Commentario del 1.11.18

IN PRIMA PAGINA
Deficit, pronta la procedura Ue per l'Italia (Corriere): la decisione il 21 novembre. Intanto il lavoro si ferma: più disoccupazione (Avvenire e tutti). Il Giornale: altro capolavoro di Di Maio. Conte al Corriere: "L'Italia rallenta non per colpa nostra". Boccia (Confindustria): "Il governo scelga la linea della crescita" (Sole). Mattarella firma la manovra, slittano pensioni e reddito (Repubblica e tutti). La sanatoria fiscale si allarga (Italia Oggi). Sulla Stampa in apertura e su tutti il duello tra Visco e Tria sullo spread. Il governatore: l'effetto spread costerà 5 miliardi nel 2019. Le aste per il debito coperte al 92% (Sole). Sul Sole, in apertura, il paradosso Italia: servono 469mila tecnici ma uno su tre è introvabile.
Politica, su giustizia e Tav è alta tensione tra M5S e Lega (Messaggero e altri). A Torino Di Maio si spiega con gli industriali: "Malinteso sulla Tav" (Stampa). A Genova tempi lunghi per il decreto: 42 provvedimenti per realizzarlo (Sole). A Reggio Emilia 1200 anni di carcere alla'Ndrangheta al Nord (Fatto). 19 anni al padre di Iaquinta (Repubblica).
Dall'estero. Battisti sfida l'Italia: "Resto in Brasile, Bolsonaro fanfarone, io sono intoccabile". Asia Bibi scuote il Pakistan: assolta dalla blasfemia, torna libera dopo 8 anni (Corriere). Integralisti in rivolta: va impiccata (Repubblica).
Dalla Ue: Il Pil spagnolo cresce tre volte più dell'Eurozona (Sole). In Germania è Laschet, l'uomo a sorpresa per il post-Merkel (Corriere).
In cronaca: le ossa ritrovate in Vaticano sono di una donna (Corriere). Sul Messaggero lo strazio della madre: "Datemi il corpo". Su Repubblica lo sfogo del fratello: "Voglio la verità" (Repubblica). Il vicino del palazzo era della banda della Magliana (Fatto).
Sport, per il Milan operazione risalita: battuto il Genoa, ora è in zona Champions (Corriere). Ciclismo, con Gavia e Mortirolo il prossimo Giro d'Italia sarà per "duri" (Corriere). La corsa fugge dal Sud, tranne che da Padre Pio (Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
Deficit, in arrivo la procedura europea, scrive il Corriere in apertura. Procedura di infrazione già decisa anche per il Messaggero: i rilievi muovono dal debito pubblico; a meno di cambi di rotta della manovra, il verdetto arriverà il 21 novembre e sarà praticamente unanime. Il primo tentativo di mettere sotto procedura l'Italia potrebbe esserci già all'Eurogruppo della prossima settimana, con Roma totalmente isolata. Il colpo successivo arriverà pochi giorni dopo con la pubblicazione da parte della Commissione Ue delle sue previsioni economiche, che danno la crescita dell'Italia molto sotto da quella stimata dal governo e il debito pubblico in aumento. Il governo ha tempo fino al 13 novembre per rispondere a Bruxelles. Conte, intervistato dal Corriere, tiene le posizioni: "Confido che nel confronto riusciremo a dimostrare alla Commissione la bontà di una manovra di crescita". Per Conte "abbiamo un enorme potenziale di crescita e stiamo creando un clima favorevole agli investimenti. Renderemo l'Italia un Paese dove è più semplice fare impresa e investire". Il riferimento è alla creazione di Investitalia: "Sarà il cantiere attraverso cui cambieremo in meglio questo Paese". Insieme a Investitalia nasce anche la Centrale per la progettazione delle opere pubbliche: ci lavoreranno 300 persone per definire le infrastrutture strategiche del Paese (Repubblica). Sul Messaggero parla il vice ministro Garavaglia: "Niente drammi con la Ue, ci sono decine di procedure aperte. Piuttosto si spinga sugli investimenti e si taglino le tasse alle imprese".
Intanto dopo il pil si ferma anche il lavoro: più disoccupazione e più lavoro precario (Avvenire e tutti). In primo piano su tutti i dati Istat di settembre che rivedono al ribasso i contratti stabili (-1,2%) e la disoccupazione giovanile (al 31,6%). Aumentano i contratti a termine (+13%) e il tasso di disoccupazione (sopra il 10%). Il Giornale: altro capolavoro di Di Maio. Conte al Corriere: "Irragionevole e ingiusto dare al governo la colpa: gli effetti delle nostre riforme si vedranno dal 2019". Boccia (Confindustria): "Il governo scelga la linea della crescita" (Sole). Sul Sole (in apertura) il paradosso Italia: servono 469mila tecnici ma uno su tre è introvabile.
Mattarella vede la manovra e la firma tra i dubbi (Corriere). Chiede di dialogare con l'Europa e torna a raccomandare la tutela del risparmio: "L'equilibrio dei bilanci assicura la sovranità". Dalla manovra slittano pensioni e reddito (Repubblica e tutti). "Quota 100" e reddito di cittadinanza saranno introdotti solo nel 2019 con ddl appositi. Slitta anche il taglio alle pensioni d'oro: la sforbiciata sarà introdotta con un emendamento in fase di discussione. Tra Lega e M5S l'accordo si è trovato sulla soglia superiore dei 90 mila, ma i tagli applicati variano dal livello degli assegni, da un minimo del 6 a un massimo del 18%. Resta in manovra la stretta da 2,9 mld su banche e assicurazioni, mentre la sanatoria fiscale si allarga (Italia Oggi).
Sulla Stampa in apertura e su tutti il duello tra Visco e Tria sullo spread. Il governatore: l'effetto spread costerà 5 miliardi nel 2019 (Sole). E a pagare saranno le famiglie e le imprese (Stampa). Tria: "Non fare deficit sarebbe costato di più. Le banche? Sono solide" (Sole). Lo scontro ieri al cospetto di banchieri e fondazioni riunite per la Giornata Mondiale del Risparmio. Visco parla accompagnato dai grafici: la crescita nel 2019 sarà lontana dalle previsioni del governo – "sotto l'1%" – l'aumento dello spread avrà ripercussioni su famiglie e imprese. Per Repubblica cresce la paura per la patrimoniale. Il Sole "garantisce" invece per le aste per il debito: coperte al 92%. Sul Corriere il richiamo di Guzzetti (Acri): "Bisogna superare l'odio che sta spaccando il Paese". Sulla Stampa parla Nicastro (Fondo Cerberus): "Non vedo disastri arrivare a breve ma siamo su una china discendente – dice il banchiere – Non ci sono indicazioni chiare sul modello di sviluppo e il mercato continua a vedere rischi di uscita dall'euro". Da Messina (Intesa) mano tesa al governo: "L'Italia è solida, basta creare ansia" (Messaggero). Ma continua la fuga dei capitali verso l'estero, anche se il deflusso, per ora, resta controllato (Messaggero). 

ITALIA-POLITICA
Manovra, crescita, tenuta del governo e rapporto con l'Ue, il premier Conte a tutto campo nell'intervista al Corriere (in prima e p.2-3): "Questo governo è espressione di istanze di cambiamento ed è fisiologico che mercati ed istituzioni europee vogliano capire in che direzione intendiamo muoverci". Investimenti, riforme strutturali e semplificazione sono i temi su cui puntare nel prossimo triennio per "rendere l'Italia un Paese dove è più semplice fare impresa ed investire – spiega Conte -. La 'squadra Italia' ha tutte le carte in regola per riuscire nella sfida". Poi sulle ripercussioni dello spread sul governo, assicura: "La tenuta è solida come i fondamentali della nostra economia. C'è un forte equilibrio tra le forze di governo e l'intesa personale tra me e i due vicepremier contribuisce a rendere ancora più salda questo governo, che durerà fino al 2023, lo garantisco". Il premier torna anche sulle polemiche sul Tap che hanno creato problemi interni al M5S: "Mi assumo la responsabilità della decisione".
Sul Tap, e non solo, lo sconforto nel Carroccio per i dilettanti pentastellati (Giornale p.2): "Tolto il reddito di cittadinanza, non si capisce cosa vogliano" dice il leghista Garavaglia. Tensioni crescenti su Tav e Sicurezza (Corriere p.9). "Si sa che siamo da sempre favorevoli alla Tav" ha detto Salvini (Messaggero). E sulla giustizia si apre un nuovo fronte: il blitz del ministro Bonafede per lo stop alla prescrizione spiazza la Lega (Stampa p.9), che è "perplessa" (Sole p.15). 
Intanto, il principale motivo di tensioni è il voto sul dl sicurezza. Rischio voti segreti, sempre più vicina l'ipotesi fiducia (Sole p.15). Di Maio: "Così staneremo i ribelli" (Messaggero p.9). E Salvini propone un rimpasto nella maggioranza (Giornale in prima e p.2). Il piano leghista è cacciare i ribelli grillini per far entrare in maggioranza la Meloni, ma Di Maio dice no: "Il Movimento si spaccherebbe" (Repubblica p.8).
Libero (in prima e p.3) parla di "Babilonia grillina": l'anima sinistra del partito è sempre più insofferente all'alleanza con il Carroccio. Ma anche Salvini si sta stufando dei tentennamenti dei 5S (Libero p.2) e sogna l'egemonia (Giornale p.2). "Magari governassi da solo, farei molto più in fretta" si è sfogato il vicepremier (Corriere p.9). Per Folli (Repubblica p.28) per quanto Salvini si sforzi di smussare ogni angolo, si è creato uno squilibrio tra i voti presi dalla Lega il 4 marzo e i sondaggi attuali. In questi casi la tela prima o poi si strappa – ragiona Folli - . Ecco perché Salvini comincia a mostrare segni di nervosismo. Ma, nonostante le pressioni dei leghisti nel territorio, i vertici del Carroccio non intendono scaricare l'alleato di governo – segnala Verderami sul Corriere (p.6) -. Salvini: "Si prosegue, anche perchè – ha detto ai governatori di Lombardia e Veneto e ai dirigenti piemontesi e liguri – stiamo ottenendo le cose su cui puntiamo: Terzo Valico, Pedemontana, Tap e anche sulla Tav attendete fiduciosi". Per Verderami in effetti il rapporto con Di Maio gli sta fruttando un saldo positivo, non solo nei sondaggi.

ESTERI
Battisti sfida Bolsonaro: non puoi estradarmi (Messaggero e Stampa p.11, Giornale p.13). L'ex terrorista italiano residente in Brasile respinge le accuse di essere fuggito: «Vado a San Paolo cinque giorni al mese per ragioni mediche. Questa volta anche per trattare la pubblicazione del mio libro» e prende di mira il nuovo presidente brasiliano, che all'Italia aveva promesso l'estradizione: «Può dire quello che vuole, io sono protetto dalla Corte Suprema». Alberto Torregiani (intervistato dal QN p.5), figlio del gioielliere ucciso nel 1979 da Battisti, parla di «ennesima presa in giro Non capisco il motivo di questa protezione. Cosa nasconde davvero questa vicenda?». Caustico Feltri,  su Libero: "Tenetevi Battisti, di assassini ne abbiamo già troppi".
L'economia spagnola prende il ritmo. Sul Sole l'avanzata di Madrid, col pil che cresce tre volte più dell'eurozona. Tra luglio e settembre è cresciuta dello 0,6% mentre la variazione annuale del Pil è stata del 2,5%. Aumentano i livelli occupazionali con un ritmo annuale di 450mila posti di lavoro a tempo pieno equivalenti; determinante il rilancio del settore costruzioni. La Spagna resiste in uno scenario internazionale sempre più avverso: protezionismo e guerre commerciali, aumento del prezzo del petrolio, forti turbolenze politiche nell'Ue.
Armin Laschet, l'uomo a sorpresa nella corsa al dopo Merkel (Corriere p.13). Il 57enne il ministro-presidente del Nord-Reno Vestfalia, il più popoloso Land della Germania, potrebbe avere la meglio sugli altri tre candidati (Kramp-Karrenbauer, Spahn, Merz) in lizza per raccogliere il testimone della cancelliera alla guida del partito cristiano-democratico. Europeista, centrista molto vicino alla Merkel senza tuttavia essere troppo identificato con lei, Laschet si pone come figura di garanzia con l'obiettivo di conciliare le varie anime del partito intorno a un progetto.

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