Commentario del 16.05.2022

PRIME PAGINE
Kiev a Biden: "Non è tempo di tregua" (Stampa). Nato ancora più ostile a Mosca: da "partner" a "minaccia diretta" (Fatto). Paura di Putin, la Nato cresce (Corriere). La minaccia nucleare rafforza la Nato (QN). Finlandia e Svezia accelerano per la Nato: "Mosca una minaccia" (Messaggero e altri). Fonti Usa: lo Zar è malato, "già oggi l'operazione" (Stampa). Il vicecomandante dell'esercito ucraino a Repubblica: "Ci riprenderemo il Dombass".
Dal punto di vista energetico: gas algerino, tetto al prezzo. La Ue apre al conto K russo (Messaggero).
Italia-Politica. Partiti divisi sulle armi (Stampa). La maggioranza si spacca sulla guerra e sulla Nato. Cresce l'asse Salvini-Conte (Giornale). Parte lo scontro finale in Forza Italia (Libero). Il destino di Fi in mano a Ronzulli. Partito in rivolta (Messaggero, Stampa e altri). Ronzulli: "Berlusconi decide per il bene di tutto il partito" (Giornale). Tajani al Corriere: "Lo scontro in Fi? Fisiologico".
Sanità, il ministro Speranza a Repubblica: "Più medici e un miliardo alle Regioni".

ECONOMIA
Per quanto riguarda il discorso energia, secondo il Messaggero (p.3) il tetto al prezzo scatterà anche sul gas dell'Algeria. Sul tavolo dei ministri degli Esteri della Ue non solo le sanzioni: si parlerà di price-cap. L'ipotesi di un meccanismo automatico in caso di embargo o blocco di un fornitore.
Sul Corriere (p.13) nell'approfondimento "Dataroom" si parla di forniture di gas russo e dei nostri tanti errori. Si parla di poca diversificazione, eppure i fornitori sono 5. Ma la produzione interna è crollata, meno idroelettrico di 20 anni fa e rinnovabili al palo, solo tre i rigassificatori.
Il Giornale (p.14) parla intanto di ripresa italiana dimezzata: l'antidoto è investire di più. Draghi dovrà stringere su reddito M5S e previdenza. Focus anche su energia e infrastrutture. Intanto Sud, giovani e genere sono le diseguaglianze che hanno diviso l'Italia post pandemia (Repubblica p.22). La recessione innescata dal Covid ha lasciato eredità pesanti e aumentato il divario con i più deboli. I fondi del Pnrr arrivano con l'obiettivo di colmarlo, ma tra mille difficoltà. Sugli aiuti il Sole (p.2-3) segnala spazi dei governi limitati con le banche centrali in ritirata. Dal 2007 i principali istituti centrali hanno stampato 26mila miliardi di dollari, ma ora ritirano liquidità per l'inflazione. E gli esecutivi, senza il loro sostegno, hanno le mani legate. Per il bonus da 200 euro anti inflazione datori e Inps in campo entro luglio. Con il decreto Aiuti indennità automatica per dipendenti e pensionati parametrata al reddito mensile o annuale. Erogazione da parte dell'Inps ai disoccupati. Serviranno un'istanza e istruzioni per gli autonomi, collaboratori e colf.
Auto, partono gli incentivi: sconti per i modelli green (Messaggero p.13). Da oggi via ai bonus: valgono da 2mila fino a 5mila euro per le vetture completamente elettriche.  

POLITICA
Conta rinviata sulle armi (Stampa p.15): giovedì l'informativa di Draghi in Aula, con i partiti che potranno mettere in evidenza le loro posizioni, ma senza un voto delle Camere. Il M5S continua a chiedere un voto per ribadire il proprio no all'invio di altre armi all'Ucraina, ma non ha intenzione di forzare la mano. Con il ministro Di Maio che assicura: "Siamo responsabili". Per il Tempo (p.2) il M5S pacifista spaventa Draghi. Oggi, intanto, il ministro della Difesa Guerini spiegherà al Copasir il terzo decreto per le armi a Kiev: secondo il Corriere (p.10), a differenza dei due precedenti decreti, il M5S potrebbe impuntarsi e tentare di dare del filo da torcere a Guerini. L'Italia non invierà carri armati né droni, l'oggetto del contendere – secondo il Corriere – potrebbero essere  i cannoni con gittata di oltre 20 km: il M5S insiste perchè il decreto passi al vaglio delle Camere. Il Giornale (p.3) sottolinea come la politica estera spacchi in tre il governo: si rafforza l'asse Salvini-Conte sul no alle armi, Pd e Italia viva fanno da scudo al premier e si dimostrano "ultra atlantici" mentre Forza Italia, pur confermando il pieno appoggio alla linea Draghi, chiede al governo di battere la strada del dialogo. Nel frattempo il vicesegretario della Lega Fontana a Libero (p.5) spiega: "La Lega non è diventata pacifista, vogliamo la fine della guerra nell'interesse dell'Italia e dell'Europa. L'invio di armi? Dopo tre mesi di guerra lo scenario può solo peggiorare: dobbiamo lavorare sempre di più sulla via della pace". Soluzione diplomatica che non sembra lo scenario più imminente gli italiani: un sondaggio su Repubblica (p.11) evidenzia come per il 44% le ostilità non cesseranno prima di un anno, mentre il 36% ritiene che la guerra durerà ancora qualche mese. Italiani divisi sul rischio che il conflitto si estenda: per il 41% resterà isolato a Russia e Ucraina, il 38% teme un allargamento, un rischio che spaventa soprattutto i giovani.
Faida Forza Italia (Stampa p.16 e tutti): la nomina di Licia Ronzulli a coordinatrice in Lombardia spacca il partito, in gioco ci sono le candidature alle prossime politiche. Ma a dividere c'è anche il tema alleanze, con alcuni che sollevano dubbi: "Siamo troppo subalterni a Salvini". Per Libero (p.3) Fi va allo scontro finale. Scoppia la rivolta dei governisti di Fi: l'ala centrista del partito è sul piede di guerra e accusa il cerchio magico di avere troppo potere (Messaggero p.9). "Nessuna rivoluzione né tanto meno rese dei conti - spiega Licia Ronzulli al Giornale (p.13) -, piuttosto l'idea di rilanciare l'azione politica, il presente e soprattutto il futuro di Forza Italia". Anche il coordinatore di Fi Tajani, intervistato dal Corriere (p.18), smorza i toni: "Divisioni fisiologiche in ogni partito, gestiremo la situazione. Il nostro partito è attrattivo, in crescita".

ESTERI
Alle porte di Kharkiv i russi non sparano più "E ora liberiamo Izyum". La guerra riparte dal Donbass. Ma Mosca avanza nell'Est. Guerra, salasso per Putin: paga 850 milioni al giorno. "Perso un soldato su tre" (Repubblica p.2-5, Stampa p.4-7, Corriere p.4, Messaggero p.6). I britannici: "Il Cremlino ha perso oltre il 30% delle forze impiegate a febbraio. Meno risorse e morale a terra tra i russi". Gli analisti: "Si avvicina l'apice della guerra, anche Kiev soffre". La strada che conduce verso Oriente è disseminata dei resti della ritirata dei "ruscisti". Si trovano elmetti, blindati, casse di munizioni. E ordigni antiuomo nascosti ovunque. Il generale ucraino Holodnyuk: "L'intero Est del Paese tornerà in mani nostre. Il contrattacco sarà più efficace quando riceveremo tutte le armi occidentali". Secondo l'intelligence britannica, Mosca avrebbe perso un terzo delle truppe di terra.
L'Ucraina non vuole la tregua (Stampa p.2). Fonti Usa: "La richiesta di cessate il fuoco è un ultimatum a Mosca. Le nostre conversazioni sono continue con il governo ucraino. Ma preferiamo mantenere i contenuti segreti". Kiev: "Fermare le ostilità ora permetterebbe ai russi di riposizionarsi". Zelensky al momento è concentrato sugli aspetti militari della controffensiva. Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba da Berlino: "Non accetteremo di perdere territorio".
Intanto arriva il sì svedese all'Alleanza. Stoltenberg: "L'Ucraina può vincere la guerra". Ankara: "Vogliamo garanzie". Anche per la Finlandia la protezione Nato (Repubblica p.6, Stampa p.3, Messaggero p.4). "La Russia non è più la stessa, la minaccia nucleare è reale". Entro 48 ore Stoccolma e Helsinki presenteranno la richiesta di ammissione. L'Alleanza pronta a offrire "garanzie di sicurezza" in attesa della ratifica. "Oggi il partito socialdemocratico svedese ha preso la storica decisione di dire di sì all'adesione alla Nato".
Per Di Maio i turchi non metteranno il veto: "Il conflitto? Sarà lungo, rilanciamo i negoziati" (Corriere p.3).  "Ankara vuole delle rassicurazioni, ma in linea di principio è d'accordo". Oggi il titolare della Farnesina al Consiglio Affari Esteri della Ue: "Se non riusciremo nella controffensiva diplomatica alla guerra, O spingiamo per un intervento capace di fermare la guerra o ci faremo tutti del male e sarà l'intera Europa a uscirne sconfitta. Gli ucraini resistono anche grazie ai nostri aiuti, ma non illudiamoci: potrebbe durare più di un anno."
Infortuni, tremolii e pallore: "Putin operato per un cancro" (Stampa p.4). Secondo diverse fonti lo Zar lotterebbe con una patologia del sangue. Ricovero d'urgenza, intervento affidato a specialisti sottoposti a controlli su più livelli e un piano di "supplenza": "Pronti 10 giorni di video pre-registrati per coprire la sua assenza". Nastri, scritte e soldatini. Piccoli segni di dissenso per le vie delle città russe (Corriere p.9). A Mosca e San Pietroburgo i piccoli gesti di protesta di chi sfida (in silenzio) forze dell'ordine e legge sulla censura. Sui ponti e alle finestre fa capolino lo slogan "No alla guerra". Ormai è ben noto quanto sia difficile manifestare il dissenso in Russia. Sono messaggi nella bottiglia dalla vita effimera, lasciati nella speranza che qualcuno ci faccia caso.
Boato abbracci: La diplomazia del rock ha conquistato un Paese. Festa sotto i missili. "Nel 2023 a Mariupol": l'Italia raccoglie la sfida di Zelensky (Repubblica p.8-9, Stampa p.10-11). Gioia per la vittoria all'Eurovision: "La musica ci unisce". Il presidente ucraino candida la città martire per la prossima edizione "in una Mariupol in pace e ricostruita".
L'Eurovision brucia più del fallimento sul campo (Stampa p.12, Messaggero p.6). La vittoria della Kalush Orchestra scatena la reazione di Mosca lo show business di Putin fatica e ora pensa a un festival fatto in casa. La portavoce del ministero degli Esteri contro gli artisti e i "costumi da streghe". Attacchi e battute contro i "depravati europei" e i "fr... italiani". In un tweet la presentatrice russa Yuliya Vityazeva invita a distruggere il Pala Olimpico: "Missile su Torino". Sulle bombe russe i versi della band Kalush.

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