Commentario del 15.05.2022

PRIME PAGINE
La Ue vara il Pnrr "di guerra" (Messaggero). "Salviamo gli Azov feriti" (Messaggero). Usa, le condizioni per la tregua (Repubblica). Kharkiv liberata (Stampa). Nato, Putin punisce la Finlandia (Corriere). Finlandia nella Nato, l'ira di Putin (Stampa). Il presidente finlandese chiama Mosca, Putin: Nato un errore (Sole). Patto di stabilità Ue, Bruxelles verso lo stop anche nel 2023 (Sole). Fino a quando (Manifesto). Bufera sui nuovi Paesi nella Nato (Giornale). Sos sull'energia: economia di guerra (Giornale). I nostri "aiuti" a Kiev vanno al traffico d'armi (Fatto). Grano primo seme di pace (Avvenire). Intervista a Casellati (Corriere): "All'Ue serve un esercito, basta decisioni all'unanimità". L'intervista a Gelmini (Messaggero): "Basta vincoli alle rinnovabili, le Regioni accelerino".
L'idea di Conte: con Bersani per andare oltre il Movimento (Repubblica). Tutti i flop delle lotte grilline (Tempo). Vogliono incastrare Salvini (Giornale). Giustizia fiscale, riforma taglia liti (Sole).
Turismo, la stagione è a rischio, mancano 350mila lavoratori (Messaggero). Tornano i turisti, scappano i lavoratori (QN).
A Rimini alpini innocenti, lo stupratore è somalo (Libero).

ECONOMIA
L'impatto della guerra frena la crescita delle economie del continente. Pil, Bruxelles rivede le stime, per l'Italia un taglio dell'1,5% (Messaggero p.5 e altri). Il Pil, secondo le anticipazioni, perderebbe circa un punto e mezzo rispetto al +4,1% prospettato tre mesi fa. L'impatto della guerra frena la crescita in tutta l'Eurozona: dal 4 al 2,7%, inflazione invece in forte aumento a causa del caro materie prime, +6,1%.
"Equo compenso dannoso, il testo va riscritto da zero, ci mette fuori mercato", avvisa Matteo De Lise, presidente dell'Unione giovani dottori commercialisti, in un'intervista al Messaggero (p.11) in cui analizza tutte le criticità del ddl. "Il primo punto critico – spiega - come viene fissato l'equo compenso? Ci sono le tariffe ministeriali e poi ci sono gli accordi fatti dagli Ordini e dai Consigli nazionali. Ma quale dei due ha forza? Andrà stabilito se sarà il primo o il secondo ad essere considerato equo". Martedì, intanto, il testo tornerà in discussione in commissione Giustizia al Senato. E arriva la protesta del Sud su Repubblica (p.24 e altri): "Un errore tenere fuori le Regioni dal Pnrr - i governatori del Mezzogiorno – impossibile gestire i fondi". Il ministro Franco: "Divario enorme". "Al Sud non bastano i fondi del Pnrr", evidenzia Tempo (prima).
Turismo. Messaggero (p.16) segnala una ripresa: Spiagge e ristoranti pieni, con il caldo dal Nord Africa, riparte la stagione balneare. Ma la stagione è a rischio (Messaggero p.18), mancano infatti 350 mila addetti. Il ministro Garavaglia: "lasciare il 50% del Reddito ai percettori che accettano contratti per brevi periodi", Bocca (Federalberghi): "non troviamo personale, molti hotel costretti a rifiutare le prenotazioni". Tornano i turisti, scappano i lavoratori, titola QN (prima e p.12), il paradosso degli alberghi che restano vuoti perché non trovano addetti alle pulizie, il fenomeno delle dimissioni: fuga dal posto fisso.

POLITICA
Letta blinda il governo, "durerà fino al 2023", ma il M5S: "sulla guerra presto un voto in Aula". Nel Pd, pressing su Letta per scaricare il M5S, "la pazienza è finita" – evidenzia Repubblica (p.10). Il segretario dem preoccupato dopo le ultime uscite di Conte ma è ancora fiducioso di tenere in piedi l'alleanza alle prossime elezioni. Andare oltre il M5S, non solo un nuovo simbolo, ma proprio un nuovo partito, sarebbe l'idea di Conte (Repubblica p.11) per andare "oltre il Movimento", una costituente con Bersani. Un nuovo partito progressista sarebbe in gestazione e potrebbe nascere dopo le amministrative.
Intanto a Sorrento, è duello fra Meloni e Carfagna con quest'ultima che parla di rilancio del Mezzogiorno ma i sospetti della leader di FdI verso la ministra sono che utilizzi le istituzioni per ambizioni personali. Durissima resa dei conti in FI, dove Berlusconi decide chi comanda nel partito e nomina la sua fedelissima Ronzulli, sostituendo Salini, e arriva lo sfogo della Gelmini con Tajani: "c'è odio contro di me, lei vuole sfregiare i miei uomini (Corriere p.17). Calenda a Repubblica (p.14): "Al voto da solo, il terzo polo bloccherà populisti e sovranisti - se non cambia la legge elettorale, non c'è alternativa al presentarsi fuori dalle coalizioni e impedire la nascita di governi pericolosi".
Rigassificatori e solare, la Ue cambia il Pnrr per staccarsi da Mosca, arriva il maxi piano per accelerare sull'indipendenza delle forniture energetiche di Mosca (Messaggero prima e p.2): via libera agli investimenti su infrastrutture strategiche, raddoppio del fotovoltaico e calo dei consumi del 13%.  Al Messaggero (p.3), la ministra Gelmini: "Stop vincoli alle rinnovabili, ora gli enti locali accelerino, sfruttare le semplificazioni o dovrà intervenire lo Stato, ci sono tanti progetti pronti e finanziati ma che sono insabbiati nella burocrazia". "Sulla guerra il Parlamento deve essere determinante nel decidere gli indirizzi", lo dice la presidente del Senato, Casellati al Corriere (prima e p.7). "E' fondamentale che Draghi riferisca alle Camere e serve con urgenza una revisione del Pnrr – dico sì ad un esercito europeo, l'Ue non sia a rimorchio degli altri ma sappia affermare una sua autonoma politica estera".
Dall'allargamento della Nato alla pace fiscale, Salvini va all'attacco e agita la maggioranza (Stampa p.12, Corriere p.15): il leader leghista dice no all'ingresso di Svezia e Finlandia, poi frena. "Draghi deve essere più coraggioso", domani probabile incontro col premier.
Secondo l'analisi di Fubini su Corriere (p.13), le sanzioni contro la Russia funzionano, ma vanno migliorate: "sempre più visibili gli effetti delle sanzioni sulla Russia, dove il crollo dell'economia oggi è tre volte più profondo di quello pandemico – scrive - dunque le misure mordono e sono destinate a indebolirne il complesso militare-industriale".
Giornale (prima e p.2-3) accusa: "Vogliono incastrare Salvini, anomalie a Palermo, scomparsi i video e gli atti che dimostrano le irregolarità commesse dalle Ong, agguato per l'ex ministro. I pm perdono le carte salva-Salvini (Libero p.3).
Amministrative di giugno, il centrodestra parte in vantaggio: 20 a 6, spariti i candidati del M5S (Messaggero p.10). Nei 26 grandi centri, i 5Stelle non corrono per il sindaco, alleati col Pd in 18 capoluoghi su 26. Liste elettorali depositate, quasi mille comuni al voto (Stampa p.15).
"Covid ancora insidioso – dice al Corriere (p.22) Franco Locatelli - in troppi senza booster, i medici li convincano, molti i decessi, non è un semplice raffreddore". Repubblica (p.20) segnala i tempi di attesa nella sanità: anche nove mesi per un cardiologo, liste d'attesa infinite, la sanità non riparte.

ESTERI
Draghi punta a arginare le influenze russe, ruolo di mediatore per l'Ue nei Balcani (Stampa p.6). Incontri con i premier macedone e bulgaro e i bilaterali con le leader di Finlandia e Georgia. In meno di 24 ore, Draghi ha fissato due appuntamenti. Il 23 maggio con il primo ministro della Bulgaria, e il giorno dopo avrà una colazione con il macedone Kovachevski.
Offerta degli Usa al Cremlino prima delle armi pesanti (Repubblica p.2). Il cessate il fuoco consentirebbe a Mosca di ottenere alcune zone che controlla in cambio di garanzie sul resto dell'Ucraina.
Helsinki-Mosca, telefonata tra i leader. Putin: "Un errore l'adesione alla Nato". Ankara apre sulla Nato (Repubblica p.4, e altri). Svolta in Svezia: sì dei progressisti. Fine della neutralità iniziata 208 anni fa. Una telefonata per "evitare tensioni", ma anche per chiarire un punto: "Vogliamo entrare nella Nato" perché l'invasione dell'Ucraina "ha cambiato radicalmente il quadro della sicurezza della Finlandia". È il messaggio che il presidente finlandese ha consegnato direttamente a Putin.
Il G7 contro le nuove frontiere russe su Repubblica (p.7 e tutti). I ministri degli Esteri del G7, "non accetteranno mai la modifica di frontiere imposte con la forza". Al termine di due giornate di ritrovata compattezza, il caminetto dell'Occidente ha precipitato nel comunicato finale la sua opposizione ferma alle annessioni russe in Ucraina.
Il capo degli 007 dell'Ucraina: "Vinceremo entro fine anno. Putin e Xi sono malati": il corpo dei leader è entrato nella guerra (Corriere p.4, Messaggero p.9).
L'ex comandante del gruppo Wagner: "Il Donbass, la nostra causa sbagliata" (Messaggero p.9). "Non volevo più combattere contro i miei fratelli. Soprattutto, avevo capito che l'Ucraina era lontana dall'aver completamente torto e la Russia dall'essere irreprensibile".
Hi-tech, attivisti e imprenditori: russi in fuga per battere lo zar (Repubblica p.4). Duecentomila russi hanno lasciato la Russia dall'inizio della guerra. Se gli ucraini emigrano, a milioni, per non finire sotto le bombe di Mosca, i russi se ne vanno a migliaia per non restare sotto il tallone di ferro di Putin.
Azovstal, turchi pronti a salvare i feriti Kiev: "Verso l'accordo, non per tutti" (Repubblica p.9, e altri). La vicepremier ucraina parla di un eventuale accordo il cui "risultato potrebbe non soddisfare tutti". Nella fabbrica, ha spiegato, non ci sono solo miliziani del reggimento Azov, ma anche membri di altri reparti delle forze armate e della polizia.
Controffensiva ucraina: avanzata verso Izyum (Corriere p.8-9, Stampa p.2-3). A Kharkiv le truppe stanno cacciando i russi verso il confine.

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