Commentario del 22.12.2015

IN PRIMA PAGINA
Mattarella: "Episodi gravi, il risparmio va tutelato" (Sole). "Ora serve la verità" (Repubblica). Ma blinda Bankitalia (QN) e dice no a conflitti fra poteri (Stampa). Renzi verso un ripensamento sulla commissione d'inchiesta (Messaggero). Vegas sul Messaggero difende la Consob e avverte Cantone: per gli arbitrati sui rimborsi coordinamento unico fra Authority. Su Repubblica il crollo della fiducia degli italiani verso le banche. Libero, Giornale e Fatto continuano a martellare su Banca Etruria, Bankitalia, il padre della Boschi e il pm di Arezzo. Intanto il Portogallo salva due banche in crisi: sul Sole lo spettro del bail in e il rischio disparità. In Spagna la crisi è politica. Rajoy: ho vinto, tocca a me (Repubblica). Podemos, prove di alleanza con i socialisti. "Mai con Rajoy" (Stampa). Giù la Borsa di Madrid, tensione sugli spread (Sole). Renzi sul Financial Times scarica Rajoy – "Sembra l'Italia di ieri" - e va all'attacco della Merkel: "L'Europa deve essere al servizio di 28 Paesi, non di uno solo".  

ITALIA-ECONOMIA
"Banche, episodi gravi. Il risparmio va tutelato. Ora accertare la verità" (Repubblica, Messaggero p.2, Sole p.5 e tutti): in primo piano gli "auguri" del presidente Mattarella, con ampi riferimenti alla crisi che investe sistema bancario e delle Authority. Dal Capo dello Stato richiamo alla "lealtà tra le istituzioni" e difesa della Banca d'Italia (Stampa p.2). Uno "scudo contro la delegittimazione di Bankitalia", scrive Repubblica (p.2). Una moral suasion che convince Renzi ad abbandonare l'idea di una commissione d'inchiesta e a pensare a una più blanda commissione d'indagine, per il Messaggero (p.2). Zanetti (Sc) non è d'accordo: "Non è il momento della fiducia a scatola chiusa. Con tutto il rispetto per Bankitalia, il Parlamento viene prima" (Repubblica p.3). Intanto, dopo Bankitalia, anche la Consob si difende: in un colloquio col Messaggero (p.3) Vegas si difende dalle accuse sulle omissioni di azioni e controlli su Banca Etruria e mette in guardia l'Anac di Cantone: "Sugli arbitrati serve coordinamento". Su Repubblica (p.4) Diamanti sonda la fiducia degli italiani sugli istituti di credito: ormai sono affidabili solo per il 16% (Repubblica p.4). Intanto, mentre continuano le rivelazioni sui rovesci di Banca Etruria – "Boschi senior rimase al vertice nonostante i dubbi di Bankitalia" (Stampa p.3, Corriere p.5 e altri) – fa discutere il salvataggio con fondi statali di due banche portoghesi sotto la regia della Ue (Sole p.6 e altri): tutto secondo le procedure, ma rischi di disparità ci sono, scrive il Sole (p.6).
Oggi al Senato il via libera (con fiducia) alla legge di Stabilità. Renzi: "Altro che marchette, c'è un disegno organico". Sul Sole (p.10) la "dote" infrastrutture: 2,4 mld da spendere già nel 2016 su scuole, strade e periferie. Su QN (p.27) intervista a Delrio: "Il Paese era senza strategia, ora ce l'ha: potenzieremo il ruolo dell'Italia come hub tra Europa e Mediterraneo". E per superare il gap dell'Italia piano strategico su strade, porti, ferrovie e aeroporti.

ITALIA-POLITICA
Renzi "scarica" Rajoy – "chi sta al fianco delle politiche di rigore perde il posto" – e torna ad attaccare la Merkel: "L'Europa deve essere al servizio di 28 Paesi, non solo di uno. Ciò che è valido per l'Italia deve esserlo anche per la Germania". Lo fa dalle colonne del FT, in un'intervista ripresa da Corriere (p.11), Repubblica (p.12) e altri. E sul voto spagnolo si apre un fronte interno al Pd. "Sia benedetto l'Italicum, che ci darà un vincitore certo e stabilità". "Sono radicalmente in disaccordo con Renzi – la replica di Bersani – la governabilità non può essere una camicia di forza. Io sono per il doppio turno di collegio" (Repubblica p.12 e tutti). Per le riforme spinge anche Mattarella, mettendo in guardia dal conflitto tra poteri: "osservo soltanto che il senso di incompiutezza rischierebbe di produrre ulteriori incertezze e conflitti". Per il Corriere (p.3) è la "benedizione dell'engineering costituzionale di Renzi" (Corriere p.3
Nel centrodestra è ancora scontro sulla leadership. Salvini: "Spetta a noi la guida della coalizione" (Repubblica p.16). "Nel 2016 arriveremo al 20%". Poi lancia un nuovo appuntamento di piazza il 28 gennaio a Milano, per la prima volta di Marine Le Pen in Italia. Ma il tema ora è la mozione di sfiducia al governo: "Voglio vedere il 19 gennaio quanti forzisti saranno in aula". Berlusconi si eclissa, scrive Repubblica. Il Giornale, all'opposto: "Da gennaio in campo. Centrodestra al 32,5%, con me potrebbe crescere di altri 10 punti". A Milano Sala in campo - "Il Pd è il mio partito di riferimento. Sono un esterno che vuole parlare di Milano, non assocerò il mio nome a categorie politiche nazionali" dice a Repubblica p.13). Nel centrodestra, invece anche Parisi dice no a Berlusconi (Libero p.8).

EUROPA
Spagna a rischio paralisi dopo il voto (Repubblica p.8 e tutti). Cade la Borsa di Madrid (-3,6%) tensione sui bonos (spread a 124). Nessun contagio con Piazza Affari (Sole p.3). Rajoy tenta il bis e chiama i socialisti ma il Psoe si divide sulle alleanze: "Né con la destra, né con Podemos" (Repubblica p.8). Rajoy sonda anche Ciudadanos ma la loro linea era anti-governo (Corriere p.6). Podemos strizza l'occhio ai socialisti (Stampa p.6): "Nessuna linea rossa, è il momento di un compromesso storico". Ma i "vecchi" del Psoe sono contro l'asse a sinistra. Lo scrittore Savater a Repubblica (p.10): "Affidarsi a Podemos è un rischio. Popolari e socialisti cerchino l'intesa". "Rajoy prima e Sàanchez poi cercheranno una maggioranza ma falliranno – dice il politologo Vallespin – meglio un patto parlamentare tra Popolari senza Rajoy e Ciudadanos" (Repubblica p.9). In Europa bipolarismo al tramonto, l'analisi di Panebianco sul Corriere (in prima e a p.9). Il modello politico tradizionale è esaurito, ora va di scena l'instabilità. Ricolfi al Giornale: "In Europa chi vince le elezioni lo decide soltanto il caso. Populismo e astensionismo non sono mali assoluti. Paghiamo la pochezza dei governanti e lo scarso senso civico". Renzi ai dem: "E' la Spagna di oggi, sembra l'Italia di ieri. Sia benedetto l'Italicum che ci darà un vincitore e stabilità".

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