Commentario del 31.05.2022

PRIME PAGINE
Petrolio, la Ue trova l'intesa (Corriere). Petrolio, embargo sulle navi, Draghi cauto: crea squilibri (Messaggero). Petrolio, sì all'embargo Ue, via alle sanzioni più dure (Repubblica). Orban tiene l'Europa in ostaggio (Stampa). Sanzioni e petrolio, la Ue resta divisa (Sole). L'estrema sanzione (Manifesto). Sos Ucraina. Si rubano un terzo degli aiuti (Libero). Ora Biden mette il freno a mano sui missili a Kiev (Fatto). Un taglio ai missili (Avvenire).
Politica. La Lega isola Salvini su Mosca (Repubblica). Diktat dei mercati: Draghi per sempre (Giornale). L'alta Finanza impone Draghi (Tempo).
Economia. De Scalzi (Eni): "Una politica dell'Europa per l'energia, Gas, sì al tetto". Bonomi attacca, "Ora servono più riforme e meno bonus" (Messaggero). Orlando sui salari accusa Bonomi "Basta con le bugie, alzate gli stipendi" (Stampa). Confindustria confessa, i lavoratori non si trovano perché vogliono pagarli meno del reddito di cittadinanza (Notizia). Extraprofitti, 11mila imprese sotto tiro (Sole). Prezzi su, salari bassi: recessione vicina (QN). Scuola, sindacati in piazza: basta tagli (Manifesto). Stipendi divorati dall'inflazione, Italia maglia nera Ue (Giornale). Conti correnti aperti alla Gdf (Italia Oggi).
La profanazione della tomba. L'oltraggio ad Alfredino, svastiche sulla lapide (Messaggero, QN e altri).

ECONOMIA
Su Messaggero (prima e p.6), Repubblica (p.28 e tutti), l'attacco del leader di Confindustria, Bonomi al governo che lancia un nuovo allarme sui rincari dell'energia, dall'assemblea di Assolombarda: "La bolletta del mondo produttivo è salita da 60 a 80 miliardi, servono riforme e non bonus - Orlando? Deve trovare lavoro ai navigator, oltre il 50% degli italiani ha ricevuto sussidi. Siamo arrivati al paradosso - aggiunge - abbiamo un ministro del Lavoro che deve trovare lavoro ai navigator che erano stati presi per trovare lavoro a chi non ce l'aveva". E Colao intanto punge gli imprenditori: "assumete e pagate di più, specialmente giovani e laureati" (Repubblica p.28). Il Ministro del lavoro, Orlando, intervistato da Stampa (p.13), chiede "subito nuovi contratti e stipendi più alti, enorme questione sociale da affrontare - le imprese devono capire che, senza aumenti, finiremmo in una nuova recessione, Bonomi cerca la lite, ma non si recupera competitività pagando meno. Patto sul salario minimo o faremo noi" conclude. Secondo il Ministro Giorgetti (Sole p.2), "la strategia dei bonus è stato un doping per il Paese".  Prezzi su, salari bassi: recessione vicina – titola QN (prima e p.3) e Notizia (prima) evidenzia: Confindustria confessa, i lavoratori non si trovano perché vogliono pagarli meno del reddito di cittadinanza.
Tito Boeri (ex presidente Inps) parla a Stampa (p.15): "Siamo il Paese delle diseguaglianze, aiutare i più deboli è un'urgenza – dice - l'inflazione preoccupa, le imprese alzino gli stipendi legandoli alla produttività".
I posti di lavoro nella pa sono disponibili – segnala Messaggero (p.7) - ma in pochi vi ambiscono. Troppo lontana la sede, troppo basso lo stipendio. L'allarme del ministro delle Infrastrutture conferma il paradosso tutto italiano. "Su 320 funzionari di amministrazione che sono stati messi a concorso – ha precisato Giovannini - una quota consistente ha rinunciato, a meno che non gli fosse stata indicata una sede al Sud". E del reddito di cittadinanza parla anche Chiara Saraceno nella sua analisi su Repubblica (p.32), "indicato come causa principale – scrive – della difficoltà di trovare lavoratori e disoccupati, al punto che vi è chi propone un referendum per abrogarlo o di sospenderlo almeno d'estate, in modo da obbligare i beneficiari ad accettare un lavoro a qualsiasi condizione".
Concorrenza, primo sì al Senato (Corriere p.14, Stampa p.12). Ieri il disegno di legge sulla Concorrenza ha avuto il primo via libera del Senato, con 180 sì, 26 no, un astenuto e le proteste di Fratelli d'Italia e degli ex 5 Stelle di Cal, Costituzione ambiente e lavoro. "Supereremo anche il passaggio alla Camera, bisogna chiudere al più presto - commenta il sottosegretario Garofoli – non bisogna tradire le aspettative sul Pnrr".
Stampa (p.18) segnala la rivolta dei prof, "docente con lo stipendio più basso d'Europa", questa la scritta sui loro cartelli nello sciopero generale della scuola di ieri. Dal contratto ai concorsi, la rabbia dei docenti, migliaia in piazza con i sindacati, chiedono che ora il governo li ascolti.
L'ad di Eni, Descalzi, intervistato dal Corriere (prima e p.5), parla di emergenza energetica "ma – dice – nessun compromesso sulla transizione – investiti 7 mld sulla leadership nella tecnologia. Avanti con rinnovabili, decarbonizzazione e chimica verde. Serve una strategia comune - potremo sostituire interamente il gas russo nell'inverno 2024-2025".

POLITICA
Gelo di Giorgetti su Salvini: "Ci si muove con l'esecutivo" (Corriere p.12-13 e altri). Alta tensione nella Lega, il ministro interviene sul premier: ne ha le scatole piene, porti fino in fondo la croce. Il Pd contro il capo del Carroccio: deve chiarire alle Camere. Sul viaggio a Mosca la Lega implode, scrive Repubblica (p.12) e Giorgetti va all'attacco di Salvini. Il numero 2 del partito: "Idea suggestiva ma ci si muove col governo". Tensioni sulla leadership. A Torino addio del candidato sindaco Damilano.  "Potrà vedere Lavrov", Mosca tenta Salvini, ma la sinistra attacca, scrive il Giornale (p.8). L'ipotesi di una missione non tramonta ma nonostante i segnali dalla Russia è gelo anche nella Lega.
Il Messaggero (p.8) segnala invece un M5S a rischio scissione: un altro stop dei giudici e nasce il partito di Conte. Tra una settimana sentenza bis sullo statuto. I grillini temono la bocciatura. L'ex premier pronto a creare un nuovo soggetto. Grillo e Di Maio però non ci stanno. Il Corriere (p.15) parla di tour del Conte di lotta: nessun braccio di ferro, se altri non lo vogliono. Il leader del M5S: "la Lega condivide la mia linea? Lo dimostri in Aula". Tra Conte e Draghi è lo scontro finale, titola invece Stampa (p.16). I grillini preparano per il 21 giugno l'assalto al premier sulle armi, ma il leader del M5S frena sulla crisi di governo: non causerò incidenti, precisa. Sempre nel centrosinistra, Libero (p.6) svela il piano di Letta: cambiare il nome al Pd. I sondaggi danno i giallorossi in vantaggio. E un nuovo contenitore, tipo Ulivo, potrebbe portare un 3% in più alle urne.
Si avvicina intanto anche il voto per i referendum: 5 schede per cambiare la giustizia, scrive il Messaggero (p.9). I quesiti su Csm, carriere dei magistrati, decadenza dei politici e carcere preventivo. La consultazione sarà valida solo se si reca alle urne più del 50% degli elettori. Bongiorno: "Csm, riforma da migliorare. Referendum flop? Sarà colpa dei media" (Repubblica p.12). Sulle colonne di Libero (p.11) Emma Bonino parla di "dem succubi del M5S sulla giustizia, Letta non vuole fare uno sgambetto ai grillini. Per questo dice no ai referendum sui magistrati".

ESTERI
Le linee rosse di Draghi: "È essenziale che Putin non vinca la guerra" e preme su Onu e Turchia per sbloccare il grano ucraino (Corriere p.2, e altri). "Bisogna evitare la catastrofe alimentare. A Kiev lo status di candidato". Sul tavolo del vertice a tre, prima dell'inizio del Consiglio, Draghi, Macron e Scholz parlano anche di crisi alimentare, dello sblocco dei porti ucraini, delle garanzie di sicurezza per eventuali corridoi marittimi, del ruolo che può giocare l'Unione europea, nella logistica, ma anche sul terreno militare.
Erdogan a Putin: "Tavolo a 3 e corridoi sicuri per il grano". Regia Onu e navi turche: Draghi spinge per un patto sul grano (Repubblica p.3, e altri). Il leader di Ankara sente Putin e Zelensky e annuncia un'operazione militare contro i curdi nel Nord della Siria. Nel piano si pensa anche a un coinvolgimento dell'Onu.
Appello di Zelensky e disagio dei leader: "Restate uniti. Il desiderio dello zar è vedervi divisi" (Corriere p.3, Messaggero p.2).
Il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba: "Sui cereali accordo entro 14 giorni se Mosca garantirà di non attaccare Odessa" (Repubblica p.5).
I dubbi, la trattativa poi lo stop al petrolio. La Ue esclude il tubo ungherese (Repubblica, p.2 e tutti). L'accordo nella notte. L'annuncio della von der Leyen: "Taglio del 90% alle importazioni dalla Russia entro la fine dell'anno".
Il greggio vola ai massimi da marzo. No ai rubli: Mosca taglia il gas all'Olanda (Repubblica p.2 e altri). Anche la Danimarca si rifiuta di pagare in valuta russa. L'ipotesi di un tetto al prezzo del petrolio (e del gas) per gli acquisti dei Paesi Ue in caso di emergenza, non ferma la corsa del greggio sui mercati finanziari.
Germania, ritorno al carbone (Stampa p.8). Marcia indietro sulla transizione ecologica. Berlino è la più esposta al ricatto di Mosca ed è costretta a rilanciare il lavoro in miniera.
"Le armi Usa non colpiranno Mosca", Biden frena sui razzi a lungo raggio (Repubblica p .8, e tutti). "Non manderemo all'Ucraina sistemi di razzi con la capacità di colpire in Russia".
Un decreto di Mosca autorizza la russificazione dei bambini rapiti (Corriere p.11). Orfani minori strappati ai loro genitori in Ucraina potranno essere adottati legalmente. Ma saranno obbligati a un giuramento di fedeltà al regime.
Reparti scelti e artiglieria: Severodonetsk nella morsa (Repubblica p.7). La città sta diventando un altro snodo di questa guerra: conquistarla permetterebbe a Putin di occupare la quasi totalità del Donbass ucraino.
Il Reporter francese ucciso da una granata russa su (Repubblica p.6, e tutti). Parigi: "E' un crimine di guerra", il giornalista colpito mentre raccontava sul campo l'offensiva nell'Est.

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