Commentario del 27.07.2018

IN PRIMA PAGINA
In primo piano le parole di Conte al Corriere: "Euro e Nato non si discutono". Spazio su tutti alla vicenda delle nomine: sulla Rai una guerra di dossier (Corriere). Gianni Letta tratta per Berlusconi con la Lega sui Tg. Duello con M5S sull'ad (Fatto). A proposito di nomine, in Fs l'ad Mazzoncini si dimette dopo l'azzeramento del cda. Corsa a tre per la successione (MF). Un interno per la guida (Messaggero)
Su Stampa e Repubblica apertura dedicata alla Tav. Il premier sfida la Lega: stop alla Tav. Ma c'è una maxi penale da pagare alla Ue (Repubblica). Per la Stampa Conte cede al pressing dei grillini: "Non si farà" (Stampa). Sole si concentra sul gasdotto Tap: non farlo costerebbe fino a 40 mld.
Tra politica ed economia, lo scontro sul decreto dignità. Renzi al Sole: "Decreto lavoro? Macchè è il decreto disoccupazione". Boccia (Confindustria): "Lavoro, serve un piano a medio termine" (Sole). Zaia al Messaggero: "Le imprese sono nel giusto, il decreto cambi". 
Altro tema caldo i rom, dopo gli spari alla bimba: "L'Italia non sia Far West" avverte Mattarella (Corriere e tutti). Linea dura Salvini-Raggi: sgombero a Roma con l'ok Ue (Messaggero). "Evviva, Salvini caccia i rom" esulta Libero.
In primo piano sul QN e tutti l'altolà sui del ministro Fontana alle coppie gay.
Ancora in primo piano la scomparsa di Marchionne. L'ospedale: "Era in cura da un anno" (Sole e tutti). Fca tenuta allo scuro (su tutti). Dopo il mercoledì nero, Fca tenta il rimbalzo (+3,5%). però ora fa i conti con il giallo sulla malattia di Marchionne (MF). Il manager non è morto per colpa delle sigarette (Libero).
Commercio internazionale: Juncker-Trump, la fragilissima tregua sui dazi (Sole). Le Borse credono alla tregua Usa-Ue (MF). Per Libero, Trump batte 2-0 l'Ue: ci inonderà di gas e merci americane.
Brexit: sul Corriere parla il ministro Clark: "Accordo o disastro".
Libia: al Sole parla Tajani: "Dalla Ue un piano Marshall per lo sviluppo dell'Africa".
Spagna: i migranti sfondano il muro di Ceuta, in 600 riescono a entrare in Spagna (Stampa).
Mercati: crollo storico di Facebook, "bruciati" 120 mld (Sole, MF e tutti). Il crollo più grande della storia (Corriere).

ITALIA-POLITICA
Conte a colloquio con Massimo Franco (Corriere in prima e p.2-3): "Se M5S e Lega continuano a crescere insieme nei sondaggi e a confermare il consenso nel Paese, questo governo può durare 5 anni. Stiamo provando a ricucire il Paese, che abbiamo ereditato diviso e lacerato da un referendum costituzionale sbagliato". Il premier torna anche sulle polemiche dei giorni scorsi che hanno visto protagonista il ministro Tria: "Il titolare del Mef è il custode arcigno dei conti, ma non esiste che lasci il governo, anzi è parte attiva e coinvolta nel tentativo di ottenere dall'Europa spazi di manovra che ci consentano di cambiare le cose". Europa e peso dell'Italia a livello internazionale su cui Conte si sofferma parecchio: "Ai vertici Ue, in passato, l'Italia non si è fatta valere per timore di rimanere isolata. Noi, in un'Ue debole, stiamo cercando di far capire che possiamo aiutarla a rafforzarsi, e sull'immigrazione l'atteggiamento sta cambiando a nostro favore".
Nomine: oggi il giorno della scelta in Rai (su tutti). Il primo scoglio è la scelta del presidente: alt a Bianca Clerici. Asse Pd-Fi per Minoli o Annunziata (Corriere p.6). Ma anche sull'ad c'è stallo: Salini ha dei punti deboli, l'alternativa è Ciannamea. Per il Fatto (in p.2) Gianni Letta, al lavoro per Berlusconi, spinge per Del Noce come presidente: in ogni caso, il mediatore di Berlusconi cerca di strappare un paio di direzioni. Secondo la Stampa (p.5), Salvini avrebbe avanzato una proposta al M5S: "A noi la direzione del Tg1, che sarebbe affidata a Sangiuliano, in cambio del via libera all'ad voluto dai grillini e alla rinuncia alla presidente". Per Repubblica (p.13) anche FS entra nella partita: oltre a Sangiuliano al Tg1, Salvini chiede anche Bonomi come ad delle Ferrovie al posto del dimissionario Mazzoncini. Il Corriere (p.6) cita una "guerra di dossier" tra M5S e Lega dietro le nomine. E il presidente della Camera Fico non apprezza la lottizzazione delle cariche (su tutti). E Renzi al Sole attacca: "Avevano detto che non avrebbero messo le mani nella Rai, ma ci stanno mettendo anche i piedi, la testa. Si stanno spartendo anche i direttori dei Tg, quando avranno finito litigheranno", Nello spoils system tra Lega e M5S entra anche il fronte dell'elettricità: il Carroccio vuole la presidenza dell'Arera, dove è stato indicato Paolo Arata, mentre al M5S andrebbe la guida del Gse, che vorrebbe affidare a Del Fabbro. Ma l'accordo non c'è: tra i grillini alcuni preferirebbero il Gse, dove potrebbe essere nominato Besseghini, a quel punto la Lega sceglierebbe Nucci per Gse.
Altro tema caldo i rom e gli sgomberi a Roma. "L'Italia non sia un Far West": da Mattarella l'allarme dopo gli spari alla bimba rom (su tutti). Per Breda (Corriere p.4) le parole del Capo dello Stato sono indirizzate al governo. Il ministro Salvini e la sindaca di Roma Raggi, però, spingono sulla linea dura: sgombero del campo rom con l'ok della Ue (Messaggero in prima e p.2-3). Libero (in apertura) esulta: Evviva, Salvini caccia i rom. Ma il segretario della Lega, dopo il monito di Mattarella che in molto vedono indirizzato proprio a lui, dice: "Non sono così importante" (Corriere p.5). Dal Carroccio respingono l'accusa di essere a favore delle armi e tornano a spingere sulla nuova legge per la legittima difesa.

ITALIA-ECONOMIA
Decreto Dignità. Dopo gli attacchi il governo rilancia: bonus da 300 mln sulle assunzioni stabili (Corriere p.8 e tutti). "Stiamo ancora quantificando una percentuale ma si arriva anche al 10% del costo del lavoro a tempo indeterminato" ha detto  Di Maio. L'apertura di Confindustria, Boccia: "E' in linea con il nostro pensiero, ridurre il cuneo fiscale. Immagino che i 300 mln siano solo per la trasformazione dei contratti dal tempo determinato a indeterminato perchè la cifra è bassa. Però – avverte il leader industriale – è paradossale apprenderlo in tv e non in un confronto diretto" (Sole p.20). Intanto, torna ad affondare Berlusconi, che chiede a Salvini di bloccare il provvedimento. Renzi al Sole (in prima e p.4): "Questo è il decreto disoccupazione. Non mi interessa l'eredità del mio governo ma i posti di lavoro". L'ex premier difende il Jobs Act: "Ha fatto aumentare occupati e diminuire del 75% i contenziosi in materia di lavoro. Finalmente vedo le prime proteste delle aziende del Nord Est: in quelle aree ha vinto la Lega parlando di Flat tax mentre ora il Carroccio vota per il decreto disoccupazione". E contro le proteste degli industriali del Nord Est, il leghista Da Re al Corriere (p.8) dice: "Le critiche? Imprese votate al dio denaro. Abbiamo chiesto una proroga per apportare i giusti correttivi senza sbilanciarci verso le imprese che di contentini ne hanno già avuti tanti, noi pensiamo anche agli operai. Ho criticato il decreto dignità punto per punto, ora si sta aggiustando il tiro". Il governatore veneto Zaia al Messaggero (p.9): "Se il decreto viene approvato così come è stato presentato rischia di avere un impatto pesante e il territorio è preoccupato". Libero (p.21) intervista il segretario della Fim Cisl, Bentivogli: "Mettere il lavoro al centro dell'agenda politica significa affrontare le partite della grande trasformazione del lavoro e delle produzioni, mentre c'è ancora un utilizzo del lavoro come scontro di carattere ideologico sull'operato dei vari governi, che allontana dalla discussione seria che andrebbe fatta".
Infrastrutture, "La Tav non si farà più", adesso anche Conte cede al pressing del M5S (Stampa in prima e  p.2, Repubblica in prima e p.2). L'Alta velocità sacrificata per far digerire agli elettori grillini il sì al Tap, visto che i vertici del M5S sono spaventati dai sondaggi  tra i militanti, in larga parte contrari all'opera. Ma è scontro con il Carroccio, che considera la Tav un'opera strategica. E c'è il nodo dei fondi da restituire alla Ue. Per la Stampa, la Tav sarebbe sacrificata in favore del Tap, sul gasdotto Conte avrebbe rassicurato il presidente americano Trump. Il Sole (in prima e p.8) analizza quanto costerebbe non portare avanti il progetto che porterebbe in Italia il gas naturale proveniente dal Mar Caspio: fino a 40 mld, secondo le stime elaborate da Socar, ente azero per il gas, e dalla britannica Bp. Mentre per il governo italiano i costi si aggirerebbero sui 15 mld.
Non fare il Tap costerebbe fino a 40 mld (Sole in prima e p.5).

ESTERI
Tregua fragilissima sul fronte dazi tra Usa e Ue (Sole in prima e p.3 e tutti), in attesa di negoziati commerciali bilaterali con l'obiettivo di azzerare tariffe, barriere e sussidi. La schiarita ha portato sollievo all'industria tedesca, ma le preoccupazioni Ue restano diffuse, in particolare la Francia si oppone ad un vasto negoziato che includa l'agricoltura.
Il presidente delll'Europarlamento, Antonio Tajani, al Sole (p.18) propone "da qui al 2027 per l'Africa un piano europeo da 50 mld. L'Europa ha i mezzi per attuare una strategia globale di investimenti verso l'Africa sino a 50 miliardi di euro nel budget 2021-2027 che in autunno entra nella fase di definizione dei capitoli di spesa. Cinquanta miliardi che devono servire per progetti di sviluppo nell'agricoltura, nello sviluppo di un sistema idrico efficiente, nel contrasto al cambiamento climatico, nelle infrastrutture, anche digitali, nella sanità. Soluzioni in cui molte nostre Pmi, italiane ed europee, eccellono".
Brexit, sul Corriere (p.13) parla Greg Clark, l'inviato di Londra. "Se si farà una Brexit senza accordo sarà un disastro per tutti gli europei".
Francia, Benalla su Macron: "Tutto dipende dal suo sorriso" (Corriere p.12). Pala il bodyguard dello scandalo francese: "L'Eliseo come una corte monarchica". Ma nell'intervista a Le Monde, il bodyguard spiega: "Se la prendono come me per arrivare al Presidente. Ho sbagliato, ma sono un capro espitatorio". Per il Fatto (p.13) una "tempesta in un bicchier d'acqua", ma Macron affoga.
Assalto dei migranti, Spagna in difficoltà (Messaggero p.11 e altri). In 600 scavalcano le barriere dell'enclave in Marocco ed entrano in territorio iberico. Duro scontro con la polizia, al collasso il sistema di accoglienza. E Madrid chiede aiuto all'Europa.
Libia, Libero (p.9) intervista Omar Al Hassi, leader dell'Assemblea dei Liberi Patrioti: "L'Italia può salvare il Paese dalla guerra civile continua. Parigi sta riempiendo lasciato da Roma".

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