Commentario del 23.09.2022

Primo Piano Rassegna Stampa
Venerdì 23 settembre 2022

PRIME PAGINE
Politica. Centrodestra in piazza: pronti a governare e Meloni: da Orbán ci dividono tante cose (Corriere). Meloni: "Faremo le riforme" e Letta punta sui diciottenni (Messaggero). Meloni: cambiamo la Carta da soli (Stampa). "L'Italia a noi" (Repubblica). "Cambiamo il Paese" (Tempo). Il centrodestra: riforme anche da soli (QN). Piazze vuote e galere piene, in pochi all'ultimo comizio delle deste mentre in Sicilia arrestano una candidata della Meloni (Notizia). Centrodestra unito, è la volta buona (Libero). "Con noi aria di libertà" (Giornale). La battaglia finale al Sud, Conte: "Attenti a Draghi" (Fatto). Presidenzialismo e Covid, le sfide del centrodestra (Avvenire).
Colloquio su Corriere, con Conte: "Il M5S è attento anche al Nord". Intervista a Letta (Corriere): "Difenderemo la Carta". Al Manifesto parla il presidente della Camera, Fico: "Pericolo destra, mai più con loro". Intervista a Meloni su Libero: "Difendo la vita e le donne, le tasse si possono tagliare".
Economia. La crisi morde gli anziani, pignorate 200mila pensioni (Messaggero). Italia 2050, solo uno su due lavora (Sole). Banca dati per gli immobili (Italia Oggi). Attenti al debito pubblico (MF). Rinnovabili e profitti extra delle aziende: attesi 3,4 miliardi (Sole).
Esteri. Russia, esplode la protesta (Corriere). Russia, partono i coscritti, "Un milione di mobilitati" (Repubblica). Pronti a tutto (Manifesto). Iran, la polizia spara sui cortei, uccisi trenta ragazzi (Repubblica). Leva forzata (Avvenire).
I Pm chiedono 11 milioni a Zinga ma non lo dicono perché si vota (Verità).
Globe Theatre, cede una scala: paura e 12 feriti tra gli studenti (Corriere e tutti). Terremoti, giornata choc otto scosse in sei regioni (Messaggero). Scosse di terremoto da Nord a Sud, paura senza danni (Repubblica e altri).

ECONOMIA
Il 2045 sarà l'anno in cui il numero delle coppie senza figli potrebbe superare quello delle coppie con figli. È una previsione dell'Istat (Corriere p.26 e altri). Un dato allarmante che si somma al fatto che tra cinquant'anni, saremo 11,5 milioni in meno. Nel 2070 in Italia, previsti 47 milioni di abitanti. L'allarme del sociologo: "molti anziani saranno soli". Italia 2050, solo uno su due lavora – Sole (prima e p.3) – secondo l'Istat, il lungo inverno della natalità cambierà anche la struttura della popolazione: il rapporto tra individui in età lavorativa e non, passerà da circa 3 a 2 nel 2021 a circa 1 a 1 nel 2050 con i rischi per la tenuta del sistema previdenziale.
La crisi morde gli anziani, allarme delle associazioni su Messaggero (prima e p.11): i soldi della pensione per molti anziani, con l'aumento di gas e luce, non bastano più. E il rischio di perdere la casa o di finire in mano a qualche usuraio è dietro l'angolo. Inoltre, secondo i dati dell'associazione Favor debitoris, sarebbero circa 200mila i pensionati che si ritroverebbero già con le pensioni pignorate, "servono aiuti immediati", chiedono dall'Osservatorio.
Crescita e prezzi del gas, allarme Bce, euro a 0,98: mai così giù sul dollaro. L'economia nell'Eurozona è destinata alla stagnazione fino ai primi mesi del 2023 e i prezzi del gas nel breve periodo "rimarranno eccezionalmente elevati": è la previsione della Banca centrale europea nel nuovo bollettino mensile. Francoforte conferma la linea aggressiva contro l'inflazione - che resta "troppo elevata" - e lancia l'allarme sui rischi che derivano dalla guerra in Ucraina e dalla corsa dei prezzi (Corriere p.39). Anche il commissario Ue, Gentiloni, a Terra Madre a Torino, lancia l'allarme: "saranno mesi difficili, la crisi dell'energia può coinvolgere anche gli istituti di credito - l'Italia rispetti gli impegni sul Recovery (Stampa p.24).
Il presidente di Confindustria, Bonomi, dal Salone Nautico di Genova lancia l'ennesimo allarme: "Le imprese hanno fatto la loro parte ma non sono invincibili – e aggiunge – le priorità sono il caro-energia, la finanza pubblica e la realizzazione del Pnrr e lavoro, con il prossimo governo speriamo di collaborare contro il clima ostile a noi" (Messaggero p.11, Sole prima e p.2 e altri). Ma in mare – scrive Stampa (p.25) – la crisi non c'è, la nautica cresce infatti del 31%, export oltre i 6 miliardi. Sul Pnrr, Boeri e Perotti su Repubblica (p.43) titolano, "il tabù del Pnrr": il Pnrr non è un dogma religioso – scrivono - e rinegoziarlo non dovrebbe essere un tabù se ci sono validi motivi, e in teoria ci sono tante ragioni per farlo. Per rinegoziare efficacemente ci vogliono tre ingredienti: idee chiare e capacità progettuale, persone che conoscano la macchina dello Stato e credibilità e autorevolezza a livello internazionale per negoziare con Bruxelles"". Patuelli (Abi) a MF (p.2): "accelerare sul Pnrr energetico per contrastare la spirale dell'inflazione".
"Governo, un conto da 100 mln". Stampa (p.10) parla della prima prova che dovrà affrontare il governo che sarà una maxi-asta, l'allarme di Bloomberg: "L'economia italiana probabilmente ha già smesso di crescere e gli economisti prevedono una recessione questo inverno, prospettiva terribile". In scadenza entro la fine del 2023, titoli per 335 miliardi.

POLITICA
La chiusura della campagna elettorale. I tre leader del centrodestra ieri sul palco di piazza del Popolo a Roma: "Vinceremo noi. Liberiamo l'Italia" (su tutti). "E' la volta buona" titola Libero in apertura. La piazza della destra si trasforma in governista – scrive il Messaggero (p.3) -: bandiere striscioni e niente nostalgia, prevale lo spirito di responsabilità. "Siamo gli unici che garantiscono un futuro di giustizia e benessere" rivendica Berlusconi, mentre Salvini rilancia: "Ho bloccato gli sbarchi e non vedo l'ora di rifarlo". Giorgia Meloni invece guarda alle riforme costituzionali e punta sul presidenzialismo: "Cambieremo la Carta anche da soli". Nell'intervista a Libero (in prima e p.4) assicura: "Difendo la vita e le donne. La sinistra ci ha rovinati, ma tasse e bollette si possono abbassare". Poi rivendica: "Gli italiani conoscono il percorso che abbiamo fatto. Noi diciamo quello che facciamo e facciamo quello che diciamo". Secondo Repubblica (p.3) l'incubo della Meloni sarebbe il pareggio al Senato: il timore è che l'ascesa del M5S al Sud inchiodi la maggioranza ad un vantaggio risicato a Palazzo Madama. Il Fatto (in apertura e pp.8-9) parla di battaglia finale al Sud, con Pd e M5S che si giocano i collegi in Campania, Puglia e Sicilia. Ma Conte, intervistato dal Fatto (p.5), spiega: "Attenzione a credere che la partita si giochi solo al Sud: noi 5S ci rivolgiamo a tutto il Paese. Maggioranze alternative dopo il voto? Non siamo disposti ad ammucchiate indistinte – dice il presidente dei 5S -: il Paese ha bisogno di un chiaro progetto politico per rialzarsi. E quel progetto è il nostro". Il Pd teme il sorpasso dei 5S al Sud (Messaggero p.4): la concorrenza a sinistra rischia di aprire una prateria a Conte, per questo Letta torna in Sicilia per frenare l'avanzata dei 5S e lancia l'appello ai giovani: "Votate per decidere del vostro futuro". Secondo il Fatto (pp.8-9) l'ipotesi che il M5S ottenga più senatori del Pd agita i dem: se nel Meridione i 5S sconfiggono la destra in qualche testa a testa e vanno oltre il 15%, a Palazzo Madama avrebbero più eletti rispetto al Pd. "Napoli, Ohio d'Italia – titola Repubblica (p.6) -: Pd e 5S si giocano tutto nei collegi in bilico. E la corsa ai voti al Sud è certificata dalla volata dei leader: per Conte 23 palchi su 30 tra Campania Puglia e Sicilia – sottolinea il Corriere (p.15) -. Meloni va in extremis a Bagnoli, mentre Letta punta sugli amministratori locali. Intervistato dal Corriere (p.13), il segretario dem dice: "Mi aspetto uno scatto potente e fiero dell'Italia democratica, progressista ed europeista. Il Paese non si consegnerà a una destra estrema che vuole stravolgere la Costituzione. Ci sono collegi contendibili in tanta parte del Paese, non solo al Sud, ma anche al Centro e al Nord – spiega Letta -. In molte realtà il Pd può affermarsi". Il segretario dem chiuderà la campagna stasera a Piazza del Popolo: "Anche se perdo resto segretario" (Stampa p.6). Da Letta chiusura totale a un accordo post-voto con il M5S, anche se una parte del partito continua a chiedere un asse con i 5S per il contrasto alle diseguaglianze sociali. Orlando al Foglio: "Se si ferma la destra, se si afferma il campo del centrosinistra, si deve riflettere su come si recupera ciò che si è rotto con il M5s e con altre forze che non si riconoscono a destra".

ESTERI
Il Ministro Guerini a Kiev vede Zelensky: "L'Italia resta al vostro fianco" (Corriere p.3, Stampa p.13). Un "grazie" all'Italia "per il suo supporto costante, nonostante le difficoltà". Lo ha pubblicato su Twitter il presidente ucraino, Zelensky.
Asse Usa-Italia: "Insieme all'Ucraina anche dopo il voto" (Stampa p.13). L'amministrazione Usa si aspetta che la Meloni porti avanti la politica estera di Draghi. I dubbi di Salvini sulle sanzioni vengono derubricati a rumore di fondo. Le foto dei politici con Putin. L'ambasciatore Razov provoca l'Italia e (ri)pubblica le immagini sui social poi commenta la gallery: "C'è molto da ricordare" (Corriere p.8 e altri). Gli incontri istituzionali risalgono a periodi precedenti all'invasione dell'Ucraina.
E dopo voto, l'avviso della von der Leyen: "Se va male abbiamo gli strumenti" (Repubblica p.7, e altri). "Pronti a lavorare con qualunque esecutivo ma se le cose vanno in una direzione difficile - ho già parlato di Ungheria e Polonia - abbiamo gli strumenti". von der Leyen in maniera così esplicita alla Commissione europea non aveva mai parlato. È un vero e proprio avvertimento al centrodestra, a Fratelli d'Italia e a Meloni.
Panico e code ai confini russi, escalation atomica (Corriere p.2-5, e tutti). Per i media, la mobilitazione annunciata dallo zar non è "parziale", anche se il Cremlino smentisce, ma fa i conti con le proteste. Code ai consolati per scappare in Europa. Medvedev: "Difenderemo il Donbass con il nucleare". Intanto Berlino preme sulla Ue (Messaggero p.7): "Accogliamo i disertori".  I tedeschi sono contro la stretta sui visti voluta dai Baltici. Bruxelles: "Bisogna valutare caso per caso". In un solo giorno, 11mila hanno lasciato la Russia in aereo.
La Nato pronta a rispondere ma senza il nucleare (Repubblica p.17, Stampa p.12). L'intelligence americana: l'esercito di Mosca è sempre più diviso. Mosca isolata, alle Nazioni Unite anche Cina e India si dissociano (Repubblica p.18, e altri). Al Consiglio di Sicurezza a New York il ministro degli Esteri, Lavrov si presenta solo per il suo intervento e poi se ne va: "L'occidente è parte del conflitto". Le ultime sconfitte russe dietro la liberazione dei comandanti di Azov: "I nostri compagni torturati" (Repubblica p.19, e tutti). La Russia restituisce 215 soldati ucraini, tra loro i difensori dell'acciaieria Il capo degli 007: "Sottoposti a pene crudeli".

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