Commentario del 30.06.18

IN PRIMA PAGINA
Migranti, dal vertice Ue una beffa per l'Italia. In mare strage di bambini (Stampa). In primo piano su tutti la delusione italiana per il vertice europeo. L'accordo è già saltato. Macron: "Sui migranti tocca a voi" (QN). Il Giornale: ci hanno fregato. Libero contro Conte: è un pollo. Salvini al Corriere: "Non arriveranno più navi pagate da stranieri". Minniti a Repubblica: "E' un fallimento, un patto fragilissimo che punisce le ong". Intanto un naufragio al largo della Libia provoca 100 morti. Recuperati i corpi di tre bambini (Messaggero, Fatto). Avvenire: vietato salvare.
Intanto la Lega supera il 31% e toglie voti anche ai Cinque Stelle (Corriere). Delrio a Repubblica: "Non siamo estinti, ma il Pd va rifatto con Martina". Berlusconi, sul Giornale, rilancia sulla legittima difesa. Ma Forza Italia è in bancarotta (Tempo). Su Fatto e Verità Renzi Real Estate: la villa e gli affari immobiliari dell'ex premier.
Tra politica ed economia: l'ipotesi manovra-bis fa litigare il governo (Corriere,Messaggero, Fatto). Salvini "smonta" Di Maio e il suo decreto: tornano i voucher (Giornale, Libero, Repubblica). Sul Sole la voce delle imprese: "Sul lavoro un incredibile ritorno al passato".
Negli Usa donne in marcia contro Trump, arrestata la Sarandon (Messaggero, Corriere). Con Obrador, la sfida populista arriva in Messico (Stampa)
Mondiali agli ottavi di finale, oggi Francia-Argentina e Uruguay-Portogallo. Tra Messi e Ronaldo duello a distanza (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Su manovra bis e decreto dignità tensioni nel governo tra Lega e M5S (Messaggero, Corriere). Salvini liquida come "fantasie" l'ipotesi di una correzione dei conti da 9 miliardi evocata da Confindustria, la vice ministro Castelli non la esclude. Idem il premier Conte, che si riserva di valutare con Tria. Cottarelli parla di una correzione necessaria da almeno 4-5 miliardi. Salvini esclude ogni ipotesi di tassa patrimoniale, ribadisce la volontà di "smontare" la riforma Fornero e punta alla flat tax già nel 2018 per dare "un primo segnale a privati e professionisti, per poi dedicarci alle famiglie".
Perde pezzi il "decreto dignità": via il fisco, ritornano i voucher (Repubblica, Messaggero). Probabile che il pacchetto fiscale venga stralciato e rinviato: sbarazzarsi dello split payment che nel 2017 ha portato 11,1 mld nelle casse dello Stato e nel 2018 doveva portarne un miliardo e mezzo in più è un problema. Idem la soppressione anticipata dello spesometro: e ora c'è l'ipotesi di un rinvio a febbraio.
Problemi anche sul pacchetto lavoro, duramente contestato dalle imprese. Stirpe (Confindustria): "E' un incredibile ritorno al passato" (Sole). "Le imprese così non assumono. L'unico effetto che avrà questo decreto è rendere ancora meno attrattivo il nostro Paese all'estero. Ma chi verrà a fare investimenti in Italia?".  "Le imprese voglio avere mano libera, voglio poter ricattare all'infinto i l lavoratore e tenerlo sotto schiaffo" dice alla Stampa Piergiovanni Alleva, il giuslavorista consigliere di Di Maio, contrario anche alla reintroduzione dei voucher: "Impossibile evitare la degenerazione, e poi è una finzione guardare alle singole prestazioni come se fossero a se stanti: deve essere chiaro che ogni volta che c'è programmazione c'è un rapporto di lavoro. Quindi vanno usati i normali strumenti contrattuali".
Anche sul lavoro le posizioni di Lega e M5S sono lontane. Ieri al Festival del Lavoro di Milano è andato Salvini e non Di Maio, smontando il suo decreto-dignità: "Capisco la voglia di limitare il lavoro precario ma attenzione a non danneggiare gli interessi dei lavoratori e delle imprese costringendoli al nero. I voucher sono stati cancellati ipocritamente per scelta politica", dice Salvini. E il ministro dell'Agricoltura Centinaio rilancia: "Siamo pronti per reintrodurli almeno in agricoltura per combattere il lavoro in nero e rendere più efficaci i controlli". Col diretti e Confesercenti applaudono: "La cancellazione era stata troppo frettolosa" (Stampa). Libero e Giornale parlano di "decreto imbecillità" smontato da Salvini. Fa invece un passo avanti il tavolo ministeriale per i rider: su Corriere, Messaggero e Sole l'annuncio di 4 società del settore di una carta dei valori del rider con le misure che le aziende si impegnano a introdurre a favore dei dipendenti. Foodora, Foodracers, Moovenda e Prestofood porteranno la loro piattaforma lunedì al tavolo ministeriale: tra le proposte cococo per i fattorini (con le tutele Inps e Inail), assicurazione contro i danni a terzi, un compenso equo e adeguato con una base oraria e una componente variabile legata alle consegne. Dalle aziende anche l'impegno a non utilizzare gli algoritmi su base reputazionale. Su Repubblica parla Gianluca Cocco (Foodora): "La nostra è una cornice per dare dignità al lavoro di collaborazione. I cococo già c'erano ma proporre un equo compenso orario per noi è uno sforzo molto rilevante".

ITALIA-POLITICA
La Lega supera quota 31% e toglie consensi anche al M5S: sul Corriere (p.6) il sondaggio di Pagnoncelli evidenzia l'ulteriore crescita del Carroccio, che arriva al 31,2% anche prosciugando gli alleati di centrodestra. Ancora in calo il M5S, anche se rispetto a due settimane fa perde solo lo 0,1% ed ora è al 29,8%. Recupera qualcosa il Pd, che è al 18,9%.
Berlusconi, intervistato dal Giornale (in prima e p.6) spinge sul tema della legittima difesa: "La nostra legge è certamente la miglior tutela dei cittadini, spero che Salvini riesca a imporre alla maggioranza il disegno di legge che abbiamo presentato. Il veto del M5S conferma che non sono una forza adatta a governare un sistema liberale". Poi il leader di Fi parla del centrodestra e del rapporto con Salvini, con il quale ha avuto ieri un incontro: "Abbiamo buoni rapporti ma rimaniamo fermamente all'opposizione, convinti che questo governo, non votato dagli italiani, non sia all'altezza delle esigenze del nostro Paese". Salvini al Corriere (p.5) racconta della "solita chiacchierata amichevole con Berlusconi" a proposito dell'incontro di ieri. "Gli ho raccontato cosa sto facendo al Viminale, con la Libia, la Tunisia. Mi ha dato qualche consiglio. FdI e Fi reputano un fallimento il vertice europeo? Chi è fuori sa soltanto una parte. Le opposizioni, è giusto che facciano le opposizioni".
Su Repubblica (in prima e p.8) parla il capogruppo dem Delrio: "La sconfitta delle amministrative è chiarissima ma non siamo morti: per salvarci dobbiamo essere uniti e puntare su facce nuove. Serve un percorso di fatica comune che si manifesti". Libero (p.10) intervista Francesco Boccia: "Il Pd perde perchè è fuori dalla realtà".
Camere ferme: 2 decreti in 3 mesi (Messaggero p.8): avvio a rilento per la nuova maggioranza, i cui primi mesi sono stati condizionati dalla lunga gestazione del governo e dalle difficoltà di mettere in moto le commissioni. La prossima settimana un'unica seduta e dal 9 agosto partono le ferie. "Conta l'efficacia delle nome, non il loro numero" dice il 5S D'Uva al Messaggero. Mentre Mara Carfagna: "Hanno illuso con le loro promesse e adesso non sanno come uscirne".
QN (in prima e p.4) intervista il ministro della famiglia Fontana: "Un Paese che non fa figli non ha futuro. E noi vogliamo garantire alle coppie la libertà di poter desiderare un figlio senza preoccupazioni. Non servono interventi spot ma programmazione strategica: un sistema fiscale 'family friendly', una drastica semplificazione tributaria, una rete di sostegno ai genitori, la valorizzazione dei consultori, un rafforzamento dei sussidi".

EUROPA
Migranti, dal vertice Ue una beffa per l'Italia. In mare strage di bambini (Stampa). Fallito il tentativo di esternalizzare nei Paesi africani gli hotspot, l'intesa al vertice Ue sulla creazione di nuovi centri di identificazione nei Paesi europei è solo su base volontaria.  Francia, Belgio, Olanda e Austria non ne vogliono sentir parlare: nessuno accoglierà i profughi arrivati in Italia (Stampa). Gelo Macron-Conte. "Non in Francia, i centri di accoglienza vanno fatti nei Paesi di primo ingresso" ha detto il presidente francese. "E' stanco, sbaglia" ha replicato il premier italiano. Per Repubblica Macron imbroglia Conte e l'Europa si accorda, ma adesso l'Italia ci ripensa. Quote, rimpatri e centri: Parigi e Berlino hanno spiazzato Roma, titola la Stampa. Saltano le quote di ridistribuzione dei migranti tra i Paesi Ue e il gruppo Visegrad esulta. Sbloccati 500 mln di fondi Ue per l'Africa, sancito lo stop alle navi delle Ong nel Mediterraneo. Solo un "auspicio" il superamento del regolamento di Dublino. Accordi bilaterali di Spagna e Grecia con la Germania sui "movimenti secondari", l'Italia si rifiuta e ora deve affrontare il nodo dei 70 mila "rientri" dall'Europa (Sole).
Salvini al Corriere: "Oltre a un rinnovato peso italiano in Ue, otteniamo il successo sullo stop alle Ong: le navi straniere finanziate in maniera occulta da potenze straniere in Italia non toccheranno più terra. L'obiettivo era cambiare Dublino, ma aver messo nero su bianco che chi viene salvato in acque maltesi e italiane non necessariamente finirà in Italia è qualcosa che ci aiuta non poco".
L'ex ministro Minniti a Repubblica: "Patto fragilissimo che punisce le Ong. L'Italia era andata per suonare il piffero ed è tornata suonata: si chiedeva maggiore condivisione e si è tornati scambiando l'obbligatorietà con la volontarietà. Se i volontari cominciano a sfilarsi sugli hotspot e l'Italia accetta sarà un suicidio politico. Inoltre la revisione di Dublino è su un binario morto".
Berlusconi al Giornale: "Nessun impegno a collaborare davvero da parte degli altri Paesi. Tanto rumore per nulla: abbiamo minacciato il veto per riportare a casa pochissimo".
"Solito documento per permettere a chiunque di raccontare la sua mezza vittoria" dice l'ex ministro Frattini ad Avvenire. Libero attacca: "Nessun passo avanti. Conte è un pollo: si è fatto infinocchiare". Di diverso avviso il Sole, secondo il quale Conte non torna a casa a mani vuote.
Intanto, nuova strage sulle coste libiche: un gommone si ribalta. Oltre cento di dispersi, tra le vittime accertate 3 bambini (su tutti).

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Commentario del 29.06.2018

Primo Piano Rassegna Stampa
Venerdì 29 giugno 2018

IN PRIMA PAGINA
Migranti, in primo piano il vertice Ue. L'Italia alza la voce: "Centri per migranti in più nazioni europee" (Stampa). "Centri d'accoglienza su base volontaria" le condizioni di Roma (Messaggero). L'Ue ignora i migranti e Conte mette il primo veto dell'Italia (Fatto). Si cerca un accordo per superare il veto italiano (Repubblica). Più vicina l'intesa in Europa (Sole).
"Così riscatto l'Italia": Libero intervista il vicepremier Salvini. Sui vitalizi è scontro tra M5S e Casellati (Avvenire). La presidente del Senato chiede "verifiche tecniche" (Stampa). Per il Fatto "fa ostruzionismo". Fico taglia i privilegi. Altrui (Giornale). Il ministro Fraccaro al QN: "Dopo i vitalizi tocca agli stipendi degli onorevoli".
Tra i temi economici, spazio al decreto dignità: si attenua la stretta per chi delocalizza (Sole). Il decreto dignità costa 3,5 mld, duello tra Di Maio e la Ragioneria (Messaggero). Di Maio a Tria: più soldi al reddito d'inclusione (Stampa).
Commercio internazionale: Ue pronta a replicare agli Usa sui dazi auto (Sole).
Calcio: la rivolta dei club contro il divieto degli spot sui giochi (Messaggero).
Inchiesta stadio della Roma: Parnasi ai pm: "Ho pagato tutti i partiti, puntavo su Lanzalone" (Messaggero, Corriere, Giornale).

ITALIA-ECONOMIA
Manovra per il 2019, il ministro Tria punta a far calare il deficit (Corriere p.9): l'Italia si trova in una terra di nessuno – scrive Fubini -: né in pericolo, né in sicurezza. L'obiettivo del titolare dell'Economia è quello di fare sintesi tra le esigenze delle forze di maggioranza, sulla base si una priorità: far si che anche nel 2019 il deficit pubblico scena in proporzione al Pil per prevenire una tempesta finanziaria. Ma per permettere la realizzazione del programma di governo implica trovare dei risparmi o nuove entrate. "La prudenza è una virtù di Tria – assicura Salvini a Libero (p.7) -. Il rispetto dei vincoli Ue va bene e cercheremo di mantenerlo, ma solo finchè ci consentirà di crescere come economia: la vita reale è più importante dei numeri". Poi sui provvedimenti, spiega: "Partiamo dalla pace fiscale, che può portarci 10 mld. Poi abbattimento delle tasse e superamento della Fornero con l'introduzione di quota 100. Ma vorrei dare entro un anno anche un segnale sul reddito di cittadinanza". Sul reddito di cittadinanza il M5S tira dritto: "Ma sarà solo per gli italiani" (Repubblica p.9). Di Maio non vuole rinunciare alla misura anche se le coperture sono difficili. Ma sarà solo nel 2019 e non sarà finanziato con la patrimoniale.
Intanto, dalla Bce arriva altolà all'Italia sulle pensioni (MF p.4, Sole p.6, Corriere p.8): "gravi rischi" per la tenuta dei conti pubblici in caso di modifica della legge attuale. Intanto, le stime sulla crescita, indicano numeri inferiori rispetto alle attese.
Delocalizzazioni, verso vincoli più soft (Sole in prima e p.6): sarà discusso probabilmente lunedì in Cdm in decreto dignità, nel quale potrebbero essere rivisti alcuni provvedimenti, come la stretta anti-delocalizzazione, che potrebbe vedere scendere da 10 a 5 anni il limite di mantenimento degli investimenti in Italia per non perdere gli incentivi. Possibile anche l'esclusione delle operazioni intra-Ue, confermate invece le restrizione sugli iperammortamenti previsti da "Industria 4.0".  Ma è scontro tra Di maio e la Ragioneria sul costo del provvedimento: dietro il rinvio il braccio di ferro sulle coperture per far fronte allo stop di split paument e agli sport sul gioco d'azzardo (Messaggero p.7). Giornale (p.9) attacca il decreto dignità, che potrebbe comportare la cancellazione di 36mila posti di lavoro per l'abolizione del "soft leasing" degli assunti con le agenzie interinali.

ITALIA-POLITICA
Salvini a tutto campo su Libero (in prima e p.7): "Con il M5S stiamo lavorando bene, ho trovato persone coerenti e positive. L'esecutivo durerà 5 anni". Dopo le rassicurazioni sulla durata, guarda ai provvedimenti: "Il governo è solo all'inizio, ma presto arriveranno le misure: daremo motovedette alla Libia per fermare i gommoni, pagheremo gli straordinari ai vigili del fuoco e gli arretrati alle forze dell'ordine, vareremo il decreto 'spiagge sicure', taglieremo le spese per l'accoglienza. E stiamo preparando un pacchetto di iniziative contro le droghe". Poi sul tema dei campi rom, dice: "Quelli irregolari saranno spianati, mentre su quelli regolari faremo dei controlli".
Vitalizi
Parlamento diviso sui tagli ai vitalizi (su tutti). Il M5S attacca: "Privilegi rubati". Ma Palazzo Madama frena, ed è ira dei 5S (Repubblica p.12). "Nessuna riserva, ma serve una soluzione che abbia fondamento giuridico – spiega alla Stampa (p.10) la presidente del Senato Casellati -. Ne faccio una questione di carattere tecnico sull'applicabilità della proposta rispetto alla norme attuali".  "La prossima settimana voteremo la delibera alla Camera, poi spetterà alla presidente del Senato Casellati convocare l'ufficio di presidenza, ma rispettiamo la sua indipendenza – dice a Stampa (p.9) e QN (p.2) il ministro Fraccaro -. L'approvazione del taglio dei vitalizi sarà una vittoria storica del M5S, che siamo contenti di condividere con la Lega, e mi auguro che ci sia un convergenza molto larga. Class action degli ex parlamentari? Ci vuole coraggio". Poi il ministro avverte: "Dopo i vitalizi, passeremo agli stipendi dei parlamentari". Calderoli a Repubblica (p.12): "Camera e Senato vadano avanti insieme per cancellare questo privilegio, le istituzioni ne uscirebbero rafforzate. L'azione dovrebbe estendersi a dipendenti e membri di Senato e Camera, Palazzo Chigi, Consiglio di Stato, Corte dei Conti. Si vada fino in fondo".  Plaude al provvedimento Cottarelli, che al Fatto (p.4) dice: "C'è una sproporzione palese tra vitalizi erogati e contributi versati. Le cifre non sono enormi, ma danno una segnale alle persone. Misura incostituzionale? I diritti acquisiti sono i soldi incassati, che nessuno toccherà, mentre difendere le pensioni ancora da incassare assomiglia a un privilegio ingiusto".

ESTERI
Vertice Ue sui migranti, l'Italia minaccia il veto: Conte ha negato l'approvazione delle conclusioni nella prima parte del Consiglio dei capi di Stato e di governo  Bruxelles (Corriere in prima e p.2 e tutti). "Senza aperture dagli altri Paesi niente conclusioni condivise" ha avvertito il premier italiano. Macron perde la calma - "non funziona così" - ma durante la notte diventa il mediatore (Corriere p.3). La lite Conte-Macron dà una svolta alla trattativa (Messaggero p.3). E si apre la strada dell'intesa (Sole p.2): spunta l'ipotesi di centri europei di protezione su base volontaria. Roma insiste sulla "condivisione degli oneri" da inserire nel testo. Conte gioca di sponda con Merkel per convincere Macron e la Spagna: la Merkel ha spinto per far accettare a Madrid e Parigi l'accoglienza delle barche e la distribuzione dei profughi (Stampa p.3). Intanto, intesa Italia-Malta per bandire dal mare le navi delle Ong: la prima a subirne le conseguenze è la Open Arm della spagnola Proactiva (Corriere p.2).
Salvini a Libero (p.7): "Finalmente si discutono le proposte italiane, mentre finora ci limitavamo a dire sì a quelle degli altri. Sento Tusk e Merkel dire parole mai sentite. L'obiettivo è sancire il diritto alla protezione delle frontiere esterne Ue e fermare gli arrivi con uomini sul continente africano". Poi l'attacco alla Francia: "Dobbiamo spendere soldi in Africa e creare sviluppo. Non con il neolonialismo di Macron, il presidente francese vuole trasformare il Sud Italia in un campo profughi comprandoci con una mancia, ma l'Italia non è in vendita". Sul rapporto con l'ungherese Orban, il vicepremier dice: "Siamo in sintonia: il problema non è ridistribuire gli immigrati, ma non farli partire. La nostra minaccia di non finanziare più Erdogan è reale. Ma io non litigo con l'Ue, la sto ricostruendo, con l'obiettivo di cambiare gli accordi sia sugli immigranti che su banche e agricoltura".
Lettera di Berlusconi al Corriere (p.5): "La capacità dell'Ue di dare una risposta unita al dramma delle migrazioni definirà l'avvenire del sogno europeo. Saremo pronti in Parlamento ad appoggiare le decisioni volte a chiedere e ottenere che l'Ue sia finalmente solidale, unita e lungimirante. Ma se può essere giusto battere i pugni sul tavolo, la politica estera del nostro Paese non può ridursi ad un'esibizione muscolare che non saremmo in grado di sostenere. Senza l'Ue i problemi si aggravano e sarebbe ingenuo pensare che possano essere nostri alleati i Paesi del gruppo Visegrad o la Csu tedesca, che vogliono solo la difesa delle loro frontiere nazionali e non quella delle frontiere europee".

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Commentario del 28.06.18

IN PRIMA PAGINA
Immigrazione, oggi a Bruxelles vertice decisivo. Roma va al muro contro muro (Giornale). Italia pronta a mettere il veto senza salvataggi condivisi (Sole, Stampa, QN). Per il Messaggero Conte chiederà flessibilità sui conti in cambio di rientro dei profughi in Italia. Per il Fatto il piano di Roma sono hotspot in Albania e Kosovo. Sulla Stampa il piano di Vienna: "Via i migranti da tutta l'Europa". Intanto la Lifeline sbarca a Malta: i migranti in 8 Paesi, ma non in Germania (Corriere). Berlino rischia la crisi di governo (Notizia Giornale). Mogherini a Repubblica: ora i governi investano sull'Africa.
In primo piano anche l'economia, con l'avviso degli industriali al governo (Messaggero): "L'Italia cresce ma troppo poco" (Corriere). Il pil frena, correzione dei conti più vicina (Sole). Da Tria lo stop a Di Maio (Stampa): niente coperture, reddito e flat tax fuori dalla manovra (Repubblica). Slitta anche il decreto lavoro. Sui contratti a termine il no delle imprese (Sole). Ma Di Maio, intervistato da Avvenire, rilancia: no a precariato e pubblicità dell'azzardo.
Politica, Fico accelera sui tagli ai vitalizi, ex parlamentari in rivolta (Sole). Anche Casellati si oppone, la Lega tira il freno (Fatto). Sul Corriere parla il ministro Bonafede: "La mia riforma della giustizia: pm in politica, daspo ai corrotti". Su Repubblica parla Bussetti: "Molto da cambiare ma non butterò la Buona Scuola". Libero vorrebbe invece buttare la grillina Lezzi, la ministra che parla a vanvera.
Germania, disfatta nazionale (Corriere): i tedeschi hanno la loro Corea (Stampa). Gli italiani godono (Giornale). L'Europa cancella il Milan (Repubblica). La Uefa: un anno fuori dalle Coppe (Corriere). L'ultimo mistero di Berlusconi (Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
Allarme imprese: "Il Pil rallenta oltre le attese" (Corriere), plausibile una manovra da 9 miliardi (Sole). In primo piano su Corriere e tutti le previsioni del Centro Studi Confindustria, che vede un rallentamento globale dell'economia e in Italia una frenata delle esportazioni e degli investimenti. Pil rivisto al ribasso: salirà dell'1,3% quest'anno e dell'1,1% nel 2019. Pesano dazi, tensioni geopolitiche e rallentamento dell'export. Confindustria crede poco alla possibilità che Bruxelles conceda flessibilità a Roma e prevede una manovra da 9 mld per quest'anno e da 11 il prossimo. Boccia: "Basta parlare solo di migranti. E' ora che il governo pensi a giovani e lavoro" (Stampa). "Così la crescita si spegne" (Messaggero). Il Corriere parla di luna di miele con gli industriali mai iniziata e ricorda i punti di frizione: le sanzioni fino al 200% per chi delocalizza, i contributi più elevati sui contratti a termini e il nodo delle infrastrutture.
Intanto Tria trova la sponda della Lega e fa saltare il "decreto dignità" (Stampa). Di Maio nega misteri: "Il decreto sta facendo il giro delle sette chiese ma è pronto, deve essere solo vidimato". Ma per la Stampa e il Messaggero la faccenda è più complicata: a stopparlo sarebbe stato il ministro Tria per le coperture, giudicate dalla Ragioneria insufficienti e inadeguate a cominciare dall'abolizione dello split payment. Problemi anche nel merito delle misure, specie quelle che impattano sul mercato del lavoro.
"Dichiaro guerra al precariato" dice Di Maio ad Avvenire, confermando per l'inizio della prossima settimana il varo del "decreto dignità". "Voglio debellare il tempo determinato all'infinito. Oggi si può arrivare a proroghe fino a 72 mesi: noi vogliamo che si utilizzi il tempo determinato per brevi periodi e per esigenze aziendali. Dopo il primo rinnovo il costo del tempo determinato aumenta perché se un'azienda vuole investire su un lavoratore lo può assumere a tempo indeterminato". Di Maio conferma la lotta a slot machines e videolottery, un freno alla liberalizzazioni delle aperture – "8 giorni di festività all'anno chiusi credo sia una scelta di buon senso" – e conferma il reddito di cittadinanza: "Le coperture ci sono e saranno inserite nella prossima legge di Bilancio".
Non per Repubblica, secondo la quale sarà una manovra povera: niente reddito di cittadinanza e Flat tax solo per pochissimi. I margini quest'anno sono ristrettissimi ed è già partita una trattativa riservata con la Commissione europea per rimandare al 2021 il pareggio di bilancio e farsi accordare una quota di flessibilità deficit-pil per il 2019. Nel quadro tracciato la legge di Stabilità dovrebbe attestarsi intorno a 18 mld, 12,5 per disinnescare le clausole Iva, 5,5 per il resto. Il calo della crescita e il rialzo dello spread non aiutano.
Sulla Stampa intervista al ministro dell'Agricoltura Centinaio: "Sui dazi Di Maio e Salvini fanno un ragionamento giusto sul piano politico ma sbagliato dal punto di vista tecnico. I dazi chiamano dazi e noi dobbiamo evitare che vengano messi a nostro danno. Quando ci sarà occasione, se mi verrà chiesto, spiegherò cosa è meglio fare per proteggere i nostri prodotti. Il metodo migliore è quello della reciprocità tra Paesi: controlli severi e garanzie sanitarie su quello che arriva nei nostri porti".

ITALIA-POLITICA
Avvenire (in prima e p.6) intervista il vicepremier Di Maio, che a proposito della percezione che il governo sia guidato da Salvini, spiega: "E' un complesso che non ho e quindi non mi procura fastidio. Vedo il lavoro del governo, ascolto le richieste dei cittadini che vogliono tornare a vivere nel Paese più bello del mondo. L'attivismo di Salvini sui migranti? Subiamo da troppo tempo il peso di un fenomeno che coinvolge l'Europa ma che ricade solo in campo a noi. Abbiamo aperto il dibattito e si inizia a discutere a livello europea della questione". Salvini, seguito per un giorno da Parorama, parla del governo giallo-verde: "Stiamo cercando di cambiare davvero le cose. Voglio essere al centro del cambiamento. Io il vero premier? No, vi sbagliate. Cero, siamo un governo e un'alleanza strana. Ma abbiamo uguali oneri e onori".
Stop ai vitalizi, si taglia metà della spesa, ma gli assegni non si cancellano (Stampa). In dirittura d'arrivo alla Camera la riforma. Ma ci sono di dubbi della presidente del Senato Casellati: "Si toccano i diritti" (Corriere e tutti). E Giornale avverte: il vero obiettivo sono le nostre pensioni. Gli ex deputati annunciano la class action.
Legittima difesa. "Paese più sicuro ma c'è voglia di pistole facili": il rapporto del Censis evidenzia come, nonostante calino i reati, il 39% degli italiani sia favorevole a regole meno stringenti per possedere un'arma (Avvenire, QN e altri). Il centrodestra spinge la riforma in Aula che afferma il criterio della "reazione sempre lecita al tentativo di violare il domicilio" (Giornale e altri). Il ministro della Giustizia, Bonafede, al Corriere: "C'è una zona d'ombra su cui bisogna intervenire. Le indagini su chi spara si devono fare sempre, ma non può essere che un cittadino debba affrontare tre gradi di giudizio perchè la norma non è del tutto chiara". L'ex procuratore Antimafia Roberti al Mattino: "La norma sulla legittima difesa prevede ogni singolo caso e garantisce una proporzionalità della risposta. Se salta questo principio resta solo la legittimazione di sparare a chiunque abbia violato il domicilio".
Centrosinistra, polemiche sulle 5 idee di Calenda per superare il Pd. Parte la levata di scudi: "Non ci sciogliamo" (Stampa). Padoan e Pinotti apprezzano, ma arriva l'ironia dei renziani, Orfini evoca Marx (Corriere). Intanto, dubbi sull'assemblea del 7 luglio: da capire se si darà il via al congresso o sarà confermata la reggenza di Martina. E spunta l'ipotesi di un leader "pieno" ma a tempo fino alle primarie (Repubblica). Il Tempo rivela il piano di Zingaretti: prendersi il Pd e lasciare la Regione.
Prosegue la serie di interviste ai nuovi ministri. Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede al Corriere annuncia il suo progetto di riforma: "Per la lotta alla corruzione la magistratura non ha sufficienti strumenti: servono agenti sotto copertura e il Daspo per i corruttori. E l'aumento delle pene. Intercettazioni? Dopo aver stoppato la riforma Orlando ci stiamo occupando di modificarla". Stop anche alla riforma delle carceri: "Mina alla base il principio di certezza della pena".
Su Repubblica  parla il titolare dell'Istruzione Bussetti, che sul tema del precariato, che torna sull'eliminazione della chiamata diretta dei prof da parte dei presidi: "Era troppo discrezionale – spiega – e con inefficienze. Ora abbiamo criteri oggettivi di mobilità e assegnazione dei docenti". Ma l'addio alla chiamata diretta divide i presidi (Repubblica).

ESTERI
Duello a Bruxelles (Avvenire): clima rovente alla vigilia del Consiglio Europeo, al via da oggi. Per Ue e Merkel sono i giorni del giudizio, scrive il Sole. Conte pronto a giocare la carta del veto all'eurosummit:"Niente accordo senza aiuti sugli sbarchi" (Stampa, Sole). A dispetto del discorso pronunciato alla Camera, senza spigoli né toni aggressivi, sui quotidiani rimbalza l'indiscrezione che l'Italia sarebbe pronta a una iniziativa clamorosa: mettere il veto e bloccare la conclusione del Consiglio Europeo se non otterrà la co-gestione sia degli approdi che della distribuzione dei migranti. Se questo concesso passasse, Roma sarebbe pronta anche a riprendersi indietro i migranti già transitati altrove, per esempio in Germania. Anche per il Messaggero Roma sarebbe pronta a riprendersi i migranti "filtrati" a Berlino ma in cambio del superamento del regolamento di Dublino e di nuova flessibilità sui conti ; o, in subordine, sulla possibilità di utilizzare fondi europei per finanziare la riforma dei centri per l'impiego e l'introduzione del reddito di cittadinanza. Per Repubblica i "paletti" dell'Italia alla Ue sono altri: riscrittura delle regole sugli sbarchi e soldi all'Africa, ma sottobanco ci sarebbe anche la flessibilità sui conti pubblici, sempre in cambio di aprire al rientro in Italia degli immigrati andati in Germania. Tutto per andare in soccorso alla Merkel, messa in grave difficoltà dal suo ministro, il Cdu Horst Seehofer (Messaggero e altri). Il Fatto parla invece di un piano Conte per aprire hotspot in Albania e Kosovo. Libero: sveglia Conte, oggi in Europa tocca menare
Sulla Stampa il piano di Vienna per la Ue: "Fuori tutti i migranti dai confini". Una linea dura figlia della "destabilizzazione" portata dai migranti nei Paesi europei. Il paper austriaco propone un completo cambio di paradigma, per arrivare all'arresto dell'immigrazione illegale in Europa, con lo stop agli ingressi, arresto immediato per i clandestini e rimpatri. Il progetto prevede un potenziamento di Frontex e campo in stati extra Ue dove inviare i migranti espulsi dalla Ue.
Intanto la Lifeline arriva a Malta (Corriere): i 233 migranti a bordo distribuiti in 8 Paesi (Repubblica). Berlino: non da noi (Messaggero). Salvini canta vittoria: "Nuovo successo del governo italiano". Di Maio: "D'ora in poi non vale più il principio che è il Paese di sbarco a sobbarcarsi gli sbarcati: se vale per Malta deve valere anche l'Italia". Sami (Unhcr) a Repubblica: "Ora Bruxelles stabilisca un meccanismo che regoli questi sbarchi"

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Commentario del 27.06.18

IN PRIMA PAGINA
Migranti sempre in primo piano, tra politica interna ed europea. Macron dal Papa vede in segreto anche il premier (Sole). Tra Conte e Macron intesa sulla Lifeline a Malta. Ma l'Europa è divisa (Corriere, Messaggero): no di Spagna, Germania e Olanda alla distribuzione dei migranti tra Paesi Ue. Repubblica parla di missione di Macron in Italia per isolare Salvini. Sul Messaggero il nodo del petrolio tra Roma e Parigi. Da Di Maio svolta protezionista: non ho paura di imporre dazi (Stampa). In arrivo la stretta sul lavoro a termine (Corriere, Sole). Punito chi delocalizza (Fatto). Su QN l'altra promessa di Di Maio: mezz'ora di internet gratis per tutti. Su Corriere e Messaggero i 5 milioni di italiani poveri censiti dall'Istat: il record è al Sud. Il Giornale: poveri noi, cinque milioni di indigenti e Di Maio pensa a regalare internet. Fico dice stop ai vitalizi subito (Corriere, Fatto). Bonisoli (Cultura) punta a estendere il bonus anche agli over 18 (Fatto). Bussetti (Scuola) accontenta i prof: stop alla chiamata diretta (Messaggero). Fontana (Famiglia) promette tolleranza zero contro la droga (Stampa). Gli avvocati criticano il Guardasigilli: "Bonafede senza coraggio" (Libero). Intanto nel Pd nasce il fronte Zingaretti. Orlando: è il nome più forte (Repubblica).
In cronaca: su Giornale e Messaggero sei poliziotti in manette a Roma: erano a libro paga dei boss. Su QN l'Sos gioco d'azzardo: ragazzi dipendenti, la guida per i genitori. Su QN anche i 40 di San Patrignano. Letizia Moratti: "Sempre più giovani attratti dalla droga. Teniamo alta la guardia". Ai Mondiali di calcio l'Argentina di Messi soffre con la Nigeria ma si qualifica. E trova la Francia (Corriere).

ITALIA-ECONOMIA
Di Maio, svolta protezionista (Stampa in apertura, Corriere e altri): "Se i dazi servono a proteggere i nostri prodotti è giusto parlarne. E' un altro tabù da infrangere" dice il vice premier avanti alla platea di Confartigianato. Un tentativo di riprendersi la scena dopo il rincorrere di annunci di Salvini, scrive il Sole. Bruxelles non gradisce ma tace. La Stampa ricorda che la politica commerciale al di fuori dell'Unione è di esclusiva responsabilità europea, non dei governi nazionali. Di Maio: il confronto con l'Europa è appena agli inizi, quello sui migranti "è solo l'antipasto di quello che faremo per le imprese economiche". Per la Stampa Di Maio imita Trump per sfidare l'Europa: obiettivo, "difendere al massimo il Made in Italy" e spingere la Ue a fare di più contro la concorrenza sleale. Trump, sui dazi, più che un modello diventa per il governo un alleato utile. Su QN e tutti l'altra idea di Fi Maio: mezz'ora di internet gratis a chi non può permetterselo. Merletti (Confartigianato): "Ben venga la flat tax ma non siamo assolutamente d'accordo con il reddito di cittadinanza. Per noi ogni forma di assistenza a chi è senza lavoro deve essere transitoria. Piuttosto si migliorino i centri per l'impiego" (Sole).
Corriere, Sole, Repubblica e Messaggero le misure in arrivo nel "decreto dignità": la stretta sugli incentivi a chi riduce l'occupazione per favore le assunzioni a tempo indeterminato, forti multe alle imprese che incassano aiuti di Stato e poi delocalizzano le attività, l'abolizione dello staff leasing, giro di vite su slot e giochi per colpire la ludopatia. Nel pacchetto di semplificazioni fiscali previsto il rinvio dell'obbligo di fatturazione elettronica per i benzinai, correttivi allo split payment, superamento dello spesometro a settembre. Carla Rocco a Repubblica: "Manterremo le promesse a partire dal reddito di cittadinanza, ma gradualmente e con un occhio ai conti pubblici" dice la presidente della Commissione Finanze della Camera. "Tra le priorità semplificazione fiscale e reddito di cittadinanza. Le clausole di salvaguardia non scatteranno, Iva e accise non aumenteranno". E sulla pace fiscale dice: "L'importante p che non si traduca in un condono e rispetti i nostri valori: aiutare i contribuenti in difficoltà e punire chi evade di proposito, aumentando sanzioni amministrative e penali".
In primo piano su tutti i 5 milioni di italiani poveri censiti dall'Istat. La ripresa non ferma la povertà: le famiglie in indigenza assoluta nel 2017 sono aumentate, arrivano fino a 1,8 milioni (Corriere). Il record è al Sud, ove a soffrire è il 10% della popolazione (Messaggero). Per l'Istat è record assoluto dal 2005 e il peggioramento ha riguardato soprattutto le grandi città. Repubblica rimarca la povertà crescente tra i giovani: i più colpiti sono gli under 35, zavorrati da precariato e famiglie fragili. Di Maio: "Serve il reddito di cittadinanza e bisogna farlo subito, non c'è più tempo da perdere". Salvini: "Dobbiamo mettere al centro gli italiani e dare priorità assoluta a loro". Il Giornale attacca: poveri noi, cinque milioni di indigenti e Di Maio pensa a regalare mezz'ora di connessione a Internet e invoca i dazi.

ITALIA-POLITICA
Vitalizi, l'inizio della fine (Fatto in apertura e tutti). Oggi il presidente della Camera Fico presenta nell'ufficio di presidenza il testo che prevede tagli per oltre 30 mln: 1200 le pensioni degli ex parlamentari che verrebbero toccate. Per Franco (Corriere p.9) il Movimento sente l'urgenza di rilanciare i suoi temi anche per rispondere al protagonismo della Lega. La delibera introdurrà il calcolo retroattivo degli assegni con i metodo contributivo, ma gli interessati di preparano a fare ricorso (Repubblica p.12). Nel testo previsto anche un tetto che non consentirà agli ex eletti di prendere più di quanto ricevono adesso, ma resta la reversibilità. Mossa di Fico sui vitalizi: stop per i condannati, previsto un taglio per gli assegni da 4mila euro a 700 (Corriere p.9). "Fico non aspetta il Senato": Messaggero (p.11) evidenzia come procedendo senza coordinarsi con Palazzo Madama si corra il rischio di ritrovarsi con due regimi differenti. Mentre Libero (p.9) pone l'accento sul fatto che l'introduzione del sistema contributivo anziché tagliare, aumenta i vitalizi: sono 223 le pensioni che saliranno.
Zingaretti punta su sindaci e coalizione e lancia il "modello Z" (Corriere p.10 e tutti): il governatore del Lazio lancia la sfida alla segreteria. "Congresso e io corro subito": con lui ci sarebbero tanti big, da Gentiloni a Francescini (Repubblica in prima e p.8). A sostegno del presidente del Lazio si schiera Orlando, che a Repubblica dice: "E' il candidato segretario più forte per ripartire, ma vorrei capire su quale base politica. Quella del Pd non è una crisi di leadership, ma della funzione e del ruolo del partito. Quindi un uomo solo non basta. Liquidare il Pd e fare una nuova formazione? Non è escluso, ma prima serve una costituente". Intanto, verso l'assemblea del 7 luglio, vertici divisi sulla data del congresso: c'è chi lo vorrebbe subito e chi chiede di aspettare il 2019 (Messaggero p.10). Libero (p.6) segnala la voglia di cambiare nome al partito: Pd è sinonimo di disastro. Intanto, Calenda lancia il suo manifesto repubblicano sul Foglio (in prima e p.5): "Un'altra Italia è possibile. Uno Stato forte, ma non invasivo. Un'alleanza repubblicana che vada oltre gli attuali partiti".
Sul Fatto (p.6) parla il nuovo ministro dell'Ambiente: "Ho revocato le nomine della Commissione che valuta l'impatto ambientale delle opere. Al ministero voglio tecnici. Farò concorsi per assumere. L'Ambiente è l'unico ministero che a quando è stato istituito non ha mai fatto concorsi pubblici: solo distacchi, comandi, conferme, sovrapposizioni. Ma non si possono distogliere risorse umane come nel caso della Sogesid dalla loro mission". Il ministro conferma anche la spinta alle auto elettriche "ma fino al 2025: io Stato ti aiuto perché si avvii la nuova tecnologia, per poter progettare e investire con serenità fino a quando la tecnologia si sarà affermata". Sempre sul Fatto (p.23) intervista al ministro della Cultura Bonisoli: "Metteremo in rete i musei". E sul bonus cultura dei 18enni dice: "E' giusto dare agevolazioni ai ragazzi per abituarli a consumare cultura ma mi piacerebbe chiamare a raccolta la stessa industria culturale con investimenti generosi. Apporteremo dei correttivi: penso a uno sconto fisso per 18enni e 19enni". Su Libero in prima pagina l'attacco degli avvocati al Guardasigilli: "Il ministro Bonafede non ha coraggio". Non è riuscito a risolvere la questione dell'agibilità del Tribunale di Bari.

ESTERI
Conte-Macron, intesa segreta: il presidente francese a Roma, prima di incontrare il Papa, vede il premier italiano. Il faccia a faccia sblocca il caso Lifeline (su tutti): la nave dovrebbe attraccare a Malta, i migranti verrebbero divisi tra gli Stati europei. Ma Berlino, Madrid e l'Aia frenano (Corriere p.2). E la nave resta ferma in attesa del via libera ad attraccare (su tutti). Ad annunciare che la Francia farà parte dei Paesi che accoglieranno i migranti della Lifeline è lo stesso Macron, che ingaggia un botta e risposta a distanza con il vicepremier Salvini. "Non è una crisi migratoria, ma una crisi politica interna all'Ue legata ai movimenti secondari di persone entrate nello spazio Schengen" ha detto il numero uno dell'Eliseo. "Arroganza francese – attacca Salvini – noi italiani non riprenderemo chi è da loro" (Stampa p.4 e tutti). Per il Messaggero (p.3) è il nodo petrolio a fare da sfondo al duello sui migranti tra Italia e Francia. Intanto, sui movimenti secondari,  il premier Conte tratta con la Merkel: dopo aver definito "impensabile" che l'Italia si faccia carico del problema, ora apre a un compromesso con Berlino: "Dateci in cambio fondi Ue per la Libia" (Stampa p.5 e altri). Il premier – scrive Repubblica (p.3) – cede a Berlino e Parigi mentre Salvini attacca tutti. Messaggero (p.3) parla di mossa morbida del premier che cerca flessibilità sui conti e prova a non rimanere schiacciato dalla linea dura di Salvini. Repubblica (in prima e p.2) legge nel doppio incontro con Conte e Papa il tentativo di Macron di riportare l'Italia in Europa e isolare Salvini. Intanto, quello dei movimenti secondari è un tema che mette a rischio la tenuta governo tedesco. E anche se i bavaresi assicurano che non ci sarà la crisi sui rifugiati (QN p.7), domani il vertice Ue servirà a scongiurare il rischio di una svolta nazionalista a Berlino. Ma – scrive Fubini sul Corriere (p.3) – l'Italia potrebbe mettere il veto al piano con l'obiettivo di scardinare il trattato di Dublino. Nel frattempo arriva l'affondo austriaco, con la ministra degli Esteri Kneissl che a Repubblica (p.4) dice: "Pronti a rimandare in Italia i profughi respinti da Berlino. Il pilastro Ue deve essere: stop alle quote, sì alla protezione delle frontiere esterne con controlli che permettano a noi di scegliere chi viene in Europa, non ai trafficanti di uomini".  "Contro l'emergenza migranti l'Europa deve fermare gli illegali" scrive in un intervento Tajani sulla Stampa (p.19). Intanto, parte la missione in Africa: agenti e militari italiani alla frontiere Niger-Ciad (Messaggero p.7).

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Commentario del 26.06.2018

Primo Piano Rassegna Stampa
Martedì 26 giugno 2018

IN PRIMA PAGINA
Immigrazione e politica in primo piano. Salvini shock sui migranti: "Non risponderemo agli Sos" (Repubblica). Dubbi nel M5S sulla linea anti-migranti (Messaggero). Sugli sbarchi tensioni nel governo (Corriere). Salvini vede Serraj: più controlli al Sud della Libia (Sole). Fatto parla di figuraccia in Libia per Salvini: "Niente hotspot, sono illegali". La presidente del Senato Casellati al Corriere: "Impegno con Onu e Nato nel Mediterraneo". Il vero piano Ue: Roma riprenda i profughi usciti dall'Italia (Repubblica). Intanto, Salvini sfida Macron: un'area di influenza nel Sahel (Stampa).
In politica tiene banco il dopo-Amministrative: nelle città centrodestra batte centrosinistra 42 a 31 (Sole). Giornale esulta: "Bentornato centrodestra". Il crollo Pd cambia pelle alle città (Messaggero). Il Pd sprofonda in Emilia e Toscana. Intanto Renzi fa un programma in tv (Fatto). Pd, ora è incubo estinzione (Mattino). Prodi: "Ora andare oltre il Pd" (Repubblica). Calenda chiede lo scioglimento del partito. I renziani: si perde anche senza Matteo (Stampa).
Italia-Economia: verso il decreto dignità. Contratti a termine: i rinnovi aumentano i contributi dell'1% (Sole). Nel decreto, una proroga in meno (da 5 a 4) per i contratti a termine (Italia Oggi).
Spazio anche ai timori dei mercati per il rischio escalation sui dazi, Borse giù, spread a quota 251 (Sole e tutti). I dazi tech abbattono le borse (MF). Angeloni al Sole: "Dazi e spread i rischi per le banche".   

ITALIA-ECONOMIA
Slitta di qualche giorno il "Decreto dignità": la misura, con la quale Di Maio vuole dare una stretta ai contratti  a termine e venire incontro alle richieste di semplificazione fiscale che arriva da pmi e professionisti, ha bisogno di coperture finanziarie che si devono ancora trovare (Corriere p.27). Di Maio assicura: "Sarà approvato in settimana". "E' il primo provvedimento forte di questo Governo – rivendica il ministro Fraccaro al Messaggero (p.8) -. La priorità è semplificare la burocrazia fiscale per liberare le energie delle imprese e contrastare la delocalizzazione. Vogliamo combattere ludopatia e precariato per dare stabilità al mercato del lavoro". Il decreto prevede una proroga in meno rispetto alla durata massima per i contratti a termine (Italia Oggi in prima e p.29), lo stop allo split payment per i professionisti e una stretta alle delocalizzazioni che contiene anche gli incentivi 4.0 (Sole in prima e p.3). Rispetto ai contratti, Marco Leonardi sul Sole (p.3) evidenzia come il problema non sia l'incidenza dei contratti a termine sul totale degli occupati, quanto la lunghezza delle transizioni da un contratto a tempo determinato ad uno indeterminato. Nel decreto anche il rinvio di sei mesi della fattura elettronica, che permette di "disinnescare" lo sciopero dei benzinai, e lo stop agli spot per il Gioco d'azzardo (Messaggero p.8).
Intanto, nei piani del governo sulle tasse, si allarga il condono delle cartelle alle liti fiscali (Repubblica p.24): allo studio una sanatoria tombale per finanziare la flat tax, in ballo ci sarebbero 100 mld.
Pil, il Nord corre ma il Sud rialza la testa (Messaggero p.15, SOle e altri). Secondo i dati Istat, il Nord traina la crescita del Pil grazie a una performance positiva dell'1,8%, bene anche il Mezzogiorno, che fa segnare un +1,4%. Mentre il Centro Italia è l'anello debole (+0,9%) anche a causa dell'effetto terremoto e della flessione dell'agricoltura. Performance superiori alla media sull'occupazione tra Nord-Est e Nord-Ovest, mentre tra i settori il contributo maggiore allo sviluppo arriva da industria e commercio.

ITALIA-POLITICA
Grandi comuni, il centrodestra batte il centrosinistra 42 a 31 (Sole in prima e p.19): dopo i ballottaggi della tornata di Amministrative, emerge l'isolamento del Pd, che non sa costruire alleanze e attirare consensi da altre aree. Il crollo del Pd cambia pelle alle città (Messaggero in prima e p.2): il centrodestra, guidato dalla Lega, conquista 10 capoluoghi, 1 va al M5S, mentre la sinistra ne perde 11 su 15. Emilia e Toscana rappresentano l'epicentro della disfatta dem (su tutti). Sono i voti di Lega e M5S ad affossare la sinistra, ma non c'è saldatura tra le due forze della maggioranza di governo (Messaggero p.2). "E' un contratto, non un'alleanza" spiega Di Maio (Corriere p.8). Secondo la Stampa (p.5) i populisti vanno a braccetto solo nelle 'regioni rosse', mentre nel resto d'Italia i grillini puntellano la sinistra.
La sconfitta accelera la resa dei conti tra i dem: "Andare oltre il Pd" dice Calenda, che propone una "costituente anti-sovranista" (Corriere p.2). L'ex ministro al Messaggero (p.5): "Bisogna cambiare il modo di parlare alle persone, il Pd non può pensare di impostare l'opposizione sulla retorica del 'fascista dietro la porta', bisogna ammettere i nostri errori e e costruire una proposta adatta al momento storico. Serve un grande lista nazionale che coinvolga i sindaci e le categorie. Gentiloni può essere il punto di riferimento". Messaggero (p.4) parla di patto tra i big del Pd per un ribaltone anti-Renzi e per spingere verso il congresso immediato. "Senza lottare si va al 3% - avverte Macaluso alla Stampa (p.7) -. Facciamo un congresso vero". Appello ad "andare oltre il partito" anche da Romano Prodi (Repubblica p.6), mentre Chiamparino alla Stampa (p.7) dice: "I dem allarghino le alleanze e basta con le liti interne". Renzi, che ora sogna un programma in tv (forse su Netflix), cerca il sistema di gestire la scissione del partito (Fatto p.2). Mentre Zingaretti si prepara a correre per la segreteria (Corriere p.2).
Il sondaggio Swg sul Messaggero (p.2) mostra la forza del Carroccio come primo partito: assorbiti gli elettori da Fi, 5Stelle e Pd. La Lega continua a crescere, aumentando la distanza con i 5S, mentre le altre formazioni di centrodestra arretrano. "Nessuno è autosufficiente" avverte però Berlusconi all'indirizzo di Salvini (Corriere p.6). Secondo il leader di Fi il centrodestra vince se plurale. Ma l'ex premier teme la spaccatura dei suoi, e a Salvini dice: "Entro l'anno scelga il M5S o noi" (Messaggero p.6). Scajola al Messaggero lancia la proposta a Berlusconi: "Faccia il regista della rinascita, dai centristi serve una proposta contro i populisti".

ESTERI
Libia, rinforzi ai confini Sud: parte il progetto Roma-Tripoli (Sole p.2). Giovedì la delegazione di forze italiane a Ghat per verificare le condizioni, ma è stallo sugli hot spot: l'Italia dice no alla Francia e la Libia li esclude sul suo territorio. Intanto, è scontro Italia-Francia per la gestione dell'area del Sahel (Stampa p.4): Salvini vuole un patto con Tripoli per emarginare Pargi, l'idea è interrompere le carovane nelle retrovie.
Intanto, Salvini shock: "Basta rispondere agli Sos" (su tutti). Il suo consiglio alla Guardia costiera crea tensioni nel governo (Corriere). E diventa un caso il rifiuto del ministro dell'Interno di aprire i porti italiani alla nave tedesca Lifeline, da giorni ferma a Sud di Malta. "Noi abbandonati nella tempesta" è l'allarme a bordo della nave Ong (Repubblica p.11). Di Maio apre: "Se Spagna, Malta e Francia non aprono i porti, la farà entrare l'Italia, ma poi sequestreremo la nave" (su tutti). Ma sul caso della Lifeline si rischia l'omissione di soccorso (Messaggero p.10). Il consigliere dell'Eliseo, Cohn Bendit al Corriere (p.11): "Bisogna fare in modo che, anche se i rifugiati sbarcano in Italia, non debbano restare nel vostro Paese. Salvini non può che fare appello alla solidarietà europea, ma non a Orban o al presidente polacco, che sono su posizioni opposte". Intanto, dalla Ue si punta a far rientrare in Italia i profughi usciti dai confini nazionali. Un piano che isola l'Italia (Repubblica p.12). Ma Roma prepara il veto alla bozza europea: governo pronto a bocciare le misure sui "movimenti secondari" (Messaggero p.11).
Sul Corriere (in prima e p.9) parla la presidente del Senato Casellati, che dal punto di vista degli accordi esteri conferma la posizione italiana: "Saldi nella collocazione atlantica, ma Nato e Onu non ci lascino soli. Quanto ai diritti umani, anche rispetto alla tenuta sociale e politica del continente africano, l'Italia può rivendicare quanto fatto in questi anni: siamo stati e restiamo i più accoglienti, ma lasciati troppo soli a fronteggiare flussi che derivano da fenomeni contingenti e da situazioni economiche strutturali. La distinzione tra richiedenti asilo politico e migranti economici è il vero tema che dovrebbe essere affrontato".
I nuovi timori sui dazi affossano le Borse: cadono Usa e Europa, investitori spaventati dal rischio di un nuovo rallentamento economico (Sole e tutti). Secondo un report di Bank of America, il rischio di uno shock commerciale potrebbe pesare fino allo 0,7% del Pil dell'Eurozona e dell'1,2% su quello americano. "La sfida sui dazi affossale Borse" scrive il Corriere (p.29), ma le prime tensioni protezionistiche iniziano a ritorcersi contro Trump: Harley-Davidson ha annunciato l'intenzione di spostare fuori dagli Usa la produzione delle sue moto destinate al mercato europea (Messaggero, p.14, Repubblica, p.25 e altri).

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Commentario del 25.06.18

IN PRIMA PAGINA
Migranti, accordo in salita (Corriere). L'Ue tenta l'intesa. Ma è duello Italia-Francia (Stampa). Conte: "Chi sbarca qui sbarca nella Ue" (Fatto). E garantisce per Salvini: "Io e lui siamo uniti" (Corriere). Su Repubblica i no della Ue a Conte, Salvini nel mirino di Bruxelles . Tajani: "Basta ai senza regole delle Ong. Accettino a bordo il personale Frontex" (Messaggero). Maitig: "Hot spot in Libia? Scelta impossibile per le nostre leggi" (Repubblica).
Intanto nei comuni al voto avanzata Lega e colpo alle roccaforti del Pd (Messaggero).Il partito crolla e perde Siena, Pisa e Massa (Corriere). La Toscana non è più rossa, titola il Giornale. Anche il M5S sfila due città ai dem, Imola e Pisa. QN: sprofondo rosso. Martina al Corriere: i progressisti corrano assieme alle elezioni Ue. Un sondaggio choc dà il nuovo partito di Renzi al 4% (Giornale).
Tra politica e economia le interviste di Minoli e Guzzetti. Minoli a Libero: "Rai ultimo fortino cattocomunista, serve un Marchionne". Guzzetti all'Economia: "La Cassa Depositi è risparmio e va tutelata".
Dall'estero. La Turchia sceglie il sultano Erdogan (Corriere). Al presidente poteri assoluti (Stampa). Un trionfo tra le ombre. L'opposizione: brogli (Giornale). La scrittrice Aykol: "Difficile batterlo con le elezioni perché il suo clan non lo permette" (Repubblica). Sui dazi Trump teme l'alleanza Canada-Cina (Stampa). A Mosca sorpresa Kane, capocannoniere mondiale. L'attaccante lancia l'Inghilterra e sfida Ronaldo (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
Slitta la fattura elettronica, mini-stretta sui contratti a termine: sul Corriere e sulla Stampa anticipazioni del "decreto dignità" che domani dovrebbe arrivare in consiglio dei Ministri su proposta del ministro Di Maio. Nel testo ci sono il rinvio dell'obbligo di fatturazione elettronica per i carburanti al 1 gennaio 2019 (sperando così di scongiurare lo sciopero dei benzinai indetto per il 29) e un primo intervento sul Jobs Act. Per scoraggiare il ricorso al contratto a termine Di Maio propone la riduzione da 5 a 4 delle proroghe e la reintroduzione delle causali a partire dalla prima proroga. Accantonate altre misure. Confermato invece lo stop al redditometro, allo spesometro e allo split payment , che avrebbe dovuto arginare l'evasione Iva. Repubblica parla a riguardo di colpo di spugna sull'antievasione. Nel decreto ci sarà anche la norma contro le delocalizzazioni, anche questa però più "realistica" rispetto agli annunci dei giorni scorsi. Ad essere coinvolte sarebbero le aziende italiane ed estere con almeno 1000 dipendenti che hanno ricevuto contributi pubblici e che spostano gli impianti fuori dalla Ue: sarebbero obbligate a trovare un acquirente in grado di garantire i livelli occupazionali oppure restituire i contributi ricevuta e pagare una sanzione del 2% del fatturato. Sul gioco d'azzardo confermato lo stop alla pubblicità.
Sul fronte pensioni, la Cgil contro Di Maio per la proposta di taglio alle pensioni d'oro: "E' del tutto inefficace. Con quello si fa poco, serve flessibilità" dice Roberto Ghiselli. "Le risorse per l'incremento delle pensioni minime devono arrivare dalla fiscalità generale". Ghiselli conferma che anche la Cgil vuole riformare la Fornero ma non nella direzione del governo: "Pochi i lavoratori con i requisiti di quota 100, meglio proseguire con l'Ape sociale e insistere sulla flessibilità".
Intanto nella pubblica amministrazione le impronte agli Statali promesse dalla ministro Bongiorno diventano un caso. Nell'intervista di ieri la ministro prometteva guerra ai furbetti, fino ad arrivare all'uso delle impronte digitali per evitare che qualcuno strisci un cartellino non suo. No dei sindacati. Sorrentino (Cgil): "La Bongiorno è un ministro o uno sceriffo?". Foccillo (Uil): "Si segue la scia dei governi precedenti contro i fannulloni, nonostante rappresentino solo lo 0,2-0,3% dei lavoratori pubblici.". Ganga (Cisl): "Ci aspettavamo un segnale di conforto per i lavoratori pubblici che ogni mattina fanno il loro dovere". Provvedimento contro i disonesti sono già nel nuovo contratto. E anche il rilevamento delle presenze attraverso le impronte digitali è già attivo a Salerno all'Ospedale Ruggi D'Aragona e presto lo sarà al comune di Santa Margherita Ligure.
La Stampa torna sulla crisi dello spread che in passato e di recente ha colpito l'Italia: non c'è una correlazione diretta tra le scommesse sul ribasso di Piazza Affari e l'aumento dello spread. Secondo i dati, le scommesse al ribasso sono aumentate mentre lo spread calava, per poi diminuire tra il 2015 e il 2017, periodo in cui lo spread ha cominciato a salire. Tendenza che si è invertita nel maggio scorso, quando sono progressivamente cresciute le segnalazioni di posizioni short alla Consob, raggiungendo il picco il 18, 11 giorni prima del picco dello spread. Un dato che smonta il teorema dell'attacco all'Italia e del grande complotto speculativo dei mercati contro il nostro Paese. A spiegare il perché è stato il numero uno di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein, secondo il quale "il rischio del debito sovrano ha rimpiazzato l'esposizione bancaria come maggiore fattore di rischio globale", E l'Italia, col suo enorme debito pubblico, rappresenta la minaccia maggiore. Il primo giugno scorso a scatenare il panico fu il lancio della Reuters sul piano degli eurodeputati grillini e leghisti per uscire dall'euro. Un piano di nessun valore pratico, ma che in quel momento bastò a scatenare i rider.
Su A&F anziani e welfare: col Paese che invecchia progressivamente sono in ritardo le strutture dedicate ad affrontare i deficit sanitari degli anziani e poco si fa per allontanare ulteriormente la soglia della perdita dell'autosufficienza. Risultato: da qui a 30 anni lo Stato sarà costretto a spendere circa 50 mld di euro.

ITALIA-POLITICA
Ballottaggio, altro balzo della Lega. Resa del Pd nelle roccaforti rosse: il centrodestra vince a Pisa, Siena e Massa (Corriere e tutti). Su 20 capoluoghi sedici cambino colore: il Pd ne perde 12, la destra tre, uno il M5S (Messaggero) Con l'affluenza in caduta libera (al 47,6%) vince il centrodestra in tutta Italia mentre il M5S porta a casa il sindaco di Imola e quello di Avellino. L'alleanza grillo-leghista di governo tutto considerato tiene. Nel centrodestra si fanno già nuovi conti tra i voti che separano la Lega da FI; nel Pd ci si avvicina alla resa dei conti in un partito sull'orlo del baratro. Fedriga al Corriere: "Un dato clamoroso che supera aspettative già ottime. L'inversione totale dei numeri tra centrodestra e centrosinistra ci descrivono un paesaggio politico del tutto nuovo". Fedriga ribadisce la fedeltà all'alleanza del centrodestra "anche se credo che gli elettori siano contenti del nuovo governo del cambiamento. Ma l'alleanza resta quella del centrodestra". E una Lega più forte "non credo possa compromettere una lunga alleanza". Sul Messaggero parla il plenipotenziario di Salvini Stefano Candiani sul caso di Terni: "La sinistra si è scollegata dal cuore e dall'anima di questa città. Ora ci siamo presi Terni, l'hanno prossimo ci prenderemo la Regione Umbria". "Salvini si sta mangiando i 5Stelle ma quelli fanno blocco contro di noi" dice il vicepresidente dem della Camera. "Cerchiamo di riorganizzare il partito per affrontare una fase difficile: ci sono tutte le premesse che chi è al governo finisca per spaccarsi. Noi ci prepariamo a tutti i possibili scenari. Ormai Salvin ifa la linea per tutti: vedo un appiattimento totale di tutto il M5S ma non su Di Maio ma su Salvini". Sul Corriere l'intervento di Martina nella prospettiva del voto europeo della primavera prossima: "Il Pd deve svolgere un ruolo di federatore delle forze progressiste per un'Europa più equa e giusta. Alle derive nazionaliste dobbiamo contrapporre l'alternativa di un nuovo progetto sociale prima che politica coalizzando un fronte che sappia unire i Socialisti e Democratici alle forze interessate al progetto. La nostra sfida è far convergere la socialdemocrazia spagnola e portoghese con il riformismo di Tsipras e di Macron. Se Salvini e Di Maio hanno scelto Orbàn e Kurz, noi cercheremo di unirci a tutte le forze progressiste per battere i nazionalismi". Sul Giornale il sondaggio choc che gela Renzi: il nuovo partito a cui sta lavorando per "superare" il Pd avrebbe un consenso del 4%. Quanto a lui, nelle classifiche del consenso arriva ottavo, dopo Martina e Gentiloni. Per il Pd la prossima tappa è l'assemblea nazionale del 7 luglio, che però dovrebbe limitarsi a confermare Martina come reggente rinviando le scelte al congresso che si svolgerà dopo le Europee del 2019.
In Forza Italia intanto tira aria di rivolta (Corriere, Giornale): l'intervista di Toti sulla necessità di cambiare FI, pena l'esodo collettivo verso la Lega, suscita la reazione dura delle parlamentari azzurre, a cominciare da Catfagna, Gelmini, Polverini e Bergamini. Ma parlare di Forza Italia vuol dire parlare del futuro di Berlusconi, che i sondaggi danno Nazione: all'ombra di Salvini il partito sarebbe sotto il 10%. Analisi severa anche dall'ex ministro Scajola, reduce dalla vittoria a Imperia, città della quale sarà sindaco: "Il centrodestra non c'è più, i partiti sono in profonda crisi. La politica deve ripartire dai nomi non dai manifesti".
Intanto Lega e M5S litigano sui Giochi Olimpici di Torino del 2026: anche Toninelli si schiera per il sì promettendo "Giochi sfavillanti". Una posizione che potrebbe irritare la Lega che quei Giochi preferirebbe dirottarli su Milano. 

ESTERI
Italia-Francia, lo scontro paralizza la Ue. Nulla di fatto al mini-vertice sui migranti (Stampa). Tra Conte e Macron la tensione resta alta e sui migranti non si trova d'accordo. Il Ft, in prima pagina, parla di Italia che disgrega il summit "salva-Merkel" con la richiesta di stralciare il sistema europeo dei migranti. Dal premier Conte arriva la richiesta del radicale cambiamento del regolamento di Dublino, in un piano in dieci punti articolati su tre filoni principali: centri di accoglienza e di verifica dei migranti in Nord Africa e altri Stati extra europei, rafforzamento dei controlli alle frontiere della Ue di terra e di mare, condivisione europea delle problematiche interne, superando la regola di assegnazione dei rifugiati al Paese. Conte vorrebbe poi collegare lo sblocco dei fondi destinati alla Turchia per i flussi dall'Africa. Difficile che il suo piano passi, almeno nella sua interezza scrive il Corriere. Ma Conte si dice comunque soddisfatto dell'esito del vertice. E quando Macron ha attaccato Salvini  - "è lui il vostro problema"- lo ha difeso: noi uniti, la penso come lui (Messaggero, Corriere). Per il Giornale la vera svolta è che a Bruxelles l'Italia si è presentata con sua proposta di piano e costretto i partner a discuterne. Tajani al Messaggero: "L'Europa è a un bivio. O affronta il tema dell'immigrazione con una strategia a breve, medio e lungo termine oppure rischia di essere travolta". Intanto Salvini prepara una visita in Libia dove vedrà al Serray.  L'obiettivo è rafforzare gli accordi già in essere. Ma con altre mille profughi in mare l'Italia tiene chiusi i porti e si riaccende lo scontro con Malta. Il ministro dell'Interno maltese attacca Toninelli: "Perché i migranti non sono stai messi al sicuro in Italia? Questa è la vera disumanità". Toninelli: "Negli ultimi 4 anni abbiamo salvato 600 mila vite umane, molte di più di Malta e di tutti gli altri Paesi europei. Ora mi dica chi è il disumano".
In Turchia il voto di ieri non cambia gli assetti:Erdogan è sempre più padrone della nazione. Cl 53% dei voti avrà il potere assoluto. Sul voto hanno pesato forti pressioni e brogli.
E' feeling anche tra Trump e la sua America: record di consensi per Trump. Tra i repubblicani il consenso sfiora il 90%. Lo slogan della tolleranza zero è la conferma che Trump capisce le loro paure e vuole mantenere le promesse fatte in campagna elettorale.

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Commentario del 24.06.18

IN PRIMA PAGINA
Migranti, prova di forza (Corriere). Macron attacca l'Italia (Repubblica): non c'è crisi da sbarchi. Di Maio: è lui il nemico numero uno (QN). Il Fatto: Macron fa l'accogliente con i porti degli altri. L'Italia chiude i suoi: "Cari profughi arrangiatevi" (Libero). La Lifeline e il cargo restano al largo (Messaggero). Avvenire: uomini in mare, e i politici litigano. Moavero al Messaggero: "Sui migranti la Ue rischia la fine". Idem Minniti, alla Stampa: "Ora l'Ue può implodere". Oggi "l'inutile vertice Ue" (Fatto). L'ex ministro tedesco Schauble al Corriere: "Inconcepibile un'Europa senza l'Italia". Ma nel mirino di Salvini c'è la Merkel (Libero). Oggi è anche il giorno dei ballottaggi: il timore dell'M5S per il balzo leghista (Messaggero). Tra politica ed economia la ricetta di Di Maio: taglio alle pensioni d'oro per aumentare subito quelle minime (Repubblica, Fatto). Duello con Tria: "Pensioni e reddito sono le priorità" (Messaggero). Il ministro frena (Corriere). Libero attacca: delirio totale di Di Maio. La Bongiorno avverte gli statali: "Basta furbetti, impronte digitali per i controlli" (Corriere).
Esteri, la Turchia al d-day, da democrazia a sultanato (Fatto). Un milione in piazza contro Erdogan per l'orgoglio laico (Stampa). In Finlandia il cimitero delle scorie nucleari (Stampa).
Su QN il fenomeno Tortu: "Più veloce di Mennea, ma sono uno normale". Su tutti i Mondiali di calcio: la Germania si salva nei minuti di recupero (Corriere).

ITALIA-ECONOMIA
Taglio delle pensioni d'oro e reddito di cittadinanza, Di Maio incalza Tria (Messaggero e tutti): con due post su Facebook il ministro di Lavoro e Sviluppo annuncia il taglio degli assegni d'oro per aumentare le pensioni minime e il pressing sul reddito di cittadinanza: "Siamo di fronte a una emergenza assoluta che richiede una risposta subito". Le pensioni avranno un tetto di 4/5000 euro che varrà "per tutti quelli che non hanno versato una quota di contributi che dia diritto a un importo così alto". La soglia delle pensioni alte da tagliare scende da 5000 a 4000 euro così da allargare la platea degli interessati e aumentare gli introiti. Col miliardo risparmiato verranno aumentate le pensioni minime. sulle pensioni. Repubblica parla di ricetta impossibile: il taglio agli assegni più ricchi porterebbe più soldi a un assegno povero su nove. Con un intervento sulle pensioni da 4 mila euro sarebbero beneficiati 500 meno abbienti su 4,3 milioni. Quanto ai titolari di pensioni d'oro, sarebbero compensati dai regali della flat tax. Il Giornale parla di poco più di un bluff. Libero: Di Maio delira, punta a levare soldi ai pensionati per darli a chi non ha mai lavorato. Il Corriere ricorda il freno di Tria all'introduzione già da quest'anno del reddito di cittadinanza(Corriere).
"Contro i furbetti del cartellino, ispezioni a sorpresa e impronte digitali". Sul Corriere parla il neominsitro della pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, che annuncia un radicale "cambio di passo". "I raccomandati si fermano con le valutazioni, largo alla meritocrazia. La riforma Madia? Agirò col bisturi per curare le disomogeneità nei servizi, ma non ho l'ansia di mettere il mio nome su una legge, bensì la voglia di far fuzionale la Pubblica Amministrazione. In Consiglio dei ministri ho visto umiltà e voglia di confronto: sarà l'alba della Terza repubblica". Sulla riforma del Corpo Forestale dello Stato, finita davanti alla Consulta, la Bongiorno spiega: "E' fallita e lo si è visto la scorsa estate con l'Italia devastata dagli incendi: dopo il giudizio bisognerà pensare come cambiare rotta".
Sul Sole anticipazioni del "decreto dignità" sul lavoro: il governo punta a reintrodurre le causali a partire dal secondo contratto a termine e non dal primo, che potrà continuare ad essere stipulato liberamente tra azienda e lavoratore.
Sulla Stampa in primo piano la stretta sulle spiagge che prepara Salvini: dai magazzini alla vendita, il piano contro gli abusivi. La direttiva del Viminale è pronta: al vaglio l'ipotesi di usare i fondi Ue per pagare le forze dell'ordine e garantire la legalità. La direttiva prevede multe per chi acquista dai venditori ambulanti. "Stop alle invasioni dei vu cumprà sulle spiagge – ha promesso Salvini all'assemblea nazionale della Confesercenti – ma anche stop alla fabbricazione e diffusione di falsi prodotti griffati". Intanto gli italiani si preparano alle vacanze: partiranno in 38,5 milioni stima la Col diretti, l'1% in più del 2017; l'88,5% resterà in Italia, il 62% il mare, seguito da città d'arte (Stampa).

ITALIA-POLITICA
Scontro tra Italia e Francia sui migranti (Fatto e tutti). "In Italia nessuna emergenza migranti" dice Macron, a colloquio col premier socialista Sanchez (Stampa). "C'era fino all'anno scorso, chi lo dice dice una bugia. C'è invece una crisi politica, provocata da estremisti che giocano sulle paure". Di Maio: "L'emergenza immigrazione esiste eccome ed è alimentata anche dalla Francia con i continui respingimenti alla frontiera. E' lui il nemico numero uno dell'Italia". Salvini: "Arrogante, dimostri la sua generosità aprendo i porti francesi e smettendo di respingere donne e bambini a Ventimiglia. Vuole trasformare l'Italia in un campo profughi". Sanchez invoca un'alleanza Madrid-Parigi-Berlino che lasci fuori l'Italia. Oggi il vertice Ue. Un vertice inutile, per il Fatto. Salvini: "Il sì dell'Italia non è garantito a priori". "Sui migranti l'Unione europea rischia molto" dice al Messaggero il ministro degli Esteri Moavero Milanesi. "L'Europa è la meta di queste persone che fuggono e cercano un futuro migliore, e le soluzioni devono essere europee. Ma l'Ue è stata decisamente latitante, prevalgono gli egoismi nazionali". Alla Ue Roma chiede "il superamento, non la semplice revisione del regolamento di Dublino, che non offre soluzioni e lascia tutti gli oneri a carico del Paese di primo arrivo". Per Moavero il rischio ancora peggiore è la sospensione di Schengen: "Se gli altri Stati Ue ritengono non rigorosi i controlli italiani sui migranti possono chiudere le loro frontiere, come accade a Ventimiglia. Ma così la normativa di Dublino frammenta l'Unione". L'Europa potrebbe finire? "Finire no, ma subire una battuta d'arresto rilevante". Analisi analoga la fa, sulla Stampa, l'ex ministro Minniti: "I nazional populisti hanno isolato l'Italia e ora la Ue può implodere. Da un anno era in corso un dialogo tra Europa e Africa, in Italia gli arrivi erano drasticamente diminuiti Ma nel giro di 15 giorni si è ribaltato tutto, con il governo che ha riportato il conflitto dentro l'Europa. Un tutti contro tutti nel quale l'Italia si trova isolata e l'Unione rischia l'implosione". Conte oggi al vertice europeo teme un'intesa franco-tedesca in chiave anti italiana (Stampa). Le premesse non sono incoraggianti, dopo l'intesa tra Macron e Sanchez: Parigi e Madrid sarebbero d'accordo su "campi chiusi" in Sicilia gestiti da personale europeo, e a fine percorso ricollocamenti per quote tra Paesi europei e rimpatri per gli altri. Per il governo italiano la prima opzione restano i campi di accoglienza da allestire in Libia, Tunisia e Niger. Da Roma anche la richiesta di rivedere le norme sulle ong.
A Milano diecimila con Sala e Saviano alla festa solidale a Parco Sempione di Milano: "Gli anti Salvini siamo noi" (Repubblica).
Oggi i ballottaggi "balneari": tre milioni al voto in 75 città. Salvini sfida il Pd in Toscana (Fatto), i 5Stelle temono l'en plein della Lega (Messaggero), il Pd prova a resistere (Messaggero). Sul Corriere parla Paragone: "Tra alleati c'è lealtà, non vedo i dualismi che vede la stampa. Salvini fa quello che ha sempre fatto. Se Di Maio non vuole farsi schiacciare deve mettere al centro il lavoro". Paragone nega che il governo sia di destra: "Di Maio ha una visione più socialista che neoliberista. Salvini sui rom? Gli è scappato il piede dalla frizione. Anche su Saviano attaccarlo sulla scorta mi è sembrato fuori luogo e scorretto". Ma per Noto (QN) tra Di Maio e Salvini non c'è partita: il vero presidente del consiglio è Salvini per il 58% degli italiani; segue Conte al 22% e poi Di Maio 15%. E anche il governo è percepito come di impronta salviniana per il 65% degli elettori, solo del 20% a trazione Di Maio. Chi ha condizionato finora l'agenda politica è il leader della Lega (68%). Comcetto ribadito dall'Osservatorio di Mannheimer sul Giornale: Conte chi? Un italiano s tre non sa che è premier.

ESTERI
La piazza anti-Erdogan: un milione per l'orgoglio della Turchia laica – Primo piano de La Stampa (anche su Corriere pag.10,11) sulle presidenziali turche: in 60 milioni oggi sceglieranno tra la conferma del "sultano" Erdogan e la rivelazione Muharrem Ince, candidato del Partito Repubblicano del Popolo. Con i seggi letteralmente blindati, i sondaggi danno Erdogan oltre la soglia del 50%, mentre lo sfidante laico è attestato al 32%. Resta l'incognita del Partito Curdo, l'Hdp, che dovrà superare la quota 10%. A fare da spartiacque tra i principali concorrenti sono i temi dello "stato di emergenza" dopo il fallito golpe del 2016 e l'incapacità dell'attuale governo a saper gestire le dinamiche dell'economia globalizzata, come dichiara il leader dell'opposizione laica Ince nell'intervista al Corriere (pag.10).
L'Italia chiude i porti: la Lifeline e il mercantile Maersk con a bordo centinaia di profughi restano fermi al largo, dopo lo stop all'attracco da parte del Viminale (Messaggero e tutti). La  guardia costiera rimanda le navi a coordinarsi con Tripoli per gli sbarchi. Il comandante della Lifeline Klaus Peter sfida Salvini: "Se vuole arrestarmi venga a prendermi. Lo invito a fare un viaggio con noi per rendersi conto dello scenario drammatico in mare". "La Nato è pronta ad aiutare l'Italia in Libia, per costruire le istituzioni di sicurezza in coordinamento con la Ue e in accordo con l'Onu" dice a Repubblica il segretario generale della Nato Stoltenberg.

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Commentario del 23.06.18

IN PRIMA PAGINA
Sui migranti l'Europa si sgretola, Italia a rischio isolamento (Repubblica). Il vertice di domani a rischio flop, Merkel apre a patti tra due o più Stati. Sulla Stampa il piano di Conte: "Subito hot spot in Africa". Ma la Francia dice no. Intanto Malta dice no alla nave Ong. Tensione con l'Italia (Messaggero). Toninelli alla Verità: "Malta si rifiuta di intervenire, comportamento disumano". Meloni su Libero: contro gli sbarchi blocco navale. Libero: basta finzioni, nessuno vuole i profughi.
Alta tensione anche nel governo, stavolta sui vaccini (Corriere, Messaggero). Salvini: "Troppi e alcuni pericolosi". La ministra M5S lo zittisce (Repubblica). Lega e grillini ai ferri corti anche sul reddito di cittadinanza (Stampa). Di Maio: reddito con il lavoro sociale. Ma Tria frena: non nel 2018 (Avvenire). Su conti e reddito di cittadinanza altolà all'Italia anche dalla Ue (Sole). Cottarelli: la proposta di reddito del M5S è la più generosa d'Europa.
Dal mondo. Trump minaccia di dazi le auto europee, Fca giù in Borsa (Sole). La Ue risponde con i dazi su Harley e jeans Levi's: prezzi in aumento (Messaggero).
Cronaca, a Roma chef ucciso dall'automobilista al cellulare: Alessandro Narducci era in moto con la ragazza, morta anche lei (Messaggero). Su QN l'allarme choc del capo del 118 sulle emergenze: col numero unico ritardi e morti. Atletica, Filippo Tortu fa i cento metri in 9 e 99. Cade dopo 39 anni il record di Mennea (Repubblica e tutti). 

ITALIA-ECONOMIA
"Mancano le coperture economiche, il reddito di cittadinanza nel 2018 non si può fare" (Stampa). Tria gela Di Maio: "Solo interventi a costo zero" (Repubblica). Il ministro dell'Economia, ieri all'Eurogruppo, stoppa il vice premier, che aveva ipotizzato il reddito di cittadinanza dal 2018 utilizzando anche fondi europei: "Per quest'anno i giochi ormai sono fatti". L'Italia intende rispettare la richiesta Ue di riduzione del deficit strutturale dello 0,3%, "sforzo" che da solo vale 5 mld: "Ci muoveremo su interventi strutturali che non hanno costi" come il sostegno agli investimenti pubblici". Per il ministro il vero scoglio da superare sono i mercati, per riconquistarne la fiducia.
L'altro stop a Di Maio arriva direttamente dalla commissaria Ue Marianne Thyssen: il fondo sociale europeo può essere usato per rafforzare i servizi pubblici per l'impiego e contro la disoccupazione ma non per sostituire la spesa nazionale né per misure ordinarie né per politiche passive (Sole). "Il reddito di cittadinanza? Partirà dal 2019 – dice la vice ministro dell'Economia Laura Castelli (M5S) - Le liti con la Ue non servono". Sul reddito di cittadina critico anche Cottarelli: troppo "generoso" quello previsto dal M5S rispetto al reddito minimo garantito in altri Paesi europei, anche rispetto al livello del debito pubblico. E questa generosità avrebbe riflessi pure sull'offerta di lavoro: il rischio che una persona rimanga inattiva cresce al crescere del reddito ricevuto in assenza di lavoro (Sole). Fitoussi al Messaggero: "Giusto dare una scossa al Paese, servono investimenti pubblici. Dopo una lunga fase senza interventi occorre puntare su infrastrutture e nuove tecnologie. I timori di Cottarelli? Ha la posizione dei funzionari Ue che hanno visto precipitare l'Europa senza reagire". Intanto Di Maio "sterza": il reddito non sarà automatico e a pioggia. Ne potrà usufruire solo chi lavorerà gratuitamente almeno 8 ore settimanali. Libero e Giornale lo attaccano: ideona Di Mario, lavorare gratis.
Da Bruxelles niente sconti nemmeno sulla manovra (Sole). Il commissario Ue Dombrovskis: "Bisogna usare la ripresa economica per ridurre l'indebitamento. Non è il momento di politiche espansive". Per l'Italia si profila una correzione sui conti del 2019 da 10 mld; potrebbe tornare in discussione anche la manovrina 2018. Intanto spuntano extra costi anche sui migranti: con la spesa per l'accoglienza quadruplicata tra il 2014 e il 2017 (da 640 milioni a 24 mld), lo Stato l'anno scorso ha accumulato debiti fuori bilancio per mezzo miliardo (Sole).

ITALIA-POLITICA
Salvini tracima: "Inutili e dannosi 10 vaccini". Grillo reagisce: "Sono fondamentali, non si toccano" (Stampa, Repubblica). Sui vaccini scontro nel governo (Corriere Messaggero). La ministra grillina parla di "polemiche strumentali, finalizzate a creare un circo mediatico che a me non interessa alimentare. La politica non fa scienza, e comunque il tema va discusso anzitutto dal ministero della Salute". Anche Di Maio in campo: "Ognuno ha la sua opinione ma il contratto parla chiaro: vogliamo rivedere il decreto Lorenzin ma per poter assicurare una tutela vaccinale a tutti". In serata Salvini frena: "Condivido il suo pensiero a questo ci atterremo e al contratto di governo". Le frasi di Salvini innescano la dura reazione della comunità scientifica ma è essenzialmente politico il dato della polemica. I Cinque Stelle sono chiaramente in affanno per il pressing di Salvini: nella guerra di parole Di Maio è sempre indietro. Il Corriere lancia l'ipotesi di un "tutore" o di un comitato che affianchi il vice premier e due volte ministro per la guida del Movimento. Grillo in arrivo a Roma per dare sostegno a Di Maio. Ma complessivamente, nonostante anche l'inchiesta di Roma che investe il Campidoglio la base d5 Stelle assolve i vertici. Dal sondaggio di Pagnoncelli emerge che meno di un terzo sta seguendo la vicenda e per il 33% l'inchiesta riguarda più o meno tutte le forze politiche; solo il 24% punta il dito sui Cinque Stelle; solo per il 6% l'inchiesta dimostra che il Movimento è uguale agli altri.
Domani è il giorno dei ballottaggi: sul voto nei comuni pesano le sortite di Salvini, su sbarchi e immigrati, rom e ora anche vaccini (Sole). In particolare ad attrarre elettore è stata la campagna assillante di Salvini sul tema dell'immigrazione e della sicurezza. "I migranti sono un tema di distrazione di massa – dice il cardinal Bassetti alla Stampa – il governo deve unire e pacificare il Paese e agire concretamente a favore di famiglie, giovani e poveri, cercando di dare una risposta concreta al clima di rancore sociale che serpeggia nel Paese. Il premier Conte si ispiri all'umanesimo fiorentino per vincere questa sfida".

EUROPA
Ue a pezzi sui migranti e la Merkel apre a patti tra due o più Stati (Repubblica). Pessimismo sull'incontro a 16 di domani e sul Consiglio Ue di fine mese. Il tavolo del vertice si allarga e cresce il rischio flop (Sole). Si allontana l'idea di rivedere il trattato di Dublino. Merkel: "Meglio elaborare accordi bilaterali e multilaterali". Possibile che la cancelliera voglia far trattare tra loro il ministro Seehofer e Salvini. Salvini, intervistato dallo Spiegel, attacca ancora Macron e alla Germania manda a dire: "Entro un anno si deciderà se la Ue ci sarà ancora oppure no". Sulla Stampa il piano di Conte sui migranti, a cui hanno lavorato Farnesina e Viminale. Il piano punta a cancellare e non a riformare il regolamento di Dublino, e in attesa di una riscrittura ne chiede l'applicazione alle sole frontiere terrestri. L'Italia chiede poi  "contestualità negli impegni reciproci e nella necessaria copertura finanziaria", Centri di assistenza ai migranti in tutti i Paesi di transito in Nord Africa come piattaforme dalle quali organizzare i rimpatri e la definizione di fondi europei per i rimpatri assistiti. Conte, Di Maio e Salvini puntano dunque a politiche di filtro e di contenimento sul fronte africano da finanziare e attivare immediatamente e contestualmente. Ma la Francia alza il muro: teniamo Dublino. E i centri di identificazione restino in Sicilia (Stampa). Per il resto Parigi intende rispolverare il sistema delle quote di migranti, da spartire fra i Paesi della Ue anche se fino ad ora è stato un flop. Grandi (Onu) a Repubblica: "L'Europa agisca unita con un piano regionale per gli sbarchi. Il trattato di Dublino va rivisto, era disegnato per un'altra Europa e un'altra fase delle migrazioni. Va rivisto ma tutti insieme".
Intanto la Lifeline, con 230 persone a bordo, resta ancora in alto mare: Malta rifiuta lo sbarco (Stampa e tutti). Toninelli alla Verità: "Malta si rifiuta di intervenire, comportamento disumano". Il ministro ne ha anche per la Lifeline: "Può portare al massimo 50 persone, ne ha a bordo oltre 200: operano nella illegalità e nell'insicurezza. Sono irresponsabili". Meloni, su Libero: "Serve il blocco navale contro gli sbarchi, da gestire con un coordinamento europeo, perché il confine Sud del Mediterraneo è il confine di tutta l'Unione, non dell'Italia".

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Commentario del 22.06.18

IN PRIMA PAGINA
Caos europeo sui migranti (Corriere). Volano gli insulti tra Macron e Di Maio, Merkel media (Stampa, QN). Conte strappa la retromarcia a Berlino sul piano che penalizzava Roma ma poi da Parigi Macron riaccende lo scontro con l'Italia (Messaggero). Repubblica: Visegard e Italia possono far saltare l'Europa (Repubblica). Delrio ad Avvenire: l'alleanza con le destre Ue ci danneggia. Su tutti anche lo scontro Saviano-Salvini. Saviano lo critica, Salvini minaccia di levargli la scorta (Repubblica). Sul Giornale gli "odiatori" di Salvini: Macron, Saviano, Santoro e Vauro.
Sul Mattino e la Verità il caso della ong senza bandiera che prende i clandestini in Libia. Toninelli: sequestriamo la nave. Il generale Graziano al Messaggero: "Controlli anche in acque libiche ma non sono blocchi".
Tra politica ed economia: la Lega affida a due euroscettici le commissioni sui conti pubblici. Riparte lo spread (Repubblica, Messaggero). Tria difende l'euro e le banche (Sole).  Rinaldi: "L'euro crolla, siamo pronti" (La Verità). Di Maio promette: "Entro il 2018 il reddito di cittadinanza" (Corriere). Per la crisi è boom di colf e badanti italiane (QN).
Su QN e altri il "no" all'erba legale. "Nociva anche se light": il Consiglio di Sanità stronca la cannabis (Messaggero, Avvenire). La ministro Grillo frena: è solo un parere (Stampa). Quotidiani divisi. Il Giornale: giusto l'alt alla vendita. Il Fatto: ma è vero che fa male? Sulla Stampa la sfida dei medici al governo: vietare i due lavori non serve
Dal mondo. Melania va al confine col Messico e rassicura i bambini: "Sono qui per aiutarvi" (Corriere). In Nuova Zelanda la favola della premier che diventa mamma (Messaggero).
Ai Mondiali di calcio crolla l'Argentina di Messi. Ora rischia l'eliminazione (Corriere). Il tango lo balla la Croazia: 3-0 (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
L'elezione dei leghisti Claudio Borghi alla guida della commissione Bilancio della Camera e Alberto Bagnai della commissione Finanze del Senato spinge verso l'alto lo spread. Bagnai: "La nostra nomina era nota, se lo spread sale vuol dire che i mercati non sono così efficienti" (Sole).  Per Borghi lo spread è tornato a salire per la riforma che si prospetta dell'eurozona "sulle procedure di ristrutturazione del debito, che sarebbero pericolose per l'Italia: avremo un Fondo monetario europeo che sarebbe una specie di Troika obbligatoria". E al Corriere dice: "Lasciare l'euro non è nel contratto e non era nemmeno nel programma del centrodestra perché Forza Italia non era d'accordo. Ma per l'Italia sarebbe positivo. Sono e resto convinto che per l'Italia il recupero della sovranità monetaria sarebbe positivo per la soluzione di tanti problemi". Quanto alle priorità del governo, per Borghi "dopo anni di prelievo si deve far tornare il denaro nel circuito economico. La Flat tax quindi, iniziando con le imprese. E un riconoscimento vero per i risparmiatori che hanno perso i loro soldi per le risoluzioni bancarie, compresi gli azionisti. Poi potrebbe arrivare anche una legge per rivedere la riforma delle banche di credito cooperativo".
Dal Fmi, Lagarde torna ad esortare i Paesi ad alto debito a ricreare cuscinetti di bilancio, a non annacquare le riforme economiche e le banche a ridurre urgentemente lo stock di crediti inesigibili, richiami impliciti all'Italia, a cui esplicitamente manda a dire: "Non sappiamo ancora quali misure adotterà". Tria, al suo debutto all'Eurogruppo, rassicura su euro e banche (Sole): "La linea del governo è che l'euro non è in discussione".  E sulle banche "difenderemo gli interessi degli italiani fino in fondo com'è stato fatto per il passato".
Di Maio, anche lui a Lussemburgo al consiglio dei ministri degli Affari sociali, promette il reddito di cittadinanza entro il 2018 e sposa la linea Tria (Corriere). "Se vogliamo ridurre il debito abbiamo bisogno di investimenti, dobbiamo aumentare la domanda interna con il reddito di cittadinanza e fare la riforma fiscale con la flat tax. Se faremo questo il debito calerà". Una "ricetta", quella di Tria, confutata sulla Stampa da Cottarelli. Sul reddito di cittadinanza Di Maio promette di "non creare una proposta assistenzialista senza controlli". I fondi per finanziarlo sarebbero quelli europei Fse-Plus, e sarebbero utilizzati per potenziare i centri per l'impiego nelle regioni più in difficoltà. Di Maio sarà a Berlino a breve per vedere il modello tedesco degli uffici di collocamento. Le coperture per il reddito di cittadinanza, le riforme fiscali e il rilancio dell'economia verrebbero dal taglio degli aiuti a imprese e banche e delle pensioni d'oro.
Sul Giornale la road map economica del carroccio: "Smonteremo la riforma Fornero entro l'anno" dice Salvini ad Agorà. Probabile si parta dalla cosiddetta quota 100. Barbagallo (Uil): "Smontare la Fornero è un bene ma quota 100 potrebbe non essere la soluzione giusta: funziona con i lavoratori che hanno un numero rilevante di anni di contributi, rischia di essere una beffa per i giovani".

ITALIA-POLITICA
"Populisti come la lebbra", dice Macron degli italiani, "la vera lebbra è l'ipocrisia di chi respinge gli immigrati a Ventimiglia e vuole farci la morale", la replica di Di Maio. Durissimo anche Salvini: "Io lezioni da un Paese che ha l'esercito alla frontiera italiana non ne prendo" (Corriere, Messaggero e tutti). Il nuovo scontro tra Francia e Italia "oscura" i progressi del premier Conte con la cancelliera Merkel, aver tolto dal tavolo del vertice di domenica sui migranti la bozza spinta dai Paesi dell'Est ma penalizzante per l'Italia. Repubblica parla di "opa sovranista" sulla Ue dei Paesi di Visegard, con i quali fa ormai causa comune l'Austria. Stampa e Messaggero parlano di rischio isolamento dell'Italia, con Conte che cerca di mantenere aperti i canali con Parigi e Berlino e soprattutto vuole evitare che salti il sistema di Schengen, ma è continuamente oscurato dai rilanci di Salvini. Per il Corriere, invece, la retromarcia della Merkel promessa a Conte è solo di facciata, e Roma si prepara realmente a rompere con Bruxelles: già ieri l'ambasciatore Massari, in seno al Coreper, ha avanzato una riserva formale dell'Italia sui fondi per la Turchia e per l'Africa. Per il Corriere l'Italia si prepara ad una vera e propria guerra diplomatica con i suoi tradizionali alleati: difficile prevedere come andrà a finire. Anche per Franco (Corriere) ritenere la telefonata della Merkel a Conte con l'assicurazione che la bozza contestata verrà messa da parte come una vittoria sarebbe imprudente. Al massimo è stato un gesto di cortesia politica anche se la Germania resta la principale alleata dell'Italia in questa partita. Ma è pericoloso illudersi che l'aria stia cambiando a favore dell'Italia.
Delrio ad Avvenire: "Salvini non è la soluzione, ma è la causa dei problemi. L'Italia si sta isolando, mettendosi con quelle destre europee che hanno fatto fallire le riforme a cominciare dal regolamento di Dublino e la riforma di Juncker. Quel blocco di Paesi che ragionano come Salvini, non accettando la redistribuzione degli immigrati, ha causato la situazione attuale".
Su Repubblica in primo piano e su tutti lo scontro tra Salvini e Saviano sulla scorta allo scrittore. Il ministro, in tv:  "Valuteremo come si spendono i soldi degli italiani". Saviano gli risponde via facebook: "Buffone. Sei il ministro della malavita". Fico: "La protezione è doverosa". Il Fatto ricorda invece che la scorta è già stata tolta ad Ingroia, e la decisione, presa da Minniti, è passata sotto silenzio. Il Giornale pubblica in prima pagina le foto degli "odiatori" di Salvini: Macron, Saviano, Santoro e Vauro, che ieri hanno firmato un appello perché Salvini venga incriminato per incitamento all'odio razziale.

ESTERI
Sul fronte migranti scoppia un altro caso Aquarius. La nave incriminata è la Lifeline, che dopo aver soccorso 200 persone ha chiesto di portarle in Italia. Una nave fantasma, che batte bandiera olandese ma l'Olanda la scarica: non è ai nostri ordini (Corriere). Salvini: "E' una nave pirata, li arrestiamo" (Messaggero). Più cauto Toninelli: "Operavano in acque libiche contro il diritto internazionale, vadano in Libia o a Malta". Ma da Tripoli e da Malta respingono la richiesta. Toninelli: "Salveremo le vite umane che sono sulla Lifeline e poi sequestreremo la nave". Dalla Lifeline la richiesta via tweet di un porto sicuro "per 224 persone salvate in acque internazionali" (Messaggero). A breve l'incontro tra Salvini e il presidente libico al Serraj, per ribadire il legame privilegiato tra Libia e Italia. Sul Messaggero parla il generale Claudio Graziano: "L'Italia spinge perché la Nato tenga conto rischi e minacce dall'area sud. La forza italiana opera per distruggere la rete di trafficanti, vigilare sull'embargo, formare la guardia libica. L'obiettivo sono gli scafisti, non i migranti. Un blocco navale tecnicamente è quello attuato con la risoluzione Onu nell'Adriatico durante la guerra in Bosnia. Le nostre navi fanno ispezioni concordate, ma la missione si rafforzerebbe potendo entrare in acque libiche su richiesta libica. Deciderà l'Europa come proseguire".

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