Commentario del 08.05.2022

PRIME PAGINE
Crimea, la Nato dice no all'annessione (Stampa). Negoziati, Nato a gamba tesa: "Mai la Crimea a Putin" (Giornale). Mosca: gli Usa sono in guerra (Corriere). Tra Nato e Putin è scontro totale (Libero). Il Fatto: "Nato contro Zelensky, la Crimea è nostra". Oggi vertice G7 con Zelensky (Sole). Riconquista ucraina (Stampa). Intanto, il grano del mondo fermo a Odessa (Messaggero). Allarme fame: se non riaprono i porti ucraini carestia globale (Giornale).
Italia-Usa. Delrio alla Stampa: "Roma dica agli Usa che vanno abbassati i toni". Letta aggiusta la linea: "No all'escalation militare" (Corriere). Draghi, patto con Biden ma Conte attacca ancora (Stampa). Il piano di Conte per scaricare il Pd (Libero). Il ministro Orlando al Corriere: "Maggioranza, scontri fisiologici ma nessuna crisi".
Italia-Economia. Rischio super Irpef per 4,5 milioni (Sole). Indagine del Centro studi Confindustria, la guerra pesa sull'attività industriale: -2,5% in aprile (Sole).
Covid, crescono le reinfezioni, più casi tra i trentenni (Corriere).
Esteri-Afghanistan. I talebani impongono il burqa nei luoghi pubblici (Sole). Schiaffo talebano alle donne (Repubblica).

ECONOMIA
Petrolio e oligarchi, arriva la stretta del G7 per piegare Mosca (Messaggero p.2-3). Oggi il presidente americano chiederà una nuova accelerazione. L'Europa verso il compromesso per lo stop alle forniture in 6 mesi. Ma intanto la guerra blocca il grano, e l'Onu lancia l'allarme carestia. Fermi 25 milioni di tonnellate di cereali, oltre 44 milioni di persone a rischio fame. Il World Food Programme: necessario agire in fretta per riaprire i porti ucraini. Secondo Repubblica (p.4) sul blocco al petrolio la Ue prende tempo: "Nuove sanzioni dopo la parata". C'è l'accordo politico con Ungheria e altri Paesi dell'Est, ma ora il rischio è che il pacchetto sia già "invecchiato".
Tra le misure del governo il Messaggero (p.9) parla di Superbonus più facile: via ai crediti frazionati. In arrivo dall'Agenzia delle Entrate il chiarimento: cessione per annualità. Un ulteriore tassello di flessibilità per evitare il blocco degli investimenti.
Ma secondo il Giornale (p.2-3) Orlando gela le imprese: taglio delle tasse impossibile. Però conferma il reddito. Il ministro affossa l'idea di ridurre il cuneo fiscale: "Non ci sono i soldi". Ma dice: "Senza l'assegno statale sarebbe disastro sociale".
Comuni, nel salva conti deroga al tetto Irpef per 4,5 milioni di italiani (Sole p.3-4). Aumenti di almeno il 2 per mille anche oltre i limiti nazionali e addizionale d'imbarco nelle città che firmano il patto per il risanamento.
Si va verso l'estate e si riaccende la corsa all'occupazione al turismo, dove riparte la caccia ai lavoratori: "Servono 390 mila tra cuochi e camerieri". Alberghi e ristoranti cercano un numero record di nuovi addetti, ma quattro su dieci sono difficili da trovare. La pandemia ha spunto molti verso impieghi più stabili, meno duri e meglio pagati. Gli imprenditori: "Incentivi per il personale del settore".

POLITICA
Sul no ad altre armi è asse Conte-Salvini (Corriere p.10-11). Il capo del M5S: ecco le nostre condizioni per stare al governo. Il leghista: dialogo o avremo ancora più morti, guerra e fame. Letta esclude una crisi: fuori dai radar, l'Italia non ne ha bisogno. Per Repubblica (p.10) Letta aggiusta la rotta su pace e armi a Kiev: "No all'escalation". La replica a Conte del leader dem, oggi al seminario della Fondazione del partito: "Bene anche il dibattito in Parlamento per la massima unità". Sul Corriere (p.11) parla invece il ministro Orlando: "Tanti tirano la corda, ma senza spezzarla. Temo di più il rischio di tensioni sociali". E aggiunge: le elezioni amministrative sono imminenti, è fisiologico che le frizioni salgano, purché restino nei limiti. L'invio di armi? Con il M5S possiamo riavvicinare le posizioni. Ma Conte, come riportato da Stampa (p.13) rilancia: "Il premier venga in Aula, giù le mani da Tg2 e Berlinguer". Il leader del M5S: "Saremo isolati in Parlamento, ma non tra i cittadini che vogliono la pace".
Conte minaccia la crisi. Per recuperare voti vuole rompere col Pd e liberarsi di Di Maio (Libero p.2-3 e altri). Il capo politico dei Cinque Stelle torna sulla questione degli armamenti all'Ucraina, dice di sentirsi "ricattato" da Palazzo Chigi e detta condizioni per restare al governo. Così prepara il terreno per smarcarsi dal premier, da Letta e dai rivali interni del M5S. Nel centrodestra intanto è lite sul vertice (Stampa p.16). Il referendum agita Salvini: "No alla lobby del silenzio". La coalizione rischia di implodere sulle amministrative in Sicilia e la Lega accusa gli alleati anche in vista del voto sulla Giustizia.  
Tra i temi in primo piano anche l'incontro Draghi-Biden con Stampa (p.12) che parla di "patto" tra i due. Il presidente del Consiglio sarà martedì a Washinghton. I temi in agenda sono energia, guerra un Ucraina e Covid. La linea del governo è quella di essere ancorati alle posizioni della Nato, ma l'Ue deve avere un ruolo.

ESTERI
Mosca: gli Usa guidano Kiev, Biden richiama Cia e Difesa (Corriere p.2-3 e altri). Il presidente della Duma, il falco Volodin: "coordinano le operazioni di Zelensky". Casa Bianca furiosa per le fughe di notizie sulle informazioni fornite agli ucraini. Tra armi, intelligence e addestramento: fin dove si spingerà l'aiuto a Zelensky? Washinghton ribadisce che non manderà mai soldati sul campi. Il cambio di passo però c'è stato e il resto è in discussione, con un avvertimento: non dare ai russi pretesti per allargare il conflitto. Anche Repubblica (p.2-3) racconta di un Putin pronto alla Piazza Rossa: "Gli Usa in guerra contro di noi". Domani a Mosca la festa per il trionfo sulla Germania nazista. Strade invase da bandiere rosse. Caccia formeranno l'iconica "Z". Lo zar potrebbe rivendicare successi o minacciare la Nato. Sul tavolo c'è la richiesta d'annessione dei leader di Donetsk e Lugansk. Nella capitale arrivano due mostre: quella sul nazismo paragona Kiev al Terzo Reich, quella sulla Nato è un inno anti-Occidente. Lucio Caracciolo su Stampa (p.11) parla di ossessione imperiale di Putin di evitare alla Russia la fine dell'Urss. Per lui la Federazione non è un "provisorium", è la condizione per una rivoluzione mondiale.
Sul campo di battaglia intanto la Stampa (p.2-3) parla di controffensiva ucraina. Nei dintorni di Kharkiv l'esercito di Kiev riconquista terreno: "I russi hanno stuprato le nostre ragazze". La pioggia di missili russi brucia i depositi di grano. Raid nelle campagne di Zaporizhzhia per distruggere le sementi. All'Azovstal è agonia, e Odessa è sotto assedio, riporta il Messaggero (p.4). Civili portati fuori dall'acciaieria. I militari: "Non fateci morire qui". Ma Kiev contrattacca a Kharkiv, ed è giallo sugli incendi in Siberia. Respinti otto assalti nel Donbass, colpita un'altra unità navale della marina di Mosca. L'ombra della cyber-guerra sui grandi roghi. Evacuate duecento abitazioni, ci sono cinque morti.
Per Londra: "L'esercito russo è in difficoltà", ma la Cia avverte: "Mosca alzerà il tiro" (Repubblica p.6). Secondo i servizi britannici: "Le forze del Cremlino hanno perso il 25% della capacità operativa, ora possono perdere il conflitto". Burns: "Putin non può permettersi una sconfitta, intensificherà il conflito. E Pechino osserva la guerra pensando a Taiwan".
Tra le notizie si parlava già ieri di Zelensky disposto a cedere sulla Crimea per un accordo, ma sulle colonne di Repubblica (p.9) il segretario della Nato Stoltenberg dice no: "Gli alleati non accetteranno mai di dare la Crimea ai russi".
Irlanda del Nord. Il Sinn Fein vince: "Ora una nuova era". Si apre la battaglia per la riunificazione. Storica affermazione dell'ex braccio politico dell'Ira: "Belfast insieme a Dublino". Secondo il Messaggero (p.13) il Regno non è più Unito: Belfast al referendum per dare l'addio a Londra. L'Ulster indica la strada a Scozia e Galles, e stavolta non ci sarà Elisabetta a ricucire. Anche nel Commonwealth monta la ribellione verso la famiglia reale.

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