Commentario del 15.15.2015

IN PRIMA PAGINA
Banca Etruria, vertici indagati per il dissesto (Corriere, Messaggero) mentre prende forma il piano del governo per i piccoli risparmiatori: rimborsi certi solo a mille di loro. Ma c'è il faro della Ue sugli aiuti di Stato (Sole). Intanto sulla vigilanza è gelo tra Palazzo Chigi e la Consob (Messaggero e tutti) mentre Bankitalia prepara una stretta sui piccoli istituti (Corriere). Draghi in pressing sull'Italia: "Smaltire subito i crediti deteriorati" (Sole e tutti). Il crack delle banche è un caso anche politico: "Sfiducia alla Boschi". Lei: non mollo (Repubblica). Fatto, Libero e Giornale contro gli affari di De Benedetti e dei renziani con le banche. Da Bruxelles la nuova linea Ue sui migranti: polizia europea ai confini e impronte prese anche con la forza (Corriere e tutti). A Berlino la Merkel frena sugli ingressi dei migranti e riconquista la fiducia della Cdu (Sole e tutti). Dagli Usa Obama rilancia sull'alleanza contro l'Isis: colpiamo duro, con l'Italia e gli altri alleati (Corriere, Repubblica e tutti). Intanto petrolio e Fed "strizzano" le Borse (MF): Milano a –2,4%.  Shopping Italia (Messaggero), Pininfarina ceduta agli indiani di Mahindra (Sole e tutti). L'Alfa tornerà in F1 (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
Banca Etruria, sugli ex vertici si indaga per conflitto d'interessi (Corriere e Messaggero in apertura e su tutti) mentre prende forma il piano dei rimborsi allo studio del governo (Corriere p.5 e tutti). A essere tutelati sarebbero solo le 1000 persone indicate dalle stesse banche come le più esposte, per un totale di 27,4 milioni di euro. Resterebbero esclusi altri 9 mila risparmiatori per un controvalore di 300 milioni di euro, con qualche chance di rimborso per 1.500 di loro. Ma l'utilizzo del Fondo di solidarietà da 100 milioni voluto dal governo potrebbe incappare nel veto di Bruxelles per aiuti di Stato (Repubblica p.4). Intanto è gelo tra Palazzo Chigi e Consob dopo l'intervista del presidente Vegas al Corriere in cui lamentava il mancato coordinamento col governo. "Ognuno faccia il suo, chi deve vigilare vigili", lo sfogo di Renzi (Corriere p.5, Messaggero p.2 e tutti).  Ora l'attenzione si sposta sulla commissione d'inchiesta, che non sarà governativa e neppure parlamentare ma monocamerale: sarà istituita a Palazzo Madama e investirà i soli senatori (Messaggero p.2). E investirà non solo le banche ma anche Consob e Bankitalia (Corriere p.6). Un tema da maneggiare con cura, tanto il risparmio quanto la commissione d'inchiesta scrivono Manacorda e Sorgi sulla Stampa (in prima e a p.29) e Gentili sul Sole (in prima e a p.5). Draghi: "Per le banche è finito il tempo dei salvataggi pubblici" (Stampa p.6) e invita il governo ad affrontare subito il nodo dei prestiti a rischio (Messaggero p.3). E sui crediti anomali in arrivo gli ispettori Bce nelle principali banche italiane ed europee (Messaggero p.3). Sul Corriere (p.3) la stretta di Bankitalia su centinaia di piccoli e medi istituti: obbligo immediato di mettersi in regola sui requisiti di capitale. Zanetti a Repubblica (p.4): "Consob e Bankitalia avvilenti, Padoan troppo evasivo". Si moltiplicano gli allarmi su ratio ed effetti del bail in. "E' contrario alla Costituzione, quelle norme vanno riviste" scrive De Mattia su MF (p.18). "Il bail in non difende i depositanti", ma i bilanci pubblici dai danni di operatori incauti scrive Paolo Savona su Italia Oggi e MF. La conseguenza è che il risparmiatore perde ogni protezione. Sul fronte della manovra stop al taglio dell'Irpef (Italia Oggi in apertura) via libera al leasing per la casa (Libero e Giornale in prima); per i pensionati arrivano mini aumenti (Messaggero p.7), per i medici (in extremis) i fondi per le assunzioni. Lorenzin a Repubblica (p.27): "I soldi dai risparmi delle Regioni".

ITALIA-POLITICA
Banche, M5S all'attacco della Boschi: "E' in conflitto di interessi" (Repubblica p.2). La mozione depositata ieri. Forza Italia e Lega pronte a fare altrettanto ma gli azzurri si spaccano sull'opportunità di votare con i grillini. La Boschi: "Non mi spaventano, vado avanti, mai lasciate le cose a metà" (Repubblica p.2 e altri). Ma il Messaggero (p.2) parla di ministro nervosa e intimorita dalla valanga di lettere di protesta e minacce che stanno inondando la famiglia. Il Pd fa quadrato intorno alla ministro: "Mozione immotivata". Renzi, stasera a Porta a Porta, dovrebbe annunciare le misure in manovra a difesa del risparmio mentre ieri è tornato ad attaccare i giornali: "Alla Leopolda in tanti ma si parla solo di banche" (Corriere p.6). Repubblica (p.2) parla di fase di appannamento di premier e governo e della necessità di un rilancio: la stessa Leopolda sembra arrivata al capolinea. Il centrodestra fa invece i conti col voto francese. Berlusconi parla di lezione utile anche all'Italia: non basterà essere uniti ma a guidare la coalizione devono essere i moderati (Repubblica p.18)"Il leader lo scelgo io e se non gli sta bene facciamo le primarie" la linea di Salvini. Posizioni opposte e perciò tabù al prossimo vertice di coalizione che Berlusconi dovrebbe tenere in villa con Salvini e Meloni, dedicato invece alle amministrative, col cavaliere che insisterà con i due leader perché si candidino a Milano e a Roma. Per Folli (Repubblica p.19) la lezione francese sarebbe da imparare anche in Italia ma qui, con l'Italicum il sistema elettorale sembra fatto apposta non per tagliare fuori le forze estremiste ma per favorirne il coagulo al secondo turno. Sul Corriere (p.16) le tensioni a sinistra su Milano: si va verso la gara a tre. Majorino non cede e attacca la Balzani: "Su di me dice cose bizzarre". Sull'Unità (p.5) intervista a Fassino: "La nostra gente ci chiede unità. Mi ricandido a Torino per finire il lavoro iniziato in questi anni".

EUROPA
Francia, dopo il voto delle regionali, Fn guarda alle presidenziali 2017: "Nessuno ci fermerà" (Repubblica p.16). "Battuti? Mai così forti" commenta la leader del movimento nazionalista (Messaggero p.12). Nonostante il "muro repubblicano" Fn ha rafforzato le sue posizioni ottenendo il record storico di voti - 6,8 mln - ma non ha conquistato regioni. E per Giacalone (Libero p.11) "è un bellissimo ko che inguaia Hollande e Sarkozy" mentre per Avvenire (p.19) la Francia "scarica" Le Pen ma non trova un vincitore. Fatto (p.13) parla di "paradosso francese": con salario minimo, pensioni, agricoltura e piccole imprese, Fn lancia un programma "per ceto medio e operai delusi dal Ps". Schulz a Repubblica (p.17): "Alla nostra Europa servono nuove misure contro i populismi". Intanto Paolo Becchi, commentando il voto francese al Tempo (p.7), dice: "Ha vinto il partito della Troika e della democrazia di facciata".
Immigrati, diktat dell'Europa all'Italia: "Prendere le impronte anche con la forza" (Stampa in prima e p.4 e tutti). Roma sotto accusa per i ritardi sugli hotspot. Alfano: "La procedura di infrazione è irragionevole". E sull'apertura dei centri di accoglienza dice "prima la redistribuzione". Mattarella agli ambasciatori: "Non si chiudano le porte dell'accoglienza altrimenti si cancellano le conquiste civili" (su tutti) mentre in Germania la Merkel lancia l'ultima sfida al congresso Cdu: "Meno arrivi ma nessun tetto, la solidarietà è un dovere" (Repubblica p.12 e tutti).

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