Commentario del 23.12.2015

IN PRIMA PAGINA
Banche e Authority ancora nella bufera. Padoan, sul Foglio, fa mea culpa per aver evocato una "crisi umanitaria" ma accusa: "Crisi ingigantita dal populismo finanziario". Vegas (Consob): "Nessun errore, non lascio" (QN). Corriere e Messaggero anticipano la lettera di Bruxelles a Roma per stoppare il salvataggio in toto delle 4 banche. Patuelli (Abi) accusa la Ue: "Germania e Portogallo usano ancora aiuti di Stato" (Corriere). Tronchetti Provera le banche: "Prospetti più chiari sui rischi dei bond delle banche" (Sole). Intanto prende forma il decreto per i risarcimenti (Corriere) e riprende quota la commissione d'inchiesta. Renzi: si indaghi anche sui premier passati (Repubblica). Ma dopo la Boschi un altro ministro finisce nel mirino: Franceschini, per CariFe (Libero). Ieri intanto via libera definitivo alla manovra – meno tasse, più deficit (Sole) – e alla riforma Rai: cda snello e pieni poteri al ceo (Sole). Renzi si è preso anche la Rai, il titolo del Fatto. Mentana: "Se l'avesse fatto Berlusconi?". Arriva anche la legge sulla Green economy: incentivi alle aziende più pulite (Italia Oggi) e 300 euro di multa a chi getta la sigaretta per terra (Repubblica). Su QN Berlusconi in campo: "Senza di me vince Grillo". Su Repubblica il mistero dei 46 mila morti in più in un anno: così l'Italia torna al tempo di guerra.  

ITALIA-ECONOMIA
"Populismo finanziario": così Padoan in un'intervista al Foglio (in prima) definisce la polemica politica e mediatica in atto sulle quattro banche "salvate" dal governo, a fronte di un sistema "complessivamente solido" e dell'entità minima dei casi degli obbligazionisti colpiti. Ma fa mea culpa per l'espressione "crisi umanitaria" e rilancia sia sull'Europa che sul fronte interno. "In questi mesi i costi delle scelte europee per l'Italia stanno superando i benefici", "Merkel dovrà accettare compromessi" sull'unione bancaria come sul Nord Stream 2. E sul fronte interno Padoan promette "che il 2016 sarà l'anno degli investimenti, pubblici e privati". Ieri l'approvazione della manovra: meno tasse, più deficit la sintesi del Sole (in apertura e a p.2 e 3). Una manovra salita a 32, 33 mld (e il deficit a 14,6 mld) sul quale si attende il verdetto di Bruxelles per l'uso delle clausole di flessibilità (Sole in prima e a p.2). Italia Oggi (p.7) stronca la forma della legge, un unico articolo con 999 commi: "un caso di metastasi legislativa".  Il Fatto (p.19) la sostanza: è la manovra dei favori e delle mance. Ma l'attenzione è ancora sul caso-banche. Ieri da Mattarella Cantone e Vegas, che poi va in tv e si difende: "Errori sui bond? Non da parte nostra. La colpa è di chi non legge i prospetti" (Stampa p.6). Tronchetti Provera a Radio 24: "Servono prospetti più chiari per i risparmiatori" (Sole p.6). Sul Corriere (p.2) anticipazioni del decreto sui rimborsi: in 1000 avranno l'intera cifra perduta, altri 1.500 solo una parte. Corriere e Messaggero anticipano anche la lettera con cui Bruxelles stoppò la soluzione del governo che avrebbe messo a riparo tutti i risparmiatori dal crack. Patuelli (Abi) attacca: "In Europa una babele di norme. Germania e Portogallo usano ancora gli aiuti di Stato, risparmiatori italiani sfavoriti" (Corriere p.2).

ITALIA-POLITICA
Sulle banche mossa del Pd: "Serve l'inchiesta del Parlamento" (Repubblica in apertura e a p.2 e tutti). Smentendo le voci di un ripensamento di Renzi sulla commissione d'inchiesta, il fedelissimo Marcucci presenta una proposta di legge per una commissione bicamerale d'inchiesta sulle banche. "Ora si fa chiarezza ma partendo da lontano", la linea del premier che punta a ripartire dal 2000 tirando in ballo anche Berlusconi, Prodi, Monti e Letta (Repubblica p.2). Bankitalia irritata: "Ci umiliano e ci trattano come Sindona". Marcucci (Pd) a Repubblica (p.3): "Bisogna far luce, troppi risparmiatori sono stati danneggiati". Intanto Libero (in apertura e ap.3) chiama in causa anche il ministro Franceschini per i suoi interessi in CariFe: tra gli amministratori della Cassa di Ferrara il padre e il nonno. Nel centro destra mossa di Berlusconi, che a QN (in apertura e a p.2) dice: "Io costretto a restare in politica per evitare prospettive nefaste. Senza di me FI al 10%, centrodestra terzo polo e ballottaggio tra Pd e M5S. Per l'Italia sarebbe una sciagura". Berlusconi minimizza gli scontri interni al partito ma annuncia un "rinnovamento radicale dei vertici". E su Milano: "Stiamo ragionando su Del Debbio, Sallusti e Parisi. Quanto a Sala non vincerà nemmeno le primarie perché è un uomo del centrodestra". Ieri l'approdo di Bondi e Repetti da Verdini: "Con Alfano saremo alleati del Pd" dicono a Repubblica (p.13). Sul Fatto (in prima e a p.2) lo strano caso della ministro Guidi e le nomine "telefonate" dal padre Guidalberto. Sul Corriere (p.13) il sondaggio Ipsos sulle preoccupazioni degli italiani: crisi economica (ma meno dell'anno scorso), terrorismo (venti volte di più) e immigrazione. Al 28% piace Putin e il suo interventismo, con un sorpasso clamoroso su Obama.

EUROPA
Spagna, scenario politico complicato dopo le elezioni. Barcellona deciderà il destino di Madrid (Avvenire p.14): la Catalogna potrebbe diventare decisiva mentre Rajoy tenta di "avvicinare" i socialisti. Anche per la Stampa (p.14) i socialisti sono corteggiati da Rajoy, ma devono fare i conti con la voglia di governo e con la spina Podemos. Intanto agenzie di rating e Ue pronosticano disastri economici se non si raggiunge un'intesa sul governo ma per Libero (p.12) è un "ricatto": la storia ha dimostrato che le economie possono prosperare anche senza un governo.
Migranti, un milione di profughi in Europa: secondo il rapporto dell'Oim, nel 2015, sono arrivate 1.005.504 persone, quattro volte in più del 2014 (Stampa p.10 e altri). Italia al secondo posto per dopo la Grecia. Oltre 3600 i morti in mare. Renzi dice "basta slogan, non c'è nessuna invasione" (Stampa p.8).

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