Commentario del 31.07.2018

IN PRIMA PAGINA
In primo piano il vertice Conte-TRump a Washington. Il presidente Usa: "In Libia il leader è l'Italia" (Stampa). E sui migranti il presidente americano dice: "La Ue segua l'Italia" (Messaggero). "Andate avanti sul Tap" dice Trump a Conte. E l'Italia ottiene l'appoggio per la Libia (Corriere). Mediterraneo, dazi e Libia: a Conte l'ok di Trump (Sole). Nasce l'asse Usa-Italia (Repubblica).
In politica, ancora in evidenzia il tema delle nomine in Rai: Foa verso la bocciatura (Repubblica). Piano B se Forza Italia non voterà Foa (Corriere). Berlusconi tiene e spiega il suo no a Foa (Giornale). Divorzio Fi-Lega sulla presidenza Rai (Messaggero). Berlusconi al QN: "Ultimo avviso a Salvini".
Altro tema caldo lo scontro sul rischio razzismo (Corriere e tutti). Un caso politico l'aggressione a Daisy, l'atleta di colore colpita da un uovo in faccia (su tutti). Lei a Repubblica: "Questo Paese non lo riconosco più". "Ci mancava la frittata" titola il Giornale. "Vergogniamoci" scrive Avvenire.
Sul Fatto le pagelle ai ministri: cosa hanno fatto nei primi 60 giorni.
Tra i temi economici: alta tensione su Ilva. Di Maio rinvia tutto, duello sugli occupati (Messaggero). Mittal a Di Maio: ultima proposta (Sole). Nomine Fs: Castelli e Battisti, binario interno per FS (MF, Sole e tutti).

ITALIA-POLITICA
Rai, Foa verso la bocciatura, spunta l'ipotesi Rossi (Repubblica p.8). Fi non cambia idea e annuncia il voto contrario in Vigilanza su Foa, ma FdI apre alla Lega. L'ipotesi Rossi, in quota FdI, potrebbe essere la via d'uscita per ricompattare il centrodestra (Stampa p.9), che al momento è spaccato (Messaggero p.8). Dopo il no di Fi, Salvini non tratta: "Se Silvio vota col Pd salta l'alleanza" (Repubblica p.9). Berlusconi – isolato dopo che anche FdI ha dato il via libera (Libero p.6) - al QN (in prima e p.2): "La domanda sul centrodestra va fatta a chi ha scelto di fare un governo nel quale tutti i temi sono appaltati ai grillini, sessantottini in ritardo, che cercano di attuare confuse idee di sinistra. Sulla presidenza Rai il problema non è il nome ma il metodo, se siamo alleati si ragiona e si decide insieme. E sulla presidenza va rispettato il ruolo conferito dalla legge alle opposizioni". Sulla Stampa (p.8) parla la Meloni: "Anche noi non abbiamo condiviso il metodo che ha portato al nome di Foa, però la campagna scatenata dalla sinistra ci ha convinto a votarlo. Se poi Salvini sostenesse Rossi ne sarei felicissima, ma non ne vedo le condizioni". Sul Messaggero (p.8) parla Toti, che va controcorrente rispetto alle indicazioni del suo partito: "Un'alleanza con il Pd sarebbe contronatura, non si rompe per una poltrona. Il Carroccio avrebbe dovuto consultare gli alleati, ma ci vuole ragionevolezza. Fi e Lega governano insieme in sette Regioni, sarebbe sconsiderato dissipare questo patrimonio". Intanto, Toti lancia il suo "Vivaio" (Corriere p.9).
Rischio razzismo, si apre lo scontro (Messaggero e tutti). Polemiche dopo il caso dell'atleta di colore della nazionale italiana, Daisy Osakue, colpita con un uovo da un'auto in corsa. "Situazione pericolosa, è il risultato dell'odio in rete" dice la campionessa (Stampa p.5 e tutti). "Non è razzismo" spiegano gli investigatori (Messaggero p.5). E anche Salvini esclude il razzismo (su tutti). Conte e il ministro dell'Interno assicurano: "E' solo psicosi" (Repubblica p.2). "Salvini non si tiene" scrive il Fatto (p.3), che polemizza con le frasi del vicepremier, che ha condannato le aggressioni ma ha detto: "L'immigrazione non aiuta". Nella polemica, Di Maio copre Salvini: "Attacchi strumentali" e nel Movimento è polemica: una parte si smarca dal leader leghista (Repubblica e tutti). La Osakue: "Mi hanno colpita perchè di colore. La situazione è al limite, ma non è questa l'Italia". Preoccupa l'escalation dopo i casi di Partinico e Aprilia, dove è un migrante è morto per sfuggire agli inseguitori, uno dei quali armato di pistola. Bassetti (Cei) a Repubblica: "Basta alimentare le paure, il virus xenofobo può riemergere". Botta e risposta tra Boldrini e la leghista Saltamartini ad Avvenire (p.5). "Al governo c'è chi semina paura a colpi di slogan" attacca l'ex presidente della Camera. Ma la leghista risponde: "La sinistra usa il razzismo per attaccarci". Berlusconi al QN: "L'Italia non è e non diventerà razzista, ma episodi come questi sono gravi".
Le pagelle dei primi 60 giorni: sul Fatto (in prima e p.15-18) il bilancio dell'esecutivo di "cambiamento" che ha un unico oppositore: Sergio Mattarella. Si parte dal premier Conte, considerato il "volto rassicurante" per far fare bella figura con i leader stranieri, anche se finora ha inciso su poche partite. Si passa poi al sottosegretatio Giorgetti, considerato il vero vicepremier. Guardando ai temi più caldi del momento, il Fatto promuove Toninelli su nomine e grandi opere, mentre su porti e profughi è "in balia" di Salvini. Tra i due vicepremier, Di Maio ha sofferto all'inizio Salvini, ma con Ilva e decreto dignità ha azzeccato le mosse e i sondaggi lo premiano. Salvini invece, tra tweet fascistoidi e sparate continue, ma adesso è chiamato a dare prova di concretezza. E a proposito di Salvini, Polito sul Corriere (p.7) parla di "cattivismo" in riferimento agli episodi legati alle aggressioni a immigrati e persone di colore: non si può definire razzismo in senso stretto, ma genera episodi di discriminazione razziale. Avevamo suggerito – scrive Polito – a Salvini di non indulgere nel "cattivismo" per quanti consensi gli possa portare. Nel ruolo istituzionale che ricopre, non si può fare propaganda politica. E Sarzanini, sempre sul Corriere (p.6), sottolinea l'imbarazzo del doppio ruolo di ministro dell'Interno e leader di partito: sui reati la scelta di diffondere solo i dati relativi agli immigrati.

ITALIA-ECONOMIA
Castelli (ad) e Battisti (presidente), binario interno per Fs (MF in prima e p.2 e tutti): per il vertice scelti due manager del gruppo, bruciate le candidature dell'ad di Rfi Gentile, dell'ex presidente Sea Bonomi. Restano in cda le due consigliere, Ternau e Moraci, che avevano accettato la richiesta di dimissioni del governo, mentre entrano Nogara, Mentasti e Pronello. L'annuncio su Facebook. Toninelli: "Acquisteremo i binari regionali disastrati" (Corriere p.28). La missione è sviluppare i treni regionali e dare maggiore sicurezza e confort ai treni dei pendolari (Messaggero p.14). Ora si punta su pendolari, Itc e cura del ferro (Sole p.16): Mazzoncini lascia con utili e investimenti positivi, mentre resta al palo la sinergia ferro-gomma, mentre l'allargamento ai servizi di autobus non ha mai toccato le grandi città e il trasporto locale. Sui nuovi vertici di Fs, per Libero (p.19) la Lega resta a bocca asciutta: scartati i nomi graditi al Carroccio.
"C'é posta per Tria: i mercati non vogliono la manovra di Di Maio": Giornale (p.13) cita il seganto arrivato ieri al governo sull'asta dei Btp. E' stato un mezzo flop, un segnale per indicare che, se le sparate del M5S proseguono, sarà bufera. Cottarelli sulla Stampa: Tria ha indicato che la sua intenzione per la prossima manovra è mantenere il deficit invariato. Il problema è che questa posizione non lascia spazio né per le azioni previste dal contratto di governo né per l'aumento degli investimenti pubblici caro allo stesso Tria. Che fare? Credo che il governo, per evitare l'immediata reazione dei mercati, cioè un aumento dello spread, non presenterà una legge di bilancio palesemente insensata. Ma dovrà comunque dare qualcosa al proprio elettorato. Secondo me farà due cose. La prima è aumentare il deficit di qualche decimo di punto, magari portandolo al 2-2,1 per cento. Secondo, adotterà ipotesi ottimistiche su alcune variabili fondamentali: sulla crescita del Pil, sull'inflazione e sulle entrate attese dalla pace fiscale. Questo consentirebbe di raggranellare 20-30 miliardi, cui si potrebbero aggiungere il riciclo di risorse già esistenti e qualche taglio di spesa.
Alitalia, Toninelli conferma: 51% allo Stato (Messaggero p.15 e altri). Il ministro annuncia a settembre l'arrivo del nuovo bando di gara, "il vettore – dice – è strategico per lo sviluppo del Paese". Dai sindacati pieno sostegno al piano del governo, con le sigle che apprezzano la volontà di evitare lo spezzatino e ampliare la flotta.
Resta in evidenza il caso Tav: congelato il mega-appalto da 2,3 mld (Stampa p.11). La società Telt ha deciso di prendere tempo e non firmare le procedure per il lancio della gara internzionale per l'avvio del lavori del tunnel di base di 57,5 km, con la società che si rivolge a DI Maio: il progetto è del 2011 ed è stato sottoposto a 7 analisi costi-benefici.
Ilva, i nuovi impegno non bastano (Corriere e tutti). Pollice verso del ministro Di Maio, all'addendum presentato da ArcelorMittal per il rilancio del sito pugliese. "Proposte non ancora soddisfacenti" ha dichiarato il vicepremier, per il quale raggiungere, entro il 2023, una riduzione delle emissioni di CO2 per tonnellata di acciaio liquido pari al 15% rispetto al 2017 e azzerare le polveri al 2020, anticipando la copertura dei parchi minerali "non basta: queste date erano probabilmente quelle che bisognava prevedere nella procedura di gara e con questi tempi rimediao in parte a delle criticità espresse all'Anac". Ma ArcelorMittal stavolta ferma il gioco, specificando che "gli impegni aggiuntivi rispetto al contratto di affitto e di acquisto di Ilva rappresentano i migliori e definitivi". Il ceo di AM, Geert Van Poelvoorde per resta "ottimista" sulla conclusione positiva dei negoziati coi sindacati. Ma Taranto e le sue istituzioni, in polemica col Mise, disertano l'incontro (Sole, MF e tutti).
Decreto lavoro in aula, il governo punta al via libera senza ricorrere alla fiducia (Messaggero p.6). Berlusconi, nell'intervista al QN: "Spero ancora che Salvini ascolti le ragioni di imprese e lavoratori, delle categorie professionali, degli artigiani e dei commercianti. Distruggere il lavoro fa parte delle follie ideologiche di certa sinistra: non mi meraviglio lo faccia Di Maio, ma non può essere avallato da chi si dichiara di centrodestra".

ESTERI
Italia-Usa, ieri il premier italiano a Washington (su tutti): luna di miele, tra baci, sorrisi e nodo Tap (Fatto p.11). Trump elogia l'Italia: "Cabina di regia sulla Libia, vostra la leadership in Nord Africa". Per il Corriere la sponda sul dossier libico è anche una sfida all'attivismo del "rivale" Macron. Sintonia tra Conte e TRump, con il presidente americano che spiega: "Sull'immigrazione siete un modello per la Ue" (Messaggero p.2). Intesa Usa-Italia su tre fronti: Libia, cabina di regia per il Mediterraneo e questione degli scambi commerciali (Sole in prima e p.5), anche se restano le divergenze su come ridurre il deficit commerciale americano, ma ormai l'Italia è l'interlocutore privilegiato nell'Ue (MF p.4). Altri nodi riguardano il ritiro delle sanzioni a Mosca e i paletti su fondi Nato e Tap (Messaggero). L'inquilino della Casa Bianca conferma le sanzioni alla Russia e chiede di finire il Tap (Corriere p.2-3). E Conte frena su gasdotto e Putin per avere il sostegno sul futuro della Libia (Stampa p.3). Repubblica (p.7) parla di diktat Usa all'Italia su Nato, F35, Tap e sanzioni a Mosca. Washington teme di vedere Salvini, considerato troppo filo russo, nel ruolo di premier. "Conte e Trump sulla rotta populista: ma per ora più proclami che fatti" dice al Corriere (p.2) il politologo Kupchan. Ma Luttwak al Messaggero (p.2) dice: "Nessun problema tra Conte e Trump. Usa pronti a supportare la leadership dell'Italia in Libia, mentre le posizioni di Salvini sulla Russia non sono un ostacolo".
In evidenza, sul Giornale (p. 14) il caso-bodyguard che fa crollare i consensi di Macron ed il "rottamato" Hollande che tenta di sedurre gli scontenti. L'ex presidente francese potrebbe trornare in corsa per il 2022 dopo che Le Parisien ha rilevato come "François, se si ricandidasse avrebbe molto da dire" avendo le potenzialità per intercettare, da solo,  il 15-20% degli scontenti di Macron, il quale dal canto suo continua ad affrontare l'affaire Benalla dalla distanza perdendo il contatto con molti connazionali che, invece, chiedono risposte.

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Commentario del 30.07.18

IN PRIMA PAGINA
Migranti, rischio Far West (QN, Stampa). La ronda, la caccia, le botte. Muore migrante inseguito (Corriere). E' psicosi razzismo (Messaggero). Tra cronaca e politica. Bonafede: "Niente processi a chi spara per difesa" (Verità). Bongiorno: "Legittima difesa ma mai il Far West" (Repubblica). Leosini: "Sparare ai ladri in casa è un diritto. Terribile processare chi si è difeso" (Libero).
Rai, Foa non ha i voti per la presidenza. Lega e Forza verso la rottura (Messaggero, Corriere).
Su Repubblica la nuova sfida di Salvini. Cita il Duce: tanti nemici, tanto onore.
Tra politica ed economia. Sulla Stampa la mossa di Di Maio, che sull'Ilva convoca 62 sigle e blocca il dossier. Imbarazzo fra i leghisti. Ma per il Fatto c'è chi sull'Ilva gioca sporco. Intanto i francesi rispondono sulla Tav: è un cantiere, non un progetto, fermarla è impossibile. Sul Messaggero la svolta per Alitalia: nuova gara per la compagnia di Stato.
Spazio anche alla visita di Conte alla Casa Bianca. Iran, Russia e Tap i nodi sul tavolo (Verità). Libero: Conte a lezione da Trump: speriamo che gli serva. Sull'Economia il bilancio del governo: cosa ha fatto in 60 giorni e cosa vuole fare.
Sul Corriere e tutti la morte di Kaos, il cane eroe di Amatrice. Chi lo ha avvelenato? Su tutti anche l'arrivo a Torino di Ronaldo. Sei Jeep per lui (Stampa) ma il campione viene nascosto ai fan (Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
Tria frena sul "piano" Di Maio, che ieri sul Corriere prometteva reddito di cittadinanza, flat tax e abolizione della Fornero subito. Il ministro dell'Economia non commenta l'intervista del vice premier ma al Mef la linea resta quella della "gradualità" (Corriere). Nel contratto di governo le misure ci sono tutte ma non è scritto che si debbano fare tutte insieme nel 2019: a parte i costi insostenibili non sarebbe tecnicamente possibile. Ci sono vincoli da bilancio e margini Ue da rispettare. Oggi intanto va in aula il decreto dignità: il M5S lo blinda. Di Maio vuole evitare ogni tentativo di indebolire le norme contro la precarietà e i giochi. "L'Italia non è un Paese attraente per investimenti industriali esteri per l'instabilità politica – dice al Corriere Guido Rosa, presidente dell'Aibe – Manca continuità nelle scelte e nelle azioni economiche e strategiche, come quando si torna indietro su progetti e accordi già sottoscritti, Esattamente quello che sta succedendo in questo momento". Per Rosa il momento della verità sarà in autunno, con la finanziaria: "Se la legge di Stabilità rispetterà i paletti di equilibrio economico non prevedo scossoni, altrimenti i mercati reagiranno".
Mossa a sorpresa di Di Maio sull'Ilva: al tavolo del Mise 62 sigle tra Regioni, Comuni e comitati di protesta, invitate per analizzare l'offerta degli indiani di Arcelor Mittal. Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, si sfila: "Dilettantismo spaccone, non parteciperò a questa sceneggiata". Calenda: "Un circo Barnum messo in piedi con l'obiettivo di non decidere". Solo il governatore Emiliano apprezza: "A chi fa paura la presenza dei cittadini ai tavoli istituzionali?". Lega in difficoltà  (Stampa in apertura e altri). Di Maio:"Per me hanno diritto a partecipare tutte le rappresentanze dei cittadini coinvolti". Fastidio e stupore da Arcelor Mittal. Negative anche le reazioni dei sindacati. Critici anche Pd e FI. Su Repubblica la delusione degli ambientalisti che si aspettavano la chiusura dell'Ilva. Il Fatto: tutti contro il mega-tavolo. Chi vuole l'Ilva immobile? La Stampa parla di bluff di Di Maio: spaventare Mittal perché riduca il numero degli esuberi. Il ministro sarebbe soddisfatto degli investimenti ambientali ma questi sono meno spendibili con gli elettori.
Intanto i francesi rispondono sulla Tav: "E' un cantiere, non un progetto, fermarla è impossibile", dice il direttore generale del dipartimento della Savoia Yves Sarrand a Repubblica. Ma Beppe Grillo, dal blog, sentenzia: la Tav è "un'opera del secolo scorso, che rappresenta un mondo che ormai non c'è più". A Torino oggi mobilitazioni di associazioni imprenditoriali e sindacati a sostegno dell'opera. Con lo stop ai lavori in corso, scrive Repubblica, risarcimenti a imprese e Europa per oltre 2 miliardi. Su QN parla il sottosegretario Siri: "Mai discusso uno stop della Tav, nel contratto si parla di ridiscussione del progetto. L'opera fa parte di un corridoio europeo, se non la facciamo rischiamo di tagliare fuori l'Italia da collegamenti strategici verso Ovest". Quanto alla Tap "al primo posto deve esserci l'interesse generale del Pese, che non può essere tagliato fuori dallo sviluppo del continente". Sul Messaggero la svolta per Alitalia: in arrivo una nuova gara, con altri paletti, tempi e procedure per trovare un partner industriale alla compagnia di bandiera. Non ci sarà il temuto "spezzatino" né la perdita del controllo da parte dello Stato, che avrà una quota irrinunciabile superiore al 50%. Siri: "La rotta è tracciata, degli errori del passato e della precedente gestione se ne occuperà la magistratura. Noi stiamo preparando una procedura diversa che scatterà da settembre". Non è chiaro se saranno gli attuali commissari a gestire la nuova fase negoziale. Aperta anche la partita delle partenership: da Fs, a Poste, a Cdp.

ITALIA-POLITICA
Rai, Lega-FI verso la rottura (Corriere e tutti). Scontro sulla figura di Foa, che non ha i numeri in Vigilanza per la presidenza: mancano sei sì. Forza Italia vota contro: "Salvini è ostaggio del M5S, ritiri Foa e si tratti su un altro presidente". La replica della Lega: "Avete scelto il Pd". Centrodestra a rischio rottura finale (Messaggero): anche la tenuta nelle Regioni che Lega e Fi governano insieme è a rischio. Ma il governatore lombardo Fontana al Messaggero avverte: "In Regione i rapporti tra Lega e Fi sono fruttuosi, non si può trasferire qui la questione della tv pubblica". Sulle nomine Rai, al Mattino interviene il segretario dem Martina: "Scandaloso come Lega e M5S abbiano lottizzato i vertici, soprattutto sul presidente: completamente inadeguato, spero che le opposizioni respingano la nomina". E il Fatto polemizza con il Pd e l'ex premier Gentiloni: attacca sull'azzeramento del cda di Ferrovie e sugli incarichi che si profilano per la Rai, ma l'ex premier a fine mandato aveva tagliato le mani ai successori prorogando i vertici dei Servizi e il ragioniere dello Stato.
Governo Conte, cosa ha fatto in 60 giorni (e cosa vuole fare) (L'Economia): sedici provvedimenti, non tutti concreti. Immigrazione, lavoro, sicurezza e ricambi ai vertici delle imprese statali al centro dell'impegno del nuovo esecutivo. Ora l'attenzione è puntata sulla riforma fiscale con la flat tax e il reddito di cittadinanza. Franco, nell'analisi su l'Economia, evidenzia come il saldo della strategia del governo gialloverde per ora sia quello di un "vorrei ma non posso". "Quirinale e governo: è tempo di bilanci": Il Tempo boccia Mattarella, a metà mandato – un disastro, è riuscito a specializzarsi solo come "Presidente dei migranti"  – e promuove con riserva Conte: poteva andare peggio.
Cita il Duce, altra sfida di Salvini (Repubblica). "Tanti nemici, tanto onore" ha twittato il vicepremier in vacanza sulla costa romagnola. Dem all'attacco, Zingaretti: "Mussolini ha distrutto e umiliato l'Italia, se questo è l'obiettivo di Salvini i suoi nemici sono gli italiani". "I dem che gridano all'Uomo Nero sono fuori di testa" titola il Tempo. Bonini e Tonacci su Repubblica definiscono Salvini "ministro della propaganda", ma sul decreto sicurezza arranca tra slogan e realtà. Intanto, Salvini conquista il Sud (Libero): Lega al 20% nel Mezzogiorno.
"Sui figli dei gay applico la legge. E alle donne dico: non abortite". Alla Verità parla il ministro leghista alla Famiglia, Fontana: "Il nostro compito è valorizzare la famiglia composta da una madre e un padre, per creare un'inversione del calo demografico. Per favorire la natalità bisogna correggere le storture del sistema fiscale".
Bonafede alla Verità: "Niente processi a chi spara per difesa". "Bisogna dare ai magistrati una norma chiara. Con la Lega niente divisioni e non credo si rischi il Far West". Il ministro annuncia un giro di vite: "Faremo in modo di celebrare il processo solo quando è necessario: chi si è difeso legittimamente non deve attraversare anche il calvario giudiziario". Agli immigrati Bonafede fa sapere che comincerà a mandare a scontare la pena nei loro paesi. Ai corrotti promette il Daspo: "Chi paga mazzette deve sapere che rischia ben più del  carcere". E sull'agente sotto copertura assicura: "Estenderemo un istituto che è già previsto, non è come l'agente provocatore".
Bongiorno a Repubblica: "Legittima difesa ma mai il Far West".  "Il razzismo non esiste. L'unico allarme con cui fare i conti è il caos che nasce da scelte sbagliate di indiscriminata apertura delle porte a qualunque immigrazione: ne sono scaturiti singoli episodi di insofferenza e ostilità. Vanno condannati ma senza inventare un allarme razzismo che non esiste". Quanto alla legittima difesa "io sono per il diritto di reazione: l'aggressione genera ansia e paura.Chi viene aggredito deve avere un diritto di reazione ampio e incontestabile. Chiunque entra in casa altrui per rubare o uccidere accetta il rischio di questa reazione. Ma parlare di Far West è fuorviante: nessuno vuole più armi o maggiore libertà nel loro uso. Bonafede ha le idee chiare".

ESTERI
Oggi Conte va da Trump con i nodi Iran, Russia e Tap (Verità in prima e p.8): sul gasdotto transatlantico e le spese militari, il presidente Usa non vuole scherzi. Trump punta a sganciare il maggior numero di Paesi dalla Germania e l'Italia può essere un player decisivo, inoltre cerca alleati per l'intesa sui rapporti commerciali con l'Ue, dopo il primo sì di Juncker. Conte a lezione da Trump, speriamo gli serva (Libero in prima e p.5): il premier cerca una sponda contro Macron e Merkel, mentre alla Casa Bianca serve una neutralità strategica italiana nei rapporti con la Russia. Che cosa chiederà Trump all'alleato italiano (Tempo in prima e p.9): ammesso che il presidente Usa voglia smontare l'Ue, non ha bisogno di cercare alleati. Quello che si chiede all'Italia è di fare un po' di più nelle spese militati e di fare un po' meno con Mosca e Teheran, e di darsi una regolata nell'export con gli Usa. "Trump-Conte, il salotto dei tranelli" (Repubblica in prima e p.12): prove di intesa sui rapporti con la Russia e sulla possibile fine delle sanzioni a Mosca, mentre su altre questioni chi spera nell'intesa rischia grandi delusioni.

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Commentario del 29.07.18

IN PRIMA PAGINA
Rai, è scontro su Foa presidente. Berlusconi: "Pronti a dire no" (Corriere e tutti). Tajani al Messaggero: "La tv pubblica non è una colonia M5S". Intanto la Rai "agonizza", tra stipendi scandalo e doppie poltrone (Fatto). Sul Corriere parla Di Maio: "Quali vincoli? Faremo subito anche la flat tax". Sul Messaggero la svolta di Salvini: sgomberi più facili. Ma la domanda è quanto dura il governo gialloblu (Verità). Berlusconi alla Stampa: "Il governo fallirà, prepariamoci alle elezioni". Gentiloni a Repubblica: "Il peggio deve ancora arrivare. Ci vuole una grande alleanza per fermare Di Maio e Salvini". Per il 50% degli italiani durerà 2 anni (QN). Intanto domani Conte va da Trump, in cerca di un patto sui dazi (Repubblica). E Moavero, intervistato da Avvenire, chiama Bruxelles: "L'Europa sia solida o vacilla". All'estero. Usa, pronte bandiera e slogan. Trump si ricandida (Tempo). Merkel punta alla Commissione Ue "rinunciando" a Weidmann in Bce (Sole). Sul Corriere parla il premier irlandese: "Caos in Europa con i nazionalisti". Sulla Stampa le mosse di Macron in Libia: spinge per il voto e punta sul figlio di Gheddafi.
In cronaca, gioco mortale (QN). Video-selfie fatale in strada: muore a 17 anni travolto dalla moto dell'amico (Messaggero). Su tutti anche la morte di una donna, sgozzata dal vicino malato di videopoker (QN).
Su Repubblica e Stampa la prima volta di Schumy junior sulla pista di papà: Mick Schumacher ha vinto in Formula 3 a Spa, in Belgio. Sulla Stampa bodyguard e paparazzi, arriva Ronaldo. La rockstar cambia il ritmo di Torino.

ITALIA-ECONOMIA
"La Tav va ridiscussa con i francesi. I vincoli di bilancio? Bisogna fare subito reddito di cittadinanza e flat tax". Sul Corriere intervista al vicepremier Di Maio, che non esclude la fiducia sul decreto dignità e alle imprese dice: "Sono spaventate da una campagna di fake news. A loro dico di aspettare il testo finale prima di giudicare. Stiamo inserendo incentivi per assumere a tempo indeterminato gli over 35". Sulle Grandi opere Di Maio dice che Tav e Tap non sono in correlazione: "La Tav è nel contratto di governo, c'è scritto che va ridiscussa e il ministro Toninelli a breve incontrerà il suo omologo francese per ripensare un progetto nato 30 anni fa. Non ci sono penali in caso di revisione. Mentre sul Tap bisogna ascoltare le comunità". Sull'Ilva "l'Anac ha riscontrato criticità e il piano ambientale-occupazionale non è soddisfacente. Ci vorrà tempo, ma vogliamo accertare la verità e agire nella legalità". Di Maio nega logiche spartitorie per le nomine – "abbiamo solo premiato le capacità per il bene del Paese" – e sul bilancio dice: "Ancora li dobbiamo conoscere i vincoli di bilancio. Ma deve essere chiaro che reddito di cittadinanza e flat tax insieme alla abolizione della legge Fornero sono emergenze sociali. Si devono realizzare. Il prima possibile, Anzi, subito". Ma Di Maio nega incomprensioni con Tria: "C'è un contratto di governo, quello che dobbiamo seguire". Quanto al referendum sull'euro "è una nostra sensibilità ma non è nel contratto: questo governo non lo porterà avanti".
Il Corriere torna sul tema Tav, che divide gli alleati: Toninelli, fino a martedì, non parlerà per non battibeccare con Salvini. Intanto da sinistra Chiamparino lancia l'idea del referendum popolare sull'opera: Per il governatore del Piemonte sarebbe "folle" bloccare una ferrovia "che è strategica sotto tutti i punti di vista: economico, ambientale e culturale". Un'idea raccolta da Martina. Sul referendum sulla Tav c'è anche il sì della destra, scrive Repubblica. Ma il sottosegretario Rixi frena: "Potrebbe essere un boomerang". Nel governo si cerca una mediazione: tutti d'accordo, intanto, nel sedersi al tavolo con la Francia e parlare di Tav nel suo complesso. Per la Lega l'opera è necessaria ma a condizione di trovare un accordo con i territori e che le risorse per l'opera siano equamente distribuite tra Italia e Francia. Sul Messaggero la nomina del docente no-Tav Marco Ponti per l'esame costi benefici: il ministero delle Infrastrutture dovrebbe affidare a lui la redazione dello studio tecnico dell'opera.
Sulla Stampa la tregua tra Di Maio e Boeri: ieri l'incontro "riservato" al Ministero per ricucire lo strappo seguito al decreto Dignità. Di Maio ha bisogno di un'intesa con l'Inps in vista della Finanziaria: obiettivo, allargare la platea del reddito di inclusione. Nei piani di Di Maio e Tridico c'è quello i aumentare la dote del rei fino a 6miliardi così da raggiungere tutte le famiglie in povertà assoluta. E' una sorta di superamento del reddito di cittadinanza, che Boeri considera nefasto per i conti pubblici e per il mercato del lavoro. Per il Messaggero invece il governo punta a superare il reddito di inclusione in vista dell'avvento del reddito di cittadinanza, riunendo in uno strumento unico tutti i sussidi a favore delle famiglie indigenti. L'obiettivo è portare la platea a 5 milioni contro il massimo di 2 milioni e mezzo previsti dal Rei.
Sul Sole i conti della manovra, in attesa del giudizio di Bruxelles: tra Iva, spese obbligatorie, spread più alto e minore crescita si parte da 22 miliardi. E questo senza mettere mano a riforma fiscale, reddito di cittadinanza, pensioni, sanità e rinnovi contrattuali. Si tratta di 1,2 punti di pil che senza contromisure porterebbero il deficit al 2%, cosa che Tria vuole evitare. Si tratta con Bruxelles per sconti fino a 11 miliardi. 
Sul Corriere la battaglia dei voucher, da domani in aula a Montecitorio: Pd, Leu e sindacati contrari al ritorno, Forza Italia favorevole ad ampliarne l'uso. In pressing per riavere i voucher anche Confesercenti - che stima 30 mila rapporti occasionali nel solo mese di agosto – e le associazioni di bar e ristoranti, che vogliono i voucher anche per il loro settore. Ma il M5S blinda il testo: le uniche modifiche saranno quelle concordate col governo.

ITALIA-POLITICA
La luna di miele tra italiani e governo continua (Corriere): il governo Conte gode dell'apprezzamento del 61% degli italiani con un indice di gradimento del 68, il dato in assoluto più alto degli ultimi 12 anni. Alto gradimento anche per Salvini (60), Di Maio (58) seguiti da Toninelli (46), Grillo (42). A quota 40 Bongiorno, Savona e Tria, seguono Giorgetti e Centinaio (36) e Bonafede (30). Il governo Conte, scrive Pagnoncelli, è in netta crescita nei due mesi di governo (da 60 a 68), un fenomeno interessante per trasversalità e consistenza.
Ma per metà degli italiani durerà solo due anni: il sondaggio di Noto su QN dà il contratto gialloverde a termine. Positivo il giudizio degli italiani sulle mosse del governo in ordine a Tav (60%), politiche sui migranti (53%), lavoro (35%), ma solo il 30% pensa che arriverà a fine legislatura. Per il 44% non andrà oltre i due anni.
Quanto dura il governo gialloblù se lo chiede anche Belpietro, al netto di analisi e "desiderata" di politici che profetizzano una crisi imminente dell'asse Lega-5Stelle. Ma sono gli stessi spiazzati dal voto di marzo. Per Belpietro Salvini e Di Maio continueranno a competere ma il loro legame è cementato dal consenso. E anche se Conte dovesse cadere nulla sarà più come prima.
Sul Messaggero il populismo sdoganato: per il 51% è positivo, considerandolo una formula politica di maggiore attenzione alla gente. Crolla dal 58 al 43% chi la bolla come una forma di demagogia.
Rai, sulla presidenza Foa è scontro tra Berlusconi e Salvini. Forza Italia minaccia di non votare Foa in commissione di Vigilanza, e senza i voti azzurri il presidente scelto dalla Lega non passa. Salvini avverte: se Forza Italia vota contro Foa, alleanza al capolinea (Stampa). "La prossima alleanza Forza Italia la farà col Pd". "Sulla Rai vedo una forte volontà spartitoria, una proposta unilaterale che la maggioranza ha concordato solo al suo interno, un pessimo segnale", dice Berlusconi alla Stampa. Quanto può durare l'alleanza tra Lega e Cinque Stelle? "Non credo molto". Berlusconi critico sull'idea di rimettere in discussione la Tav e sul decreto dignità: "Se questo è l'inizio cosa succederà nella legge di stabilità?".
Anche Tajani attacca sulla nomina di Foa alla Rai: "La tv pubblica non può diventare una colonia M5S" dice al Messaggero (p.9) Mulé a Repubblica (p.2): "Una nomina che doveva essere inclusiva e divenuta divisiva: l'opposto del pluralismo, così temiamo epurazioni. Per noi c'è spazio per pacificazione. Se Foa dicesse:massimo rispetto per il presidente della Repubblica, non interferirò con la decsione dell'ad, sarò il garante di tutte le forze politiche allora valuteremo. Ma finora ha fatto tutto l'opposto". Sul Messaggero (p.8) parla Foa: "Non sono Belzebù, io rispetto tutti. Gli attacchi fanno parte del gioco".
Su Repubblica (p.3) il grido di Gentiloni; "Il peggio deve ancora arrivare, ci vuole una grande alleanza per fermare Di Maio e Salvini". "E' la prima volta che si fa un decreto Milleproroghe a ad agosto: questo è un governo sazio di nomine e digiuno di decisioni – dice Gentiloni . ma guai a pensare di avere davanti un gruppo di sprovveduti e sbruffoni. Rappresentano un'onda populista globale e molto pericolosa, che mette in discussione i fondamenti del sistema delle democrazie liberali. Va contrastata con serietà e credibilità". Ma per Gentiloni bisogna agire rapidamente: "E' possibile che le tensioni tra le tre componenti esplodano". Accanto a Cinque Stelle e Lega Gentiloni implicitamente fa riferimento anche al partito della continuità (Tria e Moavero). "Ma non faccio nomi per non inguaiare nessuno". "Il governo è unito, c'è la determinazione a lavorare per il cambiamento in meglio del Paese – dice Moavero Milanesi ad Avvenire . – C'è la consapevolezza che l'Italia ha bisogno di stabilità, di governi che durino e siano valutati sui fatti".

EUROPA
Conte vola da Trump per evitare i dazi sulle auto di lusso e per offrire garanzie sul Tap: su Stampa, Repubblica e Messaggero anticipazioni della visita di domani a Washington del premier Conte. Con una "tentazione", scrive Repubblica: rinsaldare il legame con Trump. Ma per il Sole si profila una vertice con un'agenda difficile.
"Vogliamo portare gli occhi dell'Europa e del mondo sul Mediterraneo – dice il ministro Moavero Milanesi ad Avvenire – Sia in sede Nato che in sede Ue propugniamo una maggiore attenzione verso il Sud, mentre oggi è sbilanciata verso Est. Non metto in dubbio le sanzioni a Mosca ma dobbiamo procedere parallelamente". Nello specifico, Moavero ricorda la posizione italiana sugli sbarchi – "il nostro obiettivo è che le navi militari dell'operazione Sophia non sbarchino solo in Italia ma anche in altri Stati" – e verso l'Africa: "Occorre che per le politiche migratorie e di cooperazione con i Paesi africani ci siano più fondi di quelli finora stanziati. L'Unione deve essere più coraggiosa". Per trovare i fondi c'è anche un'altra strada oltre agli introiti da web tax: "Rivolgersi ai mercati, agli investitori, con apposite emissioni di titoli di debito con garanzia europea, finalizzati a finanziare progetti di investimenti produttivi in grandi opere da realizzare in Africa per creare lavoro e infrastrutture lì. Un'azione europea ben coordinata va a beneficio di tutti". Moavero parla di "titoli ad hoc, proposti al mercato per finanziare investimenti verificabili nelle loro positive prospettive di reddito".
Migranti, sul Messaggero intervista al Commissario Ue Avramopoulos: "Con l'Italia condividiamo lo stesso obiettivo: combattere i trafficanti. Per questo dobbiamo lavorare tutti insieme. Le Ong hanno svolto un ruolo cruciale nel salvare vite, una cosa encomiabile. Ma come tutte le navi che operano nel Mediterraneo devono rispettare le leggi in vigore e non ostacolare la Guardia Costiera libica. Piuttosto che mettere le vite e i risparmi nelle mani dei trafficanti, bisogna offrire alle persone che ne hanno bisogno percorsi legali di protezione. Nel frattempo dobbiamo continuare a salvare quante più vite possiamo e rispettare gli obblighi internazionali". 

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Commentario del 28.07.18

IN PRIMA PAGINA
Rai e Tav in primo piano su tutti i giornali. La Rai gialloverde va a Salini e Foa, il manager neutrale e il no euro (Fatto). Salvini si prende anche la Rai e sceglie Foa, sovranista e filo Putin (Repubblica). Sulla presidenza Rai gelo del Colle (Messaggero): un caso il tweet del giornalista contro il Quirinale durante la crisi. Tav in bilico, la Lega stoppa il "no" dei Cinque Stelle (Avvenire). Ira del Nord contro Di Maio. Salvini avvisa Conte: "Si va avanti" (Stampa). L'Italia rischia rimborsi da 2 miliardi (Messaggero). Giorgetti: i mercati ci puniranno (Corriere). Tav, Tap, Ilva: lo stop costa 60 miliardi per il Sole, 50 per il Giornale. Altro fronte di scontro nel governo, il decreto dignità. Tornano i voucher (Italia Oggi) ma servirà la tessera sanitaria per giocare d'azzardo (Avvenire). Gli industriali segnano un punto: fino a ottobre rinnovo dei contratti a termine senza causali (Sole). Ma imprenditori e operai si ribellano a Di Maio (Libero). Il Nord leghista che boccia la linea di Salvini guarda a Zaia (Repubblica). Il Giornale prevede crisi di governo in autunno, sulla manovra: Forza Italia e Pd si preparano. Ma l'opposizione che sale nel paese, dalla Cei a Saviano, fa a meno dei partiti (Stampa).
Dall'estero: Pil Usa +4,1% nonostante dazi e tensioni (Sole). Libero: il mondo lo considera un cretino ma Trump porta il Pil al 4%. Clima, l'Europa sta soffocando, in Germania 40 gradi (Stampa). In Spagna governo Sanchez in bilico tradito dagli alleati (Sole). In Francia Macron nella vasca dei piranha (Stampa): la rete di protezione del bodyguard Benalla (Fatto).
In cronaca: spara al migrante e poi si giustifica: "Miravo al piccione" (Messaggero). Sul Mattino un altro caso: spari in faccia a un immigrato. E' la moda dell'estate: sparare dal balcone a rom e migranti. E ancora non hanno approvato la riforma della legittima difesa (Fatto). Sul Giornale lettera a Mattarella sul far west italiano: appello sui violenti nostrani, silenzio sugli stranieri.
Sul Corriere e altri lo spettacolo rosso dell'eclissi lunare, la più lunga del secolo.

ITALIA-ECONOMIA
Scontro Lega-M5S sulle grandi opere. Sulla Tav, Salvini annuncia: "Si va avanti". Ma c'è la spinta del ministro Toninelli per bloccare i lavori. Mentre Palazzo Chigi nega che il dossier sia già sul tavolo (Corriere e tutti).  Nord in rivolta: imprese e sindacati contro i grillini (Stampa). Secondo il Fatto, il piano del M5S è sostituire il dg della società che realizza l'opera e il commissario del governo, per poi riscrivere il progetto. E i grillini sarebbero pronti a pagare le penali per lo stop (Giornale), anche se l'Ue fa sapere che non ci sarebbe nessuna penale, ma solamente la richiesta di restituzione dei fondi del Cef (Repubblica). Niente penali, ma lo stop costerebbe 2 mld (Messaggero e Avvenire). Al Messaggero parla Guggino, delegato della Transalpine, che raggruppa gli attori francesi: "C'è molta confusione e poca razionalità, se l'Italia si sfilerà chiederemo il conto". I quotidiani provano a fare i conti del possibile stop alle grandi opere, dalla Tav, al Tap all'Ilva: per il Sole si tratta di 60 mld. Per il Giornale i "no" dei 5S alle infrastrutture ci costano 50 mld. Ma Repubblica evidenzia il gioco su due tavoli dei Cinquestelle: salvano il gasdotto Tap e affossano l'alta velocità. Opposizioni all'attacco. "Non si può dare via libera al Tap e fermare la Torino-Lione per bilanciare" dice Chiamparino a Repubblica. E Toti alla Stampa: "M5S sia responsabile, al Paese servono le infrastrutture". A livello politico, secondo il Giornale  sui binari della Tav si gioca il derby per non perdere voti.
Tornano i voucher, per le piccole aziende agricole, alberghiere e turistiche  (Italia Oggi) ma servirà la tessera sanitaria per giocare d'azzardo (Avvenire, Messaggero). Incentivi per la stabilizzazione dei giovani fino a 35 anni anche nel 2019-2020, e fino a ottobre rinnovo dei contratti a termine senza causali (Sole). In evidenza su tutti i giornali il via libera in Commissione Finanze e Lavoro della Camera al decreto lavoro. Il Messaggero parla di gioco d'azzardo come un bancomat per il governo. Il sottosegretario Durigon, in un'intervista al Sole, apre a nuove modifiche: "Possiamo rivedere ancora il tema delle causali, anche sulla durata dei contratti. E in legge di bilancio intervento più ampio su tagli odel cuneo fiscale mirato per alcune categorie. Ma abbiamo deciso di liquidare il Jobs Act che consideriamo un fallimento". Imprenditori e operai si ribellano a Di Maio, titola Libero in apertura. Da industriali, artigiani e commercianti il "vaffa" contro le nuove regole sui contratti. Il caso-scuola è ancora quello della Nestlé di Benevento, che investe 50 milioni nel sito ma deve congedare 20 interinali perché non può rinnovare i contratti. A rischio pure 130 lavoratori nel sito Stm di Catania. Su Repubblica il Nord ultraleghista che si ribella alla linea di Salvini e guarda a Zaia: "Non basta fermare gli sbarchi dei migranti se poi si danneggiano le aziende". Pressing delle associazioni di categoria sul governatore veneto: "Deve metterci la faccia".

ITALIA-POLITICA
Patto sulla Rai, ma è polemica (Corriere e tutti). Il governo trova l'accordo sui vertici della tv di Stato: Salini ad, ma diventa un caso la scelta di Foa come presidente. Nel mirino alcuni tweet del giornalista contro il Quirinale: gelo del Colle (Messaggero e tutti). Il governo considera le due nomine blindate. Ma è la Vigilanza parlamentare ad esprimere il presidente: servono 27 voti su 40, ma la maggioranza ne ha 21. Ora Foa in Vigilanza rischia. Pd, Fi e FdI fanno asse: "Non lo votiamo" (Messaggero e tutti). Si cerca l'intesa con Fi, che però alza il prezzo e tratta sui direttori dei Tg (Fatto). La Lega punta sul Tg1, in corsa Sangiuliano. Ma i 5S in cambio vogliono la guida della rete, che potrebbe essere affidata a Ciannamea (Corriere). Nell'accordo, secondo Repubblica, il Tg2 andrebbe a Matano, ma le opposizioni attaccano: "Stanno lottizzando".
Lotta a mafiosi e camorristi, Salvini al Mattino (in prima e p.3) assicura: "La prossima settimana in Cdm il decreto per rafforzare l'agenzia dei beni confiscati: la mafia oggi si aggredisce soprattutto togliendole il patrimonio. La priorità è dare gli immobili ai Comuni e allo Stato per fare asili nido, centri per disabili e commissariati. Assumeremo anche nuove forze dell'ordine e miglioreremo i mezzi a loro disposizione". E sui migranti: "Per me – dice Salvini – scafisti e mafiosi sono la stessa schifezza, visto che il traffico di immigrati clandestini è legato a quello di droga e armi. Combattere gli uni significa combattere anche gli altri. Scafisti e mafiosi sono problemi non solo del Sud, ma europei. Per questo bisogna mettere in collaborazione le intelligence e le polizie postali".
Intanto si moltiplicano i casi di aggressioni a migranti. Ieri due casi, uno a Vicenza e uno ad Aversa. E' la moda dell'estate: sparare dal balcone a rom e migranti. E ancora non hanno approvato la riforma della legittima difesa, scrive il Fatto. Sul Giornale lettera di Sallusti a Mattarella sul far west italiano: appello sui violenti nostrani, silenzio sugli stranieri.
Giornale e Messaggero evocano una possibile crisi di governo sulla manovra di autunno. Pd e Fi ci sperano (Giornale p.5). Renzi: "Dopo toccherà di nuovo a noi". Secondo l'ex segretario dem anche il caso dei soldi "spariti" della Lega esploderà e porterà alla fine della maggioranza (Messaggero p.8).
Sul Messaggero il Grillo-pensiero su democrazia e euro: democrazia superata, referendum sull'euro. In due interviste, una con Iam Bremmer apparsa ieri sul suo blog, e una pubblicata su Russia Today, il fondatore del M5S ha ribadito la sua proposta di un referendum tra gli italiani su Ue ed euro "per avere un piano B in caso succedesse qualcosa. Non dico di lasciare l'euro – ha precisato Grillo -, ma di far decidere il popolo italiano". Poi l'affondo sulla democrazia: "Ormai meno del 50% va a votare, sono le minoranza a gestire i Paesi. La democrazia è superata, deve essere sostituita con qualcos'altro, con un'estrazione causale". Sul Corriere la replica di Cassese: Grillo sceglie l'idraulico col sorteggio?

ESTERI
Pil Usa + 4,1% nonostante dazi e tensioni (Sole in prima e su tutti). Il dato è sotto le attese ma è il migliore dal terzo trimestre del 2014 ed è nettamente superiore al trimestre precedente, quando gli Usa avevano registrato il +2,2%, come la Ue che nel 2018 dovrebbe crescere del 2,3%. Europa e America a due velocità. Trump: il mondo ci invidia (Stampa). Se il trend positivo reggerà in autunno Trump vincerà la rincorsa per il voto di Midterm: il piglio protezionista e la riforma fiscale alla fine potrebbero pagare. Ma Wall Street teme gli effetti delle gerre commerciali con Cina e Ue.
Caldo record in Europa (Stampa). Temperature altissime a Berlino e Londra, in tilt anche la Manica, col sistema di condizionamento d'aria del tunnel in panne. Svezia in ginocchio per gli incendi. Mercalli: la calura inedita in Nord Europa è destinata a durare. Avremo un futuro rovente se non tagliamo le emissioni.
In Spagna governo in bilico (Sole in prima): il premier socialista Sanchez "tradito" dagli alleati sulla legge di bilancio. Podemos e i partiti nazionalisti della coalizione chiedevano più spesa sociale e più risorse alle regioni. Ma nonostante l'instabilità il premier socialista esclude il voto anticipato.

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Commentario del 27.07.2018

IN PRIMA PAGINA
In primo piano le parole di Conte al Corriere: "Euro e Nato non si discutono". Spazio su tutti alla vicenda delle nomine: sulla Rai una guerra di dossier (Corriere). Gianni Letta tratta per Berlusconi con la Lega sui Tg. Duello con M5S sull'ad (Fatto). A proposito di nomine, in Fs l'ad Mazzoncini si dimette dopo l'azzeramento del cda. Corsa a tre per la successione (MF). Un interno per la guida (Messaggero)
Su Stampa e Repubblica apertura dedicata alla Tav. Il premier sfida la Lega: stop alla Tav. Ma c'è una maxi penale da pagare alla Ue (Repubblica). Per la Stampa Conte cede al pressing dei grillini: "Non si farà" (Stampa). Sole si concentra sul gasdotto Tap: non farlo costerebbe fino a 40 mld.
Tra politica ed economia, lo scontro sul decreto dignità. Renzi al Sole: "Decreto lavoro? Macchè è il decreto disoccupazione". Boccia (Confindustria): "Lavoro, serve un piano a medio termine" (Sole). Zaia al Messaggero: "Le imprese sono nel giusto, il decreto cambi". 
Altro tema caldo i rom, dopo gli spari alla bimba: "L'Italia non sia Far West" avverte Mattarella (Corriere e tutti). Linea dura Salvini-Raggi: sgombero a Roma con l'ok Ue (Messaggero). "Evviva, Salvini caccia i rom" esulta Libero.
In primo piano sul QN e tutti l'altolà sui del ministro Fontana alle coppie gay.
Ancora in primo piano la scomparsa di Marchionne. L'ospedale: "Era in cura da un anno" (Sole e tutti). Fca tenuta allo scuro (su tutti). Dopo il mercoledì nero, Fca tenta il rimbalzo (+3,5%). però ora fa i conti con il giallo sulla malattia di Marchionne (MF). Il manager non è morto per colpa delle sigarette (Libero).
Commercio internazionale: Juncker-Trump, la fragilissima tregua sui dazi (Sole). Le Borse credono alla tregua Usa-Ue (MF). Per Libero, Trump batte 2-0 l'Ue: ci inonderà di gas e merci americane.
Brexit: sul Corriere parla il ministro Clark: "Accordo o disastro".
Libia: al Sole parla Tajani: "Dalla Ue un piano Marshall per lo sviluppo dell'Africa".
Spagna: i migranti sfondano il muro di Ceuta, in 600 riescono a entrare in Spagna (Stampa).
Mercati: crollo storico di Facebook, "bruciati" 120 mld (Sole, MF e tutti). Il crollo più grande della storia (Corriere).

ITALIA-POLITICA
Conte a colloquio con Massimo Franco (Corriere in prima e p.2-3): "Se M5S e Lega continuano a crescere insieme nei sondaggi e a confermare il consenso nel Paese, questo governo può durare 5 anni. Stiamo provando a ricucire il Paese, che abbiamo ereditato diviso e lacerato da un referendum costituzionale sbagliato". Il premier torna anche sulle polemiche dei giorni scorsi che hanno visto protagonista il ministro Tria: "Il titolare del Mef è il custode arcigno dei conti, ma non esiste che lasci il governo, anzi è parte attiva e coinvolta nel tentativo di ottenere dall'Europa spazi di manovra che ci consentano di cambiare le cose". Europa e peso dell'Italia a livello internazionale su cui Conte si sofferma parecchio: "Ai vertici Ue, in passato, l'Italia non si è fatta valere per timore di rimanere isolata. Noi, in un'Ue debole, stiamo cercando di far capire che possiamo aiutarla a rafforzarsi, e sull'immigrazione l'atteggiamento sta cambiando a nostro favore".
Nomine: oggi il giorno della scelta in Rai (su tutti). Il primo scoglio è la scelta del presidente: alt a Bianca Clerici. Asse Pd-Fi per Minoli o Annunziata (Corriere p.6). Ma anche sull'ad c'è stallo: Salini ha dei punti deboli, l'alternativa è Ciannamea. Per il Fatto (in p.2) Gianni Letta, al lavoro per Berlusconi, spinge per Del Noce come presidente: in ogni caso, il mediatore di Berlusconi cerca di strappare un paio di direzioni. Secondo la Stampa (p.5), Salvini avrebbe avanzato una proposta al M5S: "A noi la direzione del Tg1, che sarebbe affidata a Sangiuliano, in cambio del via libera all'ad voluto dai grillini e alla rinuncia alla presidente". Per Repubblica (p.13) anche FS entra nella partita: oltre a Sangiuliano al Tg1, Salvini chiede anche Bonomi come ad delle Ferrovie al posto del dimissionario Mazzoncini. Il Corriere (p.6) cita una "guerra di dossier" tra M5S e Lega dietro le nomine. E il presidente della Camera Fico non apprezza la lottizzazione delle cariche (su tutti). E Renzi al Sole attacca: "Avevano detto che non avrebbero messo le mani nella Rai, ma ci stanno mettendo anche i piedi, la testa. Si stanno spartendo anche i direttori dei Tg, quando avranno finito litigheranno", Nello spoils system tra Lega e M5S entra anche il fronte dell'elettricità: il Carroccio vuole la presidenza dell'Arera, dove è stato indicato Paolo Arata, mentre al M5S andrebbe la guida del Gse, che vorrebbe affidare a Del Fabbro. Ma l'accordo non c'è: tra i grillini alcuni preferirebbero il Gse, dove potrebbe essere nominato Besseghini, a quel punto la Lega sceglierebbe Nucci per Gse.
Altro tema caldo i rom e gli sgomberi a Roma. "L'Italia non sia un Far West": da Mattarella l'allarme dopo gli spari alla bimba rom (su tutti). Per Breda (Corriere p.4) le parole del Capo dello Stato sono indirizzate al governo. Il ministro Salvini e la sindaca di Roma Raggi, però, spingono sulla linea dura: sgombero del campo rom con l'ok della Ue (Messaggero in prima e p.2-3). Libero (in apertura) esulta: Evviva, Salvini caccia i rom. Ma il segretario della Lega, dopo il monito di Mattarella che in molto vedono indirizzato proprio a lui, dice: "Non sono così importante" (Corriere p.5). Dal Carroccio respingono l'accusa di essere a favore delle armi e tornano a spingere sulla nuova legge per la legittima difesa.

ITALIA-ECONOMIA
Decreto Dignità. Dopo gli attacchi il governo rilancia: bonus da 300 mln sulle assunzioni stabili (Corriere p.8 e tutti). "Stiamo ancora quantificando una percentuale ma si arriva anche al 10% del costo del lavoro a tempo indeterminato" ha detto  Di Maio. L'apertura di Confindustria, Boccia: "E' in linea con il nostro pensiero, ridurre il cuneo fiscale. Immagino che i 300 mln siano solo per la trasformazione dei contratti dal tempo determinato a indeterminato perchè la cifra è bassa. Però – avverte il leader industriale – è paradossale apprenderlo in tv e non in un confronto diretto" (Sole p.20). Intanto, torna ad affondare Berlusconi, che chiede a Salvini di bloccare il provvedimento. Renzi al Sole (in prima e p.4): "Questo è il decreto disoccupazione. Non mi interessa l'eredità del mio governo ma i posti di lavoro". L'ex premier difende il Jobs Act: "Ha fatto aumentare occupati e diminuire del 75% i contenziosi in materia di lavoro. Finalmente vedo le prime proteste delle aziende del Nord Est: in quelle aree ha vinto la Lega parlando di Flat tax mentre ora il Carroccio vota per il decreto disoccupazione". E contro le proteste degli industriali del Nord Est, il leghista Da Re al Corriere (p.8) dice: "Le critiche? Imprese votate al dio denaro. Abbiamo chiesto una proroga per apportare i giusti correttivi senza sbilanciarci verso le imprese che di contentini ne hanno già avuti tanti, noi pensiamo anche agli operai. Ho criticato il decreto dignità punto per punto, ora si sta aggiustando il tiro". Il governatore veneto Zaia al Messaggero (p.9): "Se il decreto viene approvato così come è stato presentato rischia di avere un impatto pesante e il territorio è preoccupato". Libero (p.21) intervista il segretario della Fim Cisl, Bentivogli: "Mettere il lavoro al centro dell'agenda politica significa affrontare le partite della grande trasformazione del lavoro e delle produzioni, mentre c'è ancora un utilizzo del lavoro come scontro di carattere ideologico sull'operato dei vari governi, che allontana dalla discussione seria che andrebbe fatta".
Infrastrutture, "La Tav non si farà più", adesso anche Conte cede al pressing del M5S (Stampa in prima e  p.2, Repubblica in prima e p.2). L'Alta velocità sacrificata per far digerire agli elettori grillini il sì al Tap, visto che i vertici del M5S sono spaventati dai sondaggi  tra i militanti, in larga parte contrari all'opera. Ma è scontro con il Carroccio, che considera la Tav un'opera strategica. E c'è il nodo dei fondi da restituire alla Ue. Per la Stampa, la Tav sarebbe sacrificata in favore del Tap, sul gasdotto Conte avrebbe rassicurato il presidente americano Trump. Il Sole (in prima e p.8) analizza quanto costerebbe non portare avanti il progetto che porterebbe in Italia il gas naturale proveniente dal Mar Caspio: fino a 40 mld, secondo le stime elaborate da Socar, ente azero per il gas, e dalla britannica Bp. Mentre per il governo italiano i costi si aggirerebbero sui 15 mld.
Non fare il Tap costerebbe fino a 40 mld (Sole in prima e p.5).

ESTERI
Tregua fragilissima sul fronte dazi tra Usa e Ue (Sole in prima e p.3 e tutti), in attesa di negoziati commerciali bilaterali con l'obiettivo di azzerare tariffe, barriere e sussidi. La schiarita ha portato sollievo all'industria tedesca, ma le preoccupazioni Ue restano diffuse, in particolare la Francia si oppone ad un vasto negoziato che includa l'agricoltura.
Il presidente delll'Europarlamento, Antonio Tajani, al Sole (p.18) propone "da qui al 2027 per l'Africa un piano europeo da 50 mld. L'Europa ha i mezzi per attuare una strategia globale di investimenti verso l'Africa sino a 50 miliardi di euro nel budget 2021-2027 che in autunno entra nella fase di definizione dei capitoli di spesa. Cinquanta miliardi che devono servire per progetti di sviluppo nell'agricoltura, nello sviluppo di un sistema idrico efficiente, nel contrasto al cambiamento climatico, nelle infrastrutture, anche digitali, nella sanità. Soluzioni in cui molte nostre Pmi, italiane ed europee, eccellono".
Brexit, sul Corriere (p.13) parla Greg Clark, l'inviato di Londra. "Se si farà una Brexit senza accordo sarà un disastro per tutti gli europei".
Francia, Benalla su Macron: "Tutto dipende dal suo sorriso" (Corriere p.12). Pala il bodyguard dello scandalo francese: "L'Eliseo come una corte monarchica". Ma nell'intervista a Le Monde, il bodyguard spiega: "Se la prendono come me per arrivare al Presidente. Ho sbagliato, ma sono un capro espitatorio". Per il Fatto (p.13) una "tempesta in un bicchier d'acqua", ma Macron affoga.
Assalto dei migranti, Spagna in difficoltà (Messaggero p.11 e altri). In 600 scavalcano le barriere dell'enclave in Marocco ed entrano in territorio iberico. Duro scontro con la polizia, al collasso il sistema di accoglienza. E Madrid chiede aiuto all'Europa.
Libia, Libero (p.9) intervista Omar Al Hassi, leader dell'Assemblea dei Liberi Patrioti: "L'Italia può salvare il Paese dalla guerra civile continua. Parigi sta riempiendo lasciato da Roma".

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Commentario del 26.07.18

IN PRIMA PAGINA
Addio a Marchionne. Manley rivede gli obiettivi, il titolo crolla in Borsa (Repubblica e tutti). Per Fca il giorno più buio: Manley parte in salita (MF). Su tutti il ritratto di Marchionne, "l'orgoglio della fatica" (Repubblica). Il Giornale: grazie. Ma resta il mistero sulla morte. La Verità parla di embolia cerebrale.
In prima pagina su tutti anche il blitz del governo in Fs (Repubblica) – con Toninelli che azzera il cda (Sole) – e il pressing di Di Maio su Arcelor Mittal per l'Ilva: garanzie occupazionali (Sole).
Tria non molla sulla flat tax (Libero): flat tax nel 2019 ma graduale (Italia Oggi).
Il caso politico del giorno è la copertina di Famiglia Cristiana: "Vade retro Salvini". Giornale, Libero e Verità: Famiglia Cristiana scomunica Salvini: "E' come Satana".Il Tempo: è Famiglia Musulmana. La Verità torna sulla villa di Renzi, acquistata a 1 milione di euro. Belpietro: senatore, ci spieghi come si fa.
A Roma sindaco a rischio per il processo Marra: "Se condannata mi dimetto" (Messaggero). A Catania è il Comune a rischio: verso il dissesto per i tributi evasi (Corriere).
Dall'estero. Juncker alla Casa Bianca in cerca di intesa sui dazi (Sole). Grecia in ginocchio dopo gli incendi, Varoufakis accusa: "Parlano di atti dolosi per coprire errori e tagli" (Messaggero). In Francia Macron sotto scacco per il bodyguard violento. Il presidente fa outing al contrario: non è il mio amante (QN).  Tra cinema e realtà, la denuncia per furto delle gemelle-ladre di "Come un gatto in tangenziale" (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Tria frena sul deficit: "Non sforeremo il 3%" (Messaggero). Flat tax nel 2019 ma con gradualità (Italia Oggi). "Sarà la manovra a rassicurare i mercati" (Sole). Rispondendo al question time alla Camera, il ministro del Tesoro ha rassicurato mercati e Bruxelles che il governo non ha nessuna intenzione di superare il limite del 3% nel rapporto deficit/pil (Salvini aveva appena detto il contrario). Quanto al fisco Tria ha confermato "che si inizierà a implementare la riforma della flat tax fin dalla prossima legge di bilancio secondo un'implementazione graduale e sempre compatibilmente con i saldi di bilancio. Stesso discorso per il reddito di cittadinanza. Quanto alla "pace fiscale", Tria ha confermato i dati illustrati dal direttore delle Entrate Ruffini nella sua audizione dell'11 luglio. Tria ha chiarito che il valore "contabile" dei crediti fiscali si avvicina a 800 mld, ma "l'ammontare su cui effettivamente si può tentare il recupero è assai più limitato, pari a circa 50 miliardi". Sul Messaggero la battuta che circola su Tria tra i broker di Londra, riferita da Brunetta: "Quando parla lui si compra, quando parlano gli altri si vende".
Toninelli azzera Mazzoncini e il consiglio Fs: "Alt alla fusione con Anas, ora i pendolari" (Sole in prima e a p.7 e tutti). Per Repubblica un assalto al treno col pretesto dei pendolari. L'annuncio del ministro è arrivato via Facebook poi la lettera ai consiglieri firmata con il ministro Tria in cui Toninelli scioglie l'intero consiglio usando formalmente la legge Frattini e intima la convocazione entro il 31 luglio di una nuova assemblea per il rinnovo dei vertici. Un accordo sui nomi (che ora diventano 5) nella maggioranza ancora non c'è, scrive il Sole. Per Anas si va al superamento dell'integrazione – "operazione sbagliata"; per Toninelli – e ora è interesse della società mantenere autonomia finanziaria anche fuori da Fs.
Stallo Ilva: Mittal cede sull'ambiente, restano gli esuberi (Fatto 3). Sull'Ilva Di Maio ha (quasi) vinto, titola Libero. Ieri l'incontro tra Di Maio e Aditya Mittal, nonostante l'avvio da parte del Ministero della procedura di accertamenti sulla regolarità della gara. L'azienda propone filtri-hi tech per ridurre del 30% le emissioni, ma il governo giudica ancora troppo rischiosa la clausola di garanzia per evitare esuberi a fine piano. Arcelor Mittal giura sulla regolarità della gara e chiede un confronto con le parti sociali per presentare il piano migliorativo. Tavolo con Regione e Comune la prossima settimana. Le imprese: basta con i ritardi.

ITALIA-POLITICA
In primo piano le polemiche per la copertina di Famiglia Cristiana contro Salvini: "Vade retro". Il settimanale riporta la reazione della Chiesa ai toni xenofobi e antievangelici del ministro sulla questione dell'accoglienza, riprendendo una nota della Presidenza della Cei che, senza mai nominare il leader del Carroccio, avverte: "Non possiamo lasciare che inquietudine e paure condizionino le nostre scelte, determinando le nostre risposte, che alimentino un clima di diffidenza e disprezzo, di rabbia e di rifiuto". "La scomunica di Famiglia Cristiana a Salvini: è come Satana" titolano Giornale, Libero e Verità. "Addirittura Satana" è il commento sorpreso del ministro dell'Interno, che ieri ha incontrato la sindaca di Roma Raggi per parlare degli sgomberi dei campi rom nella Capitale (Messaggero p.8). "Mi sembra di pessimo gusto – ha proseguito il vicepremier -, non pretendo di dare lezioni a nessuno, sono l'ultimo dei buoni cristiani, ma non penso di meritare l'accostamento al diavolo". Il Tempo all'attacco del settimanale: "E' Famiglia Musulmana". Intanto, arriva il monito di Mattarella a 80 anni dalle leggi razziali: "Il razzismo è un male che ancora avvelena la società" (su tutti). Per Avvenire (in prima e p.5) non è difficile leggere nel messaggio del capo dello Stato il riferimento all'attualità. Ma per Breda (Corriere p.13) Salvini  risponde come uno che non si sente chiamato in causa: condivide la condanna del Capo dello Stato, ricordando come quelle leggi furono un atto "folle e fuori dal mondo". Ma, concentrandosi sugli sgomberi dei campi nella Capitale, parla dei 30mila rom che "si ostinano a vivere nei campi", che sono una minoranza, ma rappresentano "una sacca parassitaria". Ma Avvenire avverte: nessun uomo è mai un "parassita".
Crocifisso nei luoghi pubblici, fanno discutere obbligo e multe (Avvenire in prima e p.14): polemica sulla proposta leghista per ribadire l'obbligo in tutti gli edifici pubblici. Nel testo si spiega il principio secondo il quale un simbolo di per sé religioso debba entrare nei luoghi della laicità: "Emblema di valore universale". La polemica di Padre Spataro: "Usarlo come un Big Jim è blasfemo. La croce è segno di protesta contro violenza e ingiustizia".
Autonomia, 13 Regioni vogliono far da sé (Fatto p.4): fioccano le richiesi di Regioni che chiedono autonomia. Dalla Liguria alla Puglia, ognuno chiede una competenza nuova. La Toscana vorrebbe gestire in proprio i Beni Culturali, il governatore ligure Toti i porti. La ministra agli Affari Regionali Erika Stefani: "II mio obiettivo è dire sì a chi ha fatto domanda". A spingere le Regioni verso l'autonomia è la riforma del titolo V della Costituzione del 2001 e il referendum con cui Lombardia e Veneto, nove mesi fa, hanno avviato il proprio iter autonomista, rompendo gli argini anche per tutte le altre.
In apertura sulla Verità il quarto mutuo di Renzi: 1 milione di euro per l'acquisto di una villa nella zona più bella di Firenze. A gennaio l'ex premier dichiarava 15 mila euro in banca, poi ha dato 400 mila euro di caparra e ora ha rogitato il nuovo immobile. Belpietro: senatore, ci spieghi come si fa a farsi dare dalla banca un mutuo così, vista la sua dichiarazione dei redditi.
Sul Foglio attacco a Bonafede per la "giustizia sfregiata": "il cambiamento è lo sputtanamento", scrive Cerasa. Gli avvocati del popolo aggrediscono lo Stato di diritto giocando con gogna, giustizia e intercettazioni.

ESTERI
Dazi, raggiunto l'accordo Usa-Europa (Messaggero). Tregua armata tra Trump e Juncker sul fronte dell'auto. L'intesa raggiunta prevede l'apertura di una sessione formale di negoziato nella quale Usa e Ue cercheranno di risolvere le questioni aperte in campo commerciale. Le auto saranno però oggetto di una trattativa separata, che partorirà nuovi parametri di imposizione reciproca. Si cercherà di ridurre la pressione burocratica sul commercio e di semplificare le operazioni di dogana. Usa e Ue cercheranno insieme di spingere per l'ammodernamento delle regole del Wto.
Grecia in ginocchio dopo gli incendi, varato un piano straordinario. Ottanta i morti accertati ma il bilancio potrebbe essere ancora più drammatico: si cercano i dispersi casa per casa (Messaggero). Varoufakis accusa: "Parlano di atti dolosi per coprire le loro colpe". "Quella di lunedì è stata una convergenza funesta tra clima e cronici guasti della nostra società. Non posso escludere la pista dei piromani, ma non ci credo – dice l'ex ministro delle Finanze  Dietro il disastro, l'incapacità di Atene di finanziare i servizi di soccorso".

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Commentario del 25.07.18

IN PRIMA PAGINA
Apocalisse ad Atene (Messaggero): in primo piano su tutti i giornali l'Attica devastata dai roghi (Sole). Inseguiti dal fuoco fino al mare, cento morti in Grecia (Repubblica). Tsipras chiede aiuto all'Europa per domare le fiamme che sfiorano Atene (Foglio).
Sul fronte interno in primo piano Roma e i suoi campi rom illegali, "salvati" dalla Corte Ue (Messaggero). Giornale e Libero: vincono i rom (in Porsche). Salvini al Tempo: "Così taglio i soldi a rom e profughi". E' scontro con la Ue anche sui migranti: il piano europeo prevede 6 mila euro di contributo per persona accolta. Salvini e Conte: "No a elemosine sui migranti" (Corriere). Saviano, su Repubblica, chiama: rompiamo il muro del silenzio, contro la menzogna sui migranti servono voci libere. Belpietro sulla Verità l'attacca: Saviano in crisi d'idee ridotto a scrivere appelli.
Tra politica e giustizia i piani di Bonafede: "Pronta la stretta anticorrotti" (Repubblica). Daspo ai corrotti e agente coperto entro settembre (Fatto).
Ad alto tasso politico anche le nomine in Rai: il M5S vuole Gomez per il Tg1 ma la Lega si oppone (Stampa). Forza Lega riesuma Del Noce, l'epuratore che cacciò Enzo Biagi (Fatto).
Tra politica ed economia, Mattarella blinda Tria per prevenire la crisi (Stampa). Il Colle: rispettare i vincoli Ue. Sul Corriere la rivolta di 600 industriali veneti sul decreto dignità: "il governo ci rovina". Martina: "Rischiano migliaia di posti di lavoro" (Corriere). Sul Sole la mossa di Di Maio sull'Ilva: pronto ad annullare la gara. A rischio anche la Tav. Toninelli: enorme sperpero di denaro (Sole).
In Francia scontri e forconi, fermato il tour (Corriere).

ITALIA-ECONOMIA
Mattarella blinda Tria per prevenire la crisi (Stampa). Colle in campo dopo le dichiarazioni di Di Maio e Salvini sui conti pubblici, suonate come una sfida alla Ue (e a Tria). Mattarella h aavviato un giro informale di incontri col premier Conte e con i presidenti di Camera e Senato Fico e Casellati. Una moral suasion indirizzata ad evitare norme fuori dai parametri e dichiarazioni che suscitino reazioni da Bruxelles e dai mercati. Obiettivo: prevenire attriti che potrebbero portare a una crisi di governo. Per il Foglio, il tema non è "se" succederà qualcosa di traumatico nel governo, ma "quando". In un'intervista apparsa ieri sul Washington Post Tria ha ribadito: "Non c'è alcuna discussione sul fatto che l'Italia appartenga o meno all'Ue e all'eurozona". Parole diverse da quelle pronunciate lunedì da Salvini sul Corriere e Casaleggio sulla Verità, ricorda la Stampa. Per il Foglio, l'intervista rilasciata da Tria al Washington Post è il segno che all'interno del governo sta maturando la convinzione che si potrà andare avanti solo a condizione che il contratto firmato da Salvini e Di Maio non sia rispettato nei suoi punti più importanti. E' questo il messaggio che Tria nasconde tra le righe delle sue interviste rassicuranti.
Intanto il ministro Fraccaro, in audizione in Parlamento, rassicura: "Escludo il referendum retroattivo sui Trattati internazionali: non è intenzione del governo uscire dall'euro" (Sole).Il governo prevede però l'introduzione di referendum consultivi preventivi sui "futuri trattati internazionali di cessione di sovranità", comprese le leggi di spesa, ora escluse dalla Costituzione.
Il Corriere torna sul decreto dignità, con l'ira degli industriali veneti: "Il governo ci rovina". In due riunioni promosse da Confindustria a Treviso e a Padova, esplode lo scontento degli imprenditori. Durissimo Massimo Finco (Confindustria Venetocentro): "Di Maio non ha mai lavorato in vita sua. Zaia non può far finta di niente in cambio di un barcone di immigrati in meno". Dal presidente Boccia nuove critiche al decreto dignità: "E' antitetico al contratto di programma, che verte su reddito di cittadinanza e flat tax. Invece si aumenta il costo dei contratti a tempo determinato e dei licenziamenti". "Forse Boccia non ha letto bene il testo – la replica di Di Maio – e comunque per noi l'unica opinione che conta è quella dei cittadini, che mi dicono che del decreto dignità c'era bisogno come il pane". Intanto alla Camera il percorso del decreto si è fatto in salita. Martina al Corriere: "Questo non è un decreto dignità ma un decreto disoccupazione. Ci sono migliaia di cittadini che rischiano il licenziamento e la fine del contratto a tempo determinato. La propaganda M5S si scontra con la realtà. L'unica è tagliare il costo del lavoro a tempo indeterminato".

ITALIA-POLITICA
Stop del Guardasigilli Bonafede alla riforma delle intercettazioni voluta dall'ex ministro Orlando: col milleproroghe approvato ieri, l'entrata in vigore slitta al marzo 2019 per modificarne l'impianto (Messaggero p.8). A Repubblica (p.6) Bonafede dice: "Un bavaglio varato dopo il caso Consip. La riforma avrebbe portato al voluto concentramento delle informazioni in poche mani con lesione del diritto di difesa, della privacy, e un grande danno all'efficacia delle indagini". Pd all'attacco. Orlando: "Le date smentiscono Bonafede". E Renzi polemizza: "E' stata lanciata nell'agosto 2014 e nessuno si aspettava la vicenda Consip. Il ministro spieghi piuttosto cosa si diceva con Lanzalone". Per il Giornale (p.10) il M5S vuole dare ai pm la libertà di intercettare. L'Anm plaude allo stop alla riforma, il presidente Minisci al Corriere (p.8): "Siamo soddisfatti dello slittamento, la riforma non tutelava la privacy e violava i diritti della difesa, in più avrebbe danneggiato le indagini. Ora si tratta di ripensare il mezzo intercettazioni". Di diverso avviso il Procuratore di Torino, Spataro: "Rinvio positivo se funzionale a reperire altre risorse. Ma non sono d'accordo con chi vorrebbe ridiscutere l'intero provvedimento". Nell'intervista a Repubblica, Bonafede torna su alcune polemiche dell'ultimo periodo, dalla mancanza di donne negli incarichi al Csm al caso del Palazzo di Giustizia di Bari. Intanto, in arrivo a settembre la legge con il Daspo per i corrotti e l'agente sotto copertura: già in corso gli "stess test" per la verifica (Fatto p.3 e altri).
Fa ancora discutere l'intervista di Casaleggio. Martina al Corriere: "L'idea di Casaleggio sul Parlamento è pericolosa, può alimentare una nuova forma di autoritarismo. Si vuole sostituire la fatica della rappresentanza e della mediazione con una foratura sulla democrazia diretta per via tecnologica. Io penso che l'alternativa alla dittatura dell'algoritmo sia un'idea forte di comunità". Quanto al Pd "i sondaggi ci puniscono – dice Martina -  dobbiamo fare di più. Ma sono convinto che ci sia già nel Paese più spazio per l'alternativa di quello che si vede ora. Dobbiamo mettere in campo una nuova idea di futuro, che sia alternativa all'egoismo individualista proposto da questo governo".
Nomine, vertice a Palazzo Chigi per il cda Rai: Salini in pole per il ruolo di ad, nella rosa anche Ciannamea e Castellari (Messaggero p.4). Ma è braccio di ferro Lega-M5S per i direttori: Salvini vorrebbe Giordano al Tg1, mentre Di Maio punta sulla Gabanelli. Per la Stampa (p.7) la sfida invece è tra Gome e Sangiuliano. Polemica Repubblica (p.10): l'ora della lottizzazione selvaggia, un Cencelli d'altri tempi. Per la presidenza, dopo il veto del M5S sulla Bianchi Clerici, Lega e Fi riesumano Del Noce, l'epuratore che cacciò Enzo Biagi (Fatto in prima e p.2). Il ministro Tria rivendica la propria autonomia: "Salvini fa i colloqui? Non mi condizionano" (Corriere e tutti). Intanto, il titolare del Mef si prende la rivincita: vertici del Tesoro blindati (Repubblica p.12 e tutti). Confermato come Ragioniere dello Stato Daniele Franco, Alessandro Rivere nuove dg del Tesoro e Fabrizia Lapecorella confermata nell'incarico di direttore generale delle  finanze. Si chiude il cerchio anche per Cdp: ok a Tononi e Palermo, vicepresidenza a Luigi Paganetto. Giornale (p.12) parla di "colpo di Tria sulla Cdp: piazzati i suoi fedelissimi".
Rimborsopoli, tutti condannati gli ex consiglieri regionali del Piemonte sotto processo d'appello per le spese pazze (Corriere, Repubblica e tutti): 11 mesi a Riccardo Molinari, oggi capogruppo alla Camera della Lega, condannato anche a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. Tra i condannati anche l'ex governatore del Piemonte Cota.

ESTERI
Salvini dice no "all'elemosina" europea sui migranti (Corriere in prima e su tutti): la Commissione Ue ha proposto 6 mila euro per ogni migrante accolto, ma il ministro dell'Interno al Tempo (in prima e p.2-3) spiega: "Questo non è un contributo, ma carità. Ed è anche insultante: 6mila euro a profugo per un massimo di cinquecento, significa che se anche aderiscono 20 Paesi abbiamo un totale di 10mila persone. E tutte le altre?". Anche Conte respinge la proposta: "La solidarietà europea non ha prezzo, non ne abbiamo mai fatto una questione di soldi". Però, secondo il premier, nel piano di Bruxelles ci sono elementi interessanti, a cominciare dalla costituzione di una cabina di regia per la ripartizione dei migranti tra vari paesi (Corriere p.13). Intanto Salvini promette: entro l'estate il decreto con la stretta. Via lo status di rifugiato a chi commette un reato (Messaggero p.10).
Macron e il bodyguard: sono io il responsabile (Corriere). E spiazza tutti: "Benalla non è il mio amante e non ha i codici nucleari". Una vicenda delicata ma gestita malissimo dall'Eliseo, quella del bodyguard di Macron, che ha ridato fiato alle opposizioni finora in evidente crisi ed è costata altri 4 punti di popolarità a Macron, sceso al 32%. Così ieri il presidente ha cancellato la sua visita al Tour de France e in serata, davanti ai parlamentari della sua maggioranza, si è assunto responsabilità piena per i fatti del primo maggio, quando Benalla trascinò una donna e picchiò un uomo durante una manifestazione: "Ciò che è accaduto il primo maggio – ha detto Macron – è grave e serio. E' stata per me una delusione, un tradimento, Se cercano un responsabile l'unico sono io". Per il Sole Macron rischia di pagare per Benalla più che per le riforme.

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Commentario del 24.07.18

IN PRIMA PAGINA
Strappo al vertice, Fca giù in Borsa (Messaggero). Lascia Altavilla, lunedì nero per i titoli del gruppo (Sole). Il dopo Marchionne scatena la faida dei capi e il flop in Borsa (Fatto). Per il Sole la vera prova per Manley è convincere gli investitori. "Soluzioni rapide contro l'incertezza" (Stampa). Elkann apre al Lingotto il cantiere della nuova Fca (Stampa): per Libero è lui il nuovo signor Fiat. Ora il nodo investimenti (Avvenire). La sfida si sposta in Cina e sull'auto elettrica e teleguidata (Italia Oggi). Su Giornale e Verità i troppi misteri sulla malattia di Marchionne, tra fumo e operazione. Il Fatto lo stronca: per l'auto c'era poco da fare e nulla ha fatto.
Politica, bagarre sulle parole di Casaleggio: "Parlamento forse inutile" (Sole). Opposizioni nel deserto: né leader,né idee (Corriere). Intanto il M5S ri-sospassa la Lega grazie a vitalizi e Dignità (Fatto). Lo scontro tra alleati ora è sulle nomine. Sulla Rai prove di lottizzazione. Fico: sia indipendente (Repubblica). Il Fatto contro la Lega: vuole fare presidente chi danneggiò la Rai per 2 milioni. Tensione tra ministri anche sui migranti: Moavero riapre i porti (Corriere), Salvini taglia i fondi ai migranti: aiuti solo ai rifugiati. Avvenire: meno navi, più morti. Braccio di ferro anche sui conti, tra Tria e Cinque Stelle: dopo la manovra c'è il fronte banche (Messaggero).
Dall'estero. A Washington il difficile vertice tra Usa e Ue sui dazi (Sole). In Francia Macron in bilico sul caso bodyguard e sulle riforme (Giornale, Corriere). In Germania L'addio di Ozil alla Germania innesca un affare di Stato e spacca la comunità turca (Repubblica).
In cronaca, donne bersaglio in apertura su QN. Folle di gelosia, strangola la moglie e si impicca: lei lo aveva denunciato. A Reggio Emilia esce per una passeggiata: pestata e stuprata. Sul Corriere la sentenza di Milano su un caso di stupro: droga e violenze, 12 anni di carcere.

ITALIA-ECONOMIA
L'Ue: "Se l'Italia sfora, punita dai mercati". Sulla Stampa l'avvertimento in codice di Bruxelles dopo l'intervista di Salvini ieri sul Corriere e di Casaleggio sulla Verità. "Se Roma dovesse sfidare i vincoli europei i problemi non arriverebbero dalla Commissione ma dai mercati". Non una minaccia, "soltanto una constatazione" se il governo dovesse tirare troppo la corda. La valutazione dei conti italiani è rinviata ad ottobre ma l'attenzione su Roma è sempre altissima. Tria, intervistato dal Washington Post, rassicura: l'Italia vuole ridurre il debito, per questo il deficit resterà entro i limiti; quanto alla flat tax sarà finanziata aumentando altre tasse. Ma Tria è isolato.
Tria-Cinque Stelle, dopo la manovra il nuovo fronte è quello delle banche (Messaggero). Di Maio insofferente ai limiti di bilancio: "Si prende la legge e si dice: il reddito di cittadinanza è la priorità e ci sono i soldi". Ma ora il tema del contendere sono le banche. A settembre scade la garanzia pubblica sulle cartolarizzazioni dei crediti in sofferenza. In gioco ci sono circa 30 mld di euro di emissioni assicurate dallo Stato: dubbi grillini sulla proroga, con Di Maio che alle banche manda a dire: "Se ne sono infischiate dei risparmiatori e dello Stato: la devono pagare".
Su conti, riforme e politica del governo giallo-verde "lavorano" Fmi e agenzie di rating: per fine luglio è previstala presentazione della "lettera" al governo italiano a valle del check up annuale del Fondo Monetario internazionale (Sole).
In Parlamento sul Decreto Dignità, virata di Martina: sul Corriere la retromarcia del Pd sull'emendamento che chiedeva la soppressione dell'articolo che aumenta del 50% l'indennizzo in caso di licenziamento senza giusta causa. Intanto in commissione si lavora sul vaglio degli oltre 850 richieste di modifica sul tavolo, 180 quelle già bocciate (Messaggero). Tra queste anche il taglio delle tasse sulle sigarette elettroniche ma non si esclude un ripescaggio. Oggi si entra nel vivo delle votazioni, non è esclusa la fiducia. Lo scontro è sugli emendamenti di Leu che puntano a reintrodurre l'articolo 18 e su quelli del centrodestra che chiedono di introdurre la flat tax (FI) o per l'accesso alla pensione con 41 anni di contributi (Fdi) . Tra le novità lo slittamento di un anno dell'Isee precompilato. Intanto sui contratti a tempo spunta la deroga per la scuola (Sole): un emendamento della maggioranza allunga oltre i 36 mesi il tempo di utilizzo dei supplenti. Il Sole parla di due pesi e due misure, in tema di lotta alla precarietà. E la Cgil lancia l'allarme sui  posti a rischio: 15 mila solo a Torino.

ITALIA-POLITICA
Bagarre sulle parole di Casaleggio: "Parlamento forse inutile" (Sole in prima e p.18). Polemica dopo le dichiarazioni rilasciate a La Verità da Davide Casaleggio, che ha parlato di "inevitabile superamento della democrazia rappresentativa". Casaleggio imbarazza il M5S (Stampa p.8). Le sue parole hanno suscitato la reazione di Fico - "ho convocato la Conferenze dei presidenti di commissione per rendere più efficienti i lavori della Camera perchè credo nella centralità del Parlamento" - e Di Maio, che ha sottolineato come "con atti concreti" il Parlamento debba dimostrare di non essere obsoleto. La profezia del presidente di Rousseau fa insorgere le opposizioni. Martina (Pd) "Serve una reazione forte". Per Calderoli a Repubblica (p.9) "Casaleggio filosofeggia, continui a fare l'ideologo e immaginare sistemi per il 3018: per quanto ci riguarda, ci teniamo il Parlamento". Giornale (in prima e p.12) parla di "ultima follia a 5 Stelle". Intanto, grazie ai provvedimenti contro i vitalizi e al decreto dignità, per quasi tutti i sondaggisti (tranne Swg) il M5S ri-sorpassa la Lega e torna il primo partito (Fatto in prima e p.2). In ogni caso resta un testa a tesa, con i due partiti che compongono la maggioranza che superano il 30% dei consensi. Mai visto che oltre il 60% degli elettori sostiene i partiti al governo – commenta Polito sul Corriere (p.7) -. Una possibile maggioranza alternativa è sempre esistita, oggi invece non è così, privando le opposizioni della legittimazione popolare per proporsi come un'alternativa. E per Folli (Repubblica p.26) il dato sul consenso di Di Maio e Salvini è imponente e colpisce in quanto certifica la trasformazione in atto dell'assetto politico: un movimento nato cinque anni fa, il M5S, e un partito ricostruito dalle fondamenta da Salvini su base nazionalista, esercitano una sorta di egemonia senza contrasti in un Paese che ha o aveva fino a ieri tutt'altre tradizioni politiche e culturali.
Rai, prove di lottizzazione. Fico: cda sia indipendente (Repubblica in prima e p.8). Rinvio al 27 luglio per il nuovo cda. Nonostante le resistenze della Lega, Salini resta il favorito come dg, mentre Giovanna Bianchi Clerici traballa come possibile presidente, e la Lega valuta il nome di Gianmarco Mazzi, che avrebbe l'appoggio anche di Fi e FdI e potrebbe sbloccare lo stallo. "Danneggiò la Rai per 2 milioni. Ora Salvini la vuole presidente": sul Fatto (in prima e p.3) il ritratto di Giovanna Bianchi Clerici, condannata per danno erariale per la nomina illegittima dell'ex dg Meocci e ora in corsa per la presidenza. Non solo Rai, nomine in alto mare anche in Fs: tensione nella maggioranza (Sole in prima e p.18). Non sarebbe più sul tavolo il nome di Bonomi, e i 5S smentiscono le voci su Stefano Donnarumma.  A prescindere dai nomi, Lega e M5S concordato sulla necessità dello stop alla fusione Anas-Ferrovie. Oggi, intanto, è il giorno di Cdp: Palermo ad e Tononi presidente. Tra le nomine, in arrivo anche la scelta di Dal Fabbro al Gse (MF p.8, Notizia Giornale in prima e p.2-3).
Nella partita delle nomine spicca quella per la presidenza dell'Istat. Su Messaggero e Stampa parla il prescelto, Gian Carlo Blangiardo: "La mia nomina? Non è campata in aria, ma la procedura è lunga e prevede un processo di verifica trasparente. L'Istat ha l'obiettivo fondamentale di fare informazione. Non ci deve essere alcun condizionamento politico, questo è chiarissimo – dice al Messaggero – I dati sono quelli, poi spetta alla politica individuare le azioni necessarie". Blangiardo promuove la gestione Alleva e dice: "Vorrei continuare nello stesso solco". E sui migranti: "Non ho mai detto che i migranti non servono: servono ma non sono la soluzione. E non sono nemico dello ius soli: quella legge si è sgonfiata da sola". La Stampa presenta Blangiardo come l'anti-Boeri: "Porte chiuse ed espulsioni. Per i migranti non c'è più posto". E per fermarli "basta informarli: bisogna togliere a tanti poveri disgraziati l'idea che la soluzione ai loro problemi è indebitarsi e imbarcarsi". Il problema della natalità i combatte con il piano nazionale della famiglia del 2012: "Era condiviso da tutti, basta applicarlo".

ESTERI
Migranti sulle navi della Ue, Moavero "riapre" i porti (Corriere in prima e p.8). Il ministro degli Esteri, dopo il colloquio con l'omologo tedesco, annuncia che "l'Italia garantirà l'approdo nei suoi porti alle persone salvate dalle navi militari durante il periodo necessario a raggiungere una revisione delle regole operative della missione Sophia". E dalla Ue arriva l'offerta: centri controllati e rimpatri assistiti (Stampa p.11). La Commissione elabora un documento per gestire l'accoglienza, attraverso procedure d'asilo accelerate e piattaforme nei Paesi extra Ue. Intanto, sull'accoglienza, arriva la stretta di Salvini: aiuti solo ai rifugiati (Messaggero in prima e p.11 e altri). La direttiva del Viminale prevede tagli alle spese, si passa da 35 a circa 20 euro al giorno, e inclusione sociale limitata, cioè riservata esclusivamente ai beneficiari di forme di protezione, a chi è in attesa verranno solo "assicurati servizi assistenziali di prima accoglienza". Sulla Stampa (p.9) parla Gian Carlo Blangiardo, il pole per la presidenza Istat: "Non ho paura di parlare di espulsioni e porte chiuse. Bisogna togliere a tanti poveri disgraziati l'idea che la soluzione dei loro problemi sia indebitarsi per infilarsi su una barca o attraversare il deserto rischiando la vita per arrivare qui: rischiano di ritrovarsi di nuovo alla casella si partenza". Intanto, Avvenire (in apertura e p.5) riprende i numeri che vedono diminuire il numero delle partenze ma aumentare quello dei morti: a luglio raddoppiate le vittime rispetto al 2017, quando gli arrivi erano 5 volte di più.
Guerra dei dazi, Juncker da Trump per tentare l'ultima mediazione (Sole p.17). Bruxelles domani proporrà idee "fuori dagli schemi" per cercare una soluzione ma prevale il pessimismo, visti gli umori del presidente Usa dopo la sentenza dell'Antitrust Ue su Google. Parallelamente la Commissione europea lavora a contromisure nel caso di un ulteriore giro di vite da parte statunitense: si parla di dazi del 20% su prodotti importati Usa per un ammontare di 10 mld. Ma la Germania si batte per una posizione europea meno rigida, essendo la sua industria automobilistica la più esposta ai dazi americani.


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Commentario del 23.07.18

Primo Piano Rassegna Stampa
Lunedì 23 luglio 2018

IN PRIMA PAGINA
"Sergio ci ha salvato ma non tornerà più". Manley è già al lavoro, Fca riparte da Torino (Stampa e Repubblica). Per la nuova Fca senza Marchionne la prova dei mercati (Corriere). La fine di Marchionne in primo piano su tutti i giornali. Sul Fatto i timori di Torino di restare senza auto. Su Repubblica il ricordo di Renzi: "Ha cambiato l'industria del nostro Paese". Sul Corriere quello del presidente di Confindustria Boccia: "Ruppe con noi, aveva ragione". Verità, Giornale e Libero contro chi festeggia: i boia di Marchionne. Bertinotti: "Si critica il ruolo, mai la persona" (Repubblica).
Spazio anche alla politica. Sulla Verità parla Casaleggio: "Il cambiamento travolgerà tutto. Il Parlamento? Forse sarà inutile". Sul Corriere parla Salvini: "Bruxelles riveda le sue regole". Su Libero intervista a Toninelli: "Sono pratico e me ne frego se mi danno del razzista. Penso a salvare vite umane". Su Repubblica e Fatto lo scontro tra Pd e Di Maio sugli indennizzi ai licenziati. E Tria blinda il bilancio. Sul Corriere l'ultimo sondaggio: testa a testa 5Stelle-Lega, centrodestra oltre il 41%. Nomine, dopo la Cdp tocca alla Rai e all'Istat. All'Istat arriva il demografo che bocciò lo ius soli (Messaggero).
Sul Fatto il conto dei migranti: meno morti dell'anno scorso, ma a giugno sono di più. Minniti: "Tripoli non può tutelare da sola le vite in mare".
In cronaca, sul Messaggero l'allarme negli ospedali: "In corsia mancano medici specializzati". Sul Sole la nuova linea dei ministro Grillo sulle vaccinazioni: via l'obbligo dove la copertura è già sufficiente.
Repubblica ricorda Raul Gardini, a 25 anni dal suicidio. L'ex pm Colombo: "Con la sua fine il Paese scoprì Tangentopoli". Mai chiariti gli oscuri rapporti con la mafia. Sul Fatto la nuova Cupola si organizza.
Golf in prima pagina per la storica impresa di Molinari, primo italiano a vincere un Major (Repubblica). Formula Uno, successo di Hamilton, per Vettel occasione sprecata (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
"Nella prossima manovra il taglio delle tasse. Andremo oltre i numeri Ue": sul Corriere parla Salvini e parla di economia e rapporti con la Ue. "Ci hanno eletto per cambiare. Se gli italiani avessero voluto proseguire sulla linea di Monti, letta, Padoan, Renzi e Gentiloni avrebbero votato in modo diverso. Cercheremo di cambiare anche alcuni numeri scelti a tavolino a Bruxelles, che molti Paesi Ue ignorano bellamente. Noi metteremo al centro la crescita e la pace fiscale, che ti porta soldi e non li porta via e ti consente di avviare la flat tax. E poi la riforma delle pensioni per aprire il mercato ai giovani, che va fatta a prescindere dai numeri di Bruxelles. E naturalmente ci sarà anche il capitolo sul reddito di cittadinanza. Di sicuro la manovra di autunno sarà diversa rispetto a quella degli ultimi anni e daremo le preme risposte sulla riduzione delle tasse". Sul decreto dignità Salvini promette "miglioramenti", e di togliere "una follia introdotta da Gentiloni, la tassa sulle sigarette elettroniche". Quanto all'Ilva "l'obiettivo è che si continui a produrre".
Ma dal G20 di Argentina Tria blinda il bilancio: il programma di governo sarà applicato "entri i limiti delle compatibilità di bilancio" e non ci sarà manovra bis perché l'economia rallenta. Dal governatore di Bankitalia Visco allarme sulla crescita: "Aumentati i rischi al ribasso sulla crescita". Tria: "Se la crescita rallenterà le manovre economiche diventano più complicate".
Sul Foglio (in prima e a p. 2 e 3) l'allarme di Padoan: solidità e fondamenti ritrovati dopo la grande crisi sono di nuovo a rischio. Le politiche sovraniste e populiste generano incertezze pericolose, perseguono idee di società insostenibili, bloccano le riforme, seminano panico. Flat tax e reddito di cittadinanza si elidono tra loro: la vera arma contro la disuguaglianza è il lavoro e un settore dei servizi più avanzato. Quanto al giudizio dei mercati, non è una cospirazione permanente ma la misura della credibilità e della reputazione del Paese.
"Caro Padoan sbagli – dice Claudio Borghi a Repubblica – E' la Ue a punire l'economia ma noi dobbiamo fregarcene".
Su Libero parla il ministro Toninelli: "In linea di principio non bloccherò le opere già in corso ma è chiaro che sulle principali sto analizzando i dossier. Pensavo di poter decidere in un paio di settimane ma ci vorranno mesi, sono pratiche complesse". Vale anche per la Tav: "Se i benefici supereranno i costi alla fine la faremo anche se Cinquestelle era contraria e non si sarebbe mai imbarcata in un'opera simile. Non possiamo far pagare ai contribuenti penali enormi per i danni ai Paesi e alle aziende con cui i precedenti governo italiani sono impegnati". Stesso discorso per la Tap. "Non siamo cambiati, ci siamo evoluti. Siamo più preparati".
Sul Messaggero il risiko delle nomine. Venerdì in consiglio dei Ministri si discute di Istat: il mandato di Alleva è scaduto la settimana scorsa, il governo accelera sulla sostituzione, forse anche in vista di quella "sinergia" evocata dalla sottosegretaria Castelli. Il nome che la ministro Giulia Bongiorno dovrebbe fare è quello di Gian Paolo Blangiardo, professore ordinario di demografia alla Bicocca, avversario dell'immigrazione, dello ius soli e della tesi di Boeri sul peso che ha il lavoro degli immigrati sul sistema previdenziale.

ITALIA-POLITICA
Sul Corriere il sondaggio Ipsos che evidenzia il testa a testa tra M5S e Lega nel gradimento degli italiani. I grillini tornano avanti con il 31,5%, vista la prima lieve flessione della Lega, perde lo 0,2% ed è al 31%. L'avanzamento del M5S coincide con il crollo dell'1,9% del Pd. Ancora in calo anche Fi, ora sotto l'8%. Nel complesso, il centrodestra vale il 41,7%
"Il cambiamento travolgerà il mondo dei burocrati e i baroni dell'intellighenzia": La Verità intervista Davide Casaleggio, che spazia dai temi legati a robot e innovazione alla democrazia diretta, dai social netework alla globalizzazione. Poi si concentra sul M5S: "Ha portato in Parlamento il maggior numero di laureati. C'è un cambiamento in atto che è ineluttabile e investirà tutti gli ambiti sociali, istituzioni pubbliche incluse. L'Italia ha bisogno di recuperare la dimensione civica".
Migranti: Libero intervista il ministro delle Infrastrutture Toninelli: "Stiamo salvando vite umane in sicurezza e legalità. Questo governo ha impresso una svolta in Italia e Ue sull'immigrazione raccontando la verità e tirando fuori i numeri. Prima c'era autolesionismo politico: l'accordo Sophia autorizzava tutti a portare i profughi del Mediterraneo in Italia, oggi abbiamo ottenuto che l'Ue a far seguire alle promesse i comportamenti e che anche gli altri paesi ospitino la loro parte di migranti". Sui risultati ottenuti in Europa da questo governo si concentra anche il ministro della Difesa Trenta, che alla Verità dice: "Quando il premier Conte ha ottenuto che fosse riconosciuto il principio per cui i confini dell'Italia sono i confini dell'Europa ha determinato un cambio di prospettiva importante. E' giusto che i migranti recuperati non siano sbarcati tutti in Italia. Le missioni europee devono continuare, Sophia fa cose importanti: controlla i traffici di armi, di petrolio, di uomini". "Meno morti dell'anno scorso, ma a giugno sono di più": Fatto guarda al numero delle vittime da inizio anno. Nel 2018 emigrare verso l'Italia è più difficile e anche più pericoloso. "Ridurre le partenze significa ridurre il numero di morti in mare" spiega Salvini nell'intervista al Corriere. Il titolare del Viminale risponde anche all'invito all'umanità rivolto da Papa Francesco: "L'appello del Papa lo coniugo con azioni concrete e spendendo soldi veri in Africa: il Trust Fund è poco ed è arrivato in ritardo, ma la via è quella". L'ex ministro Minniti al Fatto: "L'immigrazione è un fenomeno strutturale, non un'emergenza, e una moderna democrazia deve governare i flussi migratori, combattendo l'illegalità ma costruendo percorsi di legalità". Intanto, il Viminale invia una nuova mail alle commissioni che valutalo le richieste di asilo dei rifugiati: troppi permessi, disattesa la circolare di Salvini. Nella mail si chiede di "abbassare il trend" (Repubblica). Una ricerca condotta da More in Common, rete internazionale attiva sui problemi di convivenza, e Ipsos evidenzia come la questione sbarchi stia lacerando l'Italia: più divisi dei Paesi con molti rifugiati, ma spaventa più lo Stato "debole" che la presenza degli stranieri (Corriere). E Davide Casaleggio alla Verità dice: "Quello che conta è la percezione che hanno i cittadini quotidianamente dell'immigrazione. Gli ultimi dati sono confortanti: l'Italia è un Paese sicuro".

ESTERI
G20, scontro frontale Francia-Usa sui dazi (Stampa) Al G20 di Buenos Aires non sono mancate le polemiche contro la politica economica protezionista statunitense: la Francia ha accusato Trump di voler applicare al commercio mondiale "la legge della giungla", sulla scia dell'Fmi che ha calcolato in 430 mld la mancata crescita del Pil planetario per via delle guerre doganali. Tuttavia il segretario al Tesoro americano ha rincarato la dose: "Pronti a colpire tutti i 500 mld di esportazioni cinesi verso il nostro paese. Pechino dovrebbe aprire i suoi mercati affinché tutti possano competere equamente, dal canto nostro vorremmo vendere più prodotti in Cina".
Washington preme su Roma: "Subito il Tap". Sulla Stampa l'invito del Dipartimento di Stato al governo Conte. "Sollecitiamo gli italiani a continuare la realizzazione del gasdotto Tap, in quanto rappresenta un passaggio chiave per portare il gas del Mar Caspio in Europa". Lo scopo è quello di liberare l'Ue dalla dipendenza energetica da Mosca. Ma nel punto di arrivo, a Meledugno, in Puglia, continuano le proteste per l'impatto ambientale.

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