo.
La Nato pronta a rispondere ma senza il nucleare (Repubblica p.17, Stampa p.12). L'intelligence americana: l'esercito di Mosca è sempre più diviso. Mosca isolata, alle Nazioni Unite anche Cina e India si dissociano (Repubblica p.18, e altri). Al Consiglio di Sicurezza a New York il ministro degli Esteri, Lavrov si presenta solo per il suo intervento e poi se ne va: "L'occidente è parte del conflitto". Le ultime sconfitte russe dietro la liberazione dei comandanti di Azov: "I nostri compagni torturati" (Repubblica p.19, e tutti). La Russia restituisce 215 soldati ucraini, tra loro i difensori dell'acciaieria Il capo degli 007: "Sottoposti a pene crudeli".

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