Commentario del 30.12.2015

IN PRIMA PAGINA
Renzi sfida tutti (Avvenire): "Le riforme o il voto" (QN). Nel 2016 go big or go home (Foglio). Sul Messaggero la road map per anticipare le Politiche al 2017. Quotidiani divisi sulla conferenza stampa del premier: "solo chiacchiere e distintivo" per il Giornale. "E' l'Italia che va" per l'Unità. Su Libero e Fatto "tutte le bugie di fine anno su lavoro, banche, Pil e scuola". Il ministro Giannini: in primavera concorso per 64 mila insegnanti (Avvenire). La Boldrini al Mattino: "Sulle unioni civili basta veti e rinvii". Sempre in primo piano anche la "beffa" dello smog: cresce pure coi blocchi (Avvenire, Libero). A Roma flop targhe alterne. A Milano nuovo blocco (Messaggero). Rifkin: le soluzioni in mano alle Regioni (Messaggero). Il piano del governo: bus e limiti per riscaldamenti e velocità delle auto (Sole). Il Foglio controvento: smog chi? E' in calo da 30 anni grazie alla tecnologia ma non si dice. Su tutti l'arresto di due jihadisti in Belgio - preparavano attentati a Capodanno – e l'uccisione, in Siria, della mente dell'attentato al Bataclan. Su tutti anche il lancio del nuovo film di Checco Zalone – "sempre più feroce con i vizi italiani" (Messaggero) – e la scoperta dell'amianto nel vecchio Das: tredici anni di rischi per i bambini (QN).

ITALIA-ECONOMIA
"Il 2015 positivo, tornato il segno più" (Sole p.2): è la sintesi "economica" del Renzi pensiero. "Il 2014 è andato meglio del 2014 e delle nostre previsioni", col pil a +0,8%, con 300 mila posti di lavoro in più grazie al Jobs Act e un Paese finalmente stabile. Il premier dà per scontato l'ok Ue ai conti, difende il sistema bancario (Sole p.3), promette rimborsi ai risparmiatori truffati ma ridimensiona la questione della commissione di inchiesta. Poi annuncia tagli alle pensioni d'oro – "ma dopo ampio dibattito" – e lo stop alla vendita dell'Eni: "Non possiamo privatizzare a dismisura". Brunetta lo stronca: "Per Renzi 2015 tutto rose e fiori ma il Paese vero arranca. Realtà batte premier 4 a 0". Per Sole (in prima e a p.3) e Stampa (in prima e a p.27) il premier ha ragione nel rivendicare un miglioramento dell'economia italiana, e anche nell'essere prudente sul taglio delle tasse così da mostrare un "Renzi realistico", anche alla luce delle tante partite aperte con la Ue. Libero (in prima e a p.7) e Fatto (in prima e a p.3) lo smentiscono su pil, debito, spending review e occupazione. Per Libero (p.7) l'Italia ha recuperato davvero solo sulla produzione industriale ma per merito delle industrie: "politiche industriali con questo governo non se ne sono viste". Per il Giornale (p.3) su pil, lavoro e fisco è l'Italia che va a rilento mentre l'Europa corre. Dall'Istat dati in controtendenza: a dicembre lieve calo della fiducia delle imprese e dei consumatori (Sole p.10). E la ripresa dell'occupazione, almeno nel 2014, ha escluso il Mezzogiorno (Sole p.13).  
Sul fronte delle banche, la promessa di Renzi ai risparmiatori – "faremo di tutto perché possano riavere i loro soldi" – si scontra con il tetto stabilito in manovra (Corriere p.8). E slittano i tempi dei rimborsi (Repubblica p.13). E mentre si avvicina l'entrata in vigore del nuovo sistema di gestione delle crisi bancarie, sul Sole (in prima e a p.6) Guiso e Zingales firmano un appello al governo perché chieda una moratoria sui bail in: "Troppo diversa la situazione italiana da quella del resto d'Europa, per sanare l'anomalia serve tempo, diversamente si rischia la contrazione del credito".
Sul Messaggero (p.11) il ddl che rivoluziona il diritto fallimentare: stop ai fallimenti, arriva il negoziato assistito.

ITALIA-POLITICA
"Se perdo il referendum avrò fallito e andrò via" (Repubblica e Stampa p.2). E' la sintesi "politica" della conferenza stampa di fine anno di Renzi, convinto però di farcela a ottobre 2016 sulle riforme e nel 2018 alle Politiche: "Il Pd vincerà al primo turno". Quanto alle amministrative di primavera "si sceglie il primo cittadino, non il primo ministro". La road map del governo continua con le unioni civili – "ci saranno anche le adozioni"– lo ius soli, il servizio civile. La marcia di Renzi, invece, finisce a Palazzo Chigi: "Dopo il premier, niente più incarichi" (Corriere p.2). Intanto però rispolvera slide e "gufetti" per rispondere ai critici (Repubblica p.4) e con i sindacati finiscono nel mirino anche i giornalisti (Corriere p.5). Per il Messaggero (p.3)il premier cercherà di bypassare le amministrative limitando i danni, sbancare le urne al referendum e puntare alle elezioni già nel 2017. Per la Stampa (p.4) trasformare il referendum sulla riforma del Senato in un plebiscito su se stesso è un azzardo: il fronte del "No" oscilla tra il 60 e il 64%, quello del "Sì" tra il 34 e il 37%. Ad oggi, secondo l'Istituto Piepoli, la fiducia in Renzi è al 39%. Per Sole (p.2) e Corriere (p.3) il diktat referendum e dimissioni è la sfida che serve a Renzi per smarcarsi dalle amministrative. Anche Folli su Repubblica (in prima e a p.38) parla di strategia del plebiscito – o me o il caos – ma Renzi ieri è apparso stanco e provato. Forse è la paura "di aver smarrito la magia dei primi tempi". Gotor al Corriere (p.3): "Renzi pedala a vuoto. E' prigioniero di un modulo che ha stancato.Il suo è un populismo democratico che si nutre di antieuropeismo". Berlusconi: "Governo senza maggioranza legittima, Renzi presidente abusivo" (Giornale p.4). "Tocca a me il miracolo contro questa banda di sfasciacarrozze" (Corriere p.12). Salvini: "Renzi è un bugiardo, voglio mandarlo in esilio o a casa il prima possibile". (Messaggero p.3). Per Renzi primo scoglio del 2016 saranno le unioni civili, non solo per l'opposizione del Ncd ma per i rapporti con il mondo della Chiesa (Stampa p.4).
E domani sarà il turno del discorso di Mattarella: nel suo primo messaggio agli italiani più vita, meno politica (Stampa p.5).

EUROPA
"La crescita è ancora deludente: va stimolata" scrive Christine Lagarde sul Sole (in prima e a p. 23) Per la direttrice del Fmi il 2016 sarà un anno deludente e incostante per la crescita globale, ostacolata da una bassa produttività, dall'invecchiamento della popolazione e dagli strascichi della crisi finanziaria e globale. In Europa pesano anche il debito elevato, gli investimenti bassi e la debolezza delle banche. "Bisogna investire di più e in modo efficiente" la "ricetta" del Nobel Michael Spence (Sole in prima e a p.23): gli investimenti pubblici sono al di sotto del livello necessario a sostenere una robusta crescita. Sul Messaggero (p.10) la lettera di Draghi alle banche sottoposte a vigilanza europea (tra cui le 13 italiane): "Stretta Bce sui dividendi ai soci a tutela del capitale". Il presidente della Bce richiama l'attenzione sulle posizioni di capitale non solo attuali ma anche prospettiche, dopo che già a Mps e a Carige i vigilanti europei hanno vietato di dare dividendi, così da preservare il patrimonio.

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