Commentario del 13.11.2018

IN PRIMA PAGINA
Tensione Di Maio-Salvini, salta il vertice sulla risposta all'Europa. "Così non è leale". "Non controlla il partito" (Messaggero).  Infrastrutture, 3 mesi fa il crollo del ponte Morandi: la città sta ancora aspettando un progetto (Corriere). Il ministro Toninelli: "Io via? Non credo proprio" (Corriere). Tav, 3 mesi di stop dalla Francia per la trattativa 5Stelle-Salvini (Fatto). Tav, Parigi avvisa Roma e Grillo va all'attacco della piazza di Torino (Stampa). Società in fila da Casaleggio per l'affare della blockchain (Fatto). Marcia pro-Tav, Confindustria&B. dietro i 25mila (Fatto, QN). Mattarella: libertà di stampa, grande valore. Il presidente della Repubblica replica ai grillini (Corriere, QN, Notizia Giornale).
L'allarme vaccini: "In molte regioni poca copertura" (Messaggero). "Cari ragazzi, conquistiamo il web". Berlusconi scrive ai giovani di Forza Italia (Giornale). Reddito di cittadinanza, il governo rapina il Nord: Italia divisa in due (Giornale). Ci toccherà adottare un meridionale a testa: la manovra favorisce le famiglie del Sud (Libero).  Pensioni, i tagli con quota 100 (Messaggero). In pensione con i super tagli (Corriere). Manovra, incognita pensioni (Fatto). Manovra, tensioni sulle modifiche. Boccia: insufficiente per la crescita (Sole). Quota 100: tagli alle pensioni dal 5% al 30% (Sole). I ricchi conti correnti dei Renzi nell'era del Bullo a Palazzo Chigi (Verità). Ivanka vs Melania, la Casa Bianca è troppo stretta (Messaggero).
Gol di Conte al 90°: Haftar a Palarmo, il vertice è salvo (QN, Corriere). Ma sulla Libia è un vertice in salita (Stampa).  Oltraggio delle toghe: sputare ai poliziotti si può (Giornale, Libero e altri).
Ultrà contro arbitri, il calcio si ferma (Messaggero, QN, Stampa). Addio a Stan Lee, creò Spider-Man e gli altri supereroi della Marvel (Messaggero).

ECONOMIA
Manovra, parte la lettera per la Ue: alt di Lega e M5S all'apertura di Tria (Sole, Corriere, Giornale e altri). Il ministro vorrebbe ritoccare l'obiettivo di Pil: il titolare del Tesoro propone un meccanismo di tagli automatici alla spesa per assicurare che il deficit non salirà oltre il 2,4%. Il 21 novembre l'Esecutivo dell'Unione europea si pronuncerà: Bruxelles chiede interventi per far diminuire il disavanzo (Stampa). La discussione è aperta e accesa, tra il Tesoro e i due partiti di maggioranza: Di Maio e Salvini oppongono forti resistenze, sapendo bene che le prime spese a essere sacrificate sarebbero quelle per il reddito di cittadinanza e quota 100 sulle pensioni, i rispettivi cavalli di battaglia politici ed elettorali.
Per il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia la manovra "è insufficiente per centrare gli obiettivi di crescita indicati, con il rischio di rendere non sostenibili gli obiettivi del contratto di governo" (Sole, Stampa e altri). Il leader confindustriale è convinto del fatto che "se ci sarà, l'Italia potrà mettersi alla testa del processo riformatore in Europa, che non deve mettere in discussione il valore irrinunciabile della Ue e dell'euro, ma far sì che la cornice europea torni ad essere motore di sviluppo". Secondo Boccia "manca una visione di politica economica e i provvedimenti per gli investimenti sono disorganici e frammentari".
Pensione a quota 100, si perde fino al 34% (Corriere, Messaggero, tutti). In caso di uscita a 62 anni, il taglio sarebbe drastico: se tutti i beneficiari dovessero lasciare il lavoro, secondo l'Upb la spesa crescerebbe di 13mld. La stima è che l'anno prossimo i lavoratori con il doppio requisito 62 anni di età anagrafica e 38 anni di anzianità contributiva saranno 437mila e una larga parte, circa il 90%, di questi potenziali pensionandi detiene, del resto, quei requisiti già con lo scadere del 2018. Ogni 10 nuove pensioni liquidate nel 2019 ce ne saranno 7 riconducibili alla spinta generata dall'introduzione di quota 100: gli uomini farebbero la parte del leone con il 68% del totale di pensionamenti anticipati, poiché rispetto alle donne dispongono di "una maggiore maturità pensionistica".
Mutui, tassi in crescita per colpa dello spread (Sole p.1-3 e altri) Con Unicredit sono sempre più le banche che hanno aumentato i tassi sui mutui dopo il rialzo del differenziale a quota 300, con poche eccezioni. Il balzo dello spread ha infatti indebolito il patrimonio delle banche, che hanno in portafoglio 400 mld di titoli di Stato, portando un piccola stangata sui nuovi mutui, con i tassi rialzati dello 0,30% da luglio. Gli istituti adeguano così i prezzi ai rincari della materia prima.

POLITICA
Di Maio, gelo con Salvini: salta in vertice da Conte (Messaggero e altri). I due si presentano dal premier uno alla volta e su questo aspetto le opposizioni attaccano. "La verità è che anche da questa circostanza emerge in modo plastico come nel governo e nella maggioranza i rapporti siano ormai a zero. Lega e M5s vivono come separati in casa", dice Annamaria Bernini (Giornale, Libero e altri). Il premier prova a mediare, il leader leghista: "Luigi non controlla i suoi". I pentastellati all'attacco sul conflitto d'interessi per spezzare l'asse con Forza Italia, ma il Carroccio è pronto a frenare sulla Tav per Pedemontana e Terzo Valico.
Il ministro Toninelli al Corriere (in prima e p.8): "Con la Lega idee diverse però conta il contratto". Getta acqua sul fuoco sulle frizioni con l'alleato e smentisce le voci di un rimpasto che lo vedrebbe coinvolto: "Sono moltissime le persone che incontro che incitano ad andare avanti". Sulla manifestazione Sì Tav a Torino esprime "rispetto per chi scende in piazza con spirito civico, in modo pacifico e senza strumentalizzazioni" e si dichiara disponibile ad "incontrare chi manifesta senza ideologie per ascoltarne le ragioni». L'analisi costi-benefici potrebbe essere condizionata dal M5S? "Stiamo parlando dei massimi studiosi italiani in materia. Gente abituata a lavorare sui numeri, non sulle opinioni".
Mattarella in difesa della libertà di stampa (Corriere, Messaggero e tutti). Il M5S conduce una campagna contro la libera informazione, una crociata a base d'insulti e minacce che ha portato Mattarella a sentirsi in obbligo di ricordargli qualche regola fondamentale. "Al mattino come prima cosa leggo i giornali - ha detto a una scolaresca in visita al Quirinale - Le notizie e i commenti che non condivido sono più importanti; è importante conoscere il parere degli altri, le loro valutazioni; sono per me uno strumento su cui riflettere. Per questo ha un grande valore la libertà di stampa". Sul Tempo "il mistero di Di Maio giornalista": non si trovano i 70 articoli con cui il vicepremier ha preso il tesserino nel 2007. I direttori dei giornali con cui avrebbe lavorato, dicono: "Non è mai stato qui". Paese Futuro: "Ha collaborato dal 2007 al 2013 ma soltanto come webmaster".
"Uno o due mesi fuori". La linea soft del M5S contro i cinque ribelli (Messaggero). Nessuna espulsione per i senatori assenti alla fiducia sul dl sicurezza: dietro il cartellino giallo, ci sono anche i problemi di tenuta a Palazzo Madama.
Fratelli d'Italia fa il pienone nel Lazio (Tempo). Prossimo l'ingresso degli ex An, Andrea Augello e Francesco Arcari e in vista delle europee Federazione con Fitto. Alla Meloni strizza l'occhio anche Parisi.

EUROPA-USA
Libia, arriva Haftar a Palermo (convinto da al Sisi): caccia a un accordo per salvare la Libia (Corriere, Giornale e tutti). L'uomo forte della Cirenaica ha volato direttamente da Bengasi arrivando in concomitanza della cena ufficiale a Villa Igiea: non ha partecipato al conviviale, al quale mancavano anche i leader di Usa, Germania, Turchia e Francia, ma si è intrattenuto a colloquio con il premier Giuseppe Conte dopo le 23 per circa un'ora. "Un faccia a faccia amichevole" dicono dall'entourage italiano. "Conte è un amico, mi fido" è stata la risposta del leader libico. Una  buona partenza dopo i timori delle ultime ore, che Haftar potesse boicottare gli incontri, ben consapevole che la sua assenza avrebbe significato un grave fallimento per la Conferenza e i suoi promotori. Ma con Sarraj è gelo (Stampa). A corredo della notizia riportata sulla Stampa, il ritratto di Khalifa Hftar, il generale ex amico di Gheddafi che tiene in pugno l'Est della Libia.
Sulla Stampa (e altri) le 48 a disposizione della Merkel per negoziare la Brexit con Bruxelles. È questo, secondo le stime di molti, il termine ultimo di Theresa May non solo per raggiungere lo storico accordo con Bruxelles, ma soprattutto per convincere il governo e il parlamento di Londra ad appoggiare il suo controverso piano di uscita. La premier britannica vuole siglare l'accordo con la Ue in un summit straordinario probabilmente il 24-25 novembre. Il presidente del Consiglio Europeo Tusk avrebbe indicato mercoledì sera come scadenza per raggiungere un compromesso e dare a entrambe le parti il tempo necessario per esaminare il testo. La premier ha in mano la carta dello spauracchio «no deal»: potrebbe rivelarsi vincente, e spingere molti ad appoggiare un piano in cui non credono piuttosto che essere accusati di aver gettato il Paese nel precipizio
California senza tregua: duecento dispersi (Corriere e altri). È l'incendio più devastante nella storia di quel territorio. Il conto delle vittime è salito a quota 31, ma è provvisorio perchè i dispersi sono circa 200. Il fuoco continua a divorare case, alberi, aziende agricole nel nord e nel sud dello Stato. Oltre 200 mila residenti hanno dovuto lasciare le abitazioni, comprese le lussuose ville delle star a Malibù, nell'area di Los Angeles. Le tv trasmettono video drammatici: auto carbonizzate, abbandonate poco prima da persone che si sono messe in salvo a piedi. La testimonianza del regista Benicio del Toro: "Scappato anch'io tra urla e disperazione: è peggio di un horror".

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