Commentario del 17.06.2018

Primo Piano Rassegna Stampa
Domenica 17 giugno 2018

IN PRIMA PAGINA
Tema migranti in primo piano: porti chiusi alle Ong (Messaggero, Corriere). Salvini respinge altre due navi (Libero). Giornale: "La pacchia è strafinita".  Il procuratore di Catania, Nuzzone, al Messaggero: "Gli arrivi di migranti gestiti da criminali. Ora esportano petrolio di contrabbando". Piano di Salvini per la Libia (Sole). Per combattere il fenomeno migratorio, il ministro degli Esteri Moavero Milanesi al Corriere: "Una tassa sulle big tech per investire in Africa".
Ampio spazio ancora all'inchiesta sullo stadio della Roma. Le chat di Raggi sul consulente-ombra: "A lui i dossier caldi" (Messaggero). Lanzalone trattò per il patto M5S-Pf con Guerini e altri (Fatto). Roma caput mundi della corruzione (Giornale). Il sindaco di Livorno, Nogarin, al Fatto parla di Lanzalone: "L'ho scelto io. Era il più bravo. Grillo e Casaleggio estranei". Intanto, altri politici tra i beneficiari del costruttore Parnasi (Corriere).
Mattino e Messaggero intervistano il ministro del Mezzogiorno, Lezzi: "Sgravi al Sud non solo per i giovani". Intanto, pace fiscali e sgravi alle imprese, la promessa del governo: mini-flat tax ad agosto (Giornale). Sanatoria per 4,5 mln di cartelle: lettere in arrivo (Sole).
In prima pagina su tutti la morte in motorino della promessa del nuoto sincronizzato: Noemi Carrozza è caduta dallo scooter per colpa dell'asfalto (Messaggero).
Il Papa in campo contro aborto e famiglie gay (QN e tutti). "L'aborto dei bimbi malati come il nazismo" ha detto il Pontefice (Corriere). "C'è una famiglia, è fondata su uomo e donna, le istituzioni devono sostenerla" (Avvenire).

ITALIA-ECONOMIA
"Flat tax da agosto": l'annuncio del vice-ministro Gravaglia sull'arrivo della misura per commercianti e professionisti. L'obiettivo è allargare la platea di chi paga la tassa a forfait del 15% (Corriere p.34 e tutti). Intanto, si continua a lavorare alla pace fiscale: in arrivo le lettere di sanatoria per 4,5 mln di cartelle (Sole in prima e p.6).
Mezzogiorno, giù il Pil: anticipazione del dossier Svimez, che indica un prodotto interno lordo sotto l'1% (Mattino p.2). Pesa il rischio dell'autonomia in campo fiscale chiesta dal Nord. "Vogliamo rilanciare gli sgravi contributivi Inps e Inail al 100% che il Pd ha abolito, estendendo i benefici anche ai disoccupati. Ma se fosse troppo oneroso, pensiamo a sgravi ad hoc". Messaggero e Mattino intervistano il ministro per il Mezzogiorno Barbara Lezzi: "L'intenzione è fare del mio ministero un presidio per il Meridione. Le autonomia del Nord? Nel contratto non c'è scritto che il surplus fiscale debba essere trattenuto al Nord, la Costituzione dice che che tutte le regioni devono osservare il principio di solidarietà. Le autonomia non possono diventare uno strumento per favorire alcune regioni. Gestiremo attraverso un tavolo con i ministri della Pa, delle Infrastrutture e della Giustizia i fondi europei per la coesione, è un peccato non aver sfruttato risorse tanto preziose". E sulla clausola del 34% degli investimenti ordinari da destinare al Sud, dice: "Manca solo il decreto attuativo, e pensiamo di estendere l'Agenda 34% anche ad Anas e Rfi". Poi sugli altri provvedimenti per il Mezzogiorno, spiega: "Va estesa anche ai professionisti l'iniziativa 'Resto al Sud', e per la Banca della Terra ben venga la riconferma, perchè valorizzare l'agricoltura è certamente un bene". Poi sugli investimenti infrastrutturali su Napoli-Barie e Salerno-Reggio Calabria, dice: "L'intento è ricucire il Paese e sveltire molti progetti, già finanziati. Ma vogliamo lavorare anche sulle piccole realtà".

ITALIA-POLITICA
Stadiopoli, ora dalle carte spuntano fuori anche i nomi di alcuni dirigenti del Mibact e di altri politici, compreso l'ex ministro Luca Lotti (Verità p.6): oltre 100 pagine di omissis sui versamenti di Parnasi e mail fatte sparire di proposito dai pc pochi giorni prima dell'arresto, perchè potenzialmente compromettenti (Corriere p.9 e tutti). Secondo l'indagine, il costruttore sarebbe arrivato anche a un funzionario di Palazzo Chigi. Fatto (p.4) definisce Lanzalone "l'onnivoro a caccia di democratici" spiegando le manovre dell'avvocato per un governo Di Maio con il sostegno del Pd: il suo nome era in ballo in alternativa a Conte, tra i papabili per Palazzo Chigi, prova del ruolo centrale del Movimento (Giornale p.9). Ma Casaleggio su di lui minimizza: "La cena? Solo un saluto, ero in un altro tavolo". Ma, come scrivono Corriere e Fatto, Casaleggio jr quella sera prenotò l'intero ristorante per una "reunion" organizzata per la Fondazione dal titolo "Innovazione tecnologica e occupazione: quale futuro". Casaleggio difende il consulente: "A Livorno ha fatto un ottimo lavoro". Sul Fatto (p.3) parla il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin: "Ma quale Grillo & C. Lanzalone è roba mia. Selezionai io il suo studio legale per risolvere la grana rifiuti, da noi lavoro eccellente, mai una caduta di stile: lo stimo, si faccia giustizia in tribunale, non sui giornali". Diventano un caso invece le posizioni di Bonafede e Fraccaro. Il Guardasigilli: "Basta col tritacarne, non ho imposto i manager alla Raggi" (Messaggero p.8 e altri). La Lombardi al Messaggero: "Non siamo diversi dagli altri partiti, il Guardasigilli chiarisca. Parnasi voleva pagarmi la campagna elettorale, ma con me non attacca" dice la capogruppo grillina in Regione. E sulla sindaca: "Non ha responsabilità su Lanzalone: le era stato presentato e aveva ottime referenze e gli ha dato fiducia" (Messaggero p.8). Per Damilano (Espresso p.10-11) con l'inchiesta di Roma, il M5S si scopre lato debole del governo e scalabile dall'affarismo. Mentre Salvini occupa tutta la scena, sia nel Palazzo che nelle società.
Sulla Verità (p.7) a proposito dei soldi ai partiti, i punti di vista di Luca Telese - "senza fondi pubblici i nostri politici diventano accattoni" - e Mario Giordano: "Non manca il denaro, ma la trasparenza. I gruppi parlamentari prendono 68mln l'anno, senza contare le Fondazioni. Chi foraggia dovrebbe dare al massimo 10mila euro". Intanto, la Lega apre a nuove regole di finanziamento dei partiti, ma arriva il no del M5S (Corriere p.11): dopo il "caso-Parnasi", la Lega apre a modifiche sulla normativa che riguarda i finanziamenti dei privati, ma nel Pd cresce il sospetto che si vogliano reintrodurre degli strumenti di finanziamento pubblico. Dal M5S confermano la linea, con Di Maio che vorrebbe abolire anche il 2 per mille e introdurre la "massima trasparenza" per quanto riguarda le donazioni dei privati ai partiti.
Scontro governo-Ong: "Non sbarcherete mai più in Italia" (Corriere p.2 e tutti). Bloccate altre due navi con 118 migranti a bordo. "Abbiamo finito di fare gli zerbini – avverte Salvini a colloquio con il Corriere (p.6) -. Dopo le navi delle Ong potremmo fermare anche quelle che arrivano nei nostri porti cariche di riso cambogiano". Libero esulta: "Bravo Salvini, non dobbiamo cedere". Insulti web dalle Ong al ministro dell'Interno, che replica: "Roba da matti, mi dicono fascista e battono cassa". Ok del M5S alla linea leghista. Crimi: "Le organizzazioni alimentano il traffico di esseri umani". Ma arriva la difesa dei volontari: "Malta ci respinge e noi non siamo complici degli scafisti" (Messaggero p.2). All'attacco il Procuratore capo di Catania, Carmelo Zuccaro, che al Messaggero (in prima e p.5) dice: "Gli ingressi in Europa sono nelle mani di criminali. Le Ong sono parte di un sistema sbagliato e i trafficanti favoriscono anche il contrabbando di petrolio".

ESTERI
Migranti, verso il vertice Ue. Il ministro degli Esteri, Moavero Milanesi, al Corriere (p.5): "Sulla questione migranti l'Ue è rimasta latitante troppo tempo. Le regole europee sono inadatte, così i Paesi più esposti geograficamente soffrono, per effetto di norme come le 'Dublino' che mettono su di loro la stragrande maggioranza degli oneri. E i Paesi meno esposti se ne chiamano fuori. Porti chiusi? L'elemento del segnale politico esiste, perchè il nostro obiettivo è scuotere le coscienze dei governi per arrivare a una cambio di passo. Bisogna agire quanto più possibile nei Paesi di origine: non li chiamerei hotspot ma centri di assistenza, informazione e protezione. Devono essere europei per garantire una corresponsabilità di tutti". Verso il vertice europeo, Conte vuole accelerare: dobbiamo troncare il business dei migranti e chi lo favorisce. Per il Corriere (p.3) il premier e i leghisti hanno modi diversi ma lo stesso obiettivo. Salvini al Corriere (p.6): "La musica in Europa è cambiata: prima davano l'Italia per scontata. Ho sentito i governi francese ed austriaco e sto per sentire rappresentanti di Belgio, Spagna e Polonia. Non mi sembra che l'Italia sia isolata, mi pare che sia consultata. La Germania dimostra di comprendere il nostro punto di vista". Palazzo Chigi e il Viminale puntano sull'intesa europea in vista del consiglio Ue: decisivo l'incontro di domani con la Merkel e poi con Tusk. L'Italia chiede la ripartizione di tutti i migranti e più risorse (Messaggero p.3). Intanto, Salvini cerca un'intesa con Tripoli: presto vedrà il presidente libico Serraj (Sole in prima e p.5).
Tregua in Afghanistan, Talebani e soldati si abbracciano in strada: Proclamato un "cessate il fuoco" m tutto il Paese (Corriere p.15). L'elemento sorprendente e senza precedenti, dai tempi dell'invasione a guida americana del 2001, è che per una volta l'appello al cessate il fuoco è comune: coincide con i nove giorni annunciati dal presidente Ashraf Ghani e i tre rilanciati dai talebani. Ghani ha colto la palla al balzo e vorrebbe avviare negoziati di pace. La tregua talebana termina oggi. Non è chiaro se anche loro la protrarranno. Resta comunque lo stupore e la felicità della popolazione.

©riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento