Commentario del 4.12.2015

IN PRIMA PAGINA
Draghi taglia i tassi e allunga il Qe ma delude i mercati (Sole, Repubblica e tutti). Roubini a Repubblica: "Prudenza obbligata, la fine dell'austerity metterà tutto a posto". Fortis sul Messaggero: "L'Europa si svegli, la Bce non basta". In Italia stabile il reddito delle famiglie ma crescita debole (Corriere). E sulle pensioni la bomba dello squilibrio giovani-anziani (Messaggero). La Fornero al Mattino: "Per vincere le ingiustizie, reddito minimo a over 50 e giovani". Confindustria lancia l'Italia come hub europeo del gas (Sole). Sul Sole la ricetta di Salvini su tasse, Europa e welfare. Sul fronte politico Consulta ancora bloccata, si vota a oltranza (Mattino). Grasso: ora cambiare metodo (Sole). Ma l'attenzione è sulle amministrative. Balzani contro Sala: "Milano non è un cda" (Corriere). Per la strage Usa, si indaga per terrorismo (Corriere e tutti). Libero: "Toh, i bastardi sono islamici". Sulla Stampa i piani italiani per la Libia: droni, intelligence ma niente truppe. Romano a QN: Renzi non lasci la Libia agli inglesi.

ITALIA-ECONOMIA
Draghi in campo per sostenere la ripresa ma delude i mercati (Repubblica p.2 e su tutti): l'allungamento del Qe fino a marzo 2017 e il taglio sul tasso dei depositi, un'operazione da 1500 miliardi, non bastano a infiammare le Borse, ieri tutte in negativo. Bruciati 250 mld. Rossi (Bankitalia): "Misure importanti, il mercato capirà" (Sole p.2). Roubini a Repubblica (p.3): "Prudenza obbligata, la situazione sta migliorando, ci sono buone prospettive per il 2016". Sul Corriere (p.10) parla l'ex ceo di Pimco El-Erian: "La Bce non mi ha deluso ma ora i governi si muovano". Per l'Italia attesa una spinta a export e mutui alle famiglie ma la vera ripresa resta ancora lontana (Repubblica p.4). Bankitalia stima il pil allo 0,8%. Si ferma la caduta del reddito degli italiani ma la metà delle famiglie vive con 2.100 euro al mese. E tra i pensionati il 40% non arriva a 1.000 euro. A frenare l'Italia la burocrazia – sul Corriere (p.21) il caso del centro commerciale da 1,4 mld per Milano fermo da cinque anni – e l'illegalità. Le pistolettate all'imprenditore napoletano della pasta Moccia – scrive Fubini sul Corriere p.31 – scoraggiano imprese e investimenti più di quanto non spinga in direzione opposta la Bce. Dibattito aperto anche sulle pensioni: "una bomba lo squilibrio giovani-anziani" scrive Giannino sul Messaggero (p.26). Fornero al Mattino (p.3): "Sistema sostenibile solo se si agisce sul piano occupazionale. Per vincere le ingiustizie reddito minimo a over 50 e giovani". In evidenza anche il crack delle 4 banche locali "salvate" dal governo. Su Fatto e QN la rabbia di azionisti e risparmiatori traditi: "Faremo causa a Bankitalia". Su MF (p.4) parla Nicastro, che presiede le "new bank": "Ci sono già offerte per le banche salvate. A febbraio via alle cessioni". Intanto alla Camera avanza il "salva-risparmiatori" (Sole p.10): governo pronto a tutelare i risparmiatori fino a 30 mila euro.

ITALIA-POLITICA
Tregua nella guerra per la Consulta, ma dal 14 dicembre voti a oltranza finché non si eleggono i tre giudici. La sinistra Pd apre al M5S: possibile il "sacrificio" di Sisto (FI) (Sole p.28). Mattarella deluso prepara un appello all'unità (Messaggero p.13). Ma l'attenzione dei più è sulle primarie in vista delle amministrative. Milano al via, con la Balzani già in campo: "Sala corre? – dice al Corriere p.12 – A me piacciono le sfide. Ma Milano non è un cda". Sinistra divisa. Fassina pronto a votare Sala: "Se vince le primarie lo sosterremo" (Repubblica p.19). Fratoianni (Sel) no. Nella capitale candidature rinviate al 2016. Giachetti alle strette: "Se Renzi me lo impone non ho scampo" (QN p.13). A destra tentenna anche la Meloni, a Napoli l'unico in campo a sinistra è Bassolino. La Camusso al Mattino (p.4): "Conosco la sua storia ma non giudico. Spero che i lavoratori vadano a votare alle primarie". "Tasse, Europa, welfare": sul Sole (p.31 con richiamo in prima) il programma di Salvini per il centrodestra. Meno tasse – con un'aliquota unica al 15% e l'abolizione progressiva di tutte le tasse legate al reddito reale – meno Europa, meno Stato, più aiuto a famiglie e imprese, più garanzie ai cittadini senza lavoro, senza reddito e senza pensione, più sicurezza.

EUROPA
Proseguono le tensioni Russia-Turchia: Putin avverte Ankara "Pagherà per il jet abbattuto. Non se la caverà con le sanzioni ma non ci armeremo" ( su tutti). Erdogan, dopo le accuse dal Cremlino sui rapporti con l'Isis, replica: "Mosca compra petrolio dai terroristi per conto di Assad" (Stampa p.7). Intanto in Siria proseguono i bombardamenti, primi raid inglesi sul petrolio del Califfato, i caccia della Raf partiti da Cirpro dopo il sì del Parlamento (Repubblica p.10 e tutti) e il Callifato avverte Londra: "Vi colpiremo" (QN p.10).  L'ex capo della Nato, George Joulwan, a Repubblica (p.1): "Serve un comando unico tra gli eserciti per battere la jihad". Oltre alla Siria, l'altro scenario caldo è la Libia. Il 13 dicembre conferenza a Roma che dovrebbe dare alle Nazioni Unite il mandato per la missione di pace (Fatto p.16). Per la Stampa (p.8) l'obiettivo di Italia e Usa è coinvolgere l'Egitto nel processo di pacificazione. Intanto si muove l'intelligence italiana ma esclusa la presenza di militari sul terreno (Stampa p.8) ma il Giornale (p.12), riprendendo un'indiscrezione del Foglio, parla della presenza di soldati già in Libia e si chiede se si stia andando verso un intervento militare.  L'ambasciatore Romano a QN (p.11): "Renzi si faccia sentire, o sulla Libia deciderà Londra".

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