Commentario del 13.05.2022

PRIME PAGINE
Difesa europea, ecco il piano (Stampa). Trattativa segreta, la Finlandia: ingresso rapido nella Nato. Mosca: le tagliamo il gas (Repubblica). Mariupol allo stremo (Stampa). La Nato allarga i confini e la Russia taglia il gas (Messaggero). Uccisi alle spalle, i russi esultano (Messaggero). Finlandia nella Nato, Mosca: per la Russia è una minaccia (Sole). Helsinki nella Nato, ira di Putin (Corriere). Draghi, altro che pace: ora invia le armi pesanti (Fatto). Nato sotto il segno di Putin (Foglio). Nato o morte: la Finlandia entra e Mosca minaccia l'atomica, Draghi: "Biden chiami Putin". Le armi a salve dell'Italia (Libero). Extra-large (Manifesto). Finito il mandato su Covid e fondi Pnrr, da adesso Draghi è un premier abusivo (Notizia). Mosca taglia il gas, prezzi alle stelle (QN). Putin stacca il gas all'Europa (Tempo).
Il premier (intervento su Repubblica): "fare il massimo per una pace duratura".
Conte: il premier non ha mandato politico (Stampa). Bonomi: "Le riforme si sono fermate" (Mattino).
Italia, obiettivo 500mila nascite (Sole). Intervista al ministro Bianchi (Mattino): "Sud, 250 milioni per far restare i ragazzi a scuola". L'Italia abbandona i malati di cancro (Giornale).
La prima foto del buco nero al centro della Via Lattea (Corriere).

ECONOMIA
Allarme calo demografico su Sole (prima e p.3 e tutti). Italia, obiettivo 500mila nascite - titola il quotidiano – "se non verrà invertita la rotta della natalità con misure strutturali, nel 2050 l'Italia si ritroverà con 5 mln di abitanti in meno. Quindi sotto quota 55 mln, come a inizio anni '70", avvisa il presidente Istat, Blangiardo. "L'assegno unico non può bastare, serve un'alleanza con le imprese", dice ancora Blangiardo a Stampa (p.24): "Far crescere un figlio qui è più difficile che nel resto d'Europa, non servono i bonus ma interventi che riconoscano il valore della genitorialità, l'obiettivo dei 500 mila nati annui potrebbe venir raggiunto non prima di un trentennio".  Crollano nati, nel 2050 saremo 5 mln in meno - segnala anche Messaggero (p.11 e altri), Mattarella: "occupazione e maternità devono coesistere". La Ministra Bonetti al Messaggero (p.11): "Bisogna ridare speranza al Paese, ora acceleriamo con il Family Act, i ragazzi hanno diritto a una vita autonoma e le donne non devono rinunciare alla carriera". Elsa Fornero, nel suo intervento su Stampa (p. 25), scrive di uno "specchio di un Paese in crisi di fiducia che mortifica le donne - ci siamo illuse di poter conciliare lavoro e famiglia, lamentarsi ora è tardivo, contraddittorio e colpevole". L'Italia non è un Paese per padri - segnala Repubblica (p.25) - solo 4 su 10 prendono il congedo, da due mesi i giorni di permesso per chi ha avuto un figlio sono saliti da sette a dieci ma ne approfittano in pochi.
I provvedimenti del governo. Taglio contributi ai 64enni per chi assume gli under 35 (Messaggero p.9). Ok del Senato alla fiducia chiesta dal Governo sul maxi-emendamento sostitutivo del Dl taglia-prezzi, c'è anche il bonus benzina per i dipendenti privati e nel Dl Aiuti spunta la tassa sui profitti extra da pagare a rate a giugno e novembre. Il Ministro Brunetta, intervistato da Stampa (p.15): "Aumentare il deficit con un nuovo scostamento di bilancio, darà segnali negativi ai mercati - l'economia italiana tiene. Basta guardare i dati sulla produzione industriale e sul turismo, o il tasso di occupazione salito al 59,6%, un record storico per il nostro Paese".  
L'euro cade ai minimi da 5 anni, l'allarme del numero uno di Confindustria, Bonomi su Stampa (p.2), Messaggero (p.18 e tutti): "più soldi o il Pnrr salta, i prezzi sono fuori controllo, serve il 30% di risorse in più – le catene della logistica sono rallentate, le prime gare del Pnrr sono andate deserte – poi sull'energia - c'è speculazione, non si può andare avanti così. Il tetto del prezzo? Arera ha in mano i contratti da più di un mese e non sappiamo ancora nulla". Poi sui Navigator parla di "beffa, bisogna trovargli posto".  
"Basta evasione scolastica ecco il piano da 255 mln per gli studenti del Sud", il Ministro Bianchi, al Mattino (prima e p.8), sottolinea che in Campania, sono 443 gli istituti coinvolti nel progetto, "non diamo fondi a pioggia ma interventi urgenti nelle realtà che sono più a rischio".

POLITICA
L'atteggiamento italiano rispetto alla guerra in Ucraina resta motivo di scontro nel governo. Draghi ribadisce: "Bisogna lavorare per la pace". Ma Conte attacca Palazzo Chigi (Corriere p.6 e tutti). Mentre è di fatto pronto il terzo decreto per l'invio di armi a Kiev, il capo del M5S minaccia la crisi: "Il premier non è titolato a inviare armamenti, ci vuole un voto". La Stampa (p.14) parla di "attacco a Draghi" da parte del presidente grillino, le cui uscite suscitano l'ira di Letta: "Con Italia e Ue divisi – avverte il segretario dem – si fa il gioco di Putin". Secondo Repubblica (p.15) è sempre più a rischio l'alleanza Pd-M5S: cresce nel Partito democratico il fronte di chi vuole rompere l'alleanza prima delle Politiche. Ma anche la presidenza della Commissione Esteri allarga il solco tra M5S e Pd sulle armi: dopo la defenestrazione del "putiniano" Petrocelli, il candidato 5S alla successione Gianluca Ferrara fa un passo indietro perché accusato di essere troppi anti-Usa (Sole p.13 e altri). Ora è duello Licheri-Nocerino per la presidenza della Commissione. Intanto, sul no all'invio di nuove armi è asse tra Salvini e Conte (Tempo p.4 e altri): il leghista chiede un incontro urgente al capo del governo per smettere di rifornire Kiev, con il segretario del Carroccio che non esclude una mozione in Parlamento. Palmerini sul Sole (p.13) però registra il riavvicinamento di Salvini a Draghi, mentre il leghista di smarca da Conte: dopo qualche settimana in cui il leader della Lega ha rappresentato le istanze più pacifiste, ora - sostiene Palmerini - si ferma davanti alla possibilità che questo possa trasformarsi in una manovra di logoramento contro il premier di concerto con i 5 Stelle. Qui sta il punto. Perciò, se una parte dei grillini pensava di aver trovato un partner affidabile nell'offensiva contro Draghi - scrive ancora l'autrice - ha invece trovato il solito Salvini, che cambia il tono e gli obiettivi della sua linea a seconda delle convenienze. Renzi invece accusa il leader dei 5S: "Ha aumentato le spese militari prima di tutti gli altri". Il ministro di Forza Italia, Renato Brunetta, alla Stampa (p.15) è sarcastico: "Conte ha perfettamente ragione, solo che sbaglia sede. Serve un chiarimento sulla guerra non in Parlamento rispetto alle scelte del governo, ma all'interno del M5S". Il Fatto (in prima e p.2) si schiera contro Draghi: parla di pace ma, appena tornato dagli Usa, il premier dà il via alla terza fornitura di cannoni e blindati per l'Ucraina. Ma Libero (in prima e p.2) evidenzia: tanto caos per nulla, all'Ucraina mandiamo più tecnologia che mitragliatrici.

ESTERI
"Sì alla Nato, senza indugi", in apertura su tutti i quotidiani, il presidente e la premier della Finlandia che annunciano la scelta di entrare nell'alleanza. Fine della storica neutralità (Corriere p.2-3 e tutti). La replica di Mosca non si fa attendere: "rischio atomico". Prima ritorsione del Cremlino: stop da oggi all'erogazione di gas. Lunedì l'adesione della Svezia: "Putin schiererà truppe al confine" (Messaggero p.2-3). Intanto parte il dialogo segreto tra generali russi e ucraini per evitare la guerra totale (Repubblica p.2-3). I contatti tra ufficiali fanno sperare gli europei. Primo banco di prova: sbloccare il grano di Odessa. Si studia come scongiurare l'allargamento del conflitto, c'è il sospetto delle forniture di armi cinesi. La Ue si accorda sul maxi-piano sulle armi: acquisti comuni e spesa record (Stampa p.3). La Commissione: "Servono investimenti mai visti dal Dopoguerra". L'obiettivo è quello di centrali uniche per triplicare gli stanziamenti condivisi. Il presidente ucraino, Zelensky, ospite a "Porta a Porta", annuncia: "Trattare? Solo se vanno via. Ma congeliamo la Crimea, non riconosceremo mai il Donbass, siamo disposti ad uno scambio di prigionieri per salvare i militari dell'acciaieria". Repubblica (p.3) analizza lo scenario dell'escalation diplomatica che può far breccia su Putin. Il forcing di Draghi per un tavolo comune, le pressioni di Biden per l'invio di armi in funzione di deterrenza, gli sforzi a tutto campo dell'Eliseo. Qualcosa si muove nelle cancellerie mondiali. Ma con quali risultati? Gli Stati Uniti però non temono l'atomica, secondo Stampa (p.6). Secondo un dossier della Cia, il Cremlino ha sottovalutato Kiev, ma non pensa di usare le armi nucleari. Finché Mosca avanza, impossibile il negoziato, il nemico più insidioso resta ancora la Cina.
Rimane però il problema relativo all'energia. Fermato il gasdotto Yamal, Ue pronta al razionamento e il prezzo del metano vola. Stop al passaggio del gas dalla Polonia: prezzi su dell'11,5%. Con il blocco delle forniture di Mosca, scatterebbe il meccanismo del "tetto". Repubblica (p.17) parla invece di scontro sul gas in rubli. La Ue: viola le sanzioni, e l'Italia vuole chiarezza.
Secondo Libero (p.8) sul gas ha vinto Putin: tutti lo pagano in rubli. Già 20 maxi-aziende si sono organizzate con le banche di Mosca per usare la valuta locale, ignorando i diktat dell'Europa. Intanto con la chiusura dello snodo, i flussi calano di un terzo.
Si continua intanto a combattere. Ferita ma libera "Kharkiv guiderà la rinascita". Qui si può aprire una nuova fase nel conflitto: "La gente sta tornando", riporta il Corriere (p.10). "Usate bombe al fosforo", così il Messaggero (p.6) che parla di soldati russi che brindano dopo aver ucciso civili. L'accusa di Kiev: "Gli attacchi al Sud con ordigni al grappolo". In un video si vedono dei militari che sparano contro persone disarmate.

@riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento