Commentario del 31.12.2015

IN PRIMA PAGINA
Lo smog continua a salire, via al piano anti-consumi (Repubblica): uffici meno caldi e auto più lente (Corriere). Dal vertice governo-enti locali 12 milioni per i Comuni. Ai sindaci le decisioni (Stampa). Galletti al Sole: "Incentivare la rottamazione di auto e caldaie". "Aria fritta" per QN. Svolta meteo a Capodanno: al Nord arriva la neve ma non il vero inverno (Stampa). Ancora in primo piano anche il crac banche: verso il rimborso pieno a chi ha perso metà dei risparmi (Messaggero). Il Sole rilancia la proposta di prospetti semplificati per tutelare i risparmiatori. Per la Borsa 2015 da record: Piazza Affari la migliore in Europa (Sole e tutti). Ma per l'economia la svolta ancora non c'è (Corriere). Anche per gli italiani è stato un anno grigio (Repubblica). Renzi al Mattino: "Per il Sud la svolta nel 2016". Libero lo attacca: e se il gufo fosse lui? L'ultimo sondaggio Lorien dà il Pd al 32%, la Destra al 29%, M5S al 28% (Italia Oggi). Sul Messaggero intervista alla Lorenzin: dai tagli agli sprechi risorse per la sanità. Su Repubblica Orlando sfida le toghe: "In pensione prima. Serve una nuova leva di giovani". Dall'estero, il Capodanno blindato delle grandi città Usa (Repubblica e tutti). Piazze vuote anche a Mosca e a Bruxelles.  

ITALIA-ECONOMIA
Crescita moderata, l'occupazione rallenta, debole il commercio mondiale. Buoni i segnali dalla produzione industriale e dalle compravendite di case (Stampa p.8 e tutti). Per l'Istat il 2015 si chiude così: "Non è stato l'anno della svolta", commenta Di Vico sul Corriere (in prima e a p.26). L grande crisi è alle spalle ma non ancora ripartiti con la velocità dovuta. Anno record invece per la Borsa di Milano, la migliore tra le grandi (Corriere in prima e a p.40 e su tutti): indice Ftse Mib al 13,9%. Da Confindustria e Intesa Sanpaolo rapporto sul Sud: segnali di ripresa su pil (+1% nel 2016), lavoro ed export. Fiducia delle imprese ai massimi da 4 anni ma investimenti fermi. Renzi al Mattino (in apertura e a p.2): "Troppi soldi fermi: se si smobilizza l'Italia riparte e se riparte l'Italia riparte anche il Mezzogiorno".
Su tutti gli sviluppi del caso banche. Sul Messaggero (p.5) anticipazioni del piano del governo: rimborso pieno solo ai risparmiatori che hanno perso più del 50%. Ma servono altri fondi per allargare la platea dei risarciti. Il Sole (p.4) rilancia la proposta di prospetti informativi semplificati: massimo due pagine, con grafici e didascalie per tutelare i risparmiatori. Napoletano sul Sole (in prima e a p. 19): basta chiacchiere, non è un problema sistemico ma dell'1% dei clienti di 4 banche locali. Intanto sulla bad bank di sistema si riapre il dialogo con la Ue (Repubblica p.29). Morando: "Ragionevole via libera in poche settimane con garanzie a valore di mercato".

ITALIA-POLITICA
Renzi al Mattino (in apertura e a p.2) difende la politica del governo per il Mezzogiorno e su referendum e amministrative ripete: "Sulla Costituzione sono pronto a giocarmi il posto. Sulle elezioni amministrative se lo giocano i sindaci". E sui 5 Stelle: "A me i 5Stelle non fanno paura: dove governano litigano e soffrono. Ma quando si parla di questioni istituzionali accordi nell'interesse degli italiani si trovano". Il sondaggio su Italia Oggi (p.8) dà il Pd al 32,3%, la Destra al 29%, il M5S al 28%; ma in un anno il Pd ha perso 6 punti, il M5S ne guadagna 10. Bersani al Corriere (p.15): "Un errore puntare sul referendum. Renzi pensi al voto nei Comuni". Ainis al Giornale (p.3): "Renzi sparge ottimismo ma ha sbagliato su riforme, Italicum e Rai. Vincerà il referendum e scioglierà le Camere per ottenere la legittimazione che non ha".
Ma il primo test del 2016 per Renzi sarà sulle unioni civili. Il Corriere (p.12) paventa agguati al premier in parlamento, approfittando del voto segreto. Il Ncd annuncia battaglia a viso aperto contro le adozioni. Laici per adozioni piene per i gay, dem e azzurri divisi (Repubblica p.14). In Forza Italia Berlusconi lascia liberi tutti (Giornale p.5).
Renzi in vacanza a Courmayeur, stavolta in auto dopo le polemiche sul voto di Stato. Lunedì sarà a Milano con Marchionne per la quotazione della Ferrari in Borsa (Avvenire p.9). E stasera la "prima" di Mattarella dal salotto di casa (Giornale p.4) snobbando i temi del Palazzo (Fatto p.2): niente assist al governo sulle riforme, punterà sulla vita degli italiani.

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Commentario del 30.12.2015

IN PRIMA PAGINA
Renzi sfida tutti (Avvenire): "Le riforme o il voto" (QN). Nel 2016 go big or go home (Foglio). Sul Messaggero la road map per anticipare le Politiche al 2017. Quotidiani divisi sulla conferenza stampa del premier: "solo chiacchiere e distintivo" per il Giornale. "E' l'Italia che va" per l'Unità. Su Libero e Fatto "tutte le bugie di fine anno su lavoro, banche, Pil e scuola". Il ministro Giannini: in primavera concorso per 64 mila insegnanti (Avvenire). La Boldrini al Mattino: "Sulle unioni civili basta veti e rinvii". Sempre in primo piano anche la "beffa" dello smog: cresce pure coi blocchi (Avvenire, Libero). A Roma flop targhe alterne. A Milano nuovo blocco (Messaggero). Rifkin: le soluzioni in mano alle Regioni (Messaggero). Il piano del governo: bus e limiti per riscaldamenti e velocità delle auto (Sole). Il Foglio controvento: smog chi? E' in calo da 30 anni grazie alla tecnologia ma non si dice. Su tutti l'arresto di due jihadisti in Belgio - preparavano attentati a Capodanno – e l'uccisione, in Siria, della mente dell'attentato al Bataclan. Su tutti anche il lancio del nuovo film di Checco Zalone – "sempre più feroce con i vizi italiani" (Messaggero) – e la scoperta dell'amianto nel vecchio Das: tredici anni di rischi per i bambini (QN).

ITALIA-ECONOMIA
"Il 2015 positivo, tornato il segno più" (Sole p.2): è la sintesi "economica" del Renzi pensiero. "Il 2014 è andato meglio del 2014 e delle nostre previsioni", col pil a +0,8%, con 300 mila posti di lavoro in più grazie al Jobs Act e un Paese finalmente stabile. Il premier dà per scontato l'ok Ue ai conti, difende il sistema bancario (Sole p.3), promette rimborsi ai risparmiatori truffati ma ridimensiona la questione della commissione di inchiesta. Poi annuncia tagli alle pensioni d'oro – "ma dopo ampio dibattito" – e lo stop alla vendita dell'Eni: "Non possiamo privatizzare a dismisura". Brunetta lo stronca: "Per Renzi 2015 tutto rose e fiori ma il Paese vero arranca. Realtà batte premier 4 a 0". Per Sole (in prima e a p.3) e Stampa (in prima e a p.27) il premier ha ragione nel rivendicare un miglioramento dell'economia italiana, e anche nell'essere prudente sul taglio delle tasse così da mostrare un "Renzi realistico", anche alla luce delle tante partite aperte con la Ue. Libero (in prima e a p.7) e Fatto (in prima e a p.3) lo smentiscono su pil, debito, spending review e occupazione. Per Libero (p.7) l'Italia ha recuperato davvero solo sulla produzione industriale ma per merito delle industrie: "politiche industriali con questo governo non se ne sono viste". Per il Giornale (p.3) su pil, lavoro e fisco è l'Italia che va a rilento mentre l'Europa corre. Dall'Istat dati in controtendenza: a dicembre lieve calo della fiducia delle imprese e dei consumatori (Sole p.10). E la ripresa dell'occupazione, almeno nel 2014, ha escluso il Mezzogiorno (Sole p.13).  
Sul fronte delle banche, la promessa di Renzi ai risparmiatori – "faremo di tutto perché possano riavere i loro soldi" – si scontra con il tetto stabilito in manovra (Corriere p.8). E slittano i tempi dei rimborsi (Repubblica p.13). E mentre si avvicina l'entrata in vigore del nuovo sistema di gestione delle crisi bancarie, sul Sole (in prima e a p.6) Guiso e Zingales firmano un appello al governo perché chieda una moratoria sui bail in: "Troppo diversa la situazione italiana da quella del resto d'Europa, per sanare l'anomalia serve tempo, diversamente si rischia la contrazione del credito".
Sul Messaggero (p.11) il ddl che rivoluziona il diritto fallimentare: stop ai fallimenti, arriva il negoziato assistito.

ITALIA-POLITICA
"Se perdo il referendum avrò fallito e andrò via" (Repubblica e Stampa p.2). E' la sintesi "politica" della conferenza stampa di fine anno di Renzi, convinto però di farcela a ottobre 2016 sulle riforme e nel 2018 alle Politiche: "Il Pd vincerà al primo turno". Quanto alle amministrative di primavera "si sceglie il primo cittadino, non il primo ministro". La road map del governo continua con le unioni civili – "ci saranno anche le adozioni"– lo ius soli, il servizio civile. La marcia di Renzi, invece, finisce a Palazzo Chigi: "Dopo il premier, niente più incarichi" (Corriere p.2). Intanto però rispolvera slide e "gufetti" per rispondere ai critici (Repubblica p.4) e con i sindacati finiscono nel mirino anche i giornalisti (Corriere p.5). Per il Messaggero (p.3)il premier cercherà di bypassare le amministrative limitando i danni, sbancare le urne al referendum e puntare alle elezioni già nel 2017. Per la Stampa (p.4) trasformare il referendum sulla riforma del Senato in un plebiscito su se stesso è un azzardo: il fronte del "No" oscilla tra il 60 e il 64%, quello del "Sì" tra il 34 e il 37%. Ad oggi, secondo l'Istituto Piepoli, la fiducia in Renzi è al 39%. Per Sole (p.2) e Corriere (p.3) il diktat referendum e dimissioni è la sfida che serve a Renzi per smarcarsi dalle amministrative. Anche Folli su Repubblica (in prima e a p.38) parla di strategia del plebiscito – o me o il caos – ma Renzi ieri è apparso stanco e provato. Forse è la paura "di aver smarrito la magia dei primi tempi". Gotor al Corriere (p.3): "Renzi pedala a vuoto. E' prigioniero di un modulo che ha stancato.Il suo è un populismo democratico che si nutre di antieuropeismo". Berlusconi: "Governo senza maggioranza legittima, Renzi presidente abusivo" (Giornale p.4). "Tocca a me il miracolo contro questa banda di sfasciacarrozze" (Corriere p.12). Salvini: "Renzi è un bugiardo, voglio mandarlo in esilio o a casa il prima possibile". (Messaggero p.3). Per Renzi primo scoglio del 2016 saranno le unioni civili, non solo per l'opposizione del Ncd ma per i rapporti con il mondo della Chiesa (Stampa p.4).
E domani sarà il turno del discorso di Mattarella: nel suo primo messaggio agli italiani più vita, meno politica (Stampa p.5).

EUROPA
"La crescita è ancora deludente: va stimolata" scrive Christine Lagarde sul Sole (in prima e a p. 23) Per la direttrice del Fmi il 2016 sarà un anno deludente e incostante per la crescita globale, ostacolata da una bassa produttività, dall'invecchiamento della popolazione e dagli strascichi della crisi finanziaria e globale. In Europa pesano anche il debito elevato, gli investimenti bassi e la debolezza delle banche. "Bisogna investire di più e in modo efficiente" la "ricetta" del Nobel Michael Spence (Sole in prima e a p.23): gli investimenti pubblici sono al di sotto del livello necessario a sostenere una robusta crescita. Sul Messaggero (p.10) la lettera di Draghi alle banche sottoposte a vigilanza europea (tra cui le 13 italiane): "Stretta Bce sui dividendi ai soci a tutela del capitale". Il presidente della Bce richiama l'attenzione sulle posizioni di capitale non solo attuali ma anche prospettiche, dopo che già a Mps e a Carige i vigilanti europei hanno vietato di dare dividendi, così da preservare il patrimonio.

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Commentario del 29.12.2015

IN PRIMA PAGINA
Smog, su Repubblica il fronte dei governatori: "No blocchi selvaggi, ecco le regole". Sul Corriere l'appello dei sindaci: "Servono misure strutturali". Sulla Stampa la proposta di Chiamparino: blocco totale quando si sfora. Delrio al Corriere: "Rivoluzione energetica nei condomini, più treni locali". Galletti all'Unità: "Piano nazionale contro l'inquinamento". Ma il Corriere lo boccia: ministero (e ministro) fantasma.  A Roma arrivano sconti su bus e metro (Messaggero), a Milano città deserta per il blocco (Corriere). Sul Mattino i veleni record di Napoli. Libero contro Pisapia e compagni: combattono lo smog vendendo fumo. Il Giornale: ecoballe sullo smog. Il Fatto: il governo si è scordato i test sulle auto che inquinano. Con l'emergenza smog in primo piano – "ma il 3 gennaio arriva l'inverno" (Messaggero) – passa in secondo piano il caso banche: ieri l'assalto a Banca Etruria dei risparmiatori raggirati (Libero e tutti). I rimborsi saranno decisi in base al patrimonio (Messaggero). Nel 2016 bollette più leggere per luce e gas e per le donne in pensione con 22 mesi di lavoro in più (Messaggero). Poletti alla Stampa: "Part time agli over 60 per assumere". Sul fronte politico fanno discutere l'espulsione della senatrice grillina Fucsia e il  ripudio del centrodestra di Bondi.

ITALIA-ECONOMIA
Attesa per la conferenza stampa di fine anno di Renzi: tra i temi più caldi i rapporti con la Ue su conti pubblici e banche e gli effetti delle riforme sul pil (Messaggero p.3), a partire dai 300 mila occupati in più grazie al Jobs Act e all'abbassamento delle tasse. Sul Corriere (p.11) le critiche all'Italia di tre economisti della Ue: "Giù la produttività, dovete reagire". "In Italia la produttività totale dei fattori è in calo dalla fine del secolo scorso, mentre cresce ovunque in Europa. Un caso praticamente unico. Pesano la bassissima quota dei laureati, il ritardo dei giovani nell'istruzione, e gli ostacoli alzati da burocrazia e giustizia. E se i tre economisti riconoscono il valore delle riforme su scuola e J0obs Act, parlano però di debolezze strutturali fondamentali che restano. Sul fronte banche, ieri "l'assedio" dei risparmiatori a Banca Etruria al grido di ladri (Giornale p.6 e tutti). Il governo accelera sui risarcimenti (Corriere p.8): l'arbitrato sarà la strada maestra, ridotti ai minimi i margini per ottenere i rimborsi in tribunali. Per il Messaggero (p.6) per i rimborsi si terrà conto del patrimonio dei risparmiatori e questo restringerebbe la platea a 2500 persone. Il Giornale (p.7) ironizza sulla Cdp e sugli spot per piazzare i buoni fruttiferi postali: così Renzi si fa la banca sulle paure dei correntisti traditi dal suo decreto.

ITALIA-POLITICA
Smog, domani vertice a Roma tra governo, sindaci e governatori delle aree a rischio. Sul Corriere e Repubblica (p.2) il decalogo anti-smog di sindaci e governatori: "Regole uguali per tutti e una cabina di regia comune per evitare stop in ordine sparso". Galletti all'Unità (p.3): "Problema strutturale, sull'inquinamento ritardi di decenni. In Finanziaria il collegato ambientale per spingere la green economy. Dal governo fondo aggiuntivo di 5 milioni per aiutare i comuni a scontare i biglietti e incentivare l'uso dei mezzi pubblici. Quanto a Grillo fa sciacallaggio allo stato puro". Ma Stella, sul Corriere (p.2) boccia ministro e ministero: uno strapuntino di consolazione assegnato col manuale Cancelli. Sul Corriere (p.3) parla Delrio: "Ora rivoluzione energetica nei condomini e più treni locali acquistati col sostegno della Cdp".
"Nel 2016 mi gioco tutto" (Repubblica p.12): attesa per la conferenza stampa di oggi del premier, col bilancio del governo sia sul fronte interno che estero. Obiettivo, ribaltare la lettura dei "gufi" su economia, occupazione, scuola, giustizia, pubblica amministrazione. Preparando il terreno alla sfida delle amministrative e del referendum costituzionale. Per la Stampa (p.9) la prima mossa di Renzi sarà sulle unioni civili all'insegna della "Modern Family", per giocarsi poi la carta alle Comunali.

EUROPA
L'America avverte la Ue: "Non date alla Cina lo status di economia di mercato" (Sole in prima e p.19). Washington, in sintonia con Roma, mette in guardia Berlino e Londra dall'eliminare i dazi alla Cina rischiando di inondare il mercato europeo di prodotti cinesi. L'Italia sarebbe tra le nazioni più colpite: secondo un documento del governo sarebbero sei i settori che verrebbero colpiti in modo traumatico. Carmine Fotina sul Sole (in prima p.19) parla di "assist americano che aiuta l'Europa. Tra i partner europei nessuno ha concesso lo status alla Cina, e una concessione esclusivamente europea farebbe scattare un ingresso senza precedenti di prodotti cinesi senza più il filtro antidumping con relativo sconvolgimento degli equilibri".
Il presidente della Commissione europea, Juncker, sul Sole (in prima e p.22) fa il punto sul 2015 dell'Ue sottolineando come, nonostante le molte difficoltà, l'Unione è andata avanti "grazie soprattutto alla perseveranza".

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Commentario del 28.12.2015

IN PRIMA PAGINA
"Lo smog diventa un caso politico" (Corriere) e conquista le aperture dei quotidiani: Grillo e Salvini all'attacco, intanto scattano i divieti "tra le liti" (Stampa) e il governo studia una regia unica per contrastare il problema (Messaggero) mentre Pisapia "contro tutti" in un'intervista a Repubblica: "tutelo la salute". QN apre con un'intervista a Patuelli (Abi): "Merkel uccide l'Ue. Stop all'egemonia tedesca". Mentre Giornale e Libero vanno ancora all'attacco del governo: Renzi deve pagare il conto. Il Messaggero intervista il ministro Franceschini: "più direttori stranieri per i musei italiani. E sponsor per l'arte". Su tutti i quotidiani in grande evidenzia la riconquista della città caduta sotto il califfato: "l'Iraq caccia l'Isis da Ramadi" (Stampa), "la grande fuga dei miliziani dell'Is, svolta in Iraq" (Repubblica), "Torna la bandiera irachena" (Corriere). Su Italia Oggi la consueta classifica di fine anno sulle province: "In città piccole si vive meglio".

ITALIA-ECONOMIA
"La direttiva europea che mette a carico anche degli obbligazionisti subordinati i salvataggi bancari è del 2014 ed è stata recepita dall'Italia solo lo scorso novembre: quando le quattro banche hanno venduto le loro obbligazioni subordinate nessuno poteva sapere a cosa andava incontro. E' stata applicata una norma retroattiva": Antonio Patuelli (Abi) attacca la Ue sulle banche in un'intervista a QN (prima e p.2). Patuelli parla anche alla Stampa (p.17): "banche, nella legge punti da rivedere. Bisogna tutelare meglio i diritti violati dei risparmiatori. Le plusvalenze degli istituti in liquidazione vadano anche agli obbligazionisti". Ma secondo Repubblica (p.13) proprio sugli istituti da liquidare è ancora caos, "in fumo 1 miliardo di bond e solo 200 milioni di attivo". Il governo, infatti, vorrebbe più tempo per vendere le banche e si avvia verso il ricorso anti Ue (QN p.3) mentre il Tesoro è alla ricerca di più fondi per i rimborsi (Messaggero p.10), almeno 30 milioni. "Difendo Banca d'Italia e Consob. Ora avanti sul credito cooperativo" annuncia il responsabile economico Pd, Taddei, intervistato dal Corriere (p.13) che auspica anche l'accordo sulla bad bank: "sulle Bcc vogliamo intervenire in modo rapido e strutturale. Il governo ha gestito la crisi senza scaricare i costi sui cittadini. Bankitalia ha agito bene, i crac sono effetto della lunga recessione. Soci e obbligazionisti degli istituti salvati verranno suddivisi in tre categorie".
Proseguono le indagini, su Etruria "falsi in bilancio all'esame della procura, nel mirino tutto il cda" (Messaggero p.10): l'accusata basata sulle ispezioni Bankitalia. Sul Corriere (p.12) "i verbali manipolati per nascondere le maxiperdite": dati falsi e conflitti d'interessi non dichiarati. Libero e Giornale nuovamente all'attacco del premier e del governo: "così Renzi ha favorito le speculazioni su Etruria" (Libero prima e p.2), "ora il governo paghi i danni" (Giornale prima e p.12)
Su QN (p.4) il "flop" di Guerra, "il consulente di Renzi" sull'Ilva che ora rischia la svendita.  
Il Messaggero (p.9) intervista il ministro Franceschini: "musei e superdirettori, faremo altri concorsi. L'esperimento dei manager stranieri funziona, si va avanti. Per la Domus Aurea un fondo di 13 milioni, la riapertura promessa può diventare realtà".
Il Codacons lancia l'allarme sulle tariffe 2016: "stangata da 551 euro" (Messaggero p.11 e altri): aumenti in vista per trasporti e ristorazione, meno tasse sulla casa.
"Partecipate, riforma al via un terzo verso la cessione" (Messaggero p.13): nel decreto che il governo approverà a gennaio i criteri per la dismissione. Via società inutili, troppo piccole o in perdite per quattro anni su cinque. L'esecutivo si riserva comunque di salvare alcune aziende dalla tagliola. Regole a parte per le società quotate.

ITALIA-POLITICA
Matteo Renzi traccia un bilancio positivo del 2015 con 15 punti realizzati (elencati nell'editoriale de l'Unità in prima e p.5): dalle riforme all'aumento dei posti di lavoro, passando per il successo Expo. Ma il premier si attira "le critiche dell'opposizione" (Corriere p.14). Intanto però su unioni civili e cittadinanza, Renzi "corre" (Messaggero p.15): alla ripresa, prevista un'accelerazione del Pd sui due temi al Senato. Labate segnala però che "voto segreto e piazza cattolica" rappresentano le incognite per l'asse Pd-M5S sulla via del sì al ddl Cirinnà (Corriere p.14). Secondo Repubblica Renzi sarebbe anche pronto ad un rimpasto di governo: spazio alla sinistra, Errani viceministro e una donna Ncd al dicastero per le Regioni.
Intanto si ragiona in vista delle elezioni di primavera. Nel centrosinistra, Guerini rilancia sulle coalizioni di centrosinistra ma Fratoianni (Sel) replica: "insieme solo se il Pd fa cose di sinistra" (Repubblica p.16 e altri). E da Napoli parla Bassolino: "il partito non pensi a sconfiggere me ma de Magistris e M5S, io ce la posso fare". La Stampa (p.6) intervista Serracchiani: "dobbiamo migliorare la comunicazione, il M5S raccoglie il malessere. Loro parlano dei problemi ma non offrono soluzioni". Nel centrodestra, invece, Berlusconi accelera in vista delle comunali e Salvini va ad Arcore (Corriere p.15): Milano e Roma ancora incerte, situazione più semplice in altre città.
Panebianco nell'editoriale del Corriere (prima e p.35) si schiera a difesa dell'Italicum, "è il minore dei mali": se la Corte Costituzionale lo bocciasse non si riaprirebbero i giochi ma si avrebbe un sistema proporzionale puro "per la felicità di quei nostaligici i quali non hanno capito che senza i partiti forti e radicati della Prima Repubblica la proporzionale assicura l'ingovernabilità e, alla lunga, mette a rischio la democrazia".
Su tutti i quotidiani, il "duello sullo smog" (Corriere p.2) che diventa ormai un caso politico con Grillo e Salvini all'attacco: "il governo ora convoca i sindacati" (Corriere p.2) e studia una "regia unica" per gli enti locali (Messaggero p.3).  Galletti al Mattino (p.3): "basta agire in ordine sparso, ora più biciclette e sconti per i bus". E Pisapia replica a Grillo e Salvini: "Anni di lavoro per l'ambiente, su di me solo attacchi politici" (Repubblica p.2).

EUROPA
Proseguono le polemiche tra Italia e Germania sulle politiche Ue. Il presidente Abi, Antonio Patuelli, intervistato da QN (in prima e p.2): "Germania padrona, ora basta: così muore l'Europa. Condivido al cento per cento l'offensiva di Renzi che è un europeista e non può accettare una Ue germanocentrica". Sulla stessa linea anche Pier Ferdinando Casini che a Repubblica (p.11) spiega: "E' legittima la sfida di Renzi, ogni europeista convinto ritiene legittima questa battaglia contro l'Europa del rigore tuttavia credo che il premier sia troppo intelligente per sfidare la Merkel". Ira di Juncker e Merkel dopo gli attacchi del premier italiano (Repubblica p.11):  la Commissione avverte l'Italia che non ci saranno sconti su banche e deficit. Patuelli: "La Germania ha adottato un sistema con due pesi e due misure, ma un'Ue sbilanciata sugli interessi tedeschi è destinata sbriciolarsi. Bisognerebbe ripristinare la certezza del diritto dando all'Ue un inquadramento costituzionale: servono un Testo unico bancario, uno sulla finanza e uno sul diritto penale dell'economia". Intanto sulla presa di posizione di Renzi contro il gasdotto Nord Stream, arriva l'attacco di Libero (p.7) al premier: "Urla per il gas ma lascia i rubinetti alla Merkel visto che a settembre, quando bisognava agire, si sfilò".

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Commentario del 27.12.2015

IN PRIMA PAGINA
Italia in ordine sparso contro lo smog (Corriere), l'Europa sotto il pericolo di attentati (tutti). Gentiloni a Repubblica: "L'Is pronto a colpire ancora". Alfano al Corriere: "Più vigilanza, senza paralisi".  Pinotti al Mattino: "Pace in Libia, guida l'Italia". Su tutti la strage di cristiani nelle Filippine. Il Papa:vergognoso silenzio (Messaggero). Sul fronte interno il pericolo è lo smog. Galletti a QN: "Ora il piano di trasporti sostenibile". Ma è polemica per i tre giorni senz'auto di Milano e la metro di Roma ferma per Natale (Stampa, Messaggero e tutti). Libero: macché ripartita, l'Italia è ferma nei metrò di Roma e Milano. Sul fronte politico attesa per l'incontro Renzi-Merkel: fra Italia e Ue è scontro su tutto, dalle banche all'Ilva (QN). Ma attaccare la Ue non ci conviene, scrive Giavazzi sul Corriere. Sul Sole il punto sull'attuazione delle riforme. Sulla Stampa Orlando annuncia una "rivoluzione" per il diritto fallimentare: tutela del patrimonio e tempi più stretti. Su Repubblica il Fisco "precompilato" per altri 10 milioni di italiani. Su tutti ancora il caso banche: nessun risarcimento dalle nuove banche (Corriere), nuova frenata anche sulla commissione d'inchiesta (Sole). Sul Messaggero la stretta sui rimborsi: tutelati solo i redditi bassi.  

POLITICA
Renzi:"Italia fuori dalle secche,la svolta c'è stata" (su tutti). "Macché ripartita, l'Italia è ferma nei metrò di Roma e Milano" attacca Belpietro sul Libero (in prima e a p.6). Secondo un sondaggio Ipr su QN (p.6) solo un italiano su 5 sente che la ripresa è arrivata: si spera nel 2016 e in Renzi. Maggioranza e governo appaiono stabili ma si danno ancora in crescita Lega e M5S. La Stampa (p.6) prevede un gennaio di rimpasti, sia nel Pd che nel governo. Su Repubblica (p.14) lo scoglio delle amministrative, "l'anno zero per Renzi": i sondaggi su Roma e Napoli sono infausti per il Pd, terzo nella capitale, quarto sul Golfo. Lotti in missione a Napoli per cercare un "anti-Bassolino", mentre a Roma si punta su Giachetti. Sul Messaggero (p.18) la mossa del Pd sulle adozioni gay: riforma insieme il M5S, isolando il Ncd. Sarebbe la seconda volta dopo l'intesa sulle nomine alla Consulta. Sacconi: "Inevitabili ripercussioni politiche".
Sul Giornale (p.5) il sondaggio della Ghisleri che consola Berlusconi: governo bocciato sull'economia, scuola, immigrazione e sicurezza e centrodestra unito al 32,9%, avanti al Pd (30,2%) e al M5S (27,5%). "Un sondaggio che incoraggia il progetto del cavaliere, ovvero la coalizione con Lega (al 16,1%) e Fdi (4,9%).

ECONOMIA
Su Repubblica (p.11) la direttrice delle Entrate Orlandi annuncia l'introduzione del precompilato anche per l'Unico persone fisiche , che riguarderà 10 milioni di contribuenti e il record da recupero di evasione: 14 miliardi. Intanto a Natale consumi in rialzo del 3% (Repubblica p.11) non succedeva da 8 anni.
Ancora in primo piano il caso-banche. Su Repubblica (p.8) il via alla vendita delle quattro nuove banche, con l'individuazione degli advisor. Gelata sui vecchi clienti: dai nuovi istituti non arriveranno risarcimenti (Corriere p.12), sono banche "nuove" a tutti gli effetti, senza pendenze in sospeso. Sul Messaggero (p.2) i paletti dell'Anac sui rimborsi ai risparmiatori: occorrerà dimostrare di essere stati raggirati e di aver perso una parte rilevanti dei risparmi. Occhio di riguardo per i meno abbienti. Nel decreto allo studio del governo anche indicazioni sui rapporti Anac-Bankitalia-Consob, il tema politicamente più delicato: obiettivo, evitare sovrapposizioni ma anche reciproche delegittimazioni. Sul Sole (p.5) i timori del Quirinale sulla commissione d'inchiesta e le cautele in casa Pd.

EUROPA
Fra Italia e Ue è scontro su tutto (QN in prima e a p.6). Dal caso banche a quello dell'Ilva tanti i dossier sul tavolo, a pochi giorni dall'incontro di Renzi con la Merkel. Ma attaccare la Ue non ci conviene, scrive Giavazzi nell'editoriale del Corriere (in prima e a p.31): sulle banche l'Italia ha preso decisioni giuste e rispettato le direttive Ue, deve far leva su questo, non aprire una nuova offensiva con Bruxelles. "Questo rigore uccide la crescita", la linea del premier: "ci faremo sentire, l'Italia è fuori dalle secche e vuole mutare la politica economica Ue che è basata troppo sul rigore" (Corriere p.15). Per il Giornale (p.4) Renzi va a caccia di alleati nella guerra all'Europa per creare un fronte di Paesi contrari ai diktat della Ue a trazione tedesca. "Lavoreremo per una Ue capace di liberarsi di tecnocrazia, legalismo e populismo" dice il sottosegretario Gozi ad Avvenire (p.10) mentre Gentiloni a Repubblica (in prima e p.2) sottolinea l'impegno italiano per "rafforzare un europeismo possibile che deve rispondere ai cittadini: le rigidità con cui si affrontano le questioni di politica economica rischiano di compromettere l'Unione europea". Quanto alla polemica con la Germania dice "condividiamo molti temi, non c'è nessun duello, ma sul caso del gasdotto chiediamo che vengano adottati per il North Stream  gli stessi criteri del South Stream". Su QN (p.6) parla l'eurodeputato dem Gualtieri: "Bisogna rivedere le politiche per la crescita e l'occupazione, ancora insufficienti. E completare l'unione bancaria".

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Commentario del 24.12.2015

IN PRIMA PAGINA
Il duello con l'Ue sulle banche in primo piano su tutti i quotidiani. Lettera di Bruxelles e no al piano Tercas: "uso del fondo è aiuto di Stato" (Sole). Per il Tesoro è la dimostrazione che non c'era alternativa al salvabanche. Per Tercas già pronto il piano dei privati (Messaggero). Ma lo scontro con la Ue non si limita alle banche, coinvolge anche l'acciaio: "l'Italia a processo per gli aiuti all'Ilva" è l'apertura di Repubblica. Intanto, su Etruria, l'Antitrust conferma: il ministro Boschi non è in conflitto di interessi. Ma Libero attacca ancora: "le azioni di papà Boschi vendute prima del crac". E per il Giornale "C'è stata una truffa".
In risalto anche l'inaugurazione di ieri della variante di valico: "dopo 33 anni l'Autosole raddoppia" (Stampa). Renzi: "è il Paese che riparte". Per la politica, Casaleggio parla al Corriere: "Vincere a Roma e poi al governo".
Su tutti i quotidiani, il sì dell'Onu al piano per la Libia, "pronti anche interventi militari" (Repubblica). Kobler alla Stampa: "Ora gli islamisti minacciano anche il petrolio. L'Italia sta già preparando gli addestratori".

ITALIA-ECONOMIA
"No di Bruxelles al piano Tercas. 'Uso del fondo è aiuto di Stato" (Sole): il "duello con l'Europa" sulle banche, con tanto di scambio di lettere tra Commissione e Governo, su tutti i quotidiani. Bruxelles boccia gli aiuti del Fondo interbancario di tutela per Tercars, ma salva l'intervento dei privati, con un piano che già c'è secondo il Messaggero (p.5). Il Tesoro sostiene che si tratti della prova che non c'era scelta se non il salvabanche. "Non cerchiamo lo scontro ma è sempre possibile fare ricorso alla Corte di Giustizia" avverte il sottosegretario Gozi (Corriere p.2): "ci aspettiamo che l'Europa cambi musica, serve una riforma di come funziona l'Ue". "Troppo rigore, la Ue sbaglia" aggiunge in un'altra intervista a QN (p.3), Gianni Pitella: "Vogliamo una verifica politica, così non va". Per Plateroti si tratta di "ipocrisia europea e debolezze italiane" (Sole prima), Sapelli sul Messaggero vede "due pesi e due misure di Bruxelles". Fubini (Corriere p.3) descrive "i contrasti sulla valutazinoe dei crediti che alimentano i dissidi con l'Europa". Per Bankitalia "ingiusto bruciare" obbligazioni. Ma il fronte di scontro con l'Ue non è solo sulle banche. Repubblica (prima e p.2,3) annuncia la bocciatura della Ue agli aiuti all'Ilva, pronti 3 ricorsi dell'Italia alla Corte. Su Taranto si apre procedura d'infrazione. Intanto per il caso Etruria, l'Antitrust esclude irregolarità sul ministro Boschi (su tutti): non c'è conflitto d'interessi. Sul crac prosegue l'inchieste, con l'ipotesi di truffa che si fa strada: "fu modificato il profilo di rischio" (Corriere p.6) secondo i pm. E Arezzo indaga sui ritardi del Cda negli interventi nonostante i ripetuti "allerta". Sul Corriere (p.7) anche la ricostruzione degli ultimi giorni di Banca Marche e gli ispettori in Cda nel 2013. Libero (p.5) attacca ancora Boschi senior accusandolo di aver venduto le propri azioni "prima del crac". Per i rimborsi, secondo il Messaggero (p.5) "un migliaio di risparmiatori hanno più possibilità di rivedere i soldi". Continuano ad essere al centro dell'attenzione Bankitalia e Consob. Per Repubblica (p.7) Vegas isolato, accusato di aver concesso solo due giorni per la rinuncia alle obbligazioni. E intanto con due nuovi commissari "cambiano gli equilibri in Commissione". E l'ex ispettore Consob, Fabrio Tedeschi, in un'intervista a QN (p.4) rincara la dose: "la Commissione non ha usato i suoi pooteri". L'Espresso (p.12) invece focalizza l'attenzione sui "silenzi di Visco durante il crac". Per Libero (p.3) Taddei (Pd) conferma la volontà di riforma Consob e Bankitalia.
Il Cdm ha approvato il milleproroghe con novità che vanno da Equitalia al Sistri, dal prolungamento del termine dell'esclusiva per la riscossione dei tributi locali al rinvio delle sanzioni alle imprese sui rifiuti (su tutti). E Rizzo sul Corriere (p.9) racconta la storia del provvedimento introdotto nel 1993, "ventidue anni tra scambi e favori".
Buone notizie per l'industria, "vola il fatturato: più 2%" (Messaggero p.17 e altri): incremento significativo ad ottobre, bene ordinativi anche esteri che fanno segnare +6%. Segnali positivi anche dal debito pubblico: "nel 2016 più leggero, solo due collocamenti per i Btp-Italia" (Sole p.8).
Dopo 33 anni l'Autosole raddoppia (Stampa in prima e p.2 e tutti): inaugurata la Variante di Valico. Renzi: "Giorno che sembrava non dovesse arrivare mai. Segnale di ripartenza" (su tutti). Il tracciato è costato 4,1 mld contro i 2,5 previsti ma per Castellicci, ad Autostrade per l'Italia, è un "incremento fisiologico, totalmente a carico nostro" (Sole p.9).

ITALIA-POLITICA
"Se ci attaccano diamo il meglio e Bruxelles deve rispettarci" (Corriere p.5): il premier professa ottimismo, anche sui sondaggi "ma teme insidie sui numeri al Senato sulle riforme".
"Vogliamo vincere a Roma. E' la prova prima del governo": Casaleggio parla al Corriere (p.11) e spiega che quelle contenute nel suo libro sono solo "provocazioni, non è il programma" del M5S. "Bene la consulta, certe scelte rapide non sono possibili sul web". I Comuni 5 Stelle "funzionano, il problema è che troviamo i conti dissestati dagli altri".
Nel centrodestra, invece, Berlusconi ribadisce la volontà di rinnovare i vertici azzurri, in campo Carfagna e Bergigni (Corriere p.10) ma c'è forte "irritazione tra i dirigenti storici". Brunetta rischia più di Romani. Corriere della Sera Sette (p.34) intervista Flavio Tosi: "tra il premier Renzi senza sinistra preistorica e Salvini, scelgo il primo". Ieri a Milano via al tour di Sala: "nei quartieri popolari ho i consensi più alti". Ma Forza Italia lo attacca: eri di destra (Repubblica p.10). Sta con Sala anche il ministro Martina, intervistato da l'Unità (p.7): "A Milano sicuri di battere la Lega di Salvini". A Roma, invece, già da tempo in campo Marchini che oggi parla al Tempo (p.4): "Chi ci sta venga con me. Accordo solo con chi sposerà i 10 punti del mio progetto". Nella Capitale, un centrodestra con "più veti che voti" (Tempo p.5) starebbe pensando al generale Gallitelli.
Polemiche sulla riforma della Rai. "Il supercanone concorrenza sleale" attacca Cairo, "chi critica difende interessi privati" replica il sottosegretario Giacomelli, entrambi su Repubblica (p.10).

EUROPA
Libia, l'Onu approva l'intesa tra le fazioni e annuncia: "Possibili azioni militari" (Repubblica in prima e p.12 e tutti). Risoluzione all'unanimità per appoggiare il governo di unità: trenta giorni per il nuovo governo (Unità p.8). Il ministro Gentiloni sottolinea il "ruolo determinante dell'Italia".
Spagna, resta difficile la situazione politica dopo le elezioni. I socialisti chiudono la porta a Rajoy (Sole p.17). Sanchez spiega: "Il voto chiede il cambiamento, non aiuteremo la continuità del partito popolare". Nulla di fatto nel primo incontro tra i leader dei due partiti più votati.
Brexit, un sondaggio sull'opinione degli economisti, sottolinea come "per Londra l'uscita dall'Europa p il pericolo maggiore" soprattutto per le profonde ripercussioni che un'uscita avrebbe sulla sterlina e su tutti i settori dell'economia (Sole p.17).
Immigrazione, dopo i dati pubblicati nei giorni scorsi sul numero di profughi arrivati in Ue, è polemica: Libero (p.10) parla di una "maninatedesca che tarocca i dati: diffusi numeri più bassi della realtà per sostenere la tesi che il recente accordo con i turchi serva a contenere i flussi".

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Commentario del 23.12.2015

IN PRIMA PAGINA
Banche e Authority ancora nella bufera. Padoan, sul Foglio, fa mea culpa per aver evocato una "crisi umanitaria" ma accusa: "Crisi ingigantita dal populismo finanziario". Vegas (Consob): "Nessun errore, non lascio" (QN). Corriere e Messaggero anticipano la lettera di Bruxelles a Roma per stoppare il salvataggio in toto delle 4 banche. Patuelli (Abi) accusa la Ue: "Germania e Portogallo usano ancora aiuti di Stato" (Corriere). Tronchetti Provera le banche: "Prospetti più chiari sui rischi dei bond delle banche" (Sole). Intanto prende forma il decreto per i risarcimenti (Corriere) e riprende quota la commissione d'inchiesta. Renzi: si indaghi anche sui premier passati (Repubblica). Ma dopo la Boschi un altro ministro finisce nel mirino: Franceschini, per CariFe (Libero). Ieri intanto via libera definitivo alla manovra – meno tasse, più deficit (Sole) – e alla riforma Rai: cda snello e pieni poteri al ceo (Sole). Renzi si è preso anche la Rai, il titolo del Fatto. Mentana: "Se l'avesse fatto Berlusconi?". Arriva anche la legge sulla Green economy: incentivi alle aziende più pulite (Italia Oggi) e 300 euro di multa a chi getta la sigaretta per terra (Repubblica). Su QN Berlusconi in campo: "Senza di me vince Grillo". Su Repubblica il mistero dei 46 mila morti in più in un anno: così l'Italia torna al tempo di guerra.  

ITALIA-ECONOMIA
"Populismo finanziario": così Padoan in un'intervista al Foglio (in prima) definisce la polemica politica e mediatica in atto sulle quattro banche "salvate" dal governo, a fronte di un sistema "complessivamente solido" e dell'entità minima dei casi degli obbligazionisti colpiti. Ma fa mea culpa per l'espressione "crisi umanitaria" e rilancia sia sull'Europa che sul fronte interno. "In questi mesi i costi delle scelte europee per l'Italia stanno superando i benefici", "Merkel dovrà accettare compromessi" sull'unione bancaria come sul Nord Stream 2. E sul fronte interno Padoan promette "che il 2016 sarà l'anno degli investimenti, pubblici e privati". Ieri l'approvazione della manovra: meno tasse, più deficit la sintesi del Sole (in apertura e a p.2 e 3). Una manovra salita a 32, 33 mld (e il deficit a 14,6 mld) sul quale si attende il verdetto di Bruxelles per l'uso delle clausole di flessibilità (Sole in prima e a p.2). Italia Oggi (p.7) stronca la forma della legge, un unico articolo con 999 commi: "un caso di metastasi legislativa".  Il Fatto (p.19) la sostanza: è la manovra dei favori e delle mance. Ma l'attenzione è ancora sul caso-banche. Ieri da Mattarella Cantone e Vegas, che poi va in tv e si difende: "Errori sui bond? Non da parte nostra. La colpa è di chi non legge i prospetti" (Stampa p.6). Tronchetti Provera a Radio 24: "Servono prospetti più chiari per i risparmiatori" (Sole p.6). Sul Corriere (p.2) anticipazioni del decreto sui rimborsi: in 1000 avranno l'intera cifra perduta, altri 1.500 solo una parte. Corriere e Messaggero anticipano anche la lettera con cui Bruxelles stoppò la soluzione del governo che avrebbe messo a riparo tutti i risparmiatori dal crack. Patuelli (Abi) attacca: "In Europa una babele di norme. Germania e Portogallo usano ancora gli aiuti di Stato, risparmiatori italiani sfavoriti" (Corriere p.2).

ITALIA-POLITICA
Sulle banche mossa del Pd: "Serve l'inchiesta del Parlamento" (Repubblica in apertura e a p.2 e tutti). Smentendo le voci di un ripensamento di Renzi sulla commissione d'inchiesta, il fedelissimo Marcucci presenta una proposta di legge per una commissione bicamerale d'inchiesta sulle banche. "Ora si fa chiarezza ma partendo da lontano", la linea del premier che punta a ripartire dal 2000 tirando in ballo anche Berlusconi, Prodi, Monti e Letta (Repubblica p.2). Bankitalia irritata: "Ci umiliano e ci trattano come Sindona". Marcucci (Pd) a Repubblica (p.3): "Bisogna far luce, troppi risparmiatori sono stati danneggiati". Intanto Libero (in apertura e ap.3) chiama in causa anche il ministro Franceschini per i suoi interessi in CariFe: tra gli amministratori della Cassa di Ferrara il padre e il nonno. Nel centro destra mossa di Berlusconi, che a QN (in apertura e a p.2) dice: "Io costretto a restare in politica per evitare prospettive nefaste. Senza di me FI al 10%, centrodestra terzo polo e ballottaggio tra Pd e M5S. Per l'Italia sarebbe una sciagura". Berlusconi minimizza gli scontri interni al partito ma annuncia un "rinnovamento radicale dei vertici". E su Milano: "Stiamo ragionando su Del Debbio, Sallusti e Parisi. Quanto a Sala non vincerà nemmeno le primarie perché è un uomo del centrodestra". Ieri l'approdo di Bondi e Repetti da Verdini: "Con Alfano saremo alleati del Pd" dicono a Repubblica (p.13). Sul Fatto (in prima e a p.2) lo strano caso della ministro Guidi e le nomine "telefonate" dal padre Guidalberto. Sul Corriere (p.13) il sondaggio Ipsos sulle preoccupazioni degli italiani: crisi economica (ma meno dell'anno scorso), terrorismo (venti volte di più) e immigrazione. Al 28% piace Putin e il suo interventismo, con un sorpasso clamoroso su Obama.

EUROPA
Spagna, scenario politico complicato dopo le elezioni. Barcellona deciderà il destino di Madrid (Avvenire p.14): la Catalogna potrebbe diventare decisiva mentre Rajoy tenta di "avvicinare" i socialisti. Anche per la Stampa (p.14) i socialisti sono corteggiati da Rajoy, ma devono fare i conti con la voglia di governo e con la spina Podemos. Intanto agenzie di rating e Ue pronosticano disastri economici se non si raggiunge un'intesa sul governo ma per Libero (p.12) è un "ricatto": la storia ha dimostrato che le economie possono prosperare anche senza un governo.
Migranti, un milione di profughi in Europa: secondo il rapporto dell'Oim, nel 2015, sono arrivate 1.005.504 persone, quattro volte in più del 2014 (Stampa p.10 e altri). Italia al secondo posto per dopo la Grecia. Oltre 3600 i morti in mare. Renzi dice "basta slogan, non c'è nessuna invasione" (Stampa p.8).

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Commentario del 22.12.2015

IN PRIMA PAGINA
Mattarella: "Episodi gravi, il risparmio va tutelato" (Sole). "Ora serve la verità" (Repubblica). Ma blinda Bankitalia (QN) e dice no a conflitti fra poteri (Stampa). Renzi verso un ripensamento sulla commissione d'inchiesta (Messaggero). Vegas sul Messaggero difende la Consob e avverte Cantone: per gli arbitrati sui rimborsi coordinamento unico fra Authority. Su Repubblica il crollo della fiducia degli italiani verso le banche. Libero, Giornale e Fatto continuano a martellare su Banca Etruria, Bankitalia, il padre della Boschi e il pm di Arezzo. Intanto il Portogallo salva due banche in crisi: sul Sole lo spettro del bail in e il rischio disparità. In Spagna la crisi è politica. Rajoy: ho vinto, tocca a me (Repubblica). Podemos, prove di alleanza con i socialisti. "Mai con Rajoy" (Stampa). Giù la Borsa di Madrid, tensione sugli spread (Sole). Renzi sul Financial Times scarica Rajoy – "Sembra l'Italia di ieri" - e va all'attacco della Merkel: "L'Europa deve essere al servizio di 28 Paesi, non di uno solo".  

ITALIA-ECONOMIA
"Banche, episodi gravi. Il risparmio va tutelato. Ora accertare la verità" (Repubblica, Messaggero p.2, Sole p.5 e tutti): in primo piano gli "auguri" del presidente Mattarella, con ampi riferimenti alla crisi che investe sistema bancario e delle Authority. Dal Capo dello Stato richiamo alla "lealtà tra le istituzioni" e difesa della Banca d'Italia (Stampa p.2). Uno "scudo contro la delegittimazione di Bankitalia", scrive Repubblica (p.2). Una moral suasion che convince Renzi ad abbandonare l'idea di una commissione d'inchiesta e a pensare a una più blanda commissione d'indagine, per il Messaggero (p.2). Zanetti (Sc) non è d'accordo: "Non è il momento della fiducia a scatola chiusa. Con tutto il rispetto per Bankitalia, il Parlamento viene prima" (Repubblica p.3). Intanto, dopo Bankitalia, anche la Consob si difende: in un colloquio col Messaggero (p.3) Vegas si difende dalle accuse sulle omissioni di azioni e controlli su Banca Etruria e mette in guardia l'Anac di Cantone: "Sugli arbitrati serve coordinamento". Su Repubblica (p.4) Diamanti sonda la fiducia degli italiani sugli istituti di credito: ormai sono affidabili solo per il 16% (Repubblica p.4). Intanto, mentre continuano le rivelazioni sui rovesci di Banca Etruria – "Boschi senior rimase al vertice nonostante i dubbi di Bankitalia" (Stampa p.3, Corriere p.5 e altri) – fa discutere il salvataggio con fondi statali di due banche portoghesi sotto la regia della Ue (Sole p.6 e altri): tutto secondo le procedure, ma rischi di disparità ci sono, scrive il Sole (p.6).
Oggi al Senato il via libera (con fiducia) alla legge di Stabilità. Renzi: "Altro che marchette, c'è un disegno organico". Sul Sole (p.10) la "dote" infrastrutture: 2,4 mld da spendere già nel 2016 su scuole, strade e periferie. Su QN (p.27) intervista a Delrio: "Il Paese era senza strategia, ora ce l'ha: potenzieremo il ruolo dell'Italia come hub tra Europa e Mediterraneo". E per superare il gap dell'Italia piano strategico su strade, porti, ferrovie e aeroporti.

ITALIA-POLITICA
Renzi "scarica" Rajoy – "chi sta al fianco delle politiche di rigore perde il posto" – e torna ad attaccare la Merkel: "L'Europa deve essere al servizio di 28 Paesi, non solo di uno. Ciò che è valido per l'Italia deve esserlo anche per la Germania". Lo fa dalle colonne del FT, in un'intervista ripresa da Corriere (p.11), Repubblica (p.12) e altri. E sul voto spagnolo si apre un fronte interno al Pd. "Sia benedetto l'Italicum, che ci darà un vincitore certo e stabilità". "Sono radicalmente in disaccordo con Renzi – la replica di Bersani – la governabilità non può essere una camicia di forza. Io sono per il doppio turno di collegio" (Repubblica p.12 e tutti). Per le riforme spinge anche Mattarella, mettendo in guardia dal conflitto tra poteri: "osservo soltanto che il senso di incompiutezza rischierebbe di produrre ulteriori incertezze e conflitti". Per il Corriere (p.3) è la "benedizione dell'engineering costituzionale di Renzi" (Corriere p.3
Nel centrodestra è ancora scontro sulla leadership. Salvini: "Spetta a noi la guida della coalizione" (Repubblica p.16). "Nel 2016 arriveremo al 20%". Poi lancia un nuovo appuntamento di piazza il 28 gennaio a Milano, per la prima volta di Marine Le Pen in Italia. Ma il tema ora è la mozione di sfiducia al governo: "Voglio vedere il 19 gennaio quanti forzisti saranno in aula". Berlusconi si eclissa, scrive Repubblica. Il Giornale, all'opposto: "Da gennaio in campo. Centrodestra al 32,5%, con me potrebbe crescere di altri 10 punti". A Milano Sala in campo - "Il Pd è il mio partito di riferimento. Sono un esterno che vuole parlare di Milano, non assocerò il mio nome a categorie politiche nazionali" dice a Repubblica p.13). Nel centrodestra, invece anche Parisi dice no a Berlusconi (Libero p.8).

EUROPA
Spagna a rischio paralisi dopo il voto (Repubblica p.8 e tutti). Cade la Borsa di Madrid (-3,6%) tensione sui bonos (spread a 124). Nessun contagio con Piazza Affari (Sole p.3). Rajoy tenta il bis e chiama i socialisti ma il Psoe si divide sulle alleanze: "Né con la destra, né con Podemos" (Repubblica p.8). Rajoy sonda anche Ciudadanos ma la loro linea era anti-governo (Corriere p.6). Podemos strizza l'occhio ai socialisti (Stampa p.6): "Nessuna linea rossa, è il momento di un compromesso storico". Ma i "vecchi" del Psoe sono contro l'asse a sinistra. Lo scrittore Savater a Repubblica (p.10): "Affidarsi a Podemos è un rischio. Popolari e socialisti cerchino l'intesa". "Rajoy prima e Sàanchez poi cercheranno una maggioranza ma falliranno – dice il politologo Vallespin – meglio un patto parlamentare tra Popolari senza Rajoy e Ciudadanos" (Repubblica p.9). In Europa bipolarismo al tramonto, l'analisi di Panebianco sul Corriere (in prima e a p.9). Il modello politico tradizionale è esaurito, ora va di scena l'instabilità. Ricolfi al Giornale: "In Europa chi vince le elezioni lo decide soltanto il caso. Populismo e astensionismo non sono mali assoluti. Paghiamo la pochezza dei governanti e lo scarso senso civico". Renzi ai dem: "E' la Spagna di oggi, sembra l'Italia di ieri. Sia benedetto l'Italicum che ci darà un vincitore e stabilità".

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Commentario del 21.12.2015

IN PRIMA PAGINA
"Così farò da garante": sul Corriere intervista a Cantone che esclude interferenze con Consob e Bankitalia e promette "imparzialità ai risparmiatori. Non sarò una foglia di fico". E Renzi: "troppe banche, nel 2016 il Pil sale dell'1,6%" (Repubblica). Novità dall'inchiesta sul crac delle banche: "A capo dell'Etruria manager incompetenti e un direttorio ombra" (Repubblica). La difesa di Visco ieri in tv: "risparmi al sicuro" (Stampa), "non mi dimetto" (QN). Repubblica intervista Monti: "misi la Merkel all'angolo e lo scudo anti-spread salvò il sistema". Dagli esteri, "Il voto frantuma la Spagna" (Repubblica), "Rajoy, vittoria senza maggioranza" (Stampa): Ppe lontano dal 50% dei seggi, Psoe secondo con il 22%, boom di Podemos. Caos governo, verso coalizioni ibride. Sancheza apre a Iglesias: "dialoghiamo".
Sul Sole torna la classifica della qualità della vita, "vince Bolzano": Milano in seconda posizione, Roma arretra in sedicesima piazza, in coda Reggio Calabria preceduta da Vibo Valentia, Caserta e altre realtà del Mezzogiorno. Confermato il divario Nord-Sud.

ITALIA-ECONOMIA
"Non sono un parafulmine": il Corriere (prima e p.5) intervista Raffaele Cantone che spiega il ruolo negli arbitrati. "Non ci occuperemo della crisi del sistema bancario ma di casi specifici. Con Banca d'Italia e Consob non escludo si possano creare sinergie utili". Per Lamberto Dini (QN p.6) l'arbitrato a Cantone "è uno sgarbo. Ma Bankitalia ne uscirà pulita". Statera su A&F (p.10) saluta invece positivamente l'incarico a Cantone "ma Renzi dovrebbe anche dire che è di fatto la delegittimazione del governo nei confronti delle due autorità di controllo". Proprio Visco ieri sera si è difeso in tv:  "i risparmi degli italiani sono al sicuro. Mai pensato di dimettermi" (Corriere p.8), "Consob era informata, ha fatto ciò che ha ritenuto giusto". Secondo Libero (p.2) il governatore "inguaia Boschi senior e dichiara guerra al premier". Per il Giornale (p.3) "il vero scopo della partita è mettere la mani sulla Consob". Zanetti al Tempo (p.9): "Padoan ha esagerato nella difesa di Bankitalia".
Repubblica (p.11) intervista l'ex premier Mario Monti: "nel 2011 trattative dure, così salvai il credito". Per Monti "il tempo per preparsi al bail-in, approvato nell'agosto 2013, c'era tutto. La novità è che si fa leva sulla responsabilità degli individui e non sullo Stato che paga per tutti. Ma troppi strumentalizzano". E intanto si lavora alla riforma del credito. Per le banche di credito cooperativo si va verso il modello federale (CorrierEconomia p.8) ma Azzi al Messaggero (p.6) avverte: "no a riforme modello Agricole, le Bcc conservino l'autonomia". Credito cooperativo "al bivio tra una o più holding" secondo Repubblica (p.12).
Intanto ai pm arriva la relazione di Bankitalia: "nuovi indagati" (Corriere p.5). Il verdetto: "a capo dell'Etruria manager incompetenti e un direttorio ombra" (Repubblica p.12). Un pool di quattro magistrati dovrà esaminare le oltre cento denunce di correntisti. E il procuratore di Arezzo si difende davanti al Csm: "per me nessun incarico politico" (Corriere p.6), "da giuristi diamo pareri tecnici, nel mio caso mai sulle banche".
Il Premier Renzi ieri in tv ha rilanciato sul 2016: "Pil oltre l'1,5%" (Corriere p.11) e difende la manovra, "nessuna mancia". Ma il governo punta anche "a un milione di posti in più" (Stampa p.8). La Stabilità, intanto, è stata approvata dalla Camera: "i fondi Ue anche per i professionisti" (Corriere p.10): verso l'ok al Senato entro Natale. Per Padoan "passo avanti per lavoro e crescita". Ed ora "si apre la partita flessibilità" (Messaggero p.9). Boccia a l'Unità (p.3): "Bene su welfare e sicurezza, sul Sud siamo solo all'inizio". Mezzogiorno "dimenticato" accusa Della Loggia nell'editoriale del Corriere (prima e p.33).

ITALIA-POLITICA
Tutti contro tutti in Forza Italia (su tutti) e Verdini sfida Berlusconi: "molti altri presto da noi" (Repubblica p.16). Il capo di Ala sicuro di "raddoppiare i parlamentari" a gennaio e difende la Boschi: "non ha alcun conflitto". Sempre Repubblica racconta la "fila" da Verdini, da Lainati a Milo: "spiego a tutti che è l'ultimo treno". A confermare di essere in uscita è l'ex governatore del Lazio, Renata Polverini, intervistata da Repubblica (p.17): "sì, dialogo con Denis. In Forza Italia è tutto finito. Abbiamo offerto uno spettacolo a dir poco indecoroso". Carfagna al Tempo (p.5) smentisce la sostituzione di Brunetta e chiede "basta liti, così aiutiamo Renzi". Il Cav, intanto, prova a celare i problemi e "spinge il centrodestra: io in campo, siamo sopra il Pd" (Corriere p.13).  Ad attaccarlo però c'è anche Fitto intervistato da Libero (p.6): "fra Berlusconi e Renzi c'è un Nazareno privato. Silvio sbandiera il patto con la Lega ma nel retrobottega tratta ancora col premier. E' in questa maniera che FI è scesa da dieci a quattro milioni di voti".
Nel Pd si ragiona sulle amministrative. Serracchiani lancia Giachetti per le comunali a Roma  e l'ex radicale replica: "non potrei dire di no a Matteo" (Repubblica p.15). A Milano invece confermata la presenza di Sala alle primarie: "sarà corsa a tre" con Balzani e Majorino (Unità p.8).
Nel M5S parla Di Maio a Libero (p.4) che torna sulla polemica Etruria e lancia sospetti su Renzi e Boschi: "avevano una banca, dite la verità sui soldi. Mi appello al premier perché renda trasparenti i bilanci delle sue fondazioni. Sospetto risvolti economici nel suo legame con la ministra".

EUROPA
"La Germania è un freno, basta con questa non Europa": l'economista Fitoussi all'Unità (p.7) torna sulle polemiche Renzi-Merkel sulle politiche Ue. "Il merito di Renzi è aver detto che l'austerità uccide la crescita, quello tra Roma e Berlino è uno scontro sul futuro dell'Europa".
Elezioni in Spagna, il voto frantuma il Paese (Repubblica in prima e p.2 e tutti): primi i popolari di Rajoy ma 123 seggi non danno la maggioranza. L'ex premier assicura: "Proverò a formare un governo" ma la sua è una vittoria che sa di sconfitta (Stampa p.3). Psoe secondo con il 22%. Podemos terza forza, nel Paese è finito il bipartitismo. Caos governo, si va verso coalizione ibride ma il politologo Vanacloha Bellver alla Stampa (p.2) dice "nessun esecutivo di larghe intese, non fa parte della nostra tradizione". Podemos pronto a guidare un'alleanza a sinistra ma l'Europa punta a un patto socialisti-Pp (Corriere p.3).

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Commentario del 20.12.2015

IN PRIMA PAGINA
Padoan alla Stampa: "Rigidità sulle banche per il pregiudizio di Berlino". Visco a Repubblica: "Fatto il massimo, qualcuno pagherà". Signorini a La7: "Sistema solido, pochissime le Etruria" (Sole e tutti). Offensiva mediatica di Bankitalia per uscire dall'assedio (QN): stasera il governatore in tv da Fazio. La Stampa rivela: era pronto a lasciare ma Mattarella gli ha confermato la fiducia. Anche la Consob finisce nel mirino del Fatto e di Repubblica: su Banca Etruria mentì ai risparmiatori. Giornale, Libero e Fatto in pressing sul governo: il caso Boschi è ancora aperto, per Renzi comincia il tempo della paura (Libero). I poteri forti lo voglio mollare (Giornale). Intanto arriva in porto la manovra da 34,5 miliardi e dei tanti bonus (Repubblica, Corriere): più fondi a famiglie e sicurezza (Messaggero), un salto nel passato con mille commi (Corriere). E a sinistra si litiga per la grande distribuzione. Cgil contro Coop (Giornale). Camusso: boicottare lo shopping (Repubblica). Intanto i sondaggi avvicinano Pd e M5S. Di Battista al Fatto: "Ora dettiamo i temi". Dall'Europa: il voto di oggi in Spagna, che saluta il bipartitismo e la nuova strage di migranti sulle coste greche (Messaggero). Dal mondo: il piano Onu per la Libia (Repubblica), la crisi siriana secondo la Mogherini: "Sul destino di Assad decidano i siriani" (Corriere).

ITALIA-ECONOMIA
Governo e Bankitalia, sotto accusa per le quattro "banche rotte", si difendono. Sulla Stampa (in apertura e a p.2) il ministro Padoan accusa Ue e Germania: "Sulle banche italiane posizioni discutibili, noi abbiamo usato l'unica strada possibile per salvare le banche evitando rischi più grossi per il sistema e per i risparmiatori. Ora pensiamo a una soluzione che ci permetta di trovare una soluzione per i 200 mld crediti in sofferenza che non sia giudicata aiuto di Stato". Quanto al caso delle 4 banche salvate "la fiducia nelle istituzioni di vigilanza rimane intatta. Mi aspetto responsabilità individuali delle banche", e la scelta dell'Anac per gli arbitrati non è una delegittimazione di Consob e Bankitalia: "Bisognava scegliere un soggetto autorevole e terzo". Su Repubblica parla il governatore Visco (in apertura e a p.2 e 3): "Contro di noi attacchi non motivati, gravi inesattezze e ricostruzioni fantasiose, che rischiano di alimentare infondati sospetti su Bankitalia e sull'intero sistema bancario". Visco smentisce tensioni col governo e conferma piena collaborazione con Cantone. E sulle 4 banche dice: "Siamo convinti di aver fatto il massimo possibile, la rottura con il passato dovuta al cambiamento delle regole del gioco, che ora richiedono il coinvolgimento dei creditori delle banche". Nello specifico "spero che chi ha sbagliato paghi. I risarcimenti li decideranno gli arbitrati, ma si dovrà decidere caso per caso non eludendo la normativa europea. Il compito dell'Anac sarà impegnativo". La Stampa (p3) rivela che il governatore, dopo la nomina di Cantone, sentitosi delegittimato da Renzi era sul punto di lasciare. A convincerlo a restare è stato il presidente Mattarella, invitandolo al Quirinale così da sottolineare pubblicamente la fiducia del Colle in Bankitalia. La Stampa solleva poi dubbi se davvero sarà l'Anac ad occuparsi dell'arbitrato: Renzi potrebbe ripensarci. La scelta dell'Anac criticata anche da Alesina e Giavazzi sul Corriere (in prima e a p. 29): scorciatoia illusoria. Ora ad aspettare un segnale di fiducia dal Quirinale è anche Vegas, con la Consob oggi nel mirino di Repubblica e Fatto. Per il Fatto (in apertura e a p.2) Vegas sapeva del "degrado irreversibile" di Banca Etruria sin dal dicembre 2013 ma non informò a dovere i risparmiatori che quei giorni stavano sottoscrivendo obbligazioni subordinate. Intanto alla Camera sì alla manovra, salita a 35,4 mld. Sul Sole (in apertura e all'interno) tutte le novità su casa, tasse e lavoro. Resta la partita difficile con la Ue (Sole prima e a p.5) e il tema del rilancio degli investimenti (Sole in prima e a p.3). Il Corriere stigmatizza i 300 milioni per le mance degli onorevoli e i 1000 commi della legge, un salto al passato che evidenzia l'assenza di una visione della politica economica.

ITALIA-POLITICA
Non si allenta il pressing dell'opposizione sul governo per il "salva banche". "La bomba resta innescata" scrivono Brunetta sul Giornale (p.2) e Belpietro su Libero (p.3). Su QN (p.4) il sondaggio Ipr sul salva banche: per il 52% degli intervistati la vicenda è stata gestita in modo inadeguato, per il 53% la colpa è di Renzi e il 48% degli italiani era favorevole alle dimissioni della Boschi. Sul Corriere (p.8) la linea di Pd e governo: non più la commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche paventata all'inizio ma una semplice commissione di indagine. Il sondaggio di ieri sul Corriere mette le ali al M5S. Di Battista al Fatto (p.6): "Ora i temi li dettiamo noi". Sul M5S "trasversale", che intercetta voti da tutti i partiti torna anche D'Alimonte sul Sole (p.18): è il M5S il vero "partito della Nazione", e ora si sta attestando come secondo polo della politica italiana e il problema maggiore è per Renzi, specie se la situazione economica da qui al 2018 non migliorerà. Ieri da Letta la stoccata sulla politica estera: "La piega euroscettica mi preoccupa" (Corriere p.8). Il "salvataggio" della Boschi fa discutere anche a destra. Salvini al Corriere (p.11): "Che tristezza FI sul caso Boschi". Ma al momento l'alleanza con Berlusconi resta: "La settimana prossima la Lega chiederà la massima urgenza per la nostra mozione di sfiducia contro tutto il governo. Là vedremo che è all'opposizione e chi no". Intanto, col partito nel caos, Berlusconi "placa" Brunetta e nega avvicendamenti con la Carfagna (Corriere p.11). Domani Berlusconi potrebbe salire al Quirinale per lo scambio d'auguri: incontrerebbe Mattarella e Renzi (Giornale p.3).

EUROPA
Ancora in primo piano lo scontro Italia-Germania sulle politiche Ue dopo le critiche di Renzi alla Merkel. Quattro i dossier aperti nei quali la Germania è sempre più isolata: unione bancaria, Brexit, immigrazione e North Stream (Stampa p.5). "Quest'Europa non ci piace, la cambieremo davvero – spiega il sottosegretario Gozi alla Stampa (p.5) - Siamo stanchi di tencocrazia e rinvii tattici. Chiameremo la Francia per studiare nuove politiche sulla crescita". Lo scontro è soprattutto sulle politiche energetiche e sui rapporti con la Russia. Sole (p.24) evidenzia "l'ipocrisia della Germania che, nonostante le sanzioni, continua a fare affari lucrosi con la Russia" ma Mogherini al Corriere (p.15) dice: "C'è un interesse europeo a lavorare con Mosca ma questo non sarà mai terreno di scambio rispetto alle sanzioni sull'Ucraina". Prodi sul Messaggero (in prima e p.18) guarda al North Stream - "sul quale si gioca una delle partite più importanti del futuro dell'Ue" - presentando una proposta per fermare la Merkel: "Creare una società per un terzo russa, per un terzo dell'Ue e per un terzo ucraina, che controlli il flusso del gas russo all'Ue nei gasdotti che già esistono, senza crearne di nuovi". Rusconi sulla Stampa (in prima e p.25) "il vero scontro non è con l'Italia ma tra una Germania che ha idee chiare e rigide su quasi tutto e un'Europa incerta, divisa e incapace di trovare una linea comune". Polemico Libero (in prima e p.8): "Ue esiste solo per approvare le porcate tedesche contro di noi".

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Commentario del 19.12.2015

IN PRIMA PAGINA
Al vertice Ue Renzi attacca la Merkel su banche, gasdotti e sulle sanzioni alla Russia (Stampa). "Italia Germania 4 a 0" il titolo di Avvenire. "Stavolta bravo Renzi" titola Libero. Il Giornale: è solo un depistaggio. Per la Boschi non passa la sfiducia (Messaggero): "Lascerei con accuse vere" (Corriere). Ma per il governo non è finita. I Cinque Stelle a due punti dal Pd e Di Maio insegue il premier (Corriere). Fatto e Libero rilanciano contro papà Boschi: "chi ha sbagliato non pagherà". Su tutti i rilievi di Bankitalia al padre del ministro. Intanto sugli arbitrati Visco cerca Cantone: collaboriamo (Sole, Messaggero). E Draghi incalza: sulle banche accelerare la riforma. Ma Merkel sfida la Bce: no a garanzie Ue sui depositi (Sole). L'unione bancaria si allontana. Più vicina, invece, con la Cdp l'attuazione del piano Junker. Gallia e Costamagna al Sole: "Un miliardo per la crescita delle pmi". All'Onu intesa sulla pace in Siria. Sostegno Nato alla Turchia (Corriere, Repubblica, Messaggero). In Spagna l'inedita sfida a quattro alle politiche (Stampa). A cena con Rajoy: "Arriverò primo" (Corriere).

ITALIA-ECONOMIA
Visco chiama Cantone e sugli arbitrati pro risparmiatori dice: "Collaboriamo" (Sole p.6, Stampa p.9, Messaggero p.5). Bankitalia prova così a uscire dall'angolo dove l'aveva cacciata Renzi, affidando all'Authority Anticorruzione la gestione del delicatissimo dossier. Una scelta, scrive De Paolini sul Messaggero, che esautorando Bankitalia e Consob solleva questioni istituzionali probabilmente non ponderate da Palazzo Chigi e innesca il rischio "altissimo" di un "ingorgo di competenze. Questo lo scenario prefigurato da Visco al presidente Mattarella, che ora si prepara a incontrare Vegas, con Bankitalia tornata in sintonia con la Consob come non succedeva da anni. Cantone intanto stempera la tensione: "Sugli arbitrati non deciderò io ma la nostra camera arbitrale". E Renzi a Bruxelles è tornato a difendere la solidità del sistema bancario italiano attaccando la Commissione Ue per l'atteggiamento "lunare" sul piano di salvataggio delle quattro banche italiane senza perdite per i risparmiatori (Sole p.6 e Corriere p.12). Ma da Berlino, uno dei "saggi" del governo tedesco, Lars Feld, gela l'Italia: "Avete correzioni da fare nei bilanci delle banche: i crediti inesigibili vanno affrontati a livello nazionale. E se c'è un rischio di sistema chiedere aiuto al Fondo salvataggi europeo". Intanto sui rimborsi ai risparmiatori, il governo studia un decreto per definire i criteri: sarà pronto dopo la manovra. Unica certezza, il plafond disponibile: 100 milioni di euro (Corriere p.8). Patuelli (Abi) a Repubblica (p.11) se la prende con la direttiva Ue all'origine del salvataggio: "Irresponsabile non far intervenire il Fondo tutela depositi. Faremo ricorso".
Sul Sole (p.15) i cinesi a Milano "a caccia di made in Italy": primo incontro ieri con 70 pmi dei settori di energia, food, meccanica e moda. E sul fronte del lavoro, nel 2015 crollano cassa integrazione (-34%) e cassa in deroga (Sole p.15).

ITALIA-POLITICA
Sul Corriere (p.10) gli scenari di Pagnoncelli danno il M5S in ascesa al 29%, a due punti dal Pd (31,2%), Renzi (e il governo) in calo al 39% incalzato da Di Maio (36%). Salvini perde punti (32%) nonostante la svolta nazionale della Lega, cresce la Meloni (31%) avanti anche a Grillo (28%), Berlusconi stabile tra 21 e 23%, Vendola in calo (16%), Alfano in coda (16%). Il centrodestra andrebbe al ballottaggio solo se unito, per poi perdere col Pd. Se il ballottaggio fosse tra M5S-Pd vincerebbero i grillini. Anche Repubblica (p.6) parla di una dinamica tesa a lasciare sul campo solo Pd e M5S: per Gutgeld, alla fine lo scontro non sarà tra partiti ma tra Renzi e Di Maio, e gli italiani sceglieranno Renzi. Ad oggi, governo e maggioranza in una situazione ad alto rischio. La Boschi alla Camera contrattacca e incassa la fiducia (Corriere p.2) – "si autoassolve", per il Fatto – facendo scudo al governo. Ma i veri rischi per il premier sono fuori dal Parlamento, scrive Verderami sul Corriere (p.6): il putiferio alzatosi sulle banche fa pensare che qualcosa si sia rotto e ora nella maggioranza sono molti a chiedersi la ratio delle mosse di Renzi, dalla virulenta polemica con l'Europa alla scelta di affidare gli arbitrati a Cantone aggirando le regole del sistema bancario. Il dibattito alla Camera e la sfiducia respinta dalla Boschi semmai, svelano divisioni e limiti di leader e partiti. Renzi parla di clamoroso boomerang per il M5S, Sorgi sulla Stampa (p.7) di centrodestra vero sconfitto: ormai non tocca più palla. Berlusconi: "Abbiamo fatto una figuraccia". Salvini: "Senza sfiducia al governo salta tutto" (Corriere p.5 e altri). Intanto salta Brunetta: per Repubblica (p.9) lo strappo con Berlusconi ormai consumato, il gruppo in mano alla Carfagna.

EUROPA
Tensione Renzi-Merkel su banche e gas (Sole p.5 e tutti): al consiglio europeo in corso a Bruxelles, Renzi all'attacco sulle banche salvate – "verso di noi un atteggiamento lunare, il nostro sistema più solido di quello tedesco" – sull'unione bancaria – "accelerare sull'entrata in vigore della garanzia comune per i depositi bancari" – e sui rapporti con la Russia. Renzi ha criticato il "doppio standard" che penalizza le aziende italiane, mentre va avanti il progetto energetico con Gazprom (Corriere p.13). "Non si possono confermare le sanzioni contro la Russia in automatico facendo passare alla chetichella il North Stream mentre un anno fa si è detto no al South Stream". Sul punto, Berlino isolata (Stampa p.2): contro l'Italia solo Germania e Olanda. Ma Berlino fa muro contro le proposte di Renzi (Corriere p.12) e nonostante anche il pressing di Draghi per accelerare sull'unione bancaria il processo si blocca. Stessa sorte per le sanzioni alla Russia: nonostante molti Paesi fossero come l'Italia contrari all'embargo, alla fine viene confermato per altri sei mesi (Libero p.8). Su Repubblica (p.4) la diffidenza di Bruxelles sulla strategia aggressiva di Renzi verso la Germania : "Dice no a tutto, vuole essere il nuovo enfant terribile dell'Europa. Insomma è il nuovo Berlusconi della Ue", le voci del palazzo. Una diffidenza e un fastidio diffuso e condiviso, quello verso l'Italia. Per la Stampa (in prima e a p.23) dopo l'affondo all'Italia serve una strategia. Ma sulla politica energetica è la Ue per prima ad essere debole.

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Commentario del 18.12.2015

IN PRIMA PAGINA
Renzi chiama Cantone (Repubblica), Tensione governo-Bankitalia (Corriere), Renzi sfiducia Visco e Vegas ma Mattarella salva Bankitalia (Fatto): Renzi annuncia a sorpresa che sarà l'Anac a valutare quali risparmiatori avranno diritto al rimborso. Il Messaggero apre con l'attacco del premier a Berlino: "basta Ue a guida tedesca", serve un'Europa con più collegialità, meno austerità e più crescita. La Stampa con le nuove tensioni internazionali: "Turchia e Usa, Putin alza il tiro". Su tutti i quotidiani l'accordo per una nuova Libia: entro un mese il governo.
Per l'economia in evidenza anche gli investimenti sulla crescita della nuova Cdp. Gallia a MF: "questa la scossa di Cdp da 260 miliardi". Nuovi interventi in Pa, infrastrutture, imprese e immobili. Cassa sarà regista dei fondi Ue.
La Stampa intervista Niel: "Telecom Italia? Faccia più fibra e prezzi bassi". QN intervista Montezemolo: "l'Italia non decolla. Serve un triennale per il Paese". Altra intervista a Bagnasco che chiede al governo "più sforzi per il lavoro".

ITALIA-ECONOMIA
La mossa di Renzi "per uscire dall'angolo" (Repubblica p.2): arbitrati a Cantone (Corriere p.8 e tutti). L'Autorità dovrà giudicare caso per caso le richieste di risarcimento dei risparmiatori. Il retroscena di via Solferino racconta i "timori di Bankitalia e Consob per quel segnale molto chiaro", letto come "sfiducia" del premier verso gli organi di vigilanza. Per il Fatto (prima e p.2) però ci pensa Mattarella a salvare Visco: ieri un incontro tra i due. All'attacco di via Nazionale, Zanetti intervistato da Libero (p.2): "non assolvo Bankitalia. Verifichiamo in Parlamento. Consob e Bankitalia si rilassino e si guardino dentro. Pure noi lo faremo, molto presto, con una commissione d'inchiesta. Condannare a scatola chiusa importanti istituzioni del Paese è irresponsabile. Ma lo è altrettanto assolverle a scatola chiusa". L'ex ministro Savona sul Foglio (p.5) difende, invece, Bankitalia: "io difendo la vigilanza della Banca d'Italia ma non sono d'accordo che poi faccia anche la sistemazione di queste operazioni. In tutto il mondo hanno un ruoli importante i fondi di tutela e ci sono tutte le autorità dentro, ci sono dei board che decidono qual è la soluzione migliore". Sul Foglio (p.5) il sottosegretario alla Pa, Rughetti, spiega in cosa hanno peccato Bankitalia e Consob: "quello che non ha funzionato è l'intreccio di questo complesso di norme che doveva garantire l'affidabilità del sistema creditizio". Sono mancate "trasparenza" nella vendita, "imparzialità" nelle scelte, e anche un "efficace controllo". "In altre parole il sistema creditizio si è rivelato inaffidabile" dice Rughetti.
Sui quotidiani, intanto, varie novità sulle indagini: "immobiliari e outlet, ecco le aziende amiche in conflitto d'interessi" (Corriere p.9), "Ecco le 14 aziende favorite dai finanziamenti" (Messaggero p.9), "Fidejussioni fantasma in nove casi su dieci" dice Repubblica (p.6) citando l'atto d'accusa dell'ispettore Bankitalia. "Arezzo indaga su chi non ha vigilato" afferma il Fatto (p.3): nel mirino Banca d'Italia e Consob. Intanto il Csm apre un fascicolo sulla consulenza con il governo del procuratore di Arezzo. Ora i fari su spostano sul Nordest, "nuovo fronte. Veneto banca al bivio. Bce: spa o fallimento" (Repubblica p.8): domani drammatica assemblea, massima allerta Bankitalia per evitare un'altra crisi.
Ieri richiamo all'Italia dalla Bce. "Draghi duro. 'Occupazioni al palo, Grecia meglio di voi" (Repubblica p.12): il capo della Bce sottolinea che solo due nuovi posti su tre sono precari, "i conti pubblici deviano troppo e la vigilanza europea non funziona".

ITALIA-POLITICA
L'elezione dei giudici costituzionali scuote Forza Italia e il M5S. "Dossier, insulti e licenziamenti: l'ultimo atto di Forza Italia" per il Fatto (p.8), un "martirio" per il Foglio (prima e p.8) che riporta dichiarazioni di vari esponenti da Matteoli a Del Debbio, "il caos" secondo Repubblica (p.19) che prefigura un nuovo esodo, sia alla Camera che al Senato. Polverini tra i nomi in uscita. Il Messaggero (p.13) racconta la "guerra tra i capigruppo" Romani e Brunetta ma spiega che "sotto tiro è Berlusconi": il Cav pronto a chiudere Forza Italia, mentre al centro contatti Alfano-Tosi per un nuovo soggetto. A rinnovare le accuse sulla gestione di FI, Matteoli al Mattino (p.11): "usati toni inammissibili, così facciamo la fine dei grillini". Ma Brunetta non arretra e, anzi, rilancia la linea dura del partito. Al Corriere (p.11) sostiene di portare avanti "la linea voluta da Silvio", alla Stampa (p.9) ribadisce che la linea è "una sola" ed è "opposizione dura" e su Repubblica (p.19) manda a dire al collega Romani che "non è in linea: se vuole si dimetta".
Ma anche tra i 5Stelle ieri giornata difficile. L'intesa sulla Consulta, infatti, "scuote la base M5S" (Corriere p.13), "falsi e inciucioni, la rivolta del popolo grillino" (Repubblica p.18). Fico ammette i problemi in un'intervista al Fatto (p.6): "Per M5S un accordo difficile: capisco i malumori". Di Maio al Corriere (p.10): "Renzi scimmiotta le nostre idee. Con l'Italicum voto falsato anche se vincessimo noi".
Intanto oggi ci sarà la "conta" alla Camera sulla sfiducia al ministro Boschi: "Nessun timore" (Repubblica p.4 e altri). E anche il sottosegretario Baretta la difende su l'Unità: "Gli attacchi a Boschi sono solo strumentali". Intanto Libero e Giornale attaccano Renzi, raccontandone un crollo nei sondaggi: "Matteo perde 2 punti in 7 giorni" (Libero p.3), "lo scandalo Etruria fa sprofondare il Pd, caduta nei sondaggi" (Giornale p.5).

EUROPA
Ieri si è aperto l'ultimo vertice dell'anno dei capi di governo e di Stato Ue. "Ora basta con l'Europa tedesca" ha attaccato Renzi, che si è abbattuto come "un ciclone sulla Cancelliera" (Messaggero in prima e p.2). Premier polemico con le politiche di rigore imposte dalla Germania alla Ue (Corriere p.2). "Austerità? Non c'è più, Berlino vuole che l'Italia si riprenda" replica Peter Bofinger, uno dei "cinque saggi" consiglieri della Merkel, in un'intervista a Fubini sul Corriere (p.2). Intanto però è rottura dell'asse Roma-Berlino su due dossier in particolare: legge di stabilità e Nord Stream (Corriere p.3). Spazio durante il vertiche anche alla questione migranti: a febbraio hotspot e confini sicuri, l'Europa rinvia di altri due mesi (Stampa p.2).  Durante la cena di è parlato della permanenza della Gran Bretagna in Ue. Per Repubblica (p.15) la Ue dice no a Cameron nella trattativa sul welfare ai migranti comunitari mentre il 47% degli inglesi, secondo i sondaggi, vuole la Brexit.
Libia, intesa firmata in Marocco sul governo di unità nazionale (su tutti). Parte la road map per la nuova Libia, entro un mese il governo (Stampa p.4 e tutti) ma Haftar già minaccia l'accordo (QN p.14). Giornale (p.12) attacca: nuovo governo è "figlio di nessuno", manca il sostegno delle milizie, delle tribù e dei poteri economici.

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Commentario del 17.12.2015

IN PRIMA PAGINA
"L'economia ora va" (Repubblica), la Fed alza i tassi Usa. Yellen: è la fine di un'era (Sole). Wall Street festeggiano, tremano i mercati emergenti (MF). Blanchard al Corriere: "L'America cerca la normalità ma resta l'incognita del lavoro". In Italia dopo le banche è il turno delle Authority. Padoan difende Bankitalia: "Vigilanza efficace" (Sole). Ma il Fatto lo smentisce: "Ecco la lettera di Visco che inchioda Bankitalia". Repubblica: l'indagine su Banca Etruria allargata anche a Consb e Bankitalia. L'Unità difende la Boschi – che c'entra?-  Libero la accusa: ha votato il salvapapà. Oggi la mozione di sfiducia dei grillini. Ma ieri l'accordo tra Pd e M5S ha sbloccato l'impasse della Consulta: eletti i tre giudici escludendo Berlusconi (Corriere e tutti). L'anti Nazareno è servito (Corriere). Il Giornale grida all'inciucio. Per le amministrative Balzani in campo a Milano: "Sfido Sala e vincerò". E a Roma Berlusconi "testa" Vespa per il Campidoglio (Repubblica). Roma di nuovo in prima pagina per appalti truccati: presi 7 funzionari. Mazzette per riparare le buche (QN). Strade nel caos (Avvenire). Ultima offesa alla Capitale (Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
Ancora in primo piano il caso delle 4 banche "salvate" dal governo, che ora rischia di travolgere le Authority. "Da Bankitalia vigilanza efficace", la difesa di Padoan in Parlamento (Sole p.7). Ma il Fatto (in apertura e a p.2) rilancia pubblicando una lettera segreta di Visco al cda di Banca Etruria che già nel 2013 parlava di "degrado progressivo e irreversibile". Ma Bankitalia non intervenne a bloccare il collocamento di obbligazioni subordinate in corso proprio in quei giorni. Coinvolta anche la Consob, per non aver fatto abbastanza per bloccare i prodotti più "tossici" e rischiosi. Per il Fatto (p.2) e Repubblica (p.10) la Procura di Arezzo non indaga solo sugli ex vertici di Banca Etruria per conflitto di interessi e truffa ma avrebbe acceso un faro anche su Bankitalia e Consob. Nel frattempo per gli ex vertici dell'Etruria sono in arrivo le sanzioni di Bankitalia (Corriere p.5). Fubini sul Corriere (p.9) stigmatizza l'incredibile silenzio della commissario Ue Vestager sulla vicenda e più in generale sulla bad bank italiana al palo da più di un anno e il comportamento "sorprendente" dei suoi funzionari, accusati tra le righe di essere succubi di Berlino, che preferiscono scaricare tutto sui risparmiatori italiani piuttosto che condividere i rischi bancari del sistema italiano. Messina (Intesa): "All'Italia serve una classe dirigente che assuma posti di responsabilità in Europa, dove si giocano le vere partite per il futuro" (Repubblica p.10). Intanto salta l'ambasciatore a Bruxelles Sannino: divergenze con Renzi.
In evidenza anche i dati Confindustria su pil (rivisto al ribasso allo 0,8%) e sull'evasione fiscale (122 mld, il 7,5% del pil), con Squinzi che lamenta l'evasione fiscale a livelli patologici e una ripresa "stentata" e Padoan che evoca la "stagnazione secolare" (Sole p.4 e 5 e su tutti). Concetto ben diverso dalla "depressione psicologica" a cui fa sempre riferimento Renzi, sottolinea il Corriere (p.2).

ITALIA-POLITICA
Il Pd scarica Forza Italia e fa l'accordo con i grillini: eletti i tre nuovi giudici della Consulta (Repubblica in apertura e a p.2 e su tutti). Sono Barbera (Pd), Modugno (M5S) e Prosperetti (centristi). Ora gli equilibri dentro la Corte cambiano: primi test, la "Severino" da applicare a De Luca e l'Italicum (Repubblica p.4). Berlusconi furioso: "Noi tagliati fuori dalla Corte. Se fossi Mattarella scioglierei il Parlamento e andrei a elezioni" (Corriere p.12). Ma poi si sfila dalla mozione di sfiducia contro la Boschi. Toninelli (M5S) al Corriere (p.11): "Nessun inciucio, abbiamo portato a casa il maggior risultato possibile". E su Repubblica (p. 3) rilancia: "Alleanza replicabile sulle Unioni civili se il Pd venisse da noi mollando Alfano. Sulle banche noi siamo per la separazione netta tra banche commerciali e banche di investimento". Rosato (Pd) ad Avvenire (p.6): "Il Patto del Nazareno era un'illusione, con questa FI non si va più da nessuna parte, nemmeno su temi istituzionali. Con il M5S si può aprire una nuova fase". Romani a Repubblica (p.4): "Disfatta su tutta la linea, colpa di Brunetta". Repubblica (p.2) evoca la politica del "doppio forno" per Renzi e rivela che sull'accordo Pd-M5S per la Consulta c'era la benedizione di Mattarella.
Domani M5S di nuovo contro il governo per la mozione di sfiducia alla Boschi per il caso Etruria. Slitta invece a gennaio l'altra mozione di sfiducia sulle banche, contro l'intero governo presentata a Lega, FI e Fdi (Corriere p.6). Vivace anche il fronte delle amministrative. Repubblica (p.15) rivela l'idea Vespa per Roma di Berlusconi. Altro nome testato nella capitale quello del generale Gallitelli. Archiviata l'ipotesi Marchini: "troppo divisivo". Stessa sorte per Sallusti a Milano: ora Berlusconi pensa a Stefano Parisi (Confindustria). A livello nazionale, invece porte aperte per Della Valle: "Lui in campo farebbe le scarpe al Pd" (Giornale p.13). A sinistra la Balzani in campo per le primarie: "Continuare l'opera di Pisapia, sbagliato cambiare". E chi perde dovrà sostenere il vincitore (Repubblica p.15).  

EUROPA
Oggi al via il Consiglio europeo. La Merkel, replicando alle richieste italiane, dà la linea al vertice: "Le sanzioni a Mosca restano e sulla Brexit no a cedimenti" (Corriere p.14) ma comunque Renzi va alla battaglia in Europa su migranti, terrorismo e Schengen (Stampa p.12 e altri). Intanto Libero (p.16) attacca la Cancelliera parlando di "doppio gioco coi russi: Berlino rinnova le sanzioni a Mosca ma poi amplia il gasdotto North Stream mettendo Renzi all'angolo". Armellini sul Corriere (p.30) commenta invece l'alleanza Italia-Gran Bretagna sul futuro dell'Europa parlando di "interessi reciproci" per cui "rilanciare un più stretto rapporto tra i due Paesi può essere utile".


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Commentario del 16.12.2015

IN PRIMA PAGINA
Renzi sulle banche: chi ha truffato pagherà (Stampa, Messaggero e tutti). E su Bankitalia e Consob il governo prepara la nuova vigilanza (Repubblica). Si accelera anche sulla riforma delle banche di credito cooperativo e sulla bad bank (Sole). Ma il centrodestra è pronto a sfiduciare il governo (Corriere). Repubblica: è la corrida dei demagoghi. Intanto l'Italia va in trincea contro il gasdotto North Stream che vuole Berlino (Repubblica) e manda più soldati in Iraq: in 450 per difendere la diga di Mosul (Repubblica e tutti). Gentiloni al Corriere: "Un intervento strategico". Contro Isis e Iran nasce la coalizione saudita (Stampa) ma per paura del terrorismo Los Angeles chiude tutte le scuole. Oggi però l'attenzione è sulla Fed – Borse europee in rally sull'attesa del rialzo dei tassi (Sole) – e sul ritorno di Star Wars: il kolossal sia con voi (Repubblica). A Roma invece niente soldi per il concertone: Tronca "spegne" il Capodanno (Repubblica). Ad Arezzo si è spento Licio Gelli, il venerabile dei segreti d'Italia (Corriere, QN).

ITALIA-ECONOMIA
Banche, Renzi al contrattacco: "Chi ha truffato dovrà pagare" (Messaggero e Stampa p.2 e tutti). Difesa a spada tratta del decreto –"abbiamo salvato banche e risparmiatori, finito il tempo delle leggi ad personam" – difesa meno netta delle Authority: "Da questa situazione si esce tutti insieme ma la commissione d'inchiesta verificherà le responsabilità". Per Repubblica (p.2) il governo pensa a una riforma della vigilanza di Bankitalia e Consob ma non subito. Tempi stretti invece per la riforma del sistema del credito cooperativo: "Le Bcc vanno accorpate" (Sole p.5 e altri) ha detto Renzi, rilanciando il modello del Crédit Agricole. Ma le Bcc frenano: "Non giochiamo ai piccoli banchieri, la confusione è pericolosa" (Sole p.4).  Patuelli (Abi) a MF (p.7): "Le banche non sono un pozzo di San Patrizio. I danni dei salvataggi ricadranno anche su altri istituti". Su Banca Etruria si moltiplicano le inchieste (Messaggero p.5, Corriere p.10). Il nuovo ad Bertola alla Stampa (p.5): "fremo causa agli ex vertici". Anche Banca Marche finisce nel mirino della Procura di Ancona. Nicastro a QN (p.5) nega fughe dei correntisti dagli istituti "in cura" ma anche prestiti ai risparmiatori: "Non abbiamo spazi di manovra. E comunque i 100 milioni previsti da Fondo interbancario sono una cifra congrua". Slitta però ai primi mesi del 2016 il decreto sui rimborsi ai risparmiatori "truffati": vanno definiti criteri, soglie e soprattutto il nodo arbitri (Messaggero p.4). Su tutti i giornali torna la manovra, al rush finale domani alla Camera: confermato l'addio alla Tasi sulla prima casa e le 6000 assunzioni nella sanità, anche se non è bastato a scongiurare lo sciopero dei medici di oggi (Corriere p. 13). Rafforzato il pacchetto sicurezza-cultura (Sole p.8), cancellata la tassa degli yacht. Ma anche stavolta c'è stato l'assalto alla diligenza: tra cori, bande, calciatori, fondo per la montagna è l'ora delle norme-mancia (Sole p.10 e altri).

ITALIA-POLITICA
Renzi sotto attacco per le banche si difende: "Noi abbiamo mandato a casa il cda con il padre della Boschi" (Corriere p.9). Ma cresce la preoccupazione per l'impatto sui consensi e soprattutto per un possibile avviso di garanzia al padre della ministro (Corriere p.9, Libero p.3). L'attacco al premier e al governo è concentrico, dagli insulti di Salvini – "Renzi infame" – alle stilettate di Letta, che parla di "moralità a intermittenza" (Repubblica p.2). Il centrodestra prepara una mozione anti governo per non unirsi a quella del M5S ma tra FI e Lega non c'è accordo su tempi e modi delle discussioni (Corriere p.8, Messaggero p.3). La Boschi sfida le opposizioni: "Votiamo subito, anche al Senato" (Repubblica p.4, Stampa p.2 e altri). Ma Renzi impone il silenzio al partito per gestire la vicenda in prima persona, pur essendo convinto che alla fine la mossa di FI si rivelerà un boomerang (Corriere p.9). Ma per il Giornale (p.7) Renzi difende la Boschi per salvare la sua poltrona. Libero, Giornale, Fatto all'attacco. "Renzi ha stravolto la direttiva Ue per dare uno scudo agli amministratori delle banche, e tra loro il padre della Boschi", le accuse di Libero (in apertura e a p.3). Quanto alla Boschi, documenti rivelano la sua partecipazione alla preparazione del decreto salva banche (Libero p.2). "Questo governo è un comitato d'affari", l'editoriale del Giornale. "Il pm che indaga su Banca Etruria è consulente del governo Renzi", la rivelazione del Fatto (in apertura e ap.2).
Altro fronte caldo, le amministrative. Ieri vertice ad Arcore tra Berlusconi, Salvini e Meloni ma il "mosaico" dei candidati ancora non c'è (Corriere p.16).

EUROPA
Consiglio europeo, Renzi in trincea contro il North Stream, è pronto a chiedere lo "stop al gasdotto che vuole Berlino" (Repubblica in prima e p.10), il raddoppio del gasdotto Germania-Russia (Sole p.24 e tutti) sul quale Roma è contraria dato che comporterebbe l'abbandono del South Stream, pipeline che avrebbe dovuto portare il gas russo in Ue passando per il Mezzogiorno italiano. Per Bellomo (Sole p.24) "la partita energetica è cruciale per l'Italia che rischia di restare alla periferia del mercato se tutto il gas russo passerà in la Germania". Altro elemento di scontro, la prosecuzione delle sanzioni alla Russia. L'Italia chiederà una verifica sugli affari con Mosca puntando allo stop della proroga delle sanzioni (Sole p.24 e tutti). Per l'ambasciatrice tedesca Wasum-Rainer al Foglio (in prima e p.6) "la Germania avrebbe auspicato che fossero rispettati gli accordi e che il rinnovo delle sanzioni proseguisse senza discussione come previsto. Anche perchè tornare al bussiness 'normale' con Mosca al momento è impossibile".

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