Commentario del 21.12.2015

IN PRIMA PAGINA
"Così farò da garante": sul Corriere intervista a Cantone che esclude interferenze con Consob e Bankitalia e promette "imparzialità ai risparmiatori. Non sarò una foglia di fico". E Renzi: "troppe banche, nel 2016 il Pil sale dell'1,6%" (Repubblica). Novità dall'inchiesta sul crac delle banche: "A capo dell'Etruria manager incompetenti e un direttorio ombra" (Repubblica). La difesa di Visco ieri in tv: "risparmi al sicuro" (Stampa), "non mi dimetto" (QN). Repubblica intervista Monti: "misi la Merkel all'angolo e lo scudo anti-spread salvò il sistema". Dagli esteri, "Il voto frantuma la Spagna" (Repubblica), "Rajoy, vittoria senza maggioranza" (Stampa): Ppe lontano dal 50% dei seggi, Psoe secondo con il 22%, boom di Podemos. Caos governo, verso coalizioni ibride. Sancheza apre a Iglesias: "dialoghiamo".
Sul Sole torna la classifica della qualità della vita, "vince Bolzano": Milano in seconda posizione, Roma arretra in sedicesima piazza, in coda Reggio Calabria preceduta da Vibo Valentia, Caserta e altre realtà del Mezzogiorno. Confermato il divario Nord-Sud.

ITALIA-ECONOMIA
"Non sono un parafulmine": il Corriere (prima e p.5) intervista Raffaele Cantone che spiega il ruolo negli arbitrati. "Non ci occuperemo della crisi del sistema bancario ma di casi specifici. Con Banca d'Italia e Consob non escludo si possano creare sinergie utili". Per Lamberto Dini (QN p.6) l'arbitrato a Cantone "è uno sgarbo. Ma Bankitalia ne uscirà pulita". Statera su A&F (p.10) saluta invece positivamente l'incarico a Cantone "ma Renzi dovrebbe anche dire che è di fatto la delegittimazione del governo nei confronti delle due autorità di controllo". Proprio Visco ieri sera si è difeso in tv:  "i risparmi degli italiani sono al sicuro. Mai pensato di dimettermi" (Corriere p.8), "Consob era informata, ha fatto ciò che ha ritenuto giusto". Secondo Libero (p.2) il governatore "inguaia Boschi senior e dichiara guerra al premier". Per il Giornale (p.3) "il vero scopo della partita è mettere la mani sulla Consob". Zanetti al Tempo (p.9): "Padoan ha esagerato nella difesa di Bankitalia".
Repubblica (p.11) intervista l'ex premier Mario Monti: "nel 2011 trattative dure, così salvai il credito". Per Monti "il tempo per preparsi al bail-in, approvato nell'agosto 2013, c'era tutto. La novità è che si fa leva sulla responsabilità degli individui e non sullo Stato che paga per tutti. Ma troppi strumentalizzano". E intanto si lavora alla riforma del credito. Per le banche di credito cooperativo si va verso il modello federale (CorrierEconomia p.8) ma Azzi al Messaggero (p.6) avverte: "no a riforme modello Agricole, le Bcc conservino l'autonomia". Credito cooperativo "al bivio tra una o più holding" secondo Repubblica (p.12).
Intanto ai pm arriva la relazione di Bankitalia: "nuovi indagati" (Corriere p.5). Il verdetto: "a capo dell'Etruria manager incompetenti e un direttorio ombra" (Repubblica p.12). Un pool di quattro magistrati dovrà esaminare le oltre cento denunce di correntisti. E il procuratore di Arezzo si difende davanti al Csm: "per me nessun incarico politico" (Corriere p.6), "da giuristi diamo pareri tecnici, nel mio caso mai sulle banche".
Il Premier Renzi ieri in tv ha rilanciato sul 2016: "Pil oltre l'1,5%" (Corriere p.11) e difende la manovra, "nessuna mancia". Ma il governo punta anche "a un milione di posti in più" (Stampa p.8). La Stabilità, intanto, è stata approvata dalla Camera: "i fondi Ue anche per i professionisti" (Corriere p.10): verso l'ok al Senato entro Natale. Per Padoan "passo avanti per lavoro e crescita". Ed ora "si apre la partita flessibilità" (Messaggero p.9). Boccia a l'Unità (p.3): "Bene su welfare e sicurezza, sul Sud siamo solo all'inizio". Mezzogiorno "dimenticato" accusa Della Loggia nell'editoriale del Corriere (prima e p.33).

ITALIA-POLITICA
Tutti contro tutti in Forza Italia (su tutti) e Verdini sfida Berlusconi: "molti altri presto da noi" (Repubblica p.16). Il capo di Ala sicuro di "raddoppiare i parlamentari" a gennaio e difende la Boschi: "non ha alcun conflitto". Sempre Repubblica racconta la "fila" da Verdini, da Lainati a Milo: "spiego a tutti che è l'ultimo treno". A confermare di essere in uscita è l'ex governatore del Lazio, Renata Polverini, intervistata da Repubblica (p.17): "sì, dialogo con Denis. In Forza Italia è tutto finito. Abbiamo offerto uno spettacolo a dir poco indecoroso". Carfagna al Tempo (p.5) smentisce la sostituzione di Brunetta e chiede "basta liti, così aiutiamo Renzi". Il Cav, intanto, prova a celare i problemi e "spinge il centrodestra: io in campo, siamo sopra il Pd" (Corriere p.13).  Ad attaccarlo però c'è anche Fitto intervistato da Libero (p.6): "fra Berlusconi e Renzi c'è un Nazareno privato. Silvio sbandiera il patto con la Lega ma nel retrobottega tratta ancora col premier. E' in questa maniera che FI è scesa da dieci a quattro milioni di voti".
Nel Pd si ragiona sulle amministrative. Serracchiani lancia Giachetti per le comunali a Roma  e l'ex radicale replica: "non potrei dire di no a Matteo" (Repubblica p.15). A Milano invece confermata la presenza di Sala alle primarie: "sarà corsa a tre" con Balzani e Majorino (Unità p.8).
Nel M5S parla Di Maio a Libero (p.4) che torna sulla polemica Etruria e lancia sospetti su Renzi e Boschi: "avevano una banca, dite la verità sui soldi. Mi appello al premier perché renda trasparenti i bilanci delle sue fondazioni. Sospetto risvolti economici nel suo legame con la ministra".

EUROPA
"La Germania è un freno, basta con questa non Europa": l'economista Fitoussi all'Unità (p.7) torna sulle polemiche Renzi-Merkel sulle politiche Ue. "Il merito di Renzi è aver detto che l'austerità uccide la crescita, quello tra Roma e Berlino è uno scontro sul futuro dell'Europa".
Elezioni in Spagna, il voto frantuma il Paese (Repubblica in prima e p.2 e tutti): primi i popolari di Rajoy ma 123 seggi non danno la maggioranza. L'ex premier assicura: "Proverò a formare un governo" ma la sua è una vittoria che sa di sconfitta (Stampa p.3). Psoe secondo con il 22%. Podemos terza forza, nel Paese è finito il bipartitismo. Caos governo, si va verso coalizione ibride ma il politologo Vanacloha Bellver alla Stampa (p.2) dice "nessun esecutivo di larghe intese, non fa parte della nostra tradizione". Podemos pronto a guidare un'alleanza a sinistra ma l'Europa punta a un patto socialisti-Pp (Corriere p.3).

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