Commentario del 18.07.18

IN PRIMA PAGINA
Migranti sempre in primo piano per il giallo su due morti in mare: lite tra Ong e Salvini (Corriere). Accuse ai libici per un bimbo e una donna morti (Repubblica). Il Viminale: "Falso, tutti salvi" (Messaggero). Avvenire: sommersi e non salvati. Il Giornale: vogliono far passare Salvini come un killer. Su Stampa e Repubblica il piano del governo per la tregua con Berlino sui migranti di ritorno.
In primo piano anche l'economia, con le mosse di Tria: tasse giù, ma se si può (Corriere). Nei piani c'è anche il reddito di cittadinanza "ma attenti alle risorse" (Messaggero). Sul Corriere il bonus sui contratti. Sulla Stampa i tagli alle pensioni d'oro: fino al 40% ai manager. Sul Sole le rassicurazioni di Moavero: "Sul gasdotto Tap l'Italia manterrà gli impegni". Sulla Stampa la frenata di Palazzo Chigi sulla fusione Fs-Anas. Di Maio attacca le banche (Messaggero), il Giornale attacca Di Maio: assume l'amica a 70 mila euro l'anno. Intanto le nomine in Rai e Cdp dividono M5S e Lega (Corriere).
In cronaca, su tutti il patto Casamonica-'ndrangheta svelato da una pentita: 31 arresti (Messaggero). Dai Casamonica tassi al 1000%: "Chi non paga lo mangiamo vivo" (Fatto). Prestipino: "Roma come una terra di mafia" (Corriere). Su Repubblica il j'accuse di Fiammetta Borsellino: "Omertà di Stato su mio padre".
Dall'estero. Tra Ue e Giappone accordo taglia-dazi da 130 miliardi (Sole). rump innesta la retromarcia sul Russiagate: "Mi fido del rapporto degli 007" (Avvenire). Il signor Amazon si regala un trono, Bezos è il più ricco dell'era moderna (Messaggero, Giornale).
Sport, Chievo e Parma: rischio B per illecito (Messaggero). Calcio a due facce: oltre CR7 il caos (Giornale).

ITALIA-ECONOMIA
Tria frena su flat tax e Bcc (Sole): flat tax senza pesare sui conti pubblici (Corriere). Alleggerire la pressione fiscale è un obiettivo del governo ma va perseguito "compatibilmente con gli spazi finanziari". Tria, in audizione in commissione Finanze del Senato, conferma la linea della prudenza: le riforme previste dal contratto di governo vanno attuate ma mantenendo l'equilibrio dei conti pubblici e l'impegno per la riduzione del debito. Sulla Flat tax è al lavoro la task force del Ministero: per Italia Oggi sarà la riforma dell'Irap il primo passo del governo nel quadro di un più ampio disegno di riforma fiscale. Resta in pista anche il reddito di cittadinanza ma come "riedizione" di strumenti di welfare già esistenti (Messaggero). Fino ad oggi l'ipotesi era quella di mutuare assetto e risorse dal "Rei", il reddito di inclusione introdotto dal governo Gentiloni. Per il Messaggero invece ora il progetto sta cambiando forma per adattare il punto di forza del programma grillino alle richieste della lega che non vuole un sussidio ma uno strumento che traghetti chi è in difficoltà verso un'occupazione. Per questo al Mef si pensa di allargare il campo delle attuali misure di sostegno al reddito, a partire da Naspi e assegno di ricollocazione. Ma si tratta solo di ipotesi, in vista di una riforma complessiva che avrà perciò bisogno di tempi lunghi.  
Il decreto dignità è invece già al centro dei lavori del parlamento. Sul Corriere e Sole il bonus dello 0,5% in arrivo per i contratti stabili: se un'azienda trasforma un contratto a termine in un contratto a tempo indeterminato avrà indietro il contributo aggiuntivo dello 0,5% che il decreto prevede per ogni rinnovo del contratto a termine. Un gioco a somma zero, che però non dispiace a Confindustria, col presidente Boccia che parla di proposta positiva. L'emendamento della maggioranza per inserire la misura nel decreto è già pronto.
"Bene la pace fiscale, ma nessun condono. Colpiremo i grandi evasori" promette la presidente della Commissione Lavoro e Finanze della Camera Carla Ruocco in un'intervista al Corriere. "I grandi evasori li andiamo a prendere e non facciamo loro alcuno sconto. Ci saranno inasprimenti verso chi ha evaso grandi cifre". Quanto alle imprese "per loro serve un pacchetto di misure ad hoc. Utile alleggerire gli oneri fiscali".
Intanto a giugno l'inflazione scende all'1,3%: impennata di frutta e verdura (Corriere), accelera il carrello della spesa (Messaggero). I dati definitivi dell'Istat rivedono al ribasso la stima provvisoria di un decimo di punto ma confermano la tendenza in atto, ovvero  prezzi che continuano a crescere specie per gli acquisti quotidiani delle famiglie a partire da caruburanti (9,7% per la benzina e 12,6% del gasolio) e carrello della spesa (2,2%).

ITALIA-POLITICA
"I libici fanno morire donna e figlio": sul Corriere e tutti l'accusa della Ong Open Arms, dopo il recupero in acque libiche dei cadaveri di una donna e di un bimbo e di una sopravvissuta, finiti in mare per non aver accettato di salire sulla motovedetta che li avrebbe riportati in Libia. "Colpa della guardia costiera libica, sono assassini arruolati dall'Italia, amici di Salvini". Il Viminale: "Una fake news, tutti salvi i profughi intercettati dai libici" (Messaggero e tutti). A confutare la tesi della Ong ci sarebbe una troupe di una tv tedesca, che ha assistito al salvataggio del gommone dalla motovedetta libica: "Quando siamo andati via erano tutti salvi" (Messaggero) Ma il giallo di donna e bimbo morti e della sopravvissuta recuperata in mare resta. Sul Corriere l'ira di Salvini, finito sotto assedio è una montatura, cercano di screditarci. E minaccia di querelare Saviano. Intanto la Spagna sorpassa l'Italia: nel mese delle morti record (1.443, di cui 1.104 sulla rotta Libia-Italia), soccorsi e accolti da Madrid in 18 mila (Stampa). Oggi la riunione a Bruxelles per discutere la missione "Sophia": Salvini insiste sull'idea di coinvolgere maggiormente la Libia. Viminale, Esteri e Difesa punteranno a rivedere i contenuti della missione "Sophia" facendo arretrare le imbarcazioni europee verso le coste continentali, lasciando ai libici il salvataggio dei migranti in difficoltà, e assicurare condizioni di sicurezza in un porto tripolino per far sbarcare le navi direttamente li (Messaggero). Sulla Stampa il piano del governo sui movimenti secondari: migranti regolarizzati con un decreto flussi da estendere ai richiedenti asilo.
Tra Lega e M5S il muro delle nomine (Corriere in prima e p.6). La Cdp sblocca la partita: avanzano i nomi di Scannapieco per il ruolo di ad e di Palermo come direttore generale, con Tononi indicato dalle fondazioni come presidente. Melley e Ruzzu i due consiglieri espressi dagli enti bancari, oggi dovrebbero essere indicati gli altri 5 consiglieri espressi dal Tesoro. Si sblocca anche la casella della Vigilanza Rai, che dovrebbe andare a Barachini (Fi), mentre Gasparri verso la giunta per le elezioni del Senato, con Guerini pronto alla guida del Copasir. Un uomo di Google per la Rai targata 5 Stelle (Stampa in prima e p.5): Vaccarono in pole per il ruolo di ad, mentre Bianchi Clerici va verso la presidenza. Intanto, intesa raggiunta per il cda Rai: un posto anche a Pd e FdI (Messaggero). Giornale (in prima e p.2-3) attacca: per la Rai i grillini scelgono i vertici con la lotteria mentre Di Maio assume l'amica a 70 mila euro l'anno. Nel mirino la nomina a "segretaria" al Mise dell'attivista compaesana del ministro: ha 26 anni e un curriculum misterioso.
"Legittima difesa sempre ammessa" (Messaggero in prima e p.10 e altri): in Senato il ddl Lega: scompare il criterio di proporzionalità con l'offesa.  Si parte dal testo leghista, ma ci sono cinque proposte all'esame. Le opposizioni attaccano: "Pericolosa la difesa fai da te". Ma il Guardasigilli Bonafede assicura: "Nessun rischio Far West". Il capogruppo leghista al Senato, Romeo al Messaggero: "Mutuando la legislazione francese, introduciamo la presunzione di legittima difesa, che vale in ogni caso di violazione di domicilio o di ingresso nella sede di un'attività imprenditoriale. Il fascicolo d'indagine deve essere aperto, soprattutto se c'è una vittima o un ferito. Ma con questo criterio sarebbe anche chiuso in tempi ragionevoli". Ma il presidente dell'Anm, Minisci a Repubblica (p.4) avverte: "Rischioso cambiare la legge attuale. Ci sono due principi che il legislatore lungimirante non dovrebbe mai toccare: il principio di proporzionalità tra offesa e difesa, e che non si può mai evitare che il giudice valuti il caso concreto. Qualora fosse introdotta la presunzione di legittima difesa – prosegue – verebbe meno ogni possibilità, per il giudice, di valutare in modo autonomo il singolo caso, creando un'inammissibile automatismo, con il rischio che qualunque fatto di sangue potrebbe diventare legittimo". E Repubblica (in prima e p.5) segnala la scelta nelle urne della lobby delle armi: "Scegliete questi leghisti, non il M5S".
Mazzata sulla Lega. I giudici possono sequestrare i conti anche alle sedi locali (Verità in prima p.6). Il Riesame nega l'autonomia sul bilancio anche alle singole regioni: i 49 mln sono bloccati del tutto. L'ultima spiaggia del Carroccio per salvare i conti è fare ricorso alla Corte dei diritti dell'uomo: la Lega può sperare in un precedente a lieto fine di un partito turco che ebbe guai simili. Intanto, ieri nel processo d'appello per la truffa sui fondi pubblici, è stata richiesta una condanna a 1 anno e 10 mesi per Umberto Bossi, rinviata invece la richiesta su Francesco Belsito.

ESTERI
Accordo di libero scambio Ue-Tokyo (Sole): Europa e Giappone abbattono le barriere doganali (Stampa). nasce la più vasta area di libero scambio al mondo, un mercato composto da oltre 600 milioni di consumatori che rappresenta un terzo del Pil mondiale. L'export europeo già oggi vale 58 mld l'anno in beni più altri 28 in servizi, coinvolge 74 mila imprese per un totale di 600 mila posti di lavoro. L'obiettivo è incrementare queste cifre. Boccia (Confindustria) parla di accordo positivo. C'è il sì anche di Lega e M5S (Stampa). Ma Repubblica sottolinea la contraddizione, del sì al Jefta e il no al Ceta. Con l'accordo le aziende europee risparmiano un miliardo l'anno. Agricoltura e agroalimentare i settori più favoriti. Saranno soppressi anche i dazi relativi al mercato ittico ma resta il divieto di importazione in Europa di prodotti ricavati dalle balene. Per la Stampa il patto stretto con Tokyo e quello in discussione con la Cina sono il perno dell'offensiva di Bruxelles per fermare il protezionismo di Trump.
Trump che sul Russiagate fa marcia indietro: "Mosca ha interferito nelle presidenziali" (Stampa). "Piena fiducia nell'Fbi" (Messaggero). Repubblica parla di autogol di Trump a Helsinky: a spiazzarlo la rivolta di Repubblicani e intelligence, che lo hanno accusato di aver ceduto al nemico Putin. In tv la smentita: "Volevo dire tutto il contrario".

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