Commentario del 19.11.2018

IN PRIMA PAGINA
Lite sugli inceneritiro, Salvini apre all'intesa. M5S: li chiudiamo tutti (Stampa). Salvini non molla: sì agli inceneritori, ma Di Maio lo sfida (Repubblica). Di Maio: "Meno tasse a chi ricicla". Salvini insiste: "Inceneritori sicuri" (Messaggero). Salvini piazzista (e mini-socio) del colosso degli inceneritori (Fatto). Il labirinto della Terra dei fuochi: il dossier della Sannino (Repubblica).
Sul Messaggero intervista a Tajani: "Dopo il voto alle Europee avremo un governo Lega-Fi". Congresso Pd, Minniti balla da solo: "Scendo in campo. E dietro di me non c'è Renzi" (QN e altri). Del Rio a Repubblica: "Guai se nel Pd sarà guerra fra renziani e antirenziani". Giorgetti o Conte: ecco chi comanda a Palazzo Chigi (L'Economia).
"Pensioni, conti sbagliati". Boeri al Corriere risponde alle domande di Fubini: "Troppe promesse su quota 100". Schiaffo alla flat tax: ridotta la platea di partite Iva interessate (Giornale). Rischio gettito sulla web tax (Sole).
Francia contro il caro benzina, ma siamo noi a pagarla di più (Giornale). Merkel e Macron, i principi feriti che difendono il castello d'Europa (Repubblica). Macron: serve più sovranità a questa Europa (Stampa). Salta lo sconto sulle cartelle: la Ragioneria ferma la sanatoria fiscale allargata (Messaggero e altri). Tria e l'ora dei mediatori (Corriere). Retromarcia sui preservativi gratis (Giornale, QN e altri).
Gubitosi accelera sulla rete unica (Corriere). Rebus Telecom, la strada stretta di Gubitosi (Giornale). Gubitosi al timone, Salvini riapre il capitolo dello scorporo della rete (QN). Nell'agenda dell'ad, l'alleanza per produrre nuovi contenuti e la battaglia con Iliad (Stampa). Chi spartirà l'ex Telecom Italia? (L'Economia). Quella rete in fibra che brucia i manager (A&F).
Petrolio, 1/3 del venduto in Italia viene dal contrabbando con l'Isis dalla Turchia e costa allo Stato 6mld di tasse evase (Fatto).
Qualità della vita: Bolzano è la città dove si vive meglio: sprofonda Roma, male il Mezzogiorno (QN). Se c'è smog si vive di più (Libero e tutti). Roma è precipitata all'85mo posto per rifiuti e mobilità (Messaggero e altri). La cura Raggi fa crollare la Capitale (Tempo).

ITALIA-POLITICA
Lite sugli inceneritori, Salvini apre all'intesa. M5S: li chiudiamo tutti (Stampa). Ma Paragone rilancia: "Vorrei capire cosa è cambiato oppure se è Salvini che ha cambiato idea: stop anche a quelli del Nord leghista". Il sottosegretario Buffagni (M5S): "Ma gli impegni del contratto sono chiari, impossibile ridiscuterli" (Repubblica). Le mamme della Terra dei fuochi pronte alle barricate: "Salvini non ci rappresenta". Gli ambientalisti sul piede di guerra: "Dopo anni di battaglie non si può tornare indietro come vuole fare la Lega". Dalla Lombardia, il governatore Fontana invita Di Maio "a vedere i nostri termovalorizzatori: sono puliti e controllati. Non smaltiremo più i rifiuti del Sud Italia" dice nell'intervista alla Stampa. Oggi intanto, Conte e sette ministri a Caserta: scatta il piano per fermare i roghi. Militari, roghi e una cabina di regia: il piano (Corriere).
*Centrosinistra*
Congresso Pd, Minniti in campo si smarca da Renzi e archivia D'Alema (Corriere e altri). "Noi molto distanti – dice l'ex ministro - "Smacco per il partito se nessun aspirante segretario arriva al 51%. Spero di raggiungerlo io, altrimenti preferirei che ci riuscisse un altro". L'endorsement di Calenda: "Minniti? Una persona di livello, io lo sosterrò". Gentiloni invece, sostiene Zingaretti, ma ha parole d'apprezzamento per Minniti, mentre Sala sindaco di Milano chiede un'opposizione molto dura. Falcomatà al Corriere: "Marco come Salvini? Insulto. Comunque vada vincerà un ex ds ed è un bene". Il terzo contendente alla segreteria, oltre Minniti e Zingaretti, è Martina, l'outisider già pronto a trattare (Messaggero), sostenuto da Graziano Delrio, che nell'intervista a Repubblica, dice: "Assurdo un referendum tra renziani e non. La corsa di Martina può evitarlo. Il cambiamento non è un giudizio sul passato, ma una risposta alle esigenze del presente. La candidatura di Martina può essere il punto di aggregazione di una generazione di quarantenni".
Dal canto suo, invece, Renzi è sempre più tentato dall'idea di fare un movimento ex novo, una "Cosa civica" per sfidare i sovranisti, che non è ancora né un partito, né una lista (Messaggero e altri). Doppia strategia di Matteo: da un lato aiutare Minniti con una rete di sindaci, dall'altro diventare il riferimento delle piazze anti-governo fuori dal Pd.
*Centrodestra*
"Governo Lega-FI dopo le Europee», dice Antonio Tajani al Messaggero. "Il matrimonio tra Salvini e Di Maio è destinato a fallire. Il Contratto è un patto di potere che non sta portando risultati.  C'è una grande ostilità nei confronti del reddito di cittadinanza". In dirittura d'arrivo alcune nomine di peso, tra cui la presidenza dell'Antitrust. "Noi non vogliamo la lottizzazione ma che si faccia una scelta equilibrata, di livello e di garanzia». Il vicepresidente di Forza Italia sprona la Lega a «fare qualcosa di centrodestra, per il Nord come per il Sud; dove non servono solo gli inceneritori ma anche l'alta velocità che non può fermarsi a Salerno".

ITALIA-ECONOMIA
Manovra, dai rifiuti ai contraccettivi, tensioni nel governo (Corriere e altri). Salta la proposta M5S sui preservativi ai migranti: Carroccio contro. a. Sulla Tav, invece, si parla di "ridiscutere integralmente il contratto, come sottolinea il leghista Siri. Per il fisco, invec, salta lo sconto sulle cartelle: la Ragioneria ferma la sanatoria fiscale allargata voluto dalla Lega che prevede che chi è sotto i 30mila euro di Isee versi fino al 25% di quanto dovuto. Dubbi della Ragioneria sul "saldo e stralcio" e sulla sanatoria degli omessi versamenti  (Messaggero e altri). Da oggi al Senato si vota sul dl tributario, ma restano vari nodi da sciogliere.
Conti pubblici, la Commissione confermerà la bocciatura della manovra presentata dal governo Conte, ponendo così le premesse per l'avvio della "procedura d'infrazione" per violazione della regola del debito (Corriere, Messaggero e altri). Non è escluso che mercoledì Bruxelles lanci un warning al nostro Paese, preannunciando appunto l'apertura della procedura (c'è una riunione dell'Ecofin il 22 gennaio che potrebbe approvare la decisione) nel caso la manovra non cambi durante l'esame in Parlamento. Dopo il verdetto sarà l'ora dei mediatori: da Moavero a Giorgetti fino al ministro dell'Economia, Giovanni Tria, che ha più volte detto che uno spread sui livelli attuali (300 punti base in più di interesse sui Btp rispetto ai Bund tedeschi) non è sostenibile a lungo. Oggi il ministro all'Eurogruppo, mentre l'incontro Conte-Juncker non prima di domenica in occasione del vertice Brexit.
"I conti non tornano, più spesa con quota 100». Il presidente dell'Inps, Tito Boeri, sul Corriere (p.3) interviene a tutto campo sulle politiche sociali giallo-verdi. "Quello che il governo deciderà, noi ci metteremo pancia a terra a realizzarlo; spetta all'Inps segnalare per tempo potenziali violazioni del patto intergenerazionale di cui è garante. Tutte le simulazioni fatte per il governo implicano per forza che ci sia un forte incremento della spesa nei primi anni". E sul reddito di cittadinanza: "Finalmente abbiamo un governo che prende a cuore il problema della povertà, ma non illudiamoci che i veri poveri stiano davanti a un computer per una specie di clic-day del reddito di cittadinanza. Per raggiungerli e evitare le frodi c'è bisogno di coinvolgere i Comuni, che hanno la maggiore esperienza e prossimità".
Qualità della vita, la 20esima indagine condotta da Italia Oggi e dall'Università La Sapienza incorona nuovamente Bolzano, la città dove si vive meglio in Italia: il capoluogo del'Alto Adige è seguito, come lo scorso anno, da Trento e Belluno. Sale al quarto posto Siena (QN, Stampa e tutti).

EUROPA
Europa, vertice di Berlino: Merkel-Macron, l'asse dei leader in crisi (Messaggero e altri). Il presidente francese ieri è stato ospite delle commemorazioni a Berlino delle vittime della guerra e delle dittature ed ha avuto l'onore di parlare al Bundestag, con i deputati tedesci che lo hanno accolto come una star tributandogli addirittura una standing ovation. "Dobbiamo trovare il coraggio di cominciare un nuovo capitolo – ha detto Macron – lo dobbiamo all'Europa, c'è bisogno di maggiore sovranità europea per un Unione più forte contro i nazionalismi" (Stampa). Concorde la Merkel: "E' vero, siamo dinanzi a una svolta, si tratta di andare avanti sul lavoro di Meseberg e passare alla consegna dei risultati" (Repubblica). In Francia però, continua la protesta dei gilet gialli sul caro-benzina. Jacline Mouraud, la 'pasionaria': "All'Eliseo ignorano come vive la gente: in Francia ci sono bolle di gente che vive benissimo e altri, come me, che non hanno un quattrino" (Stampa).
Brexit, il sostegno Ue. May: se salto io, più difficile (Messaggero e altri).  Lettere di sfiducia contro la premier, che ha rimarcato come "un cambio di leadership non renderebbe i negoziati più facili, portando solo un grado di incertezza in più". Sulla Stampa il monito della Casellati: "Brexit non colpisca gli italiani: a rischio 700mila connazionali". La presidente del Senato: "Riflettere sulle conseguenze di certe scelte".

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