Commentario del 2.12.2015

IN PRIMA PAGINA
Frena il Pil, effetto paura sulla ripresa (Repubblica, Corriere), a rischio l'obiettivo 0,9% (Sole): è "Jobs Crac" per il Fatto. Da Padoan sì al credito d'imposta sulla ricerca (Sole) mentre Boeri annuncia pensioni choc per i trentenni (Libero): lavoreranno fino a 75 anni e prenderanno il 25% in meno. Altro fronte, gli statali licenziabili (Messaggero): la Cassazione estende alla Pa le regole dei privati ma il governo replica: le tutele dell'articolo18 restano. Giannino sul Messaggero: occasione mancata per cancellare un privilegio. Su tutti, l'arresto della cellula terroristica tra Italia e Kosovo, quattro i fermati: avevano il Papa nel mirino (Messaggero). Ieri paura anche a Instabul per una bomba alla metro (Stampa). Berlusconi al Corriere: "Basta prudenza. Coalizione Onu per battere l'Isis". Su Repubblica il caffè e il giornale pagati col bancomat: i commercianti si ribellano.

ECONOMIA
"L'Italia cresce meno del previsto. Disoccupazione, minimo da tre anni" (Corriere prima e p.2 e tutti), Renzi annuncia: "chiuderemo a +0,8%" (Messaggero p.2). Ottimista sull'occupazione il giuslavorista Del Conte, padre della riforma, intervistato da QN (p.2,3): "pochi assunti? E' solo il primo round. Ora ci concentriamo per recuperare gli inattivi". Per il leader dei giovani industriali Gay ci sarà spazio per i giovani "con la piena ripresa. Ora hanno più chance gli over 50" (QN p.4). Sui conti "la linea Padoan sul Pil sta crollando" attacca il Fatto (p.3) che vede un 'buchetto' da 1,6 miliardi di deficit. "Se l'economia frena il vero rischio sui conti sarà nel 2016" avverte Pesole sul Sole (p.3). Altro doppio allarme ieri sul sistema-pensioni da Ocse e Boeri (MF p.6): "beffa degli under 40" (Stampa p.2), al lavoro fino a 75 anni e con il 25% in meno.
Intanto in Parlamento riesplode la battaglia sul bancomat: "pagamenti con carta e Pos sotto i 30 euro. I negozi: per noi è una stangata" (Corriere p.3 e altri), un emendamento del Pd elimina il limite dei 30 euro e riduce le commissioni. Sempre sul Corriere (prima e  p.31) Alesina e Giavazzi ricordano che i 4 commissari alla spending che si sono alternati negli ultimi anni hanno prodotto "pressoché nulla" e propongono un confronto con la Gran Bretagna che continua a tagliare nonostante l'economia abbia ricominciato a crescere. E intanto si apre il caso dell'art.18 per gli Statali: il governo replica alla sentenza della Cassazione che limita la protezione e garantisce, "le tutele restano".  "Giusto avere le stesse regole del privato, basta con i privilegi" dice il giuslavorista Tiraboschi al Messaggero (p.3): "i giudici hanno dato una indicazione precisa". Marro sul Corriere (p.2) descrive un quadro fatto di "liberalizzazioni in ritardo e pochi investimenti" anche se in tre anni sono 900mila in più gli occupati sopra i 50 anni.
Il Mef fa sapere che dalla disclosure arriva un gettito di 3,8 miliardi (MF p.9), "un flop" per Libero (p.2). Ancora calda la polemica sulle banche. Il Fatto (p.16) accusa Bankitalia di presunte responsabilità sulle quattro banche per le quali si è reso necessario il salvataggio. Messina (Intesa) accusa: "di bad bank in Italia si è parlato pure troppo" (Messaggero p.15)
Bordata a Marchionne da Montezemolo: "Ferrari è il bancomat della Fca" (Messaggero p.16), ma il manager intanto "rilancia l'idea GM" (Repubblica p.7) e annuncia l'incontro con Mary Barra.

POLITICA
Sul Corriere (p.5) intervista a Berlusconi: "Pd e 5 Stelle al ballottaggio? Un incubo, voterei scheda bianca. I grillini non sono in grado di amministrare le città, figuriamoci il Paese". Su Italia Oggi (p.2) e Unità (p.7) due sondaggi: per il primo "Renzi resta ancora sopra il 30%", per il secondo M5S al 28%, Pd stabile al 32% e Lega ancora al 14,5%. Sul Corriere (p.9) intervista anche a Bersani: "rischiamo di perdere senza il centrosinistra largo. Il problema non è il grillismo ma la destra. Farei correre anche Fassina in vista del voto nella Capitale". Intanto a Roma, il Pd aumenta il pressing su Giachetti che però è cauto: "ho sempre corso per vincere" (Corriere p.9). Gabrielli si chiama fuori dalla corsa: serve un politico romano. Lui punta a guidare la Polizia (Corriere p.8). Per Milano, oggi Pisapia da Renzi: "gli chiederò se ha già scelto Sala, ma il candidato si decide dal basso" (Corriere p.6). Per Repubblica (p.19) la "mossa di Renzi" su Milano è un manifesto per Sala di politici e società civile, così si capirà "che non è divisivo".
"Consulta, fumata nera numero 28. Si rivota oggi e Pitruzzella rinuncia" (Corriere p.11 e tutti). Ainis sul Corriere (p.31) invoca "soluzioni disperate" con il sorteggio dei 3 giudici mancanti. In fibrillazione anche il Pd.

EUROPA
Hollande-Obama, pronte le richieste agli alleati per la coalizione anti-Isis (Stampap.4): chiederanno caccia e forze d'élite, e all'Italia un contributo dell'intelligence sul terreno. Germania e Gran Bretagna si preparano ad andare in guerra (Unità p.8): si del Bundestag all'invio di 1200 uomini, oggi atteso voto inglese, Intanto Obama prova a mediare tra Putin e Erdogan chiedendo "unità contro il Califfato" (Repubblica p.2) ma Ankara attacca Putin: "Non colpisce gli jihadisti" (Messaggero p.6). In Europa si studia un meccanismo di maggiore integrazione tra le forze di polizia. Il ministro Orlando sul Sole (in prima e p.12): "Serve accompagnare l'integrazione delle intelligence con un analogo processo nella giurisdizione creando una Procura Ue", si lavora anche ad un piano contro i foreign fighters (Avvenirep.4). Svolta in arrivo anche sulla Libia: dopo la richiesta di accelerazione di Obama, Renzi annuncia l'apertura a Roma di un tavolo che abbia come modello il summit di Vienna sulla Siria (Stampa p.4) ma dice no, per ora, ai raid (Messaggero p.6) ma cresce la paura a Sirte, città diventata la nuova sede del Daesh nella quale si pianificano attentati (Libero p.8). Turchia sconvolta da un'attacco-bomba nella metro a Istambul che ha provocato 4 feriti (su tutti). Erdogan si prepara a blindare il confine con la Siria.

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