Commentario del 31.01.2020

PRIME PAGINE
Virus, primi due casi accertati in Italia: i turisti ricoverati a Roma (Corriere e tutti). Virus, coplita l'Italia. Conte: situazione sotto controllo, pronta la protezione civile (Repubblica). Bloccati i voli con la Cina (Messaggero). Oms: "Coronavirus emergenza globale" (Sole). Il virologo Burioni: "Per adesso niente panico, ma lavatevi bene le mani" (Tempo).
A mezzanotte scatta la Brexit: l'addio della Ue (Messaggero). Brexit, Londra lascia l'Unione Europea. Johnson: "Sarà un'alba nuova" (Corriere, Repubblica e altri). Martino: "La Brexit? Senza Londra, Berlino imporrà il suo strapotere" (Giornale). Libia, Sarraj lascia scappare i migranti (Stampa). La tregua in Libia non c'è più, l'Onu smobilita, allerta miliziani (Messaggero).
Effetto giallorosso: Zingaretti+Conte= record di disoccupati (Giornale). Bonaccini: "Se il Pd mi chiama, io ci sono" (Repubblica). "Con la citofonata Salvini ci ha rovinato la vita: ora ci risarcisca". Parla la famiglia del Pilastro (Stampa). La casta rivuole vitalizi e arretrati (Fatto).
Il governo: ad aprile la riforma del fisco. E' scontro sul Jobs Act (Stampa, Sole). Detrazioni ridotte per tagliare l'Irpef: tre piani sul tavolo (Messaggero). Pensioni anticipate, tagli del 30% (Verità). .
Berlusconi: "Un referendum per abolire il dl Bonafede e ripristinare la prescrizione" (Fatto, Notizia Giornale e altri). Giustizia da ridere: Bonafede fa ancora l'avvocato (Tempo). Avvocati in trincea. "Davigo denigra il nostro lavoro" (Giornale).
Infrastrutture, Ora il premier frena sulla revoca ad Autostrade (Repubblica e altri). "Depistaggio, l'Eni spiava i consiglieri e i magistrati". Il gruppo: parte lesa (Stampa, Fatto).

ECONOMIA
Il governo: ad aprile la riforma del fisco. E' scontro sul Jobs Act (Stampa prima e p. 6, Sole prima e p. 2-3). Irpef giù con meno detrazioni: tre vie per tagliare gli sconti (Messaggero p. 9). Ieri vertice con Franceschini, Bonafede, Bellanova e Speranza. Il Documento di economia e finanza (Def) dovrà essere presentato entro il 10 aprile. E poco più di un mese prima, il 1° marzo, l'Istat dovrà comunicare i dati sul Pil e l'indebitamento netto della Pa del 2019. Prime convergenze sul Fisco ma per sciogliere i nodi più caldi serve ancora tempo. Sul Sole (p. 3) il ministro Gualtieri a Telefisco elenca le linee guida: "Sulla stima del deficit dissentiamo amichevolmente dal Fmi: abbiamo risultati molto positivi sulle entrate. L'impegno alla semplificazione e alla razionalizzazione del fisco c'è tutto. È una delle linee di fondo della nostra azione". Ma il Fondo monetario ordina di abbattere del 30% le pensioni anticipate e, come riporta Verità (prima e p. 7) il Pd esegue.
Reddito di cittadinanza, sulla Stampa (p. 6) la Bellanova affonda il colpo: "Ha fallito, sì a nuove politiche attive sul lavoro". La capodelegazione di Iv detta le priorità del suo partito: "Rimpasto di governo? Non credo che sia all'ordine del giorno. La maggioranza ha senso se ottiene dei risultati".
Per i giovani il 2019 chiude male e i precari sono più di 3 milioni (Verità p. 7). A rilevarlo è l'Istat secondo cui a dicembre 2019, gli occupati sono diminuiti di 75mila unita (-0,3%) e il tasso di occupazione è sceso al 59,2% (-0,1%). La buona notizia, spiega l'istituto di statistica, è che rispetto a dicembre 2018 si è registrata comunque una timida crescita dell'occupazione (+0,6%, pari a +13mila unità).

POLITICA
Vertice di governo, ieri, per scrivere l'Agenda 2023 dell'era giallorossa (Repubblica prima e p. 12 e tutti). Il ministro Bonafede, nuovo capo delegazione grillino esordisce sottolineando come sia "evidente che abbiamo due anime e dobbiamo tenerle insieme per non mettere a rischio la maggioranza. Anche perché il passo indietro di Di Maio non può essere sottovalutato". È il grido d'allarme del Movimento, una richiesta d'aiuto agli alleati: non mortificateci, "altrimenti non reggiamo". Conte ha voglia di chiudere in fretta questa trattativa di governo. "Le regionali si erano trasformate, mio malgrado, in un giudizio sul governo e quindi ora che abbiamo vinto dobbiamo rilanciare la nostra azione. Ho in mente la direzione, vi chiedo di seguirmi. Dobbiamo marciare spediti e compatti". E sui dossier Autostrade e Ilva, Conte gela il M5S: "Troppe ricadute
Intanto Di Battista torna per aiutare l'amico Di Maio (Repubblica p. 17). Passa dunque per l'amico-rivale di sempre il piano che il ministro degli Esteri ha messo in cantiere per evitare di perdere il controllo di un Movimento nel caos.
Regionali, su Repubblica (prima e p. 14) parla Bonaccini. "Al Pd servono coraggio e competenze: demoliamo le correnti e se mi chiamano ci sto". Il rieletto governatore dell'Emilia Romagna apre ai dem e dice: "Il Pd? Non sia una roccaforte in difesa di valori, ma un progetto espansivo". L'agenda dei prossimi giorni: "Prima Bruxelles, poi Fiumalbo: Europa e paesi".
Sulle consultazioni di primavera, il M5S diviso su Sansa: il candidato ligure per l'intesa col Pd (Stampa p. 8). I grillini trattano anche in Campania, mentre in Puglia tutti contro Emiliano. Sul fronte opposto, invece, Salvini vuole la Puglia, ma è scontro con la Meloni che rivendica un accordo tra lei, il Cavaliere e il leader leghista che deve essere rispettato e che prevedono che in Puglia e in Campania i candidati dovranno essere Fitto e Caldoro, il primo in quota Fdi, il secondo Fi. Ma dopo la sconfitta in Emilia-Romagna, il leader della Lega intende cambiare le carte in tavola e ritiene che il Carroccio non possa rimanere escluso da una regione del Sud di fronte alla grande crescita di consensi in questi ultimi anni (Messaggero p. 8).
E su Salvini si abbatte anche la rabbia della famiglia italo-tunisina diventata famosa per la "citofonata" nel quartiere Pilastro di Bologna. "Processo in mondovisione, ha rovinato la nostra famiglia" dice il capofamiglia. ""Contro di noi un gesto di violenza inaudita che non può restare impunito. L'unico sollievo è la solidarietà della gente".
E' ancora la prescrizione uno dei temi in primo piano su tutti i quotidiani. Secondo Notizia Giornale (prima e p.5) Silvio cavaliere della prescrizione: referendum ammazza-processi per bloccare la riforma Bonafede". Secondo il quotidiano ormai è "Forza Impunità": da Silvio un referendum "ammazza-processi". Berlusconi rivuole la prescrizione. Definito "esperto in materia", il Cav lancia l'ultima crociata dalla Sicilia: grazie alla decorrenza dei termini ha evitato diverse condanne.
Secondo il Fatto (p.6) sulla prescrizione litiga pure Forza Italia che, del resto, è assai sensibile a questo tema – scrive il quotidiano-, visto che Berlusconi ha usufruito della prescrizione svariate volte, l'ultima delle quali per la compravendita di senatori durante il governo Prodi 2.
Il tempo in prima pagina parla di "Giustizia da ridere: Bonafede fa ancora l'avvocato". Da Guardasigilli – scrive il Tempo-, dovrebbe rinunciare, ma il suo nome compare ancora in una causa, contro il governo. A (p.6) viene sottolineato come il ministro della Giustizia risulta difensore di un contenzioso contro il ministero della Salute. Non avrebbe rinunciato al mandato. Il suo nome figura nel verbale di udienza del 17 dicembre.
"Davigo denigra gli avvocati e il diritto al giusto processo" (Giornale prima e p.9). Non era mai accaduto che degli avvocati dichiarassero "persona non gradita" un membro del Csm invitato a quella cerimonia in genere soporifera che è l'inaugurazione dell'anno giudiziario. Ma non era mai accaduto neppure che un membro del Csm accusasse gli avvocati di essere dei perditempo a pagamento, unici responsabili della lentezza della giustizia. Il consigliere in questione si chiama Piercamillo Davigo, in queste settimane ne sta dicendo di tutti i colori e domattina rappresenterà il Csm alla cerimonia nel Palazzo di giustizia di Milano.

ESTERI
In apertura sul Corriere (prima e p.2-6) ancora il virus: primi due casi accertati in Italia. Turisti cinesi ricoverati a Roma, camera d'albergo sigillata. L'annuncio di Conte: bloccati i voli da e per la Cina. Falso allarme invece su una nave da crociera a Civitavecchia. Per l'Oms è emergenza sanitaria globale. Sempre sul Corriere (p.2) anche le parole del ministro Speranza: "Sono già stati isolati, tutto è sotto controllo". E intanto, proprio l'Italia sarà il primo Paese a chiudere le rotte per la Cina (p.5). Anche il Giornale (p.10) sul tema: "Coronavirus in Italia: due infettati a Roma, chiusi i voli dalla Cina". Il quotidiano (p.11) tra quarantena e profilassi spiega come funziona la difesa anti-contagio. Pronti mezzi speciali, stanze isolate, filtri e centri ad hoc. Slitta intanto il rimpatrio degli italiani da Wuhan. L'Oms intanto non ha dubbi: "Emergenza globale". Il Messaggero (p.2) sottolinea che i due turisti positivi sono stati ricoverati allo Spallanzani, alloggiavano in un hotel in centro. Conte sottolinea che non c'è "nessun motivo di preoccupazione", e anche la Russia chiude i confini. Il quotidiano (p.5) racconta della "psicosi collettiva". Scuole, ristoranti, negozi: è l'Italia delle mascherine. Nelle farmacie sono introvabili, usate anche dai Carabinieri nel blitz in una bisca cinese. Il fenomeno sembra inarrestabile, e c'è chi si copre quando incontra gli asiatici.
Repubblica (p.2), titola: "Il virus sbarca in Italia". Il quotidiano racconta anche la chiamata dei turisti cinesi: "Mio marito ha la febbre" e la stanza d'hotel viene sigillata. Secondo Libero (p.15) "il comunismo cinese uccide più del coronavirus".
Verità (p.15) racconta nel dettaglio quanto accaduto a Civitavecchia: "Per due casi sospetti in 7000 prigionieri sul gigante del mare". Costa Smeralda bloccata, dalla Capitaneria via allo sbarco, ma il sindaco si oppone. In serata i test: entrambi negativi.
"Goodbye". E' questo il titolo scelto dal Corriere (p.9) in riferimento alla Brexit. A mezzanotte la Gb lascia la Ue. Johnson parlerà al Paese: "Sorge un'alba nuova". Fuori dall'Unione da mezzanotte: la Brexit è realtà (Stampa p.10). A Bruxelles l'ultima seduta con gli europarlamentari del Regno Unito. In salita le trattative per le relazioni future: "Non ce la faremo in 10 mesi". Sempre la Stampa (p.11) racconta delle due "Londre" spaccate per l'addio, tra brindisi nei pub o veglie in lacrime. Secondo il Messaggero (p.12) nella notte della Brexit il Regno Unito si spacca: commercio a rischio caos. Per Repubblica (p.8) Londra è divisa tra gioia e dolore. Dopo l'incontro col segretario di Stato Usa Pompeo, oggi Johnson terrà un eccezionale Cdm a Sunderland, poi il discorso alla nazione. Sempre Repubblica (p.10) parla anche di "divorzio salato": danni all'economia ed export a rischio.
Titolo forte di Libero in apertura: "Ciao Inghilterra, beata te che te ne vai dall'Europa". Il premier Johnson festeggia: "Abbiamo sconfitto Napoleone e Hitler, non potevamo farci comandare da Junker e la Von der Leyen". Farage: "Siamo fuori dal Quarto Reich".

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Commentario del 30.01.2020

PRIME PAGINE
"Cina, chiuso per virus" titola Repubblica. "La grande fuga dal virus cinese. Aerei a terra e fabbriche ferme" (Stampa). Da Toyota a Ikea, stop in Cina delle big company (Sole). Corriere e Messaggero: "Virus, italiani in quarantena". Libero: "Il pericolo maggiore è il panico"
Economia. Il Fmi all'Italia: "Crescete ancora troppo poco" (Corriere e altri). Il Fondo monetario: reddito di cittadinanza da ripensare (Sole). Il viceministro Misiani al Corriere: "Occorre fare il tagliando al sostegno per i poveri". "Italia divisa in due: dove c'è la Tav il Pil cresce del 7-8% in più" (Sole). "Spread in calo a quota 133, ai minimi da ottobre (Sole).
Politica. Verifica di governo, i grillini temono la nuova agenda targata Pd (Stampa). Il ministro dell'Economia Gualtieri a Repubblica: "Il Pd deve aprirsi, ma non perda i ceti moderati".
Brexit: il Parlamento Ue approva l'accordo finale sulla Brexit (Sole). Lacrime, canti, abbracci: l'addio della Ue a Londra (Corriere).

ECONOMIA
Il Fmi avverte l'Italia: "Crescita lenta" (Corriere in prima e p.30 e tutti). Dopo una crescita di 0,2% nel 2019 e 0,5% circa prevista quest'anno, l'Italia viaggia con redditi medi per abitante del 7% sotto ai livelli del 2007. Il ritmo a cui si muove l'economia è il più basso nell'Ue e rischia di restare tale nei prossimi cinque anni. Il capo missione del Fmi, Rishi Goyal, alla Stampa (p.11): "In Italia restano troppe rigidità che hanno ostacolato il dinamismo dell'economia e limitato gli investimenti. C'è bisogno di migliorare ancora l'efficienza della pa, del sistema giudiziario, del mercato del lavoro e dei servizi. L'Italia ha bisogno di un credibile consolidamento fiscale che riduca il debito e rafforzi la sua capacità di resistenza agli shock – aggiunge -. Per fare questo occorre aumentare gli investimenti e allo stesso tempo abbassare la spesa corrente. Sarebbe utile una riforma fiscale che riduca tasse sul lavoro e allarghi la base imponibile". "Quota 100 va cambiata, anche il Reddito così non va" avverte il Fmi (Messaggero p.3). Alzare l'Iva e ridurre l'Irpef, questo il suggerimento del Fondo monetario, che propone di reintrodurre la tassa sulla casa (Sole in prima e p.3). Libero (p.6): Fondo monetario internazionale completamente impazzito, ci chiede tasse su case e consumi. Al Corriere (p.31) parla il viceministro dell'Economia Misiani: "Il nostro Paese soffre di una bassa crescita dell'economia da almeno un ventennio. Con la legge di Bilancio abbiamo posto le basi per la ripartenza e nel medio periodo ci sarà una netta accelerazione del Pil". Poi Misiani interviene sulle indicazioni del Fmi: "Le critiche del Fmi sul reddito di cittadinanza rispecchiano il dibattito che c'è stato in Italia. Io penso che il reddito serva e vada mantenuto, ma migliorandolo. Le pensioni? Non confermeremo Quota 100, la discussione è aperta. La sostenibilità complessiva è un punto imprescindibile".
Intanto, Messaggero (p.2) dedica un focus all'attuale disparità nell'Irpef tra autonomi e lavoratori dipendenti. Il governo, entro aprile, preparerà una legge delega per riformare tutto il sistema. Paladini e Visco sul Sole (p.3) chiedono una "riforma radicale dell'Irpef per garantire equità ed efficienza economica. Tutti i redditi – scrivono – dovrebbero essere assoggettati alle medesime aliquote e le basi imponbili determinate in base agli stessi criteri".
Pil, focus del Sole (in prima e p.6) sull'Italia "divisa in due" dalla Tav: +7% nelle città collegate. Nelle regioni più ricche le città dotate di stazione Alta velocità hanno visto crescere il Pil del 10% nel decennio 2008-2018 contro il 3% delle province che hanno una distanza superiore alle due ore da una stazione.

POLITICA
Governo, il giorno della "fase due": Conte avvia il confronto con i partiti, ma c'è il rebus delle tensioni interne al M5S (Corriere p.6). Green, fisco e lotta all'evasione: questi i temi oggi sul tavolo (Sole p.8). Al via la verifica "soft", ma i dem chiedono "discontinuità" (Messaggero p.6). Ma i 5S temono le modifiche del Pd su reddito di cittadinanza e decreti sicurezza (Stampa p.6). Il ministro dell'Economia Gualtieri a Repubblica (in prima e p.7): "Il Pd deve aprirsi ai nuovi movimenti che animano la società, come le Sardine. Al tempo stesso occorre dare una prospettiva a tante forze moderate, civili e produttive che non si riconoscono nelle posizioni estremiste e guardano al centrosinistra come la garanzia della collocazione europea dell'Italia. L'alleanza di governo tra il centrosinistra e il M5S può diventare una prospettiva strategica anche per la prossima legislatura – spiega -. Il problema del M5S non è l'alleanza con il Pd, ma ridefinire il proprio ruolo e la propria funzione come forza di governo. Conte – dice ancora - può essere il punto di riferimento del nostro schieramento". E l'ex segretario dem Martina alla Stampa aggiunge: "Conte può fare il leader del fronte progressista. Va rispettato il percorso che stanno facendo i 5S. Io auspico che possano guardare all'evoluzione che ha avuto un movimento come Podemos in Spagna per un ancoraggio ad una prospettiva comune con le forze riformiste e progressiste". Il reggente 5S, Vito Crimi, al Fatto (p.5): "Non voglio parlare di accordi, ma di progetti. Nel momento in cui si parla di collocazione politica, è come dire che il Movimento non esiste. Siamo nati quando è fallito il bipolarismo. Abbiamo il nostro campo, fatto dei nostri valori: acqua pubblica, ambiente, reddito di cittadinanza". Contraria all'allenza con il Pd la senatrice 5S Lezzi, che alla Stampa (p.7) dice: "Noi siamo nati fuori dai partiti, dobbiamo continuare ad essere un'alternativa per i cittadini". Intanto, nel Movimento si guarda agli Stati generali e alla futura leadership: Di Maio bis o Taverna? Il Corriere (p.10) evidenzia i 10 big – tra cui Fico, Patuanelli, Appendino - in campo per la guida dei 5S. Ma Repubblica (p.6) scrive: Movimento nell'anarchia, rinviati gli Stati generali.

ESTERI
Coronavirus, Cina sempre più sola": le compagnie tagliano i voli, chiudono catene come Starbucks e Ikea. Anche Toyota e Hyundai fermano le catene di montaggio. Colpire anche l'operatività delle aziende italiane (Sole in prima e p.2 e tutti). Cina in isolamento, per fermare il virus scatta lo stop ai voli (Repubblica p.2). Anche secondo il Giornale (p.12) il virus blocca la Cina, aggiungendo poi che è pronta una riunione dell'Oms. Verità (p.10): "il resto del mondo taglia fuori la Cina per terrore del virus misterioso". Libero (p.3) vuole invece "evitare il panico", provando a fare "un po' di chiarezza sul virus, con la sindrome che diventa psicosi". I rischi di contagio ci sono ma l'eccessivo allarmismo è controproducente. Si lavora a un vaccino. Per il momento bastano alcune precauzioni, a partire dalla mascherina. Daò punto di vista dei mercati, il Sole (p.2) segnala che in Borsa c'è meno paura: l'epidemia non porterà la recessione globale. Intanto, quarantena per gli italiani di ritorno da Wuhan (Messaggero e Corriere in apertura e altri). Previsto per domani il rimpatrio, l'atterraggio ad Aviano o a Pratica di Mare. Saranno in quarantena, isolati per 14 giorni. Intanto arriva un caso sospetto a Lecce su una donna arrivata da Roma.
Brexit, l'Europarlamento approva l'Accordo di recesso del Regno Unito, che porta quasi a termine il processo di addio: il penultimo passo in vista della Brexit, che scatterà domani (su tutti). Messaggero (p.11): "Bruxelles, addio agli inglesi: nuovi equilibri in Parlamento". Per il Sole (in prima e p.23) è il terremoto che cambia i rapporti di forza dentro la Ue. Secondo la Stampa (p.10) è effetto Brexit: Londra vieta il suo mare alla pesca Ue. Il premier Johnson ha presentato ai Comuni il disegno di legge che stabilisce che le navi europee perderanno il loro diritto automatico di accesso alle acque britanniche. A marzo via ai negoziati per un accordo commerciale (Verità p.8 e altri). 
Tra i temi, come riportato dal Messaggero (p.11) e Stampa (p.12) in Medio Oriente il piano di Trump bocciato anche dagli alleati. Erdogan: "Inaccettabile". No da quasi tutto il mondo islamico per la proposta di pace concordata con Netanyahu, grande cautela tra i paesi Ue. Secondo la Stampa il mondo islamico si spacca sull'iniziativa Usa: Egitto e monarchie del Golfo appoggiano Trump, Iran e Turchia inaspriscono le posizioni anti-Israele.

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Commentario del 29.01.2020

PRIME PAGINE
Virus, Wuhan: più di 100 morti e nuovi contagi, paura in Europa (Repubblica). Cina, si allarga il contagio, i farmaci sono pochi (Stampa). La corsa ai rimpatri. La Farnesina: ponte aereo con la Cina (Corriere, Messaggero) Trump ridisegna Israele e Palestina (Repubblica) Gerusalemme capitale indivisa di Israele (Stampa). Brexit, Europa più povera senza il contributo dei diplomatici inglesi (Stampa). Johnson dice sì al 5G Huawei: scatta l'irritazione Usa (Messaggero e altri).
Caos 5Stelle, lite sull'alleanza alle Regionali (Corriere). L'idea di Conte fa infuriare i 5Stelle (Stampa). Salvini, guai in casa: Giorgetti critica la campagna elettorale, Meloni-Berlusconi "no" ai candidati leghisti nelle regioni del Sud (Repubblica). Franceschini: sarà bipolarismo tra Pd e Lega (Corriere e altri). Parla D'Alema: "I 5Stelle non sono finiti e il Pd può vincere solo con loro" (Fatto). Dopo il voto gli sbarchi: ne arrivano altri 600 (Giornale, Verità e altri).
Pensioni straniere, tassa in Portogallo (Messaggero). Pagamenti Pa, la Corte europea condanna l'Italia per i ritardi (Messaggero). Eurocondanna per i debiti Pa: Conte incassa ma non paga (Libero, Sole). Riforma fiscale, obiettivo semplificazione (Sole).
E' subito scontro sulla giustizia: altro rinvio (Verità). La sentenza sui giudici onorari: "Vanno assunti" (Corriere).
Atlantia, più lontano il rischio revoca: il titolo vola +6,3% (Sole).

ECONOMIA
In Portogallo arrivano le tasse sulle pensioni degli stranieri (Repubblica p.22 e altri). Entra in Finanziaria un provvedimento che riduce i benefici per gli "emigranti": aliquota del 10% e 7500 euro di versamento minimo. Finora chi viveva nel Paese non pagava nulla per dieci anni. Secondo il Messaggero (p.16) il Portogallo è meno Eldorado: per gli stranieri arriva l'imposta del 10%. Il quotidiano sottolinea inoltre che sono 2800 gli assegni pagati dall'Inps agli italiani andati a vivere a Lisbona, ma la misura non è retroattiva.
Intanto, come riportato dal Sole (p.6), la Corte Ue boccia l'Italia: lo Stato paga in ritardo. Lo Stato italiano ha violato le direttive Ue 2011/7 sui tempi di pagamento delle imprese e ora rischia il pagamento di una maximulta. La Corte di giustizia Ue ha infatti affermato, in una sentenza pubblicata ieri, che l'Italia avrebbe dovuto assicurare il rispetto "effettivo" da parte delle pubbliche amministrazioni, nelle loro transazioni commerciali con le imprese private, di termini di pagamento non superiori a 30 o 60 giorni. La pronuncia costituisce più che un cartellino giallo per l'Italia, in una vicenda che va avanti da anni, perché se lo Stato italiano non provvede rapidamente a mettere fine alla violazione potrà essere condannato al pagamento di una maximulta come quella che fu comminata per le quote latte. Il tema trova spazio anche su Repubblica (p.22) che sottolinea come sia stata violata la direttiva che fissa a 30 giorni i tempi per saldare le imprese.
Il Messaggero (p.17) parla di Italia ultima in Europa nella crescita. Secondo il rapporto del Centro Studi Einaudi e Ubi Banca, curato da Mario Deaglio, continua ad essere fanalino di coda nell'Ue, a fronte di "una ripresa anemica dappertuttto". Il rapporto sottolinea come nel 2019, dieci anni dopo la grande crisi, il Paese è tornato "in prossimità della crescita zero".

POLITICA
Caos 5Stelle, lite sull'alleanza alle Regionali (Corriere prima e p. 6). Secondo Zingaretti, che nel frattempo apre il Pd anche ai non iscritti, compreso Prodi (Repubblica p. 8) "Conte è il premier del possibile nuovo centrosinistra". Il leader del Pd cerca di accelerare i tempi dell'alleanza in vista delle prossime Regionali, ma quelli del Congresso rallentano. Ma questo possibile scenario fa infuriare i vertici del Movimento: "Non ci può appiattire così sul Pd" (Stampa prima e p. 2). Bonafede è il capo delegazione dei grillini a Palazzo Chigi e prende il posto di Di Maio nell'esecutivo avendo buoni rapporti sia con l'ex leader, che con Conte, ma Di Maio stesso crede ancora nella terza via (Repubblica p.10). Dopo il referendum ci sarà il congresso, previsto per il 13 marzo, ma a rischio rinvio (Messaggero p. 6, Fatto p. 2).
Secondo Franceschini, intervistato dal Corriere (p. 7) "si va avanti col proporzionale" e ci sarà "un bipolarismo Lega-Pd". Il ministro della Cultura è convinto del fato che "fino al 2023 non vedo spazi, né per un altro premier, né per un altro esecutivo". E su una nuova legge elettorale, Franceschini dice che "c'è un'intesa e piace anche a una larga fetta d'opposizione: col maggioritario siamo finiti nella frammentazione". Ma D'Alema ammonisce: "Il Pd non può fare tutto da solo, per vincere ha bisogno dei 5Stelle" (Fatto p. 5). L'ex presidente del Consiglio: "Il Movimento non è morto e non va liquidato, altrimenti è un bipolarismo zoppo"
Nel frattempo Bonaccini in Emilia Romagna si gode la vittoria e alla Stampa (p. 3) dice: "Ora basta liti nel governo e i grillini si rendano conto che sbagliano a correre soli. La sconfitta di Salvini può ridare forza alla maggioranza, ma attenti che le regioni del consenso alla destra non sono venute meno". E le Sardine al Sud spaventano il M5S: così potrebbe saltare l'ultimo fortino. Il movimento "ittico": "Studieremo iniziative nel Mezzogiorno". Individuate alcune proposte che potranno essere presentate al ministro Provenzano, ma per il momento Conte temporeggia sull'incontro col leader (Stampa p. 4).
Intanto Salvini rilancia: "Vado avanti come un rullo compressore", ma il patto Berlusconi-Fdi lo limita: sulle regionali di primavera no a candidati leghisti al Sud (Corriere p. 8, Repubblica p. 6 e altri). E a spiegarlo è lo stesso Berlusconi che, intervistato dal Corriere (p. 9) dice: "Al Sud, Lega più che doppiata, la destra da sola non può vincere. Matteo tentato dalla corsa in autonomia? Non ha istinti suicidi".
Il nodo della prescrizione viene riportato su tutti i giornali. Sul Corriere (p.5) si legge che la proposta di Costa volta ad abrogare la riforma Bonafede è stata rinviata ieri in commissione. La capogruppo di FI, Gelmini: "Nella riforma della giustizia del ministro Bonafede non c'è niente che si salvi". Notizia anche sul Giornale (p.5). Intanto Renzi lancia un nuovo ultimatum: "Si può fare il rinvio di una settimana, poi Lucia Annibali di Iv presenterà un emendamento per cancellare la legge". Su Repubblica (p.6) Boschi protesta con i penalisti sulla prescrizione. Anche sul Sole (p.8) si legge che la prescrizione slitta di una settimana. Oggi Bonafede vedrà l'Anm, a sua volta pronta alla mobilitazione. Bonafede intanto ha presentato le linee guida: in 10 anni cause in calo del 36%. (notizia anche su Italia Oggi, p.30). Annuncia poi che la Magistratura sarà rafforzata con 600 nuovi ingressi. (Sole, p. 8). Anche la Stampa (p.5) titola "Tregua tra i giallo-rossi sulla riforma Bonafede". Il Giornale (in prima e p.4) titola "Già incartati (e salvati dal bluff Renzi). Prescrizione ed autostrade, Governo in crisi". Sempre il Giornale (p.4) scrive di "soporifero intervento di Bonafede in Parlamento, che svicola sulla prescrizione: ci sono divergenze dentro la maggioranza, ci stiamo confrontando in modo leale e il cantiere è aperto"
Migranti, Salvini denuncia Conte: boom di arrivi per il caos Libia (Messaggero p. 13 e altri). Il leader leghista: quattro giorni per dare un porto sicuro e accusate me di sequestro? A gennaio arrivate 1300 persone, l'anno scorso 155. E sul patto Italia-Libia è resa: sarà prorogato senza modifiche (Repubblica p. 12). Il governo aveva promesso interventi in nome dei diritti umani, ma con Tripoli è difficile parlare e scatterà il rinnovo automatico. Lamorgese: "La nostra parte l'abbiamo fatta".

ESTERI
Virus, il contagio non si ferma. La Cina resta a corto di farmaci e maschere (Stampa p.6). I piccoli villaggi si blindano: chi esce, non può tornare. Le vittime sono 107, nuovi casi anche in Francia e Germania. Intanto Hong Kong si rivolta contro Pechino: "Se non chiudono i confini lo faremo noi". Dopo gli otto casi registrati, la popolazione insorge: molotov contro la struttura per la quarantena.
La governatrice Lam ha annunciato che "treni, traghetti e voli saranno ridotti al massimo".
Secondo il Corriere (p.2) è contagio in Germania: già 4 casi. Il virus trasmesso ai colleghi da una persona venuta dall'Oriente, è la prima volta in Europa da uomo a uomo. A Napoli ricoverato un giovane. Sempre il Corriere (p.3) parla anche degli italiani "in quarantena" a Wuhan, la Farnesina: "Pronto il piano di rientro". L'ipotesi è quella di un ponte aereo in cooperazione con la Francia. Il Virus è in Baviera, a Parigi è allarme, scrive il Giornale (p.12). Il quotidiano riporta poi l'annuncio della Farnesina: "Rimpatri difficili, serve l'ok di Pechino".
Sempre il Giornale (p.13) riporta "il grande incubo nello studio Usa: nel mondo 150 milioni di morti". A ottobre la John Hopkink University presentò alla Casa Bianca una simulazione su un virus simile a quello di Wuhan: effetti devastanti.
Libero (p.14) parla invece di una Pechino che si oppone al rimpatrio dei 50 italiani dalla città infetta. Secondo il quotidiano la Farnesina prepara un ponte aereo. Ma le autorità locali non concedono le autorizzazioni. Prima partono i francesi, poi tutti gli altri cittadini europei.
Anche il Messaggero (p.2) riporta l'asse con la Francia per il rientro degli italiani. Poi il quotidiano parla di un caso sospetto a Napoli. La Farnesina in contatto con Parigi per una evacuazione congiunta dalla zona a rischio. Oltre 100 intanto i morti. Il quotidiano (p.3) intervista Marcello Tavio, presidente della Simit, che parla del rischio di una pandemia in Italia: "E' a rischio come tutto il mondo. E' ovvio poi che nei Paesi dove arriva il virus e si sviluppano casi secondari, cioè casi non di esportazione, sono necessari maggiori controlli dell'epidemia. In questo momento c'è un caso in Francia, forse uno in Germania".
Su Stampa (p.10) spazio anche al tema Brexit: "L'Europa perderà risorse senza diplomatici britannici", titola il quotidiano. In molti hanno cambiato cittadinanza per restare all'interno della Ue. Nell'articolo viene sottolineata l'importanza dei diplomatici e l'importanza della del Foreign Office, fondamentale nelle trattative.
Sul Libero (p.13) una Francia che "esplode in mano a Macron". Il quotidiano parla del caos nel Paese con polizia e pompieri che si pestano a vicenda. La protesta per i tagli delle pensioni finisce a manganellate. Due manifestanti danno a fuoco le proprie divise ignifughe.

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Commentario del 27.01.2020

PRIME PAGINE
Elezioni regionali. Bonaccini vince, il Pd ferma Salvini (Corriere e tutti). Emilia contesa all'ultimo voto (QN). Sardine e M5S spingono Bonaccini (Fatto). Salvini, la prima sconfitta (Repubblica). Il fortino rosso trema ma non crolla: il Pd tiene l'Emilia, destra a valanga in Calabria (Verità). Giornale si concentra sui "grillini affumicati": la Sardine si mangiano i 5S. Stop per Salvini, il Pd tiene l'Emilia. La Lega fa il pieno ma non basta. Libero: Creperanno comunisti? In Calabria trionfa il centrodestra (su tutti). Conte accelera: ora la verifica nella maggioranza (Messaggero).
Virus cinese, 50 italiani bloccati a Wuhan (Corriere). "Il virus si rafforza": piano per evacuare gli italiani dalla Cina (Messaggero).
Addio a Kobe Bryant: la leggenda del basket precipita con l'elicottero (Corriere e altri).
Fintech: dove è finita la Libra? La moneta virtuale di Facebook è già in archivio (L'Economia).

ECONOMIA
Evasione, Corriere (p.19) segnala il record negativo dell'Italia in Europa: nel rapporto annuale della Guardia di Finanza viene evidenziato l'aumento dell'economia illegale. L'incidenza sul Prodotto interno lordo dell'economia non osservata è del 12,1%: 192 mld dovuti al nero e 19 mld all'attività illegale. Il totale annuo sottratto all'erario è di circa 110 mld, e sono in peggioramento i risultati della lotta all'evasione, che nel 2018 ha fatto registrare un calo del 4%. Nel contrasto all'evasione fiscale, il Sole (in prima e p.3) segnala l'utilizzo delle prove raccolte sul web per incastrare gli evasori: sì da Agenzia delle Entrate e Gdf all'uso di informazioni dalla rete, anche se fa discutere la questione della "veridicità" delle informazioni pubblicate sui siti.
Pensioni, parte il tavolo di riforma: 20 mld per superare la Fornero (Repubblica p.23). Nell'incontro tra governo e sindacati, l'obiettivo è introdurre la flessibilità per permettere di lasciare il lavoro prima dei 67 anni. Mentre la maggioranza è divisa sulle proposte, con risorse e coperture che restano le questioni più scivolose, si punta ad introdurre nuove tutele per giovasni, donne e lavori usuranti. Cgil, Cisl e Uil propongono l'uscita a 62 anni a scelta del lavoratore. Secondo loro la riforma sarebbe sostenibile perché col contributivo pro-rata ci sarebbe una riduzione dell'assegno per chi esce prima. Ma al Mef ritengono la proposta troppo onerosa. I tecnici stanno ragionando su una Quota 102 con pensione interamente calcolata col metodo contributivo (Corriere p.19). L'allarme di Pommoli su L'Economia (p.6) sullo "insostenbile" peso del Super Inps sulle pensioni: gli occupati di oggi finanziano la spesa per il welfare anziano e si aspettano, legittimamente, che gli attivi di domani generino entrate fiscali tali da garantire a loro parità di trattamento. Purtroppo, quella dello Stato sulle prestazioni del welfare del futuro è una promessa non credibile, vista la situazione dei conti pubblici. Anche nelle proiezioni più favorevoli, per neutralizzare gli aumenti di spesa previsti per pensioni, sanità e assistenza servirebbero, per i prossimi dieci anni, avanzi primari crescenti a un tasso annuo compreso tra l'1,5 e l'1,8%. Sempre che — come è stato per quota 100 — non arrivi la politica a peggiorare il quadro, per mostrarsi generosa con le coorti che, di volta in volta, si avvicinano alle soglie contributive e ai requisiti anagrafici di pensionamento necessari per la sostenibilità di lungo periodo del sistema.

POLITICA
Elezioni regionali, boom dell'affluenza in Emilia-Romagna: vittoria di Bonaccini. Mentre in Calabria netta affermazione del centrodestra con Jole Santelli, che rilalta la Regione (su tutti). In Emilia sono andati alle urne quasi il doppio dei votanti rispetto a cinque anni fa. Sardine e M5S spingono il governatore dem Bonaccini (Fatto in prima e p.2). Le Sardine esultano: "L'affluenza alta è merito nostro" (Stampa p.2). Decisivo il voto disgiunto dei 5S, con il Movimento che crolla però sotto il 5%. Nell'analisi del voto, Messaggero (p.2) evidenzia: un elettore su dieci ha indicato sulla scheda solo il governatore. Bonaccini tiene l'Emilia aggrappandosi con le unghie – segnala la Verità (p.2) – e nascondendo il Pd. Prima frenata per la Lega, che fallisce l'assalto al governo (Stampa p.4). Il Corriere (p.4) parla di "doccia fredda", dopo i proclami, per il Carroccio: tramonta il sogno dell'impresa. "Ma al governo non do tregua" assicura il segretario della Lega (Messaggero p.5). Secondo Repubblica (p.3) Salvini sbatte sul fortino rosso: "Ho fatto di tutto – dice -, ma ero solo. Qui la sinistra controlla il territorio militarmente". Per Repubblica ora il sogno di Salvini del voto anticipato di allontana. Anche se Giornale (p.4-6) dà una lettura diversa, parlando di vittoria a metà per Salvini: la Lega, infatti, manca l'impresa ma in Emilia è il primo partito. E Libero (p.3) evidenzia: la Lega è riuscita a rendere per la prima volta contendibile la roccaforte della sinistra e il centrodestra continua a crescere. Il fortino rosso trema, ma non crolla – scrive la Verità (in prima e p.3) -. Il sistema rosso ha salvato se stesso, ma la picconata c'è e ha fatto male.
Dopo il risultato in Emilia, Governo salvo. Conte riparte: "Sconfitto chi fa solo slogan" (Repubblica p.8). Il premier si sente più forte e assicura: "Medierò io tra Pd e M5S" (Messaggero p.3). Ora il premier accelera sulla verifica e riapre i dossier più urgenti: tasse, giustizia, sicurezza e autostrade. Ma – segnala il Fatto (p.3) – a Palazzo Chigi resta il fiato sospeso, in attesa delle prossime trappole. E – scrive Folli su Repubblica (in prima e p.31) – il governo soffrirà ancora: infatti Conte ha evitato il contraccolpo salviniano sul governo, ma deve fare i conti con la dissoluzione rapida del M5S, i cui effetti nella maggioranza sono ancora da valutare.
Il Pd esulta per il risultato in Emilia, con Zingaretti che dice: "Il Pd è tornato. Ora verifica seria di governo e basta liti". Poi ringrazia le Sardine (Messaggero p.6 e tutti). Il segretario dem punta al rilancio (Corriere p.9): "Il bipolarismo è tra noi e Lega". Mentre la Meloni prosegue nella sfida all'esecutivo - "Il Parlamento resta illegittimo" (Messaggero p.7) -, fa rumore la disfatta del M5S (su tutti). "Una Waterloo attesa" scrive il Corriere (p.10). Secondo Libero (p.5) il Movimento è sparito per insipienza e incapacità. Ora , dopo la debacle, è fuggi fuggi e si rafforza l'ala sinistra (Giornale p.5).

ESTERI
Coronavirus, emergenza in Cina. "Il virus si può rafforzare" dicono gli esperti. Pronto il trasferimento dei 50 italiani di Wuhan (Messaggero p.12 e tutti). I nostri connazionali 14 giorni in isolamento, intanto il ministero della Saluta fa sapere: da noi tutti casi negativi. In Europa, intanto, annullate le celebrazioni per il Capodanno cinese (Corriere p.14 e altri). L'influenza fa impazzire il mondo, scrive Libero (p.8) segnalando il caso di Hong Kong, dove i residenti hanno dato fuoco all'edificio della quarantena. Il Fatto (p.7), tra salute ed economia, segnala il "grande business della pandemia": Oms e Banca Mondiale avverto sull'impreparazione dei governi alla diffusione globale di un agente patogeno. Il costo stimato di una catastrofe è di circa 3mila mld di dollari, pari a circa il 5% del pil mondiale. Il rischio di un morbo "letale" è "concreto", per i ricercatori, ma se l'investimento di ingenti risorse pubbliche e private e il coinvolgimento delle società farmaceutiche sono necessari per contenere i rischi alla salute globale, altrettanto indispensabile è evitare che si ripetano gli sperperi avvenuti dieci anni anni fa, quando le vendite dei vaccini contro l'influenza suina fruttò ai Big Pharm,a tra i 7 e i 10 mld di dollari.
Guerra in Libia, a una settimana dal "cessate il fuoco" proclamato alla Conferenza di Berlino, Haftar ha bombardato l'area dell'aereoporto di Mitigata e ha presto militarmente il controllo di diverse aree della Libia centrale. "Con le ripetute violazioni – dicono da Tripoli –, il nemico rende inutile il cessate il fuoco" (Manifesto p.8). Gli scontri hanno portato l'Onu a sostenere che "la tregua è evaporata" (Stampa p.19). Le Nazioni Unite hanno inoltre denunciato la continua violazione dell'embargo sulle armi da parte di diversi Paese, compresi alcuni che hanno partecipato alla conferenza di Berlino. Haftar, intanto, prosegue con la strategia del blocco petrolifero per indebolire Sarraj, di cui chiedeo lo sfratto da Tripoli.

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Commentario del 26.01.2020

PRIME PAGINE
Lega-Pd, l'Emilia decide (Corriere): duello finale tra Salvini e governo (Repubblica). Per Avvenire è un voto regional-nazionale. Governo in gioco, nelle urne c'è il destino dei leader (Messaggero). Conte si blinda (Stampa): il premier nel bunker (Verità). "Mandiamoli tutti a casa" titola il Giornale. Libero: per il Pd è un voto a perdere. Comunque vada, sinistra alla frutta. Il Fatto dà del "fuorilegge" a Salvini che rompe il silenzio elettorale sui social.
Coronavirus, la grande paura cinese: "Il virus si espande" (Repubblica). l'allarme di XI: "L'epidemia accelera". Stop ai viaggi di gruppo (Corriere). Adesso il virus minaccia la Cina (Stampa). Anche l'Ue si mobilita (Sole). Contagio possibile anche da portatori sani (Messaggero).
Pensioni, 64 anni e assegno ridotto (Messaggero). Quota 100, in campo l'alt anticipato (Sole). Intanto Verità attacca: più tasse (dal 25 al 75%) a 1 mln di italiani.
Commercio internazionale: guerra dei dazi, Trump colpisce acciaio e alluminio (Sole).

ECONOMIA
Riforma previdenziale, in pensione a 64 anni con il contributivo: il governo cerca i fondi (Messaggero in prima e p.2). Domani via al confronto tra governo e sindacati sulla flessibilità per superare Quota 100. Avanza l'ipotesi dell'uscita anticipata, compensata dalla riduzione dell'assegno. Per coprire le maggiori uscite potrebbe essere ripristinato l'aggancio con l'aspettativa di vita, sospeso un anno fa. Tra i temi sul tavolo del negoziato ci sono anche l'assistenza, i lavori gravosi e l'assegno di garanzia per i giovani. Tito Boeri alla Stampa (p.14) dice: "Esiste una terza via fra chi propone di cancellare la legge Fornero e il ricalcolo pienamente contributivo. Basterebbe evitare di avvantaggiare chi esce prima rispetto a chi decidesse di attendere: sarebbe una ragionevole scelta di equità oltre che di sostenibilità finanziaria. Si tratterebbe di ridurre la pensione di circa 1'1,5% per ogni anno di anticipo rispetto ai 67 anni". Anche il Sole (in prima e p.3) evidenzia come, con il via al confronto, torni il tema dell'addio a Quota 100: il superamento consentirebbe di evitare disavanzi aggiuntivi, liberando margini di bilancio per finanziare la nuova flessibilità necessaria ad evitare lo "scalone" di inizio 2022, che scandirebbe la chiusura della sperimentazione triennale di Quota 100 e il ritorno ai requisiti della Fornero. Intanto, Messaggero (p.2) segnala la crescita record della spesa previdenziale italiana fino al 2030 registrata dal Rapporto Ue. I calcoli parlano di una riduzione della spesa da qui al 2070, ma nel medio periodo va diversamente: da qui al 2030 l'Italia è il sistema con il maggior incremento di spesa (+1,6%) e il secondo (+1,4%) nei dieci anni successivi.
Mentre il governo avvia il taglio "sperimentale" del cuneo fiscale e progetta la riforma complessiva di una Irpef rispetto a cui Repubblica (p.14) parla di giunga, la Verità (in prima e p.7) attacca  per la "fregatura" rifilata a 1 mln di partite Iva: tasse in crescita tra il 25 e il 75%. I soldi per il taglio del cuno fiscale arrivano dalle tasche dei forfettari – scrive la Verità -: oltre 300 mila contribuenti vengono espulsi dal regime agevolato e altri 700mil perdono detrazioni e agevolazioni per effetto delle modifiche alla flat tax sotto i 65mila euro.

POLITICA
Urne aperte in Emilia-Romagna e Calabria, l'ultima lite è sul silenzio elettorale (Corriere p.2 e tutti): duello Lega-Pd sugli appelli online fuori tempo. Salvini rompe di nuovo il silenzio, ma anche la Lega accusa Bonaccini (Avvenire p.8). Battaglia di post su internet, così la propaganda bipartisan ha rotto il silenzio elettorale (Stampa p.2). Il Fatto (in prima e p.2) dà del "fuorilegge" a Salvini: altro che silenzio, il leader leghista parla sui social. Salvini scatena la macchina di comunicazione online – scrive la Stampa (p.3) – per convincere gli indecisi. L'affluenza sarà la chiave del voto (Avvenire p.9). In Emilia sarà sfida all'ultimo voto – segnala il Messaggero (p.4) -: decisivi affluenza ed elettori M5S. Bonaccini punta sui 100 mila elettori delusi: "Se torneranno a sinistra – dice - ce la facciamo" (Stampa p.2). E il leader delle Sardine, Mattia Santori, al Fatto (p.6) dice: "il vero outsider è Bonaccini. L'Emilia-Romagna è divisa in due. Da una parte, quelle persone che oggi andranno solo a mettere una X. Dall'altra, quanti, per ragioni di vita, di volontariato, di associazionismo, costruiscono giorno dopo giorno la comunità in cui vogliono vivere". Ma si guarda soprattutto ai possibili risvolti sul governo di un voto che Avvenire definisce "regional-nazionale". "Emilia e Calabria, il voto che fa tremare il governo" scrive il Giornale (p.2). Salvini sfida il governo e partono le manovre in Parlamento (Repubblica p.6): Salvini e Meloni puntano a far cadere l'esecutivo in caso di successo in Emilia, ma Conte e Zingaretti dicono: avanti comunque. Ma dai transfughi 5S a Fi c'è già chi pensa a nuove maggioranze. Il premier si blinda (Stampa) e prepara il piano contro il rischio voto: al lavoro fino al 2023 (Corriere p.3). Per il Messaggero (p.6) la sorte dei leader, da Conte a Salvini, da Di Maio a Zingaretti, passa dak Bologna. Esecutivo giallo-rosso al bivio. I dem: se si perde, rischio crisi (Messaggero p.5). Zingaretti, in caso di sconfitta in Emilia, pronto a chiedere una verifica seria, altrimenti si andrà ad elezioni. Mentre una vittoria rafforzerebbe Conte e il Pd, con 5S e Italia viva che avrebbero un ruolo minore. Ma Libero (in prima e p.2) dà una lettura diversa: per il Pd sarà comunque un voto a perdere. Una sconfitta sarebbe una disfatta epocale. Ma, anche in caso di vittoria di Bonaccini – scrive Libero -, sarebbe la vittoria del politico che ha nascosto il suo partito.

ESTERI
Coronavirus, la Cina ora ha paura (Repubblica in prima e p.2 e tutti). Il presidente Xi Jinping parla di "situazione grave" per il virus che "accelera": sono 41 i morti e gli Usa evacuano i diplomatici.   Intanto, sono stati bloccati tutti i viaggi organizzati (Corriere p.8 e tutti). Paura per il virus che ora si "nasconde" in pazienti senza sintomi (Messaggero p.8 e altri). Virus che – secondo indiscrezioni riprese dal Giornale (in prima e p.10) – sarebbe partito da un laboratorio militare.
Libia, a una settimana dalla Conferenza di Berlino, la guerra è ripresa, anche se per ora a un livello relativamente minore (Repubblica p.28 e altri). Per arrivare alla conferenza di Berlino con uno strumento di pressione in più, Haftar da venerdì 17 aveva deciso il blocco progressivo di tutti i terminal petroliferi. Sembrava solo una "pistola sul tavolo", invece sta diventando uno strumento di guerra. L'Alto rappresentante per la Politica estera Ue Borrell a colloquio con il Sole (p.5) dice: "Il segnale politico è che l'Europa è tornata al centro della scena dopo che le sue divisioni, così come il ritiro della missione Sophia, hanno lasciato un vuoto colmato da Turchia e Russia. Spero che potremo presto annunciare il ritorno della missione Sophia. In questo momento la tregua regge – segnala Borrell -, anche se vi sono scambi di colpi d'arma da fuoco vicino all'aereoporto di Tripoli".
Corriere (p.10) torna a citare il nome di Gheddafi: a Sirte, roccaforte del colonnello, in molti vogliono al governo il figlio Saif al Islam. Dopo l'arrivo dell'Esercito Nazionale libico, capitanato da Haftar, molti abitanti ringraziano l'uomo forte della Cirenaica ma puntano sul figlio di Gheddafi.
Tema Libia che si intreccia con la questione mediorientale e affari economi internazionali, come spiega l'ex leader dell'Spd tedesca, Martin Schulz, nell'intervista a Repubblica (p.18): "Gli europei devono usare tutti gli strumenti che hanno a disposizione per agire in modo determinato e unito. Un'Ue unita può raggiungere risultati in Iran e Libia. Mentre gli Usa hanno soprattutto un obiettivo: dividerci. Perciò dobbiamo imparare a definire la nostra strada a prescindere. Perciò è molto importante che venga tutelato il meccanismo finanziario che abbiamo sviluppato per fare affari con l'Iran entro i margini concessi dall'embargo. Anche gli Usa da soli non sono in grado di agire".
Intanto, Trump annuncia nuovi dazi su alluminio e acciaio (Sole in prima e p.5): Europa nella lista degli esentati. Dall'8 febbraio nuovi dazi del 25% sui derivati dell'acciaio e del 10% su quelli dell'alluminio. Il sottosegretatio agli Esteri, Ivan Scalfarotto, è pronto a partire per gli Usa per scongiurare tariffe contro l'Italia. E alla Stampa (p.10) dice: "L'Italia non andrebbe penalizzata in quanto non è nel consorzio che produce l'Airbus e ha un atteggiamento di lealtà nei confronti degli Usa. Anche gli Usa hanno interesse a non scatenare una guerra commerciale con l'Europa, perché il Wto sta scrivendo una sentenza sugli aiuti di stato degli Usa alla Boeing, che si concluderà con l'autorizzazione a Bruxelles ad imporre dazi. Noi siamo per seguire la strada degli accordi".

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Commentario del 25.01.2020

PRIME PAGINE
Virus, primi casi in Europa. Tre contagiati in Francia, Cina blindata (Corriere). Wuhan, 40 milioni isolati dal mondo: in Francia i primi due casi europei (Repubblica). Sfida Wuhan: ospedale in sei giorni (Messaggero).  Russia, Khodorkovsky: "Putin sta tramando per comandare a vita" (Stampa). Transazione energetica, Lagarde e Mnuchin divisi a Davos sui costi legati al cambio del clima (Sole e altri). Dalla a alla z, le parole chiave di Davos (MF).
Regionali, domani il voto: il governo in ansia per Bologna (Repubblica). Emilia, battaglia all'ultimo voto (Stampa). Bonaccini si aggrappa all'ex esercito grillino (Stampa). La Borgonzoni balla, Zigaretti traballa (Libero). Bonaccini e Callipo sperano nei 5Stelle (Fatto). Citofonata a Conte: Salvini, Berlusconi e Meloni chiudono insieme la campagna elettorale con un avviso di sfratto (Giornale). Salvini alza il tiro sul governo Conte. Il Pd: diffonde odio (Corriere).
Tasse sul lavoro, bonus definitivo ma rischio tagliola (Messaggero). La mossa sfacciata di Conte: terrorizzato da voto in Emilia Romagna, il premier convoca di notte i ministri per distribuire soldi. Decreto sul cuneo con 3 mesi d'anticipo (Tempo).
Bonafede e gli innocenti, il ministro che svicola sul carcere (Messaggero, Giornale e altri). Assolto il ristoratore di Lodi che sparò e uccise il ladro (Corriere e tutti). Reati al minimo storico. Il capo dei Carabinieri: "L'anno scorso crimini al livello più basso del decennio" (Libero). Torna a processo mr Eternit: con la riforma della prescrizione mai più colpevoli impuniti (Notizia Giornale e altri).
Clima di svolta: il "Manifesto di Assisi" per una economia a misura d'uomo e sostenibile (Avvenire e tutti). Scritta antisemita per un'ex deportata (Repubblica, Corriere e altri).

ECONOMIA
Cuneo fiscale e Pa, aumenti top per ministeri e scuola (Sole prima e p. 4). Da luglio l'incremento del netto in busta paga tra 5,79 e 100 euro scatterà anche per 3,1 milioni di dipendenti pubblici. Tra i beneficiari maggiori anche i lavoratori degli enti pubblici economici e quelli di Regioni, autonomie locali, vigili del fuoco. E dal 2021 bonus strutturale di 1200 euro sotto i 28mila. Sopra invece, detrazione da ridefinire. Per i sindacati "bene l'aumento delle retribuzioni dei lavoratori, ma ora avanti con la riforma dell'Irpef". Cer e Confesercenti stimano un impulso positivo del taglio del cuneo sui consumi di 3 miliardi in più all'anno.
Nuovi appalti della Tav, riparte il cantiere italiano (Sole p. 6 e altri). Si tornerà a scavare a Chiomonte. Telt ha assegnato l'appalto da 40 milioni per realizzare le nicchie di interscambio all'interno del tunnel della Maddalena al raggruppamento italo-svizzero francese composto dalle imprese Salini Impregilo, Vinci Constructions France TP, CSC Entreprise de Constructions e Dodin Campenon Bernard. Si è anche rimessa in moto la macchina dell'Osservatorio per l'Alta velocità, al capo del quale è stato indicato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pochi giorni fa il prefetto di Torino Claudio Palomba.
Caro pedaggi, le 4 tratte del Nord sfuggite ala scure Milleproroghe (Repubblica p. 30). Aumenti del 4,88% per Autovia Padana gestita da Astm della famiglia Gavio. Salgono i costi per la Brebemi (+3,79%) e Pedemontana (+0,8%).
Poste, un piano da 200mln per startup e innovazione (Corriere p. 28 e altri). A Londra l'ad del gruppo, Matteo Del Fante, ha illustrato agli investitori gli aggiornamenti e le novità del piano Deliver 2022, con un focus strategico sui recenti accordi e progetti innovativi. In particolare, la progressiva modernizzazione dell'infrastruttura It, con investimenti su piattaforme cloud, gestione dei dati e Api.

POLITICA
Domani si vota per le Regionali: in Emilia Romagna e Calabria ultime schermaglie elettorali. In evidenza su Repubblica (prima e p. 9) e su tutti, l'ansia di Conte e del Pd: "Avanti comunque vada". Mentre Renzi si dice pronto a smarcarsi: il leader di Iv si prepara a chiedere già da lunedì un nuovo premier. In Emilia sarà una battaglia all'ultimo voto e l'ombra del risultato piomba sul governo. Salvini: "Lunedì citofono a Conte" (Stampa prima e p. 2). Insieme a Berlusconi e la Meloni, l'ex vicepremier sostiene la Borgonzoni e aggiunge: "Il voto sarà un problema per il premier" che però ribatte: "Comunque vada, niente elezioni" (Messaggero p. 2). La senatrice leghista: "Se diventerò presidente, di certo non minaccerò i sindaci che non mi giurano ubbidienza". Sul fronte opposto, Bonaccini parla a Repubblica (p. 10) e dice: "Il voto stupirà la destra: chi disprezza la nostra storia perde". E al Corriere (p. 2) precisa: "Io non prometto, lavoro sodo". Ieri a Forlì il presidente uscente ha spiegato perché ha scelto di chiudere la campagna elettorale al sacrario di Marzabotto: "Salvini dice di voler liberare queste terre, ma noi liberi lo siamo già, al prezzo di quel sangue versato". Per il Fatto (prima e p. 2) sia su Bonaccini, che per Callipo, ci potrebbe essere la tentazione del voto disgiunto da parte di M5S, Fi e Fdi, coi moderati forzisti delusi dal leghista che potrebbero scegliere, per esempio, il candidato dem in Calabria, il quale su Repubblica (p. 10) si appella ai suoi elettori: "Andate ai seggi numerosi, solo così batteremo le clientele e Salvini che vuole colonizzarci". Per Stampa (p. 4) gli attivisti del M5S su questo tema del voto disgiunto si possono spaccare: alcuni militanti tentati dal sì all'appello del governatore Pd a votarlo.
I sondaggi dicono che la sfida resta incerta (Fatto p. 3). In Emilia il Pd può sperare in Bologna, Modena, Reggio Emilia etc, la zona costiera è contendibile, ma l'incognita resta l'astensione. Per Maurizio Lupi (Corriere p. 2) "se perdono i dem, sì a un governo istituzionale. Il voto ha valenza nazionale, i moderati si facciano sentire". E sul fronte grillino, l'ex ministro dell'Istruzione Fioramonti dice che "se l'esecutivo cade, noi siamo pronti a sostenerne un altro. Ma non con il centrodestra" (Corriere p. 5). Spadafora al Messaggero (p. 4): "Il voto? Abituati agli scossoni: questo governo è nato nel caos, finché durerà non vivrà sereno". E su Di Maio si dice convinto del fatto che "non tornerà capo. Luigi non ha sbattuto la porta e adesso non si metterà a picconare Renzi".
Stop alle Sardine: non possono fare il bagno al Papeete (Repubblica p. 13 e altri). La motivazione del divieto è il rispetto del silenzio elettorale, ma il leader Santori attacca: "Siamo un partito solo quando interessa".
M5S, Grillo ringrazia Di Maio, ma era contrario all'addio (Corriere p. 5). Il fondatore interviene dopo 48 ore di silenzio e scrive: "Grazie Luigi per come hai gestito la situazione, per tutto quello che hai fatto per il M5S e per quello che continuerai a fare. In alto i cuori". Il Fatto (p. 5) intervista la Lombardi: "Siamo riformisti per natura, ma ora serve un progetto". La capogruppo 5Stelle in Regione Lazio: "Bisogna tornare a una guida collegiale e gli Stati generali vanno rinviati di 15 giorni". Sull'alleanza col Pd, poi, la grillina è schietta: "Se dici che è il partito di Bibbiano e poi ci fai un governo, come lo spieghi? Basta con il linguaggio semplicistico".
Rai, Salini in bilico: la grana dei 40 milioni congelati da Patuanelli (Repubblica p. 16). Dura lettera del ministro sui fondi: l'azienda può averli solo se li spende per l'innovazione digitale. L'ad da Gualtieri: per salvarsi offrirà il cambio ai Tg. E sulla Stampa (p. 6) in evidenza come negli ultimi 3 anni la Rai abbia trasmesso 579 repliche per un palinsesto visto e rivisto che hanno fatto scendere gli ascolti.

ESTERI
Virus, tre contagiati in Francia. La Cina chiude la Grande Muraglia (Corriere p.8). Primi casi in Europa, 900 nel mondo. Le misure del governo di Pechino: 13 città in quarantena. Secondo il Giornale (p.12) il virus paralizza la Cina, chiusa la Grande Muraglia. Oltre a sottolineare i casi in Europa, il quotidiano riporta anche un "falso allarme" per una donna a Parma.
Intanto a Wuhan il nuovo ospedale sorgerà in 10 giorni e arriva lo scienziato anti-Sars per fermare l'epidemia. Migliaia di operai al lavoro nella città del focolaio. Richiamato Zhong, l' "eroe" del 2003. Libero (p.14) parla invece di "complottisti in Cina", titolando: "Svenimenti ed errori: i misteri della città del virus". Secondo il Messaggero (p.9) a Parigi e Bordeaux tre casi confermati. Sono ormai 41 milioni invece le persone bloccate nelle città cinesi. Due malati accertati anche negli Stati Uniti. In Italia gli allarmi si moltiplicano: a Roma ricoverati e subito dimessi tre orientali. Repubblica (p.6) parla invece di Muraglia sanitaria per fermare il virus, intanto il conto dei morti sale a 26.  Sempre Repubblica (p.7) propone un ampio focus sulla diffusione del virus, partendo dagli ultimi casi confermati in Francia, uno degli uomini contagiati ha 48 anni, come spiegato dalla ministra della Salute Agnes Buzyn: "E' rientrato dalla Cina, dove è passato da Wuhan. Si è fatto visitare giovedì, è ricoverato in una camera isolata. E' stato in contatto con una decina di persone dopo il suo rientro in Francia".
Intanto su crisi in Libia e Dazi arriva il doppio appello di Mattarella a Pence: "Serve il peso degli Usa per la tregua a Tripoli". Il vice di Trump a Roma vede anche il Papa (Corriere p.10). Il capo dello Stato: "I dazi sono uno strumento obsoleto che indebolisce la Nato". La notizia trova spazio anche sul Messaggero (p.8) che scrive: Mattarella a Pence: "Gli Usa si spendano per la tregua in Libia". Il vicepresidente americano ricevuto al Quirinale e poi da Conte: "Fate pressione su Turchia, Egitto e Russia". Gelo sul nodo dei dazi. La Stampa (p.8) parla invece di pressing Usa sul Vaticano: "Rischiose le aperture alla Cina". Il vicepresidente in visita a Roma. Dialogo con Mattarella e Conte su Libia e commercio. Il quotiano parla anche dello "scacco europeo a Trump: alleanza di Stati contro i dazi. L'Ue, infatti, trova l'intesa a Davos: accordo per aggirare la paralisi del Wto.
Green Deal (Stampa p.9) intervista a Timmermans: "Lo porteremo in ogni casa, e Google paghi le tasse come tutti gli altri". Il vicepresidente della Commissione lancia la rivoluzione energetica: "Si potrebbe lasciare per un anno il lavoro senza perdere lo stipendio e tornare con nuove competenze".
La Stampa (p.11) intervista Mikhail Khodorkovsky, il dissidente russo esiliato a Londra: "Putin sta creando il suo Consiglio di Stato per restare a vita al potere, ma nell'ombra", aggiungendo che "con il gradimento in discesa non può rischiare di farsi eleggere presidente". Il tema è anche le mosse dell'Europa per avvicinare la Russia all'occidente: "Bisogna ripartire dal "Processo di Helsinki".

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Commentario del 24.01.2020

PRIME PAGINE
Virus, la Cina isola 4 città (Corriere). Venti milioni di cinesi in isolamento (Stampa). Cina  isolata, timori in Europa (Messaggero). Virus, la paura contagia l'Italia: rientra l'allarme per un caso a Bari (Repubblica, Stampa).
Usa-Ue: la pragmatica von der Layen incassa la tregua sui dazi (Corriere). Gentiloni alla Stampa: "Web tax entro un anno". Il commissario Ue per l'economia invita l'Italia a tagliare il debito.
In politica tiene banco la situazione interna al M5S. Crimi non si sente un traghettatore: "Ho tutti i poteri del capo politico" (Corriere). Crimi e l'eredità Di Maio: "Non sarò un passacarte" (Messaggero). M5S, idea Taverna leader. Fico e Patuanelli provano a mettere all'angolo Di Maio (Stampa). M5S, Di Maio rivuole Dibba con Appendino (Fatto). E ora trema Conte: dopo Di Maio il premier si blinda nel bunker di Palazzo Chigi, maggioranza nel caos (Giornale).
Regionali. A tre giorni dal voto, arrembaggio Salvini. E Conte in trincea (Repubblica). Mamme e bambini per un pugno di voti: Salvini senza scrupoli, usa le tragedie familiari (Fatto). Berlusconi al Mattino lancia il centrodestra.
Tasse sul lavoro, taglio per 6 mesi: lasciati 5mld per la riforma Irpef (Messaggero).  Meno tasse in busta paga (Corriere). Taglio del cuneo limitato al 2020. Rush finale del Cdm sul decreto (Sole). Vestager apre all'Ilva: "Pronti a discutere sugli aiuti di Stato" (Stampa). Reddito di cittadinanza: Di Maio è andato, i danni rimangono: altri 237 abusivi (Libero, Verità e altri). Il reddito di cittadinanza all'imprenditore in Ferrari (Tempo). Controlli difficili, ma crescono le truffe (Sole).

ECONOMIA
Rush finale sul taglio del cuneo fiscale: sblocco del Dl che estende il bonus ai redditi da 26.600 a 28mila euro e all'introduzione di una detrazione per i redditi fino a 40 mila euro (Sole in prima e p.3). Via libera del governo al decreto per il taglio del cuneo fiscale sulle buste paga dei lavoratori dipendenti (Corriere in prima e p.29). L'operazione partirà dal prossimo mese di luglio e vale poco meno di 3 miliardi quest'anno, che diventeranno 5 nel 2021. Ma sarà un'operazione sperimentale per sei mesi (Repubblica p.8). La mediazione tra i partiti è stata complessa – scrive il Messaggero (p.9) -. L'aumento del bonus e l'estensione delle detrazioni sarà soltanto una "misura sperimentale": La certezza che i soldi arriveranno in busta paga ci sarà soltanto per sei mesi, dal prossimo luglio fino a dicembre. A pesare è stato il M5S – segnala il Messaggero -, che non ha mai nascosto il suo scetticismo per un'accelerazione impressa dal ministro Gualtieri letta come una mossa elettorale in vista delle elezioni in Emilia Romagna e Calabria. Mentre Libero (p.4) è convinto sia una carta elettorale che serve a Conte per non franare alle urne, secondo il Giornale (p.2) l'accelerazione è dettata dalla fretta del ministro Gualtieri, impaziente di mettere in sicurezza il provvedimento, ma anche dal felicissimo momento per via della sede vacante ai vertici del M5s, dopo le dimissioni di Di Maio, e alla vigilia delle elezioni regionali. Per Repubblica (p.8), intanto, occhi puntati sulla riforma delle Irperf e delle detrazioni fiscale, con l'obiettivo di varare in aprile una legge delega per rivedere le cinque aliquote e alleggerie la pressione fiscale sui ceti medi.
Slittano, intanto, a lunedì prossimo le nomine alla guida delle agenzie fiscali, sulle quali sembra comunque esserci consenso: Ruffini alle Entrate, Minenna al Demanio e Agostini alle Dogane e Monopoli (Corriere p.29). Per il Fatto (p.9), parte da Tesoro e banda larga il giro delle poltrone giallorosa: i 5S hanno ripiegato su Ruffini alle Entrare e in cambio hanno ottenuto Minenna al Demanio e altre due poltrone: Bellezza (ex consigliere di Di Maio al Mise) e Fratesi sono stati nominati rispettivamente ad e presidente di Infratel.

POLITICA
Il futuro del M5S dopo il passo indietro di Di Maio in primo piano. I fedelissimi dell'ex capo finiscono sotto attacco, mentre iniziano a prendere forma i posizionamenti in vista degli Stati generali di marzo (Corriere p.5). Messaggero (p.4) segnala il duello Patuanelli-Bonafede per guidare la delegazione 5S nel governo: il primo è visto con sospetto dai parlamentari vicini a Di Maio, mentre il Guardasigilli è considerato un "fratello" dal ministro degli Esteri. Nel frattempo, a parlare è il "reggente" del Movimento, Vito Crimi, che a Corriere (p.6) e Messaggero (p.5) dice: "Nessun passacarte, ora il capo sono io. Ho tutti i poteri previsti dallo statuto. Non farò nessuno strappo, lavorerò in continuità con il percorso che Luigi ha avviato". Poi sugli Stati generali e la futura leadership, spiega: "Il Movimento è collegiale per definizione, farò il massimo affinchè questi valori possano esprimersi sempre di più. Il prossimo leader? Questo Paese – dice Crimi - avrà più chance quando smetteremo di parlare di nomi per concentrarci sui contenuti". Ma sulla futura guida dei 5S è già partito il toto-nomi: Giornale (p.4) evidenzia il "tutti contro tutti", con gli ex usati come armi nella guerra tra bande. Repubblica (p.6) segnala il tandem al femminile Appendino-Taverna per il dopo Di Maio, ma resta l'incognita sulla figura di Di Battista e sul posizionamento di Grillo; la Stampa (p.3) evidenzia invece il possibile patto a quattro per Taverna leader, che avrebbe l'appoggio di Conte, Patuanelli, Fico e Fraccaro. La Taverna metterebbe d'accordo diverse anime del Movimento e risponderebbe anche alla voglia di una leadeship al femminile, su cui starebbe lavorando anche Di Maio, che – secondo la Stampa - punta però sulla figura della sindaca di Torino, Chiara Appendino. Anche per il Fatto (p.5) Appendino è il nome che, insieme a Di Battista, ha in mente il "regista" Di Maio, che progetta un Movimento retto da una diarchia, con accanto una segreteria politica.
Elezioni regionali, a Bibbiano la sfida finale Sardine-Lega (Messaggero). Il paese delle due piazze: un Salvini moderato contro Bella Ciao (Stampa p.9 e tutti). Il leader della Lega porta in piazza il dolore delle madri: "Chiediamo giustizia" (Corriere p.9 e tutti). Per Libero (p.6) le madri "tradite" stanno con la Lega, mentre alle Sardine resta "l'odio". Ma a Bibbiano – secondo Repubblica (p.2) - è flop per l'evento della Lega che non riempie la piazza. "Siamo molti di più" è il grido delle Sardine. E il Fatto (p.2) scrive: le Sardine ribattono Salvini, 5mila in piazza contro i mille della Lega. Intanto, Berlusconi al Mattino (in prima e p.9) rilancia: "In Emilia vincerà una coalizione di centrodestra di cui noi siamo parte determinante non solo numericamente, ma sul piano dei contenuti e delle idee". Dal fronte del centrosinistra, la replica di Romano Prodi, che al QN (p.4): "Un appello pro-Bonaccini per l'Emilia? Se devo farmi operare vado da un bravo chirurgo".

ESTERI
Coronavirus, in Cina è boom di malati – su tutti -, quattro metropoli blindate. Si temono almeno 6mila infettati. La paura del virus contagia il mondo (Repubblica). Ma l'Oms sottolinea che non si tratta di emergenza internazionale. Venti milioni di persone in quarantena in Cina, chiusa la Città Proibita (Corriere p.3 e altri). Secondo la Stampa (p.13) la Cina in crisi riscopre la quarantena del Medioevo.  Il virus spaventa anche l'Italia, segnala il Giornale (p.12) segnalando un possibile caso a Bari. Ma Stampa e altri quotidiani parlano di "falso allarme" per una cantante appena rientrata da Wuhan. Sospetti in Scozia ed Irlanda, contagi da Singapore al Brasile.
C'è anche la Libia che trova spazio sui quotidiani. Il Giornale (p.10) intervista il presidente del Copasir Raffaele Volpi: "Attenzione massima sulla crisi in Libia, i profughi sono 600mila". Volpi sottolinea inoltre che "non c'è solo un problema di immigrazione, ma di stabilità". Volpi parla anche del rischio "estremisti": "Gli elementi di tensione storica permangono, anche se in alcuni casi sono diventati assolutamente marginali e comunque controllati, come estremismo di destra o di sinistra. In alcuni casi preoccupa l'internazionalizzazione delle forme di terrorismo".
Nell'intervista alla Stampa (p.3) il commissario Ue Gentiloni ha parlato anche della situazione libica: "Occasione persa? Direi esempio per i futuro. E' vero che la conferenza di Berlino è stata molto positiva grazie alla Merkel e la diplomazia tedesca, ma è anche vero che si è occupata della cornice e non del quadro interno". Ma il tema centrale dell'intervista di Gentiloni è la web tax: "Se non ci sarà accordo entro un anno l'Europa andrà avanti da sola. L'imposta sul digitale non è una misura antiamericana – dice il commissario Ue all'Economia - ma uno strumento per adeguare il fisco". Nei rapporti tra Ue e Usa, il Corriere (in prima e p.27) segnala le prove di disgelo a Davos, con Trump e l'Ue che dialogano sul tema dei dazi. Di Web tax e dazi americani parlerà il vicepresidente americano Mike Pence, che sarà a Roma nei prossimi giorni (Stampa p.2 e altri).
Stampa (p.20) intervista Margrethe Vestager, vicepresidente della Comissione Ue, che parla di Green Deal: "Alcune revisioni sulle linee guida sono portate avanti in modo da essere in grado di sostenere, per esempio, l'uso dei fondi strutturali in modo verde. Non si possono concedere aiuti di Stato per fare ciò che dovrebbe fare chiunque altro, e questo è un principio generale, che non vale solo per l'Ilva in Italia".

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Commentario del 22.01.2020

PRIME PAGINE
Politica in evidenza su tutti i quotidiani, con il passo indietro che Di Maio si appresta a fare dalla guida del M5S (Corriere, Messaggero e tutti). Oggi Di Maio fa la mossa del cavallo (Fatto). Lascia (o raddoppia)? Si chiede Repubblica. Per la Stampa, Di Maio ribalta il tavolo. Ipotesi Crimi come reggente (Sole). Cestinato Di Maio – scrive il Giornale – e domenica salta tutto. Intanto restano le tensioni sulla giustizia: sulla prescrizione niente intesa, Italia viva contro Conte (Sole).
Italia-Economia. Sconti, bonus e flat: Irpef fuori controllo (Sole).
Vertice di Davos, scontro tra Trump e Greta: la sfida sull'ambiente (Corriere). "Basta con i profeti dell'Apocalisse – ha detto il presidente Usa -, come me gli Stati Uniti sono rinati" (MF).
Virus cinese, caso negli Usa. Controlli in Italia per i voli dalla Cina (Corriere). "Questo virus non ha vaccino" dicono gli esperti, task force anti-contagio in Italia (Giornale).

ECONOMIA
Dibattito sulla riforma dell'Irperf, il Sole (in prima e p.3) evidenzia la "lotteria" del fisco sui redditi: a parità di reddito, l'Irpef pagata da un professionista o un autonomo può arrivare ad essese anche 106 volte superiore a quella pagata da un dipendente, ma ad essere penalizzati sono anche i pensionati, che non possono beneficiare del bonus di 80 euro e del taglio al cuneo fiscale. Sono storture alle quali si dovrà rimediare, se davvero sarà possibile avviare un percorso organico di riforma dell'imposta personale – scrive Padula sul Sole (p.3) -. Si dovranno evidentemente impedire
comportamenti non corretti, ma sarà consigliabile farlo all'interno di un sistema meno sperequato di tassazione.
Caso Ilva, l'attacco dei commissari contro Mittal: "Il loro è capitalismo d'assalto" (Messaggero p.15 e altri). Nel mirino la possibile fuga del gruppo franco-indiano, che potrebbe provocare un danno pari ad una riduzione del Pil di 3,5 mld (Giornale p.19). Depositata la memoria contro il gruppo in vista della nuova udienza civile al Tribunale di Milano. Intanto, la trattativa con il governo va avanti: sul tavolo l'alimentazione dei fornti elettrici e gli esuberi. Ma sale lo scontro proprio sul tema dei 3 mila esuberi (Sole p.5): il Governo chiede una garanzia per l'impiego a sei anni di tutti gli opera in cassa integrazione, ma non c'è nessun accordo con ArcelorMittal.

POLITICA
"Farò un annuncio importante": Di Maio pronto a lasciare la guida del M5S (Corriere in prima e p.2 e tutti). Movimento nel caos – scrive il Messaggero (p.2) -: Di Maio si dimette da capo politico e altri due deputati lasciano. Il Fatto (in apertura e p.2), che per primo aveva annunciato il passo indietro prima delle Regionali, parla di "mossa del cavallo" da parte di Di Maio: finisce l'era del capo politico e, con l'annuncio dei facilitatori, si apre la nuova fase del M5S, ma è ancora da chiarire quale sarà. Ora ipotesi Crimi reggente e direttorio, in vista degli Stati generali di marzo. Ma per la Stampa (p.2), quello del ministro degli Esteri potrebbe essere un passo di lato, per tornare alla testa dei grillini dopo averli osservati massacrarsi senza più lui a fare il capro espiatorio. Anche per Repubblica (p.5) Di Maio cerca il rilancio: potrebbe ricandidarsi a capo politico, ma in molti sono per un vertice collegiale.  Intanto, si guarda alle possibili alternative al "regno" di Luigi. Il Corriere (p.2) cita Di Battista e Patuanelli. Di Maio, che sogna una seconda vita politica e l'asse con Di Battista, si sfoga con Grillo prima di lasciare: "Non ce la faccio" (Messaggero p.3). Per Massimo Franco (Corriere in prima e p.3) è stato l'asse tra Pd e Palazzo Chigi ad accelerare le fratture nel M5S e il ridimensionamento di Di Maio, con la benedizione di Grillo. Sottrargli il Movimento sembra – prosegue Franco - un antidoto disperato per stabilizzare il rapporto col Pd, ma timore che le convulsioni di un grillismo in disfacimento si scarichino sulla maggioranza rimane alto. Sorgi sulla Stampa (p.3) evidenzia come Di Maio - che ha incarnato, con tutti i suoi limiti, l'anima moderata e modernista - abbia condotto il Movimento a metà del guardo, ma dove andranno oggi i grillini non si sa. Proseguire da soli o andare con il centrosinistra, questo il ballottaggio che – secondo il Fatto (p.3) – divide i 5S. Secondo l'ex grillino Pizzarotti, sindaco di Parma, intervistato dalla Stampa (p.5) "il 2020 sarà l'anno della fine del M5S. E il voto di domenica in Emilia-Romagna accelererà il processo". Per le Regionali in Emilia, il governatore uscente Bonaccini conta sul voto disgiunto dei 5S e della lista di sinistra (Repubblica p.6), ma Salvini punta sulla spallata: "Siamo noi leghisti i verti socialisti (Stampa p.4). E Berlusconi, dalle colonne di QN (p.7), avverte: "Domenica vinciamo e cambiamo la storia".
Mentre il premier Conte nega l'effetto-slavina sul governo ed è deciso a tenere basso l'impatto delle elezioni regionali sul governo, assicurando che nessuno vuole andare a casa (Messaggero p.4), la maggioranza continua a fare i conti con i nodi della giustizia. Sulla prescrizione Italia viva resta in trincea e Renzi definisce "incostituzionale" il lodo Conte (Corriere p.5).
L'altro caso che agita la politica è quello Gregoretti. Salvini sfida Conte in tribunale, ma – scrive Messaggero (p.6) – stavolta è tentato di far votare no al processo. Per Libero (p.2) ora il premier trema all'idea di finire a processo.

ESTERI
Virus cinese, massima allerta mondiale:  primo caso negli Usa e in Australia (Corriere p.10 e tutti). Mentre c'è il primo ricovero a Seattle, sugli scali europei e internazionali viene incrementata la sorveglianza: a Fiumicino arrivano gli scanner per la febbre, anche Malpensa potenzia le misure di sicurezza. L'Ue alza il livello di rischio, oggi la riunione urgente Oms sull'emergenza sanitaria. Secondo Repubblica (p.8) sono trecento, in tutto, i contagiati. Stampa (p.13) intervista Maurizio Barbeschi, medico e specialista delle emergenze dell'Oms: "E' studiando le persone colpite che riusciamo a battere le infezioni. Siamo alla ricerca delle origini di questa misteriosa bestia". Il Messaggero (p.11) spiega nel dettaglio il virus: si tratta di un agente patogeno che colpisce anche gli animali. La diffusione del morbo è velocissima e non sono disponibili antivirali specifici.
Libia, tregua sempre più fragile (Stampa p.9): blocco dei pozzi e accuse infuocate. Haftar denuncia: "Erdogan infiltra i terroristi", missile di Tripoli contro le truppe del generale. Il presidente della Repubblica Mattarella, in visita a Doha: "Non è possibile che qualcuno pensi di risolvere con le armi un dramma come quello libico. Si tratta di un'idea piuttosto grossolana". Anche il Messaggero (p.10) sulle parole di Mattarella: "Sosteniamo la legittimità del governo di Serraj ma dialoghiamo con tutti". Washinghton intanto si rivolge ad Haftar: "Sblocchi il petrolio", ma Macron lo difende (Messaggero p.10). Stop dell'Eliseo a un documento voluto da Usa  ed Ue per condannare il Haftar. Per il Giornale (p.14) Macron gioca sporco: "Non vuol sbloccare il greggio". E Libero (p.12) rincara la dose: Macron ci frega il petrolio in Libia non condannando Haftar per la chiusura dei pozzi che penalizza l'Eni. Ma – commenta Libero – Conte tace.
C'è anche l'attacco di Trump a Greta Thumberg in primo piano nel vertice di Davos. Come riportato la Stampa (p.10) e tutti i giornali. il capo della Casa Bianca ha definito gli ambientalisti "profeti di sventura". Greta replica: "La nostra casa va ancora a fuoco. La vostra inazione aumenta le fiamme, non ci arrenderemo". Libero (p.6) la definisce "Uccello del malaugurio": fra otto anni saremo tutti morti. Invece di diffondere la speranza la Thumberg, lancia anatemi contro chi non ascolta e prospetta scenari catastrofici se il mondo non si deciderà a seguire i suoi consigli. Secondo quanto riportato dal Messaggero (p.8) nessun mea culpa da parte del presidente americano, che anzi rilancia: "La nostra economia mai cosi bene".

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Commentario del 20.01.2020

PRIME PAGINE
Una mini tregua sulla Libia: Conte soddisfatto Sarraj e Haftar si evitano (Corriere, Messaggero). L'Europa strappa un'intesa fragile (Repubblica). Berlino, spiraglio per la tregua in Libia con la commissione militare Sarraj-Haftar (Stampa). Parla Amendola: "Noi pronti a una missione per la pace" (Corriere). Cremlino. Il Gattopardo Putin cambia le regole per tenersi il potere (Fatto).
A Bologna, la piazza piena delle Sardine (Corriere e altri). In 40mila riempiono la piazza anti-Salvini (Stampa). Santori: "L'alternativa siamo noi" (Repubblica). E ammettono: "Ci hanno cercato i vertici dell'M5S" (Messaggero). Caso Gregoretti, Salvini ordina ai suoi: "Oggi dovete votare per il mio processo" (Messaggero, Giornale). Calenda si fidanza di nuovo con Renzi (Libero).
Tridico (Inps): "In pensione anche prima del previsto" (Repubblica). Landini: "In pensione a 62 anni" (Stampa). Tasse, rimborsi a rischio (Giornale). Irpef, riforma in discussione (L'Economia). Flat tax, scippati più di 4 miliardi in tre anni (Tempo).
Evasione, da aprile partono i controlli si conti correnti (Messaggero). IQuei 3500 ponti che l'Anas non controlla (Corriere). I nostri soldati sono attivi in 30 Paesi nel mondo: follia (Libero). L'Aeronautica ammette: "In Italia avvistati 140 Ufo in 18 anni" (Stampa).

ECONOMIA
Su Repubblica (prima e p. 13), intervista al Pasquale Tridico: "In pensione anche prima del previsto, ma in base ai contributi". Il presidente dell'Inps spiega: "La flessibilità sui 67 anni va assicurata, ma bisogna garantire pure i giovani con lavori precari e vuoti nei versamenti. Quota 100: risparmiati 6,2mld nel triennio, mi aspetto che quelle risorse restino sulla previdenza". E sull'abolizione dell'art.18 ammette: "Se l'obiettivo era creare più lavoro, quell'obiettivo è fallito".
E sulla scia di Tridico, su Stampa (prima e p. 2) Landini alla vigilia del vertice di Davos, dice: "In pensione a 62 anni, serve una pensione di garanzia per i giovani e per chi ha avuto lavoro discontinui e precari". Secondo il leader della Cgil "la Fornero va superata perché ha creato diseguaglianze, ma occorre rimodulare l'Iva". Landini si dichiara soddisfatto "sugli aumenti in busta paga: Conte ha riaperto il confronto: il 27 gennaio parte la trattativa per la riforma della previdenza".
Conti correnti al setaccio da aprile: in arrivo l'algoritmo anti-evasori (Messaggero p. 5). Stretta sulle prime liste selettive di presunti contribuenti infedeli preparate dalle Entrate. Per tutelare la privacy dei correntisti, saranno usato pseudonimi: i cittadini finiti nel mirino del Fisco potranno sempre chiedere di essere ascoltati dall'amministrazione. L'incrocio dei dati è già partito con il nuovo Isee: verifica in tempo reale sui saldi dei depositi bancari.
Dossier di Repubblica (p. 21) sulla chiusura delle botteghe ed il proliferare dei corrieri: tra il 2009 e il 2019 saracinesche giù per 208mila attività commerciali di vicinato.

POLITICA
In primo piano su tutti i quotidiani le 40mila Sardine che ieri hanno riempito la piazza di Bologna nello stesso giorno in cui a due passi teneva il comizio Matteo Salvini (Corriere prima e p. 4 e altri). Il leader del movimento, Santori: "Siamo in 40mila e abbiamo già vinto – dice - L'alternativa siamo noi, questa è una svolta politica, siamo l'argine al sovranismo" (Repubblica prima e p. 6). Santori però assicura che "non faremo mai un partito" anche se ammette di essere stato "contattato dai vertici del Movimento 5Stelle". Ora i fondatori guardano a Milano Marittima per chiudere la campagna elettorale, pensando al Papeete (Stampa p. 3). Alle Sardine va il plauso di Flavia Prodi, moglie dell'ex premier, ieri in piazza: "Questi giovani sono stati ascoltati. Mio marito spesso scherzando mi dice che gli sarebbe piaciuto che questa idea fosse venuta a lui" (Corriere p. 4).
Regionali, sul Corriere (p. 5) parla Delrio che dice: "In Emilia Romagna vinciamo noi, ma se si perde ci saranno problemi".Il capogruppo Pd però è sicuro del fatto che "non cadrebbe il governo".
Sul fronte opposto, il M5S  sconfessa la linea Di Maio e sempre più parlamentari e ministri chiedono un'alleanza strutturale con il centrosinistra (Stampa p. 5). La resa dei conti ci sarà dopo il voto in Emilia: se cade il governo "alle elezioni col Pd" dicono. E sulla restituzione dei rimborsi dei parlamentari, Di Battista è pronto a lanciare la sua proposta: forfait da 3mila euro a testa (Corriere p. 9 e altri).
Caso Gregoretti, Salvini chiede alla Lega di "votare sì al mio processo" (Repubblica prima e p. 8 e altri). Il leader cambia linea, punta a coinvolgere Conte e Di Maio e attacca i migranti musulmani: "Diffondono l'antisemitismo". Oggi si decide, ma è caos in giunta: la maggioranza pronta a disertare. Possibile un pareggio tra favorevoli e contrari all'autorizzazione a procedere: determinante l'ex M5S De Falco. E la Bongiorno, sul Corriere (p. 6) attacca: "Questa maggioranza si è inventata la giustizia à la carte: basta ipocrisie". La parlamentare e avvocatessa leghista ammette: "La decisione di Salvini viene dalla voglia di squarciare il velo dell'ipocrisia clamorosa in cui si cerca di avvolgere questa vicenda. La prossima volta vorranno decidere anche la sede del processo? Anche la pena?".

ESTERI
Su tutti i quotidiani, in primo piano, la conferenza di Berlino di ieri. Secondo il Corriere (prima e p.2) è intesa su tregua e armi. Mezzo passo avanti a Berlino. Serraj e Haftar approvano il monitoraggio. Conte: "Lavoriamo alla pace", ma in serata spari a Tripoli. Anche il Giornale (p.10) sottolinea gli scontri della serata a Tripoli. "Sulla Libia accordo su tutto", ma non per Haftar e Serraj, titola il quotidiano. Il summit si chiude infatti con i due leader che accettano solo il monitoraggio della tregua. Secondo Repubblica (prima e p.2) quella strappata dall'Europa è una intesa fragile. Primo accordo per un cessate il fuoco permanente e stop alle armi. Serraj e Haftar si evitano e non firmano.
Il ministro degli Affari europei, Enzo Amendola intervistato dal Corriere (prima e p. 3), dice: "Missione europea, l'Italia è pronta se tutte le parti ce lo chiederanno. Abbiamo più di seimila soldati in missione di pace, siamo primi tra gli occidentali". Il Messaggero (prima e p.2) sottolinea come il cessate il fuoco sia confermato e vietate le interferenze straniere. Le due parti in guerra accettano di creare un comitato militare comune. Impegno anche a non colpire le basi petrolifere. Sempre il Messaggero (p.2) racconta anche il retroscena, con i due nemici, Serraj ed Haftar, in due stanze separate, con la Merkel a fare da spola. Il presidente ed il generale non possono farsi fotografare insieme, ma alla fine danno il via libera in simultanea. Secondo Verità (p.3) i leader della Libia non si parlano a casa della Merkel e la pace è più lontana. Secondo il quotidiano parte male la conferenza di Berlino: tante buone intenzioni ma nessun risultato concreto. Irrilevante il contributo italiano. Polemico invece Libero (p.2) che definisce "ridicola" l'Europa. Firma la pace in Libia senza libici e la guerra continua più di prima. Alla conferenza internazionale, si legge, siglata l'intesa sul cessate il fuoco e le armi. Peccato che l'incontro sia stato disertato dai due litiganti Serraj e Haftar. Arrivano anche altri blocchi al petrolio. Il Giornale (p.11) auspica un "cambio di passo dell'Italia" e propone il piano post Berlino per "domare" Erdogan. Petrolio, jihad e migranti: il Sultano ha in mano la Libia. Ecco come Roma può tornare centrale. La Stampa (p.9) riporta anche l'appello del premier Conte agli Usa: "Non lasciate il campo a Russia e Turchia". Il premier italiano chiede aiuto a Pompeo. Il timore è che Mosca possa fermare l'invio di caschi blu. Anche Repubblica (p.4) sul tema, titolando: "La rincorsa di Conte, pressing sugli Usa per il si alla missione". Scalzato da Russia e Turchia in Libia, il premier cerca il sostegno americano nel Consiglio Sicurezza Onu.
Da segnalare l'inchiesta del Fatto (p.14): "Cosi lo Zar Putin cambia la Russia per mantenere il suo potere". Il presidente, alla guida del Paese da 25 anni, ha annunciato un'ampia riforma costituzionale e nominato un premier fantoccio. L'obiettivo è quello di mantenere il controllo dello Stato ben oltre il 2024. Putin ha proposto di ampliare i poteri del Parlamento: spetterà alla maggioranza dei deputati della Duma, e non più al presidente, nominare il primo ministro e il governo. In secondo luogo, intende potenziare il ruolo dei governatori e aumentare i poteri del Consiglio di sicurezza, un organismo oggi diretto dal presidente.
Intanto in Francia scoppia la polemica, come sottolineato da Repubblica (p.14). Polizia violenta, i video choc che indignano la Francia. In rete circola infatti un video in cui un poliziotto picchia un manifestante a terra, con il volto insanguinato. Un'inchiesta raccoglie le denunce delle vittime in piazza con i Gile Gialli e contro la riforma delle pensioni. Il cinquantunenne David Dufrense ha creato il sito "Allo place Beauvau?" dove raccoglie denunce di vittime di violenza da parte della polizia: "Siamo ad un punto di svolta -dice-, è in corso il divorzio tra l'opinione pubblica e la polizia. E questo ci deve allarmare". Poi parla di Macron: "Non so se abbia accompagnato questa deriva della polizia o se l'abbia creata".

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Commentario del 17.01.2020

PRIME PAGINE
Legge elettorale, no al referendum della Lega (Corriere e tutti). Schiaffo a Salvini (Stampa). La Consulta boccia il quesito per il maggioritario: è manipolativo. Respinto Salvini (Repubblica). Maggioritario addio (QN). Ora il proporzionale è più vicino (Messaggero). Per il Giornale, la decisione della Consulta è un "regalino" a Pd e M5S. Per la Verità, la candidata al Quirinale affossa la legge che può rovinarle i piani. "Consulta e Sardine – titola il Fatto - due sberle a Salvini": il movimento scippa alla Lega il centro di Bibbiano per il comizio del 24 gennaio.
Repubblica intervista il ministro Patuanelli: "I 5S devono stare nel campo riformista". Mentre Bersani a Repubblica dice: "Partito nuovo con Pd, sindaci e Sardine".
Giustizia, resta lo scontro sulla prescrizione tra Bonafede e Renzi (Corriere). L'invito di Libero al leader di Italia viva: "Coraggio, sgambetta il governo". Berlusconi: "La riforma è una follia giustizialista" (Giornale).
Concessioni autostradali, il piano di Autostrade: 7,5 mld e 1000 assunzioni (Stampa). Autostrade gioca la carta del piano: +40% delle spese pe manutenzione (Sole). L'ultima offerta di Aspi spiegata dall'ad Tomasi a Repubblica: "Per evitare la revoca, mille assunzioni e lavori per 7,5 mld. Pronti a discutere la rimodulazione dei pedaggi". Ma la ministra De Micheli dice: "Niente accordi, la loro manutenzione fa sentire insicuri".
Libia: dall'embargo al voto, ecco il piano Libia al summit di Berlino (Messaggero). Intanto, la Turchia di Erdogan lancia la sfida all'Eni in Libia (MF).
Europa. Sole intervista il commissario europeo Breton: "Industria Ue, rivedere le regole sulla concorrenza".

ECONOMIA
Il premier Conte incontra le multinazionali: "Investite in Italia, le tasse caleranno" (Repubblica p.11). Il numero uno di Palazzo Chigi incontra i vertici di Toyota, Basf, Nestlè e Nokia, assicurando stabilità: "Dureremo tre anni, non dubitate". Intanto, il titolare del Mise Patuanelli a Repubblica (p.4) dice: "Nelle prossime ore manderò un invito a tutte le forze di maggioranza per scrivere insieme il piando industriale di prossimi dieci anni, scegliere le priorità di sciluppo economico del Paese. Io penso al ruolo pubblico come spalla e guida degli imprenditori nel processo di transizione tecnologica del Paese. L'Ilva? Vogliamo continuare a lavorare per garantire una produzione siderurgica compatibile con l'esistente attraverso l'utilizzo di nuove tecnologie. Stiamo vedendo se ci sono le condizioni per farlo con Mittal".
Concessioni autostradali, l'ultima offerta di Atlantia per evitare la revoca: assunzioni e investimenti (su tutti). A Repubblica (in prima e p.2-3) parla l'ad Tomasi: "Per evitare la revoca mille assunzioni e lavori per 7,5 mld. Pronti a discutere la rimodulazione dei pedaggi. Altrimenti 7 mila posti a rischio". Risponde il ministro Patuanelli, che a Repubblica (p.4) dice: "Niente accordi, la loro manutenzione fa sentire insicuri. La revoca è la conseguenza dei 43 morti nel crollo del ponte Morandi. Lo stato manutentivo delle strade  gestite da Aspi fa percepire un senso di insicurezza ai cittadini che salgono in macchina. Trovare eventuali colpevoli è compito della magistratura, non del governo. Il sistema delle concessioni doveva portare più investimenti, più sicurezza, pedaggi più bassi, ma ha portato solo utili per il privato, meno sicurezza e meno investimenti. Il rapporto tra profitti e investimenti del sistema delle concessioni è più alto che in qualsiasi altra realtà imprenditoriale". Intanto, il Governo prende tempo. Conte: il Consiglio dei ministri non esaminerà oggi il dossier sulla revoca delle concessioni, servono ancora tutti i pareri. La ministra De Micheli: "Nessuna volontà espropriativa".
Industria europea, il Sole (in prima e p.3) intervista il commissario Ue al mercato unico, difesa e spazio, Thierry Breton: "L'Europa è chiamata a difendere la propria sovranità e quindi deve essere capace di proteggere la propria industria, i propri servizi e in ultima analisi i propri cittadini. Ci sono 3 ambiti che potrebbero indurre a un'evoluzione delle regole: il Green New Deal, la graduale digitalizzazione dell'economia, e più in generale la situazione a livello globale".
Taglio del cuneo fiscale, il governo cerca l'intesa con maggioranza e parti sociali (Sole p.8). Oggi l'incontro tra governo e sindacati per illustrare il piano che prevede vantaggi per 14 mln di dipendenti (Messaggero p.8 e altri). Incremento del bobus di 80 euro a 100 mensili e super sconto per le retribuzioni fino a 35 mila euro. L'operazione costa 3 miliardi, tanto è stato stanziato nella legge di Bilancio per il 2020 – scrive Petrini su Repubblica (p.29) -. Tuttavia l'erogazione, come previsto, partirà dal luglio prossimo e dunque su base annua varrà 6 miliardi. Il problema si pone per il 2021: manca un miliardo. Resta aperto anche il problema del meccanismo di erogazione del bonus. Cesare Damiani, intervistato da Libero (p.19): "L'esclusione degli incapienti èa un errore per un governo che dice di avere grande attenzione per il sociale".

POLITICA
La Consulta ha bocciato il referendum sulla legge elettorale chiesto dalla Lega per eliminare la quota proporzionale. "Quesito troppo manipolativo" la motivazione della Consulta (su tutti). Ira del Carroccio, che parla di "furto di democrazia". Salvini – secondo la Stampa (p.4) – pronto a rilanciare con una raffica di quesiti. Invece i giallorossi esultano e spingono verso il proporzionale. Il ministro D'Incà alla Stampa (p.2-3): "E' una bella giornata. Noi in ogni caso da tempo avevamo imbastito un percorso: il proporzionale con sbarramento al 5% e con diritto di tribuna è un modello corretto che permette un dialogo maggiore tra un minor numero di forze politiche e una moderazione del linguaggio". "Siamo più stabili" è il mantra dell'esecutivo: telefonate di Conte a Di Maio e Zingaretti: "Si rafforza la prospettiva di arrivare al 2023" (Messaggero p.3). Il numero due della Lega Giorgetti al Messaggero (p.3) spiega: "E' un peccato per la democrazia italiana, speriamo non mortale. Sarà mortale se la maggioranza porterà a compimento, come temo, il proposito di tornare alla preistoria con il proporzionale". Per Verderami (Corriere in prima e p.2) la sentenza della Consulta e l'azione del Parlamento (che mira al proporzionale) avranno l'effetto di un Big one: salteranno i vecchi vincoli tra partiti e persino dentro i partiti. Ma la legislatura sarà destinata a durare, perché avrà il compito di garantire l'incubazione e la nascita dei futuri equilibri.
Intanto, governo alle prese con le grane della giustizia. Duello Bonafede-Renzi sulla prescrizione, l'appello di Conte a smorzare i toni (Corriere p.5). Ma è tensione anche tra il leader di Italia viva e il Pd, dopo l'attacco di Renzi al suo ex partito: "Vanno a rimorchio dei 5S". Zingaretti ribatte: "L'insuccesso gli ha dato alla testa" (Stampa p.5). Senaldi su Libero (in prima e p.4) chiede a Renzi di "sgambettare il governo". E l'azzurra Gelmini alla Stampa (p.4) aggiunge: "Renzi si è pentito del sì a Conte, adesso faccia cadere l'esecutivo".
M5S, continua l'emorragia al Senato (Messaggero p.7 e altri): perso un altro pezzo, mentre Toninelli si scalda per il dopo Di Maio (Corriere p.6).. Il ministro Patuanelli a Repubblica (p.4): "Ci sono addii personali, ma non un'emorragia. Discuteremo negli Stati generali dello Statuto, ci può essere l'esigenza di arrivare a una guida collegiale del Movimento, ma Rousseau deve restare centrale. Il bnostro campo è certamente quello riformista: la storia del Movimento parla di diritti dei cittadini, di lotta alle diseguaglianze, di ambienti, di diritti dei lavoratori".

ESTERI
Tensioni Usa-Iran, ritorno alla corsa atomica di Teheran (Corriere p.11 e altri). Rouhani annuncia l'incremento delle quote di uranio arricchito e "avverte" l'Europa, che potrebbe decidere di seguire Trump e ritirarsi dall'accordo sul nucleare. Germania, Francia e Regno Unito hanno avviato ieri il cosidetto "meccanismo di risoluzione delle dispute", tra due messi possono essere riattivate le sanzioni Onu, il che porterebbe alla fine effettiva del patto. Anche la Stampa (p.13) riporta il messaggio di Rohani all'Occidente: "Arricchiamo l'uranio oltre il limite posto dal trattato".
Libia, si va verso la conferenza di Berlino. "Embargo ed elezioni, ecco il piano per la Libia", scrive il Messaggero. Sono 55 i punti del documento. Tra questi lo stop alla vendita di armi da parte di Paesi stranieri. Secondo Repubblica (p.15) in Libia subito una forza civile europea e un nuovo governo di intesa nazionale. Europa pronta ad inviare militari in una seconda fase. "Solo guardiani di pace": l'Ue e il premier Conte guardano con favore a una missione dei caschi blu (Fatto p.16). Ma la Stampa (p.12) sottolinea lo stop di Mosca all'Ue: "Mai i caschi blu". Conte, dopo la visita ad Algeri, ha ribadito la posizione italiana: "La Libia non ha bisogno di nuovi combattenti". Nella bozza del documento del vertice anche il disarmo delle milizie e l'unificazione dell'apparato di sicurezza. Erdogan però tira dritto: "Altri soldati e trivellazioni".  Giornale (p.14) guarda al caos libico tra guerra e affari. Erdogan invia le truppe e vuole estrarre il gas. Il sultano: "Militari per garantire la stabilità". Anche su Verità (p.15) in primo piano le mosse di Erdogan: prima delle truppe manda navi davanti alla Libia per trivellare il gas. In vista della tregua da firmare a Berlino, la Turchia piazza le sue pedine: militari e concessioni. Tutto a nostro discapito.

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