Commentario del 30.01.2020

PRIME PAGINE
"Cina, chiuso per virus" titola Repubblica. "La grande fuga dal virus cinese. Aerei a terra e fabbriche ferme" (Stampa). Da Toyota a Ikea, stop in Cina delle big company (Sole). Corriere e Messaggero: "Virus, italiani in quarantena". Libero: "Il pericolo maggiore è il panico"
Economia. Il Fmi all'Italia: "Crescete ancora troppo poco" (Corriere e altri). Il Fondo monetario: reddito di cittadinanza da ripensare (Sole). Il viceministro Misiani al Corriere: "Occorre fare il tagliando al sostegno per i poveri". "Italia divisa in due: dove c'è la Tav il Pil cresce del 7-8% in più" (Sole). "Spread in calo a quota 133, ai minimi da ottobre (Sole).
Politica. Verifica di governo, i grillini temono la nuova agenda targata Pd (Stampa). Il ministro dell'Economia Gualtieri a Repubblica: "Il Pd deve aprirsi, ma non perda i ceti moderati".
Brexit: il Parlamento Ue approva l'accordo finale sulla Brexit (Sole). Lacrime, canti, abbracci: l'addio della Ue a Londra (Corriere).

ECONOMIA
Il Fmi avverte l'Italia: "Crescita lenta" (Corriere in prima e p.30 e tutti). Dopo una crescita di 0,2% nel 2019 e 0,5% circa prevista quest'anno, l'Italia viaggia con redditi medi per abitante del 7% sotto ai livelli del 2007. Il ritmo a cui si muove l'economia è il più basso nell'Ue e rischia di restare tale nei prossimi cinque anni. Il capo missione del Fmi, Rishi Goyal, alla Stampa (p.11): "In Italia restano troppe rigidità che hanno ostacolato il dinamismo dell'economia e limitato gli investimenti. C'è bisogno di migliorare ancora l'efficienza della pa, del sistema giudiziario, del mercato del lavoro e dei servizi. L'Italia ha bisogno di un credibile consolidamento fiscale che riduca il debito e rafforzi la sua capacità di resistenza agli shock – aggiunge -. Per fare questo occorre aumentare gli investimenti e allo stesso tempo abbassare la spesa corrente. Sarebbe utile una riforma fiscale che riduca tasse sul lavoro e allarghi la base imponibile". "Quota 100 va cambiata, anche il Reddito così non va" avverte il Fmi (Messaggero p.3). Alzare l'Iva e ridurre l'Irpef, questo il suggerimento del Fondo monetario, che propone di reintrodurre la tassa sulla casa (Sole in prima e p.3). Libero (p.6): Fondo monetario internazionale completamente impazzito, ci chiede tasse su case e consumi. Al Corriere (p.31) parla il viceministro dell'Economia Misiani: "Il nostro Paese soffre di una bassa crescita dell'economia da almeno un ventennio. Con la legge di Bilancio abbiamo posto le basi per la ripartenza e nel medio periodo ci sarà una netta accelerazione del Pil". Poi Misiani interviene sulle indicazioni del Fmi: "Le critiche del Fmi sul reddito di cittadinanza rispecchiano il dibattito che c'è stato in Italia. Io penso che il reddito serva e vada mantenuto, ma migliorandolo. Le pensioni? Non confermeremo Quota 100, la discussione è aperta. La sostenibilità complessiva è un punto imprescindibile".
Intanto, Messaggero (p.2) dedica un focus all'attuale disparità nell'Irpef tra autonomi e lavoratori dipendenti. Il governo, entro aprile, preparerà una legge delega per riformare tutto il sistema. Paladini e Visco sul Sole (p.3) chiedono una "riforma radicale dell'Irpef per garantire equità ed efficienza economica. Tutti i redditi – scrivono – dovrebbero essere assoggettati alle medesime aliquote e le basi imponbili determinate in base agli stessi criteri".
Pil, focus del Sole (in prima e p.6) sull'Italia "divisa in due" dalla Tav: +7% nelle città collegate. Nelle regioni più ricche le città dotate di stazione Alta velocità hanno visto crescere il Pil del 10% nel decennio 2008-2018 contro il 3% delle province che hanno una distanza superiore alle due ore da una stazione.

POLITICA
Governo, il giorno della "fase due": Conte avvia il confronto con i partiti, ma c'è il rebus delle tensioni interne al M5S (Corriere p.6). Green, fisco e lotta all'evasione: questi i temi oggi sul tavolo (Sole p.8). Al via la verifica "soft", ma i dem chiedono "discontinuità" (Messaggero p.6). Ma i 5S temono le modifiche del Pd su reddito di cittadinanza e decreti sicurezza (Stampa p.6). Il ministro dell'Economia Gualtieri a Repubblica (in prima e p.7): "Il Pd deve aprirsi ai nuovi movimenti che animano la società, come le Sardine. Al tempo stesso occorre dare una prospettiva a tante forze moderate, civili e produttive che non si riconoscono nelle posizioni estremiste e guardano al centrosinistra come la garanzia della collocazione europea dell'Italia. L'alleanza di governo tra il centrosinistra e il M5S può diventare una prospettiva strategica anche per la prossima legislatura – spiega -. Il problema del M5S non è l'alleanza con il Pd, ma ridefinire il proprio ruolo e la propria funzione come forza di governo. Conte – dice ancora - può essere il punto di riferimento del nostro schieramento". E l'ex segretario dem Martina alla Stampa aggiunge: "Conte può fare il leader del fronte progressista. Va rispettato il percorso che stanno facendo i 5S. Io auspico che possano guardare all'evoluzione che ha avuto un movimento come Podemos in Spagna per un ancoraggio ad una prospettiva comune con le forze riformiste e progressiste". Il reggente 5S, Vito Crimi, al Fatto (p.5): "Non voglio parlare di accordi, ma di progetti. Nel momento in cui si parla di collocazione politica, è come dire che il Movimento non esiste. Siamo nati quando è fallito il bipolarismo. Abbiamo il nostro campo, fatto dei nostri valori: acqua pubblica, ambiente, reddito di cittadinanza". Contraria all'allenza con il Pd la senatrice 5S Lezzi, che alla Stampa (p.7) dice: "Noi siamo nati fuori dai partiti, dobbiamo continuare ad essere un'alternativa per i cittadini". Intanto, nel Movimento si guarda agli Stati generali e alla futura leadership: Di Maio bis o Taverna? Il Corriere (p.10) evidenzia i 10 big – tra cui Fico, Patuanelli, Appendino - in campo per la guida dei 5S. Ma Repubblica (p.6) scrive: Movimento nell'anarchia, rinviati gli Stati generali.

ESTERI
Coronavirus, Cina sempre più sola": le compagnie tagliano i voli, chiudono catene come Starbucks e Ikea. Anche Toyota e Hyundai fermano le catene di montaggio. Colpire anche l'operatività delle aziende italiane (Sole in prima e p.2 e tutti). Cina in isolamento, per fermare il virus scatta lo stop ai voli (Repubblica p.2). Anche secondo il Giornale (p.12) il virus blocca la Cina, aggiungendo poi che è pronta una riunione dell'Oms. Verità (p.10): "il resto del mondo taglia fuori la Cina per terrore del virus misterioso". Libero (p.3) vuole invece "evitare il panico", provando a fare "un po' di chiarezza sul virus, con la sindrome che diventa psicosi". I rischi di contagio ci sono ma l'eccessivo allarmismo è controproducente. Si lavora a un vaccino. Per il momento bastano alcune precauzioni, a partire dalla mascherina. Daò punto di vista dei mercati, il Sole (p.2) segnala che in Borsa c'è meno paura: l'epidemia non porterà la recessione globale. Intanto, quarantena per gli italiani di ritorno da Wuhan (Messaggero e Corriere in apertura e altri). Previsto per domani il rimpatrio, l'atterraggio ad Aviano o a Pratica di Mare. Saranno in quarantena, isolati per 14 giorni. Intanto arriva un caso sospetto a Lecce su una donna arrivata da Roma.
Brexit, l'Europarlamento approva l'Accordo di recesso del Regno Unito, che porta quasi a termine il processo di addio: il penultimo passo in vista della Brexit, che scatterà domani (su tutti). Messaggero (p.11): "Bruxelles, addio agli inglesi: nuovi equilibri in Parlamento". Per il Sole (in prima e p.23) è il terremoto che cambia i rapporti di forza dentro la Ue. Secondo la Stampa (p.10) è effetto Brexit: Londra vieta il suo mare alla pesca Ue. Il premier Johnson ha presentato ai Comuni il disegno di legge che stabilisce che le navi europee perderanno il loro diritto automatico di accesso alle acque britanniche. A marzo via ai negoziati per un accordo commerciale (Verità p.8 e altri). 
Tra i temi, come riportato dal Messaggero (p.11) e Stampa (p.12) in Medio Oriente il piano di Trump bocciato anche dagli alleati. Erdogan: "Inaccettabile". No da quasi tutto il mondo islamico per la proposta di pace concordata con Netanyahu, grande cautela tra i paesi Ue. Secondo la Stampa il mondo islamico si spacca sull'iniziativa Usa: Egitto e monarchie del Golfo appoggiano Trump, Iran e Turchia inaspriscono le posizioni anti-Israele.

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