Commentario del 1.06.18

IN PRIMA PAGINA
Parte il governo M5S-Lega (Corriere, Messaggero). L'Italia archivia la crisi più difficile. Conte premier, Salvini e Di Maio vice (Stampa). Tria all'Economia (Sole). Le sue idee su euro e tasse (MF): prudenza sull'euro e amore per la Cina (Stampa). Nella squadra 18 ministri, 5 donne. Moavero agli Esteri, Giorgetti sottosegretario (Avvenire). Un governo tecno-populista, per Italia Oggi. Imprese e migranti, le prime mosse (Stampa). Meloni fuori per il diktat di Di Maio (Giornale): "Non dura, ci asteniamo. Salvini costretto a tante rinunce" (Messaggero). Berlusconi deluso: "Sono fragili" (Giornale). Su Corriere e Stampa la soddisfazione del Colle. Quotidiani divisi. Il Fatto: il governo c'è, ora fateci vedere il cambiamento. Il Giornale: Buona fortuna. Avvenire parla di strana coppia. Libero di una pagliacciata. Il Tempo: andate a lavorare.
Da Bruxelles il benvenuto di Juncker: "Italiani fannulloni e corrotti" (Giornale). Il Fatto: levategli il fiasco. Sul Sole gli ultimi indicatori dell'economia: occupati al top in aprile con i contratti a termine. Professionisti, i redditi crescono ancora: +8% nel 2016. L'inflazione a maggio raddoppia all'1,1%.
In primo piano su tutti anche i dazi di Trump contro la Ue (Sole). Stangata sull'acciaio, pronte le contromisure (Messaggero). Ue in rivolta: "Sono illegali" (Repubblica). I nuovi dazi scatenano la guerra nei commerci mondiali (Stampa). Gozi (Federacciai): "Evitiamo di cadere nella trappola delle ritorsioni" (Sole). A Madrid ore contate per il governo Rajoy (Sole). Pronta la sfiducia all'esecutivo (Corriere). Spagna verso il voto (Messaggero).
In cronaca. I docenti in sciopero bloccano gli atenei. Esami estivi a rischio (Stampa, QN). Su Avvenire il record di nuovi italiani: 224 mila. Metà sotto i 15 anni (Avvenire).
Sport, Tortu sui 100 metri si ferma a 3 centesimi dal record di Mennea (Messaggero). Calcio, fuga dal Real. Dopo Ronaldo dice addio anche Zidane: "E' ora di cambiare" (QN, Repubblica)

ITALIA-ECONOMIA
La nascita di un governo politico allenta la tensione su Borse e mercati (Corriere): Piazza Affari in recupero per il secondo giorno consecutivo, nonostante l'annuncio americano sui dazi. Pesano anche le parole ("incendiarie" per la Stampa) del presidente della Commissione Ue Juncker: "Gli italiani devono lavorare di più, essere meno corrotti e smettere di incolpare la Ue per tutti i loro problemi Li aiuteremo, come sempre abbiamo fatto, ma non si accia il gioco di scarico di responsabilità con la Ue". Tajani chiede la smentita, che arriva in tarda serata dalla portavoce di Juncker. Ma le reazioni alle parole di Juncker sono durissime. Il Fatto: levategli il fiasco. Il Giornale: l'euro-imbecille è lui. Milano alla fine chiude sostanzialmente invariata. Alleva (Istat): "Non abbiamo elementi per dire se quanto successo in questi giorni avrà un impatto sulla fiducia dei consumatori".
Dall'Istat arrivano invece dati positivi sul lavoro: ad aprile livello record degli occupati, a quota 23,2 milioni (pari al 58,4%), il livello più alto di sempre, con molte più donne ma pochi giovani. Più alti gli impieghi a tempo determinato (Corriere e tutti). Su base annua la crescita dell'occupazione si concentra nei più giovani e soprattutto negli over 50 per effetto dell'aumento dell'età pensionabile. Anche la disoccupazione fa registrare un aumento (+0,6%, all'11,2%) per un totale di 2,9 milioni di persone in cerca di impiego. In aumento anche l'inflazione (all'1,1%) per effetto del caro benzina. Su Repubblica parla il presidente dell'Anpal Del Conte: "Per il reddito di cittadinanza serve potenziare i centri per l'impiego ma i primi risultati non si vedranno prima di cinque anni. Occorre un'intesa tra Stato e Regioni su un modello omogeneo di centro per l'impiego, valido per tutti. Mettere altri soldi senza avere una visione precisa significa solo ingrossare la fila dei dipendenti e alimentare le inefficienze". Per Conte c'è bisogno anche di "ripensare la formazione professionale dalle fondamenta" e anche per questo ci vorrà tempo. "Serve un grande cambio di passo culturale, ma tornare indietro sarebbe un errore".

ITALIA-POLITICA
Conte premier, Salvini e Di Maio vice, Savona spostato agli Affari Europei: il Colle dice sì al governo M5S-Lega (Corriere). I vice pesano più del premier ma l'Italia archivia la crisi più difficile (Stampa). La svolta maturata tra colpi di scena, diffidenze e tatticismi: per il Corriere a convincere Salvini è stata la minaccia di voto a luglio di Di Maio. Decisivo il nodo dell'Economia, dove alla fine va Giovanni Tria, preside di Economia a Tor Vergata: parla cinese ma ama l'Occidente, e rassicura il Colle (Stampa). Politicamente vicino a Forza Italia, amico di Brunetta e Savona, è favorevole alla flat tax finanziata dall'aumento dell'Iva, dubbioso su reddito di cittadinanza e riforma della Fornero (Repubblica, Corriere).  25 in tutto i ministri, sei dei quali tecnici. A Salvini gli Interni, a Di Maio Sviluppo e Lavoro; Giancarlo Giorgetti sottosegretario alla Presidenza del Consiglio; agli Esteri Moavero Milanesi, alla Pa Giulia Bongiorno (Lega), alla Difesa la capitano della riserva dell'Esercito Elisabetta Trenta (M5S), alla Giustizia Alfonso Bonafede (M5S), alla Salute Giulia Grillo (M5S), all'Ambiente il generale dell'Arma Sergio Costa, alle Infrastrutture Danilo Toninelli (M5S), ai Beni Culturali Alberto Bonisoli, all'Istruzione il leghista Marco Bussetti, ai rapporti col Parlamento Riccardo Fraccaro (M5S), agli Affari Regionali Erika Stefani (Lega), al Sud Barbara Lezzi (M5S), a Famiglia e disabilità Lorenzo Fontana (Lega), all'Agricoltura Gian Marco Centinaio (Lega). Il giuramento oggi alle 16. Prime mosse: in Europa patto con la Francia e sussidio di disoccupazione (Stampa). Di Maio ministro: "Pronti a punire chi delocalizza" (Stampa). Per il reddito di cittadinanza ci sarà da aspettare, almeno 10, 12 mesi. Anche Salvini cerca la partenza sprint: "Dimezzo i soldi per l'accoglienza". Stipendi più alti per le forze dell'ordine (Stampa).
La Meloni alla fine resta fuori, per il veto di Di Maio, ma Fdi sospetta di Salvini: "Ci ha coinvolto solo per trattare meglio" (Corriere). "Noi ci asterremo ma temo non durerà – dice la Meloni al Messaggero – Difficile rivedere in futuro il centrodestra come lo abbiamo conosciuto finora". Berlusconi inquieto per le mosse degli alleati: "Governo fragile" (Giornale). Prepara l'opposizione e promette: "Riporterò Forza Italia al 20%" (Corriere). Ma non scarica la Lega: il Messaggero parla di una lunga telefonata con Salvini che lo rassicura sulla "difesa" del centrodestra. Sul Corriere le suggestioni dei leghisti: "Il governo parte giallo-verde ma poi potrebbe caratterizzarsi come governo del centrodestra: l'astensione di Fdi potrebbe diventare appoggio, e anche tanti azzurri che non vedono un futuro potrebbero sostenerlo".
Su Stampa e altri la rivincita di Giuseppe Conte, professore al mattino, premier la sera.
Su tutti i giornali il sollievo del Quirinale: "Difesi i miei poteri e il voto del 4 marzo" (Repubblica, Messaggero). Per Mattarella, scrive Breda sul Corriere,  è stata una lunga traversata in un percorso minato da veleni, attacchi e tatticismi. Ma alla fine l'accordo è arrivato in tempo per non "profanare" la festa del 2 giugno. Critico Sechi su Italia Oggi: Mattarella non ne ha voluto sapere di mandare in Parlamento Salvini, leader della coalizione più votata, e non ha reagito agli eccessi anti costituzionali di Di Maio.
Sul Corriere il testacoda del Pd: andrà in piazza ugualmente oggi, non più a difesa del Colle ma contro il governo. Renzi non ci sarà, Gentiloni in forse. Ma Martina insiste: "Il nuovo governo ha un programma pericoloso per il Paese, perciò lavoreremo da subito per costruire l'alternativa" A Piazza Santi Apostoli ci saranno Veltroni, Calenda, Franceschini e Orlando. Orlando che alla Stampa dice: "Dovremo difendere le regole liberali ma le misure sociali andranno valutate. Nel Pd bisogna evitare il derby tra popolo ed elite e far riemergere la questione sociale".

ESTERI
In primo piano su tutti i dazi di Trump contro la Ue: negoziati falliti (Sole, Corriere p.16). Stangata sull'acciaio, con imposta del 25%, e sull'alluminio (10%). Ue in rivolta: "Sono illegali" (Repubblica p.12). E' diventato realtà l'incubo che il Vecchio Continente ha cercato fino all'ultimo di scacciare. "Non abbiamo altra scelta che ricorrere al Wto e rispondere con tariffe addizionali sui prodotti made in Usa" ha detto il presidente della Commissioe Ue, Juncker. Dai jeans alle arachidi, la lista europea è pronta ma Berlino raffredda (per difendere le auto): il governo tedesco ha definito "illegali" le misure unilaterali della Casa Bianca, ma ha messo in guardia "dal rischio di una escalation che finirebbe per danneggiare tutti" (Corriere p.17). L'America spinge l'Europa nella bocca del Dragone cinese (Repubblica p.13): la mossa di Trump favorisce la creazione dell'asse tra Ue e Oriente. I timori dell'Italia di una guerra commerciale (Repubblica p.13). Secondo il Corriere il costo per l'Italia sarà di 170 mln. Ma per la Stampa (p.19) i dazi avranno un effetto limitato: l'export italiano vale 820 mln di euro. Effetti limitati nell'immediato, ma se la guerra commerciale si allarga, Roma rischia di perdere lo 0,7% del Pil nel 2019 . Gozi (Federacciai): "Evitiamo di cadere nella trappola delle ritorsioni, farebbero solo danni" (Sole, Stampa p.19, Corriere p.16). "Occorre – spiega Gozzi – discutere con gli americani, farli ragionare e trovare delle soluzioni accettabili, senza farne una questione di principio. Una parte dell'export di acciaio italiano non andrà negli Usa, ma in questo momento, con il prezzo dell'acciaio interno agli Usa che è più alto di 200 euro rispetto a quello europeo la concorrenza regge e non provoca ripercussioni immediate".
A Madrid ore contate per il governo Rajoy (Sole):le condanne per corruzione di diversi esponenti del Partito Popolare accelerano la crisi, oggi si vota la mozione di sfiducia socialista, sostenuta dalla maggioranza dei deputati. Sanchez alla conquista del governo (Corriere): il segretario socialista ha i voti per sfiduciare e sostituire Rajoy con l'appoggio di Podemos, ma gli manca una maggioranza in grado di scongiurare il voto anticipato. Spagna verso il voto (Messaggero): si va alle urne con un governo del socialista Sanchez. Alle urne, Rajoy rischia la disfatta: per i sondaggi il Pp crolla, ora  è solo il quarto partito. Per Repubblica: è la vendetta indipendentista.
Condanna Ue all'Italia per le acque reflue (Sole, Avvenire): Roma dovrà pagare almeno 55 mln per non essersi dotata in tempo di un numero sufficiente di depuratori. 25 mln di sanzione a cui si aggiungono 30 mln per ogni 6 mesi di ritardo. Nonostante la sanzione comminata già nel 2012, dando all'Italia un ultimatum: entro l'11 febbraio 2016 doveva essere in regola. Ma, scaduto il tempo, Bruxelles ha verificato che sono stati costruiti 35 depuratori, quindi le città fuorilegge sono passate da 109 a 74.

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