Commentario del 22.01.2020

PRIME PAGINE
Politica in evidenza su tutti i quotidiani, con il passo indietro che Di Maio si appresta a fare dalla guida del M5S (Corriere, Messaggero e tutti). Oggi Di Maio fa la mossa del cavallo (Fatto). Lascia (o raddoppia)? Si chiede Repubblica. Per la Stampa, Di Maio ribalta il tavolo. Ipotesi Crimi come reggente (Sole). Cestinato Di Maio – scrive il Giornale – e domenica salta tutto. Intanto restano le tensioni sulla giustizia: sulla prescrizione niente intesa, Italia viva contro Conte (Sole).
Italia-Economia. Sconti, bonus e flat: Irpef fuori controllo (Sole).
Vertice di Davos, scontro tra Trump e Greta: la sfida sull'ambiente (Corriere). "Basta con i profeti dell'Apocalisse – ha detto il presidente Usa -, come me gli Stati Uniti sono rinati" (MF).
Virus cinese, caso negli Usa. Controlli in Italia per i voli dalla Cina (Corriere). "Questo virus non ha vaccino" dicono gli esperti, task force anti-contagio in Italia (Giornale).

ECONOMIA
Dibattito sulla riforma dell'Irperf, il Sole (in prima e p.3) evidenzia la "lotteria" del fisco sui redditi: a parità di reddito, l'Irpef pagata da un professionista o un autonomo può arrivare ad essese anche 106 volte superiore a quella pagata da un dipendente, ma ad essere penalizzati sono anche i pensionati, che non possono beneficiare del bonus di 80 euro e del taglio al cuneo fiscale. Sono storture alle quali si dovrà rimediare, se davvero sarà possibile avviare un percorso organico di riforma dell'imposta personale – scrive Padula sul Sole (p.3) -. Si dovranno evidentemente impedire
comportamenti non corretti, ma sarà consigliabile farlo all'interno di un sistema meno sperequato di tassazione.
Caso Ilva, l'attacco dei commissari contro Mittal: "Il loro è capitalismo d'assalto" (Messaggero p.15 e altri). Nel mirino la possibile fuga del gruppo franco-indiano, che potrebbe provocare un danno pari ad una riduzione del Pil di 3,5 mld (Giornale p.19). Depositata la memoria contro il gruppo in vista della nuova udienza civile al Tribunale di Milano. Intanto, la trattativa con il governo va avanti: sul tavolo l'alimentazione dei fornti elettrici e gli esuberi. Ma sale lo scontro proprio sul tema dei 3 mila esuberi (Sole p.5): il Governo chiede una garanzia per l'impiego a sei anni di tutti gli opera in cassa integrazione, ma non c'è nessun accordo con ArcelorMittal.

POLITICA
"Farò un annuncio importante": Di Maio pronto a lasciare la guida del M5S (Corriere in prima e p.2 e tutti). Movimento nel caos – scrive il Messaggero (p.2) -: Di Maio si dimette da capo politico e altri due deputati lasciano. Il Fatto (in apertura e p.2), che per primo aveva annunciato il passo indietro prima delle Regionali, parla di "mossa del cavallo" da parte di Di Maio: finisce l'era del capo politico e, con l'annuncio dei facilitatori, si apre la nuova fase del M5S, ma è ancora da chiarire quale sarà. Ora ipotesi Crimi reggente e direttorio, in vista degli Stati generali di marzo. Ma per la Stampa (p.2), quello del ministro degli Esteri potrebbe essere un passo di lato, per tornare alla testa dei grillini dopo averli osservati massacrarsi senza più lui a fare il capro espiatorio. Anche per Repubblica (p.5) Di Maio cerca il rilancio: potrebbe ricandidarsi a capo politico, ma in molti sono per un vertice collegiale.  Intanto, si guarda alle possibili alternative al "regno" di Luigi. Il Corriere (p.2) cita Di Battista e Patuanelli. Di Maio, che sogna una seconda vita politica e l'asse con Di Battista, si sfoga con Grillo prima di lasciare: "Non ce la faccio" (Messaggero p.3). Per Massimo Franco (Corriere in prima e p.3) è stato l'asse tra Pd e Palazzo Chigi ad accelerare le fratture nel M5S e il ridimensionamento di Di Maio, con la benedizione di Grillo. Sottrargli il Movimento sembra – prosegue Franco - un antidoto disperato per stabilizzare il rapporto col Pd, ma timore che le convulsioni di un grillismo in disfacimento si scarichino sulla maggioranza rimane alto. Sorgi sulla Stampa (p.3) evidenzia come Di Maio - che ha incarnato, con tutti i suoi limiti, l'anima moderata e modernista - abbia condotto il Movimento a metà del guardo, ma dove andranno oggi i grillini non si sa. Proseguire da soli o andare con il centrosinistra, questo il ballottaggio che – secondo il Fatto (p.3) – divide i 5S. Secondo l'ex grillino Pizzarotti, sindaco di Parma, intervistato dalla Stampa (p.5) "il 2020 sarà l'anno della fine del M5S. E il voto di domenica in Emilia-Romagna accelererà il processo". Per le Regionali in Emilia, il governatore uscente Bonaccini conta sul voto disgiunto dei 5S e della lista di sinistra (Repubblica p.6), ma Salvini punta sulla spallata: "Siamo noi leghisti i verti socialisti (Stampa p.4). E Berlusconi, dalle colonne di QN (p.7), avverte: "Domenica vinciamo e cambiamo la storia".
Mentre il premier Conte nega l'effetto-slavina sul governo ed è deciso a tenere basso l'impatto delle elezioni regionali sul governo, assicurando che nessuno vuole andare a casa (Messaggero p.4), la maggioranza continua a fare i conti con i nodi della giustizia. Sulla prescrizione Italia viva resta in trincea e Renzi definisce "incostituzionale" il lodo Conte (Corriere p.5).
L'altro caso che agita la politica è quello Gregoretti. Salvini sfida Conte in tribunale, ma – scrive Messaggero (p.6) – stavolta è tentato di far votare no al processo. Per Libero (p.2) ora il premier trema all'idea di finire a processo.

ESTERI
Virus cinese, massima allerta mondiale:  primo caso negli Usa e in Australia (Corriere p.10 e tutti). Mentre c'è il primo ricovero a Seattle, sugli scali europei e internazionali viene incrementata la sorveglianza: a Fiumicino arrivano gli scanner per la febbre, anche Malpensa potenzia le misure di sicurezza. L'Ue alza il livello di rischio, oggi la riunione urgente Oms sull'emergenza sanitaria. Secondo Repubblica (p.8) sono trecento, in tutto, i contagiati. Stampa (p.13) intervista Maurizio Barbeschi, medico e specialista delle emergenze dell'Oms: "E' studiando le persone colpite che riusciamo a battere le infezioni. Siamo alla ricerca delle origini di questa misteriosa bestia". Il Messaggero (p.11) spiega nel dettaglio il virus: si tratta di un agente patogeno che colpisce anche gli animali. La diffusione del morbo è velocissima e non sono disponibili antivirali specifici.
Libia, tregua sempre più fragile (Stampa p.9): blocco dei pozzi e accuse infuocate. Haftar denuncia: "Erdogan infiltra i terroristi", missile di Tripoli contro le truppe del generale. Il presidente della Repubblica Mattarella, in visita a Doha: "Non è possibile che qualcuno pensi di risolvere con le armi un dramma come quello libico. Si tratta di un'idea piuttosto grossolana". Anche il Messaggero (p.10) sulle parole di Mattarella: "Sosteniamo la legittimità del governo di Serraj ma dialoghiamo con tutti". Washinghton intanto si rivolge ad Haftar: "Sblocchi il petrolio", ma Macron lo difende (Messaggero p.10). Stop dell'Eliseo a un documento voluto da Usa  ed Ue per condannare il Haftar. Per il Giornale (p.14) Macron gioca sporco: "Non vuol sbloccare il greggio". E Libero (p.12) rincara la dose: Macron ci frega il petrolio in Libia non condannando Haftar per la chiusura dei pozzi che penalizza l'Eni. Ma – commenta Libero – Conte tace.
C'è anche l'attacco di Trump a Greta Thumberg in primo piano nel vertice di Davos. Come riportato la Stampa (p.10) e tutti i giornali. il capo della Casa Bianca ha definito gli ambientalisti "profeti di sventura". Greta replica: "La nostra casa va ancora a fuoco. La vostra inazione aumenta le fiamme, non ci arrenderemo". Libero (p.6) la definisce "Uccello del malaugurio": fra otto anni saremo tutti morti. Invece di diffondere la speranza la Thumberg, lancia anatemi contro chi non ascolta e prospetta scenari catastrofici se il mondo non si deciderà a seguire i suoi consigli. Secondo quanto riportato dal Messaggero (p.8) nessun mea culpa da parte del presidente americano, che anzi rilancia: "La nostra economia mai cosi bene".

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