Commentario del 21.09.2022

PRIME PAGINE
Putin, l'arma dei referendum per annettere il Donbass e altri territori
(Corriere, Sole e tutti). Sfida il mondo con un voto farsa (Repubblica).
"L'ultima follia di Putin" scrive la Stampa.
Draghi all'Onu: "Mosca viola le regole della convivenza civile tra
Paesi" (Repubblica). Il premier italiano: "Occidente unito contro le
autocrazie" (Stampa). "Avanti con Nato e Ue" dice ancora Draghi, mentre
in Ucraina riemerge l'incubo nucleare (Messaggero). Secondo un sondaggio
sul Fatto, gli italiani bocciano Draghi sull'Ucraina.
Italia-Politica. Letta al Giornale: "Governa chi vince. Anche se è la
Meloni". Meloni: "Dopo di noi vincerà anche Vox". Letta: "Siamo a un
bivio per la nostra storia" (Stampa). Sulle alleanze estere scambio di
accuse tra Letta e Meloni (Corriere). Repubblica scrive: "La destra
getta la maschera". Anche sul Messaggero le parole dei due leader.
Meloni: "Il Paese ha bisogno di più figli". Letta e lo Ius scholae: "Va
fatto subito".
Italia-Economia. Energia rinnovabile, via libera solo all'1% dei
progetti del Pnrr (Messaggero). Per i costi dell'energia, a rischio fino
a 100 imprese (Sole).

ECONOMIA
La delega fiscale non esiste più, affondata dal Senato, ieri dopo quasi
due anni di lavoro, 70 audizioni parlamentari e l'approvazione del testo
alla Camera lo scorso giugno (Repubblica p.8 e tutti). La Lega in primis
ieri ha preteso un voto in blocco della delega con la riforma
dell'ergastolo ostativo e dell'equo compenso. Non ottenendolo, è venuto
giù tutto. Ma nessun altro partito aveva voglia di contrastarla, a pochi
giorni dalle elezioni politiche. Secondo Misiani (Pd), intervistato da
Repubblica (p.8), "dalla destra uno schiaffo a contribuenti e imprese,
l'hanno avversata da sempre perché dentro c'era il catasto". E scoppia
una nuova polemica sul Superbonus, arriva un'altra grana: Deloitte, la
società di revisione che gestisce la cessione del credito, ha chiesto ai
tecnici asseveratori un video di due minuti per illustrare i lavori
effettuati, con la motivazione di rafforzare i controlli anti-frode,
scatenando la ribellione di architetti ed ingegneri. Niente rimborso,
dunque, senza la prova video, pochi i giorni per adeguarsi (Stampa p.8).
E sempre sul Superbonus, per le banche spazi fiscali ormai esauriti
(Sole p.5): a rischio le cessioni dei bonus futuri, su 81 mld di
capienza potenziale in cinque anni per utilizzare i crediti d'imposta,
gli istituti ne hanno già impegnati 77. MF (prima e p.5-7) evidenzia:
snobbati i soldi del Pnrr, nonostante il caro bollette, va a vuoto il
40% degli incentivi. Su un miliardo stanziato dal Mise per batterie e
rinnovabili sono fermi 400 milioni, possibile una riapertura dei bandi
di gara.
Intanto lo spettro dell'esercizio provvisorio è dietro l'angolo
(Repubblica p.9): tempi troppo stretti per la manovra, il Tesoro ha
comunicato a Bruxelles, che non presenterà la legge di Bilancio. E del
Pnrr parla la Ministra Carfagna al Mattino (prima e p.5): "va portato a
termine, no al rinegoziato, il sud può perdere i fondi". Ora sul Pnrr
Gentiloni dà ragione a FdI, scrive Libero (p.2), modifiche possibili,
non è più un tabù", ma l'Italia è in ritardo.
Le rinnovabili non partono, da sbloccare 508 impianti (Messaggero p.9):
la quasi totalità dei piani è ferma per l'inefficienza della burocrazia,
gli Stati Ue chiedono alla Commissione di allentare la stretta sui
consumi elettrici. Da una parte i privati che vogliono investire nel
settore green crescono, dall'altra, la quasi totalità dei nuovi progetti
legati al Pnrr – presentati al Mite con un percorso accelerato
introdotto dal governo Draghi - restano in attesa di un via libera.
Su Sole (prima e p.2-3), con l'inizio dell'anno termico, il 1 ottobre,
si avvicina il rischio che
decine di società energetiche retail falliscano perché non hanno
abbastanza gas da distribuire ai clienti. Secondo Utilitalia sono almeno
70, ma molti operatori temono che le società italiane a rischio siano
più di 100.
Su Corriere (prima e p.43), dataroom di Chies e Gabanelli sul conto alla
rovescia partito per l'inizio della stagione termica. Per sostituire il
gas russo – scrivono – dobbiamo trovare posto a 11 mld di metri cubi di
Gnl. La soluzione delle due navi è già pronta ma su Piombino c'è il no
del sindaco e pareri diversi tra i partiti.

POLITICA
Verso il voto. Sale la tensione tra Meloni e Letta, e c'è il fronte
delle alleanze all'estero. La leader di FdI: a Berlino non fa
l'interesse nazionale. E spinge Vox in Spagna. Il segretario Pd: da lei
una visione autarchica e provinciale dell'Europa. Anche secondo
Repubblica (p.10) Meloni avverte l'Europa: "Dopo di noi tocca a Vox", e
la destra va all'attacco di Draghi. La carica della leader di FdI dalla
roccaforte siciliana dei 5S: "Comprano i voti con il reddito". Salvini:
"Politici corrotti? Il premier faccia i nomi, se li ha". Per Stampa
(p.10) è invece "Vox Meloni", con Letta che lancia l'allarme: "Tifa per
i post-franchisti, difende l'Ungheria e usa toni antieuropei". Gelmini:
"A Giorgia scappa il pedale, se le succederà da premier il danno in
Italia sarà enorme". La ministra aggiunge: "Prova a riposizionarsi, poi
va a braccetto con Orban. Un esecutivo di destra non durerebbe più di un
anno e ci isolerebbe".
Intanto al Giornale (p.5) parla Enrico Letta: "Chi vince, governa: anche
se sarà la Meloni". Il leader Pd: "Centrodestra vittimista, limiterà le
libertà. Renzi? L'Italia deciderà quanto vale la sua parola". "Subito
Ius Scholae, il vento sta cambiando", le parole di Letta trovano spazio
anche sul Messaggero (p.4). Il segretario Pd vede la rimonta: "Parlate
con gli indecisi, convinceteli". I dem alzano i toni in vista delle
urne: "Domenica si decide la storia del Paese". E proprio al Messaggero
(p.6) parla Antonio Tajani: "L'autonomia non dovrà danneggiare il
Centrosud, Forza Italia garanzia per l'Europa". Il vicepresidente
forzista: "Tasse giù, questo sarà il primo atto del governo. Le
differenze con FdI e Lega? C'è un programma comune firmato da tutti".
Per quanto concerne il Terzo polo al Foglio (prima e p.11) parla Carlo
Calenda: "Prenderemo più voti della Lega. E la Meloni non governerà
mai". E aggiunge: "Caduto il bluff di FdI: ci portano tra i reietti
dell'Ue. Per questo i moderati fuggono da Salvini e il Cav".
Per Stampa (p.13) intanto Conte-D'Alema è la coppia anti-Draghi. Intesa
degli ex premier contro il banchiere: "E' lontano dai problemi veri,
torni la politica". Da Napoli a Bari sono 9 i collegi in bilico, e c'è
la variabile Reddito sul voto al Sud, scrive il Corriere (p.12). Tutti i
big in tour nelle città meridionali per il finale di campagna.
Quest'anno ha ricevuto almeno una mensilità il 3,1% degli elettori.

ESTERI
Putin sceglie l'escalation, titola Stampa (p.2), indetti i "referendum"
dal 23 al 27 settembre, per annettere Donbass, Kherson e Zaporizhzhia a
Mosca, il 5% del territorio ucraino, così la controffensiva ucraina
diventa attacco alla Russia. Oggi il discorso alla Nazione. La
situazione in Ucraina rischia di diventare ancora più drammatica e
avanza l'incubo nucleare con Putin che potrebbe applicare i protocolli
sulle armi atomiche. Sempre più isolata, la Russia di Putin potrebbe
annettersi illegalmente i territori ucraini occupati dalle sue truppe
sfruttando dei "referendum" farsa. Una mossa che non sarebbe ovviamente
riconosciuta dalla comunità internazionale e che rischia di condurre a
una nuova impennata delle violenze (Stampa prima e p.2 e tutti).
L'Occidente condanna compatto i referendum: "Non hanno nessun valore",
c'è il pressing di Macron e Erdogan: "Voto illegittimo, fermi le armi",
dicono. Il leader turco è con Kiev: "si trovi una soluzione, anche la
Crimea torni Ucraina". Stoltenberg, segretario generale della Nato,
sostiene che i referendum fittizi non cambiano la situazione, la Russia
vuole l'escalation, per il commissario Gentiloni: "I referendum di Putin
sono un insulto alla democrazia e alle Nazioni Unite". Per gli Usa:
"Mosca viola la sovranità nazionale - è la farsa di un leader debole"
(Stampa p.5-6 e tutti). Su Stampa (p.7), Repubblica (p.6 e tutti),
l'intervento di Draghi all'assemblea generale dell'Onu: "Da Putin
un'altra violazione del diritto, restiamo uniti al fianco dell'Ucraina,
serve una risposta compatta, l'esito della guerra resta un'incognita, ma
le sanzioni funzionano e stanno piegando la Russia". "Per noi i
referendum farsa per l'annessione non cambieranno nulla", dice
l'ufficiale delle forze ucraine, "andrà avanti tutto come prima, come se
non fossero successi" (Repubblica p.2).
Intanto in Russia ora i giovani cercano di fuggire, verso la
mobilitazione dei ventenni, non vogliono essere mandati a morire in
trincea (Stampa p.4). Muore un volontario italiano caduto sotto le bombe
russe (Repubblica p.4 e tutti): si chiamava Benjamin Giorgio Galli,
27enne di madre olandese, si era arruolato a marzo nella Legione
internazionale, nelle ultime settimane aveva partecipato alla
controffensiva ucraina a Sud di Kharkiv. I compagni lo definiscono un
eroe, i genitori fieri di lui.
A Myanmar, raffiche sui bambini (Stampa p.16): per un'intera ora,
elicotteri militari Mi35 hanno
sparato contro una scuola in Myanmar, uccidendo almeno 13 persone fra
cui 11 bambini.

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