Commentario del 05.07.2018

IN PRIMA PAGINA
Temi economici in primo piano. Ancora polemiche sul "decreto dignità". A rischio investimenti e lavoro: l'allarme delle imprese del Nord (Sole). Di Maio alla Stampa annuncia: "Subito sgravi per le imprese". Tremonti al Sole: "delocalizzazioni a rischio". Al Sole parla anche la Furlan (Cisl): "Tagliare il costo del lavoro 'full time'". Maggioranza divisa su contratti e voucher (Corriere): Di Maio e Salvini litigano già (Libero). Intanto, sulle pensioni, lite Salvini-Boeri sugli 8 mld di costo dell'introduzione di "quota 100" (Sole e altri). Il presidente dell'Inps sui migranti: "servono parlano i dati". L'inchiesta: aumenta il peso sul Welfare (Messaggero). La Stampe definisce Boeri "l'uomo che sfida tutti i governi".
Tiene banco anche l'inchiesta sui fondi della Lega. Carroccio a rischio chiusura (Giornale). Salvini al Colle per i soldi (Fatto). Lega contro giudici, appello al Quirinale (Messaggero). Un caso la mossa di Salvini (Corriere). Su Libero la "verità sui 49 mln che la Lega non ha rubato".
Roma, il Fatto intervista la sindaca Raggi: "Così supero i campi rom. Zingaretti gioca su Roma".
Esteri-Germania, economisti contro la Merkel (MF).
Esteri-Iraq: alla Stampa parla l'imam Al Sadr: "A Teheran dico, giù le mani dal mio Iraq".

ITALIA-ECONOMIA
In primo piano ancora le polemiche sul "decreto dignità". L'allarme delle imprese del Nord: "A rischio investimenti e lavoro" (Sole in prima e p.2-3 e tutti). Le aziende, preoccupate, chiedono flessibilità: serve subito un confronto. L'urlo del Nord abbandonato: "Il Carroccio ci ha tradito" (Giornale p.3 e tutti). Di Maio, intervistato dalla Stampa (in prima e p.3): "Siamo il governo amico delle pmi. Le critiche sono arrivate dalle organizzazioni che rappresentano le grandi industrie. Le pmi sanno che siano al lavoro per ridurre la burocrazia a rendere meno pensanti per loro le buste paga: chi non sfrutta i lavoratori non ha nulla da temere. La nostra lotta è contro la precarietà, che è una sciagura anche per le aziende – dice il vicepremier –: applicheremo selettivamente la riduzione del cuneo fiscale, cominciando dai settori strategici come made in Italy, tecnologie, cultura e turismo". Furlan (Cisl) al Sole (in prima e p.2): "Contro la precarietà bisogna tagliare il costo del lavoro a tempo indeterminato. Serve un confronto tra governo e parti sociali, le novità sui rinnovi dei contratti a termine sono in linea con quanto accade in Ue, ma il problema è la reintroduzione delle causali". E il giuslavorista Pavone alla Stampa avverte: "Con la riforma, il rinnovo dei contratti a termine diventerà quasi impossibile". Mentre la segretaria Cisl Furlan al Sole parla anche di delocalizzazioni: "E' la parte del dl che condivido di più: non si può lasciare che le multinazionali arrivino, prendono agevolazioni, spostano i siti produttivi e lasciano disoccupazione". Dubbi sulle mosse contro le delocalizzazioni espressi invece dal leghista Maroni, che a Libero (p.5) mette in guardia: "Così le aziende fuggiranno". E Tremonti al Sole (p.3) dice: "Ci sono elementi formali che erodono credibilità al sistema. Nella formulazione attuale si profila un forte incremento di contenziosi, che impatta sulla credibilità anche internazionale del nostro ordinamento".
La Lega vuole smontare il decreto e incassa il ritorno dei voucher (Repubblica p.2 e altri): Salvini annuncia modifiche in Parlamento - "per renderlo più produttivo" -, ma trova la sponda di Di Maio solo alla reintroduzione dei buoni lavoro in settori come agricoltura, turismo e lavori domestici. Sul resto, il leader 5S dice: "Se vogliono annacquare il dl faremo argine" (su tutti). Maroni a Libero: "Modificherei il dl introducendo vantaggi per le assunzioni stabili, reintroduzione dei voucher e cambio di strategia contro le delocalizzazioni: non punizioni per chi se ne va ma incentivi a restare". Su licenziamenti, voucher e contratti prime divisioni tra 5S e Carroccio (Corriere e tutti).  Ma per la Stampa la Lega media: non presenterà emendamenti al testo, tutto verrà risolto all'interno del governo. La differenza di vedute resta contenuta, la Lega non intende incendiare i rapporti.
Tiene banco anche lo scontro su pensioni e migranti tra Salvini e Boeri (su tutti). "Abbiamo bisogno di immigranti regolari che paghino fin da subito i contributi per sostenere il sistema pensionistico" ha detto il numero uno dell'Inps, che sull'introduzione di 'quota 100'  avverte: "Costa dagli 8 ai 20 mld l'anno, non si può smontare la Fornero". L'attacco di Salvini: "Vive su Marte". Un'inchiesta del Corriere (p.5) evidenzia come gli stranieri salvino l'Inps, tra lavori umili e più figli: essendoci sempre meno italiani che alimentano le casse previdenziali, l'abbassamento dell'età pensionabile comporterebbe un aumento dei contributi. Ma il Messaggero (p.5) scrive: dagli stranieri 11 mld all'Inps, ma uno su tre pesa sul welfare. DI Maio alla Stampa: "Con la disoccupazione giovanile al 30%, mi pare complicato sostenere che l'immigrazione sia necessaria. E non importa se in questo momento non siamo di fronte a un'invasione. Il mandato di Boeri scade nel 2019, su molte cose abbiamo una visione comune. Ma l'Inps deve fare il suo lavoro e lasciare a noi la politica. Boeri dice che 'quota 100' costerebbe 20 mld? Fa riferimento a quattro diverse ipotesi con pesi differenti. Noi abbiamo un obiettivo, ma ci affideremo al buonsenso". Sul Corriere (p.4) parla Alberto Brambilla, candidato a succedere a Boeri all'Inps: Da lui mi sarei aspettato che ci parlasse dei conti e dell'attività dell'Inps. Le stime sulle pensioni? Non è normale che non si aspetti di capire quali sono i capisaldi della proposta". Intanto, la Stampa (p.5) fa il ritratto di Boeri, "l'extraterrestre scomodo che non fa sconti a nessun governo. Protagonista di velenose polemiche con Renzi e con la maggioranza di centrosinistra e l'esecutivo Gentiloni. Adesso tocca a Lega e M5S".

ITALIA-POLITICA
Lega a rischio chiusura (Giornale p.7). In merito all'inchiesta sui soldi scomparsi del Carroccio, Salvini all'assalto chiede l'intervento del Quirinale: "Deve intervenire, la Cassazione attacca la democrazia" (su tutti). Ma il costituzionalista Luciani al Corriere (p.3) avverte: "La Carta esclude l'intervento del Colle".  La replica di Csm e Anm al segretario della Lega: "Inaccettabile". Intanto, il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi invita alla prudenza: "Non è stato disposto nessun sequestro, bisogna attendere il Riesame. Dire che è un processo politico – prosegue – è come dire che un chirurgo, quando opera, compie un intervento politico su un paziente perchè è di un partito o di un altro. La procura di Genova lavora solo su profili tecnici" (Corriere p.2). Su Libero (in prima e p.7) la "verità sui 49 mln mai rubati dalla Lega: per i pm Bossi avrebbe preso solo un mln, perchè allora bloccarne 48? E ora il partito rischia di perdere parte del 2x1000". Ma il Corriere (p.2) evidenzia l'enigma dei soldi: lingotti, diamanti e fondi in Tanzania. I soldi in mille rivoli per amministrare il partito, ma una parte non si sa dove sia finita. Finora recuperati solo 3,5 mln dei 49. Istruttoria della GdF sui conti correnti (Messaggero p.2).Il Carroccio può salvare i conti, ma trema per un nuovo superteste (Stampa p.5). "Assediati dai pm ma alleati con i giustizialisti" scrive Minzolini (Giornale). Il Carroccio studia un'exit strategy: nuovo partito e nome diverso (Messaggero p.3). Il piano per salvarsi prevede un taglio netto con il passato, e aumentano i timori dello stato maggiori per le elezioni Europee.
M5S, neoeletti in rivolta per i contributi obbligatori: allarme tra senatori e deputati per gli oboli da versare al fondo pmi e a Rousseau (Messaggero p.7 e tutti).

ESTERI
"Irresponsabile chiudere i confini": Mattarella ribadisce la necessità di "non essere emotivi" e di "affrontare il fenomeno delle migrazioni in modo comune con la Ue" (Corriere p.6 e tutti). "Cancellare Schengen è poco responsabile" ha detto il capo dello Stato. Secondo una stima di Bruxelles, Schengen rappresenta il tesoro dell'Ue: scambi per 3 mld, limitarlo potrebbe costare fino a 1.430 mld mld in nove anni, una sua cancellazione "produrre effetti devastanti sulle economie degli Stati membri" (Messaggero p.11). Ma Vienna annuncia controlli al Brennero a partire da luglio (Repubblica p.6). Nonostante l'annuncio austriaco, i dati indicano che nel mese di giugno al Brennero la quota di migranti è stata pari a zero: crollati i transiti verso Nord, solo 149 mln 2018 e non sono stati registrati passaggi nel mese scorso (Corriere p.7). Dall'Austria arriva uno sgambetto all'Italia: Kurz si accoda alla chiusura tedesca e annuncia che i "profughi da respingere debbono tornare verso i Paesi di primo ingresso" (Libero p.11). Ma secondo la Stampa (p.10) l'Austria fa subito marcia indietro: "Non ci conviene bloccare il Brennero".
Dazi, la Cina vuole "arruolare" la Ue (Giornale p.18): dalla mezzanotte di domani scoppia la guerra a colpi di tariffe tra l'America e il Dragone. Pechino propone un comunicato congiunto contro Trump, ma Bruxelles dice no. La Cina cerca di approfittare dei contrasti tra Europa e Usa sui commerci per dividere il blocco occidentale (Stampa p.18). Intanto, il secondo round sui dazi, manda al tappeto le Borse (Corriere p.33): i timori di una replica di Pechino alle tariffe Usa che scatteranno domani hanno fatto perdere l'1% a Shangai, lo 0,31% a Tokyo, lo 0,26% a Francoforte e lo 0,36% a Piazza Affari.
Turchia, è ufficiale: Erdognan si proclama dittatore (Libero p.13). Dopo la vittoria elettorale, il presidente turco fa cambiare la Costituzione per assumere tutti i poteri del governo.

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