Commentario del 27.05.2022

PRIME PAGINE
Ucraina, colloquio tra Draghi e Putin. Il premier: "Non vedo spiragli di pace" (Corriere e altri). Draghi-Putin, si tratta sul grano (Stampa). Il premier ha chiesto al leader del Cremlino: "Sblocca i porti" (Messaggero). "Ho chiesto a Putin lo sblocco del grano" (Repubblica). "Flop con Putin e rinvio con i balneari", così il Fatto riassume la giornata di Draghi. Alla Stampa parla Timmermans, che sull'energia dice: "Basta dare soldi a Mosca".
Italia-Economia. Concessioni, trovata l'intesa su balnerari e delega fiscale (Corriere).
Italia-Politica. L'Atlante di Repubblica: FdI in testa a spese degli alleati. Referendum, rischio quorum. Intanto, asse Pd-5S alla ricerca di equilibrio (Messaggero). Patto Letta-Conte: primarie per candidati comuni in Sicilia (Repubblica). Il Fatto: sarebbe finalmente un bel segnale.
Giustizia. Sondaggio choc sul Giornale: l'Italia non si fida della giustizia.

ECONOMIA
Concessioni balneari e fisco, si va avanti: doppia intesa nella maggioranza (Corriere p.10-12 e tutti). Lunedì il primo sì al Senato al ddl Concorrenza. E riparte la delega che include il catasto. Le nuove regole per le spiagge prevedono gare entro il 2023 (con proroghe di un anno). Sugli indennizzi per chi lascia i criteri saranno definiti entro 6 mesi. Prevista la mappatura di tutte le aree e divisione in piccoli lotti, ma anche la revisione dei canoni e i criteri per la durata. Anche per Repubblica (p.19) su balneari e catasto arriva l'accordo che sblocca le riforme. Draghi: "Obiettivi Pnrr prima del 30 giugno". Approvato anche il riordino degli incentivi. Il premier: giù il peso delle tasse. Poi rilancia sulla concertazione ma tra i sindaci sale lo scontro. La mano tesa al congresso Cisl, i leader di Cgil e Uil diserteranno l'incontro (Stampa p.12).
Per il Recovery intanto è l'ultimo miglio, scrive sempre la Stampa (p.13). Il governo accelera per rispettare il patto con l'Ue, dodici obiettivi da centrare in un mese: dalla Salute ai bandi per la rete super-veloce, l'obiettivo è incassare la rata da 20 miliardi. Sul Pnrr premier ottimista, segnala il Messaggero (p.8): a giugno tutti gli obiettivi. Restano da licenziare 45 provvedimenti, molti saranno chiusi entro una settimana.
Il Messaggero (p.3-4) segnala invece l'intesa Italia-Algeria su gas e infrastrutture. Eni e Sonatrach hanno firmato l'accordo per aumentare l'estrazione dai giacimenti. Draghi: "La cooperazione sarà più ampia, grandi opportunità per le nostre imprese". Ma sempre il Messaggero (p.5) parla di prezzi folli nelle bollette, ma quando entra in Italia il gas costa 4 volte meno. Alla Borsa olandese un Megawattora oggi quota 86 euro, ma in dogana passa a 17 euro. L'Arera pronta a informare il governo sui valori reali. Piano per ridurre le tariffe.
"Si inventano l'evasione preventiva", così invece Libero (p.7) che parla del nuovo sistema informatico della Finanza: gli ispettori studieranno i nostri comportamenti per prevedere gli illeciti e colpirli. Il Messaggero (p.9) parla invece di fuga dal lavoro pubblico: "Chi ha il posto lo lascia". Il ministro Giovannini lancia l'allarme: "Difficile assumere, soprattutto al Nord". Retribuzioni troppo modeste e richiesta dell'impiego vicino casa i motivi dei rifiuti.

POLITICA
Dl Concorrenza, lunedì il primo sì al Senato: doppia intesa raggiunta nella maggioranza su balneari e fisco (Corriere in prima e p.10 e tutti). Secondo il Tempo è tornato "SuperMario": il governo riparte. Per Draghi "l'orizzonte si schiarisce" scrive Guerzoni sul Corriere (p.11): le tensioni nella maggioranza si sono allentate e il governo non sembra più appeso alle bizze dei leader. Il premier si dice "molto soddisfatto" per l'accordo sulla concorrenza e la vicina intesa sulla delega fiscale rasserena il futuro del premier.
Su Repubblica (in prima e p.8) l'Atlante di Diamanti riporta i dati del sondaggio Demos che vedono FdI in testa nelle intenzioni di voto: il partito della Meloni è al 22,3%, seguito da Pd (21%) e Lega, che arretra al 15,6%. Cresce la fiducia nei leader: Draghi al primo posto con il 63%, alle sue spalle con il 46% Meloni, Gentiloni e Conte. E anche la fiducia nel governo registra un andamento positivo, quasi 8 italiani su 10 sono convinti che l'esecutivo arriverà a fine legislatura. Diversi i dati raccolti dal sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere (p.19): FdI e Pd sono appaiati in testa nelle intenzioni di voto, entrambi al 21%. Perdono invece oltre un punto percentuale Lega (al 15,1%) e M5S (al 13,7%), che pagano l'atteggiamento critico nei confronti del governo, che – secondo i dati riportati da Pagnoncelli - vede a sua volta ridursi il gradimento nei suoi confronti, così come si riduce il gradimento nei confronti di Draghi (dal 61 al 58%).
Si avvicina intanto l'appuntamento elettorale. "Laboratorio Sicilia" per l'alleanza Pd-M5S (Stampa p.15 e tutti): si sceglierà con le primarie il candidato governatore, un modello che l'asse Letta-Conte potrebbe replicare per le Politiche. Il sì alle primarie è arrivato dopo il rifiuto del leader 5S di accettare la candidatura di Provenzano, vicesegretario dem. "Il patto dell'aperitivo" lo definisce Repubblica (p.12), secondo cui si scioglie il gelo tra gli alleati, che ora accelerano in vista delle regionali che si terranno anche in Lombardia e Lazio.

ESTERI
Draghi chiama Putin, prove di dialogo: "Mosca apra i porti. Ma non ho visto alcuno spiraglio di pace" (Repubblica e Messaggero p. 2, Corriere p.2-3, Stampa p.3). Colloquio per sbloccare l'esportazione dei cereali. Ma il presidente russo incolpa l'Occidente. La prossima telefonata sarà a Zelensky. Draghi: "Ho sentito il dovere di prendere l'iniziativa per la gravità della crisi che può toccare i più poveri del mondo. C'è in gioco la vita di milioni di persone. Sul gas mi sono limitato ad ascoltare". Putin: "Nessun gendarme mondiale può fermare i Paesi che vogliono perseguire una politica indipendente. A noi il controllo sulle rotte delle navi". Cauto ottimismo sui "corridoi": è la prima volta che Mosca vuole discuterne.
Il negoziato del premier per liberare il grano: "Via le mine da Odessa" (Repubblica p.3). Palazzo Chigi ora punta all'ok ucraino: in cambio Mosca si deve impegnare a non sfruttare l'opportunità per sbarcare nel Sud. La sponda di Usa e Ue. È un piano ardito. Quasi un "esperimento", perché se dovesse riuscire sul grano potrebbe essere replicato per sbrogliare altri nodi e avvicinare una tregua.
Frans Timmermans, responsabile del Green Deal europeo: "Basta mettere soldi in tasca a Mosca la resistenza inizia nelle nostre case" (Stampa p.4). "Dobbiamo avere più risorse rinnovabili, essere sempre più indipendenti per gli approvvigionamenti e consumare meno", afferma. Il che vuol dire investimenti comuni, soldi pubblici e privati, grande concentrazione sui progetti, e la consapevolezza che la resistenza comincia fra le mura domestiche "Se Putin taglia le forniture di gas, farà più male a sè stesso Dobbiamo iniziare a consumare meno e accelerare sulle rinnovabili. Il nucleare? Sono agnostico".
Donbass. Pioggia di bombe sui villaggi "Intere famiglie distrutte". 10mila in trappola a Severodonetsk. I generali di Zelensky: "Il Lugansk quasi perso". I russi tornano a colpire Kharkiv. "Il Mar d'Azov è perduto per sempre" (Repubblica p.4, Stampa p.6). Il Cremlino: "Kiev accetti la situazione". La replica: "Non cederemo alcun territorio". A Severodonetsk martellata dall'artiglieria resistono quattro brigate di soldati ucraini. Crescono le diserzioni tra i separatisti.
"Contenere l'aggressività cinese": la Dottrina Blinken guarda a Est (Repubblica p.6). Lungo discorso del segretario di Stato americano sulle relazioni con Pechino ieri alla Washington University, con cui ha definito la nuova strategia verso Pechino dopo la visita di Biden in Asia: "Sono lontani dai nostri valori universali. Ma niente Guerra Fredda". "Non vogliamo negare il suo ruolo di grande potenza, ma difendere pace e sicurezza".
"Preso a Istanbul il capo dell'Isis". Erdogan si prepara all'annuncio (Corriere p.23, Messaggero p.15). Abu al-Hassan in carica da marzo. Sarebbe il primo leader dell'organizzazione preso vivo. Il capo del Califfato è stato catturato a casa sua senza sparare un colpo. Timori di un raid turco contro le zone curde in Siria. Un'operazione pulita dei servizi segreti, che pare lo tenessero d'occhio già da tempo.

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