Commentario del 30.11.2018

IN PRIMA PAGINA
Manovra, Salvini apre alla Ue. Tria: le sanzioni si possono fermare (Corriere). Deficit al 2% per l'intesa con la Ue (Messaggero). Mario Monti al Corriere: "Bruxelles con l'Italia non è stata troppo severa". Uno dei capitoli centrali della manovra resta la riforma delle pensione: quota 100 ponte per 3 anni (Sole). QN definisce quella delle pensioni una "riforma a termine". La Stampa: in pensione con un taglio del 12%.
In politica, Lega&Fi: il Partito degli Affari e il Fatto evoca un possibile ribaltone a gennaio. Intanto, in Fi cambia tutto: nasce Altra Italia (Giornale). La Lega annuncia: a gennaio la legittima difesa. Ma il M5S non ci sta (Messaggero). Caso Di Maio, quattro manufatti abusivi sui terreni del padre. Trovati anche rifiuti inerti (Sole). Giornale parla di "grosso guaio".  "Errori miei, Luigi non ne sapeva niente" dice il padre del vicepremier (Corriere). Di Maio: "io tranquillo" (Messaggero).
Scontro nel Mar Nero, Trump cancella il summit con Putin (Sole e altri). "Prima liberi gli ucraini" ha detto il presidente americano (Repubblica). La tensione in Ucraina allontana i leader (Corriere). La mossa della Casa Bianca che riapre i trattati sul disarmo (Messaggero). Conte al G20 alla prova della nuova Guerra Fredda (Stampa).

ECONOMIA
Governo pronto alla fiducia sulla manovra (Corriere p.5 e tutti). Salvini torna a ripetere: "Il deficit al 2,4% non è scritto nella Bibbia". Per abbassare il rapporto deficit/Pil si lavora al rinvio di qualche mese di reddito di cittadinanza e quota 100. "Potremmo recuperare un po' di risorse finanziarie e destinarle alla negoziazione che è in corso con Bruxelles" ha detto Conte. Ma sull'Italia pesa lo spettro della recessione, si ferma anche il settore dei servizi (Stampa p.5). Tre mesi di recessione che già spaventano mercati e imprese (Giornale p.9). Il capogruppo leghista Molinari al Foglio )p.3): "L'economia rallenta ma la ragione è da ricercarsi nel bombardamento mediatico costante: dipingono l'Italia alla stregua della Grecia, il che è falso. Le nostre misure saranno espansive. Stiamo cercando di abbassare i toni: vogliamo raggiungere un accordo con la Commissione europea. Vogliamo tranquillizzare i mercati". Premier e Tria al lavoro per ridurre la soglia del deficit vicino al 2% per fare pace con Bruxelles (Messaggero p.3). Mentre l'Europa va avanti sulle sanzioni – con gli sherpa Ecofin che danno l'ok alla bocciatura del debito italiano (Sole p.2) - premier e ministro al debutto al G20 sperano nella manovra: "Si può evitare la procedura" (Repubblica p.7). Ma la Banca centrale Usa solleva il "caso Roma" al G20 di Buenos Aires: la manovra italiana considerata tra i fattori di rischio recessione (Stampa p.4).
Corriere (p.6) intervista Mario Monti: "Non credo che la Commissione Ue sia stata troppo severa nei confronti dell'Italia ora. Le forze che sostengono questo governo non avevano avuto mai veri momenti di confronto con la realtà internazionale, vivevano nell'equivalente politico di una bolla speculativa. Ora, dopo l'impatto con la Commissione e forse la scoperta che fuori dall'Italia non si pensa affatto che dopo le Europee di maggio questa Ue sia morta, stanno cambiando idea e capiscono che la realtà è diversa da come la si immaginava". Sul Corriere (p.9) l'intervento del governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau: l'Italia cresce meno degli altri Paesi Ue e ha un tasso di disoccupazione elevato, ma non è colpa dell'euro, che invece fa parte delle soluzioni. Le politiche monetarie contribuiscono alla crescita sostenibile, mentre le politiche di bilancio e strutturali sono di competenza dei singoli Stati, ma la contropartita di questa decentralizzazione è il rispetto delle regole che abbiamo stabilito insieme.
Intanto, il testo della manovra arriverà blindato alla Camera lunedì: timing serrato per approvare la manovra prima dell'avvio della procedura sul debito (Messaggero e tutti). "Manovra senza numeri, ma vogliono la fiducia" titola il Giornale (p.8). Possibili correzioni in vista su reddito di cittadinanza e quota 100. Sulle pensioni arriva l'affondo Ue: "La vostra quota 100 è un problema – ha detto Juncker a Conte – può dare il via a un contagio in Europa" (Stampa p.7).

POLITICA
Su Repubblica (p.2-3) l'analisi sui primi se mesi del governo, che procede al ralenty tra tanti litigi e poche leggi. Dall'esecutivo Conte meno provvedimenti di Gentiloni, Renzi e Letta. Scarseggiano le norme-simbolo. E Tito su Repubblica (p.4) evidenzia la nuova egemonia leghista nei sondaggi: Salvini si è mangiato i 5S. Ora la coalizione è a rischio, ci si muove in una logica del "tutto e subito" perchè nessuno scommette più sulla durata. Il Fatto (in apertura e p.2) evidenzia il possibile ribaltone di governo a gennaio ad opera di Lega&Fi, definiti il "partito degli Affari": media, imprenditori e prenditori spingono per il ritorno all'ordine pre-4 marzo. E i governatori leghisti a Salvini dicono: "Così non reggiamo, meglio l'asse con Berlusconi". Intanto, Salvini prepara un raduno in Italia dei sovranisti per lanciare il patto alle Europee (Repubblica p.10). Possibile incontro a marzo a Firenze o Bologna con la Le Pen e altri rappresentanti europei del fronte sovranista.
Onu, vince Salvini: "Il voto sul protocollo sulle migrazioni in Parlamento a febbraio" (Fatto p.5). Il no italiano al "Global compact" ormai è quasi un fatto, mozione alle Camere solo dopo la riunione di Marrakech a cui l'Italia non si presenterà. Il testo di FdI in aula, invece, il 22 e 23 dicembre, quello del Carroccio almeno un mese dopo. Ma il M5S prova a disinnescare la bomba Lega sul governo: Salvini sonda una nuova maggioranza sul no al global compact, ma Di Maio frena: "Non è vincolante" (Giornale p.10). Giorgia Meloni a La Verità (in prima e p.5): "Siamo riusciti a far parlare di questo argomento e a impedire che il governo andasse a sottoscrivere alla chetichella il Global compact. Conte aveva già detto che sarebbe stato firmato, ma non c'era stato alcun dibattito, mentre in tanti altri Paesi se ne discute quotidianamente. Io credo che il governo abbia preso tempo. Si dice che non andremo a Marrakech e poi si vedrà. Ma io non sono particularmente tranquilla, sia Inoltre, nell'ordine del giorno che abbiamo presentato si diceva m modo chiara che il patto Onu sui migranti non va firmato. Quell'ordinedel giorno è stato bocciato. Con i voti del Pd, di Sel, dei 5S e pure della Lega. Ecco perché quando mi si parla di voto parlamentare sono preoccupata".
Dl sicurezza, sul Messaggero (p.11) parla il sottosegretario agli Interni, Molteni: "Dai grillini ci aspettiamo lealtà, la legge è nel contratto di governo. Il 5 dicembre il testo, già votato al Senato, passa in Commissione alla Camera. L'anno prossimo porteremo a casa questa norma. Con Bonafede abbiamo trovato una sintesi importante al Senato e sono sicuro che la troveremo anche alla Camera. Come abbiamo ottenuto e dato lealtà e correttezza sui temi fondamentali dell'azione nostra e del M5S, altrettanto accadrà. I voti di Fi e FdI? Indicano solo che è un ottimo decreto".
Renzi lavora al suo partito, caccia agli azzurri anti Lega (Giornale p.12). L'ex premier avvia contatti con alcuni esponenti di Fi per un fronte moderato in vista delle Europee. L'ex segretario dem in manovra per costruire un nuovo movimento, la Boschi "regista" delle trattative. Anche per la Veritù (p.6) tra Fi e Renzi ci sono prove tecniche di partito anti-populista. E, intanto, Fi lancia il simbolo "Altra Italia" in vista delle Europee: Berlusconi e Tajani studiano la nuova strategia politica (Giornale p.13).

ESTERI
Gelo Trump-Putin al tavolo dei Grandi (Repubblica p.6): la crisi ucraina fa saltare il bilaterale con i russi. "Stop al dialogo dopo l'aggressione a Kiev" dice il numero uno della Casa Bianca (Stampa p.2). Per la prima volta il leader americano prende le distanze dal Cremlino, ma sullo sfondo resta anche l'inchiesta del procuratore Mueller sul Russiagate. Il cambio di strategia di Trump forse dettato anche dagli ultimi problemi giudiziari e di politica interna. L'ex avvocato Cohen infatti ha rivelato: "Ho mentito al Congresso. Falsità sulla Trump Tower di Mosca". Ora l'incognita Trump pesa sul barile (MF p.4). Per la Stampa (p.23) ora Conte alla prova della nuova Guerra Fredda: nelle due anime politiche del governo Lega - 5 Stelle aleggia l'illusione di una partnership privilegiata Roma-Mosca, Conte ha provato, invano, a coprire questo circo con un preteso rapporto "speciale" con la Casa Bianca, che però, come dimostra la breve vita dell'idillio Trump-Macron, è precario. Passate le intemerate dei vicepremier Salvini e Di Maio e i sentimenti filorussi da Beppe Grillo alle piccole aziende del Nord ostili alle sanzioni, il premier Conte si ritrova scoperto.
Caso Regeni, strappo di Fico: "Stop ai rapporti tra la Camera e l'Egitto" (Repubblica p.18 e altri). L'annuncio del presidente della Camera: "Relazioni sospese fino a quando ci sarà una svolta". La Lega: "Non è utile" (Stampa in prima e p.13). Per Libero (p.11) l'Egitto se la ride dell'ultimatum di Fico.

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Commentario del 29.11.2018

IN PRIMA PAGINA
Sui migranti e sicurezza strappo tra M5S e Lega (Messaggero, Repubblica e tutti).Con il voto della Camera il dl Sicurezza diventa legge (Sole). 396 sì, 99 no, ma del M5S 9 non partecipano: Fico non presiede l'aula al momento del voto. Non c'è quiete dopo la tempesta (Fatto).  E arriva il no dell'Italia al Global compact dell'Onu (Sole). Salvini sfila il governo dall'accordo Onu (Stampa). Giornale parla di "bomba Salvini" sul governo. Prosegue il caso del lavoro in nero nella ditta del padre di Di Maio. Il vicepremier mostra il suo contratto e chiede aiuto ai suoi (Messaggero). Pubblica le buste paga, mancano le estati (Stampa). Ma il caso si allarga: spunta il conflitto di interessi (Giornale).
Economia, via libera del Senato al decreto fiscale: liti con il Fisco, sì agli sconti (Corriere). Meno controlli tributari sulle Pmi (Sole).
Dagli esteri, resta in primo piano lo scontro Russia-Ucraina: legger marziale e Servizi russi: Kiev muove i tank (Corriere).
Brexit, secondo la banca d'Inghilterra, senza intesa sull'uscita di Londra, il Pil inglese crollerà dell'8% (Sole).
Dopo 38 rapine uccide un ladro. "Dormivo in azienda per difendermi, sono disperato" (Stampa). In azienda lo applaudono (Corriere). E' indagato, ma il Paese è con lui (Giornale). Il rapinatore ucciso in un garage accende la lite sulla legittima difesa (Messaggero).
Regeni, i pm sfidano l'Egitto: indagati gli 007 di Al Sisi (Repubblica e altri).

ECONOMIA
Conte prova a limare il deficit al 2,2%, ma Salvini e il M5S uniti lo gelano (Stampa p.7). Le due forze di maggioranza puntano a spostare i risparmi in manovra sugli investimenti ma per ora non cedono sul 2,4% (Repubblica p.10). Il ministro dell'Economia, Tria prova a trattare: "Tutte le misure devono concorrere a creare un contesto favorevole alla crescita determinando le necessarie condizioni di stabilità e inclusione sociale - ha spiegato ieri in Senato. Si stanno attentamente valutando, man mano che si va avanti, i costi effettivi delle misure, per capire se si possono trovare gli spazi finanziari per migliorare l'equilibrio tra la crescita e il consolidamento dei conti pubblici" (Messaggero e altri).  Verderami (Corriere in prima e p.6) segnala come il governo sia pronto a usare il paravento dell'Aula per correggere il tiro sulla manovra, per evitare la reazione Ue e gestire la svolta che riporterebbe la manovra all'impianto originale. Mattarella avverte: "Senza conti in ordine non c'è protezione sociale" (Sole p.7 e tutti). Dal Capo dello Stato nuovo richiamo all'art.81: bilanciare risorse disponibili e spese necessarie. Dai governi Ue arriva intanto il sì ad andare avanti con la procedura. L'Italia rischia una cura di 10 anni (Stampa p.7). Nello scontro sulla Legge di Bilancio, dall'Ue arriva il via alla procedura, ma Bruxelles può ritardare l'avvio (Repubblica p.10). E la tensione tra Roma e Bruxelles preoccupa anche il presidente della Fed, che parla di "fattore di rischio". A portare avanti la mediazione Ue-Italia è Scholz, che prova ad avvicinare le due parti: il ministro della Spd è sempre più autonomo dalla Merkel anche nel sostegno alla linea del dialogo con il nostro governo (Repubblica p.10).

POLITICA
Sicurezza e migranti, nuove liti Lega-M5S: il decreto Salvini approvato senza i voti dei dissidenti grillini. Ma il ministro dell'Interno esulta: "Giorno memorabile". E Salvini spinge l'Italia verso il no al piano Onu sull'immigrazione voluto da Conte e M5S (Repubblica in prima e p.4 e tutti).
Ieri il sì della Camera, il decreto sicurezza è legge: 396 sì e 99 no. Nel Movimento 14 assenti, 22 in missione (Corriere p.6). Con il voto in Aula passano la stretta sui migranti e il taser ai vigili, ma dai frondisti 5S che volevano modifiche arriva il segnale di ostilità. "Senza di noi niente fiducia" rilanciano i frondisti 5S, ma ci sono i 92 voti di Fi e FdI (Messaggero p.2). Fico diserta l'Aula, con lui 10 ribelli (Repubblica p.4). "Il direttivo valuterà se prendere provvedimenti contro gli assenti non giustificati" spiega il capogruppo grillino D'Uva.
Ma la bomba di Salvini sul governo è il no all'accordo Onu sui migranti voluto da Conte e M5S (Giornale in prima e p.4). Salvini sfila l'Italia e imita Orban e Kurz (Stampa p.13): il leghista detta la linea e aumenta la tensione con i 5S. L'Italia diserterà la conferenza intergovernativa di Marrakech per l'adesione del "Global compact for migration". Ma ci sarà una delegazione di eurodeputati 5S. Conte: "E' giusto che decida il Parlamento" (Sole in prima e p.24). Fico deciso a mettere ai voti la mozione: pronto il soccorso dem (Messaggero p.3). In aula il passaggio è rischio. Meloni (FdI): "Ci vuole un no formale" (Libero p.4).  FdI teme l'asse tra Pd e una parte dei 5S per il sì all'accordo (Giornale p.4). Il no di Salvini spacca Lega e M5S, il premier aveva sostenuto l'accordo e dice: "Non ho cambiato idea" (Corriere p.5). Messaggero (p3) evidenzia le ripicche tra i due vicepremier che costringono Conte a battere i pugni e a schierarsi. Lo stop italiano sorprende il Palazzo di Vetro: "Avevamo fatto il possibile" (Corriere p.5). All'accordo avevano aderito a luglio 193 Paesi, ma dagli Usa all'Austria è corsa a sfilarsi: Svizzera, Israele e Australia tra gli Stati che ci hanno ripensato (Messaggero p.4). Micalessin sul Giornale (p.5) parla di "trappolone per l'Italia": in molti hanno detto no, così si rischia l'invasione dall'Africa. Per Becchi (Libero in prima e p.5) è giusto mandare al diavolo l'Onu, che elimina i confini: le Nazioni Unite difendono il diritto di emigrare, ma dimenticano di difendere chi desidera rimanere nella propria patria. L'obiettivo è togliere un altro pezzo di sovranità agli Stati.
Il rapinatore ucciso nel garage riaccende lo scontro sulla legittima difesa (Messaggero e tutti). Ad Arezzo un gommista, vittima di 38 furti, spara e uccide il ladro (su tutti). E' stato lo stesso commerciante a chiamare i soccorsi, i due malviventi erano armati di piccone e cacciavite. Dormiva in azienda dopo le rapine subite: "Ma adesso sono disperato" racconta l'uomo (Stampa in prima e p.3). E' indagato, ma i dipendenti lo applaudono. E l'Italia è con lui (Libero in prima e p.2). Salvini: "Io sto con chi si difende" (Stampa p.2): il vicepremier telefona per esprimere la sua solidarietà al commerciante, che però si nega: "Ho il cuore spezzato, non riesco a parlare". Il leader leghista spinge per la riforma della legittima difesa, ma il M5S frena: bisogna parlarne a fondo (Messaggero p.5). Per Repubblica (p.6) il commerciante sarebbe indagato anche con la riforma delle legittima difesa proposta da Salvini, mentre per il Messaggero (p.5) con le norme del ddl leghista non rischierebbe il processo visto che il testo, approvato dal Senato e che arriverà a gennaio alla Camera, prevede che sul luogo di lavoro o in casa la difesa è "sempre" proporzionata. L'attuale norme invece, stabilisce che la reazione deve essere proporzionale all'offesa subita (Corriere p.9).
Intanto, la Stampa (p.5) evidenzia il paradosso italiano: i reati diminuiscono ma la paura crescere. Di tutt'altro avviso Libero (p.3), che scrive: facile diventare pistoleri in uno Stato senza legge. E la Verità attacca: in Italia è legittima solo la rapina.

ESTERI
Crisi nel Mar Nero: Mosca pronta a schierare truppe e nuovi missili in Crimea (Stampa p.10). Sarà dispiegato un altro battaglione armato con gli S-400. I 24 marinai ucraini catturati rischiano fino a 6 anni. Putin mostra i muscoli, il presidente russo attacca l'ucraino Poroshenko dopo lo scontro nell'Azov: "Chi ha provocato". E da Kiev replicano: "Possibili rinforzi dalla Nato" (Repubblica p.14).  "E' l'inizio" e Kiev muove i tank (Corriere p.17): il presidente ucraino mette l'uniforme e va in visita dai soldati. Poi denuncia il blocco dei porti: "Da lì passa il 40% del nostro export". La crisi tra Russia e Ucraina arriva al tavolo dei Grandi in Argentina. "Lavoriamo all'incontro" dicono dal Cremlino, ma Trump tiene Putin in attesa ed è in forse il bilaterale al G20 (Stampa p.10). Intanto, l'Ue condanna il Cremlino, ma l'Italia frena sulle sanzioni alla Russia (Repubblica p.15).
Regeni, strappo di Roma: indagine su 5 funzionari dei servizi segreti egiziani (Corriere p.14 e altri): A causa della collaborazione inadeguata, fallisce anche l'ultimo vertice. La Procura italiana procederà senza più attendere le mosse di Al Sisi. Il presidente uscente della Commissione parlamentare per i diritti umani, Luigi Manconi, al Corriere: "Gli incontri al Cairo? Un errore cedere. Le autorità egiziane hanno consegnato i nastri delle registrazioni nel metrò con buchi al posto dei volti. Questo dimostra quanto fosse esile il rapporto con la procura egiziane".

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Commentario del 28.11.2018

IN PRIMA PAGINA
Manovra, l'Ue avverte il governo: "La correzione sui conti dev'essere consistente" (Stampa). Conte all'Europa: la stabilità sociale vale più dei bilanci (Corriere). Fisco, sanatorie e accesso ai conti, oggi l'ok al decreto fiscale (Messaggero). Muro dei 5Stelle: sul reddito non si tratta (Notizia Giornale). Sicurezza, il sì incassa la fiducia (Repubblica, QN).
Politica: Rissa su papà Di Maio (Giornale). Di Maio in difesa: "La ditta di famiglia chiude a fine anno" (Messaggero). Le Iene non mollano: "Di Maio che non lavorò in nero per la ditta del padre" (QN). Trenta congiurati nel M5S: due fronde anti- Di Maio (Libero). Boccia annuncia: scardinerò la piattaforma di Casaleggio (Italia Oggi). Il governo vuole l'oro della Patria: mani gialloverdi sulle riserve auree (Giornale). "Giglio magico, l'indagato chiese aiuto a Fanfani" (Fatto).
Esteri: la Ue copia i pentastellati, nel prossimo bilancio ci saranno 100 miliardi di aiuti ai più bisognosi (Italia Oggi). Macron tenta la svolta per un'ecologia popolare (Avvenire).
Mosca processa i marinai di Kiev in diretta tv. E chiude alla Ue (Corriere). Kiev contro Mosca: "I nostri marinai spinti a confessare" (Messaggero).
Telecom-Open Fiber, incentivi alla rete unica e pubblica (Sole). L'appello: salvate la Tim, servono soci italiani al 30% (Sole). Vivendi e sindaci in pressing per l'assemblea Tim (MF). Fca, il sindacato: aumenti del 10% e garanzie impianti (Sole). Amazon ci consegnerà anche la posta (Giornale, MF). La sfida di Amazon alle Poste (Repubblica). Unicredit paga il conto spread (MF).
Banche pronte a dire sì al salvataggio di Carige (MF).
Calcio, la Juve vince grazie alle magie di CR7 (Stampa e tutti), Roma ko, ma agli ottavi: il Real passa all'Olimpico (2-0). Emozione Totti, nella Hall of Fame.

ECONOMIA
L'Ue avverte il governo: "La correzione sui conti dev'essere consistente". Sulla Stampa parla Valdis  Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Ue: "Serve una correzione dei conti: tagliare il deficit dello 0,2% non basta. I tassi di interesse sono cresciuti parecchio mentre calano la fiducia e gli investimenti. È in corso un dialogo per trovare una soluzione: ne abbiamo parlato con Juncker e Conte. È positivo – dice - che i toni stiano cambiando ma ora servono provvedimenti concreti e tangibili. Il deficit strutturale dovrebbe diminuire dell'8% e invece si avvia a crescere dell'1,2 per cento". 
Sulla trattativa, secondo il Corriere, il governo è diviso: Moscovici definisce "positivi gli ultimi incontri, Salvini che sottolinea come Conte sia tornato da Bruxelles con "un messaggio rassicurante" vuole "evitare l'infrazione", ma Di Maio è inflessibile su quota 100 e reddito e rimarca che "non slittano". In attesa delle modifiche alla legge di Bilancio, che porteranno forse a un ritocco al ribasso del disavanzo, il Parlamento sta intanto proseguendo l'esame del decreto fiscale collegato: l'Aula del Senato ha cominciato ieri a votare gli emendamenti e non si esclude un voto di fiducia. Poi il provvedimento passerà alla Camera. Tria tenta lo strappo: "Deficit al 2%". Ma non c'è l'accordo. Il ministro si confronterà col premier e coi vertici comuniutari a margine del G20 di Buenos Aires: nessun Paese europeo è pronto a fare concessioni, nonostante il dialogo aperto con Juncker (Messaggero). Intanto il Colle al governo dice: fate presto. Limature a sussidio e quota 100 (Messaggero). Gli incontro riservati di Mattarella con i vicepremier: trattare per il bene del Paese.
Secondo l'analisi di Perotti (Repubblica) quella italiana è una manovra da falso in bilancio: le pensioni consteranno nei prossimi anni ben più dei 7mld stanziati e tutte le stime sul reddito di cittadinanza prevedono una spesa di 15mld contro i 7 disponibili. E anche l'idea di vendere all'improvviso immobili per 18mld è la classica pezza peggiore del buco.
Sul Corriere, invece, Conte nel colloquio con Massimo Franco dice: "Europa, la stabilità sociale vale più dei bilanci". Secondo il premier "basta vedere le proteste dei gilet gialli in Francia: a Moscovici ho spiegato che questi sono segnali da non trascurare". E aggiunge che "la partita con l'Europa non sarà facile, lo so bene, ma le riforme le facciamo, non torniamo indietro. Il problema è farle bene e, se sarà possibile recuperare dei soldi, lo faremo destinandoli possibilimente agli investimenti. Non cerco alibi".
Pensioni e reddito, meno spese per 3,5 miliardi (Corriere e altri). Non si spenderanno più quasi 16 miliardi nel 2019, come previsto dal ddl di Bilancio, ma circa 12,5. E grazie a questi risparmi il deficit per l'anno prossimo potrebbe scendere dal 2,4% del prodotto interno lordo al 2,2%. In questo modo si affiancherebbe a una minima riduzione del deficit, di per sé non sufficiente ad avere l'ok di Bruxelles alla manovra, un taglio di sostanza sulle misure che più preoccupano la Commissione europea. La manovra, quindi, è destinata a subire un restyling con gli emendamenti o il maxi emendamento che il governo presenterà nelle prossime settimane durante l'iter parlamentare.

POLITICA
Sul Giornale e su tutti, i guai di Di Maio: pure lui lavorava in nero? Il ministro non chiarisce. Salgono a 4 gli operati che in passato hanno lavorato "in nero" con la ditta del padre: alle "Iene" promette di portare subito le carte, ma dopo 48 dalla richiesta, ancora nulla. E Di Maio stesso, che in passato ha operato nella stessa ditta di famiglia, assicura di aver lavorato con un regolare contratto. La vicenda produce uno scontro via social tra Di Battista e la Boschi (Corriere). Intanto il vicepremier annuncia che "a fine anno la ditta di famiglia chiude" (Messaggero).
Retroscena della Stampa sulla famiglia Di Maio: il terreno, i capannoni e le cause di lavoro, tutti i punti non chiari che spaventano il Movimento. L'incubo dei collaboratori: "Vogliono arrivare a Luigi". Intanto a Pomigliano d'Arco c''è chi si sta "pentendo del voto". Primo dubbi nel fortino del M5S: "Troppo dilettantismo al governo, meno male c'è la Lega" (Stampa).
Pace fiscale, ipoteche più facili e poteri alla Gdf. Imu: non al condono (Messaggero e altri). Sanatoria, via libera in Commissione: non c'è il "saldo e stralcio" a cui puntava la Lega. Senza il condono "tombale", ha spiegato il sottosegretario all'Economia, Massimo Bitonci, il provvedimento diventa "una vera pace fiscale". Non entra nemmeno l'allargamento della sanatoria a Imu e Tasi, sulla quale c'erano i dubbi della Ragioneria generale. Dalla "pace fiscale", invece, escono, a sorpresa, rafforzati i poteri della Guardia di Finanza: a cominciare da una procedura accelerata per il pignoramento e il sequestro dei beni dei presunti evasori. Le manette a immobili e imprese potranno essere chieste direttamente dal Comandante provinciale delle Fiamme Gialle quando c'è il sospetto che il debitore possa provare a nascondere i beni al Fisco.
Decreto sicurezza, ok alla fiducia: il sì dei 5Stelle nonostante il gelo (Corriere, Messaggero e tutti). Con 336 voti favorevoli e 249 contrari, anche la Camera – dopo il Senato, concede la fiducia al governo. E così già ieri sera la Lega ha esultato per il testo che porta la firma del ministro dell'Interno Matteo Salvini, il quale sostiene che si tratta di "una legge che porta tranquillità, ordine e regole". Freddo e disciplinato il voto del M5S che non ha applaudito i colleghi della Lega: alla fine sono evaporati i ribelli del M5S, sono mancati all'appello, più o meno giustificati, solo 3 deputati della Lega e un grillino mentre gli assenti in missione erano uno del Carroccio e 7 pentastellati. Molinari (Lega): "Con i grillini abbiamo le mani libere, a gennaio variamo la legittima difesa".
Via libera del Cda ai direttori di rete Rai: Freccero a Rai2, il sindacato attacca (Corriere, Repubblica e altri). Il duo Foa-Salini, rispettivamente presidente e ad, conclude il giro dei ricambi ai vertici con De Santis a Rai1, Auro Bulbarelli a RaiSport, Antonio Preziosi a RaiParlamento: salta invece la scelta del vice di Foa. Salini: "Scelte tese alla valorizzazione di eccellenti professionisti con una lunga storia aziendale con le quali rafforzare la leadership televisiva del servizio pubblico e renderla ancor più autorevole e universale". Ma su Freccero, l'Usigrai protesta: "Lascia basiti la scelta di affidare la direzione a un pensionato che potrà guidarla al massimo per un anno. Una scelta incomprensibile, offensiva nei confronti di tutti gli altri dipendenti in servizio".
Sul Messaggero (e altri) l'archiviazione da parte di Strasburgo del caso dell'incandidabilità di Berlusconi per il modo in cui gli era stata applicata la legge Severino. Ora Forza Italia va in pressing sul Cav affinchè alle prossime Europee sfidi Salvini. Per il momento Berluscono sembra resistere, ma alla fine potrebbe cedere: "Lasciatemi pensare..." dice.

ESTERI
Mosca processa i marinai di Kiev in diretta tv e chiude alla Ue (Corriere, Stampa e altri). La diplomazia internazionale è al lavoro per cercare di disinnescare la crisi del Mare di Azov tra Russia e Ucraina. Il nuovo confronto tra Mosca e Kiev in Crimea rischia di sfuggire di mano e lo scenario di una guerra aperta non è più solo ipotetico. Dopo il doppio colloquio di lunedì della Merkel con Putin e il presidente ucraino Poroshenko, ieri il ministro degli Esteri tedesco Maas ha proposto alle parti di "lavorare insieme a una soluzione". Ma il Cremlino rifiuta la mediazione Ue.  Intanto i marinai ucraini sono stati umiliani alla tv russa: "E' colpa nostra" confessano, mentre da Kiev sostengono che si tratti di "una montatura".
Francia, la sterzata di Macron: più tagli al nucleare e tratta sulla benzina (Messaggero, Corriere e altri). Il presidente transalpino sembra concedere spazio alle richiesta dei gilets jaunes (gilet gialli) annunciando le misure del piano pluriennale per l'energia. Entro il 2035 chiuderanno 14 dei 58 reattori nucleari in funzione nel Paese. Una sola delle 19 centrali del parco nucleare chiuderà definitivamente: la più vecchia di tutte, la 40enne Fassenheim. "Il nostro obiettivo è ridurre il nucleare al 50% della produzione di energia elettrica entro il 2035, non è rinunciare al nucleare", ha precisato Macron
In Slovenia una donna a capo dell'esercito: unica nella Nato (Corriere). Si tratta di Alenka Ermenc, scelt in un momento di crisi. Il suo predecessore Andrej Osterman è stato rimosso, dopo che un battaglione «d'elite» di 800 soldati era stato bocciato in ben quattro prove su cinque nel test sulle abilità di combattimento della Nato.

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Commentario del 27.11.2018

IN PRIMA PAGINA
Manovra, il governo alla Ue: "Non puniteci fino alle europee" (Repubblica). Di Maio fa sponda con Mattarella per la pace dei decimali con l'Ue (Fatto). Meno spese e più investimenti (Messaggero). Giornale parla di manovra in retro: slitta il reddito, cambia quota 100. Con il taglio al deficit ci sono meno risorse, sfida sulle priorità tra Salvini e Di Maio (QN). Anche Libero cita la "brusca retromarcia" del governo. Ma per la Stampa, all'Europa non bastano i tagli alla manovra promessi.
Intanto, sulla scia di una possibile tregua, Piazza Affari fa +2,8%, lo spread scende sotto 300 (Sole).
Bce, Draghi: "Basta acquisti in dicembre, ma serve ancora liquidità" (Sole).
In politica, ancora nel mirino i guai dell'azienda di Di Maio: abusi e altro nero (Giornale). Di Maio ammette gli errori del padre, e spuntano altri casi (Stampa). Nell'inchiesta de "Le Iene" ci sarebbero altri 3 operai in nero con il padre del vicepremier (Fatto). La Verità mette nel mirino il lavoro nero del babbo di Renzi e gli affari in rosso di papà Boschi. Intanto, Lega, condanna anche in appello: "Deve restituire i 49 mln" (Giornale  altri). Grandi opere. "terzo valico da fare": consegnata la relazione tecnica, ma Toninelli secreta il via libera dei saggi (Messaggero).
Dagli esteri, in primo piano lo scontro Russia-Ucraina, torna la tensione nel Mar Nero. La Nato: "Fermatevi" (Sole). Mosca sequestra tre navi, è crisi con Kiev (Corriere). La Nato: "Grave attacco alle navi" (Repubblica). Avvenire parla di "battaglia navale" tra Russia e Ucraina.
Su tutti l'addio al maestro del cinema Bertolucci (Corriere) che anticipò la storia d'Italia (Repubblica). L'ultimo imperatore del Novecento (Messaggero).
Su tutti i quotidiani anche il mistero in Cina: nate gemelline con Dna mutato (Corriere). La scienza insorge: prove di superuomo (QN).

ECONOMIA
Manovra, sul tavolo il taglio dello 0,2% di deficit (Corriere p.3). Il Fatto (p.3) segnala la sponda di Di Maio con Mattarella per fare pace con l'Europa: giovedì il vicepremier al Quirinale ha fornito rassicurazioni sull'intenzione di trattare con Bruxelles sul deficit. Giornale (p.4) evoca una manovra bis: rapporto deficit/pil al 2,2%. Scende la tensione tra Roma e Bruxelles, spread giù a 291 punti (Sole p.2). Borsa e spread premiano la "svolta", governo pronto a rivedere le spese (Corriere p.2). "Riscrivere la manovra": questo il segnale di Conte, che nel vertice a Palazzo Chigi con i due vice ha dato mandato a Tria di aggiornare i numeri alla luce degli impegni Ue: Salvini apre, ma restano i dubbi di Di Maio (Messaggero p.3). Lega pronta ai tagli sui fondi per le pensioni. Mentre il M5S non cede sul reddito di cittadinanza (Repubblica p.9). La Stampa (p.2) riassume le trattative in corso: reddito subito per decreto, ma arriverà a metà 2019, mentre allo studio c'è l'ipotesi di limitare la platea di quota 100. E sono in arrivo più risorse per placare l'Europa. Per il Fatto (p.2) cambia la manovra, ma il deficit finale resta al 2,4%: ritardati reddito di cittadinanza e quota 100, ma si punta a tenere i 4 mld risparmiati "per gli investimenti". Libero (p.6) parla di "retromarcia" del governo in omaggio alla Ue. Salvini non ci sta: "Non è una marcia indietro ma un'avanzata per togliere ogni alibi" (Messaggero p.2). Palmerini sul Sole (p.6): il vero rovello dei due vicepremier è capire come trasformare un dietrofront in un'avanzata. Ma a  Bruxelles le limature non bastano: servono segnali forti sulle misure chiave (Corriere p.2). Per la Stampa (p.3) l'Europa non chiude la porta, ma si aspetta "atti concreti": l'iter della procedura di infrazione sul debito va avanti e arriva l'avvertimento: "Un deficit oltre il 2% non è accettabile". La sottosegretaria al Mef Castelli al Messaggero (p.3): "Speriamo che la Ue non ci chieda un rene. Noi non arretreremo sul reddito di cittadinanza. Anche noi siamo pronti al dialogo, ma a differenza della lega non facciamo campagna elettorale con i soldi dello Stato".
Il governo italiano tratta, per Repubblica (p.11) l'obiettivo dei due vicepremier è arrivare al voto delle Europee senza sanzioni: il governo punta ad allungare i tempi della procedura Ue di infrazione, ma per avere il via libera di Juncker il deficit dovrà scendere di qualche decimale.
Fatto (p.3) intervista l'ex ministro greco delle Finanze, Varoufakis, che dice: "L'Italia non faccia come Tsipras, non ceda. La battaglia con l'Ue va fatta per cambiare le regole, non per violarle".
Intanto, arriva un altro richiamo di Draghi: "Con un debito troppo alto a rischio tutta l'Eurozona" (Messaggero p.2 e tutti). Il numero uno della Bce, in audizione al parlamento europeo, mette in guardia dalle "politiche insostenibili", ma si dice fiducioso che l'Italia troverà l'intesa con l'Ue (Stampa p.2, Sole p.2 e tutti). Draghi teme il rischio contagio e tiene ancora alta la guardia: dopo la fine del Qe altri stimoli per la ripresa.
Sulla Stampa (p.5) il dossier sulle incognite dell'economia italiana: la gelata dei consumi affossa i negozi. I settori più colpiti sono pelletteria e abbigliamento. Ma calano anche alimentari, farmaci e giocattoli. Solo telefonia e informatica resistono.

POLITICA
Il governo fa catenaccio e si blinda sulla Sicurezza (Giornale p.8): ovazione alla Camera per la richiesta di fiducia sul dl caro a Salvini. Zittita la fronda grillina, oggi la votazione. I frontisti 5S, spalle al muro, sperano in una bocciatura della Consulta (Mattino p.12). Salvini "presidia" la Camera, il Pd all'attacco: "Parlamento zittito" (Avvenire p.9). Sole (in prima e p.10) ricorda l'ipotesi fiducia, oltre che sulla Sicurezza, anche sull'Anticorruzione, per arginare i dissensi di M5S e Lega. Di Maio viole il via libera allo "spazza corrotti" entro dicembre, l'obiettivo è sanare il "vulnus" dell'alleggerimento dei reati di abuso di ufficio e peculato introdotto a sorpresa alla Camera.
Su tutti i guai di Di Maio: altri casi di lavoratori in nero, nuove accuse al padre del leader 5S (Repubblica p.8 e tutti). Irregolari nella ditta di famiglia, stasera le testimonianze a "Le Iene". "Mio padre ha sbagliato" dice Di Maio a "Le Iene", che consegna documenti in segno di buona volontà (Stampa p.5). Intanto, controlli anche su un terreno: sospetto abusivismo. Il blitz dei vigili al capannone, convocato il papà di Di Maio che dovrà chiarire sull'immobile fantasma e su altri tre fabbricati (Giornale in prima e p.3). "Il capo M5S ceda le quote della società" scrive Marco Lillo sul Fatto (p.6): il vicepremier non può restare ostaggio dell'impresa creata dal padre. Feltri su Libero (in prima e p.4) difende il leader del Movimento: che c'entra con le porcatine del padre? E' semmai obbligato a rispondere delle sue azioni, non di quelle dei famigliari.
Boschi e papà Renzi fanno la morale a Giggino (Libero p.4). Pd all'attacco, con la Boschi che dice: "Non auguro al padre di Di Maio ciò che suo figlio e i suoi amici hanno fatto vivere a me e alla mia famiglia". E Renzi evoca il caso Consip: "Di Maio chieda perdono per la campagna d'odio scatenata contro la mia famiglia" (Corriere p.8 e altri). La Verità (in prima e p.7) va all'attacco dei due dem: speculando sulla denuncia di malefatte compiute dal padre di Di Maio, l'ex premier e l'ex sottosegretario spacciano i loro genitori per gigli di campo già assolti dalla magistratura. Ma le cose non stanno così. Il Corriere (p.8) ricorda tutti gli scontri politici sugli album di famiglia, da Renzi a Di Battista, che imbarazzano i figli. Intanto, Salvini ironizza sull'intera vicenda: "Felice che papà sia un tranquillo pensionato" (Stampa p.5).
Lega, condannati Belsito e Bossi (Fatto p.5 e tutti): in appello 3 anni e 9 mesi per l'ex tesoriere e 1 anno e 10 mesi per il Senatùr, che però tra due mesi sarà prescritto. "I 49 mln vanno restituiti": in appello a Genova confermata la confisca. L'ira di Salvini: "Non mi occupo di soldi, parlate con gli avvocati" (Giornale p.8). La Lega vuole salvare Bossi (Verità p.5): oggi il Carroccio denuncerà a Milano per appropriazione indebita l'ex tesoriere, non il fondatore, sul quale le accuse decadranno.
Pd, patto tra i leader: gara senza quorum e chi vince ai gazebo diventa segretario (Repubblica p.13). Si punta ad un accordo tra gentiluomini. E Zingaretti dice: "Sarebbe drammatico rovesciare in assemblea l'esito del voto dei militanti".

ESTERI
Russia-Ucraina, scontro nel Mar Nero: Mosca tiene tre navi sotto sequestro. L'incidente nello stretto di Kerch fa salire la tensione a livelli mai toccati (Repubblica p.14). Mentre Kiev approva la legge marziale, il Cremlino accusa: "A bordo delle navi sequestrate c'erano uomini dei servizi" (Giornale p.13). La Nato avverte la Russia: "Liberate le navi e i marinai" (Corriere p.15). E all'Onu gli Stati Uniti si schierano contro Mosca: "Violata la sovranità dell'Ucraina" (Stampa p.13). Il Consiglio di Sicurezza convocato dalla Russia si trasforma in un atto d'accusa verso il Cremlino. Francia e Germania si propongono per una mediazione. Libero (p.12) all'attacco degli isterismi dell'Ucraina: invoca l'Occidente ma poi impone la legge marziale. Secondo l'analisi Mark Galeotti a Repubblica (p.13) "Poroshenko e Putin non cercano un'altra guerra".
Possibile svolta nelle ricerche di Silvia Romano, la 23enne cooperante italiana rapita in Kenya. Trovate nel bosco le sue treccine e le autorità kenyote assicurano: "Siamo a un passo dai rapitori" (Corriere p.17).

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Commentario del 26.11.2018

IN PRIMA PAGINA
In evidenzia l'apertura di Salvini e Di Maio alla Ue sulla manovra (Corriere). Slittano reddito e pensioni (Messaggero). Svolta sul deficit, quota 2,4 non è più un tabù (Repubblica). Possibile uno sconto alla Ue sul deficit: dal 2,4 al 2,2% (Fatto). Salvini blinda il governo Conte e si arrende all'Europa sul deficit (Giornale). Intanto, allarme di Bankitalia, Confesercenti e Confindustria: consumi ed export in frenata, incubo recessione (Stampa).  A&F si concentra sulle privatizzazioni: case e spa, il grande bluff. In cassa mancano 10 mld.
In politica, in primo piano l'intervista al ministro Bonafede su Repubblica: "Pronta la riforma del processo civile, ci saranno cause flessibili e rapide". Pd, il silenzio degli elettori: verso le primarie dem, Zingaretti avanti nei sondaggi (Fatto). Massimo Cacciari a Libero: "Il Pd è un morto che parla". Su Repubblica, Tempo e altri lo scoop de "le Iene" sul lavoro nero e gli incidenti taciuti nella ditta del padre di Di Maio. Giornale: lavoro nero in famiglia, il vicempremier scarica suo padre. Al Fatto parla Giorgia Meloni, che si rivolge a Salvini: "E' troppo in tv, rischia la fine di Renzi".
Dagli esteri, ampio spazio alla Brexit: l'Europa ha detto sì (Corriere). Ora la May teme Westmister (Stampa). Messaggero analizza cosa cambia per lavoro e turismo
Usa-Messico, Trump chiude il confine. Gas sui migranti (Corriere).
Svizzera al voto, sovranisti e animalisti bocciati (Messaggero).

ECONOMIA
Svolta sulla manovra: cade il tabù del 2,4%, ma è scontro nel governo (Repubblica in apertura e p.6 e tutti). Ora Roma e Bruxelles sono più vicine (Corriere p.5). Salvini per primo parla di un deficit al 2,2%, ma spiazza Di Maio, che ha detto: "Le riforme restano, ma no allo scontro con l'Ue. Però noi difendiamo i cittadini, non i numerini". I ministri vicini a Di Maio fanno sapere che la riduzione al 2,2% "è ancora tutta da decidere" e  Salvini ha "maldestramente" tradotto in quella percentuale la linea della moderazione sostenuta da Di Maio e Conte. Nella trattativa con l'Europa potrebbero slittare reddito di cittadinanza e quota 100: 4 mld di minori costi, in questo modo il deficit calerebbe di 0,2 punti senza cambiare le riforme (Messaggero p.7). Per la Stampa (p.4) ci sarebbero 3,6 mld di risparmi rinviando di un mese i due provvedimenti. Per Repubblica (p.7) ci sono 3,4 mld in meno con lo slittamento delle riforme simbolo: previsti requisiti più rigidi e interventi limitati nel tempo. Ma si capirà dal vertice di stasera se si tratta solo di un bluff per passare il cerino all'Ue (Stampa p.4). Decisivo il ruolo di Savona nel convincere la Lega (Repubblica p.6), il ministro degli Affari Ue lavora a un piano che sposti 5-6 mld sugli investimenti (Giornale p.5). A Bruxelles restano freddi: "Contano più i fatti delle parole". L'Unione dubita della svolta italiana e considera inadeguato uno sforzo di riduzione dello 0,2% (Stampa p.4). Il sottosegretario al Lavoro Durignon al Corriere (p.5): "Deve essere chiaro che i cardini della nostra manovra non verranno toccati: reddito di cittadinanza e quota 100 non sono in discussione. Stiamo facendo verifiche, perchè abbiamo evidenza che queste due misure costeranno meno del previsto, quindi ci sono più soldi per gli investimenti. Ma se nella manovra scriveremo il 2,3% di deficit o altro non lo so dire ancora". Il sottosegretario al Mit Siri al Messaggeri (p.4) conferma: "Possibili limature al deficit senza cambiare i fondamentali". Per convincere l'Europa, il premier Conte spinge su blockchain e nuovo codice degli appalti: questi i punti della strategia per la crescita presentati da Conte alla cena di Bruxelles (Corriere p.6).
La Stampa (in apertura e p.5) evidenzia tutti i segnali del rischio recessione in Italia: dallo spread alla frenata delle esportazioni. Secondo gli esperti, il prossimo anno la crescita sarà più debole del previsto e il Pil scenderà allo 0,7%. Indicazioni negative arrivano da Bankitalia, Confindustria e Confesercenti. Nel mirino finiscono: stretta del credito, visto che prestiti e mutui saranno costosi e più difficili; riduzione dei consumi, con i negozi che da gennaio potrebbero dover far fronte a minori ricavi per 900 mln; rallentamento degli investimenti a causa delle preoccupazioni delle imprese legate all'incertezza politica.

POLITICA
Decreto sicurezza e immigrazione, domani l'ok: la Lega chiede la fiducia per blindare i ribelli M5S (Messaggero p.11). L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, in un intervento sul Corriere (p.14): innanzitutto non mi pare né utile, né giusto assimilare sicurezza e immigrazione, perchè questo favorisce una percezione delle migrazione come minaccia alla sicurezza pubblica. Le misure disposte dal decreto in materia di detenzione amministrativa in attesa di identificazione o di espulsione non offrono garanzie adeguate – scrive Grandi -, specialmente per le persone più vulnerabili come i minori non accompagnati. L'assenza di una reale emergenza consente oggi di lasciare spazio a un confronto più pacato, mettendo da parte gli eccessi che impediscono alla politica di assumere responsabilità concrete e di trovare reali vie d'uscita.
Ma nella votazione in Aula Salvini non vuole sorprese: il 3 dicembre il provvedimento decade. Ma la fronda grillina sembra già rientrata: i 18 dissidenti voteranno (Messaggero p.11). Il Guardasiglli Bonafede a Repubblica (in prima e p.11): "Non abbiamo barattato il via libera al dl Sicurezza con l'anticorruzione. M5S non ha pagato alcun prezzo per avere una legge che contiene battaglie per noi storiche. Il dl sicurezza viaggia su un binario differente. I dissidenti? Ci possono essere persone che la pensano in modo diverso, ma poi prevale la sintesi politica". Poi il titolare della Giustizia si concentra su Anticorruzione, cancellazione della prescrizione e riforma del processo penale: "Dopo anni in cui la giustizia veniva messa alla fine dell'agenda politica e utilizzata pro o contro Berlusconi, ora è fuori dal pantano del dibattito politico".
Intanto, il centrodestra ora fa paura: crescita nei sondaggi e contatti avviati con gli ex pentastellati per una nuova maggioranza, ma Salvini blinda il governo: "Non rompo il patto" (Giornale p.6). Ma il senatore di Fi, Cangini, in un intervento sul Giornale (p.8), si dice convinto che il contratto tra Lega e M5S "non reggerà". La Meloni nell'intervista al Fatto (in prima e p.6): "La legislatura è appena iniziata e a vedere i primi risultati non è che questo governo sia in una forma smagliante. A leggere la manovra, l'orizzonte che si sono dati è il prossimo anno. Le risorse per i nuovi pensionati non tengono conto che dopo il 2019 c'è il 2020, e poi il 2021 e così via".
Pd, sul Fatto (in prima e p.4) il sondaggio Izi sulle primarie dem: se si votasse oggi, Zingaretti resterebbe a 13 punti dal 51%. Il governatore del Lazio vincerebbe ma non avrebbe un risultato tale da evitare la scelta dell'assemblea. Cacciari a Libero (in prima e p.4): "Il Pd è un morto che parla. Il partito era nato già in coma, il M5S gli ha staccato la spina. Il diluvio elettorale dei grillini è colpa degli errori della sinistra".
M5S, in Sardegna guerra sul candidato, il voto locale porta guai al Movimento (Corriere p.10). Nell'isola, dopo la condanna di Puddu, nuovo voto online. E ad Avellino lascia il sindaco Ciampi, sfiduciato dalle opposizioni dopo soli 8 mesi.
Intanto, polemica per i guai di Di Maio che non finiscono mai (Libero p.5): dopo la villetta condonata e il caso del capannone fantasma, "le Iene" accusano l'azienda del ministro di aver pagato in nero un operaio.  Il ministro: "Verificherò". E ammette: "Errore di papà" (Repubblica in prima e p.8).

ESTERI
In primo piano il via libera della Ue all'accordo di divorzio dal Regno Unito. "E' un giorno triste", commenta Juncker, mentre la May, prossimamente alla sfida del Parlamento per far passare l'accordo, ribadisce: "E' l'unico e migliore accordo possibile". Il modello norvegese sembra essere l'eventuale "terza via" che ha pronta la May nel caso Westminster si ribellasse (Corriere p.3). Il Messaggero (p.3) si concentra su cosa cambia per gli europei su lavoro, residenza e turismo: per ora sono confermati i diritti per i cittadini che già vivono e sono impiegati nel Regno Unito, ma è possibile una stretta sui permessi e aumenta l'incognita sulle tasse universitarie. L'ambasciatrice britannica in Italia Jill Morris, rassicura gli studenti italiani: "Non rinunceremo al vostro talento, per voi stesse regole fino al 2020". Su Repubblica (p.2) lo scrittore Jacobson è pessimista: "Siamo finiti in un vortice estremista, ci dirigiamo contro un muro e il peggio dovrà venire". Stampa (p.17) invece si concentra su come proteggersi dalla Brexit in Borsa, evitando chi esporta e importa. Gli analisti infatti consigliano: "No alle azioni dei gruppi britannici del settore energetico e alimentare".
Scontro nel Mar Nero (Stampa p.8): spari al largo della Crimea, la guardia costiera russa sequestra
tre navi ucraine. Fermati un rimorchiatore e due cannoniere militari dirette a Mariupol. Le accuse di Kiev: "Un pretesto per creare tensioni nel Dombass filorusso". Ma arriva la replica di Mosca: "Le navi sono entrate nelle nostre acque territoriali". Il presidente di Eurasia Group, Clifford Kupchan alla Stampa: "Siamo al culmine della tensione, ma la guerra ora non conviene a nessuno: Mosca subirebbe altre sanzioni e l'Ucraina pagherebbe un prezzo troppo alto. Le elezioni dell'anno prossimo a Kiev preoccupano il Cremlino".
Si stringe il cerchio sui rapitori di Silvia. Blitz o trattativa? (Corriere p.14). Potrebbero essere ore decisive per la 23enne rapita in Kenya: dai due nuovi arresti sono arrivate informazioni "importanti".
"Attacco chimico su Aleppo": Assad e Mosca contro i ribelli (Repubblica p.14). Alcuni video mostrano i civili contaminati. Accuse ai jihadisti arroccati a Idlib, che ora torna nel mirino dei raid russi.

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Commentario del 25.11.2018

IN PRIMA PAGINA
Dialogo con l'Ue sulla manovra ancora in primo piano. L'intesa resta lontana (Sole). Il premier Conte assicura: "Stiamo trattando" (Corriere). L'Italia chiede tempo (QN). Spiragli dall'Ue (Messaggero) ma per la Stampa il premier non convince Bruxelles. Cena del dialogo Conte-Juncker: tregua armata governo-Ue (Repubblica). Giornale parla di vertice dei presidenti dimezzati. L'economista Tabellini: "Previsioni sbagliate, rischio recessione. Se il Pil crolla, crisi politica prima delle Europee". Lars Field a Repubblica: "Se il governo non fa retromarcia lo spread a 400 fermerà il credito e la crescita". Intanto, il premier greco Tsipras invita l'Italia "a cedere subito" all'Ue (Corriere), mentre l'ex ministro di Atene Varoufakis al Sole, dice: "In pensione con quota 100? Solo per lavori manuali".
Politica, ora nei sondaggi il centrodestra unito vede quota 50% (Giornale). "Chi vuole il governo Salvisconi" analizza il Fatto. Sul QN il sondaggio di Noto: maggioranza litigiosa, per un italiano su due a primavera sarà crisi. Renzi al Messaggero: "I danni di questo governo un certo Pd li sta scoprendo ora". Martina a Repubblica: "Scendo in campo per evitare la sfida tra ultrà. Il congresso rifonderà il Pd". Nomine Rai: la prima rete alla De Santis, poi Freccero e Coletta (Messaggero e altri).
Dagli esteri, Francia in primo piano: protesta gialla, Parigi brucia (Avvenire). 8 ore di guerriglia agli Champs Elysées tra polizia e manifestanti (su tutti). L'ira del ceto medio incendia Parigi (Stampa). Primi gilet gialli anche a Genova contro Autostrade (Fatto). Spazio anche alla Brexit, vertice Londra-Ue per dirsi addio (Sole).
In Italia donne in piazza contro le violenze (su tutti). Sfilata delle donne, nel nome di Desirée (Messaggero). Troppe denunce sottovalutate (Repubblica).

ECONOMIA
Manovra, prove di compromesso con la Ue: "Avanti per cercare una soluzione" dice Conte dopo la cena con Junker, Moscovici e Dombrovskis. "Spero che il dialogo eviti la procedura d'infrazione" commenta il premier (Corriere p.2). Messaggero vede spiragli dalla Ue, ma per la Stampa (in prima e p.4) Conte non convince Bruxelles, e Juncker ribadisce: "Procedura inevitabile". Repubblica (in prima e p.2) parla di tregua armata tra Roma e l'Ue nella cena a Bruxelles per scongiurare lo scontro sul bilancio. Giornale (in prima e p.3) segnala come sia stata una cena inutile tra due presidenti dimezzati. Per il Fatto (p.4) si è trattato della cena degli equivoci, mentre Libero (p.5) segnala il "pistolino scarico" di Conte, che parla delle altre riforme, mentre Salvini e Di Maio sono stati chiari: sui numeri della manovra non si cede. Sul vertice pesano le scelte dei due partiti di maggioranza. Di Maio e Salvini restano in attesa: "Siamo delusi però si può trattare" (Stampa p.5). Ci sarebbe un'offerta di Juncker: "Patto politico, ma dovete abbassare il deficit" (Repubblica p.3). Bruxelles chiede 6-7 mld in meno: oggi vertice tra Conte e i due vicepremier, si lavora su reddito e pensioni. Ma il leader leghista ribadisce la sua volontà di non arretrare, Di Maio invece spera di riuscire a far dilatare nel tempo le sanzioni. Ma ribadisce: "Reddito e pensioni non si toccano". E il Corriere (p.4) evidenzia come il sentiero, soprattutto per Salvini, sia stretto: non arretrare e non rompere. Il Carroccio teme di restare "tra il martello dei cittadini arrabbiati e l'incudine dei mercati". Il premier ribadisce l'avvertimento ai due leader: "Serve un segnale sul debito" (Messaggero p.3). Il ministro Tria resta preoccupato per lo spread, mentre Conte ribadisce: "Continuare la guerra non conviene a nessuno" (Corriere p.2). Il vicepresidente M5S del Parlamento Ue, Castaldo al Messaggero (p.2): "Si può discutere di come modulare meglio le nostre proposte, mantenendo però saldo l'impianto della manovra. Non siamo isolati, alcuni Stati segretamente sperano che Roma vinca il braccio di ferro".
Sul Corriere (p.3) il consiglio del premier greco Tsipras all'Italia nella trattativa con l'Ue: "Cedete subito, dopo sarà peggio". Su Repubblica (p.2) parla il consigliere della Merkel, Lars Field, che avverte l'Italia: "Si ravveda oppure lo spread a 400 ucciderà la sua crescita".
Secondo l'economista Tabellini, intervistato dalla Stampa (p.4), "l'Italia corre il rischio di tornare in recessione. L'unica cosa da fare è dire che ci siamo sbagliati e rinunciare a quota 100 e reddito di cittadinanza". Varoufakis, ex ministro delle Finanze greco e candidato alle Europee, parla al Sole (p.2): "Non c'è nulla di radicale nel reddito minimo garantito standard del M5S, esiste nella maggior parte dei Paesi Ue. Quota 100 per le pensioni? Dovrebbe essere introdotta solo per lavori manuali e basse retribuzioni". Intanto, Messaggero (p.5) si concentra sul reddito di cittadinanza: a ogni figlio 156 euro in più, i soldi extra per i minori a carico si sommeranno ai 780 euro di base. Metà dei beneficiari al Sud. Premi alle aziende che assumono chi lo riceve. Libero (in apertura): sta per saltare lo stipendio ai fannulloni. L'idea della Lega: versare il reddito di cittadinanza alle aziende che assumono disoccupati, e il M5S sarebbe tentato. Stirpe (Confindustria) al Messaggero: "Sarebbe un cambio di passo rilevante se un parte del sussidio andasse alle imprese. Ma c'è ancora troppa nebbia intorno al provvedimento". Per il Giornale (p.8) il reddito di cittadinanza è un sussidio facile del Sud che crea disoccupati a vita. Intanto, contro la manovra scelgono la piazza le piccole imprese: il Nord degli artigiani fa sentire la sua voce (Corriere p.6). Nordest contro il governo, imprese in piazza a Milano: industriali e commercianti manifestano il 13: segnale per Salvini che li ha traditi (Giornale p.4).

POLITICA
Crescono Lega e Forza Italia, centrodestra verso quota 50: nell'ultimo sondaggio Tecnè il Carroccio è al 31,7%, gli azzurri all'11,3% e FdI al 4% (Giornale p.11). Il M5S cala al 27,7%, il Pd scende al 16,8%, mentre la Lega è oltre il 36% secondo la rilevazione Ipsos per il Corriere ripresa oggi da Libero (p.7). La destra è quasi al 50% ma Salvini e Berlusconi non sanno che fare: il Fatto (in prima e p.2) analizza lo scenario in vista di un possibile governo "Salvisconi". Mentre Lega, FdI e Fi sono maggioranza virtuale nel Paese, Salvini e Berlusconi non concordano sullo scenario in caso di crisi della maggioranza: l'ex premier non vuole il voto anticipato, ad Arcore si pensa a 50 "responsabili" tra renziani e grillini non di sinistra che appoggerebbero un governo di centrodestra. Ma Salvini frena: "Anche con il 92% dei consensi noi della Lega restiamo fedeli ai patti" (Corriere p.8). Il leader del Carroccio, commentando la crescita nei sondaggi, dice: "Se prendiamo un impegno, lo portiamo a termine". Ma sono sempre meno gli italiani che credono che questa maggioranza durerà oltre la primavera: a dirlo è un sondaggio di Noto sul QN (in prima e p.6), secondo cui un italiano su due è convinto che in primavera ci sarà la crisi. Il consenso sull'esecutivo resta al 56%, ma solo il 32% confida che l'alleanza tra grillini e Carroccio regga fino alla fine della legislatura.
I sondaggi danno il M5S in calo, ma Di Maio non ci sta: "Abbiamo altri sondaggi in cui la distanza con la Lega è di soli 2 punti" (Corriere p.8). Per il Fatto (p.3) ad aiutare nei sondaggi Di Maio sarà Di Battista: il vicepremier grillino pensa a uno squadra di supporto in vista delle Europee, con l'exc deputato romano che dovrebbe occuparsi di comunicazione.
Centrosinistra. "Un certo Pd sta scoprendo solo ora i danni di questo governo": al Messaggero (in prima e p.7) parla Matteo Renzi che attacca Conte e Tria per "l'incapacità" con cui hanno gestito il dossier della manovra con l'Europa. Poi Renzi commenta i sondaggi: "Penso che la luna di miele sia finita e per Salvini stia iniziando la discesa, quando il Nord vedrà colpito il portafogli sarà il primo a rivoltarsi". Poi in vista delle primarie dem, spiega: "io avanti con i comitati civici, per chi è anti governo ma non si riconosce nei partiti". Il Fatto (p.5) però evidenzia il flop dei comitati di Renzi: uno su sue è fantasma. Intanto, il segretario uscente, Martina a Repubblica (p.12): "Io in campo per evitare la sfida tra ultrà. Il congresso rifonderà il Pd: le primarie siano il primo passo verso un nuovo soggetto politico".

ESTERI
Gilet gialli, 8 mila in piazza a Parigi, guerriglia sugli Champs Élysées (Corriere p.12 e tutti). Protesta pacifica, tranne che nella Capitale (Fatto p.15). Ieri sono scesi in strada 106 mila "gilet gialli" in tutta la Francia. "Macron si deve dimettere" il grido dei manifestanti (Giornale p.12). Nonostante il divieto, in migliaia in piazza: scontri e feriti. Assalto alla casa di una deputata, il ministro dell'Interno francese Costaner accusa la Le Pen, che replica: "Disonesto". Intanto Macron elogia le forze dell'ordine (Messaggero p.11).
Brexit, oggi a Bruxelles il vertice dell'addio (Sole p.6 e altri): per la premier May non sarà facile ottenere il via libera del Parlamento. Unionisti nordirlandesi sul piede di guerra. Intanto Madrid ha dato il via libera all'accordo dopo il chiarimento su Gibilterra: la futura relazione dell'Ue con il territorio dovrà essere definita a parte. L'accordo con Madrid permette di sciogliere il nodo Gibilterra, che poteva far saltare l'accordo Ue-Londra (Messaggero p.12). Alla Spagna diritto di veto sulla Rocca.
Riprendono gli sbarchi di migranti in Sicilia, Salvini attacca Malta (Messaggero p.9, Repubblica p.14, Fatto p.10, Giornale p.14). "Un pattugliatore maltese ha invertito la rotta, abbandonando un gommone in mezzo al Mediterraneo e in direzione dell'Italia", scrive il ministro dell'Interno. "È l'ennesima vergogna – aggiunge –  degna di questa Ue incapace e dannosa. A Bruxelles sono troppo impegnati a scrivere letterine contro l'Italia". Anche il ministro Toninelli interviene sulla medesima falsa riga: 2Sui migranti Malta si gira dall'altra parte, stavolta per una fantomatica avaria. E l'Ue che fa? Sostiene uno dei suoi Paesi fondatori, l'Italia, o fa finta di nulla mentre salviamo vite umane?".
Silvia rapita dai somali: "La tengono nascosta tra i leoni e gli elefanti" (Repubblica p.4, Fatto p.16, Giornale p.14). Su tutti il caso della giovane italiana rapita in Kenya. La polizia sostiene la tesi della rapina, il governo quella del terrorismo. Si avvalora l'ipotesi che a sequestrare la volontaria 23enne siano stati individui di tribù semi-nomadi, che si spostano tra Somalia e Kenya con capre, cammelli e mucche. Gente pacifica, ma armata per tradizione e cultura e in conflitto da oltre 40 anni con i residenti a causa dei pascoli.

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Commentario del 24.11.2018

IN PRIMA PAGINA
Bankitalia lancia l'allarme (Corriere, FT). E Giorgetti dice: chissà quanto dura. Facciamo qualcosa (Corriere). Il conto dello spread, Bankitalia vede nero: "Capitali in fuga e famiglie più povere" (QN e altri). "Le banche italiane hanno lavorato bene". Parla Danièle Nouve della Bce (Sole). Banca d'Italia: lo spread ha ridotto di 85 miliardi la ricchezza finanziaria (Sole).  Conte-Tria, ecco il piano per l'Ue. Spread, cancellati 145 miliardi (Repubblica). Di Maio, arriva il conto: mazzata agli italiani (Giornale). Intervista a Minali, ad di Cattolica: "L'Italia non abbia paura, ma deve fare squadra" (Giornale). Investimenti, Conte apre alla Ue: il reddito gestito dalle imprese (Messaggero). Tridico al Sole: "Prima reddito di cittadinanza, poi incentivo per chi assume (Sole). Missione difficile senza l'avallo dei vicepremier (Messaggero). Sui crediti deteriorati promozione in arrivo anche dalla Ue (Sole).
La foto scandalo con un Provenzano: il candidato M5S imbarazza Di Maio (Messaggero, Corriere e tutti). La figuraccia di Luigini sul candidato a Corleone (Giornale). La Lega cambia pelle (Libero). Una grana tira l'altra: rissa nei Cinque Stelle sui parente di mafiosi (QN). Arrestati clienti di papà Renzi: cercavano sponde con Padoan (Verità).
Sanità, ribellione dei medici: 9 su 10 protestano perchè sono sotto organico (Libero). Sanità in tilt per lo sciopero: adesso i 5Stelle iniziano a sfrattare la politica dagli ospedali (Notizia Giornale). Il ministro Grillo al Sole: "Il sistema sarà più equo, niente sconti sul pregresso". Infrastrutture, intervista a Toninelli: "Tav? Presto si decide. Autostrade fuori da Genova" (Avvenire). Intervista a Morra: la Tav bloccata dallo strapotere delle ditte mafiose (Stampa). Bono (Fincantieri): "Così ricostruirà il ponte Morandi (MF).
Trump chiede all'Italai di boicottare le reti Huawei (Sole). "La Cina spia il mondo" Trump contro Huawei chiede aiuto all'Europa (Stampa). Trump all'Italia e agli alleati: "Non usate telefoni Huawei" (Messaggero).
Sport, oggi test match con gli azzurri del rugby contro gli All Blacks (Messaggero e tutti). Calcio, torna il campionato di serie A dopo la sosta: alle 15 Udinese-Roma, domani alle 18 Lazio-Milan (Messaggero, Corriere e tutti).

ITALIA-ECONOMIA
Bankitalia lancia l'allarme (Corriere, Stampa e tutti). Fuga di capitali esteri dai Btp, come nel 2012: famiglie più povere con lo spread alto, bruciati 145 miliardi e 5mld in più di interessi sul debito (Libero e altri). Salgono i mutui e il costo del debito pubblico. Per Moody's incertezza in aumento: "I piccoli risparmiatore -sostiene il vicepresidente Muehlbronner – dovranno svolgere un ruolo più importante nell'acquisto dei titoli". L'analisi parla di "una riduzione del valore della ricchezza finanziaria delle famiglie del 2% (quasi 85 miliardi di euro): negli ultimi mesi il peggioramento dei corsi azionari e obbligazionari si sarebbe riflesso in un'ulteriore perdita di circa l'1,5%".
Intanto continua il dialogo tra Roma e Bruxelles per trovare convergenze sulla manovra: Conte insieme a Tria, spiegherà a Juncker come userà i soldi del Reddito e quota 100, chiedendo 6 mesi di tempo (Messaggero). Segnali distensivi anche dal Commissario all'Economia Moscovici che afferma: "La porta è aperta". L'economista Sapelli, alla Stampa: "Meno spese assistenziali e più soldi agli investimenti: in Europa bisogna trattare con quelli che contano: il governo parli con Germania e Francia, lasci perdere Kurz e Orban". Ma Salvini e Di Maio mettono i paletti: "Deficit al 2,4% o cade il governo" (Repubblica). I due leader concedono solamente 3mld da spostare verso misure per la crescita e a Bruxelles ci si interroga: ma allora che viene a fare Conte?
*Reazioni*
Il viceministro all'Economia, Massimo Garavaglia, al Messaggero: "La procedura è ingiusta e si può evitare: ciò che si risparmia andrà alla crescita". L'industriale Bonometti (Confindustria Lombardia): "Nel 2017 assumevo 15 persone al mese, ora neanche una: Conte dica a Juncker la verità, il Pil italiano l'anno prossimo non crescerà dell'1,5%" (Corriere). Montagna (Credit Suisse): "Il rischio del 2019: chi sottoscriverà i nuovi titoli di Stato?". Critico Iacometti su Libero, che scrive: "Quando lo spread era a 500, però, per Visco andava tutto bene...".
Reddito di cittadinanza, sugli sgravi alle aziende i 5Stelle aprono alla proposta Siri (Sole, Repubblica, Messaggero e altri). Le due forze di maggioranza d'accordo ad accompagnare la misura con agevolazioni sulle assunzioni. Di Maio: "Già in stampa 5-6 milioni di tessere elettroniche" (Corriere e altri). Il nome sarebbe "carta di cittadinanza" e secondo quanto dichiarato da Di Maio giovedì sera a Piazzapulita, su La7, ma Inps e banche frenano: l'iter è solo all'inizio. Tridico, consigliere economico di Di Maio, intervistato dal Sole, dice: "Reddito di cittadinanza alle persone, per le imprese incentivi solo se assumono".

ITALIA-POLITICA
M5S, Figuraccia per Di Maio: Corleone è un caso che  imbarazza (Corriere, Libero e tutti). Foto del candidato con il nipote di Provenzano. "E' da cacciare" afferma il vicepremier (Stampa), che aggiunge: "Le famiglie che meritano attenzione, dialogo e vicinanza sono quelle vittime di mafia, a cui i mafiosi hanno ammazzato i parenti, il padre, il figlio, il nipote. A quelle vogliamo bene e vogliamo dare una grande mano". Paletti di Casalino alle interviste dei ministri: il portavoce del premier Conte, ha inviato un messaggio via chat ai giornalisti chiarendo che "è inutile chiedere interviste autonomamente a ministri e sottosegretari, perché tutto deve essere autorizzato da Palazzo Chigi". Morra (Antimafia): "Le ditte mafiose fanno sparire quelle sane: rischio infiltrazione nei lavori per la Tav".
La Lega cambia pelle: vuole Salvini premier e l'Italia federale (Libero). Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo statuto del movimento: non c'è più l'indipendenza della Padania e la parola "Nord". Nessuno potrà ancora accusare il leader dei finalità eversive.
L'Europa lancia il Silvio rivoluzionario (Tempo e altri). Via libera alla nuova sigla: l'ufficio brevetti continentale accetta "Rivoluzione Italia" e il Cav può usarla già per il voto di maggio. Il nuovo marchio raggrupperebbbe diversi partiti dell'era moderata, come l'Udc, mandando in pensione quella Forza Italia che non sembra più avere il fascino di un tempo per gli elettori.
Congresso Pd, il 3 marzo la resa dei conti. Zingaretti: niente trasformazioni (Tempo e altri). La data  stata  proposta dalla commissione congresso Dem, anche alla luce delle complesso procedure previste dallo Statuto e delle elezioni regionali in Abruzzo e Basilicata previste a febbraio. "Sono convinto di farcela già alle primarie" dice Zingaretti ostentando certezze sulla possibilità ottenere il 51% rispetto agli altri candidati.
Sanità, medici in sciopero, ospedali in tilt: rinviati 40mila interventi (Stampa). "Il sistema è al collasso" scrive Libero in apertura. Adesione fino al 90% quasi in tutta Italia, sprecati 21mld l'anno in ospedale, mancano i soldi per i camici bianchi. La ministra Grillo annuncia l'intervento che rimette ordine nel settore e promette stanziamenti. "Io ho ben chiaro che i lavoratori della sanità sono in grave difficolta, perché è sulla loro pelle – dice nell'intervista del Sole - e, quindi, indirettamente su quella dei cittadini che si sono fatti i tagli più consistenti nell'ultimo decennio. Per questo, non si tratta di promettere miracoli, ma di portare proposte concrete nel più breve tempo possibile. Con il Mef c'è un'interlocuzione positiva. Le risorse per il contratto per il prossimo triennio ci sono, sul pregresso dobbiamo trovare l'accordo".
Sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere: la Lega sale ancora (36,2%) e allontana i 5 Stelle. Crescono astenuti e indecisi. Il partito di Salvini cresce in maniera esponenziale rispetto ai grillini che sono al 27,7%, mentre il Pd sale al 16,8%. Sulle preferenze politiche dei singoli degli italiani, il presidente Conte è in flessione di due punti (passa da 64 a 62), il vicepremier Di Maio di quattro (da 51 a 47), per il quale per la prima volta le valutazioni negative (46%) prevalgono su quelle positive (41%). Al contrario l'indice di gradimento di Salvini aumenta di due punti (da 58 a 60) e si avvicina a quello del premier (il divario scende da -6 a -2).

ESTERI
"La Cina spia il mondo". Trump contro Huwei, chiede aiuto all'Europa (Stampa, Giornale e tutti). Campagna degli Stati Uniti per isolare il gigante delle telecomunicazioni che, secondo il presidente degli Stati Uniti "spia il mondo". I timori di Washington si concentrano sulle nazioni che ospitano basi americane. Ma Roma dice "no al boicottaggio". Pechino cerca la sponda dei 5Stelle. Trump e Xi hanno comunque in programma di incontrarsi venerdì a margine del G20 del 30 novembre e 1° dicembre a Buenos Aires. Nonostante le forti tensioni commerciali tra i due Paesi, dalla Casa Bianca e da Pechino filtrano messaggi incoraggianti. Trump ha detto che "la Cina vuole un accordo e noi ne siamo contenti", da Pechino assicurano che i team commerciali cinese e americano lavorano in stretta intesa, e il ministro del Commercio Wang Shouwen afferma di "aver notato che gli Stati Uniti vogliono raggiungere un accordo per risolvere le frizioni con la Cina. E noi speriamo di lavorare con gli Usa per contenere le dispute".
Esteri, dal Med, il ministro degli Esteri di Putin, Sergej Lavrov lancia l'allarme: "Dagli Usa attacchi all'ordine mondiale: noi temuti perchè ci rispettano" (Corriere). E sempre sul Corriere, parla il segretario generale della Nato, il norvegese Jens Stoltenberg: "I missili russi, un pericolo. Così Mosca punta a dividere l'America dall'Europa. La prima cosa da fare è richiamare lo Stato di Putin al pieno rispetto del trattato Inf".
Su Repubblica l'intervista a Mohamed Abdullah Farmajo, presidente della Somalia: "Al Shabaab è una minaccia per tutti, l'Italia aiuti la Somalia". Il numero uno somalo vuole ricostruire il rapporto storico fra i due Paesi: "Servono investimenti perché la nostra gioventù non rischi la vita per cercare di arrivare in Europa. Con Roma c'è un rapporto storico, deve avere un ruolo guida per la rinascita del Corno d'Africa".
Germania, focus su Merz, il miliardario che vuole prendere il posto di Merkel (Stampa). L'avvocato aveva abbandonato il partito quando la cancelliera lo silurò: a contendergli la guida della Cdu è Annegret Kramp-Karrenbauer la delfina di Angela, l'ex governatrice del Saarland e attuale segretaria generale il ministro Spahn.

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Commentario del 23.11.2018

IN PRIMA PAGINA
Manovra: Conte: "Sì a ritocchi se utili a favorire la crescita" (Sole). L'Italia chiede tempi lunghi allla Ue (Messaggero). Conte apre, Salvini chiude: caos manovra (Giornale). Di Maio a Repubblica_ "Basta guerra all'Europa". Intanto, è allarme su spread e mutui (Corriere). Siri (Lega) alla Stampa: "Usa pronti a darci una mano se avremo bisogno". La Verità: Francia e Spagna sforano alla grande, ma per loro niente punizione Ue.
Intanto, gli italiani non si fidano dei BTp (Stampa): tornano ad investire sulla casa (QN).
Anche gli istituzionali snobbano i BTp Italia (MF). Dal flop dei BTp Italia arriva l'allarme per le aste dei titoli di Stato del 2019 (Sole).
In politica, Libero riprende un sondaggio che vede Di Maio in caduta libera: gli italiani lo hanno già sfiduciato. Anticorruzione, c'è il primo sì in Aula, ma è sfida M5S-Lega sulla prescrizione (Messaggero). Nel frattempo, addio condono. Giornale parla di "fregatura": pace fiscale annullata, niente sconti per chi non ha pagato. "Ecco chi paga i partiti": analisi del Fatto sui soldi alla politica. E la Stampa titola: sigarette elettroniche, 75 mila euro alla Lega e poi arriva il condono.
Dagli esteri, Corriere intervista Mohammad Zarif, ministro degli Esteri di Teheran: "Iran e Usa, nessun negoziato. Trump non è affidabile".
Novità sul pubblico impiego, statali e "quota 100", prestito ponte per i Tfr di chi va in pensione (Sole). La Bongiorno al Messaggero: "Statali, l'inefficienza punita come i piccoli reati".
D&G messa al bando dai giganti dell'ec-commerce (Sole).
Coni, le porte girevoli tra lo sport e la politica (Fatto).

ECONOMIA
"La manovra si può rimodulare": Conte apre alle modifiche, ma assicura che "i contenuti restano" (su tutti). Domani il numero uno di Palazzo Chigi incontra Juncker, ma trova un clima ostile: "Solo una cena di lavoro" (Stampa p.4). Il capo economista della Bce, Peter Praet, in un'intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt, dice: "Le condizioni di finanziamento in Italia sono troppo tese per un Paese con crescita debole e bassa inflazione. L'Italia ha bisogno di riforme orientate all'offerta per migliorare la scarsa produttività".
Mentre crescono le preoccupazioni di Tria, il premier in Parlamento chiede "tempi dilatati" se verrà aperta la procedura di infrazione. Per il Sole (p.3) l'obiettivo è il rinvio delle sanzioni all'estate, ma il governo punta anche a spingere le correzioni verso la manovra 2020. In cambio, Conte propone l'attuazione altrettanto "lenta" delle misure come contropartita (Corriere p.3). La Stampa (p.3) parla di ipotesi manovra bis dopo le Europee. Intanto resta lo scontro tra Moscovici e Salvini: "No ai mercanti di tappeti" ha detto il commissario Ue, ma il ministro dell'Interno replica: "L'Ue ha rotto, pazienza finita" (su tutti).
"Con Bruxelles bisogna saper trattare" avverte il governatore di Bankitalia Visco (Stampa p.4). E Di Maio a Repubblica (p.3) dice: "Basta guerra alla Ue: condivisione e dialogo sono valori alla base della nostra permanenza nell'Unione e siccome noi vogliamo restare è giusto che si dialoghi. C'è perplessità sulla manovra, da parte nostra ci sarà il massimo dialogo, ma non possono chiederci di tradire gli italiani, le misure non cambiano. Anche i mercati capiranno". Il titolare del Mise rilancia il tema delle dismissioni: "Ci sono molti asset non strategici su cui si può intervenire. Non ci facciamo fermare dalle resistenza politiche". Sulla Stampa (p.3) parla il sottosegretario al Mit e consigliere economico di Salvini, Armando Siri, reduce da una visita alla Casa Bianca: "Negli Usa – dice – sono stupefatti e non capiscono come mai, se noi vogliamo fare un po' di deficit in più per rilanciare la crescita, ci debba essere vietato. La commissione Ue propone un'austerità che non funziona, è inconciliabile con il nostro sviluppo. E per gli americani certi vincoli Ue sono poco comprensibili. Gli Usa sono interessati a investire in Italia: se fosse indispensabile, un aiuto gli States ce lo darebbero. Ma non c'è bisogno di soccorsi esterni".
Le imprese restano in allarme per le mosse della maggioranza. Massimo Moratti (Saras) a Repubblica (p.4): "Il governo disorienta le imprese, così è difficile investire". Sul Sole (p.3) parla il dg di Confindustria, Marcella Panucci, che chiede di rendere "il reddito di cittadinanza un ponte verso le imprese. Spostare – spiega – il baricentro dai centri per l'impiego verso il mondo produttivo può portare a un incremento della competitività di imprese e Paese".
Intanto, gli italiani non si fidano dei BTp (Stampa): il Tesoro puntava su 7,7 mld, ne ha incassati 2,2. E' l'asta più dopo quella del 2012. Gli italiani tornano ad investire sulla casa (QN): anche gli istituzionali snobbano i BTp Italia (MF). Di Maio a Repubblica: "L'asta si è tenuta a cavallo della decisione di Bruxelles, quando i mercati stavano a guardare". Ma per il Sole, dal flop dei BTp Italia arriva l'allarme per le aste dei titoli di Stato del 2019.

POLITICA
Primo sì all'Anticorruzione, gelo dei leghisti in Aula (Repubblica p.10).  Il Carroccio non applaude il voto favorevole della Camera, ora il Senato dovrà cambiare la norma sul peculato (Messaggero p.6). "Non sono la manina" dice Giorgetti dopo le accuse dei 5S (Corriere p.5 e tutti). Mentre resta l'irritazione del sottosegretario per le accuse ricevute, nel M5S proseguono i sospetti di un possibile piano B a cui starebbe lavorando Salvini. Intanto, in arrivo il primo test sul dl sicurezza. Lunedì la fiducia, con la sponda del M5S: via i 5 emendamenti critici (Messaggero p.8).
"Come noi abbiamo chiesto lealtà alla Lega sull'anticorruzione, dobbiamo essere leali su provvedimenti che non sono prettamente nostri come il dl sicurezza" dice Di Maio a Repubblica (p.3). Il leader del M5S poi esulta: "La legge anticorruzione è un grande successo per noi. Nel voto segreto è passata la norma sul peculato, che sarà modificata al Senato. Il ddl tornerà alla Camera e sarà legge entro i primi di gennaio. L'incidente? Da un problema è nata la possibilità di accelerare. Non si tratta solo di prescrizione e daspo ai corrotti, ma di una rivoluzione copernicana dei partiti, che dovranno rendicontare i soldi che prendono anche attraverso le fondazioni e le associazioni collegate". Sul Fatto (p.5) parla il ministro M5S per il Sud, Barbara Lezzi: "Su temi come l'Anticorruzione non faremo sconti a nessuno. Questo ddl abbatterà i costi delle opere pubbliche e ci aiuterà nei negoziati con la Commissione Ue. La Lega lo sa: non siamo alleati e abbiamo identità molto diverse, ma siamo impegnati da un contratto". Ma il Giornale (p.8) è polemico sul ddl considerato "salva Casaleggio": zero verifiche sulla ditta che controlla i grillini.
Nel ddl Anticorruzione è presente la norma, voluta dal M5S, che prevede la trasparenza per i contributi privati ai partiti: la soglia "segreta" scende a 500 euro (Fatto in prima e p.3). Cade il velo sui finanziatori della politica (Tempo in prima e p.7). Il Fatto (in apertura e p.2) riporta l'elenco aggiornato dei finanziatori privati dei partiti: da chi fabbrica sigarette elettroniche ai cacciatori. E la Stampa (in prima e p.7) scrive: dalle sigarette elettroniche 75mila euro alla Lega, poi arriva il condono. Così una delle aziende beneficiarie dello sconto fiscale finanziò Salvini.
Libero (in apertura e p.2) e Giornale (p.4) riprendono gli ultimi sondaggi che vedono la Lega (ora al 31,1%) salire ancora nei consensi, mentre il M5S (26,3%) è ai minimi: cresce il timore nei grillini del ribaltone di Salvini. Secondo 6 elettori su 10 il leader leghista è il vero capo dell'esecutivo, solo per il 10% a comandare è Di Maio, che viene penalizzato dalla figuracce dei suoi ministri. Anche la Stampa (p.8) riprende l'ascesa continua della Lega nei sondaggi: Carroccio primo partito in Emilia, ora sfonda anche al Sud. Ma il Nord critica l'alleanza con il M5S: "L'assistenzialismo non serve".

ESTERI
Proseguono le ricerce di Silvia, la volontaria italiana rapita il Kenya: droni sulla foresta, ricerche nello Tsavo Park. La ragazza forse rapita in cambio di armi (Stampa p.10). Tre ricercati per Silvia, si aspetta il segnale dai rapinatori (Corriere p.19). Italia pronta a trattare, timori per la possibile matrice fondamentalista.
Rapporti con l'Iran, il presidente del parlamento israeliano Yuli-Yoel Edelstein alla Stampa (p.11): "L'Italia stia attenta, il legame con l'Iran mette a rischio la pace. Niente negoziati finchè l'Iran ha un'impronta così forte sulla regione. Con i palestinesi la soluzione è pratica: cooperazione su acqua e tecnologia".
Sul Corriere (prima e p.15), parla il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Zarif: "L' Iran non negozierà con Trump. Non è affidabile: tempo perso. Gli Usa vogliono la nostra caduta, non hanno mai abbandonato questa illusione. Ma noi, come gli italiani, abbiamo una lunga storia. Noi crediamo che la supremazia di una potenza non durerà. Non vogliamo ricostruire il nostro impero, ma semplicemente non riconosciamo nessun altro impero ". Zarif inoltre conferma che "non saremo noi ad iniziare uno scontro, non l'abbiamo mai fatto. Ma ci difenderemo se attaccati".
Intesa Brexit, ma c'è lo scoglio Gibilterra (Messaggero p.13). Domenica la firma a Bruxelles, Madrid punta i piedi sul teritorio inglese a Sud della Spagna. Sul tavolo anche il nodo dell'accesso dei pescatori nelle acque britanniche. May a dicembre dovrà incassare il sì del Parlamento.

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Commentario del 22.11.2018

IN PRIMA PAGINA
Bruxelles dice no, Roma è sola (MF). In primo piano su tutti la bocciatura della manovra. Scontro con la Ue (Corriere): procedura per punire l'Italia (Stampa). Per il Sole si aprono spiragli per una trattativa. Ma il governo è diviso (Messaggero): ora Di Maio è pronto a trattare (Stampa). Anche se Repubblica parla di patto Di Maio-Salvini sul deficit: "Con la Ue non si tratta più". Ma Conte va da Juncker: ipotesi slittamento di reddito e pensioni (Messaggero). Moscovici al Corriere: "Non sono Babbo Natale. Trattiamoci con rispetto". Fatto parla di "strana bocciatura": puniti pure i debiti di Renzi & C. Per Libero, Conte paga per colpe altrui: la multa va inviata ai premier del Pd. Sulla Stampa parla Marine Le Pen: "La bocciatura una scelta politica anti-sovranista". Ma il ministro austriaco Loger alla Stampa spiega: "Le azioni italiane un rischio per la zona euro".
In politica ancora tensioni nel governo dopo il voto sul peculato: Di Maio e lo sfogo anti-Carroccio, tra i grillini sospetti su Giorgetti (Messaggero). Maggioranza divisa, slitta la sicurezza. E tra i grillini cresce la fronda a Di Maio (QN). Conte traballa: avviso di sfratto (Giornale). Mentre l'Europa boccia la manovra, la Lega boccia il governo: centrodestra in fibrillazione, si cercano nuove maggioranze. Grillini terrorizzati all'idea di tornare a casa (Libero). Per il Foglio le elezioni non sono un tabù per Mattarella.
Conferenza sul Mediterraneo, sul Corriere parla il ministro Moavero: "Alleati degli Usa, ma la Russia non va ignorata".
Su tutti il rapimento in Kenya della volontaria italiana.
Inchiesta sulla Mani Pulite delle grandi opere, 340 perquisiti (Fatto)

ECONOMIA
"Debito eccessivo": Bruxelles prepara la procedura contro l'Italia (Stampa, FT in prima e p.2 e tutti). Manovra bocciata, scontro con il governo (Messaggero e tutti). Roma sola contro tutti in Europa (MF p.3). Il ministro austriaco delle finanze, Loger alla Stampa (p.3): "Roma deve pagare, viola le regole per fare propaganda interna". Numeri blindati, ma il governo tratta con la Ue su tempi e modi (Sole p.2). Parte la trattativa per evitare nuove tasse (Fatto p.2). Due settimane per evitare la cura dell'austerità: l'Italia rischia di dover mettere in campo una manovra correttiva. Altrimenti ci saranno sanzioni fino allo 0,5% del Pil (MF p.3). Per il Giornale (p.3) dovremo pagare 60 mld per la manovra "kamikaze". Salvini ironico: "Aspetto una lettera di Babbo Natale" (su tutti). Moscovici al Corriere (p.5): "Non sono Babbo Natale, penso si debbano trattare queste questioni con rispetto reciproco, serietà e dignità. Diamoci da fare perchè c'è tanto lavoro in questa situazione che nessuno ha voluto. Certo non noi. Il dialogo è un'opzione, non un imperativo. Salvini stesso dice che è disposto al dialogo, dunque capisce la posta in gioco. Lo spread? A far reagire i mercati non sono i commenti della Commissione. Noi siamo neutri e oggettivi, ciò che fa muovere i mercati sono le preoccupazioni sulla politica economica". Il presidente dell'Eurogruppo, Centeno, al Corriere (p.2): "Tutto dipenderà dalla trattativa. Sulla carta, tuttavia, la procedura di infrazione per deficit eccessivo può avere un costo molto alto. Come minimo si rischia l'imposizione per qualche anno di una serie di manovre correttive per ridurre l'indebitamento, a colpi di 8-10 miliardi l'anno, se non di un deposito di 3,5 miliardi a garanzia degli obiettivi. E se il governo non dovesse adeguarsi alle nuove indicazioni che arriverebbero dall'Ecofin, scatterebbe la soluzione finale, l'acquisizione delle somme depositate (fino allo 0,5% del Pil), il blocco degli impegni e poi del versamento dei fondi europei,   una decina di miliardi l'anno".
Piano Ue per evitare il "ricatto" italiano: 600 mld per scongiurare il contagio (Stampa p.4). Il Colle insiste per un negoziato tra Conte e Juncker: per Mattarella il giudizio di Bruxelles può essere corretto con qualche concessione (Repubblica p.7). Il premier chiede tempo alla Ue: nel piano la cabina di regia su ministeri e grandi opere (Corriere p.3). Per il Messaggero (p.3) Conte si gioca tutto con Junker, ma ha solo la sponda della Lega. Ma per la Stampa (p.3) anche Di Maio apre alle modifiche: annuncia possibili cambi in Parlamento, ma non vuole ridurre le risorse per le riforme come Salvini. Conte può giocare la carta delle infrastrutture: controlli più rigidi sul debito e sblocco, col codice degli appalti, degli investimenti. Ma per Repubblica (in prima e p.7) Salvini e Di Maio bloccano Tria e il premier: "Nessuna trattativa con l'Europa". Conte e ministro dell'Economia pronti ad aprire a modifiche, ma i due vicepremier vogliono aspettare le elezioni. Il vicolo cieco della maggioranza: "Così non reggeremo a lungo" (Corriere p.6). E Savona avverte: "Non ha più senso andare avanti e la manovra è da riscrivere". Boccia (Confindustria) alla Stampa (p.3): "Il governo cambi percorso, Bruxelles non diventi un alibi per sottrarsi ai problemi".
Dietro la punizione di Bruxelles, per il Fatto (p.3) ci sono il debito di Padoan e la sfida gialloverde. Per Libero (p.8) l'Europa ci punisce per il debito creato da Gentiloni e compagni, ma la multa non arriverà mai. La Le Pen alla Stampa (p.4): "Per anni Parigi ha sforato, l'Europa vuole punire Salvini. Il no alla manovra è politico". Il portavoce del premier ungherese Orban, Kovacs, a Libero (p.10): "Non abbiamo la sensazione che l'Ialia stia sfidano la Ue, ma semplicemente che stia difendendo i propri interessi e diritti. La Ue non è del tutto democratica. Le regole devono essere uguali per tutti. Invece Italia e Ungheria che le rispettano, vengono sanzionate, mentre Francia e Germania, che le violano, no. Credo che l'Italia debba osservare le norme comunitarie, ma esse vanno cambiate. L'Italia può fare una buona manovra senza sforare, magari tagliando".

POLITICA
Peculato, alta tensione nella maggioranza. Mentre il premier annuncia che sarà cancellato, crescono i sospetti tra Lega e M5S (Messaggero p.6). Grillini terrorizzati di tornare a casa (Libero p.2). Crescono i sospetti nel Movimento: Salvini e il Colle ci hanno mollati (Libero p.3).
Ma c'è l'accordo sulla corruzione (Stampa p.6). Rientra lo scontro sul peculato. Conte annuncia la tregua sulla giustizia, ma restano i veleni (QN  in prima e p.10). "Correzioni al Senato" (Repubblica p.10) annuncia Conte a proposito della norma sul peculato. Ma ora i leader presidiano l'Aula per evitare altri "incidenti" (Corriere p.8). "Deputati guardati a vista per votare l'anticorruzione" (Giornale p.6).
Dopo "l'incidente" sul peculato, Di Maio scarica le colpe su Giorgetti (Stampa p.6). Il leader 5S sparge veleno contro il sottosegretario di Palazzo Chigi: è stata la sua "manina" (Giornale p.7). Nei 5S Di Maio sempre più all'angolo e la Lega corteggia i dissidenti grillini (QN p.11). Ma le accuse di Di Maio a Giorgetti ricompattano i big pentastellati (Messaggero p.6). Per i 5S la "porcata" ha un mandante: Giorgetti torna nel mirino (Repubblica p.11). Per il Fatto (p.4) il Colle e Fico fanno muro intorno al governo mentre Giorgetti gioca a rompere. Salvini avverte i suoi: mettete a rischio il dl migranti (Messaggero p.7).
Il ministro Fraccaro al Messaggero (p.7): "La verità è che a volte noi siamo dei pivelli, troppo innocenti. Mentre loro stanno qui da 20 anni e si vede. Questa del peculato è una cosa studiata: tutto è avvenuto in segreto". Per il Fatto (p.6) il matrimonio Lega-M5S in crisi. Scambio di accuse reciproche: "Siete senza ideali" dicono i grillini ai leghisti, che replicano: "Voi molto ingenui".
La guerra tra M5S e Carroccio dopo la trappola dell'Anticorruzione rilancia le ambizioni di Berlusconi, che punta sul centrodestra unito: "Presto al governo" (Corriere p.10). Silvio cerca voltagabbana per abbattere il governo (Libero p.4). Il piano di Fi: un'altra maggioranza per salvare il Paese (Giornale p.9)

ESTERI
Med 2018, il Mediterraneo oltre la crisi (Corriere prima e p. 16-17, Sole p. 28). Si apre oggi a Roma uno dei più importanti incontri di politica internazionale, alla presenza dei leader iraniani e iracheni, russi e americani. I temi sul tavolo sono quelli più caldi in Medio Oriente e Nord Africa: l'escalation nella contrapposizione tra Iran e Arabia Saudita, la "guerra fredda" dei Paesi del Golfo contro il Qatar; i rischi di una nuova ondata di estremismo dopo l'Isis. "Med punta a valorizzare i passi avanti nella consapevolezza che un'agenda positiva possa essere scritta — sottolinea il direttore dell'Ispi Paolo Magri —. Il primo trend positivo è la sconfitta del Califfato".
Il Corriere intervista il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi. "Siamo leali alleati degli Usa, ma oggi è impensabile, per l'Italia, ignorare la Russia". Sulla crisi europea e le tante frammentazioni interne, dice: "L'Ue è diventata un arcipelago: tante situazioni divisive che riguardano sia gruppi di Paesi, sia singoli Stati: l'uscita della Gb, Ungheria e Polonia sotto procedura per violazione di principi fondamentali, il "gruppo di Visegrad" che rifiuta di accogliere i rifugiati, la Spagna che si irrigidisce su Gibilterra". L'Italia e il Mediterraneo: "Non dobbiamo guardare al Mediterraneo e all'Africa soltanto con il timore di migranti. L'Africa rappresenta per noi un'opportunità enorme. Non possiamo sottovalutarla".
Brexit, May cerca da Junker gli ultimi sì dei partner europei (Sole p.27). La premier Theresa May ha incontrato il presidente della Commissione Europea a Bruxelles per delineare la partnership futura tra Gran Bretagna e Ue e preparare il terreno per il summit dei leader europei previsto per domenica. Tornerà a Bruxelles anche sabato, a testimonianza che ci sono ancora aspetti non di secondo piano da mettere a punto. I tempi sono ormai strettissimi, dato che Londra e Bruxelles devono sia finalizzare i termini del divorzio, contenuti nella bozza di dichiarazione di 585 pagine approvata la settimana scorsa, che stabilire a grandi linee quali saranno i rapporti futuri tra Gran Bretagna e Ue dopo Brexit. Per convincere i deputati più contrari all'accordo ad approvarlo in Parlamento, la Rudd ha sottolineato il rischio "dell'abisso".
Su tutti, il rapimento di Silvia Romano, la 23enne milanese rapita ieri in Kenia dove lavorava per una ong (Corriere prima e p. 14-15, Sole p. 27,Stampa p. 8 e altri). Le modalità dell'azione e la zona dove è avvenuto il rapimento, a pochi chilometri da Malindi, fanno ritenere che Silvia possa essere stata catturata per scopi politici da pastori nomadi Orma o dagli Shabaab. E questo naturalmente preoccupa intelligence e diplomazia, anche tenendo conto che l'ostaggio è una donna giovane peraltro poco esperta di cooperazione. Il testimone, un ragazzo che aiutava Silvia nella scuola di Chakama, racconta: "Erano in sei, l'hanno picchiata, cercavano proprio lei perchè gridavano ' dov'è la donna bianca?'".

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