Commentario del 28.12.2015

IN PRIMA PAGINA
"Lo smog diventa un caso politico" (Corriere) e conquista le aperture dei quotidiani: Grillo e Salvini all'attacco, intanto scattano i divieti "tra le liti" (Stampa) e il governo studia una regia unica per contrastare il problema (Messaggero) mentre Pisapia "contro tutti" in un'intervista a Repubblica: "tutelo la salute". QN apre con un'intervista a Patuelli (Abi): "Merkel uccide l'Ue. Stop all'egemonia tedesca". Mentre Giornale e Libero vanno ancora all'attacco del governo: Renzi deve pagare il conto. Il Messaggero intervista il ministro Franceschini: "più direttori stranieri per i musei italiani. E sponsor per l'arte". Su tutti i quotidiani in grande evidenzia la riconquista della città caduta sotto il califfato: "l'Iraq caccia l'Isis da Ramadi" (Stampa), "la grande fuga dei miliziani dell'Is, svolta in Iraq" (Repubblica), "Torna la bandiera irachena" (Corriere). Su Italia Oggi la consueta classifica di fine anno sulle province: "In città piccole si vive meglio".

ITALIA-ECONOMIA
"La direttiva europea che mette a carico anche degli obbligazionisti subordinati i salvataggi bancari è del 2014 ed è stata recepita dall'Italia solo lo scorso novembre: quando le quattro banche hanno venduto le loro obbligazioni subordinate nessuno poteva sapere a cosa andava incontro. E' stata applicata una norma retroattiva": Antonio Patuelli (Abi) attacca la Ue sulle banche in un'intervista a QN (prima e p.2). Patuelli parla anche alla Stampa (p.17): "banche, nella legge punti da rivedere. Bisogna tutelare meglio i diritti violati dei risparmiatori. Le plusvalenze degli istituti in liquidazione vadano anche agli obbligazionisti". Ma secondo Repubblica (p.13) proprio sugli istituti da liquidare è ancora caos, "in fumo 1 miliardo di bond e solo 200 milioni di attivo". Il governo, infatti, vorrebbe più tempo per vendere le banche e si avvia verso il ricorso anti Ue (QN p.3) mentre il Tesoro è alla ricerca di più fondi per i rimborsi (Messaggero p.10), almeno 30 milioni. "Difendo Banca d'Italia e Consob. Ora avanti sul credito cooperativo" annuncia il responsabile economico Pd, Taddei, intervistato dal Corriere (p.13) che auspica anche l'accordo sulla bad bank: "sulle Bcc vogliamo intervenire in modo rapido e strutturale. Il governo ha gestito la crisi senza scaricare i costi sui cittadini. Bankitalia ha agito bene, i crac sono effetto della lunga recessione. Soci e obbligazionisti degli istituti salvati verranno suddivisi in tre categorie".
Proseguono le indagini, su Etruria "falsi in bilancio all'esame della procura, nel mirino tutto il cda" (Messaggero p.10): l'accusata basata sulle ispezioni Bankitalia. Sul Corriere (p.12) "i verbali manipolati per nascondere le maxiperdite": dati falsi e conflitti d'interessi non dichiarati. Libero e Giornale nuovamente all'attacco del premier e del governo: "così Renzi ha favorito le speculazioni su Etruria" (Libero prima e p.2), "ora il governo paghi i danni" (Giornale prima e p.12)
Su QN (p.4) il "flop" di Guerra, "il consulente di Renzi" sull'Ilva che ora rischia la svendita.  
Il Messaggero (p.9) intervista il ministro Franceschini: "musei e superdirettori, faremo altri concorsi. L'esperimento dei manager stranieri funziona, si va avanti. Per la Domus Aurea un fondo di 13 milioni, la riapertura promessa può diventare realtà".
Il Codacons lancia l'allarme sulle tariffe 2016: "stangata da 551 euro" (Messaggero p.11 e altri): aumenti in vista per trasporti e ristorazione, meno tasse sulla casa.
"Partecipate, riforma al via un terzo verso la cessione" (Messaggero p.13): nel decreto che il governo approverà a gennaio i criteri per la dismissione. Via società inutili, troppo piccole o in perdite per quattro anni su cinque. L'esecutivo si riserva comunque di salvare alcune aziende dalla tagliola. Regole a parte per le società quotate.

ITALIA-POLITICA
Matteo Renzi traccia un bilancio positivo del 2015 con 15 punti realizzati (elencati nell'editoriale de l'Unità in prima e p.5): dalle riforme all'aumento dei posti di lavoro, passando per il successo Expo. Ma il premier si attira "le critiche dell'opposizione" (Corriere p.14). Intanto però su unioni civili e cittadinanza, Renzi "corre" (Messaggero p.15): alla ripresa, prevista un'accelerazione del Pd sui due temi al Senato. Labate segnala però che "voto segreto e piazza cattolica" rappresentano le incognite per l'asse Pd-M5S sulla via del sì al ddl Cirinnà (Corriere p.14). Secondo Repubblica Renzi sarebbe anche pronto ad un rimpasto di governo: spazio alla sinistra, Errani viceministro e una donna Ncd al dicastero per le Regioni.
Intanto si ragiona in vista delle elezioni di primavera. Nel centrosinistra, Guerini rilancia sulle coalizioni di centrosinistra ma Fratoianni (Sel) replica: "insieme solo se il Pd fa cose di sinistra" (Repubblica p.16 e altri). E da Napoli parla Bassolino: "il partito non pensi a sconfiggere me ma de Magistris e M5S, io ce la posso fare". La Stampa (p.6) intervista Serracchiani: "dobbiamo migliorare la comunicazione, il M5S raccoglie il malessere. Loro parlano dei problemi ma non offrono soluzioni". Nel centrodestra, invece, Berlusconi accelera in vista delle comunali e Salvini va ad Arcore (Corriere p.15): Milano e Roma ancora incerte, situazione più semplice in altre città.
Panebianco nell'editoriale del Corriere (prima e p.35) si schiera a difesa dell'Italicum, "è il minore dei mali": se la Corte Costituzionale lo bocciasse non si riaprirebbero i giochi ma si avrebbe un sistema proporzionale puro "per la felicità di quei nostaligici i quali non hanno capito che senza i partiti forti e radicati della Prima Repubblica la proporzionale assicura l'ingovernabilità e, alla lunga, mette a rischio la democrazia".
Su tutti i quotidiani, il "duello sullo smog" (Corriere p.2) che diventa ormai un caso politico con Grillo e Salvini all'attacco: "il governo ora convoca i sindacati" (Corriere p.2) e studia una "regia unica" per gli enti locali (Messaggero p.3).  Galletti al Mattino (p.3): "basta agire in ordine sparso, ora più biciclette e sconti per i bus". E Pisapia replica a Grillo e Salvini: "Anni di lavoro per l'ambiente, su di me solo attacchi politici" (Repubblica p.2).

EUROPA
Proseguono le polemiche tra Italia e Germania sulle politiche Ue. Il presidente Abi, Antonio Patuelli, intervistato da QN (in prima e p.2): "Germania padrona, ora basta: così muore l'Europa. Condivido al cento per cento l'offensiva di Renzi che è un europeista e non può accettare una Ue germanocentrica". Sulla stessa linea anche Pier Ferdinando Casini che a Repubblica (p.11) spiega: "E' legittima la sfida di Renzi, ogni europeista convinto ritiene legittima questa battaglia contro l'Europa del rigore tuttavia credo che il premier sia troppo intelligente per sfidare la Merkel". Ira di Juncker e Merkel dopo gli attacchi del premier italiano (Repubblica p.11):  la Commissione avverte l'Italia che non ci saranno sconti su banche e deficit. Patuelli: "La Germania ha adottato un sistema con due pesi e due misure, ma un'Ue sbilanciata sugli interessi tedeschi è destinata sbriciolarsi. Bisognerebbe ripristinare la certezza del diritto dando all'Ue un inquadramento costituzionale: servono un Testo unico bancario, uno sulla finanza e uno sul diritto penale dell'economia". Intanto sulla presa di posizione di Renzi contro il gasdotto Nord Stream, arriva l'attacco di Libero (p.7) al premier: "Urla per il gas ma lascia i rubinetti alla Merkel visto che a settembre, quando bisognava agire, si sfilò".

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