Commentario del 26.06.2018

Primo Piano Rassegna Stampa
Martedì 26 giugno 2018

IN PRIMA PAGINA
Immigrazione e politica in primo piano. Salvini shock sui migranti: "Non risponderemo agli Sos" (Repubblica). Dubbi nel M5S sulla linea anti-migranti (Messaggero). Sugli sbarchi tensioni nel governo (Corriere). Salvini vede Serraj: più controlli al Sud della Libia (Sole). Fatto parla di figuraccia in Libia per Salvini: "Niente hotspot, sono illegali". La presidente del Senato Casellati al Corriere: "Impegno con Onu e Nato nel Mediterraneo". Il vero piano Ue: Roma riprenda i profughi usciti dall'Italia (Repubblica). Intanto, Salvini sfida Macron: un'area di influenza nel Sahel (Stampa).
In politica tiene banco il dopo-Amministrative: nelle città centrodestra batte centrosinistra 42 a 31 (Sole). Giornale esulta: "Bentornato centrodestra". Il crollo Pd cambia pelle alle città (Messaggero). Il Pd sprofonda in Emilia e Toscana. Intanto Renzi fa un programma in tv (Fatto). Pd, ora è incubo estinzione (Mattino). Prodi: "Ora andare oltre il Pd" (Repubblica). Calenda chiede lo scioglimento del partito. I renziani: si perde anche senza Matteo (Stampa).
Italia-Economia: verso il decreto dignità. Contratti a termine: i rinnovi aumentano i contributi dell'1% (Sole). Nel decreto, una proroga in meno (da 5 a 4) per i contratti a termine (Italia Oggi).
Spazio anche ai timori dei mercati per il rischio escalation sui dazi, Borse giù, spread a quota 251 (Sole e tutti). I dazi tech abbattono le borse (MF). Angeloni al Sole: "Dazi e spread i rischi per le banche".   

ITALIA-ECONOMIA
Slitta di qualche giorno il "Decreto dignità": la misura, con la quale Di Maio vuole dare una stretta ai contratti  a termine e venire incontro alle richieste di semplificazione fiscale che arriva da pmi e professionisti, ha bisogno di coperture finanziarie che si devono ancora trovare (Corriere p.27). Di Maio assicura: "Sarà approvato in settimana". "E' il primo provvedimento forte di questo Governo – rivendica il ministro Fraccaro al Messaggero (p.8) -. La priorità è semplificare la burocrazia fiscale per liberare le energie delle imprese e contrastare la delocalizzazione. Vogliamo combattere ludopatia e precariato per dare stabilità al mercato del lavoro". Il decreto prevede una proroga in meno rispetto alla durata massima per i contratti a termine (Italia Oggi in prima e p.29), lo stop allo split payment per i professionisti e una stretta alle delocalizzazioni che contiene anche gli incentivi 4.0 (Sole in prima e p.3). Rispetto ai contratti, Marco Leonardi sul Sole (p.3) evidenzia come il problema non sia l'incidenza dei contratti a termine sul totale degli occupati, quanto la lunghezza delle transizioni da un contratto a tempo determinato ad uno indeterminato. Nel decreto anche il rinvio di sei mesi della fattura elettronica, che permette di "disinnescare" lo sciopero dei benzinai, e lo stop agli spot per il Gioco d'azzardo (Messaggero p.8).
Intanto, nei piani del governo sulle tasse, si allarga il condono delle cartelle alle liti fiscali (Repubblica p.24): allo studio una sanatoria tombale per finanziare la flat tax, in ballo ci sarebbero 100 mld.
Pil, il Nord corre ma il Sud rialza la testa (Messaggero p.15, SOle e altri). Secondo i dati Istat, il Nord traina la crescita del Pil grazie a una performance positiva dell'1,8%, bene anche il Mezzogiorno, che fa segnare un +1,4%. Mentre il Centro Italia è l'anello debole (+0,9%) anche a causa dell'effetto terremoto e della flessione dell'agricoltura. Performance superiori alla media sull'occupazione tra Nord-Est e Nord-Ovest, mentre tra i settori il contributo maggiore allo sviluppo arriva da industria e commercio.

ITALIA-POLITICA
Grandi comuni, il centrodestra batte il centrosinistra 42 a 31 (Sole in prima e p.19): dopo i ballottaggi della tornata di Amministrative, emerge l'isolamento del Pd, che non sa costruire alleanze e attirare consensi da altre aree. Il crollo del Pd cambia pelle alle città (Messaggero in prima e p.2): il centrodestra, guidato dalla Lega, conquista 10 capoluoghi, 1 va al M5S, mentre la sinistra ne perde 11 su 15. Emilia e Toscana rappresentano l'epicentro della disfatta dem (su tutti). Sono i voti di Lega e M5S ad affossare la sinistra, ma non c'è saldatura tra le due forze della maggioranza di governo (Messaggero p.2). "E' un contratto, non un'alleanza" spiega Di Maio (Corriere p.8). Secondo la Stampa (p.5) i populisti vanno a braccetto solo nelle 'regioni rosse', mentre nel resto d'Italia i grillini puntellano la sinistra.
La sconfitta accelera la resa dei conti tra i dem: "Andare oltre il Pd" dice Calenda, che propone una "costituente anti-sovranista" (Corriere p.2). L'ex ministro al Messaggero (p.5): "Bisogna cambiare il modo di parlare alle persone, il Pd non può pensare di impostare l'opposizione sulla retorica del 'fascista dietro la porta', bisogna ammettere i nostri errori e e costruire una proposta adatta al momento storico. Serve un grande lista nazionale che coinvolga i sindaci e le categorie. Gentiloni può essere il punto di riferimento". Messaggero (p.4) parla di patto tra i big del Pd per un ribaltone anti-Renzi e per spingere verso il congresso immediato. "Senza lottare si va al 3% - avverte Macaluso alla Stampa (p.7) -. Facciamo un congresso vero". Appello ad "andare oltre il partito" anche da Romano Prodi (Repubblica p.6), mentre Chiamparino alla Stampa (p.7) dice: "I dem allarghino le alleanze e basta con le liti interne". Renzi, che ora sogna un programma in tv (forse su Netflix), cerca il sistema di gestire la scissione del partito (Fatto p.2). Mentre Zingaretti si prepara a correre per la segreteria (Corriere p.2).
Il sondaggio Swg sul Messaggero (p.2) mostra la forza del Carroccio come primo partito: assorbiti gli elettori da Fi, 5Stelle e Pd. La Lega continua a crescere, aumentando la distanza con i 5S, mentre le altre formazioni di centrodestra arretrano. "Nessuno è autosufficiente" avverte però Berlusconi all'indirizzo di Salvini (Corriere p.6). Secondo il leader di Fi il centrodestra vince se plurale. Ma l'ex premier teme la spaccatura dei suoi, e a Salvini dice: "Entro l'anno scelga il M5S o noi" (Messaggero p.6). Scajola al Messaggero lancia la proposta a Berlusconi: "Faccia il regista della rinascita, dai centristi serve una proposta contro i populisti".

ESTERI
Libia, rinforzi ai confini Sud: parte il progetto Roma-Tripoli (Sole p.2). Giovedì la delegazione di forze italiane a Ghat per verificare le condizioni, ma è stallo sugli hot spot: l'Italia dice no alla Francia e la Libia li esclude sul suo territorio. Intanto, è scontro Italia-Francia per la gestione dell'area del Sahel (Stampa p.4): Salvini vuole un patto con Tripoli per emarginare Pargi, l'idea è interrompere le carovane nelle retrovie.
Intanto, Salvini shock: "Basta rispondere agli Sos" (su tutti). Il suo consiglio alla Guardia costiera crea tensioni nel governo (Corriere). E diventa un caso il rifiuto del ministro dell'Interno di aprire i porti italiani alla nave tedesca Lifeline, da giorni ferma a Sud di Malta. "Noi abbandonati nella tempesta" è l'allarme a bordo della nave Ong (Repubblica p.11). Di Maio apre: "Se Spagna, Malta e Francia non aprono i porti, la farà entrare l'Italia, ma poi sequestreremo la nave" (su tutti). Ma sul caso della Lifeline si rischia l'omissione di soccorso (Messaggero p.10). Il consigliere dell'Eliseo, Cohn Bendit al Corriere (p.11): "Bisogna fare in modo che, anche se i rifugiati sbarcano in Italia, non debbano restare nel vostro Paese. Salvini non può che fare appello alla solidarietà europea, ma non a Orban o al presidente polacco, che sono su posizioni opposte". Intanto, dalla Ue si punta a far rientrare in Italia i profughi usciti dai confini nazionali. Un piano che isola l'Italia (Repubblica p.12). Ma Roma prepara il veto alla bozza europea: governo pronto a bocciare le misure sui "movimenti secondari" (Messaggero p.11).
Sul Corriere (in prima e p.9) parla la presidente del Senato Casellati, che dal punto di vista degli accordi esteri conferma la posizione italiana: "Saldi nella collocazione atlantica, ma Nato e Onu non ci lascino soli. Quanto ai diritti umani, anche rispetto alla tenuta sociale e politica del continente africano, l'Italia può rivendicare quanto fatto in questi anni: siamo stati e restiamo i più accoglienti, ma lasciati troppo soli a fronteggiare flussi che derivano da fenomeni contingenti e da situazioni economiche strutturali. La distinzione tra richiedenti asilo politico e migranti economici è il vero tema che dovrebbe essere affrontato".
I nuovi timori sui dazi affossano le Borse: cadono Usa e Europa, investitori spaventati dal rischio di un nuovo rallentamento economico (Sole e tutti). Secondo un report di Bank of America, il rischio di uno shock commerciale potrebbe pesare fino allo 0,7% del Pil dell'Eurozona e dell'1,2% su quello americano. "La sfida sui dazi affossale Borse" scrive il Corriere (p.29), ma le prime tensioni protezionistiche iniziano a ritorcersi contro Trump: Harley-Davidson ha annunciato l'intenzione di spostare fuori dagli Usa la produzione delle sue moto destinate al mercato europea (Messaggero, p.14, Repubblica, p.25 e altri).

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