Commentario del 17.11.18

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano. Salvini-Di Maio, scontro su tutto (Messaggero): inceneritori, infrastrutture e norma pro Casaleggio i motivi di scontro. "Così metti a rischio il governo": Di Maio avverte Salvini sui rifiuti (Stampa). La Stampa riporta il piano del leader leghista: sfondare al Sud e governare da solo. Tra i due vicepremier prova di forza sugli inceneritori (Corriere). Sul Sole un'inchiesta sull'emergenza inceneritori: sono pochi e tutti al Nord. Per Cantone (Anac) al Corriere: "E' l'emergenza a favorire i clan". Il ministro Costa al Mattino: "Escludere i criminali dell'ambiente dalle gare d'appalto". Sondaggi: il capo del M5S, in allarme per il calo, corre da Casaleggio (Messaggero). Sul Corriere le rilevazioni di Pagnoncelli: 6 italiani su 10 sono per la Tav.
Inflazione giù e incertezze: Draghi frena sui tassi (Sole, Stampa). Per la Verità Draghi riprende in mano il bazooka: la fine degli acquisti di Btp non è più così sicura. E il numero uno della Bce richiama l'Italia sul debito (Corriere).
Asse Germania-Francia su una proposta su budget Ue: fondi solo a chi rispetta le regole (Sole). Con il piano franco-tedesco fondi a rischio per Roma (Corriere). Ora Savona è preoccupato e chiede il dialogo con la Ue (Corriere). Draghi: "Sfidare l'Ue fa salire lo spread" (Repubblica).
Manovra, pressioni su Mattarella per commissariare la Costituzione (Fatto). La Verità attacca: Mattarella minaccia il governo di non firmare la manovra. Sul QN la guida al decreto fiscale: esce il condono, c'è la rottamazione.  "Mani nei conti in banca": la proposta di Di Maio per il decreto fiscale (Giornale). Giggino è irrefrenabile: la GdF spierà i conti correnti (Libero).
Brexit, il governo May studia modifica all'intesa con la Ue (Sole).

ECONOMIA
Inflazione giù e incertezze: Draghi frena sui tassi (Sole in prima e p.2): il numero uno della Bce annuncia a dicembre una valutazione su un possibile aggiustamento del percorso previsto per gli aumenti. Draghi prende tempo sul rialzo dei tassi perchè "crescita e inflazione restano deboli" (Stampa p.20): la Bce programma una mossa per la prossima estate, possibile un'asta di liquidità per le banche a gennaio. Draghi pronto a riprende il bazooka se la crisi avanza (Messaggero p.7): possibile prolungamento del Qe per contrastare la frenata dell'economia. "A dicembre rivaluteremo il Qe", anche per la Verità (p.2) Draghi non sotterra il bazooka.  Sulle performace dell'eurozona pesano il rallentamento della locomotiva tedesca e le incertezze sul fronte italiano. A proposito della manovra italiana, i timori di Draghi: "La sfida alla Ue alza lo spread" (Repubblica p.22 e tutti). "Ascoltare l'allarme della Bce" scrive il Foglio (p.3) Il presidente della Bce torna a stigmatizzare gli scontri con l'Europa e ad evidenziare come "fare altro debito danneggia le famiglie". L'invito di Draghi all'Italia è a rispettare le regole Ue. Salvini: "Il presidente della Bce ha fatto il suo per gli italiani". Il ministro dell'Economia Tria, intanto, tranquillizza: "Il debito è sostenibile e i rischi per le finanze pubbliche restano limitati. La moderata espansione fiscale per il 2019 serve per migliorare l'inclusione fiscale e rivitalizzare gli investimenti pubblici" (Sole p.2).
 Nel frattempo patto Germania-Francia per il bilancio europeo, fondi a rischio per l'Italia (Corriere p.8, MF p.5, Giornale p.6, Repubblica p.23). I due Paesi propongono "tagli ai Paesi che non rispettano le regole sui conti". Per Libero (p.8) è una manovra contro l'Italia . E mercoledì potrebbe partire la procedura d'infrazione (MF p.5). Negoziato al fotofinish del premier Conte con l'Ue per evitare la procedura d'infrazione: la prossima settimana possibile incontro con Juncker. Conte deve fare presto, scrive Verderami (Corriere p.10), segnalando come il ministro Savona ora si sia accordo che "la situazione è grave", stupendosi della reazione dell'Europa, mentre proseguono i ripetuti scontri con Tria nei Cdm.
Intanto, sulla manovra Italia Oggi (p.5), Verità (p.3) e Fatto (in apertura e p.3) sottolinea l'ostilità di Mattarella. Per il momento il capo dello Stato diffonde dei moniti che sono degli allarmi, giuridicamente potrebbe rinviarla. Ma politicamente un atto di questo tipo sarebbe deflagrante. "Il Quirinale tiene in ostaggio la manovra" (Verità): armando le penne del Sole e della Stampa fa filtrare la minaccia di respingere la finanziaria con la scusa del mancato pareggio di bilancio. Fatto all'attacco: per il Colle vale di più Bruxelles che la Costituzione. Finora il Colle ha approvato manovre che violavano il pareggio di bilancio solo con l'ok della Ue. E adesso?

POLITICA
Salvini-Di Maio, prova di forza sugli inceneritori (Corriere in prima e tutti). "Il caso inceneritori incenerisce i gialloverdi" titola il Giornale (p.2). "In Campania servono termovalorizzatori, il vostro no causa malattie" ha detto il vicepremier leghista, ma dal M5S arriva l'avvertimento: "Questa polemica crea tensioni su un argomento che non rientra nel contratto che abbiamo siglato. Basta o crolla tutto" (Stampa in prima e p.2). Il ministro dell'ambiente Costa alla Stampa (p.3) ribadisce: "Matteo ha firmato il nostro contratto senza inceneritori. La tesi di Salvini è sostenibile se si rinuncia alla differenziata". E sull'accusa di Salvini ai 5S di dire no a tutto, Costa dice: "Avrebbe ragione se si trattasse di un no a prescindere".
Fatto (p.6) parla di scontro nel governo tra ideologia e politichetta. Cantone (Anac) al Corriere (p.3): "Sui rifiuti gli affari dei clan, ma il rischio di infiltrazioni camorristiche negli inceneritori non mi sembra un argomento convincente. Mentre è vero che il trasporto è in mano ai clan: se si arriva all'emergenza è quello il settore che può causare rischi". Poi lancia l'avvertimento: "Chi governa trovi soluzioni invece di sollevare problemi. Un termovalorizzatore in ogni provincia? Altri quattro mi sembrano eccessivi, ma almeno su uno si potrebbe ragionare – dice Cantone -. Anche a me non piacciono per l'impatto paesaggistico. L'ideale sarebbe una soluzione alternativa che a oggi nessuno propone concretamente. Quindi il termovalorizzatore diventa l'unica strada". Di diverso avviso il ministro Costa, che al Mattino (p.3) dice: "In Campania un termovalorizzatore non sarebbe utile. Con la differenziata risolveremo a breve il problema, per l'immediato servono accordi tra Regioni per far partire gli impianti di compostaggio". E contro gli interessi dei clan sui rifiuti, Costa propone: "Bisogna vietare a chi si è macchiato di reati ambientali di partecipare agli appalti e impedire alle amministrazioni di concedere autorizzazioni".
La ruspa di Salvini contro la monnezza fa uscire di testa i 5S napoletani (Verità p.5). Per la Stampa (p.2) Salvini, con la battaglia sugli inceneritori si accredita presso il mondo industriale come il leader del "partito del fare", schiacciando i 5S come il "partito del no". Recupera consiglieri prosciugando FdI e accarezza la retorica degli inceneritori che fu di Berlusconi. Fatto (p.7): tra transfughi e riciclati, la Lega in Campania non fa la differenziata. Ex di ogni risma in Campania con Salvini,  che con la sua offensiva sui termovalorizzatori mette in mora il ministro Costa. Per Libero (p.3) così la Lega ruba ai 5S i voti del Sud, i grillini reagiscono irritati alle proposte di buon senso del Carroccio perchè hanno capito che stanno perdendo il Mezzogiorno. La Stampa (in prima e p.4) evoca il "Piano Sud" di Salvini: sfondare il muro del 20% e governare senza alleati. La prima tappa solo le elezioni regionali in Sardegna a febbraio. Per il Mattino (p.4) la Lega dimezza la distanza dai 5S al Sud: nel sondaggio Swg la crescita del Carroccio senza occuparsi del Mezzogiorno: ora il centrodestra è avanti, con Salvini che recupera molto dal bacino di Fi e da quello degli alleati di governo.
Intanto i leghisti sperano nel boom alle europee. Nel Movimento allarme sondaggi: Di Maio va da Casaleggio (Messaggero p.4). Nei grillini cresce la tensione dopo l'incontro tra Salvini e Berlusconi (Repubblica p.4): Di Maio teme che il leader del Carroccio cerchi l'incidente per tornare alle urne. Nell'incontro a Palazzo Grazioli, il Cav avrebbe chiesto garanzie sugli spot per Mediaset (Libero p.5). I due alleati trovano l'intesa per le regionali. E Salvini avrebbe detto a Berlusconi di avere problemi con i grillini (Messaggero p.3), ma il leader del Carroccio esclude la crisi: "Di Maio è nervoso? Per me va tutto bene". Anche se nel M5S c'è irritazione per l'accusa del ministro dell'Interno al M5S: "Ha uno sgradevole approccio giustizialista". Ma per il Giornale (p.2) Salvini, sconfitto sul condono, sfida Di Maio nella "sua" Campania. E ora rilancia l'ipotesi del voto anticipato già a maggio.
Ma tra Salvini e Di Maio è scontro su tutto (Messaggero in apertura): oltre al tema rifiuti, tensioni anche su anticorruzione e soldi ai partiti. Per le donazioni ai partiti è stallo (Corriere p.2):  i gialloverdi litigano e l'anticorruzione rischia (Repubblica p.6). La Lega vuole alzare il tetto dei versamenti anonimi. Sì dei 5S, che poi ci ripensano. Legge in aula senza intesa. E intanto salta la norma su Rousseau.
Intanto, su tutti la protesta degli studenti in piazza. Manifestazione contro il governo, bruciate bandiere di Lega e M5S (Corriere p.24). Soliti studenti contro Salvini (Giornale p.2). Studenti cretini (Libero p.7). De Rita (Censis) alla Stampa (p.5): "Le piazze ci dicono che i populisti perdono la spinta propulsiva. Le forze di governo stanno creando disillusione anche nel ceto medio che le ha votate".

ESTERI
Brexit, il governo May studia modifiche all'intesa con la Ue (Sole p.14). I ministri pro-Brexit sperano ancora di poter trovare un accordo più soddisfacente, nonostante le dichiarazioni della May che non ci sono alternative al compromesso da lei raggiunto e nonostante il monito di Bruxelles che le trattative non verranno riaperte in alcun caso. Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel ha affermato ieri che «non si parla proprio di negoziare ulteriormente. Abbiamo un documento sul tavolo che la Gran Bretagna e i 27 Paesi Ue hanno concordato».
Governo blindato e scontro frontale con l'ala pro-Brexit (Stampa p.8). C'è il nuovo ministro euroscettico e fedele a May (Giornale p.12). Arriva il May Day (MF p.16). La premier inglese chiede un voto a scatola chiusa sull'accordo tecnico chiuso con la Ue. Un azzardo che potrebbe costarle caro. Sembra vincente, quindi, la strategia di Bruxelles che ha messo il Regno Unito nell'angolo giocando la carta irlandese. May punta sull'incubo no deal (Fatto p.16). La premier resiste ai dissidenti e sventola le cifre del divorzio dalla Ue senza il piano: 800 mila posti di lavoro in meno, la sterlina svalutata fino al 15%, aerei a terra. Le stime: se vince il no all'accordo ogni famiglia perde 6.000 sterline (Messaggero p.11). Per Libero (p.13) la Brexit farà male soprattutto alla Germania.

©riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento