Commentario del 31.05.2022

PRIME PAGINE
Petrolio, la Ue trova l'intesa (Corriere). Petrolio, embargo sulle navi, Draghi cauto: crea squilibri (Messaggero). Petrolio, sì all'embargo Ue, via alle sanzioni più dure (Repubblica). Orban tiene l'Europa in ostaggio (Stampa). Sanzioni e petrolio, la Ue resta divisa (Sole). L'estrema sanzione (Manifesto). Sos Ucraina. Si rubano un terzo degli aiuti (Libero). Ora Biden mette il freno a mano sui missili a Kiev (Fatto). Un taglio ai missili (Avvenire).
Politica. La Lega isola Salvini su Mosca (Repubblica). Diktat dei mercati: Draghi per sempre (Giornale). L'alta Finanza impone Draghi (Tempo).
Economia. De Scalzi (Eni): "Una politica dell'Europa per l'energia, Gas, sì al tetto". Bonomi attacca, "Ora servono più riforme e meno bonus" (Messaggero). Orlando sui salari accusa Bonomi "Basta con le bugie, alzate gli stipendi" (Stampa). Confindustria confessa, i lavoratori non si trovano perché vogliono pagarli meno del reddito di cittadinanza (Notizia). Extraprofitti, 11mila imprese sotto tiro (Sole). Prezzi su, salari bassi: recessione vicina (QN). Scuola, sindacati in piazza: basta tagli (Manifesto). Stipendi divorati dall'inflazione, Italia maglia nera Ue (Giornale). Conti correnti aperti alla Gdf (Italia Oggi).
La profanazione della tomba. L'oltraggio ad Alfredino, svastiche sulla lapide (Messaggero, QN e altri).

ECONOMIA
Su Messaggero (prima e p.6), Repubblica (p.28 e tutti), l'attacco del leader di Confindustria, Bonomi al governo che lancia un nuovo allarme sui rincari dell'energia, dall'assemblea di Assolombarda: "La bolletta del mondo produttivo è salita da 60 a 80 miliardi, servono riforme e non bonus - Orlando? Deve trovare lavoro ai navigator, oltre il 50% degli italiani ha ricevuto sussidi. Siamo arrivati al paradosso - aggiunge - abbiamo un ministro del Lavoro che deve trovare lavoro ai navigator che erano stati presi per trovare lavoro a chi non ce l'aveva". E Colao intanto punge gli imprenditori: "assumete e pagate di più, specialmente giovani e laureati" (Repubblica p.28). Il Ministro del lavoro, Orlando, intervistato da Stampa (p.13), chiede "subito nuovi contratti e stipendi più alti, enorme questione sociale da affrontare - le imprese devono capire che, senza aumenti, finiremmo in una nuova recessione, Bonomi cerca la lite, ma non si recupera competitività pagando meno. Patto sul salario minimo o faremo noi" conclude. Secondo il Ministro Giorgetti (Sole p.2), "la strategia dei bonus è stato un doping per il Paese".  Prezzi su, salari bassi: recessione vicina – titola QN (prima e p.3) e Notizia (prima) evidenzia: Confindustria confessa, i lavoratori non si trovano perché vogliono pagarli meno del reddito di cittadinanza.
Tito Boeri (ex presidente Inps) parla a Stampa (p.15): "Siamo il Paese delle diseguaglianze, aiutare i più deboli è un'urgenza – dice - l'inflazione preoccupa, le imprese alzino gli stipendi legandoli alla produttività".
I posti di lavoro nella pa sono disponibili – segnala Messaggero (p.7) - ma in pochi vi ambiscono. Troppo lontana la sede, troppo basso lo stipendio. L'allarme del ministro delle Infrastrutture conferma il paradosso tutto italiano. "Su 320 funzionari di amministrazione che sono stati messi a concorso – ha precisato Giovannini - una quota consistente ha rinunciato, a meno che non gli fosse stata indicata una sede al Sud". E del reddito di cittadinanza parla anche Chiara Saraceno nella sua analisi su Repubblica (p.32), "indicato come causa principale – scrive – della difficoltà di trovare lavoratori e disoccupati, al punto che vi è chi propone un referendum per abrogarlo o di sospenderlo almeno d'estate, in modo da obbligare i beneficiari ad accettare un lavoro a qualsiasi condizione".
Concorrenza, primo sì al Senato (Corriere p.14, Stampa p.12). Ieri il disegno di legge sulla Concorrenza ha avuto il primo via libera del Senato, con 180 sì, 26 no, un astenuto e le proteste di Fratelli d'Italia e degli ex 5 Stelle di Cal, Costituzione ambiente e lavoro. "Supereremo anche il passaggio alla Camera, bisogna chiudere al più presto - commenta il sottosegretario Garofoli – non bisogna tradire le aspettative sul Pnrr".
Stampa (p.18) segnala la rivolta dei prof, "docente con lo stipendio più basso d'Europa", questa la scritta sui loro cartelli nello sciopero generale della scuola di ieri. Dal contratto ai concorsi, la rabbia dei docenti, migliaia in piazza con i sindacati, chiedono che ora il governo li ascolti.
L'ad di Eni, Descalzi, intervistato dal Corriere (prima e p.5), parla di emergenza energetica "ma – dice – nessun compromesso sulla transizione – investiti 7 mld sulla leadership nella tecnologia. Avanti con rinnovabili, decarbonizzazione e chimica verde. Serve una strategia comune - potremo sostituire interamente il gas russo nell'inverno 2024-2025".

POLITICA
Gelo di Giorgetti su Salvini: "Ci si muove con l'esecutivo" (Corriere p.12-13 e altri). Alta tensione nella Lega, il ministro interviene sul premier: ne ha le scatole piene, porti fino in fondo la croce. Il Pd contro il capo del Carroccio: deve chiarire alle Camere. Sul viaggio a Mosca la Lega implode, scrive Repubblica (p.12) e Giorgetti va all'attacco di Salvini. Il numero 2 del partito: "Idea suggestiva ma ci si muove col governo". Tensioni sulla leadership. A Torino addio del candidato sindaco Damilano.  "Potrà vedere Lavrov", Mosca tenta Salvini, ma la sinistra attacca, scrive il Giornale (p.8). L'ipotesi di una missione non tramonta ma nonostante i segnali dalla Russia è gelo anche nella Lega.
Il Messaggero (p.8) segnala invece un M5S a rischio scissione: un altro stop dei giudici e nasce il partito di Conte. Tra una settimana sentenza bis sullo statuto. I grillini temono la bocciatura. L'ex premier pronto a creare un nuovo soggetto. Grillo e Di Maio però non ci stanno. Il Corriere (p.15) parla di tour del Conte di lotta: nessun braccio di ferro, se altri non lo vogliono. Il leader del M5S: "la Lega condivide la mia linea? Lo dimostri in Aula". Tra Conte e Draghi è lo scontro finale, titola invece Stampa (p.16). I grillini preparano per il 21 giugno l'assalto al premier sulle armi, ma il leader del M5S frena sulla crisi di governo: non causerò incidenti, precisa. Sempre nel centrosinistra, Libero (p.6) svela il piano di Letta: cambiare il nome al Pd. I sondaggi danno i giallorossi in vantaggio. E un nuovo contenitore, tipo Ulivo, potrebbe portare un 3% in più alle urne.
Si avvicina intanto anche il voto per i referendum: 5 schede per cambiare la giustizia, scrive il Messaggero (p.9). I quesiti su Csm, carriere dei magistrati, decadenza dei politici e carcere preventivo. La consultazione sarà valida solo se si reca alle urne più del 50% degli elettori. Bongiorno: "Csm, riforma da migliorare. Referendum flop? Sarà colpa dei media" (Repubblica p.12). Sulle colonne di Libero (p.11) Emma Bonino parla di "dem succubi del M5S sulla giustizia, Letta non vuole fare uno sgambetto ai grillini. Per questo dice no ai referendum sui magistrati".

ESTERI
Le linee rosse di Draghi: "È essenziale che Putin non vinca la guerra" e preme su Onu e Turchia per sbloccare il grano ucraino (Corriere p.2, e altri). "Bisogna evitare la catastrofe alimentare. A Kiev lo status di candidato". Sul tavolo del vertice a tre, prima dell'inizio del Consiglio, Draghi, Macron e Scholz parlano anche di crisi alimentare, dello sblocco dei porti ucraini, delle garanzie di sicurezza per eventuali corridoi marittimi, del ruolo che può giocare l'Unione europea, nella logistica, ma anche sul terreno militare.
Erdogan a Putin: "Tavolo a 3 e corridoi sicuri per il grano". Regia Onu e navi turche: Draghi spinge per un patto sul grano (Repubblica p.3, e altri). Il leader di Ankara sente Putin e Zelensky e annuncia un'operazione militare contro i curdi nel Nord della Siria. Nel piano si pensa anche a un coinvolgimento dell'Onu.
Appello di Zelensky e disagio dei leader: "Restate uniti. Il desiderio dello zar è vedervi divisi" (Corriere p.3, Messaggero p.2).
Il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba: "Sui cereali accordo entro 14 giorni se Mosca garantirà di non attaccare Odessa" (Repubblica p.5).
I dubbi, la trattativa poi lo stop al petrolio. La Ue esclude il tubo ungherese (Repubblica, p.2 e tutti). L'accordo nella notte. L'annuncio della von der Leyen: "Taglio del 90% alle importazioni dalla Russia entro la fine dell'anno".
Il greggio vola ai massimi da marzo. No ai rubli: Mosca taglia il gas all'Olanda (Repubblica p.2 e altri). Anche la Danimarca si rifiuta di pagare in valuta russa. L'ipotesi di un tetto al prezzo del petrolio (e del gas) per gli acquisti dei Paesi Ue in caso di emergenza, non ferma la corsa del greggio sui mercati finanziari.
Germania, ritorno al carbone (Stampa p.8). Marcia indietro sulla transizione ecologica. Berlino è la più esposta al ricatto di Mosca ed è costretta a rilanciare il lavoro in miniera.
"Le armi Usa non colpiranno Mosca", Biden frena sui razzi a lungo raggio (Repubblica p .8, e tutti). "Non manderemo all'Ucraina sistemi di razzi con la capacità di colpire in Russia".
Un decreto di Mosca autorizza la russificazione dei bambini rapiti (Corriere p.11). Orfani minori strappati ai loro genitori in Ucraina potranno essere adottati legalmente. Ma saranno obbligati a un giuramento di fedeltà al regime.
Reparti scelti e artiglieria: Severodonetsk nella morsa (Repubblica p.7). La città sta diventando un altro snodo di questa guerra: conquistarla permetterebbe a Putin di occupare la quasi totalità del Donbass ucraino.
Il Reporter francese ucciso da una granata russa su (Repubblica p.6, e tutti). Parigi: "E' un crimine di guerra", il giornalista colpito mentre raccontava sul campo l'offensiva nell'Est.

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Commentario del 30.05.2022

PRIME PAGINE
Europa spaccata sulle sanzioni (Stampa). Macelleria Mariupol (Stampa). Energia, accordo in Europa sul tetto del prezzo (Repubblica). Il consulente di Salvini svela: "Ecco il nostro piano di pace per Putin" (Repubblica). L'Europa apre sul tetto al gas (Corriere). Gas, sì al tetto del prezzo se c'è accordo nel G7 (Messaggero). Perché l'Ucraina sta perdendo e le armi a Kiev "aiutano" Putin (Fatto). L'Europa sbanda sul petrolio russo (QN). Gli hacker russi: "Guerra all'Italia" (Giornale). Ora a destra tutto congiura per Meloni (Stampa). Intervista a Tajani (Giornale): "Nessuna divisione Tutta Fi è con il Cavaliere".
Fisco, l'algoritmo anti-evasori (Messaggero). La riforma del Fisco salva cedolare affitti, flat tax e risparmio (Sole). Scandaloso reddito (Libero). Draghi resta senza spiaggia (Tempo).
Il dolore dei Biden alla Robb School, "Ma ora dovete fermare le armi" (Stampa). Biden a Uvalde: pronto a vietare le armi d'assalto (Repubblica).

ECONOMIA
Draghi incassa il primo sì sul tetto al prezzo del gas, "ma sul Recovery energetico la strada è in salita", riferiscono fonti vicine a lui. A Palazzo Chigi la sensazione ieri era di una partita ancora non chiusa ma molto complicata, soprattutto sul fronte del Recovery energetico. Il pacchetto di aiuti non è sufficiente per il governo italiano (Stampa p.2, Corriere p.6).
La ripartenza post-pandemia del turismo frenata dalla carenza di addetti (Stampa p.14, Messaggero p.8 e altri): ne manca il 40%, in sofferenza anche l'agricoltura e il commercio. E' caccia agli stagionali – titola Stampa - l'estate è arrivata e mancano barman, camerieri, aiuto cuochi, lavapiatti, receptionist e bagnini. Difficoltà per personale qualificato e non, e scatta la corsa contro il tempo. Libero (prima e p.7), torna ad attaccare il reddito di cittadinanza: "Scandaloso reddito" - titola - a Napoli nove percettori su dieci hanno rifiutato un'offerta di lavoro, preferiscono rimanere disoccupati e tenersi il sussidio. Repubblica (p.12) segnala: "Pochi soldi e bisogna andare al Nord", e i giovani rifiutano il posto fisso. Dalle Dogane ai ministeri, molti vincitori di concorso rinunciano e il governo si allarma in vista del Pnrr. Nei prossimi mesi i posti banditi saranno decine di migliaia, e sarebbe un problema se la tendenza a rifiutare i contratti si consolidasse.
E la crisi taglia 7mila bar, hotel e discoteche, evidenzia Sole (prima e p.5), sono quasi 2mila le aziende del comparto sparite dai registri delle Camere di commercio nel 2021. 7mila bar, 532 alberghi e 111 discoteche in meno rispetto all'inizio della pandemia. Intanto Tempo (prima e p.2) titola "Draghi resta senza spiaggia", balneari in rivolta, espongono cartelli vendesi con la scritta "Chiedere a SuperMario".
Le mappe di Ilvo Diamanti su Repubblica (p.17) rilevano che "l'Italia è un Paese 'diseguale', la differenza di reddito è la più intollerabile. Disabili, precari e donne le categorie più penalizzate, il divario aumenta al Sud". Secondo Demos, più di 3 italiani su 4 considerano gravi le diseguaglianze, in Italia, sul piano della distribuzione del reddito e della ricchezza.
Fisco, via all'algoritmo che stana gli evasori (Messaggero prima e p.9): dai conti correnti alle bollette, pronto il decreto per l'incrocio delle banche dati, entro fine anno 2,5 milioni di lettere
ai contribuenti per mettersi in regola. La riforma fiscale salva le tasse piatte su affitti, partite Iva e risparmio (Sole prima e p.3): l'accordo sulla delega, allontana lo spettro della "tassa piatta" unica.

POLITICA
Continua a far discutere l'idea di Salvini di recarsi a Mosca. Dopo le polemiche e il silenzio del suo partito, il leader leghista congela il viaggio. Nessuno nel Carroccio, neppure il responsabile degli Esteri, Fontana, sapeva della missione: ora la Lega isola il suo leader (Repubblica p.5). Da Giorgetti a Zaia, unanime lo stupore dei vertici verso le mosse del segretario. Anche i vescovi restano freddi, il presidente della Cei, Zuppi: "Iniziative unitarie o è solo retorica" (QN p.5 e altri). Per la Stampa (p.12), anche tra i suoi nessuno difende il segretario della Lega: "Ormai decide tutto da solo". E le tensioni aumentano sul ruolo assegnato da Salvini ad Antonio Capuano, consulente considerato un altro filorusso dopo Savoini e D'Amico (Messaggero p.7). Capuano, intervistato da Stampa (p.12-13) e tutti i quotidiani, spiega: "Salvini doveva andare a Mosca per sottoporre ai vertici del governo russo il piano che abbiamo elaborato, ritenuto meritevole da Mosca, ma il viaggio è stato congelato perché – spiega – c'è una pausa di riflessione. Questo viaggio poteva non essere capito e poi avrebbe esposto il partito e il Paese". L'ex ambasciatore e presidente dell'Ispi, Massolo a Libero (p.4): "Putin capisce solo il linguaggio della forza, al momento, non c'è spazio per una trattativa": Ma l'ex consigliere di Putin ed ex deputato di Russia Unita, Markov, al Corriere (p.15) dice: "Certe mosse negoziali spettano ai governi in carica. Ai Draghi, ai Macron. Ma se loro non ce la fanno a recepire le ragioni del nostro Paese, ben vengano i leader di partiti amici come Salvini. E se falliscono anche loro, toccherà poi agli scrittori, agli attori, ai cantanti, ai poeti. Il problema va risolto. Voi italiani avete già presentato un piano per un possibile compromesso. Ma qui da noi è stato fortemente criticato". Le mosse di Salvini imbarazzano gli alleati, con Tajani (Fi) che al Giornale (in prima e p.7) taglia corto: "Il viaggio riguarda lui, non credo di dover fare commenti. La linea contro l'invasione ma per la pace è di tutti noi. Dopo la guerra bisognerà evitare che la Russia diventi uno strumento della Cina". Tajani poi sminuisce sulle polemiche interne a Forza Italia: "Non esiste un caso Gelmini e tutto il partito si ritrova attorno alla linea di Berlusconi". La lettera di Berlusconi al Corriere (p.18) ribadisce l'unità del partito: "Nella grande manifestazione di Napoli questa Forza Italia si è stretta ancora una volta non tanto intorno alla mia persona, ma intorno alla nostra linea chiara e responsabile. Naturalmente in un grande partito liberale possono esistere divergenze di opinione su singoli aspetti".

ESTERI
In apertura sul Corriere (p.2-3), la visita di Zelensky a Kharkiv: "Fiero di voi soldati". Per la prima volta dall'inizio del conflitto, il presidente ucraino lascia la capitale. E rimuove il capo della sicurezza della seconda città del Paese: "Situazione incredibilmente difficile".
Dopo aver ottenuto successi nel Donbass, Mosca riallargherà l'offensiva. L'Armata avanza e assedia Severodonetsk, ma la conquista di ogni centimetro di territorio ha un prezzo alto in termini di uomini e mezzi. Lavrov: "Le regioni dell'Est sono una priorità assoluta". Oltre a riportare la visita di Zelensky al fronte sotto le bombe, il Messaggero (p.4) sottolinea i tentativi di Erdogan di mediare. Ankara riprende il filo dei negoziati: oggi contatti con il leader ucraino e Putin. Intanto i ceceni annunciano: "Presa Severodonetsk". Kadyrov proclama la conquista della città nel Lugansk, ma Kiev smentisce (Stampa p.6). A Kiev arrivate una valanga di forniture, ma scarseggiano volontari e training. Gli ucraini stanno ricevendo tonnellate di materiale bellico da Paesi diversi e c'è un problema di operatività e compatibilità. Chi si è unito all'esercito non si aspettava una guerra così dura, racconta il Corriere (p.8). Il Giornale (p.3) si sofferma invece sul tema della cybersicurezza e parla di controffensiva russa. Gli hacker di Mosca minacciano l'Italia: "Colpo irreparabile". Il collettivo Killnet lancia un avvertimento: "Attacco ai servizi pubblici il 30 maggio". Polizia postale e Agenzia cybersicurezza si preparano alzando il livello delle difese.
Intanto arriva il primo passo della Ue sul tetto al prezzo del gas, ma è stallo sul petrolio (Messaggero p.2-3 e tutti). Sul greggio nuovo veto ungherese, Berlino parla di "unità europea in pericolo". Sul metano "cap" da condividere con i Paesi partner di Bruxelles. Si rafforza l'asse tra Draghi e Macron che chiedono un Recovery di guerra. Al vertice il premier italiano e il leader francese proporranno un nuovo fondo Ue. Cauta soddisfazione per il tetto al prezzo del metano e parlano di "intesa ancora da costruire". Secondo Repubblica (p.3) lo scontro con Berlino frena il sesto pacchetto di sanzioni. L'Ungheria aveva chiesto di non bloccare gli oleodotti, unica fonte di greggio. Ma quei tubi vanno in Germania, un "vantaggio" che ha irritato i partner europei. Anche Stampa (p.2-3) sottolinea lo stallo a Bruxelles sull'embargo al petrolio, tanto che il summit rischia di essere un flop.
"Putin sblocchi i porti ucraini", sul grano pressing finale della Ue (Repubblica p.4). Oggi al vertice europeo si discuterà anche di questo tema, con lo sminamento delle acque davanti ad Odessa. In alternativa cereali trasportati sui treni.

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Commentario del 29.05.2022

PRIME PAGINE
Spiragli da Mosca sul grano (Corriere). Il dialogo riparte dal grano (Messaggero). Putin apre sul grano, l'Ue pronta a scortarlo (Repubblica). Putin apre al dialogo con Kiev (Corriere). La rotta per il grano (Avvenire). Putin spacca la Nato: "Grano sì, armi stop" (Fatto). Putin apre. Zelensky: parlo solo con lo Zar (Giornale).  Il governo gioca a Mosca cieca (Libero). Pane e missili (Manifesto). Viaggio a Mosca, Salvini si affida a un consulente e la Lega lo isola (Repubblica). Meloni boccia il viaggio di Salvini, "Così rompe il fronte occidentale" (Messaggero).
Gas russo, dal blocco freno al Pil (-2%) (Sole). Il costo della guerra: 929 euro a famiglia (Giornale). Putin ci costa caro anche in spiaggia (QN). La guerra presenta il conto (Tempo).  
Statali, salari fermi, crescono solo quelli dei privati (Messaggero).

ECONOMIA
La Cgia di Mestre lancia l'allarme sugli effetti negativi della guerra tra Russia e Ucraina. La guerra presenta il conto, stangata da 1000 euro a famiglia (Stampa p.11, Tempo prima e p.2 e altri). Gli effetti della guerra in Ucraina produrranno per il 2022, un calo del Pil di 24 miliardi di euro, inflazione più dura al Nord, Confindustria: "il contraccolpo sul Pil italiano nell'orizzonte 2022-2023, è stimabile in -2% senza gas russo". Gas russo, dal blocco freno al Pil (-2%), evidenzia Sole (prima e p.3): uno stop delle forniture di gas dalla Russia produrrebbe uno shock sui volumi necessari a industria e servizi e farebbe crescere ancora i costi energetici. Imponendo al Pil italiano una frenata del 2% in media l'anno nell'orizzonte 2022-2023. Nella Congiuntura flash diffusa ieri, il Centro studi di Confindustria lancia l'allarme sulle conseguenze di un blocco delle importazioni di gas da Mosca. Putin ci costa caro anche in spiaggia – ironizza QN (prima e p.3), ombrellone, panino, gelato e caffè, la mappa dei rincari legati alla crisi ucraina. Un giorno al mare? Cento euro a famiglia.
Il sondaggio di Ghisleri su Stampa (p.8), evidenzia che mezza Italia si sente più povera, uno su tre teme che manchi il pane. Per il 47,2% la guerra in Ucraina compromette la sicurezza economica, il 51,5% boccia l'invio di armi, il 37,2% ha paura di un conflitto mondiale.
Stipendi degli statali al palo, crescono la metà dei privati (Messaggero prima e p.9): fino al 2008 gli aumenti degli statali e quelli dell'industria si inseguono, tracciano traiettorie simili, poi d'improvviso l'elettrocardiogramma per gli statali diventa piatto. In dieci anni aumenti del 5,3 per cento contro l'11,5 per cento di industria e servizi. Contratto rinnovato soltanto alle Funzioni centrali, ora si accelera su Sanità ed enti locali. Minenna (Agenzia delle Dogane e Monopoli), al Messaggero (p.9) dice: "I funzionari potranno scegliere dove lavorare, così attiriamo talenti, a luglio un nuovo bando per l'assunzione di 1500 persone in tutta Italia".
Fisco, calendario senza tregua – Sole (prima e p.2), a giugno ci sono 141 scadenze. Secondo la sottosegretaria al Mef, Guerra, nel suo colloquio su Sole (p.2), "perpetuate le disparità per dipendenti e pensionati - l'accordo sul nuovo Fisco non contempla l'equità, la lotta all'evasione potrà contribuire a recuperare le risorse necessarie a ridurre il carico fiscale sul lavoro".

POLITICA
Le reazioni all'annuncio di Matteo Salvini di voler andare a Mosca, su tutti i quotidiani. "Tutti contro Salvini", titola Stampa (p.6): levata di scudi bipartisan contro la missione in Russia, la sua replica: "non è sicuro che vada, sconcertato dagli insulti - andare in questi teatri di guerra non è come andare un week end a Riccione, non pretendo applausi ma nemmeno insulti, la ricerca della pace è fondamentale" e Calenda lo invita a lasciare che gli adulti queste cose "e vai a baciare il caciocavallo", dice. Salvini, in bilico il viaggio a Mosca, da Meloni al governo, tutti contro (Repubblica p.8). Anche la Lega in rivolta, "c'è un nuovo consulente, Antonio Capuano, Matteo ha deciso con lui". Capuano, ex di FI, ispira le mosse del leader: "Non ho incarichi formali", dice. Meloni boccia Salvini: "rompe il fronte occidentale" (Messaggero prima e p.6) - la leader di FdI critica l'idea della missione a Mosca, "niente propaganda con la guerra".  
"Salvini? Con Putin ci parla Draghi", dice il Ministro Di Maio che gli ricorda il flop in Polonia (Corriere p.8): "il viaggio in Russia non è un tema da tour estivo – dice -e Guerini non vuole commentare trasferte "improbabili" ma il governo si è mosso per convincerlo a rinunciare". Il piano prevedeva la partenza oggi, a Istanbul e poi a Mosca, il leghista: "attacchi da Letta, Meloni e altri, chi me lo fa fare? – valuterò, vado o sto con i miei figli" (Corriere p.9). Il viaggio di Salvini a Mosca da Putin fa impazzire Pd e 5S, riporta Libero (prima e p.2).
Casini al Corriere (p.9) dice: "I suoi propositi sono buoni, ma non diventi un burattino
nelle mani del presidente russo, in certe circostanze è bene lasciare l'azione al governo". E c'è la polemica su Stampa (p.7 e altri), anche sul fatto che il leader leghista abbia taciuto le proprie intenzioni al premier nell'incontro in aereo venerdì scorso.
Sulle Regionali, la Lega spinge Fontana (Corriere p.15), Salvini: "è il nostro candidato". Ma il governatore non ha ancora deciso e serve l'intesa con gli alleati.
Allarme cybersecurity. Intervista al direttore generale dell'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Messaggero p.7): "Ogni clic ha un rischio, corsi in tutti gli uffici per la sicurezza nella Pa, ci
prepariamo a centinaia di attacchi simultanei, assumeremo 200 professionisti entro il 2023, stipendi al top per avere i migliori".
Sul referendum del 12 giugno c'è il rischio flop (Repubblica p.11). Referendum più "silenziosi"
di così non s'erano mai visti. Si vota tra due domeniche, con le amministrative, per i cinque quesiti sulla giustizia, i promotori scelgono la strategia del silenzio.

ESTERI
Putin apre sul grano di Odessa: "Pronto a sbloccare il porto. Ma basta armi". Ma restano i dubbi di Zelensky. Il piano della Ue per svuotare i granai: "Via 4 milioni di tonnellate al mese", missione navale per scortare i mercantili (Repubblica p.2-3 e tutti). Il capo del Cremlino sente Scholz e Macron che lo invitano "a negoziati seri e diretti con Zelensky". Putin "Disponibile a riprendere i colloqui di pace con Kiev ma aumentare le forniture di missili agli ucraini è rischioso". Il presidente ucraino ammette: "Impossibile riconquistare Donbass e Crimea, meglio la diplomazia".
Verso l'intesa sul petrolio. Orban salva l'oleodotto e darà l'ok alle sanzioni (Messaggero p.5). Si cerca il compromesso con Budapest per il via al nuovo pacchetto di restrizioni. Salvare il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia escludendo (temporaneamente) dal suo campo di applicazione, le forniture di greggio via oleodotto, pari a quasi un terzo del totale che arriva in Europa.
Draghi in Senato a giugno. I 5S tornano alla carica: "Pronti al voto sulle armi" (Repubblica e Corriere p.8). Il 21 le comunicazioni del premier in Aula. Sulla guerra in Ucraina, l'obiettivo dell'ex premier è un altro: votare, votare, votare. Sulle armi, ovvio. Nel M5S affilano la risoluzione da settimane.
"La Russia ci minaccia, l'Europa accolga la Bosnia" (Corriere p.13). La ministra degli Esteri, Bisera Turkovic: "La Serbia deve scegliere tra Bruxelles e Mosca. L'Ue ha un metodo semplice e poco costoso per far sì che i Balcani non finiscano sotto l'influenza russa: accettare ufficialmente la nostra candidatura all'Unione Europea, non c'è più tempo".
Per i prigionieri dell'Azovstal processo (farsa) stile Norimberga (Stampa p.15, Messaggero p.2). Mosca valuta il trattamento da riservare ai combattenti dell'acciaieria dalla forca al tribunale internazionale per fugare l'accusa di genocidio.
Mosca mostra l'arsenale (che non ha) (Repubblica p.6, e tutti). Mancano reclute, e il Cremlino toglie i limiti all'arruolamento: "Ora tutti potranno entrare nell'esercito", l'armata russa arruola cinquantenni. Lanciato nel Baltico un missile ipersonico Tsirkon dopo che Washington ha annunciato l'invio a Kiev di armi più potenti.
I Russi avanti nel Donbass ora puntano a Sloviansk. Kiev spera nei razzi Usa e pensa al ritiro da Severodonetsk per non farsi circondare (Repubblica e Corriere p.4, Messaggero p.2). Le truppe del Cremlino prendono Lyman: ora controllano quasi tutta la regione di Lugansk.
Ville e yacht degli oligarchi. In Italia il 20% dei beni sequestrati in Europa (Corriere p.12). Hanno un valore complessivo di1,75 miliardi.
Trump si ricandida: "Pistole agli insegnanti tornerò presidente". Biden vola in Texas: "Spero nei giovani" (Repubblica p.13, Corriere e Stampa p.17).

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Commentario del 28.05.2022

PRIME PAGINE
Piano italiano per il grano (Messaggero). Salvini sfida Draghi "Voglio andare a Mosca" (Repubblica). Armi potenti a Kiev, ira di Putin (Corriere). "Porti aperti per il grano" (Stampa). Altro che sanzioni a Mosca, l'Italia raddoppia le importazioni dalla Russia (Notizia). Dagli Usa i missili che l'Ucraina vuole (Manifesto). Draghi chiama Zelensky: riaprire i porti insieme (Giornale). Più armiamo Kiev più Putin avanza (Fatto).
Intervista a Salvini. "Vado a Mosca, sulle pensioni non cedo" (Stampa). Intervista al Ministro Speranza: "Conte? Non romperà" (Corriere). Draghi vuole fare Giustizia (Tempo).
Economia. Intervista a Tridico: "Contratti Pa come quelli dei privati" (Messaggero). Siamo una Repubblica fondata sullo sciopero (Giornale). Con il superbonus aziende più ricche ma rischiano il crac (Libero). Superbonus, lavori certificati (Italia Oggi). Premi Pa, scuola e sanità ai minimi (Sole).
Zuppi, report sui vent'anni di abusi nella Chiesa (Repubblica). La Chiesa di Zuppi, "Mai più preti pedofili", le vittime degli abusi, "Non è abbastanza" (Stampa). Svolta dei vescovi: indagine sugli abusi (QN). In rete contro gli abusi (Avvenire).
Pazzi in mascherina (Libero).

ECONOMIA
All'assemblea privata di Confindustria, con 580 imprenditori da tutta Italia, Bonomi mette la pietra tombale su un patto modello Ciampi del '93, proposto da lui stesso già nel 2020, "patto impossibile - dice scaricando partiti e sindacati - non c'è il clima, tutti cercano solo aiuti dal governo. Reddito di cittadinanza, Quota 100 e flat tax sono stati tre errori da 70 miliardi in sei anni" (Stampa p.12, Messaggero p.16 e tutti). L'attacco di Bonomi anche su Repubblica (p.10): "Impossibile dialogare con politica e Cgil-Uil, nel governo alleanze divergenti su tutto", salvati solo Mattarella, Draghi e la Cisl. Sole (prima e p.4) evidenzia un Bonomi che garantisce: "Siamo coesi e guardiamo alle sfide del futuro, è arrivato il momento di spingere sulla crescita dopo tante difficoltà".
Catasto, la riforma libera le risorse per il taglio dell'Imu (Messaggero p.2): aliquote ridotte grazie al gettito di cespiti fantasma e riclassamenti, salve le agevolazioni, escluse dalla revisione degli sconti fiscali. Alla fine l'intesa è arrivata proprio grazie ai vincoli alle tasse sugli immobili chiesti dal centro-destra. Fisco, prime crepe nell'accordo, salta il sistema taglia cedolari (Sole p.2), scompare l'accorpamento delle aliquote extra Irpef e la sottosegretaria al Mef, Guerra, annuncia che Leu non voterà l'articolo, senza via libera entro l'estate, decreti travolti da manovra ed elezioni.
Libero (prima e p.21) segnala: con il superbonus, aziende più ricche ma rischiano il crac. Nei bilanci delle società edili ci sono 5 miliardi di bonus che le banche oramai faticano ad accettare, in pericolo l'intera filiera del mattone.
Intanto sale la tensione tra tassisti, sull'apertura dei servizi alle app e sulle licenze. La Lega chiede lo stralcio della norma e di completare la riforma (Stampa p.13).
Salvini a Stampa (prima e p.5) parla anche di tasse e pensioni: "È inimmaginabile tornare alla Fornero, è impensabile che la notte di Capodanno scatti uno "scalone" di cinque anni, come dicono anche i sindacati, è utile impegnarsi per arrivare a quota 41, ci impegniamo inoltre a non far aumentare le tasse in difesa delle famiglie italiane".
Pasquale Tridico (Inps) al Messaggero (prima e p.3): "per il lavoro, i contratti della Pa devono allinearsi ai privati, il mercato è competitivo, serve più formazione, contano anche contesto lavorativo, stipendi più alti e possibilità di carriera – e sul Reddito di cittadinanza aggiunge – funziona come un salario di riserva, il nodo è l'esiguità di alcune paghe".
Giornale (prima e p.4) attacca: siamo una Repubblica fondata sullo sciopero, nel 2021, nonostante il Covid, una media di 3 al giorno. Col tempo il nostro Paese sembra somigliare sempre più a una Repubblica fondata sullo sciopero – scrive il quotidiano.
E arriva il bonus psicologo (Stampa p.15 e altri): il Ministro Speranza firma il decreto attuativo, 600 euro all'anno per chi ha Isee fino 50 mila euro, "risposta concreta alle ferite del Covid", dice il Ministro. Stanziati 10 milioni per l'anno 2022 – (Tempo prima e p.7).
Stampa (p.25) segnala la spinta della corsa italiana del Ministro Colao verso la digitalizzazione: "Tutto il Paese connesso entro il 2026 – e sul Pnrr aggiunge - non siamo indietro, dai Comuni quasi il 50% dei bandi pubblici".

POLITICA
Matteo Salvini in un'intervista a Stampa (prima e p.5), annuncia il suo prossimo viaggio in Russia. "Da settimane sto lavorando per aprire dei canali diplomatici, con tanti Paesi. Putin ha appena parlato con Draghi, e ne sono stato felice, se andrò a Mosca lo farò solo se utile e per confrontarmi
con le istituzioni russe, la pace non si ricerca, si costruisce". L'intenzione del leader di volare a Mosca già da domani, anche su Repubblica (prima e p.2 e tutti), Letta: "Idea strampalata, va dove gli batte il cuore".  Massimo Franco su Corriere (p.11), commenta la scelta: "annunciare il viaggio a Mosca – scrive - è una fuga in avanti, e un possibile strappo con la strategia del governo di Draghi e dello schieramento occidentale - l'ipotesi della sua trasferta a Mosca incontra la freddezza del governo e contraddice la strategia dell'Italia e dell'Occidente".
Il Ministro Patuanelli, a colloquio su Stampa (p.14), parla dell'alleanza M5S-Pd che non funziona, "serve un programma comune – dice - troppi scontri con i dem, partiamo dal progetto per la Sicilia, non dai nomi se a metà giugno verrà messa la fiducia sul decreto Aiuti, tornerò a fare il senatore – poi aggiunge - Cinque Stelle e Pd devono confrontarsi per poter offrire la ricetta migliore per il nostro Paese".
Il Ministro Speranza, intervistato dal Corriere (prima e p.15), sostiene che serve ancora stabilità, "questo governo porterà alla scadenza naturale della legislatura nel 2023. È interesse del Paese una ulteriore fase di stabilità, Conte? Nessuno metterà il governo a rischio – poi sul Covid - guardiamo con fiducia all'autunno".
La Russa (Fdi) a Repubblica (p.11) assicura: "Lega e FI possono anche fondersi, FdI non teme sorpassi - vogliamo un governo di centrodestra e chiediamo un impegno solenne agli alleati, mai con Pd e M5S".
I funerali di De Mita su Repubblica (p.12 e tutti), tre Repubbliche riunite ma distanti per l'addio a De Mita. Su tutti i quotidiani anche il primo passo di Zuppi (Cei), un report ogni anno sugli abusi nella Chiesa (Repubblica p.18 e tutti).

ESTERI
Grano, il premier Draghi sente Zelensky: "Sblocchiamo insieme i porti" (Repubblica p.2, e tutti). Al centro del colloquio, il rischio della crisi alimentare. L'Italia assicura il sostegno in coordinamento con la Ue. Zelensky: "Non sono ansioso di parlare con Putin ma questo sarà probabilmente necessario per porre fine alla guerra. Ci servono più aiuti militari in Donbass" ma Putin chiede garanzie sui corridoi: "Non usate le navi per inviare armamenti". Va avanti la road map di Palazzo Chigi per scongiurare la crisi alimentare. L'idea è liberare le enormi quantità di cereali bloccate a bordo dei cargo in Ucraina ed evitare una crisi alimentare globale.
Allarme profughi: 400mila in Italia per la crisi alimentare (Corriere p.9). L'intelligence avvisa il governo sul rischio di un aumento senza precedenti dei flussi migratori. Lamorgese: "Bruxelles metta il problema al centro dei suoi programmi". Il 3 e 4 giugno summit a Venezia dei ministri dell'Interno dei Paesi Ue del Mediterraneo. Se la trattativa sul grano fallisse, se 22 milioni di tonnellate di derrate dovessero marcire nei porti ucraini, la carestia colpirebbe per primi gli Stati rivieraschi.
Le vie del grano: i treni o il Bosforo (Corriere p.8). L'austriaco Nehammer: "Putin è disposto a negoziare, ma c'è il nodo delle sanzioni". La Ue: "Serve un coordinamento internazionale".
Trattative a oltranza sulle nuove sanzioni. Ipotesi di bloccare solo il petrolio via mare. Per salvare l'embargo Ue sul petrolio si va verso l'esenzione all'Ungheria (Repubblica e Stampa p.4, Corriere p.13).
Il G7 dell'Energia rilancia: dal 2035 stop al fossile (Stampa p.6). Previsti investimenti per 1.300 miliardi in rinnovabili. Disponibili 2,6 milioni di posti di lavoro. Dal G7 sull'energia di Berlino arriva una nuova spinta verso la decarbonizzazione e le fonti sostenibili.
Il rublo forte è una trappola: guerra più cara per Putin (Stampa p.7). Il gas sostiene la moneta, ma così l'inflazione minaccia pensioni e spese militari. Il cambio rafforzato non significa che le sanzioni non funzionano: Mosca è in grave difficoltà.
Biden manda a Kiev armi più potenti. Putin: E' un'aggressione". Gli Usa si interrogano sui nuovi obiettivi (Repubblica p.6, e altri). Sergej Lavrov, ministro degli Esteri russo: "L'Occidente dichiara guerra a noi".
Mosca vede la svolta: "Liberato il Donbass l'Ucraina crollerà" (Repubblica p.6). L'offensiva continua a Est e alcuni al Cremlino sognano un nuovo assalto alla capitale. "Tutti gli obiettivi saranno realizzati", ha detto questa settimana Sergej Shoigu, ministro della Difesa russo.
Bombe su Severodonetsk: "Città in cenere, 1.500 morti: è la nostra nuova Mariupol" (Stampa p.8, Corriere e Messaggero p.6). Distrutto l'ultimo ponte, soldati ucraini asserragliati in una fabbrica. Zelensky: "Vogliono lasciare solo cenere".
Violenza sessuale, la svolta spagnola. Attenuanti abolite. "Conta solo il sì" (Repubblica p.17, e altri). Non esistono più l'abuso e relative pene minime.

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Commentario del 27.05.2022

PRIME PAGINE
Ucraina, colloquio tra Draghi e Putin. Il premier: "Non vedo spiragli di pace" (Corriere e altri). Draghi-Putin, si tratta sul grano (Stampa). Il premier ha chiesto al leader del Cremlino: "Sblocca i porti" (Messaggero). "Ho chiesto a Putin lo sblocco del grano" (Repubblica). "Flop con Putin e rinvio con i balneari", così il Fatto riassume la giornata di Draghi. Alla Stampa parla Timmermans, che sull'energia dice: "Basta dare soldi a Mosca".
Italia-Economia. Concessioni, trovata l'intesa su balnerari e delega fiscale (Corriere).
Italia-Politica. L'Atlante di Repubblica: FdI in testa a spese degli alleati. Referendum, rischio quorum. Intanto, asse Pd-5S alla ricerca di equilibrio (Messaggero). Patto Letta-Conte: primarie per candidati comuni in Sicilia (Repubblica). Il Fatto: sarebbe finalmente un bel segnale.
Giustizia. Sondaggio choc sul Giornale: l'Italia non si fida della giustizia.

ECONOMIA
Concessioni balneari e fisco, si va avanti: doppia intesa nella maggioranza (Corriere p.10-12 e tutti). Lunedì il primo sì al Senato al ddl Concorrenza. E riparte la delega che include il catasto. Le nuove regole per le spiagge prevedono gare entro il 2023 (con proroghe di un anno). Sugli indennizzi per chi lascia i criteri saranno definiti entro 6 mesi. Prevista la mappatura di tutte le aree e divisione in piccoli lotti, ma anche la revisione dei canoni e i criteri per la durata. Anche per Repubblica (p.19) su balneari e catasto arriva l'accordo che sblocca le riforme. Draghi: "Obiettivi Pnrr prima del 30 giugno". Approvato anche il riordino degli incentivi. Il premier: giù il peso delle tasse. Poi rilancia sulla concertazione ma tra i sindaci sale lo scontro. La mano tesa al congresso Cisl, i leader di Cgil e Uil diserteranno l'incontro (Stampa p.12).
Per il Recovery intanto è l'ultimo miglio, scrive sempre la Stampa (p.13). Il governo accelera per rispettare il patto con l'Ue, dodici obiettivi da centrare in un mese: dalla Salute ai bandi per la rete super-veloce, l'obiettivo è incassare la rata da 20 miliardi. Sul Pnrr premier ottimista, segnala il Messaggero (p.8): a giugno tutti gli obiettivi. Restano da licenziare 45 provvedimenti, molti saranno chiusi entro una settimana.
Il Messaggero (p.3-4) segnala invece l'intesa Italia-Algeria su gas e infrastrutture. Eni e Sonatrach hanno firmato l'accordo per aumentare l'estrazione dai giacimenti. Draghi: "La cooperazione sarà più ampia, grandi opportunità per le nostre imprese". Ma sempre il Messaggero (p.5) parla di prezzi folli nelle bollette, ma quando entra in Italia il gas costa 4 volte meno. Alla Borsa olandese un Megawattora oggi quota 86 euro, ma in dogana passa a 17 euro. L'Arera pronta a informare il governo sui valori reali. Piano per ridurre le tariffe.
"Si inventano l'evasione preventiva", così invece Libero (p.7) che parla del nuovo sistema informatico della Finanza: gli ispettori studieranno i nostri comportamenti per prevedere gli illeciti e colpirli. Il Messaggero (p.9) parla invece di fuga dal lavoro pubblico: "Chi ha il posto lo lascia". Il ministro Giovannini lancia l'allarme: "Difficile assumere, soprattutto al Nord". Retribuzioni troppo modeste e richiesta dell'impiego vicino casa i motivi dei rifiuti.

POLITICA
Dl Concorrenza, lunedì il primo sì al Senato: doppia intesa raggiunta nella maggioranza su balneari e fisco (Corriere in prima e p.10 e tutti). Secondo il Tempo è tornato "SuperMario": il governo riparte. Per Draghi "l'orizzonte si schiarisce" scrive Guerzoni sul Corriere (p.11): le tensioni nella maggioranza si sono allentate e il governo non sembra più appeso alle bizze dei leader. Il premier si dice "molto soddisfatto" per l'accordo sulla concorrenza e la vicina intesa sulla delega fiscale rasserena il futuro del premier.
Su Repubblica (in prima e p.8) l'Atlante di Diamanti riporta i dati del sondaggio Demos che vedono FdI in testa nelle intenzioni di voto: il partito della Meloni è al 22,3%, seguito da Pd (21%) e Lega, che arretra al 15,6%. Cresce la fiducia nei leader: Draghi al primo posto con il 63%, alle sue spalle con il 46% Meloni, Gentiloni e Conte. E anche la fiducia nel governo registra un andamento positivo, quasi 8 italiani su 10 sono convinti che l'esecutivo arriverà a fine legislatura. Diversi i dati raccolti dal sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere (p.19): FdI e Pd sono appaiati in testa nelle intenzioni di voto, entrambi al 21%. Perdono invece oltre un punto percentuale Lega (al 15,1%) e M5S (al 13,7%), che pagano l'atteggiamento critico nei confronti del governo, che – secondo i dati riportati da Pagnoncelli - vede a sua volta ridursi il gradimento nei suoi confronti, così come si riduce il gradimento nei confronti di Draghi (dal 61 al 58%).
Si avvicina intanto l'appuntamento elettorale. "Laboratorio Sicilia" per l'alleanza Pd-M5S (Stampa p.15 e tutti): si sceglierà con le primarie il candidato governatore, un modello che l'asse Letta-Conte potrebbe replicare per le Politiche. Il sì alle primarie è arrivato dopo il rifiuto del leader 5S di accettare la candidatura di Provenzano, vicesegretario dem. "Il patto dell'aperitivo" lo definisce Repubblica (p.12), secondo cui si scioglie il gelo tra gli alleati, che ora accelerano in vista delle regionali che si terranno anche in Lombardia e Lazio.

ESTERI
Draghi chiama Putin, prove di dialogo: "Mosca apra i porti. Ma non ho visto alcuno spiraglio di pace" (Repubblica e Messaggero p. 2, Corriere p.2-3, Stampa p.3). Colloquio per sbloccare l'esportazione dei cereali. Ma il presidente russo incolpa l'Occidente. La prossima telefonata sarà a Zelensky. Draghi: "Ho sentito il dovere di prendere l'iniziativa per la gravità della crisi che può toccare i più poveri del mondo. C'è in gioco la vita di milioni di persone. Sul gas mi sono limitato ad ascoltare". Putin: "Nessun gendarme mondiale può fermare i Paesi che vogliono perseguire una politica indipendente. A noi il controllo sulle rotte delle navi". Cauto ottimismo sui "corridoi": è la prima volta che Mosca vuole discuterne.
Il negoziato del premier per liberare il grano: "Via le mine da Odessa" (Repubblica p.3). Palazzo Chigi ora punta all'ok ucraino: in cambio Mosca si deve impegnare a non sfruttare l'opportunità per sbarcare nel Sud. La sponda di Usa e Ue. È un piano ardito. Quasi un "esperimento", perché se dovesse riuscire sul grano potrebbe essere replicato per sbrogliare altri nodi e avvicinare una tregua.
Frans Timmermans, responsabile del Green Deal europeo: "Basta mettere soldi in tasca a Mosca la resistenza inizia nelle nostre case" (Stampa p.4). "Dobbiamo avere più risorse rinnovabili, essere sempre più indipendenti per gli approvvigionamenti e consumare meno", afferma. Il che vuol dire investimenti comuni, soldi pubblici e privati, grande concentrazione sui progetti, e la consapevolezza che la resistenza comincia fra le mura domestiche "Se Putin taglia le forniture di gas, farà più male a sè stesso Dobbiamo iniziare a consumare meno e accelerare sulle rinnovabili. Il nucleare? Sono agnostico".
Donbass. Pioggia di bombe sui villaggi "Intere famiglie distrutte". 10mila in trappola a Severodonetsk. I generali di Zelensky: "Il Lugansk quasi perso". I russi tornano a colpire Kharkiv. "Il Mar d'Azov è perduto per sempre" (Repubblica p.4, Stampa p.6). Il Cremlino: "Kiev accetti la situazione". La replica: "Non cederemo alcun territorio". A Severodonetsk martellata dall'artiglieria resistono quattro brigate di soldati ucraini. Crescono le diserzioni tra i separatisti.
"Contenere l'aggressività cinese": la Dottrina Blinken guarda a Est (Repubblica p.6). Lungo discorso del segretario di Stato americano sulle relazioni con Pechino ieri alla Washington University, con cui ha definito la nuova strategia verso Pechino dopo la visita di Biden in Asia: "Sono lontani dai nostri valori universali. Ma niente Guerra Fredda". "Non vogliamo negare il suo ruolo di grande potenza, ma difendere pace e sicurezza".
"Preso a Istanbul il capo dell'Isis". Erdogan si prepara all'annuncio (Corriere p.23, Messaggero p.15). Abu al-Hassan in carica da marzo. Sarebbe il primo leader dell'organizzazione preso vivo. Il capo del Califfato è stato catturato a casa sua senza sparare un colpo. Timori di un raid turco contro le zone curde in Siria. Un'operazione pulita dei servizi segreti, che pare lo tenessero d'occhio già da tempo.

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Commentario del 26.05.2022

PRIME PAGINE
Zelensky accusa: "L'aiuto militare è insufficiente" (Corriere). I beni degli oligarchi verso la confisca, navi e treni, Mosca apre la via del grano (Messaggero). Draghi: dipendere dalla Russia per l'energia è quasi sudditanza (Repubblica). Il no di Draghi ai ricatti di Putin sul gas (Stampa). "Reato eludere le sanzioni Ue" e Kiev striglia Nato e Occidente (Giornale). La battaglia del grano (Avvenire).
La strage in Texas. Gli Usa e le armi: choc per i 19 bimbi uccisi a scuola (Corriere). La mattanza dei bambini (Repubblica). Cronaca di una strage annunciata (Stampa). Strage di bimbi, America amano armata (QN). L'incubo americano (Manifesto).
I pm del processo Ruby ter "Sei anni per Berlusconi" (Corriere). Salvini getta la maschera, a chiacchiere è contro le armi a Kiev ma poi impedisce al Parlamento di votare (Notizia). Giorgia delude la sinistra "Mai con Pd e grillini" (Libero). Persecuzione infinita (Giornale). "Via D'Amelio: indagare ancora su Forza Italia" (Fatto).
Imprese, incentivi da ridurre (Italia Oggi). Imprese, come cambiano gli incentivi (Sole).
 Roma, una coppa magica (Messaggero). Grazie Roma (Tempo).

ECONOMIA
Nel suo debutto al World Economic Forum Davos, il ministro Franco allontana l'incubo recessione, "i tassi saliranno, taglieremo il debito - dice - non avremo una recessione, anche se vediamo rischi legati agli sviluppi in Europa orientale e ai prezzi energetici, che se restano molto alti non aiutano, abbiamo bisogno di prudenza fiscale e crescita, prima di tutto il resto". Secondo il ministro, forti incognite dunque da conflitto e energia "ma non sarà recessione e il debito calerà" assicura (Repubblica p.30). E Lagarde (Bce) aggiunge: "la guerra ha rivelato i punti deboli dell'Ue, abbiamo bisogno di mostrare i muscoli". (Stampa p.24, Repubblica p.30).
Balneari, è di nuovo scontro sui rimborsi a chi perde le gare, corsa contro il tempo per l'intesa, braccio di ferro tra governo e partiti sull'ammontare degli indennizzi: FI e Lega premono per un
risarcimento più alto, l'ipotesi d'intesa tra governo e partiti si è sgretolata, almeno in parte (Repubblica p.15). Stampa (p.17) scrive di "Far west balneari", per il Fisco, "inaffidabili" 6 gestori su 10, oltre 800 colossi delle concessioni di spiagge dichiarano guadagni netti di soli duemila euro. Qualcosa nei loro conti non quadra. Un passo avanti e due indietro – scrive Corriere (p.16) - sulle concessioni balneari è ancora stallo, dopo l'intesa sulla data per le gare, si cerca ancora l'accordo sul tema degli indennizzi. Intanto Confindustria di nuovo all'attacco del governo (Giornale prima e p.6-7): "nessun taglio strutturale del cuneo contributivo, extra-profitti, la temporaneità dei crediti di imposta e l'accordo sui balneari ancora non c'è", critica Bonomi.
"Un compromesso su petrolio e gas, Bruxelles non potrà fare di più - lo dice il Ministro Cingolani a Stampa (p.13) - tetto ai prezzi per fermare chi mette in ginocchio aziende e cittadini, sulle rinnovabili, un'accelerazione senza precedenti ma attenti alle speculazioni".
E sul Pnrr, oggi Draghi parlerà in Cdm con l'intento di coinvolgere gli italiani (Corriere p.17), il capo del governo si è convinto che gli italiani devono conoscere meglio e in profondità lo sforzo che l'esecutivo sta facendo nel rispettare le scadenze europee. Intanto il premier incontra Maria Falcone, sorella di Giovanni, e lancia l'allarme sulle mafie, "più controlli, il Pnrr va protetto, serve prevenzione ma senza ostacolare le imprese (Stampa p.17).
Lavoro. Torna prepotentemente sul tavolo del governo il cantiere delle pensioni, in stallo da mesi (Stampa p.24, Repubblica p.31 e tutti). Lega e sindacati riaprono il fronte pensioni, "Non si può accettare uno scalone di 5 anni". Sbarra (Cisl) chiede più flessibilità, aumenti delle buste paga con la contrattazione e non con una legge e il rilancio di quota 41, il ministro del Lavoro, Orlando garantisce che "l'interlocuzione c'è e il tavolo riprenderà". Pensioni statali, boom di spesa
per invecchiamento e Quota100 – Messaggero (p.12) - l'esborso raggiunge i 79 miliardi, in un ventennio è raddoppiato. Nella Pa l'età media è di cinquant'anni. La spesa per le pensioni dei
dipendenti pubblici continua ad aumentare, l'ultimo dato lo ha reso noto ieri l'Inps. L'incremento
della spesa tra il 2021 e il 2022, è stato superiore al 3%.
Sole (prima e p.2-3) e Italia Oggi (prima) evidenziano: imprese, come cambiano gli incentivi, il governo, in attuazione del Pnrr, ha preparato un piano per limitare il numero, razionalizzare e semplificare il sistema degli aiuti, nazionali e regionali, alle imprese.

POLITICA
"Le ragazze pagate per mentire", chiesti sei anni per Berlusconi (Corriere p.14-15 e altri). Palazzo Chigi parte civile: "10 milioni di danni per il discredito planetario". La Procura chiede anche 5 anni per Ruby. Ira del Cav: "Già assolto". L'affondo di Arcore: giustizia ad orologeria. E il centrodestra si compatta: "Solidarietà" (Messaggero p.7). "La giustizia italiana fa paura, i pm alimentano lo scontro", così Matteo Salvini al Giornale (p.4), e aggiunge: "Berlusconi è vittima di un accanimento, dalle toghe a volte più una censura morale che giuridica".
Sempre nel centrodestra, Libero (p.2-3) riporta il rifiuto all'offerta indecente di Giorgia Meloni: "Mai con la sinistra e con i Cinque Stelle". La leader di FdI rispedisce al mittente l'idea di un'alleanza col Pd, vagheggiata dai giornali progressisti.
Su Messaggero (p.8) spazio alla rilevazione a cura di Lab21.01 per affaritaliani.it. Ecco dove batte il cuore del Paese: il Quirinale, la Cei e Malagò. Il presidente del Coni tra i più apprezzati insieme a Mattarella, Draghi e ai vescovi. In calo invece la credibilità dei partiti e anche quella di Parlamento e magistrati.
Repubblica (p.14) parla di nuova faida nel M5S: Giarrusso se ne va e fonda un partito. Conte: voleva poltrone. All'eurodeputato ed ex Iena la solidarietà di Raggi: "Capisco la tua frustrazione". La rottura per la mancata candidatura alla presidenza della Sicilia. Post contro il premier, bufera nei 5Stelle e nuova "grana" per Conte, scrive invece il Corriere (p.18). Polemiche per una foto pubblicata dal tesoriere. Di Maio (e Letta): inaccettabile. Ma Franceschini loda l'avvocato: si muove verso il riformismo. Per la Stampa (p.16) nel M5S è "l'ora dei veleni". L'eurodeputato grillino Giarrusso lascia, scintille a distanza tra Conte e Di Maio su guerra e rischio di un nuovo Papeete.
Sempre sul Corriere (p.19) spazio agli scenari a cura di Nando Pagnoncelli. Verso il voto: a Genova Bucci ipoteca il bis, ha un vantaggio di 10 punti. Possibile vittoria già al primo turno, staccato Dello Strologo, Pd in testa tra i partiti.

ESTERI
Draghi: "Bisogna essere liberi dal gas russo o rischiamo la sottomissione" (Repubblica p.10, e altri). Il premier nel discorso tenuto all'università Bocconi: "Per l'Europa ci vuole un federalismo pragmatico che parta dalla difesa comune. Prepariamo un futuro in cui non dipendere da nessuno per l'energia. Per non dipendere più da Mosca, dobbiamo usare la globalizzazione e acquistare in altri Paesi come in Africa".
Irene Tinagli, vicesegretaria del Pd, intervistata dal Messaggero (p.6): "Ricostruzione in Ucraina, noi saremo protagonisti, essa deve essere un progetto europeo, portato avanti da tutti i Paesi della Ue, con l'Italia protagonista. E' giusto parlare di piano Marshall, va fatto con fondi Ue".
Cybersicurezza, presentata l'agenda per difendere il Paese. 623 milioni di fondi all'Agenzia che fa capo a Palazzo Chigi (Stampa p.14, e altri). Gabrielli: "Già ora l'intelligence può contrattaccare".
Il piano di pace di Roma non funziona: non serve né a Putin né a Zelensky (Stampa p.15). L'ostilità russa verso Ue e Usa non facilita un accordo, il cessate il fuoco arriverà dopo la sconfitta sul campo.
A Davos si tratta sul grano di Odessa, Putin apre. Kiev: "No ai ricatti sul grano". Ma il primo ostacolo è il porto minato. La via d'uscita delle navi cinesi (Repubblica p.9, e altri).
Intanto, contro la crisi alimentare, l'Ue pensa agli Ogm: "Oggi sono meno rischiosi" (Repubblica p.9). I nuovi "Ngt" sono allo studio da tempo, ora la guerra ha accelerato il processo. L'obiettivo è migliorare la produttività e aumentare i raccolti.
Accuse di Zelensky all'Occidente: "Forniture di armi insufficienti e scadenti" (Corriere p.10, Messaggero p.4). Le divisioni dell'Occidente ora allarmano gli ucraini. Il ministro degli Esteri Kuleba: "Ci servono sistemi missilistici a lancio multiplo". Insofferenza con l'Europa (Germania in testa) per il fallimento nell'approvare sanzioni su petrolio e gas.
Putin punta sui passaporti facili per l'annessione di fatto nelle regioni occupate (Repubblica p.6, Messaggero p.4). Decreto per Kherson e Zaporizhzhia. Il processo di russificazione delle aree occupate dai militari russi in Ucraina accelera ancora: ora le pensioni si pagano in rubli.
"La Nato non ci aiuta a salvarci. Qui andiamo a morire" (Corriere p.8. e tutti). Rabbia a Kramatorsk. Missili su Zaporizhzhia. Una nuova fabbrica, la Azot, diventa rifugio per decine di civili, assedio a Severodonetsk: "Raid continui, non si scappa più". Da 100mila abitanti, la città è scesa a 10mila ma chi è rimasto sembra rassegnato.
La strage degli innocenti in Texas (tutti). Usa sotto shock. Uccisi, da un folle, 19 alunni di una scuola e due maestre.

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Commentario del 25.05.2022

PRIME PAGINE
Piano di pace, il no di Mosca (Corriere). Grano ucraino, primi sblocchi (Messaggero). Oligarchi, il pugno dell'Europa (Stampa). I russi rubano il grano, rischio carestia (QN). Battaglia per il Donbass (che almeno sia l'ultima) (Avvenire). Niet a tutto (Manifesto). Un'Europa cum grano salis. Perché la pace passa dal cibo (Foglio). Via alla battaglia del grano, Mosca: no al piano italiano (Giornale).
Intesa più vicina sui balneari, il nodo indennizzi (Corriere). Balneari, l'accordo c'è, proroga fino al 2024 in caso di contenziosi (Messaggero). "Putin affama il mondo" (Repubblica). Tregua sui balneari lite Salvini-Letta, Giovannini: sul Pnrr non ci sono allarmi (Stampa). Appalti, ecco come cambiano le regole, concorrenza, ultimi ritocchi all'intesa (Sole). La rendita di cittadinanza (Tempo). Crociata contro i poveri, Renzi ci riprova col referendum per eliminare il reddito di cittadinanza (Notizia). Un indennizzo per i balneari (Italia Oggi). Truffa sulla spesa (Giornale).
Il Papa sceglie Zuppi, il cardinale degli ultimi (Repubblica). Nel nome del Signore (Stampa). "Una chiesa che parla a tutti", Zuppi nominato presidente Cei (Avvenire).
Il Corriere prepara la trappola per Giorgia (Libero). "L'antimafia di Draghi?C'è aria di 'liberi tutti'" (Fatto).
La strage dei bambini a scuola (Corriere e tutti). Massacro nella scuola elementare, uccisi 14 bambini e un maestro (Repubblica).
Roma è la tua notte (Messaggero). Operazione Tirana (Tempo).

ECONOMIA
Riforma sbloccata. Balneari, c'è il tentativo di chiudere, l'ultima trattativa è sugli indennizzi (Corriere p.12, Messaggero p.9 e tutti): il tempo stringe e c'è una legge da approvare, quella sulla Concorrenza, la richiesta del premier Draghi è di far presto, pare che l'intesa sia vicina. Questa mattina a Palazzo Madama, una nuova riunione di maggioranza che darà il via finale all'accordo sulle concessioni balneari che da mesi tiene bloccato il disegno di legge Concorrenza. Ancora da sciogliere il nodo indennizzi. Accordo all'ultima spiaggia – titola Stampa (p.10) – sì dei partiti ma Salvini frena: "L'intesa non è pronta, bisogna lavorarci" e Letta lo accusa: "Fa di tutto per fare cadere Draghi".
"Concorrenza, i problemi ci sono, l'Europa ci sprona, non ci bacchetta", lo dice il Ministro Giovannini a Stampa (p.11): "le raccomandazioni di Bruxelles in linea con i rischi evidenziati nel Def, sul Pnrr stiamo procedendo, finora i ritmi sono stati sostenuti non vedo alcun allarme - abbiamo rispettato gli impegni e non è facile perché le differenze fra i partiti restano - dei 300 mld previsti per il piano infrastrutture, 230 sono già stati allocati" conclude.
E domani invece Draghi riunirà il Cdm per chiedere alla squadra di governo di "correre
sui progetti del Pnrr", perché le scadenze vanno rispettate (Corriere p.13 e altri). La maggioranza sta dando segnali di collaborazione. Il piano di Chigi per rispettare tutti gli impegni in evidenza su Repubblica (p.13): Pnrr, obiettivo giugno, lo sprint del governo vale 21 mld, dal piano per i rifiuti alla spending review, dei 45 "target" previsti, ne mancano ancora 31.
Renzi (Iv) dice "no al reddito di cittadinanza" e dà il via alla raccolta firme, obiettivo: referendum. "Il reddito di cittadinanza ci costa 21 mld che non hanno risolto il problema della povertà – spiega - noi vogliamo consentire ai ragazzi di uscire dalla precarietà. Sì alla lotta contro il reddito di cittadinanza, dal 15 giugno al 15 settembre c'è la possibilità di raccogliere le firme" (Corriere p.17). La coppia Renzi-Meloni all'assalto del reddito di cittadinanza (Repubblica p.14). Tempo (prima) ironizza: la rendita di cittadinanza, doveva abolire la povertà, si è trasformato in un assegno che allontana dal lavoro.
Cottarelli su Repubblica (p.32) fa un'analisi degli avvertimenti dei giorni scorsi, della Commissione europea all'Italia, sulle regole dei conti pubblici e su cosa dovrebbero fare con le politiche economiche. "Almeno nell'immediato – scrive –non ci sono implicazioni per l'Italia - il vero vincolo ai nostri conti pubblici non è mai venuto dalle regole europee, ma dal comportamento dei mercati finanziari". Su Sole (p.5), l'intervista a Irene Tinagli, Presidente commissione Affari economici Parlamento Ue, "La commissione Ue sta sostenendo l'Italia, ora la riforma del Patto".

POLITICA
Tensioni in maggioranza sulla questione ucraina: il M5S cerca lo scontro sulle armi (Sole p.13 e altri). Draghi domani non riferirà in Aula. Il Senato ha respinto la richiesta del M5S, appoggiata da FdI, di sentire il premier in vista del Consiglio Ue: è un altro schiaffo a Conte e al Movimento (Tempo p.5 e altri). Per il Fatto (p.5) Draghi fugge ancora di fronte al discorso Ucraina e i giallorosa vanno in pezzi. Scatta infatti l'ira nel M5S, dove ora cresce la voglia di strappo: "Non siamo rispettati" (Repubblica p.14). Secondo il vice-capogruppo Ferrara "è giusto chiedersi se continuare a sostenere il governo". Qualcuno spinge per una formula in voga nella Prima Repubblica: l'appoggio esterno. Ma Conte frena e assicura: "Non vogliamo la crisi". Secondo Sorgi (Stampa p.12) sono le difficoltà che stanno riscontrando Lega e M5S ad allontanare una crisi di governo. Secondo Repubblica (p.15) la strategia degli attacchi a Draghi non fa bene a M5S e Lega: i continui distinguo con il premier sono un boomerang elettorale. I sondaggisti dicono infatti che le continue prese di distanza di Salvini e Conte dal governo rischiano di penalizzare i due partiti alle urne, favorendo Pd e Forza Italia: il gradimento ancora alto per Draghi finirebbe infatti per premiare le forze di maggioranza più leali. Intanto nel Movimento si apre il dibattito sulle regole e sul superamento della soglia del secondo mandato. Il trucco per il terzo mandato – scrive la Stampa (p.13) – sarebbe quello di candidarsi in Regione dopo il doppio giro in Parlamento: in questo modo verrebbe aggirata la regola del limite di due mandati. Le tensioni interne al M5S riguardano però anche il simbolo: fronda interna contro il nome di Conte nel logo (Libero p.5). Ma fa discutere anche la composizione del vertice del Movimento: sono già sulla graticola i 5 vice di Conte (Corriere p.13). Gubitosa, Ricciardi, Taverna, Todde e Turco considerati "inadeguati" da molte voci critiche, che ora avvertono: "Aspettiamo il voto delle Comunali, poi qualcuno dovrà assumersi meriti o demeriti". Per quanto riguarda le Amministrative delle prossime settimane, il sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere (p.17) si concentra su Palermo: si prefigura uno scontro testa a testa tra il candidato di centrosinistra Micelli e quello del centrodestra Lagalla.

ESTERI
Mosca boccia il piano italiano, chiuse le vie dei negoziati (Corriere p.2-3 e altri). Il nostro ministro degli Esteri ammette: "siamo agli inizi, ci vorrà tempo". Stallo anche sul blocco del petrolio russo: Orban annuncia il veto e blocca ogni decisione Ue. E l'Ucraina lancia l'offensiva al forum di Davos: "Ora dateci armi più potenti". Vitrenko, uomo fra i più vicini a Zelensky: "Il leader russo capisce solo la forza". L'ex viceministra all'Economia, Yulia Klimenko, fornisce la lista di aiuti militati necessari per vincere. Repubblica (p.4) riferisce di una Von der Leyen in trincea: "Putin affama il mondo". La Cina: canale per il grano. La presidente della Commissione evoca i "metodi sovietici" e la carestia staliniana e annuncia una conferenza per affrontare l'emergenza in Africa e Medio Oriente. Il Messaggero (p.2-3) parla di spiraglio per i rifornimenti: ieri primo treno arrivato in Lituania. Il Cremlino concede alle navi straniere di lasciare Mariupol. Soros, proprio a Davos, propone la sua ricetta per vincere la guerra: "Bisogna staccare subito la spina del metano per bloccare Putin", e incorona Draghi: "E' lui l'uomo più capace".
Intanto però i russi avanzano e isolano Severodonetsk, resistenza ucraina appesa alle armi Usa. Le truppe di Mosca viaggiano verso Sloviansk e Kiev chiede all'America i lanciarazzi Himars. Secondo Forbes, il 20% dell'Ucraina è controllato dai russi, prima del conflitto era il 7% (Messaggero p.4). Il Giornale (p.10) riferisce di un Putin "stretto" tra due fuochi: i falchi vogliono più guerra, ma monta l'ira per le sanzioni. Pressioni sul Cremlino per uscire dall'impasse. Politici e imprenditori gli chiedono di fermarsi, ma lo Zar non può tornare indietro dopo le migliaia di soldati russi morti.
Dopo le parole di Biden sulla Cina, arriva la risposta: jet russo-cinesi sul Pacifico, Pechino risponde così (Stampa p.7). Sei aerei coinvolti in manovre militari ai confini con il Giappone, il presidente Usa al vertice di Tokio "arruola" anche India e Australia. Per Repubblica (p.10), Biden trova alleati nell'Indo-Pacifico: sfida a Pechino sulla polizia dei mari. Accordo sul controllo della navigazione, ma la "Nato asiatica" già inciampa su Putin.

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Commentario del 24.05.2022

PRIME PAGINE
Davos, l'attacco di Zelensky (Corriere). Poche riforme, altolà della Ue (Messaggero). Debito e tasse, monito europeo a Roma, subito scontro nella maggioranza (Corriere). Ucraina, Mosca valuta il piano italiano per la pace (Repubblica). Stop di Bruxelles a nuovo deficit (Sole). "L'Italia sorvegliata speciale", nel governo tutti contro tutti (Stampa). La carestia della pace (Manifesto). Europa cattiva maestra (Tempo). Cara sinistra, europeisti sì ma non fessi (Libero). La Ue si butti a sinistra (Giornale).
Draghi: Europa, fisco e balneari non negoziabili (Repubblica). Scontro elettorale sotto l'ombrellone (Manifesto).
Guerra alla Cina, l'ultima gaffe di Biden (QN). La guerra continua e la povertà cresce (Avvenire).
Economia. Arriva il salva-salari (MF). Un superbonus per le imprese (Italia Oggi).
L'ergastolo al sergente russo su Foglio e tutti: Davos e l'artiglieria della globalizzazione contro Putin (Foglio). Ergastolo al soldato-bambino russo, la risposta: "Azov, processo a Mariupol" (Messaggero).

ECONOMIA
Fisco, casa e pensioni, la Ue bacchetta l'Italia, Patto rinviato al 2024, su tutti. L'Europa ferma per un altro anno il Patto di stabilità, ma intanto bacchetta l'Italia sui conti pubblici e la invita a "seguire una politica di bilancio prudente" tenendo sotto controllo la spesa corrente. Il nostro Paese "continua a presentare squilibri eccessivi", ma per adesso non rischia una procedura d'infrazione per il troppo deficit (Messaggero prima e p.2 e tutti). Stop al patto di stabilità fino al 2023, Gentiloni: "Ma non è un liberi tutti" (Repubblica p.10). Stop di Bruxelles a nuovo deficit (Sole prima e p.2-3), regole di bilancio sospese nel 2023 ma attenti alle spese, all'Italia serve prudenza.
E sulle concessioni balneari, c'è l'assist a Draghi dalla Ue, "già perse molte entrate, perdita significativa" (Messaggero p.3, Repubblica p.13 e tutti). Richiamo dell'Europa sulle concessioni, nella maggioranza ancora niente intesa. Draghi fissa i temi per lui imprescindibili – Repubblica (prima e p.10-13) - su fisco, concorrenza e collocazione europea dell'Italia per il governo sono punti non negoziabili.  Sono i tre temi su cui la Lega è più agitata, ma dal commissario europeo all'Economia, Gentiloni arriva la risposta più dura a Salvini: "L'Europa non vuole massacrare di tasse nessuno". Scontro elettorale sotto l'ombrellone – Manifesto (prima) – l'intesa sulle concessioni balneari ancora non c'è. Libero (prima) attacca: "giù le mani dalla casa – cara sinistra, europeisti sì ma non fessi", titola. Mentre Giornale (prima): la Ue si butta a sinistra - la Commissione europea fa da sponda alle battaglie di Pd eM5s, approva il reddito di cittadinanza, attacca i balneari e chiede più Iva e il nuovo catasto.
"La decisione di rinviare a dopo il 2023 la riattivazione del patto di stabilità è molto importante – dice Tajani (Fi) al Corriere (p.5) - ed è una nostra vittoria. C'è l'intesa sulla casa, la Ue la rispetti". Secondo il sottosegretario alla presidenza del cdm, Garofoli, nel suo intervento sul Sole (p.3), "il Pnrr è l'impegno del Paese, non solo del governo – va attuato anche per evitare la recessione".   Draghi incassa lo stop al Patto ma sul Recovery è alta tensione (Stampa p.2): Palazzo Chigi preoccupato per i ritardi delle Camere sul piano nazionale di riforme, entro fine settimana verranno raggiunti tra i 25-30 obiettivi sui 45 del semestre.
Il vicepresidente della Commissione, Dombrovskisa a Stampa (p.3) dice: "Il congelamento delle regole non è un liberi tutti, i fondi europei saranno condizionati al rispetto degli obiettivi su riforme e investimenti", e invita i Paesi con un alto debito ad adottare politiche di bilancio "prudenti" e in particolar modo, a limitare la spesa pubblica corrente.
Christine Lagarde, presidente Bce, traccia invece la strada per normalizzare la politica monetaria (Stampa p.4): "va fermata l'inflazione – dice - addio tassi negativi e stop ai sostegni, in Europa finisce l'era del denaro gratis".
Intanto l'esecutivo studia una misura per ridurre il costo della vita – evidenzia MF (prima) – arriva il salva-salari, carrello della spesa sempre più caro, così il governo vuole abbassare il cuneo fiscale, aumenti a due cifre per pasta (+16%) e verdura (+12%) ma l'inflazione è solo al 6%.

POLITICA
Salvini attacca Bruxelles ed il Pd, Letta: "mette in pericolo il governo" (Corriere p.5-6 e altri). Scintille tra i due leader, ma la partita del catasto è già chiusa. Trattativa sui balneari. Per il Messaggero (p.5), Letta è stanco di Salvini: "Così governo a rischio". Duro botta e risposta sulle riforme tra il segretario dem e quello leghista. Il leader del Carroccio non ci sta: "Il Partito democratico vive su Marte". Sulle riforme la maggioranza è a pezzi, scrive Repubblica (p.10), Letta accusa Salvini: "Passato il limite". Anche Gentiloni si rivolge al leader leghista: "La Commissione Ue non vuole massacrare nessuno". Meloni con il Carroccio: "L'aumento delle tasse sulla casa è nei documenti del governo".
Secondo Repubblica (p.14), Forza Italia è una polveriera. Gelmini sotto accusa, pressing su Berlusconi: "Va rimossa". "Profonda irritazione" del Cavaliere dopo gli attacchi della ministra che ora rischia il posto al governo o il suo ruolo di capodelegazione. Tajani smentisce la fusione con la Lega ma conferma: "No al partito unico, sì alla federazione". Anche per il Messaggero (p.10) è resa dei conti in Fi. Berlusconi ora pensa di "sfiduciare" la Gelmini. Appare sempre più difficile che la ministra possa essere ricandidata alle Politiche. Nel centrosinistra invece il Corriere (p.15) segnala il tour di Conte per il voto nelle città: ma il M5S c'è solo in 64 comuni su 978. Le liste dei 5 Stelle scomparse del tutto in Sardegna e "sopravvissute" solo in 4 centri in Sicilia.
Sui quotidiani spazio anche alle commemorazioni nei trent'anni dall'omicidio di Giovanni Falcone. Mattarella: "Osteggiato anche dai magistrati - (Repubblica p.16 e altri) - dimostrò che la mafia si può battere. E chi lo ostacolò col tempo ha superato i propri errori". La sorella del giudice ucciso a Capaci: "Non voleva essere un eroe". In corteo a Palermo migliaia di giovani.

ESTERI
Mosca apre al piano italiano. Kiev frena: no a concessioni sulla Crimea e il Donbass (Repubblica p.2, e altri). Anche l'Ue prende nota dell'iniziativa diplomatica del nostro Paese. Borrell: "Appoggiamo ogni tentativo di mettere fine alla guerra. L'Europa rimanga unita pure sul fronte militare". Ergastolo al primo russo alla sbarra: "Ha ucciso civili disarmati". Mosca pensa al processo per 2.500 del battaglione Azov (Repubblica p.4, e tutti). A Kiev è stato condannato all'ergastolo il sergente 21 enne che ha ammesso di aver ucciso un pensionato. È il primo caso di crimine di guerra a finire in tribunale.
Zelensky a Davos: "Basta affari con Mosca" (Corriere p.6-7, e altri). Tutti in piedi per il leader che resiste allo Zar: "È come Hitler, smettete di fare affari con lui". Il presidente: "A ogni Paese un pezzo della ricostruzione": un business da 500 miliardi che può rilanciare l'economia continentale. Al forum decolla l'idea di un piano Marshall, mentre Kiev chiede l'embargo totale su petrolio e gas.
Prigionieri, grano, sanzioni. La via stretta del negoziato e il ruolo chiave dei turchi (Repubblica p.3). Cruciale la salvezza dei soldati usciti dall'acciaieria Azvostal ma ora il nodo diplomatico principale è il blocco navale che impedisce l'export di cereali.
Gli alleati: "Non colpiremo in Russia", e Zelensky strappa il sì ai super missili anti-nave" (Repubblica p.4, e altri). Al vertice "Ramstein 2" Kiev ottiene dalla Danimarca i razzi a lunga gittata Harpoon. Il segretario alla Difesa americano Austin: "Da 20 Stati nuovi aiuti militari". Nuove armi anche dall'Italia, in futuro le nostre aziende potrebbero venderle agli ucraini.
Missili e dati, la partita dei sottomarini (Corriere p.10). Mosca tiene la flotta alla larga dalle coste ucraine e ricorre ai sommergibili per il lavoro di intelligence.
"Mi vergogno per la guerra in Ucraina": Si dimette un diplomatico russo all'Onu. Gli 007 di Kiev: "Putin scampato a un attentato" (Repubblica e Corriere p.7, e altri). Boris Bondarev lascia dopo 20 anni, lettera di dimissioni a decine di diplomatici. Tra loro, Gatilov, il suo capo. "Non mi sono mai vergognato così tanto per la politica estera del mio Paese. "Chi ha deciso questo conflitto vuole solo potere e lusso".

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Commentaeio del 23.05.2022

PRIME PAGINE
Bombe e tank, la morsa di Putin sul Donbass (Corriere). La Ue in aiuto degli Stati: altri 12 mesi senza sanzioni (Messaggero). I duri di Kiev contro i negoziati, Morawiecki: Putin come Hitler (Repubblica). Draghi all'Ue: rispetteremo gli impegni (Stampa). Severodonetsk, la nuova Mariupol (Stampa). L'Europa molla Kiev ma ci tassa la casa (Giornale). La pacchia è finita (Tempo). Ultimatum Ue. Ma i partiti litigano (QN). La guerra rende l'Italia più povera ma la Ue ci chiede di alzare le tasse (Libero).
Salvini vuole tassarci. Il Ministro Brunetta: andremo avanti su catasto e fisco (Repubblica).
I Caf senza fondi "Dichiarazioni Isee a pagamento" (Messaggero). Oggi il 730 è online: corsa contro il tempo per i rimborsi a luglio (Sole).
"Votate i referendum o addio giustizia" (Libero).  
Il ricordo della strage di Capaci su (Stampa e altri). I tasselli mancanti di Capaci (Stampa). Cosa ci insegna Falcone (Corriere Il ricordo di Capaci, Maria Falcone: no ai candidati opachi (Repubblica). La svolta su Capaci: si indaga sulla pista nera e Delle Chiaie (Fatto).
Il Milan dei giovani si prende lo scudetto (Stampa, Corriere e tutti).

ECONOMIA
Il monito della Ue all'Italia su tutti. Pnrr, la Lega di nuovo contro l'Europa, "Basta richiami, l'Italia fa da sé, siamo in grado di governarci da soli" (Repubblica prima e p.2 e tutti). Salvini respinge le raccomandazioni della Ue su fisco e riforme, taglio dell'Irpef e tasse sul lavoro: "Chi ci chiede di tassare la casa ci attacca". L'esecutivo: "Falsità pericolose". E nel frattempo, è polemica anche con Timmermans che, su Rai3, parla degli "amici di Putin anche in Italia" e si capisce che allude proprio a Salvini. In merito all'invito della Commissione Ue, di tagliare la spesa per contenere deficit e debito pubblico, il Ministro Brunetta intervistato da Repubblica (p.3), dice: "Altro che nuovi scostamenti di Bilancio, non ne abbiamo bisogno e, in ogni caso, solo in accordo con l'Ue. Come non abbiamo bisogno di tagliare la spesa pubblica, ma solo di renderla efficiente, i soldi ci sono". Infine sul Pnrr aggiunge: "Non siamo indietro, la prossima scadenza del 30 giugno non ci spaventa, saremo in linea con il cronoprogramma". Palazzo Chigi e l'allarme Ue: "Molte riforme saranno approvate assieme" (Stampa p.2). Mentre Libero (prima e p.2) critica: la guerra rende l'Italia più povera ma la Ue ci chiede di alzare le tasse. QN (prima) parla di ultimatum Ue, ma i partiti litigano. Il sottosegretario all'economia, Freni al Messaggero (p.2) dice: "Non servono lezioni da Bruxelles, faremo tutto ciò che serve al Paes: il catasto non si tocca e sulla concorrenza, mediazione vicina".
Intanto l'accordo di maggioranza sulla Concorrenza è più vicino, ma il tempo è agli sgoccioli, entro domani va siglata l'intesa, e le spinte contrastanti all'interno di Lega e FI non lasciano sereno Draghi né le forze di centrosinistra, il Ministro Patuanelli: "L'escalation può essere fatale all'Italia, ci lascino lavorare" (Stampa p.2). E ancora Stampa (p.3) parla di "Ritardi del Recovery", a poco meno di 40 giorni dalla nuova scadenza, solamente il 15,5% degli impegni previsti dal Pnrr entro il primo semestre 2022, poco più di 1 su 6, è già stato assolto, un altro 29,3% è "in dirittura d'arrivo", mentre la quota più ampia (55%), è ancora da completare.
Rinnovabili, Italia bloccata (Stampa p.20): l'Europa spinge sulla svolta green per l'energia
ma per il via libera agli impianti, servono 5 anni, le imprese: "basta il no di un Comune e salta tutto". Troppi gli ostacoli, sentir parlare di tempistica fa venire l'orticaria a chi in impianti green
ci investe davvero e va a sbattere contro la burocrazia o contro il sindaco di un comune di montagna contrario.

POLITICA
Prosegue la bufera dentro Forza Italia. Le frasi di Berlusconi su Putin, la rivalità con la Lega e l'ipotesi Calenda fanno scoppiare il caso nel partito, con la Stampa (p.14) che parla di "Vietnam Forza Italia". Le posizioni di Berlusconi in merito alla questione ucraina, hanno fatto scattare la rivolta dell'ala governista del partito e, in particolare, della ministra Gelmini. In difesa del Cavaliere corre Salvini: "Prima di criticarlo ci penserei 5 minuti" (Tempo p.4, Repubblica p.10 e altri quotidiani). Il Messaggero (p.5) parla di Opa del leader leghista su Forza Italia. Ma la Gelmini non ci sta: "Salvini rispetti Forza Italia, non è ancora il suo partito". Mentre la Gelmini litiga con Salvini, arriva lo sfogo di Berlusconi: "Accuse pretestuose e modi incomprensibili" (Giornale p.8). L'ex ministra di Fi, Prestigiacomo, a Repubblica (p.11) si rivolge a Gelmini: "Sbaglia, deve occuparsi del governo, non del partito. Ma sono convinto che Mariastella potrà chiarire al più presto con Berlusconi". Nel frattempo dall'Ucraina, il capo delegazione di Forza Italia, Matteo Perego di Cremnago, al Giornale (p.8) assicura: "Le parole di Berlusconi sono quelle di un uomo di pace che sa benissimo quali possono essere le implicazioni di questo conflitto e quindi è preoccupato di quali saranno le conseguenze ma non c'è nessunissima ambiguità in Forza Italia".
Situazione di tensione anche nel M5S, dove si registrano le divisioni tra Contiani e ribelli (Corriere p.14): anche alcuni big, come Giarrusso e Spadafora, criticano il "deficit politico" del leader 5S. Secondo fonti vicine al vertice però, il loro obiettivo è indebolire il Movimento per motivi personali. Secondo Repubblica (p.12) il M5S, alle prese con il duello con Draghi e con il rischio flop nel voto locale, a giugno potrebbe implodere: oltre alla questione delle armi all'Ucraina, la "linea rossa" dei grillini è il termovalorizzatore di Roma. Se il governo dovesse porre la fiducia sul dl, resta da capire se il Movimento deciderà di mettersi fuori dalla maggioranza. Il Fatto (in prima e p.3) scrive: Draghi vuole imporre l'inceneritore, Grillo allude alla crisi.

ESTERI
Avanzata russa nel Donbass e paura degli ucraini. Severodonetsk tagliata fuori: "Sarà la prossima Mariupol" (Corriere p.2-3, e altri). Putin mette in campo le armi più moderne per contrastare le forniture Usa, distrutti i ponti. Zelensky: "Un inferno, perdiamo 100 uomini al giorno" e per resistere implora dagli Usa, i lanciarazzi a lunga gittata ma l'America, per ora, li nega.
"Ucraina nell'Ue, ci vorranno 20 anni". Macron e Scholz gelano Kiev (Repubblica p.8, e altri). Il cancelliere: "Prima i Balcani". Il ministro Beaune gela le speranze di Zelensky: "Dire che l'Ucraina entrerà a far parte dell'Ue tra sei mesi, o un anno o due, è mentire, probabilmente ci vorranno tra 15 e 20 anni".
Il capo delle spie e i duri di Kiev: "Non cederemo territori a Mosca. "o alla tregua se prima i russi non si ritirano" (Repubblica p.6, Stampa p.10). Budanov e Podolyak contro la spaccatura del Paese. Zelensky più sfumato: punta prima ad aprire il negoziato sul cessate il fuoco, però gestisce diversamente le priorità ed è pronto, come ha detto a Porta a Porta, ad "accantonare il tema Crimea" pur di aiutare il dialogo. Il presidente è dunque più aperto al negoziato.
Su Repubblica (p.8), l'intervista alla vice ministra degli Esteri ucraina, Dzhaparova: "Vi stiamo difendendo da Putin, l'Unione ci accolga subito" (Repubblica p.8). "Abbiamo sottoscritto l'accordo di associazione nel 2014, e completato decine di riforme. A fine giugno ci sarà l'esame del Consiglio europeo: L'adesione alla Ue sarà un combustibile: la guerra non si fa solo sul campo, ma anche nello spirito".
Lindner: "No a un Recovery fund per ricostruire l'Ucraina". La Germania torna alla linea del rigore (Repubblica p.2, e tutti). La Germania riassume la faccia feroce della custode europea dell'austerità. Il ministro delle Finanze è contro l'idea di un'"emissione comune del debito". Una posizione non isolata dentro l'Ue ha chiarito che anche se la Commissione allungherà di un anno la sospensione del Patto di stabilità, ciò non dovrebbe indurre i partner a deviare da un sentiero di ritorno del deficit al di sotto della soglia del 3% e del debito entro il 60% del Pil.
Mare Nero e grano di Odessa prigioniero dei russi: "Armateci per liberarlo". L'Italia tratta con Sofia e Ankara per sbloccare l'accesso ai porti (Repubblica p.9, Corriere p.6). Il blocco provoca una crisi alimentare globale. Il tema sarà al centro del G7 di fine giugno in Germania. Oggi Draghi ne parlerà con il premier bulgaro Petkov.
La via del grano è interrotta. Su Corriere (p.7), la guerra ha acuito la crisi, raccolti in pericolo. Il 98% dei cereali ucraini che in tempo di pace vengono raccolti nei 1.200 super silos d'acciaio alti 30 metri che punteggiano il Paese, devono passare per il grande terminal di Odessa per tenere in vita 400 milioni di persone nel mondo.

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Commentario del 22.05.2022

PRIME PAGINE
L'Ue avverte: "Italia in deficit, riforme subito" (Repubblica). Gentiloni alla Stampa: "Se salta il Recovery l'Italia va in recessione".
Guerra in Ucraina, "non siamo pronti al negoziato" dice Zelensky a telefono con Draghi (Corriere). Putin vieta a Biden l'ingresso in Russia ma salva Trump (Stampa). "L'Ucraina non può vincere. Biden sbaglia, basta armi": il Fatto riprende l'articolo del New York Times. Il Cremlino intanto apre allo scambio di prigionieri con l'Ucraina: "Gli Azov in cambio dell'Oligarca" (Messaggero, QN).
Italia-Economia. Roma ha quadruplicato l'import di petrolio russo (Stampa). I condizionatori preferiti alla pace, questa la risposta degli italiani a Draghi (Libero): aumentati i consumi privati di gas.
Italia-Politica. Ucraina e Putin, tutta la verità di Berlusconi (Giornale). Berlusconi ricambia linea: "Noi stiamo con Usa e Nato" (Stampa). Il Messaggero parla di "retromarcia a metà" del Cav. Gelmini attacca Berlusconi: "Fi resta ambigua su Putin" (Repubblica).

ECONOMIA
Dall'Ue arriva il monito all'Italia sui conti: "Riformate fisco e concorrenza" (Repubblica p.2-3 e altri). Nelle raccomandazione che la Commissione presenterà domani la piena attuazione del Pnrr viene definita "essenziale". Pressing su taglio dell'Irpef, delle tasse sul lavoro e sulla revisione del catasto. "Limitare la spesa per ridurre il debito". E il premier non cede sulle liberalizzazioni: "Credibilità in gioco". Per Draghi approvare il pacchetto con dentro i balneari è decisivo per chiedere più risorse all'Europa. Casellati infastidita dalla sua lettera.
"I partiti non frenino sulle riforme, senza il Recovery si rischia la recessione", così Paolo Gentiloni intervistato da Stampa (p.2-3). Il commissario europeo all'Economia aggiunge: "Finito il tempo dei sostegni di ogni tipo, prima di pensare ad altro debito comune occorre far funzionare il piano attuale". Per il balneari rimangono 48 ore per l'accordo o Draghi azzererà le modifiche. Dalle date delle gare agli indennizzi per le aziende: è caccia all'intesa. Sulla concorrenza il Corriere (p.14) segnala però ancora tensione tra i partiti. Letta: solo noi siamo responsabili. Dopo la lettera di Draghi, Casellati chiama in causa la commissione Industria. Il Sole (p.3) propone un focus sul Pnrr e parla di 1,1 milioni di ultra 55enni nella Pubblica amministrazione più vecchia dell'Ocse. Ha più di 55 anni il 41% dei dipendenti e il 55% dei ministeriali, contro il 28% medio nei Paesi sviluppati. In cima alla classifica dell'età Sviluppo Economico, Cultura, Interno e Mef. Nel privato invece lavoratori over 55 a quota 21%.
Intanto però, secondo quanto riportato dal Giornale (p.10), l'inflazione colpisce duro e gli italiani si adeguano: il 96% cambia il "carrello". Secondo i dati Nilseniq i consumatori limitano il balzo dei prezzi al 2,6% grazie a nuovi comportamenti. Per Libero (p.7) l'Italia ha scelto: i condizionatori meglio della pace. Nonostante i prezzi, dall'inizio della guerra nel nostro Paese i privati consumano più gas. E importiamo più metano e petrolio da Putin che prima dell'invasione.

POLITICA
Tra i temi politici in primo piano l'intervento di Silvio Berlusconi in apertura su Giornale (p.2-3), nel quale chiarisce la sua posizione: "Ucraina Paese aggredito: ogni sforzo per la pace. Gli Usa non garantiranno la sicurezza globale, e ora i pericoli più gravi arrivano da Cina e India". Il discorso del Cavaliere conclude la kermesse di Napoli: "Forza Italia è dalla parte della Ue, della Nato e dell'Occidente. All'Unione serve un coordinamento militare comune. L'egemonia in Africa della Cina e il blocco del grano neo porti ucraini possono scatenare una nuova ondata migratoria verso i nostri confini". Anche secondo Libero (p.2-3) Berlusconi sta con Kiev: "Giusto che si difenda", ma Gelmini lo attacca: "Sue parole ambigue". Il chiarimento di Berlusconi riportato da tutti i quotidiani, ma anche Repubblica (p.10) riporta l'attacco di Gelmini: "No ad ambiguità sull'atlantismo". E riferisce di un Cavaliere marcato dai fedelissimi. L'ala governista lo definisce "imbarazzante".
Su Stampa (p.13) anche la posizione di Matteo Salvini: il Pd parla di guerra, noi di pace. E Letta ribadisce: sì alle armi, così Mosca negozierà. Il segretario della Lega cita il Papa: "Facciamo tutti gli sforzi possibili per portare avanti le trattative tra russi e ucraini". Nel Movimento Patuanelli e Taverna contro Spadafora, che attacca: "Temo Conte voglia uscire dal governo". E Zingaretti chiarisce: "Alleati con i Cinque Stelle? E' un dovere morale, chi dice no vuole perdere". Il governatore del Lazio: "Mai più come nel 2018, sì all'intesa con il M5S o vince la destra, di Draghi non si può fare a meno". Sul Messaggero (p.9) intervista a Carlo Calenda: "Sì al termovalorizzatore, dal M5S posizioni deliranti". Il leader di Azione rilancia: "Lo chiede l'Ue, occorrono impianti che nel Centro-Sud. Con il "no a tutto" non si può governare, adesso serve una rivoluzione della serietà".

ESTERI
Prigionieri dell'Azov, i turchi mediano, ora arriverà lo scambio? (Corriere p.2-3 e tutti). La ricostruzione della resa: settimane di contatti, il ruolo del leader dei tatari in Crimea, il messaggio dello Zar. Kiev avverte: senza il loro ritorno, non ci sarà nessun negoziato. Sul tavolo dello scambio anche l'oligarca amico di Putin (Messaggero p.2-3). Mosca: "Valuteremo un accordo su Medvedchuk". Il negoziatore: se ne discuterà nelle sedi appropriate. Il Regno Unito intanto discute di Moldavia con gli alleati: "Diamogli armi con standard Nato per difendersi".
Sempre il Corriere (p.5) riferisce del messaggio di Draghi a Zelensky: "L'Italia vi sostiene, sì a nuove sanzioni contro la Russia". Telefonata partita da Palazzo Chigi, Kiev ha colto l'occasione per presentare un lungo elenco di richieste, tra cui lo sblocco dei porti.
Il Messaggero (p.4) racconta la battaglia dei sabotaggi: un incendio a Mosca nel centro degli Shuttle. In fiamme l'istituto più importante della Russia. Nessuna vittima ma danni ingenti. Numerosi i precedenti. E il Cremlino ammette: è la cyberguerra degli ucraini.
I russi intanto cercano la vittoria nel Donbass, ma Kiev punta alla controffensiva finale (Repubblica p.6). Gli ucraini ammassano truppe per riprendere il corridoio da Kherson e Melitopol: la Crimea verrebbe isolata, come prima del 24 febbraio.
Altro tema importante è quello degli approvvigionamenti di materie prime, come il grano. Il blocco navale imposto dai russi è all'origine della crisi alimentare globale, gli alleati vogliono forzarlo (Corriere p.8-9 e altri). Ma si allarga la fame in Ucraina: tre abitanti su dieci mangiano meno per nutrire i figli. Secondo i dati dell'Onu un terzo delle famiglie è rimasto senza reddito e 10 milioni di persone vivono in condizioni di "insicurezza alimentare".
Repubblica (p.8) torna sul taglio del gas da parte di Putin alla Finlandia: da Usa ed Estonia arrivano forniture alternative. Ritorsione contro la richiesta di adesione alla Nato, Helsinki costruirà un nuovo rigassificatore, ma parla di "industria in pericolo". La Stampa (p.4) segnala invece il "paradosso Italia" sul petrolio. Mentre l'Europa stringe sull'embargo al greggio russo, le importazioni volano al record da quasi 10 anni. E' l'effetto Lukoil in Sicilia, con 10mila posti a rischio.
Su tutti i quotidiani spazio anche al voto in Australia: è premier made in Italy. Il leader Anthony Albanese ha battuto i conservatori. Originario di Barletta si definisce "costruttore di ponti", punta su sanità gratuita e controllo dell'immigrazione. Albanese, il premier italiano d'Australia porta la sinistra al governo dopo dieci anni, titola invece Repubblica (p.17).

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