Commentario del 27.12.2015

IN PRIMA PAGINA
Italia in ordine sparso contro lo smog (Corriere), l'Europa sotto il pericolo di attentati (tutti). Gentiloni a Repubblica: "L'Is pronto a colpire ancora". Alfano al Corriere: "Più vigilanza, senza paralisi".  Pinotti al Mattino: "Pace in Libia, guida l'Italia". Su tutti la strage di cristiani nelle Filippine. Il Papa:vergognoso silenzio (Messaggero). Sul fronte interno il pericolo è lo smog. Galletti a QN: "Ora il piano di trasporti sostenibile". Ma è polemica per i tre giorni senz'auto di Milano e la metro di Roma ferma per Natale (Stampa, Messaggero e tutti). Libero: macché ripartita, l'Italia è ferma nei metrò di Roma e Milano. Sul fronte politico attesa per l'incontro Renzi-Merkel: fra Italia e Ue è scontro su tutto, dalle banche all'Ilva (QN). Ma attaccare la Ue non ci conviene, scrive Giavazzi sul Corriere. Sul Sole il punto sull'attuazione delle riforme. Sulla Stampa Orlando annuncia una "rivoluzione" per il diritto fallimentare: tutela del patrimonio e tempi più stretti. Su Repubblica il Fisco "precompilato" per altri 10 milioni di italiani. Su tutti ancora il caso banche: nessun risarcimento dalle nuove banche (Corriere), nuova frenata anche sulla commissione d'inchiesta (Sole). Sul Messaggero la stretta sui rimborsi: tutelati solo i redditi bassi.  

POLITICA
Renzi:"Italia fuori dalle secche,la svolta c'è stata" (su tutti). "Macché ripartita, l'Italia è ferma nei metrò di Roma e Milano" attacca Belpietro sul Libero (in prima e a p.6). Secondo un sondaggio Ipr su QN (p.6) solo un italiano su 5 sente che la ripresa è arrivata: si spera nel 2016 e in Renzi. Maggioranza e governo appaiono stabili ma si danno ancora in crescita Lega e M5S. La Stampa (p.6) prevede un gennaio di rimpasti, sia nel Pd che nel governo. Su Repubblica (p.14) lo scoglio delle amministrative, "l'anno zero per Renzi": i sondaggi su Roma e Napoli sono infausti per il Pd, terzo nella capitale, quarto sul Golfo. Lotti in missione a Napoli per cercare un "anti-Bassolino", mentre a Roma si punta su Giachetti. Sul Messaggero (p.18) la mossa del Pd sulle adozioni gay: riforma insieme il M5S, isolando il Ncd. Sarebbe la seconda volta dopo l'intesa sulle nomine alla Consulta. Sacconi: "Inevitabili ripercussioni politiche".
Sul Giornale (p.5) il sondaggio della Ghisleri che consola Berlusconi: governo bocciato sull'economia, scuola, immigrazione e sicurezza e centrodestra unito al 32,9%, avanti al Pd (30,2%) e al M5S (27,5%). "Un sondaggio che incoraggia il progetto del cavaliere, ovvero la coalizione con Lega (al 16,1%) e Fdi (4,9%).

ECONOMIA
Su Repubblica (p.11) la direttrice delle Entrate Orlandi annuncia l'introduzione del precompilato anche per l'Unico persone fisiche , che riguarderà 10 milioni di contribuenti e il record da recupero di evasione: 14 miliardi. Intanto a Natale consumi in rialzo del 3% (Repubblica p.11) non succedeva da 8 anni.
Ancora in primo piano il caso-banche. Su Repubblica (p.8) il via alla vendita delle quattro nuove banche, con l'individuazione degli advisor. Gelata sui vecchi clienti: dai nuovi istituti non arriveranno risarcimenti (Corriere p.12), sono banche "nuove" a tutti gli effetti, senza pendenze in sospeso. Sul Messaggero (p.2) i paletti dell'Anac sui rimborsi ai risparmiatori: occorrerà dimostrare di essere stati raggirati e di aver perso una parte rilevanti dei risparmi. Occhio di riguardo per i meno abbienti. Nel decreto allo studio del governo anche indicazioni sui rapporti Anac-Bankitalia-Consob, il tema politicamente più delicato: obiettivo, evitare sovrapposizioni ma anche reciproche delegittimazioni. Sul Sole (p.5) i timori del Quirinale sulla commissione d'inchiesta e le cautele in casa Pd.

EUROPA
Fra Italia e Ue è scontro su tutto (QN in prima e a p.6). Dal caso banche a quello dell'Ilva tanti i dossier sul tavolo, a pochi giorni dall'incontro di Renzi con la Merkel. Ma attaccare la Ue non ci conviene, scrive Giavazzi nell'editoriale del Corriere (in prima e a p.31): sulle banche l'Italia ha preso decisioni giuste e rispettato le direttive Ue, deve far leva su questo, non aprire una nuova offensiva con Bruxelles. "Questo rigore uccide la crescita", la linea del premier: "ci faremo sentire, l'Italia è fuori dalle secche e vuole mutare la politica economica Ue che è basata troppo sul rigore" (Corriere p.15). Per il Giornale (p.4) Renzi va a caccia di alleati nella guerra all'Europa per creare un fronte di Paesi contrari ai diktat della Ue a trazione tedesca. "Lavoreremo per una Ue capace di liberarsi di tecnocrazia, legalismo e populismo" dice il sottosegretario Gozi ad Avvenire (p.10) mentre Gentiloni a Repubblica (in prima e p.2) sottolinea l'impegno italiano per "rafforzare un europeismo possibile che deve rispondere ai cittadini: le rigidità con cui si affrontano le questioni di politica economica rischiano di compromettere l'Unione europea". Quanto alla polemica con la Germania dice "condividiamo molti temi, non c'è nessun duello, ma sul caso del gasdotto chiediamo che vengano adottati per il North Stream  gli stessi criteri del South Stream". Su QN (p.6) parla l'eurodeputato dem Gualtieri: "Bisogna rivedere le politiche per la crescita e l'occupazione, ancora insufficienti. E completare l'unione bancaria".

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