Commentario del 04.05.2022

PRIME PAGINE
Draghi e Macron: ora tregua (Corriere). Petrolio russo, stop a gennaio (Messaggero). Europa da ricostruire (Repubblica). Moldavia, il confine caldo che ora teme l'escalation (Sole). Dottrina Draghi per l'Europa (Stampa). Prigionieri del gas russo (MF). Linea di fuoco (Manifesto). Pioggia di bombe sulle città ucraine, il premier alla Ue: "Ora cessate il fuoco" (Giornale). Vincere contro Putin si può. God bless America (Foglio). Pace o condizionatori? Termosifoni spenti (Fatto). Il cuore fermo di Mariupol (Avvenire).
Il premier boccia il Superbonus 110%, la protesta del M5S (Corriere). Il premier contesta il superbonus e va allo scontro con i 5Stelle (Repubblica). Draghi: "Va superata l'unanimità Ue" (Sole). Il premier sfida Conte, "No al superbonus", Bonomi: "Che errore dare i duecento euro" (Stampa). Gli schiaffoni stellari di Draghi (Tempo). Armi e superbonus, rissa Draghi-M5s (QN). Il superbonus spinge l'economia ma pur di colpire i 5 stelle per i no su armi e inceneritore, Draghi vuole affossarlo (Notizia). Draghi abbatte il superbonus casa (Libero). Draghi demolisce il superbonus (Giornale).
Garofoli: "avanti con il Pnrr per ridurre i divari del Paese" (Repubblica). Gualtieri: "il no dei 5S sul decreto Aiuti non è un dramma ma a Roma disastrosi" (Repubblica). Nove miliardi per salvare il Pnrr (Sole).
Usa, scontro sull'aborto, Biden: "È un diritto" (Corriere). La corte Suprema Usa pronta a vietare l'aborto (Messaggero). La Corte Suprema voterà per abolire la libertà di aborto delle americane (Repubblica). Crociata anti-aborto (Stampa).  

ECONOMIA
Draghi gela il Superbonus 110% e dice no: "ha fatto triplicare i costi, non siamo d'accordo", per il M5s "è un attacco irricevibile" (Corriere p.10, Messaggero p.8 e tutti). E' una misura che il premier non aveva digerito sin dall'inizio: "toglie l'incentivo a trattare sul prezzo visto che i costi sono triplicati - ha detto Draghi. Buffagni (M5s), intervistato dal Corriere (p.10): "credo che se il nostro Paese ha fatto segnare una crescita maggiore del 6% lo scorso anno sia dovuto in buona parte, all'idea che abbiamo avuto di rilanciare l'edilizia puntando sulla riqualificazione, cancellarlo vuol dire fare un dispetto alle famiglie e alle imprese".  Su Tempo (prima), "gli schiaffoni stellari di Draghi", mentre Giornale e Libero attaccano: "Draghi demolisce il superbonus casa" e scatena l'ira dei grillini, Fi vuole la proroga. Secondo Notizia, Draghi pur di colpire i 5 Stelle, vuole affossare il superbonus che spinge l'economia.
Il nuovo bonus sui redditi fino a35mila euro, le agevolazioni sociali contro il caro energia e lo sconto su benzina e diesel, misura che non dimentica il Gpl (Corriere p.11 e altri): un decreto da 14 mld per sostenere famiglie e imprese. "Il governo fa il possibile per dare un senso di vicinanza agli italiani", ha detto Draghi. Il bonus da 200 euro è destinato ai lavoratori dipendenti, gli autonomi e i pensionati che hanno un reddito sotto i 35mila euro, escludendo chi percepisce il reddito di cittadinanza.
Su Messaggero (p.15), il presidente Bonomi, da Parma, ribadisce che Confindustria è ben conscia che, se si vuole veramente colpire la Russia, bisogna interrompere l'importazione di gas russo. E intervistato da Stampa (p.4), Bonomi sostiene che sia un errore il bonus da 200 euro, "tagliamo le tasse sul lavoro - dice - i soldi per misure strutturali ci sono, serve la volontà politica, le imprese hanno pagato 16 mld per gli ammortizzatori, mettiamoli in busta paga – e aggiunge - l'intervento
sul cuneo fiscale ha copertura, non si farebbe altro debito". "Duecento euro sono meglio di nulla, ma non risolvono il problema", dichiara invece il segretario della Cgil, Landini (Stampa p.4).
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Garofoli, intervistato da Repubblica (p.17): "Avanti con le riforme, ora il Pnrr per ridurre i divari - il Paese soffre, abbiamo stanziato 14 mld, se serve interverremo ancora, l'obiettivo del Pnrr è riequilibrare le diseguaglianze, sulla concorrenza tempi molto stretti".
Nove mld per puntellare il Pnrr, per evitare un "piano B" che, senza un intervento deciso, si sarebbe reso inevitabilmente necessario per assorbire i maggiori costi. Il governo punta a evitare il rischio più imminente: la chiusura dei cantieri infrastrutturali già avviati (Sole prima e p.3).
Stop al petrolio da gennaio, tagli graduali in Europa per non frenare l'economia (Messaggero p.6 e altri): dopo l'ok della Commissione europea ieri, il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, che introduce lo stop al petrolio da gennaio 2023, arriva oggi sul tavolo dei rappresentanti permanenti dei governi dei Ventisette e dovrebbe entrare in vigore entro la settimana. Su Corriere (prima e p. 12), dataroom di Gabanelli e Quezè su cosa comporta la rinuncia del gas russo: con lo stop si mette in crisi Putin. Per noi lo scenario del Def è: crollo del Pil del 2,5%, inflazione al 7,6%, 550mila posti in meno e raddoppio dei prezzi del Mwh. Si stima una carenza pari al 18% delle importazioni complessive nel 2022 e al 15% nel 2023.

POLITICA
Il Messaggero (p.9) registra l'escalation del M5S nei confronti del governo: Conte questa settimana ha fatto astenere i ministri grillini sul decreto-aiuti perché contrario al termovalorizzatore di Roma, ha chiesto a Draghi di riferire in Parlamento se, sul caso Ucraina, "siamo falchi o colombe", e ha attaccato il premier, "colpevole" di aver criticato il Superbonus 110%. Per il Messaggero, Conte rischia di azzoppare il "campo largo" con il Pd, anche se Draghi non teme la crisi. Nell'esecutivo si escludono strappi da parte dei grillini: "La loro è solo tattica, non sono davvero pericolosi". Il Tempo (in prima e p.3) parla di "schiaffoni stellari" tra Draghi e Conte, per il QN (in apertura) è proprio "rissa" tra il premier e il M5S. Secondo la Stampa (p.3) la tensione con il M5S fa crescere l'ipotesi del voto in autunno: Letta non media più e i rapporti tra M5S e Pd sono sempre più difficili, per questo cresce l'ipotesi di un voto prima della fine del 2022, con il ministro dell'Economia Franco pronto ad anticipare la manovra in estate. Buffagni al Corriere: "Ogni volta che il Movimento pone un tema viene accusato di voler far cadere il governo. Abbiamo accettato con responsabilità e fatica di far parte dell'esecutivo, ma non possiamo essere d'accordo su tutto". Sull'alleanza con il Pd, il deputato 5S dice: "Si stanno alzando i toni? Credo faccia parte di una dialettica sana tra alleati. Nessuno dimentichi che siamo la prima forza in Parlamento e non siamo disposti a farci mettere i piedi in testa". Giornale (p.2) e altri quotidiani segnalano come la spinta verso una legge elettorale proporzionale sia il modo in cui il Pd stia cercando di mollare Conte: i dem sono esasperati dall'estremismo dell'ex premier e del M5S. Uno dei temi che ha acceso lo scontro tra M5S e Pd è la questione del termovalorizzatore di Roma. Il sindaco dem della Capitale, Roberto Gualtieri, a Repubblica (p.19) dice: "Registro un forte consenso alla scelta di rendere finalmente Roma in grado di chiudere il ciclo dei rifiuti, superando una situazione vergognosa. Ringrazio il governo per il sostegno. Un partito, che a Roma è all'opposizione, si è astenuto. Non mi pare un dramma".

ESTERI
"Cambiamo la Ue, istituzioni inadeguate", in primo piano sui quotidiani, le parole del premier Draghi a Strasburgo: "Unione forte è Nato forte, abbiamo bisogno di un federalismo pragmatico. Ora una tregua, aiutare l'Ucraina è aiutare la pace" (Corriere p.2-3 e tutti). Per Repubblica (p.2-3) da Draghi arriva una scossa all'Europa. Il premier all'Europarlamento disegna una diversa unione continentale: dalla difesa all'energia, dal debito comune al principio di unanimità "che va superato", i quattro pilastri da cui ripartire. E arriva l'intesa Roma-Parigi-Berlino: "Un nuovo patto di Stabilità, basta coi veti dei piccoli". Il "Triangolo" tra Italia, Francia e Germania punta a riformare le leggi fondamentali della Ue a partire dall'accordo di Lisbona. Oggi il voto per avviare l'iter della Convenzione. Stati Uniti d'Europa, titola invece la Stampa (p.6) in riferimento al "federalismo pragmatico" invocato da Draghi.
Ieri intanto colloquio telefonico tra Macron e Putin. Il presidente francese incarna la linea della Ue, lo zar: "alt all'invio di armi". Johnson a Kiev: "La pace? Non c'è fretta" (Messaggero p.4).
Sullo stop al petrolio però l'Europa si spacca, e si va verso una deroga per i Paesi contrari. Ungheria e Slovacchia minacciano il veto: l'ipotesi è concedere loro un anno in più con il rischio di rompere il fronte, oggi incontri decisivi.
Forze speciali e bombe, assalto all'acciaieria. Razzi anche su Leopoli (Messaggero p.2-3 e tutti). Mariupol, arrivano truppe di terra per stanare i 2mila soldati nei tunnel. Colpite Dnipro e Vinnytsia, missile fatto esplodere nei pressi di Kiev. Con l'operazione Bessarabia Mosca studia l'attacco per isolare Odessa (Repubblica p.9). I disegni russi per aprire un nuovo fronte a Sud, collegato alla Transnitria. I droni di Kiev prendono di mira l'isoletta indispensabile alla flotta d'assalto. Secondo Stampa (p.12), è assalto finale all'Azovstal. Le forze russe attaccano con blindati e fanteria, missili anche su Leopoli. Scortati oltre cento civili a Zaporizhzhia, ma di 11 bus si perdono le tracce. Battaglia sopra le teste di chi lascia Mariupol. Altra strage di civili, trovati 290 corpi a Irpin. Almeno in 300 ancora bloccati nell'acciaieria Azovstal, scrive anche Libero (p.8).
Mosca intanto replica al governo di Roma: "Prendete in giro i cittadini" (Stampa p.8). Nuove polemiche dopo le frasi choc di Lavrov e la condanna di Draghi: "Sbagliate, non è stato un comizio". L'ira di Israele: "Oltraggioso".
Sul fronte diplomatico si muove ancora anche il Papa, che apre a Putin. Per la prima volta infatti nomina lo Zar: "Disposto ad andare da lui a Mosca". Il Cremlino non ha risposto ad una proposta avanzata oltre un mese fa.

@riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento