Commentario del 07.05.2022

PRIME PAGINE
Kiev apre uno spiraglio di pace (Stampa). Zelensky: "Posso cedere la Crimea". I russi: "Resteremo nel Sud dell'Ucraina" (Messaggero e altri). Zelensky offre la Crimea per la pace, "Niet" di Mosca (Giornale). Biden agli alleati: più armi agli ucraini (Repubblica). Intanto, nuovo attacco alla flotta rossa (Corriere). Colpita un'altra nave russa (Messaggero). Giallo sulla nave russa Admiral Makarov colpita a Odessa (Sole). Giornale: "L'armata rotta di Putin".
Italia-Economia. Lo spread oltre quota 200 e il nodo "scostamento" (Stampa). Fiammata dello spread a quota 200 (Sole). Lavoro, a maggio 444mila assunzioni, ma l'edilizia frena (Sole).
Italia-Politica. Allarme Draghi-Conte: è iniziata l'escalation (Stampa). Sulle armi a Kiev la maggioranza vacilla (QN). Il premier esclude un voto in Aula sui rifornimenti, Conte resta solo (Repubblica). Reddito di cittadinanza e fisco: tensioni con Salvini e M5S (Corriere).
Mps, processo azzerato: assolti banchieri e manager (Sole). Mps nel caos: i magistrati assolvono tutti (Libero, Tempo e altri). Cosa succede dopo l'assoluzione di Mussari & Co (MF).

ECONOMIA
Petrolio, un altro rinvio. L'Ungheria alza il prezzo: sbloccate i nostri fondi (Messaggero p.6-7 e tutti). Tensioni a Bruxelles sull'embargo. Orban: per noi una bomba atomica. Von der Leyen vuole l'intesa nel weekend per lo stop alle forniture entro sei mesi. Il vicepresidente della Commissione Ue Maros Sofcovic a Stampa (p.4) sottolinea: "L'accordo sull'embargo è a un passo, bisogna ascoltare i Paesi dell'Est". E sottolinea: "Tra oggi e domani l'intesa sul petrolio, sul gas sarà più complesso. L'allarme di Orban è concreto, aiutiamo chi è più dipendente: le sanzioni devono colpire Mosca, non noi".
Secondo Libero (p.2-3) intanto lo spread schizza a quota 200, botta da 3 miliardi sui conti pubblici. Lo scudo di Draghi non funziona più. I mercati temono il mix esplosivo di inflazione e recessione. Il nostro enorme debito pubblico adesso diventa molto più costoso. Scendono del 6% gli acquisti di cibo, ed i portafogli sono sempre più vuoti. Le bollette salatissime e l'aumento dei prezzi inducono le famiglie a tagliare la spesa alimentare. Cresce soltanto il ricorso ai discount, nei quali i  consumatori cercano le derrate a basso costo.  
Per Repubblica (p.14) lo spread a quota 200 allontana lo scostamento: "Ma nessun caso Italia". La situazione è monitorata con attenzione dal governo. Entro giugno la risposta Ue, Draghi in pressing per prestiti comunitari anti-rincari.
Il Messaggero (p.7) si concentra invece sul decreto per i Grandi Comuni: più tasse per sanare i conti in rosso. La norma salva-deficit dà la possibilità di aumentare l'Irpef, ma non a Roma. In cambio le città dovranno ridurre i costi e gli sprechi. E tagliare i manager.
Il dossier di Stampa (p.22) si concentra sul lavoro femminile e parla di "madri in bilico". Occupazione femminile lontana dalla media Ue e il 77% delle dimissioni sono di lavoratrici con figli. Save the Children descrive un Paese dove si deve ancora scegliere tra maternità e professione. L'analisi di Chiara Saraceno sottolinea come nell'Italia che sta invecchiando le donne sono più a rischio povertà. Le diseguaglianze sul lavoro e welfare familiare incidono anche sulle pensioni. Le attività di cura, dal compagno ai nipoti, pesano maggiormente sulle anziane.

POLITICA
Draghi esclude il voto in Parlamento, Conte lasciato solo nella crociata anti-armi (Repubblica p.4). Nessun partito a sostegno della proposta di mozione avanzata dal leader del M5S. E il premier farà solo un question time. Intanto Salvini insiste: "Reddito? Abolirlo, meglio i voucher". Ma c'è il no del governo. Il rilancio dopo il vertice con Draghi: "Pronti ad incontrare Orlando ed i sindacati". L'esecutivo però "ha altre priorità" e vorrebbe evitare tensioni con il M5S. Il Corriere (p.11) parla di stop di Palazzo Chigi a Conte, Draghi in Aula al ritorno dagli Usa. Il leader del M5S aveva chiesto un passaggio subito: sarei deluso se non venisse prima di Washinghton. Salvini sull'invio delle armi: "Chiediamoci a chi vanno". Anche secondo il Giornale (p.10) Salvini apre il nuovo fronte sul reddito di cittadinanza, e la sinistra insiste sui salari. Stampa (p.14) parla di escalation Conte-Draghi riportando le parole di Davide Molinari: "Dai 5S richieste assurde, noi della Lega siamo diversi e il premier ora ci ascolta". Il capogruppo leghista a Montecitorio: "Sul catasto abbiamo vinto noi, clima migliore su balneari e Csm". Ma il Pd con Misiani replica sulle colonne del Corriere: "Cantano vittoria sul catasto? Solo slogan, Ora la priorità sono le fasce medio-basse". Sul Qn intervista al leader del Pd Enrico Letta, che blinda il governo: "Tensioni? Non ho paura. Non mi scandalizzo per le polemiche di questi giorni". E aggiunge: "Su armi e superbonus siamo allineati. Draghi sia deciso, avanti col programma".
Virus. Su Stampa (p.17) intervista a Guida Rasi: "Omicron 4 e 5 sono un pericolo reale, rischiamo un altro autunno difficile". L'ex direttore dell'Ema sottolinea: "Fondamentale capire se i vaccini aggiornati bloccano le nuove sub varianti. Cocktail di monoclonali e pillole anti-Covid riduce la mortalità, è ora di usarlo con generosità".

ESTERI
Guerra in Ucraina, colpita la fregata Makarov (Corriere p.2-3 e tutti). Dopo l'affondamento del Moskva, si tratta della migliore delle tre grandi navi da combattimento rimaste ai russi, uno dei gioielli della Marina dello Zar. Per Repubblica (p.2-3) con i nuovi cannoni Kiev va al contrattacco e crede nella vittoria. Offensiva nel Donbass grazie alle forniture belliche dell'Occidente che spiazzano gli invasori. Zelensky ora torna a parlare di negoziati, mostrando disponibilità a cedere la Crimea. Proprio su questo aspetto si concentra la Stampa (p.2-3) che parla di "offerta di pace" con Zelensky che apre alla possibilità di un accordo "nei confini del 23 febbraio". Perderebbe la Crimea, ma al Cremlino non basta: "Vogliamo anche Kherson".
"Fuori uso il 25% delle forze", la strada è in salita per lo Zar, sottolinea invece il Messaggero (p.3). Enorme dispendio di missili da parte di Mosca. E crescono le spese militari. Londra parla di "grossi problemi dall'embargo". Il Giornale (p.4) si concentra invece sull'acciaieria, parlando di "ore cruciali". La resistenza di Mariupol mette a rischio la parata. Ma il generale Dvornikov: "Sarà un regalo per Putin". La denuncia degli ucraini: spari sui civili che fuggono. Per Repubblica (p.12) infatti Mosca prepara la parata-show: Cremlino volante e jet schierati a Z. Il 9 maggio sulla Piazza Rossa per ricordare la Giornata della Vittoria: "Anche oggi combattiamo i nazisti, come ieri ha fatto l'Urss.
All'Azovstal liberi col contagocce, titola invece Stampa (p.8). Evacuati sessanta civili dall'acciaieria con gli autobus di Onu e Croce Rossa. Zekensky: "Questa non è guerra, è tortura". Il battaglione Azov non si arrende.
E intanto il fedelissimo Lukashenko tradisce Putin: "Questa è una guerra, e si trascina troppo a lungo". Il dittatore della Bielorussia parla del conflitto. E sull'ipotesi di usare armi nucleari: "E' inaccettabile. Questa scelta scaglierebbe il globo terrestre fuori dalla sua orbita, chissà dove".
Irlanda del Nord. Sinn Fein in vantaggio, O'Neil vede la svolta: "E' attesa da una vita". Sarebbe la prima leader cattolica e repubblicana del Paese protestante dalla sua formazione. Stampa (p.21) si concentra sulle amministrative inglesi. Johnson battuto a Londra, ul Labour avanza. Per i conservatori il futuro è incerto ma non ancora perduto: fuori dalla capitale gli avversari arrancano.
Boris punito dopo il partygate perde le roccaforti storiche, scrive il Corriere (p.14). In Gran Bretagna flop dei conservatori alle amministrative: Johnson rischia.

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