Commentario del 15.07.2018

IN PRIMA PAGINA
Decreto dignità, sulle prime stime alta tensione Di Maio-Tesoro (Repubblica). "Boicottato il mio decreto": Di Maio mette sotto accusa la squadra di Tria (Stampa e altri). Di Maio minaccia chi dice la verità sul suo decreto (Giornale). Libero attacca il ministro: dilettante allo sbaraglio, sbaglia e incolpa gli altri. Stirpe (Confindustria) al Sole: "Il decreto punisce il lavoro". Il giallo degli 8 mila posti di lavoro in meno (Fatto). E la Meloni a Libero: "Salvini non può votare il decreto stupidità del M5S". Flat tax, subito le partite Iva. Pace fiscale al via dal 2019 (Sole).
Berlusconi intervistato dal Giornale si rivolge a Salvini: "I grillini sfasciano l'Italia". Sulla Stampa parla il segretario Pd, Martina: "Le scelte dei vicepremier rovinano l'Italia". Sondaggio Ipsos sulla Verità: Renzi perde anche tra gli elettori Pd: è la prima volta.
Migranti, primi sì dall'Europa (Corriere): un round all'Italia (Messaggero). L'Italia rifiuta i profughi (Libero). Anche Conte per la linea dura, a Francia e Malta 100 rifugiati (Repubblica). Il premier e il ministro Moavero ai partner europei: "Ora facciamo un po' per uno" (Fatto). Giornale attacca: l'Europa se ne prende 100 su 450. Salvini in una lettera al Corriere: "Un pilota ai comandi c'è".
Usa-Russia: Siria e atomiche, così Trump prepara il vertice con Putin (Stampa).
Calcio, oggi la finale dei mondiali tra Francia e Croazia. Ieri il Belgio si è aggiudicato il bronzo battendo l'Inghilterra (Repubblica e altri). Ora il ritorno alla normalità spaventa la Russia (Stampa).
Wimbledon, Djokovic batte Nadal. In finale trova Anderson (Repubblica e altri). Ieri, Serena William battuta in finale dalla Kerber. In finale 10 mesi dopo il parto, la Williasm: "Alle mamme là fuori: ho giocato anche per voi" (Corriere).

ITALIA-ECONOMIA
Polemiche sul decreto dignità, Di Maio si butta sul complotto: "Decreto sabotato dalle lobby" (Repubblica e tutti). A pesare è il nodo degli 8 mila posti persi all'anno evidenziato nella relazione. L'accusa alla squadra del Tesoro: "Manomessa la relazione". Ma il Mef smentisce. Grillini ai ferri corti con Tria: dubbi di Di Maio sul numero uno del Tesoro, ritenuto troppo vicino all'Europa (Stampa p.4). L'attacco del M5S: "Faremo pulizia delle vipere". Corriere (p.8) evidenzia come a finire nel mirino sia il ragioniere generale Daniele Franco, anche se a fare la stima sui possibili 80 mila posti di lavoro persi in 10 anni è stato l'Inps, secondo cui l'effetto della stretta sui contratti a termine non determinerà automaticamente una loro trasformazione in contratti stabili. Di Maio sbaglia e grida al complotto, attacca Libero (p.4). Secondo Repubblica (p.3) il ministero del Lavoro era stato avvertito con una mail che l'impatto del decreto su conti e occupazione sarebbe stato negativo, ma ha comunque deciso di procedere. Ma l'economista e consigliere di Di Maio, Tridico al Corriere (p.9) spiega: "Dire che nel 2028 8mila persone non verranno assunte mi pare un'acrobazia probabilistica. Si potrebbe ipotizzare, allo stesso modo, che quei contratti vengano trasformati a tempo indeterminato: sono domanda aggregata e investimenti a determinare l'occupazione, non le ipotesi sul tipo di contratto. Inoltre – aggiunge l'economista – quando il decreto arriverà in Parlamento, dovrebbe essere aggiunto un incentivo alle assunzioni stabili. L'idea è introdurre una clausola di trasformazione automatica". Poi Tridico torna anche sulla questione voucher: "Non mi sembra ci sia intenzione di liberalizzarli e tornare alla situazione precedente". Giornale (p.10) all'attacco delle misure del governo su welfare ed occupazione: il "miracolo" gialloverde, bruciati in pochi giorni 500mila posti di lavoro. Una volta i governi promettevano un mln di occupati in più. Oggi succede l'esatto contrario con lo stop al lavoro festivo, il decreto dignità e le esportazioni. Sul Sole (in prima e p.3) parla il vicepresidente di Confindustia, Maurizio Stirpe: "Il decreto punisce il lavoro, non ci aspettiamo che riesca a dare una risposta efficace al problema della precarietà: il decreto riduce la flessibilità per le imprese e, reintroducendo le causali, aumenta l'incertezza e il contenzioso sui contratti a termine. E l'aumento del costo degli indennizzi può scoraggiare i contratti a tempo indeterminato: si va nella direzione opposta rispetto alle intenzioni del governo. Il provvedimento contrasta con la creazione di un clima favorevole per le imprese, che probabilmente faranno maggior ricorso a tecnologie labour saving". Secondo Stirpe quello che bisognerebbe fare è "introdurre detassazione e decontribuzione per favorire le assunzioni di giovani con il contratto a tempo indeterminato".
Tra le misure allo studio del governo su economia e fisco, ci sono l'introduzione della flat tax per le partite Iva e la pace fiscale sugli accertamenti (Sole in prima e p.2). Al Mef si lavora per inserire l'ampliamento del regime forfettario di Pmi e professionisti già nel decreto legge di fine giugno, mentre la rottamazione partirà dal 2019.

POLITICA
Sul Giornale parla Silvio Berlusconi, che lancia la sua candidatura in vista delle Europee 2019, poi si rivolge a Salvini: "Forse il suo errore principale è continuare a parlare come se fosse in campagna elettorale, ma governare è qualcosa di diverso. Al momento non sembrerebbe che Salvini si stia facendo carico degli interessi di tutto il centrodestra: vedremo se saprà bloccare o cambiare il decreto dignità, che è letale per chi lavora e per chi crea lavoro. E ho dei dubbi che con questo governo vedrà mai la luce la vera flat tax, che deve consistere in una sola aliquota: è incompatibile con i programmi pauperistici del M5S". Poi sulle prospettive del governo gialloverde, Berlusconi dice: "Durerà fino a quando Salvini non si renderà conto che permettere a Di Maio di massacrare l'Italia produttiva non è solo dannoso per il Paese, ma anche elettoralmente disastroso per la Lega e i leghisti". Sulla stessa linea anche Giorgia Meloni, che a Libero (in prima e p.5) dice: "I primi provvedimenti dimostrano che il M5S rimane strutturalmente di sinistra. La Lega è stata un punto di riferimento per l'Italia produttiva del Nord-Est, non so come faranno a spiegare questo provvedimento". Poi sui sondaggi che vedono il boom della Lega, la leader di FdI spiega: "Mentre la Lega cresce, noi registriamo un picco di adesioni. In questi anni FdI non è mai stato scalfito dagli exploit degli altri: crescevamo quando Renzi era al 40%, quando sono esplosi i 5S e oggi che la Lega è in progressione".
Contro l'esecutivo Di Maio-Salvini-Conte si schiera anche il segretario del Pd Marina, che alla Stampa (p.7) dice: "Noi progressisti dobbiamo giocare all'attacco, cercando di rovesciare il confronto con i nuovi nazionalisti, per dimostrare che la tutela dell'interesse nazionale può stare meglio nelle mani di altri: perchè le loro scelte minano l'interesse nazionale. Il Pd andrà unito contro il decreto dignità, tanto più dopo che Di Maio scopre che i suoi stessi uffici certificano la drastica riduzione dell'occupazione: lui grida al complotto, dimostrando la sua irresponsabilità e la sua ansia di prestazione con Salvini sul fronte della propaganda".

ESTERI
"Migranti in più Paesi": l'Italia prova a bissare il modello Lifeline (Repubblica e tutti). Dei 450 migranti soccorsi in mare che stanno per sbarcare, una parte sarà redistribuita: 50 andranno in Francia e 50 a Malta. L'annuncio è arrivato dallo stesso premier Conte, che ha aggiunto: "A breve arriveranno adesioni di altri Paesi: finalmente l'Italia è ascoltata" (Corriere p.2). Ad aiutare il premier nella gestione del caso è stato il ministro Moavero: in asse col premier ha lavorato alla lettera ai partner europei in cui è stato ribadito il concetto di "fare un po' per uno" (Fatto in prima e p.2). "La redistribuzione diventi una prassi" è il messaggio che Conte e Moavero (Messaggero p.3). Il premier per la prima volta dal suo insediamento si fa carico dell'emergenza sbarchi (Stampa p.4), stavolta l'esecutivo si è mostrato compatto sulla strategia (Messaggero p.2). "Conte si converte alla linea dura e incassa la fiducia di Salvini" titola Repubblica (p.7). Il ministro dell'Interno in una lettera al Corriere (in prima e p.5): "I 100 migranti che saranno accolti da Francia e Malta sono l'ultimo risultato raggiunto, ma non mi basta: voglio invertire la rotta incrementando il numero dei funzionari delle Commissioni territoriali che devono riconoscere o meno la protezione internazionale per i migranti. Usando i fondi Ue – spiega Salvini – taglieremo la burocrazia per velocizzare l'identificazione dei migranti. Vogliamo togliere ossigeno a chi utilizza l'immigrazione come business. Intanto, da Tripoli, fanno sapere che non è esclusa la possibilità che una parte dei 450 migranti salvati in mare possa essere ripresa dalla Libia (Stampa p.5). Sul Messaggero (p.3) parla l'ammiraglio Lolli: "La legge del mare non impone di accogliere le persone salvate. Dal punto di vista giuridico non sono naufraghi, perchè cercano di farsi salvare apposta".
Domani vertice a Helsinki tra Trump e Putin, ma su Siria e nucleare l'incontro parte in salita (Messaggero p.8). Il presidente americano prova a lanciare segnale segnali rassicuranti parlando di "dialogo più facile" con il numero uno del Cremlino, ma da Mosca arriva l'avvertimento: "Forse non ci sarà un documento congiunto". Le carte in mano a Trump la Siria e il disarmo, mentre il presidente russo chiederà una minore presenza dei militari Usa in Europa, il suo obiettivo è indebolire la Nato (Stampa p.1o-11). Per il Fatto (p.3) l'incontro Trump-Putin è simile a quello Bush-Gorbaciov: un rischiatutto per l'americano. Ma per Libero (p.9) i guai per il presidente Usa sono in casa: mentre si prepara al summit di domani con l'omologo russo, il clima viene guastato dalle accuse a 12 agenti russi nell'ambito dell'indagine sul Russiagate. Tra depistaggi, bitcoins e alias, i russi spiavano Hillary Trump (Stampa p.10).

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