Commentario del20.06.2018

Primo Piano Rassegna Stampa
Mercoledì 20 giugno 2018

IN PRIMA PAGINA
Migranti e rom scuotono la politica italiana ed europea. Su Stampa, Messaggero e Giornale la beffa del piano Ue sugli sbarchi: "Vi rimanderemo i clandestini in fuga". Domenica minivertice a quattro sui migranti (Corriere). Tra Salvini e Di Maio lo scontro è sui rom (Repubblica). Sul censimento il leader leghista tira dritto ma il M5S lo frena (Fatto). Libero: tutti gli italiani sono controllati tranne gli zingari. Il Giornale: la sinistra sta con i Rom. Match 5Stelle-Lega anche sulle nomine, dalla Rai a Cdp (Repubblica). Di Maio: "Schediamo prima i raccomandati". Nel governo c'è anche un caso Tria (Stampa). Il ministro dice stop ai debiti, investimenti extradeficit, più flessibilità per bloccare l'aumento Iva (Messaggero). La Lega: parla come Padoan. Di Maio promette tagli alle pensioni d'oro in favore delle minime (Fatto) e nuovi sgravi per l'assunzione di precari (Avvenire). Il Giornale: addio flat tax. Sul Sole parla il comandante della Finanza Toschi: controlli mirati sugli appalti, le irregolarità a quota 40%.
A Berlino accordo Merkel-Macron per riformare l'eurozona (Sole, Corriere). A Washington Trump chiede altri dazi contro la Cina (Avvenire). La guerra commerciale scuote i mercati e rispedisce le Borse in rosso (Sole, MF). 
Italia maglia in nera in Europa per le morti sulle strade: "In troppi usano il cellulare al volante" (QN). Bottura torna sul tetto del mondo: Osteria Francescana vince ancora il World's Best Restaurants (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Calo del debito, investimenti fuori deficit, no al deficit per finanziare la spesa corrente, riforme strutturali in modo progressivo e con le adeguate coperture: l'intervento del ministro Tria alla Camera in occasione del voto sul Def piace a Bruxelles, a Padoan e a Confindustria ma non alla Lega (Stampa). Salvini: Tria come Padoan, non crede troppo alle nostre riforme, il retroscena riferito dalla Stampa. Da Lega e M5S ribadito lo stop all'aumento Iva. Siri (Lega): "Giusto tenere d'occhio i conti pubblici ma senza flessibilità è difficile mettere a segno le misure che vogliamo. Meglio essere chiari con l'Europa: dobbiamo aumentare il pil stimolando i consumi". Villarosa (M5S): "Il ministro ha fatto il discorso che doveva fare e a noi va benissimo". "Addio flat tax" titola il Giornale. Anche il reddito di cittadinanza più lontano: Tria nel solco Mattarella-Conte: "Col debito non si scherza". Il Corriere parla di "gioco ordinato delle parti". Il confronto vero tra alleati arriverà in autunno e sarà sulla finanziaria, scrive la Stampa: lì si capirà cosa del contratto passa e cosa no. Per il Fatto il governo punta ad avere da Bruxelles una flessibilità per 10 miliardi di deficit per fermare l'aumento dell'Iva, su una manovra complessiva da 25 miliardi. E il negoziato si legherà come già in passato a quello sui migranti. Per il Sole spazi con la Ue possono aprirsi, resta il nodo del pareggio in bilancio e del tetto al deficit, su cui Tria non si è ancora pronunciato e sul quale si profila uno scontro con la Lega.
Potrebbe invece arrivare subito la misura annunciata ieri da Di Maio: un fondo per alzare le pensioni minime alimentato dal taglio di quelle d'oro e dei vitalizi col ricalcolo contributivo. Di Maio: "Ne ho parlato con il presidente dell'Inps Boeri. Spero di portarlo al primo consiglio dei ministri utile" (Fatto). Il piano Boeri a riguardo prevedeva un incasso di 4 mld dalle pensioni alte e di 150 milioni dai vitalizi.
Repubblica parla invece di decretone d'estate in arrivo: quello sarà il primo provvedimento del governo e camminerà di pari passo col "decreto dignità" annunciato dal ministro Di Maio. Nel decretone preannunciato dal viceministro Garavaglia ci saranno misure di riduzione e semplificazione fiscale per un milione e mezzo di partite Iva, la rottamazione-ter delle cartelle esattoriale, l'anticipo dello stop allo spesometro e degli studi di settore.
Boccia (Confindustria) apre al governo: "Bene che il governo voglia ascoltare e approfondire i temi della sfida paese, poi sulle soluzioni vedremo" (Sole). Coldiretti invece molla il Pd di Renzi e si schiera con la Lega di Salvini (Italia Oggi): dal mondo agricolo elogi sperticati al ministro Gian Marco Centinaio che è pronto a impallinare il Ceta, l'accordo commerciale tra Ue e Canada giudicato dannoso per l'agricoltura italiana.
Controlli mirati sugli appalti: le irregolarità al 40%. Sole (in prima e p.6) intervista il comandante generale della GdF, Giorgio Toschi: "Per potenziare la nostra azione di vigilanza con la lotta alla corruzione e alla salvaguardia della libera concorrenza, ho potenziato il nuovo Nucleo speciale antic-corruzione. Solo negli appalti il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari è stato di 2,9 mld su un totale di gare sottoposte a controllo di 7,28 mld, vale a dire il 40% di irregolarità".

ITALIA-POLITICA
Scontro Salvini di Maio sui rom (Repubblica). A Salvini che sui rom non molla – "Io vado dritto: prima gli italiani e la loro sicurezza" – replica in serata Di Maio: "Ci sono altri censimenti politici da fare. Il primo è quello dei raccomandati della pubblica amministrazione, inclusi quelli in Rai. Nessuna azione intimidatoria, ma se c'è il governo del cambiamento dobbiamo ristabilire un po' di meritocrazia". Contro Salvini anche la Commissione Ue: "Non si può espellere un cittadino comunitario sulla base della sua etnia, non è legale". Verhofstadt (Democratici e Liberali): "Salvini sta riportando l'Italia al 1938". Conte prova a ridimensionare le dichiarazioni di Salvini e fissa la linea del governo: "Nessuno ha in mente schedature e censimenti che sarebbero anticostituzionali in quanto palesemente discriminatori. L'obiettivo è contrastare tutte le situazioni di illegalità e degrado ovunque si verifichino, in modo da tutelare la sicurezza di tutti i cittadini". Poi anche Salvini si allinea: "Il censimento nei campi rom non è una priorità, prima la sicurezza e i migranti". Tajani a Repubblica: "La legge è uguale per tutti, chi delinque deve essere punito ma non perché è rom. Non ci può essere una discriminante basata sull'etnia o sull'appartenenza a una comunità". Sui quotidiani monta la polemica. "La sinistra sta con i rom" titola il Giornale. "Tutti gli italiani sono controllati tranne gli zingari" il titolo di Libero. In realtà dall'Istat all'Opera Nomadi passando per Anci e Regione Emilia Romagna sono tante le indagini e gli studi sugli insediamenti nomadi in Italia. Salvini: "Se lo propone la sinistra va bene, se lo faccio io è razzismo" (Giornale). Il Messaggero ricorda che a chiedere la mappatura delle presenze su quattro città campione fu l'Europa, chiedendo all'Italia di migliorare entro il 2020 gli standard su case, salute e istruzione.  L'assessore milanese Majorino: "Individuare i bambini presenti nei campi e farli andare a scuola, questo è l'obiettivo che si è dato il Comune di Milano. Il che non c'entra nulla con un censimento globale per schedare la popolazione su base etnica" (Corriere). Ma anche la polemica sui rom frutta a Salvini consensi crescenti, "anche nella base del Pd" (Giornale). Sul Corriere l'analisi del "sorpasso" della Lega sui Cinque Stelle: anche l'Ipsos di Pagnoncelli dà la Lega primo partito col 30,1%, scavalcando il M5S arretrato al 29,9%. E' il fattore "S". Salvini dal 4 marzo ha guadagnato 13 punti. Ghisleri: "Il travaso di voti non è stato solo da FI alla Lega ma anche dal M5S". Sul Messaggero i timori di Di Maio: Salvini vuole votare subito, invece ai grillini serve una legislatura lunga. Grillini in difficoltà anche per la prudenza del ministro Tria, che ha detto chiaramente che soldi non ce ne sono. "Invece Salvini ne spara una al giorno, promettendo misure che non costano nulla ma rendono tanto". Sulla Stampa le mosse di Fico, deciso a resistere a Salvini: no alle spartizioni in Rai e solidarietà ai migranti. La Stampa sottolinea anche la "solitudine" di Conte a Palazzo Chigi, dove non ha costituito ancora il suo staff: ma paradossalmente è in cima alla fiducia degli italiani, col 53% contro il 46% di Salvini.
Cinque Stelle in difficoltà anche per l'inchiesta romana sullo stadio. I vertici 5S isolano la Raggi: "Le nomine responsabilità solo sua" (Messaggero).  "Presentai Lanzalone alla sindaca, ma lo scelse lei" ha detto il Gardasigilli Bonafede ai pm (Fatto).  Raggi nel bunker, mentre un pezzo della sua maggioranza è tentata dallo strappo (Messaggero). "Se cado io si va tutti a casa", l'avvertimento del sindaco ai consiglieri (Repubblica). Secondo il Giornale i 5S fanno quadrato in Campidoglio: la sindaca non si tocca. Ma per Libero la Raggi fa perdere voti e il M5S la vuole cacciare: la sindaca continua ad accusare i vertici del Movimento per i problemi di Roma, e ora è diventata un problema.

ESTERI
Accordo Merkel-Macron sulla riforma dell'eurozona (Sole): il presidente francese strappa alla cancelliera il sì al bilancio comune dell'eurozona e all'intesa sulla trasformazione dell'Esm (il meccanismo europeo di stabilità) in un vero e proprio Fondo Monetario Europeo, in grado di intervenire in caso di crisi del debito sovrano (Corriere). Ma insieme all'euro ora è l'immigrazione il tema chiave per la stabilità europea. Con la Merkel sotto il tiro dei bavaresi, che vogliono i respingimenti dei rifugiati alle frontiere tedesche, Macron ha offerto sostegno incondizionato alla cancelliera dicendosi d'accordo che "i migranti registrati in un Paese debbano essere rimandati indietro al più presto". All'Italia nuovo avvertimento: "Come ho detto al premier Conte, lavoreremo insieme e coopereremo per la gestione dei migranti ma non possiamo rispondere in modo efficiente se non ci coordineremo". La Stampa parla di doppio schiaffo a Roma, il Messaggero di piano europeo beffa per l'Italia. Con il summit del 28 e 29 giugno che si avvicina non si vede all'orizzonte un'intesa per cambiare il trattato di Dublino né per potenziare i centri di accoglienza Onu in Nord Africa. Il primo a esprimere dubbi sui centri di transito è il commissario europeo Avramopoulos: "L'idea c'è ma per ora non è molto concreta. Conoscete per caso un paese che desideri ospitare i migranti diretti nell'Unione?" (Messaggero). Ribadito comunque il sostegno alla politica italiana per "stabilizzare la Libia e contrastare il traffico di esseri umani nel Mediterraneo". Oggi l'incontro tra Conte e il presidente del consiglio europeo Tusk. Domenica a Bruxelles il vertice ristretto a 4 (Germania, Francia, Italia e Spagna) più la Ue per cercare un'intesa sul piano smista-migranti (Corriere, Sole). Tajani a Repubblica: "L'Europa deve dare segnali forti sul controllo dei confini esterni: servono hotspot a Tripoli sotto l'egida dell'Ue e dell'Onu".
Moscovici: "I prossimi 15 giorni sono decisivi, possono dare speranza o farci sprofondare" (Corriere). Sulla Stampa l'irritazione di Conte verso Salvini: "La priorità dell'Italia è riformare Dublino. Sollevare polveroni come quello sui rom in Europa non ci aiuta".

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