Commentario del 27.01.2020

PRIME PAGINE
Elezioni regionali. Bonaccini vince, il Pd ferma Salvini (Corriere e tutti). Emilia contesa all'ultimo voto (QN). Sardine e M5S spingono Bonaccini (Fatto). Salvini, la prima sconfitta (Repubblica). Il fortino rosso trema ma non crolla: il Pd tiene l'Emilia, destra a valanga in Calabria (Verità). Giornale si concentra sui "grillini affumicati": la Sardine si mangiano i 5S. Stop per Salvini, il Pd tiene l'Emilia. La Lega fa il pieno ma non basta. Libero: Creperanno comunisti? In Calabria trionfa il centrodestra (su tutti). Conte accelera: ora la verifica nella maggioranza (Messaggero).
Virus cinese, 50 italiani bloccati a Wuhan (Corriere). "Il virus si rafforza": piano per evacuare gli italiani dalla Cina (Messaggero).
Addio a Kobe Bryant: la leggenda del basket precipita con l'elicottero (Corriere e altri).
Fintech: dove è finita la Libra? La moneta virtuale di Facebook è già in archivio (L'Economia).

ECONOMIA
Evasione, Corriere (p.19) segnala il record negativo dell'Italia in Europa: nel rapporto annuale della Guardia di Finanza viene evidenziato l'aumento dell'economia illegale. L'incidenza sul Prodotto interno lordo dell'economia non osservata è del 12,1%: 192 mld dovuti al nero e 19 mld all'attività illegale. Il totale annuo sottratto all'erario è di circa 110 mld, e sono in peggioramento i risultati della lotta all'evasione, che nel 2018 ha fatto registrare un calo del 4%. Nel contrasto all'evasione fiscale, il Sole (in prima e p.3) segnala l'utilizzo delle prove raccolte sul web per incastrare gli evasori: sì da Agenzia delle Entrate e Gdf all'uso di informazioni dalla rete, anche se fa discutere la questione della "veridicità" delle informazioni pubblicate sui siti.
Pensioni, parte il tavolo di riforma: 20 mld per superare la Fornero (Repubblica p.23). Nell'incontro tra governo e sindacati, l'obiettivo è introdurre la flessibilità per permettere di lasciare il lavoro prima dei 67 anni. Mentre la maggioranza è divisa sulle proposte, con risorse e coperture che restano le questioni più scivolose, si punta ad introdurre nuove tutele per giovasni, donne e lavori usuranti. Cgil, Cisl e Uil propongono l'uscita a 62 anni a scelta del lavoratore. Secondo loro la riforma sarebbe sostenibile perché col contributivo pro-rata ci sarebbe una riduzione dell'assegno per chi esce prima. Ma al Mef ritengono la proposta troppo onerosa. I tecnici stanno ragionando su una Quota 102 con pensione interamente calcolata col metodo contributivo (Corriere p.19). L'allarme di Pommoli su L'Economia (p.6) sullo "insostenbile" peso del Super Inps sulle pensioni: gli occupati di oggi finanziano la spesa per il welfare anziano e si aspettano, legittimamente, che gli attivi di domani generino entrate fiscali tali da garantire a loro parità di trattamento. Purtroppo, quella dello Stato sulle prestazioni del welfare del futuro è una promessa non credibile, vista la situazione dei conti pubblici. Anche nelle proiezioni più favorevoli, per neutralizzare gli aumenti di spesa previsti per pensioni, sanità e assistenza servirebbero, per i prossimi dieci anni, avanzi primari crescenti a un tasso annuo compreso tra l'1,5 e l'1,8%. Sempre che — come è stato per quota 100 — non arrivi la politica a peggiorare il quadro, per mostrarsi generosa con le coorti che, di volta in volta, si avvicinano alle soglie contributive e ai requisiti anagrafici di pensionamento necessari per la sostenibilità di lungo periodo del sistema.

POLITICA
Elezioni regionali, boom dell'affluenza in Emilia-Romagna: vittoria di Bonaccini. Mentre in Calabria netta affermazione del centrodestra con Jole Santelli, che rilalta la Regione (su tutti). In Emilia sono andati alle urne quasi il doppio dei votanti rispetto a cinque anni fa. Sardine e M5S spingono il governatore dem Bonaccini (Fatto in prima e p.2). Le Sardine esultano: "L'affluenza alta è merito nostro" (Stampa p.2). Decisivo il voto disgiunto dei 5S, con il Movimento che crolla però sotto il 5%. Nell'analisi del voto, Messaggero (p.2) evidenzia: un elettore su dieci ha indicato sulla scheda solo il governatore. Bonaccini tiene l'Emilia aggrappandosi con le unghie – segnala la Verità (p.2) – e nascondendo il Pd. Prima frenata per la Lega, che fallisce l'assalto al governo (Stampa p.4). Il Corriere (p.4) parla di "doccia fredda", dopo i proclami, per il Carroccio: tramonta il sogno dell'impresa. "Ma al governo non do tregua" assicura il segretario della Lega (Messaggero p.5). Secondo Repubblica (p.3) Salvini sbatte sul fortino rosso: "Ho fatto di tutto – dice -, ma ero solo. Qui la sinistra controlla il territorio militarmente". Per Repubblica ora il sogno di Salvini del voto anticipato di allontana. Anche se Giornale (p.4-6) dà una lettura diversa, parlando di vittoria a metà per Salvini: la Lega, infatti, manca l'impresa ma in Emilia è il primo partito. E Libero (p.3) evidenzia: la Lega è riuscita a rendere per la prima volta contendibile la roccaforte della sinistra e il centrodestra continua a crescere. Il fortino rosso trema, ma non crolla – scrive la Verità (in prima e p.3) -. Il sistema rosso ha salvato se stesso, ma la picconata c'è e ha fatto male.
Dopo il risultato in Emilia, Governo salvo. Conte riparte: "Sconfitto chi fa solo slogan" (Repubblica p.8). Il premier si sente più forte e assicura: "Medierò io tra Pd e M5S" (Messaggero p.3). Ora il premier accelera sulla verifica e riapre i dossier più urgenti: tasse, giustizia, sicurezza e autostrade. Ma – segnala il Fatto (p.3) – a Palazzo Chigi resta il fiato sospeso, in attesa delle prossime trappole. E – scrive Folli su Repubblica (in prima e p.31) – il governo soffrirà ancora: infatti Conte ha evitato il contraccolpo salviniano sul governo, ma deve fare i conti con la dissoluzione rapida del M5S, i cui effetti nella maggioranza sono ancora da valutare.
Il Pd esulta per il risultato in Emilia, con Zingaretti che dice: "Il Pd è tornato. Ora verifica seria di governo e basta liti". Poi ringrazia le Sardine (Messaggero p.6 e tutti). Il segretario dem punta al rilancio (Corriere p.9): "Il bipolarismo è tra noi e Lega". Mentre la Meloni prosegue nella sfida all'esecutivo - "Il Parlamento resta illegittimo" (Messaggero p.7) -, fa rumore la disfatta del M5S (su tutti). "Una Waterloo attesa" scrive il Corriere (p.10). Secondo Libero (p.5) il Movimento è sparito per insipienza e incapacità. Ora , dopo la debacle, è fuggi fuggi e si rafforza l'ala sinistra (Giornale p.5).

ESTERI
Coronavirus, emergenza in Cina. "Il virus si può rafforzare" dicono gli esperti. Pronto il trasferimento dei 50 italiani di Wuhan (Messaggero p.12 e tutti). I nostri connazionali 14 giorni in isolamento, intanto il ministero della Saluta fa sapere: da noi tutti casi negativi. In Europa, intanto, annullate le celebrazioni per il Capodanno cinese (Corriere p.14 e altri). L'influenza fa impazzire il mondo, scrive Libero (p.8) segnalando il caso di Hong Kong, dove i residenti hanno dato fuoco all'edificio della quarantena. Il Fatto (p.7), tra salute ed economia, segnala il "grande business della pandemia": Oms e Banca Mondiale avverto sull'impreparazione dei governi alla diffusione globale di un agente patogeno. Il costo stimato di una catastrofe è di circa 3mila mld di dollari, pari a circa il 5% del pil mondiale. Il rischio di un morbo "letale" è "concreto", per i ricercatori, ma se l'investimento di ingenti risorse pubbliche e private e il coinvolgimento delle società farmaceutiche sono necessari per contenere i rischi alla salute globale, altrettanto indispensabile è evitare che si ripetano gli sperperi avvenuti dieci anni anni fa, quando le vendite dei vaccini contro l'influenza suina fruttò ai Big Pharm,a tra i 7 e i 10 mld di dollari.
Guerra in Libia, a una settimana dal "cessate il fuoco" proclamato alla Conferenza di Berlino, Haftar ha bombardato l'area dell'aereoporto di Mitigata e ha presto militarmente il controllo di diverse aree della Libia centrale. "Con le ripetute violazioni – dicono da Tripoli –, il nemico rende inutile il cessate il fuoco" (Manifesto p.8). Gli scontri hanno portato l'Onu a sostenere che "la tregua è evaporata" (Stampa p.19). Le Nazioni Unite hanno inoltre denunciato la continua violazione dell'embargo sulle armi da parte di diversi Paese, compresi alcuni che hanno partecipato alla conferenza di Berlino. Haftar, intanto, prosegue con la strategia del blocco petrolifero per indebolire Sarraj, di cui chiedeo lo sfratto da Tripoli.

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