Commentario del 30.06.2017

IN PRIMA PAGINA
"Non lasciateci soli" (Repubblica). "Aiuti sui migranti o vincono i populisti" (Stampa). In apertura su tutti i giornali l'appello di Gentiloni alla Ue. Merkel apre, Macron frena (Sole, Messaggero). Roma pronta al blocco navale (Corriere). Il Giornale: altro che porte chiuse: dentro altri cinquemila (Giornale). Libero: chiudete i porti e che sia finita. Ma per il Fatto non si può fare.
In primo piano anche la politica, con l'intervista di Berlusconi al Corriere e lo scontro a sinistra tra Renzi e Pisapia. "Ripartiamo dal sistema tedesco. Guiderò io stello la campagna elettorale" dice Berlusconi al Corriere. Pisapia sfida Renzi: "Recuperare i voti di una sinistra delusa dalle politiche del Pd" (Repubblica). Sulla Stampa le prove d'intesa tra Lega e M5S.
Tra politica è giustizia il caso stalking: reato depenalizzato, solo una multa per i molestatori (Fatto). Orlando: "Correggeremo la norma" (Sole).
Tra economia e fisco: sul Sole i tagli al cuneo fiscale per 300 mila giovani. Sul Messaggero le pensioni per i giovani: assegno garantito e integrative declassate.
In Vaticano cade Pell,  il prefetto dell'Economia (Sole) incriminato per pedofilia (Repubblica). La perdita del prelato è un colpo alle riforme di Francesco (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Sul Sole in apertura il piano allo studio del governo per favore le assunzioni stabili di under 35: la proposta prevede un abbattimento del 50% dei contributi a carico dei datori di lavoro per tre anni, dall'attuale 30-33% al 15%, con un limite di esonero fino a 3mila euro l'anno. L'operazione dovrebbe interessare 300 mila giovani all'anno, scatterebbe nel 2018 con un costo iniziale di 900 milioni, destinati a salire a 1,5-2,5 mld a regime.
Sul Messaggero il piano del governo per assicurare ai giovani pensioni dignitose, anche dopo un percorso lavorativo all'insegna del precariato: assegno di garanzia e pensioni integrative detassate. Sul tavolo un importo minimo e i contributi versati dallo Stato. Intanto Cgil, Cisl e Uil chiedono di bloccare lo scatto automatico che porterebbe l'età di uscita a 67 anni nel 2019.
Sul Corriere il peso dell'Irpef regionale: la tassa nascosta è salita del 59% in dieci anni ma nessuno se n'è accorto perché "mischiata" con l'Irpef. Ma pesa circa 158 euro a testa, con differenze anche notevoli tra Regione e Regione. Il Lazio ha l'imposta media più alta, l'Emilia Romagna è la Regione che l'ha aumentata di più.
Su tutti i giornali il via libera alla Camera alla legge sulla concorrenza. Frenata sulle liberalizzazioni (Repubblica). Interventi su Rc auto, Uber, energia, banche e professioni: per la Stampa una legge per iniettare più concorrenza in Italia.
Tasse locali triplicate a Milano (Italia Oggi). Lo dimostra un'indagine Confcommercio per gli anni 2011-2016 su Imu, Tasi, Tari e Cosap nel capoluogo lombardo, ma a Roma imposte ancora più care: nella Capitale, infatti, la media della Tari è di 2778 euro l'anno.

ITALIA-POLITICA
"Rieccomi – dice Berlusconi al Corriere – Gli elettori alle amministrative hanno scelto noi, un centrodestra con un forte componente moderata e liberale. FI è il primo partito e ha una forza trainante. E di centrodestra ce n'è uno, quello che ho inventato 23 anni fa". Berlusconi rilancia poi sul sistema proporzionale.E sulla leadership: "Un governo Lega-Salvini farebbe scappare moltissimi elettori della Lega. I delfini? Esistono solo nelle monarchie. Per quanto mi riguarda alle elezioni ci starò comunque". Tra i programmi "proporremo una flat tax, l'imposta piatta uguale per tutti, famiglie e imprese".
Renzi riparte e gela la minoranza: "C'è un congresso da rispettare" (Repubblica). Oggi a Milano l'assemblea dei circoli. Il segretario indisponibile a "smontare la linea". I fedelissimi fanno quadrato (Stampa). Delrio al Corriere: "Non voglio sfuggire, alle amministrative abbiamo perso ma non si usi il voto per rifare il congresso. Renzi è stato scelto con le primarie, nessuno lo sottovaluti". Il governo va avanti. E sulle future alleanze: "Nessun asse con Forza Italia. E a chi vuole costruire il centrosinistra senza Pd dic: non esiste". Damiano, al contrario, punge Renzi: "Il segretario non può fare il premier" (QN). "Renzi deve adeguare la sua strategia e cambiare strada"
Tra Renzi e Pisapia duello delle convention (Corriere): oggi a Milano l'assemblea dei circoli a Milano, domani a Roma l'ex sindaco di Milano riunisce la piazza. Pisapia: "Prenderemo i voti che ci ha lasciato il Pd" (Repubblica). Vince la linea dura di Bersani (Fatto)
Su Stampa e Repubblica il confronto a distanza Di Maio-Lega a "Garda d'autore". Di Maio chiude: "La Lega è un partito come gli altri, ci ha lasciato disastri come le banche venete. Non è in cantiere alcun accordo con alcuna forza politica". Ma su immigrazione e Europa le posizioni sono assai simili. Giorgetti: "Su certi temi come lo ius soli i grillini stanno venendo sulle nostre posizioni. La minaccia populista è un'invenzione di Renzi e Berlusconi". D'Alimonte alla Stampa: "Io non credo nell'alleanza formale tra M5S e Lega: su un'ipotesi del genere il M5S si spaccherebbe anche se si sta spostando a destra. Sui temi dell'immigrazione Salvini è più credibile di Grillo. Lo spazio del M5S è a destra e al sud. Ma come destra diversa, ribellista".

EUROPA
"Non lasciateci soli" (Repubblica). "Aiuti sui migranti o vincono i populisti" (Stampa). In apertura su tutti i giornali l'appello di Gentiloni alla Ue perché sostenga l'Italia nella gestione flussi di migranti. Anche Minniti in pressign: "Il tempo delle parole è finito". Juncker parla di "Italia e Grecia eroiche", Merkel apre ad aiuti, Macron frena: "I problemi sono sui migranti economici" (Sole, Messaggero). Roma pronta a far scattare il blocco navale già la settimana prossima scrivono Corriere e Messaggero. Il Giornale: altro che porte chiuse: dentro altri cinquemila (Giornale). Libero: chiudete i porti e che sia finita.Ma per il Fatto, quella dei porti chiusi è una fake news: impedire con la forza l'accesso a navi non gradite sarebbe da considerarsi come un'aggressione nei Paesi che sono sedi formali delle Ong impegnate nella raccolta di uomini e donne in mare. "Non possiamo vietare gli approdi italiani" dice il vice ministro Giro al Fatto. "L'unica è sperare nel cambiamento del trattato di Dublino 3".  Il generale Tricarico ad Avvenire: "Chiudere i porti non può essere la soluzione".
Su Repubblica la situazione in Italia, con i centri al collasso dopo il boom di sbarchi di questi giorni. Assistiti a quota 220 mila, ma servono altri 20 mila posti. Il Viminale: "I sindaci accolgano o faremo le tendopoli". Ma l'Anci frena: "Basta forzature, così cresce la tensione" (Repubblica).

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Commentario del 29.06.2017

IN PRIMA PAGINA
Emergenza migranti in primo piano. L'Italia dice basta, porti chiusi (Messaggero). "Vietati i porti alle navi stranieri con migranti" (Corriere). Fosse vero, farebbe la felicità degli italiani (Libero). Ultimatum italiano alla Ue: servono subito aiuti. Ma Bruxelles ci offre soltanto l'elemosina (Giornale). Per il Fatto "il Pd si butta a destra". Intanto, entro l'anno previsti 220 mila sbarchi. Piano del Viminale: cure solo in mare (Messaggero). Restano calde anche le vicende politiche, legate soprattutto al Pd. Renzi e le accuse: non mi vogliono in piedi per il voto (Corriere). Orfini a Repubblica: "Franceschini sbaglia. Il segretario è stato scelto da 2 mln di persone: il Pd appartiene a loro". Il viceministro Morando al Foglio: "Fi scelga tra chi vuole l'Europa e chi i referendum". Sulla legge elettorale, rinvio della discussione. Ora è ufficiale: non si va al voto (Giornale). Nel M5S, grana Appendino: indagata per i feriti in piazza (Stampa e tutti).
In economia le previsioni del CsC, che rivede il Pil 2017 a +1,3% (Sole). Ma dai dati Istat sull'inflazione, si registra una nuova frenata dei prezzi su base mensile (Sole).
Tra le notizie estere, spicca l'articolo di Italia Oggi: falso il bilancio pubblico francese, secondo la Corte dei Conti è al 3,2 e non al 2,8% (Italia Oggi). Spazio sul Sole alle candidature per le agenzie Ue in uscita da Londra: per l'Ema Milano scende e Bratislava sale (Sole).

ITALIA-ECONOMIA
"Il Pil salirà dell'1,3 invece del +0,8%". E per il 2018 "passiamo dall'1% all'1,1%". La conferma arriva dal Centro Studi Confindustria e S&P i cui dati sono rivisti al rialzo (Sole e tutti). Un dato di crescita confortante che per il presidente Boccia (Confindustria) dimostra la validità della strada intrapresa: "Jobs Act e piano Industria 4.0 sono parte di un intervento organico di politica economica" dice, aggiungendo che "è arrivato il momento di finanziare sviluppo e lavoro con due strumenti selettivi come l'inclusione dei giovani attraverso l'azzeramento del cuneo fiscale e la detassazione dei premi". "Il governo ridurrà il carico fiscale sul lavoro dei giovani": a prendere l'impegno è Gentiloni nel corso del 18esimo congresso della Cisl (Messaggero p.17). Sul lavoro anche l'atto di accusa del Papa: vecchi al lavoro e giovani senza, è ora di cambiare (Repubblica e tutti). Francesco alla Cisl chiede un patto sociale per i giovani (Avvenire). Ma per Bankitalia l'età pensionistica non ha effetti sulla disoccupazione (Messaggero). Intanto, dal dossier del CsC si evince che ci sono 7,7 milioni di persone a cui manca il lavoro, tra disoccupati, part-time forzati e scoraggiati: l'elevata disoccupazione sta alimentando una forte emigrazione dall'Italia all'estero e dal Sud al Nord" (Fatto e altri).
Inflazione, a giugno continua la frenata: l'indice dei prezzi su base mensile diminuisce dello 0,1% e registra un aumento dell'1,2% rispetto a giugno 2016 (Sole in prima e p.9). Si tratta del secondo calo mensile consecutivo, a frenare è ancora la domanda, rallentamento dovuto soprattutto a energetici e alimentari. Gli esperti concordi: non torno lo spettro della deflazione.

ITALIA-POLITICA
Caos nel Pd,  tra i dem una ricerca disperata di un leader al posto di Renzi (Fatto). Orfini a Repubblica dopo l'attacco di Francheschini (in prima e p.7): "Renzi e la linea politica scelti dal congresso. Va bene discutere, ma il Pd è di quei 2 mln di elettori. Non è mio, non è di Renzi, né di Franceschini". Sulla stessa linea Rosato al Messaggero: "Renzi scelto dal suo popolo. Non chiudiamo a nessuno ma non si parli di coalizione". Il sospetto di Renzi: non mi vogliono in piedi alle Politiche (Corriere p.6). Folli (Repubblica in prima e p.31): il segretario potrebbe ricucire lo strappo con una semplice mossa: rinunciando a candidarsi per Palazzo Chigi. "Con Renzi leader rischiamo una sconfitta storica": l'attacco è di Gianni Cuperlo, che alla Stampa (p.10) dice: "Vorrei un partito che non sia allei più con la destra. Bisogna ripartire dal centrosinistra, che per me è recuperare i legami spezzati con chi si è risvegliato più povero". Il viceministro Morando al Foglio (in prima e p.4): "il problema non è né la coalizione né il leader, ma diventare protagonisti di una competizione elettorale che propone di stare dalla parte del rilancio dell'Ue contro chi propone referendum per abbandonarla". In molti chiedono una nuova sinistra. Landini (Fiom) a Repubblica (p.9): "Non mi sento rappresentato da nessun partito. All'inizio c'era sintonia con Renzi, poi lui ha scelto Marchionne e smontato l'art.18. Ora serve un partito dei lavoratori".
Anche il centrodestra ha le sue grane. Berlusconi replica a Salvini: "Non strizzo l'occhio al Pd" (Corriere p.9). Il leader di Fi immagina un Ppe italiano nella riunione con i suoi, sulla linea di quanto dichiarato ieri dal leader del Ppe Weber. Ma il sentimento sulla coalizione è diviso. Su Libero (in prima e p.6-7) posizioni discordanti tra Senaldi – che auspica un riavvicinamento Berlusconi-Salvini perchè lo chiede la gente – e Vittorio Feltri – che invece parla di nozze impossibili tra due galletti dalla cresta alta -.
M5S, martedì l'affondo di Casaleggio ai suoi parlamentari: "Siete chiusi nel palazzo" (Stampa p.13). L'erede di Gianroberto polemizza con lo scarso impegno nei territori, e molti esponenti grillini temono di non essere ricandidati. Tra i territori che più preoccupano il M5S c'è il Veneto. Stasera Di Maio e il fedelissimo di Salvini, Giorgetti, parteciperanno a un incontro dal tema: "Lega e M5S: forza popolare o deriva populista?". E la Stampa fa notare l'utilizzo della parola "forza" al singolare, il Nord potrebbe essere l'altra faccia di un'alleanza.
Intanto, confronto sulla legge elettorale rinviato a settembre: il Pd ha deciso di rimandare  (Corriere p.9).  Salvini: "scandaloso". Giornale: ora è sicuro, non si va al voto.

EUROPA
Questione migranti in primo piano. Porti chiusi alle Ong: l'Italia avverte l'Ue dopo l'intensificarsi degli sbarchi. Gentiloni: "L'Europa smetta di voltare la faccia" (su tutti). "Il limite della sostenibilità è stato raggiunto – dice il ministro Minniti a Repubblica (p.3) -. La questione migranti è europea, oggi abbiamo deciso per un atto formale che non faccia percepire questa affermazione come una semplice petizione di principio". Per Nicola Latorre al Messaggero (p.3) "il blocco delle navi è una iniziativa coraggiosa. Salvataggio di vite è una priorità, ma l'Italia non può fare tutto da sola". Libero e Giornale esultano: il governo si sveglia, ma l'annuncio non basta. Fatto: Il Pd si butta a destra. E Per la Stampa (p.5) la svolta sarebbe nata dopo le elezioni per parare i colpi del centrodestra. Chiesto all'Europa che le navi dei diversi Paesi Ue impegnati nel Mediterraneo trasferiscano i migranti nei rispettivi Paesi (Repubblica p.3). Medici senza Frontiere dice no (Corriere p.2). Resterà garantita l'assistenza ai barconi in difficoltà con il trasporto a bordo di cibo e medicine (Corriere p.2). Roma in pressing per ricollocare i rifugiati. Viminale: "Nessun accordo sui soldi per ospitare qui i profughi. Non faremo come la Turchia" (Messaggero p.2).
Francia, Macron pronto alle privatizzazioni: all'esame la cessione di partecipazioni in aeroporti, energia e telecomunicazioni (Stampa p.22). Il presidente presenta la riforma del lavoro, ma i sindacati in allarme: più flessibilità e un tetto alle indennità di licenziamento. Una grana per Macron arriva dalla Corte dei Conti, secondo cui il bilancio francese è falso: il rapporto deficit/Pil non è al 2,8%, ma sarebbe al 3,2% (Italia Oggi in prima e p.10). Le carte sarebbero state deliberatamente truccate per occultare i buchi di bilancio soprattutto in questo periodo pre-elettorale.
Brexit, l'Ue si prepara a tagliare: dopo l'uscita di Londra buco da 11mld l'anno dal 2020 (Messaggero p.13 e altri). A lanciare l'allarme è il commissario al Bilancio Ottinger, che dice: "Sono a rischio i fondi per le regioni e l'agricoltura". Ema in uscita da Londra, scendono le quotazioni di Milano, mentre salgono quelle di Bratislava (Sole). Ad aiutare la candidatura della città Slovacca sarebbe la prevalenza del criterio geografico. Eba verso Francoforte.

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Commentario del 28.04.2017

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano, Prodi e i leader contro Renzi (Corriere e altri). Franceschini a Repubblica: "Qualcosa si è rotto". Su tutti i risvolti dell'inchiesta Consip: indagati Woodcock e Sciarelli per "fuga di notizie su Lotti e Del Sette". Intanto, nuovo vertice Consip: Cannarsa ad, Basso presidente (Sole). In primo piano sulla Stampa l'emergenza migranti: allarme sbarchi, il governo pensa a mini-tendopoli (Stampa). Ampio spazio sulle prime pagine alla multa record Ue a Google per lo shopping online (Sole e tutti). Dal colosso si dicono "pronti a impugnare il verdetto europeo" (Corriere). La Stampa: il duello che cambierà la storia del web. "Grazie a noi calano i prezzi" dice l'economista dell'azienda al Corriere, ma Mario Monti spiega: "Autorità rigide verso gli abusi". In Italia, intanto, la Corte dei Conti: la spending review non frena la corsa della spesa (Sole).
Si continua a parlare anche di Banche Venete: Bad bank ma non troppo (MF). Gros Pietro al Messaggero: "Abbiamo scongiurato il disastro". Fatto parla di "salasso" per le Venete: ecco chi dobbiamo ringraziare. E Libero attacca: regalata l'impunità ai killer delle Popolari.

ITALIA-ECONOMIA
La Corte dei Conti gela il governo: "La spending review non funziona" (Repubblica p.11, Sole p.5 e altri). A pochi giorni dal rapporto di Palazzo Chigi, i pm contabili parlano di "misure che non hanno prodotto risultati di contenimento del livello complessivo della spesa. Perciò – ha detto il presidente delle Sezioni Riunite Angelo Buscema, in occasione della 'Relazione sul Rendiconto generale dello Stato – resta ancora attuale la necessità di una revisione di quanto può essere a carico dello Stato". Guardando agli elementi critici, la Corte dei Conti segnala come il debito pubblico resti "l'elemento di maggiore vulnerabilità" e segnala il "devastante peso della corruzione che affligge il sistema". Mentre i pm contabili mettono nel mirino il sistema Consip, da cui – nonostante i progressi – resta fuori il 64,5% degli acquisti di beni e servizi per il funzionamento dei ministeri, Palazzo Chigi pronto al decreto che impone ai ministeri di ridurre il budget fino a 1,2 mld.
Lavoro. Repubblica (p.11) intervista Leonardi, consigliere economico di Palazzo Chigi: "Per completare il Jobs Act occorre tagliare il costo del lavoro e rendere il contratto a tempo indeterminato meno caro, a partire dai giovani. Pensiamo – dice – di dimezzare i contributi per tre anni a chi assume con un contratto a tutele crescenti un under 35". Il costo della misura è di meno di un mld nei primi due anni, poi si potrà arrivare a 1,5 – 2 mld, spiega Leonardi. Spazio, nell'intervista, anche al tema voucher: "Quando sarà attiva la piattaforma Inps si potrà confermare online il lavoro svolto. Così il datore di lavoro non potrà più revocarlo entro tre giorni. Così i ricatti saranno molto inferiori rispetto ai buoni cartacei". Intanto, Messaggero (p.19) riporta i dati della nota congiunta del ministero del Lavoro, Inps, Istat e Inail che mostrano il balzo dei contratti a chiamata dopo l'addio ai voucher: + 13,1% nel primo trimestre dell'anno. Forte aumento del ricorso ai lavoratori somministrati: +22,4%.

ITALIA-POLITICA
Prodi e i leader Pd attaccano Renzi. "Sposterò la tenda lontano dal Pd" ha rivelato il Prodi (su tutti). Dal professore a Sala, da Franceschini a Delrio, l'accusa al segretario di essere troppo divisivo. "Pd nato per unire, non per dividere. Si è rotto qualcosa con il Paese, così ci consegniamo a Grillo" confessa Franceschini a Repubblica (in prima e p.3). Il segretario dem sull'assalto alla premiership: "Mio passo indietro e alleanza con la sinistra? Contiamoci in Direzione, non vi segue nessuno" (Messaggero p.5). Dall'entourage di Renzi temono una "congiura" (Repubblica p.2) e si chiudono nel fortino, pronti a nuovi attacchi (Corriere p.8). Fassino al QN (p.5): "Le divisioni non conquistano mai consenso. C'è da ricostruire un rapporto di credibilità tra cittadini e partito territorio per territorio". Arturo Parisi a Repubblica (p.4): "Serve una mediazione e fare una coalizione". Renzi scettico: "Coalizioni? Sono un ritorno al passato". Bersani al Corriere: "Dem vadano dove li porta il cuore. Noi lavoriamo per un nuovo soggetto alternativo e sfidante sul M5S".
Centrodestra, per il capogruppo del Ppe Weber al Messaggero (p.11) "è Fi la guida naturale del centrodestra italiano. Fi una forza di centro pro-Europa, è il modello vincente". Restano le divisioni tra Salvini e Berlusconi. Il segretario della Lega si candida a premier e attacca il leader di Fi: "strizza l'occhio a Renzi" (Corriere p.11). "Quelle di Salvini sono intemperanze giovanili, il leader è chi prende più voti" spiega Brunetta al Mattino (p.11). La Meloni: "infantile giocare a chi è il capo". Brunetta anche al Foglio (p.7): "Stabilire programma e regole per costruire una proposta che abbia come fine un centrodestra unito e di governo". Ma Berlusconi riapre il tavolo sul proporzionale: mossa anti-Salvini, che dice no al modello proporzionale (Messaggero). Intanto prova a riorganizzarsi l'area di centro. Lupi al Corriere (p.11): "Dobbiamo costruire una larga area autonoma. Berlusconi che dice di pensare a un centrodestra moderato e liberale è musica per le nostre orecchie. E' il nostro progetto, ma il problema è che c'è Salvini".
Consip, nel mirino il pm Woodcock e la giornalista di Rai3 Sciarelli, per rivelazione di segreto d'ufficio (su tutti). Secondo i pm di Roma la giornalista Rai avrebbe fatto da tramite tra il magistrato e il giornalista del Fatto, Marco Lillo, che sul Fatto (p.2) fornisce la sua versione: "La Procura sbaglia: Woodcock e la Sciarelli non sono le mie fonti". Ferrara (Foglio p.1): non si può essere indifferenti, uomini delle legge sono accusati di aver usato i loro poteri per cacciare un capo del governo. Intanto, Consip volta pagina: rinnovati i vertici, il nuovo ad sarà l'attuale numero uno di Sogei, Cannarsa. Roberto Basso presidente (Messaggero p.9 e tutti).

EUROPA
A Google multa record dall'Europa: 2,4 mld di sanzione per aver favorito i propri servizi di shopping (Corriere e tutti). La Commissaria Ue alla Concorrenza, Vestager, a MF (p.3): "Il gruppo è dominante e abusa di questa posizione per promuovere se stesso e degradare i principali competitor, che sono mediamente confinati alla quarta pagina nella versione desktop. Irregolarità in atto dal 2008, ma non c'è nessuna presa di mira verso le società americane". Pitruzzella, capo dell'Antitrust italiano, al Messaggero (p.3): "L'Ue non vuole colpire la posizione dominante. Va sanzionato chi sfrutta una situazione di controllo per bloccare l'innovazione di altri". Repubblica (p.13): oltre a Google, Amazon, Facebook, Apple e Ebay dominano i nostri consumi e sono i registi occulti degli acquisti degli utenti. L'Ue prova a porre limiti. Per il Sole (p.2) si amplia il fronte Usa-Ue: relazione in crisi tra dazi, Nato, clima, fisco dei big dell'hi-tech e dieselgate. Mario Monti al Corriere (in prima e p.3): "Senza il lavoro dell'Ue e della Commissione i piccoli Stati nazionali sarebbero facili bocconi delle multinazionali". A difendere il colosso americano è Hal Varin, capoeconomista di Google che al Corriere (in prima e p.3) dice: "Grazie a noi i prezzi dei servizi sono scesi, molte aziende possono eliminare i costi fissi dell'ingresso in un nuovo mercato".
Dalla Russia all'Europa: attacco hacker globale, colpita anche Cernobyl (Messaggero e tutti): tra i bersagli del virus Petya anche le società petrolifere di Mosca, poi Ucraina, Gran Bretagna e Francia. Nel mirino i server delle aziende. Chiesto un riscatto in bitcoin. Il malware anche l'Italia: problemi ai server dello studio internazionale DLA Piper (Sole). Gli esperti: "virus devastanti" (Corriere).
Brexit, sul Messaggero (p.14) parla l'ambasciatore della Gran Bretagna in Italia, Jill Morris: "Per gli europei nessun danno dall'uscita di Londra. Per i cittadini Ue residenti non cambia nulla, per chi arriverà dopo il 2019 vedremo". Sulla trattativa dice: "Io non dico né hard, né soft, ma solo Brexit. Vogliamo che la partnership con l'Ue sia la più stretta che l'Ue abbia mai avuto con un Paese terzo".

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Commentario del 27.06.2017

IN PRIMA PAGINA
Voto nei Comuni, Forza Italia e Lega salgono da 40 a 52 (Sole). Renzi sotto attacco (Repubblica). "Sconfitto io? Non è vero" dice a QN. "E' a sinistra che si perde". E chiude a Pisapia. Al centrodestra la vittoria arriva con i voti del M5S (Stampa). Ma finita la festa è subito caos (Libero). Berlusconi: ora coalizione "moderata" (Sole). Salvini e Meloni rispondono picche. Tajani: vince Silvio, noi indispensabili per il Carroccio (Messaggero).
Sempre in primo piano il salvataggio delle banche venete. La Borsa promuove l'operazione di Intesa (Sole, MF). Ma i dubbi europei e l'opposizione tedesca restano (Corriere, QN). Messina (Intesa) a Repubblica: "Sulle banche venete lo Stato avrebbe perso 10 miliardi". Gentiloni: il decreto non è un regalo (Corriere). Padoan spiega sul Foglio perché aiutare le venete con aiuti di Stato. Anche Bankitalia difende il decreto: lo Stato ci guadagna (Avvenire). Ma per il Fatto il decreto è tutta una deroga. Libero: spolpati tutti, e le banche incassano.
Sul Messaggero un altro stop and go: la fusione tra Entrate e Equitalia bloccata dal Consiglio di Stato. "Dubbi dei giudici".
Negli Usa la Corte Suprema dà ragione a Trump. Sì al bando per sei Paesi musulmani (Sole). A Bruxelles la Ue prepara una maxi multa per Google (Stampa, MF).
In cronaca bye bye Fiorentina (QN). Della Valle pronti a lasciare: "Squadra a disposizione di chi vuole acquistarla" (Corriere).

ITALIA-ECONOMIA
La Borsa promuove Intesa-Venete: Moody's promuove l'operazione. Gentiloni: "Intervento doveroso, nessun regalo ai banchieri e chi ha sbagliato pagherà" (Corriere e tutti). Baretta (MF) "Abbiamo evitato il tracollo, si è dimostrata l'inapplicabilità delle norme sul bail-in". Panetta (Bankitalia): "Soluzione necessaria, lo Stato non ci perde, forse guadagna. I 5 miliardi rientreranno tutti, è stato evitato lo shock di sistema". Boccia. "Atto coraggioso che ha evitato il panico". Sulla Stampa intervista a Gros-Pietro: "Non ci hanno fatto nessun regalo, abbiamo messo al sicuro correntisti e investitori; l'intervento del fondo di tutela dei depositi sarebbe costato di più". Sulla stessa linea Messina, intervistato da Repubblica : "Senza di noi lo Stato avrebbe perso 10 miliardi di garanzie, se altre banche non hanno presentato offerte evidentemente non si tratta di un regalo; con questa operazione è venuta meno la paura che riguardava le banche italiane". Ma restano i dubbi della Ue e i rilievi di Berlino. Il Fatto parla di decreto colabrodo. Sulla Stampa la paura di risparmiatori e bancari: "Noi, spolpati e a rischio licenziamento". Tra i 4000 potenziali esuberi molti i dipendenti troppo giovani per la pensione.
Equitalia-Entrate, fusione in bilico. Sul Messaggero (in prima e a p.18) i rilievi del Consiglio di Stato che accende una pesante ipoteca sulla soppressione di Equitalia e la sua fusione con l'Agenzia delle Entrate che doveva essere operativa dal primo luglio. A riemergere è il nodo del trasferimento del personale tra le due agenzie senza un concorso pubblico: potrebbe essere in contrasto con la Costituzione. La pronuncia del Consiglio di Stato sollecitata dal ricorso della Dirpubblica, il sindacato che aveva ottenuto anche la decadenza degli 800 dirigenti delle Entrate. Barra (Dirpubblica): "Il rischio è che trasferendo il personale e sopprimendo Equitalia, in caso di bocciatura dell'operazione poi non si possa tornare indietro e gli 8000 dipendenti della società poi finirebbero per strada". Problemi anche per la nomina di Ruffini, su cui pesa il giudizio di incompatibilità della Corte dei Conti.

ITALIA-POLITICA
Comuni maggiori, il centrodestra sale da 40 a 52, il Pd dimezza i sindaci, il M5S sale da 2 a 8, raddoppiano da 23 a 46 le candidature civiche (Messaggero, Sole). Al centrodestra i voti dei 5 Stelle (Stampa in apertura e su tutti). Ma per il Fatto la vittoria di Berlusconi è un equivoco: Forza Italia perde consensi e peso specifico in una coalizione in cui la Lega ora pesa di più. In realtà hanno vinto astenuti e anti-Renzi. Per Libero alle Amministrative hanno vinto i candidati, non i partiti. Sicurezza, migranti e nomi credibili le carte che hanno deciso la partita (Messaggero).
L'esito dei ballottaggi si proietta sulle prossime Politiche.
Renzi, sotto accusa per la sconfitta alle Amministrative, si smarca: "Meglio soli" (Messaggero in apertura). E in un'intervista a QN dice: "Sconfitto io? Non mi pare proprio. Questa è la dimostrazione che chi invoca una coalizione di centrosinistra larga fa il gioco del centrodestra e non del Pd". Su Messaggero e Repubblica altri retroscena: "D'ora in poi il mio motto sarà: stai il più possibile lontano da Roma, stai tra la gente". Girerà in treno per parlare "con l'Italia vera". "Questo è un voto anti-sistema" (Stampa), "dobbiamo tornare alla rottamazione" (Corriere).
Su Repubblica il richiamo di Veltroni: "Renzi deve cambiare passo. Ormai il mio Lingotto è lontano, il Pd non ha più un'identità". "A Renzi consiglio di cambiare passo,serve una nuova stagione. Resta una grande risorsa, non possiamo riaprire la discussione sulla leadership ma questo comporta che la leadership capisca che questa è la fase dell'inclusione".
Ma nel Pd la resa dei conti è già riaperta: "Con Renzi si perde, alleanze o è la fine" (Messaggero). Dalla minoranza la richiesta di primarie di coalizione (Repubblica). Prossimo round, la direzione del 10 luglio.
Il centrodestra "travolto" dalla vittoria. Ma finita la festa è subito caos, titola Libero in apertura. Berlusconi sfida Salvini: "Vince il centrodestra moderato e liberale" (Sole). Salvini al Messaggero: "Io pronto a guidare il centrodestra. Silvio dica chiaramente no a inciuci".  Anche la Meloni avverte Berlusconi: "Basta inciuci con Renzi. Io voglio vincere, e come me Salvini e Toti. Silvio faccia una scelta altrimenti avanti da soli" dice a Repubblica . "La moderazione è una categoria che in politica non esiste più" (Libero e tutti). E sulla scia del "modello Liguria" rilancia sulla coalizione: "E' finita l'epoca di un uomo solo al comando. Vince Forza Italia che fa gioco di squadra, non quella che ammicca a Renzi".
Il voto amministrativo suona come lezione anche per il M5S. Grillo: "Governo vicino ma solo se siamo squadra" (Avvenire). "O M5S lavora come una squadra o sarà annientato" (Corriere). Per Casaleggio la questione centrale è quella settentrionale: "Al Nord il nemico è Berlusconi" (Stampa).

EUROPA

Bando anti islamici, primo sì dei giudici Usa (Corriere p.10 e tutti). La Corte Suprema riammette il divieto di ingresso da 6 Paesi musulmani: Iran, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen. Bloccati anche i profughi. Via libera invece per chi studia e chi ha un lavoro o un parente negli Usa. Trump: "Una nostra vittoria per la sicurezza nazionale. Non posso permettere che entrino nel Paese persone che ci vogliono fare del male. Io voglio gente che ama gli Stati Uniti e viene a lavorare in modo produttivo". Ma c'è il timore che si ripetano le scene di caos viste a gennaio negli aeroporti di primo sbarco. Su Repubblica parla l'avvocato dei migranti: "La partita non è finita, monitoreremo gli aeroporti per evitare abusi contro chi arriva".  Bremmer al Corriere: "Il presidente ora è più forte ma la sua leadership resta confusa".



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Commentario del 26.06.2017

IN PRIMA PAGINA
Schiaffo a Renzi (Stampa), crolla il Pd, ritorna il centrodestra (Repubblica, Stampa, Corriere). Perdute Genova, L'Aquila, Sesto San Giovanni, Pistoia. Un'altra batosta per Renzi e la fronda lo processa (Giornale). Renzi: sarà contento chi boicotta il partito (Repubblica).
Schiaffo anche a Grillo, con Pizzarotti che fa il bis a Parma (Giornale). Nel centrodestra la leadership divide Salvini e Berlusconi (Repubblica). Romani al Mattino: "Non si cambia idea, alle politiche con il proporzionale".
L'altra notizia del giorno è il salvataggio delle banche venete: "In sicurezza 50 miliardi di risparmi" (Corriere). Lo Stato mette subito 5,2 mld (Messaggero). Ma per Libero e Fatto il conto complessivo sarà di 17 mld. Padoan: "Nessun impatto sul deficit (Messaggero). "Non avevo scelta" (QN). Con il salvataggio di Intesa tutelati correntisti e piccoli risparmiatori, perdono azionisti e investitori istituzionali (Messaggero).
In cronaca il dramma di Caserta: "Sono eroinomane e chiedo perdono", lo sfogo dell'attore Diele (Corriere). Ieri i funerali travolta e uccisa in auto.

ITALIA-ECONOMIA
In primo piano su tutti il salvataggio delle banche venete: "In sicurezza 50 miliardi di risparmi" (Corriere). Lo Stato mette subito 5,2 mld (Messaggero). Ma per Libero e Fatto il conto complessivo sarà di 17 mld. Padoan: "Nessun impatto sul deficit (Messaggero). "Non avevo scelta" (QN). Con il salvataggio di Intesa tutelati correntisti e piccoli risparmiatori, perdono azionisti e investitori istituzionali (Messaggero). Sul Corriere Fubini spiega che il rischio collasso del sistema bancario italiano ha ammorbidito le posizioni europee, mentre i buoni rapporti tra Nouy e Messina hanno fatto il resto. A margine, intervista a Baretta: "Abbiamo dimostrato alla Ue che non c'è solo il bail-in, lo Stato era deciso a salvarle a tutti i costi. Confermato che non ci saranno licenziamenti, solo uscite volontarie".Sulla Stampa parlano le associazioni di consumatori e azionisti: "È un aiuto di Stato, ma a Intesa che elimina due concorrenti e diventa leader nel territorio: ha dettato condizioni liberandosi di azionisti e obbligazionisti subordinati e quindi di eventuali contenziosi", mentre il sindaco di Vicenza dice: "Abbiamo bisogno di essere rassicurati, non si perde la territorialità".
Su L'Economia ampio focus di Di Vico sui distretti d'Italia: le filiere locali hanno ripreso a correre grazie ad una accelerazione, seppur modesta, degli scambi mondiali. Nel primo trimestre 2017 è il distretto della pelletteria e delle calzature di Firenze a segnare il risultato migliore, seguito dal distretto dei metalli di Brescia, dalla meccatronica del barese, dalla metalmeccanica di Lecco e dall'oreficeria di Valenza. Decisiva la compresenza di piccole imprese con i big. "I distretti sono l'unica via per aprire le aziende al mercato mondiale" dice Gian Luca Rana, ad del gruppo alimentare e figlio di Giovanni.

ITALIA-POLITICA
Il centrodestra conquista le città (Corriere): vittoria storica a Genova, poi L'Aquila, Verona, La Spezia, Sesto San Giovanni. Il Carroccio perde di misura Padova. Pizzarotti trionfa a Parma. Per tutti è una vittoria netta dell'asse Lega-FI. Per il Pd, le comunali sono una Caporetto (Fatto e QN). Ma il leader dem a Firenze twitta di sport e nella notte dichiara: "Non è un campanello d'allarme. Le politiche sono un'altra cosa" (Corriere). Su Repubblica e Messaggero i retropensieri del leader: "Sarà contento chi boicotta il partito". "Ora basta patti con questa sinistra".
Per il Messaggero la disfatta chiude il capitolo elezioni anticipate ma rischia di riaprire il congresso dem. La fronda Pd fa a pezzi il segretario (Giornale). Orlando: "Il Pd isolato perde, serve un cambio di rotta". E chiede primarie di coalizione (Messaggero). Cuperlo a Repubblica: "C'è una frattura con il nostro elettorato, folle andare avanti così, ignorare questo allarme significa andare a sicura sconfitta anche alle politiche". Guerini al Messaggero: "Ci sono sconfitte che bruciano, pachiamo troppe liti, dentro e fuori. Nel Paese si sta coagulando un blocco di destra sovranista e noi siamo l'unico argine".
Sulla graticola anche Grillo: il M5S resta senza un capoluogo di provincia. Ora si fa tesoro del successo in Toscana, dove a Livorno si aggiunge Carrara, e si guarda alla Sicilia (Corriere).
Berlusconi gongola e fa muro contro Salvini: "L'alleanza la traino io" (Messaggero). "Sono tornato e si vede, sto già scrivendo il programma" (Corriere). "Le roccaforti rosse non esistono più. E adesso la guida del Paese" (Giornale). Ma niente lista unica: "Mi sono rimesso in gioco e si è visto. La formula vincente è quella dei moderati: no all'ammucchiata con Lega e Fdi" (Libero).
Più muscolare la reazione di Salvini: "Andiamo a comandare". E dà lo sfratto a Gentiloni. Da Salvini avvertimento anche agli azzurri: "Gli elettori ci vogliono uniti ma basta quei voti che salvano il governo – dice al Corriere - La lezione di oggi è che se vinciamo con una squadra compatta abbiamo il dovere di riproporla a livello nazionale. La Lega c'è, vediamo gli altri". Meloni: "Questa è la fine del renzismo, è arrivato il nostro tempo". E al Corriere : "Lavoriamo tutti insieme senza giochetti su chi è leader".

EUROPA
Albania, vincono i socialisti: vicini al 50%. Sul Messaggero le Politiche a Tirana, che riconfermano alla guida del Paese il premier uscente Edi Rama. Obiettivo: la maggioranza assoluta della Camera per fare riforme senza compromessi, in particolare quella sulla giustizia. E secondo gli exit poll, i socialisti avrebbero ottenuto un consenso tra il 46 e il 50%.
A Londra la May vacilla: sul Messaggero l'ipotesi Hammond premier per gestire il divorzio dall'Unione. La notizia sul Sunday Times: Hammond era stato messo da parte per il realismo con cui ha sempre messo in evidenza i danni che una hard brexit avrebbe arrecato all'economia e alle imprese. Uno dei pochi al governo a intercettare l'inquietudine crescente tra l'opinione pubblica.
Su Repubblica la torre simbolo di Londra: nello scheletro di Grenfell il declino della "Cool Britannia". "Se volete vedere come muoiono i poveri guardate la Grenfell Tower" il ritornello della poesia del nigeriano Ben Okry pubblicata dal Financial Times. E ora tutto nel Paese – terrorismo, Brexit, crisi di governo, disuguaglianze sociali – è avvolto in un'atmosfera di pessimismo. L'unica speranza per il futuro sembra affidata al leader laburista Corbyn.
Su Repubblica reportage dalla Francia, dal seminario dove Macron ha riunito i neo-eletti de La République en marche per imparare a fare i deputati. Umiltà e niente personalismi, la linea di Macron. "Sembriamo boy scout in trasferta", scherza uno.

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Commentario del 25.06.2017

IN PRIMA PAGINA
Il salvataggio delle banche venete in apertura su tutti i giornali. Il governo ha solo 24 ore per evitare il disastro (Giornale, Stampa). Il Corriere parla di un esborso di 7 miliardi. Oggi il decreto. Limature su esuberi e bad bank (Sole). Mattarella vuole chiudere la partita entro questa sera. Ma la Ue insiste: almeno 600 filiali vanno cancellate (Messaggero). Su Repubblica i dubbi di Ue e Berlino. Su Sole e Stampa cosa cambia per clienti e risparmiatori: salvi i conti e i bond senior, chi perde di più sono gli azionisti. Libero: facciamo pagare i responsabili o nessuno si salva.
E' anche il giorno del ballottaggio in 111 Comuni. Si sfidano le coalizione di un tempo (Corriere). 59 a 28 i duelli centrodestra-centrosinistra (Sole). Centrosinistra a rischio sorpasso (Repubblica). Caccia ai voti M5S (Messaggero). Ma Renzi va in vacanza (Fatto).
Spazio anche ad economia e fisco. Sul Messaggero il decollo della tassa su Airbnb, web tax e nuovi voucher. Sul Fatto la stretta del governo sugli scioperi. Sul Sole la proposta dell'Istituto Leoni sul fisco: "flat tax" al 25%, via Irap-Imu: fisco più equo. Sulla Stampa intervista alla ministro finlandese Berner:"Il Pil è superato, è miope davanti alle disparità".
Su Giornale e Libero le ultime dalla Rai, che fa ricco Fazio e caccia Giletti. Freccero al Fatto: "Orfeo imbavaglia chi dà fastidio". In cronaca l'arresto del poliziotto di "1993": investe una donna e la uccide, era sotto effetto di droghe (Repubblica e tutti).

ITALIA-ECONOMIA
Il salvataggio delle banche venete in apertura su tutti i giornali. Il governo ha solo 24 ore per evitare il disastro (Giornale, Stampa). Il Corriere parla di un esborso di 7 miliardi. Oggi il decreto. Limature su esuberi e bad bank (Sole). Mattarella vuole chiudere la partita entro questa sera. Ma la Ue insiste: almeno 600 filiali vanno cancellate (Messaggero). Su Repubblica i dubbi di Ue e Berlino. Su Sole e Stampa cosa cambia per clienti e risparmiatori: salvi i conti e i bond senior, chi perde di più sono gli azionisti. Libero: facciamo pagare i responsabili o nessuno si salva.
Mattarella vuole firmare il decreto prima di partire per il Canada. Renzi in pressing per attutire il colpo su clienti e risparmiatori. Governo pronto alla fiducia (Messaggero). Trattativa serrata con Bruxelles sull'esborso pubblico complessivo (Sole, Repubblica).  Per il Fatto l'operazione si configura sempre più come uno "scandalo finanziario"
Trasformare Uber&Co in agenzie di contratti interinali: su Repubblica il piano del ministero del Lavoro che verrà presentato martedì prossimo dall'Inapp (l'Istituto nazionale per le politiche pubbliche) per ricordare "I primi 20 anni del lavoro in somministrazione in Italia". Il piano, firmato da Sacchi (Inapp) e Treu (Cnel) punta a dare "trasparenza e regole dove regnano confusione, incertezza e scarsa protezione sociale". Il punto di partenza è l'equiparazione tra le piattaforme digitali (Uber, Foodora, Deliveroo, Amazon) e le agenzie interinali. Il presupposto è che c'è un cliente che acquista il servizio e il lavoratore che glielo fornisce ma muovendosi su "una terra incognita" sul piano giuridico e dei diritti. Sacchi: "Siamo di fronte a una natura triangolare del rapporto: il lavoratore cede il servizio alla piattaforma che poi lo mette  a disposizione del cliente. Esattamente quello che succede con le agenzie di somministrazione".
Airbnb, web tax e nuovi voucher, con la pubblicazione della "manovrina" in Gazzetta Ufficiale sono legge (Messaggero). Arriva la versione rinnovata dei voucher per il lavoro accessorio, nel trading on line l'introduzione di una web tax provvisoria, e la cedolare secca e la tassa di soggiorno per chi affitta online tramite Booking.com e Airbnb. Sullo stop dal 2018 del conio di monete da 1 e 2 centesimi in campo la Commissione Bilancio del Senato, che chiede la revoca della misura.

ITALIA-POLITICA
Ballottaggi, riparte a 59-28 la partita centrodestra-centrosinistra. A nord sfide aperte, test chiave a Genova (Sole e tutti). Roccaforti rosse in bilico (Repubblica). Decisivi i voti del M5S (Messaggero). Per Libero Renzi si gioca la Toscana e la candidatura a premier, Berlusconi ha il cruccio-Genova: la vittoria porterebbe guai. Renzi è sparito, anzi è in vacanza, scrive il Fatto. Toti e Salvini sognano di esportare il modello Liguria ma Silvio li gela (Stampa). Per Noto (Ipr) Berlusconi torna a giocare da leader: la destra è unita solo attorno a lui. Così raggiunge il 31%, contro il M5S al 28% e il Pd al 26%. Feltri (Libero): le amministrative ci daranno dei sindaci, non un governo. Per quello, vista la crisi di Renzi e del Pd e le ambizioni smodate di Berlusconi ci sarà da aspettarsi dopo le elezioni politiche una ammucchiata di partiti uno contro l'altro. E la soluzione più plausibile sarà una replica dei governi tecnici.
Per Repubblica Renzi torna a scommette di nuovo sulle elezioni a novembre: "I bersaniani si sifleranno sul bilancio per forzarci a intese con Forza Italia". Allora meglio riprendere in mano la legge elettorale insieme a Berlusconi e cercare di approvarla prima della pausa estiva per poi andare al voto (Repubblica).
Rai, scontro politico sul contratto di Fazio. M5S all'attacco sul compenso, 11,2 milioni in 4 anni. Anche Lega e Forza Italia protestano (Repubblica e tutti). La Rai si difende: è lo stesso di prima e per più ore. Aveva già firmato a La 7. Fico: "Fazio è il classico comunista col cuore a sinistra e il portafoglio a destra". Anzaldi invia un esposto all'Anac e alla Corte dei Conti: "Una vicenda che indigna". Giornale e Libero attaccano la Rai per "l'epurazione" di Giletti, "giornalista non allineato e senza agente". Sul Fatto il j'accuse di Freccero al nuovo dg: "Orfeo imbavaglia chi dà fastidio, anche Giletti. Di palinsesti non capisce nulla ma prepara la normalizzazione. Campo Dall'Orto? Cacciato perché per Renzi l'apporto della Rai alla campagna referendaria è stato fallimentare. Fazio? Non è colpa sua se lo pagano".

EUROPA
Londra, sono 27 i grattacieli "popolari" a rischio incendio (Repubblica). Migliaia gli sfollati ma molti rifiutano di andarsene. E l'ondata di reazioni e proteste potrebbe dare l'ultima spinta al governo, sempre più in difficoltà. Corbyn: "Theresa May non ha una maggioranza, non può restare a Downing Street, servono nuove elezioni". Corbyn, che i sondaggi danno avanti sulla May, accolto come una star dai giovanissimi del festival rock di Glastonbury. Sul Messaggero le mosse dellaMay: domani il voto di fiducia del Parlamento sul suo piano di Brexit mentre nella City cresce la preoccupazione per la perdita di potere nelle decisioni sulla governance finanziaria e l'obbligo per le banche e altri istituti di essere autorizzati a operare in Europa. Anche il bilancio economico di un anno di Brexit non è brillante: non c'è stata la recessione prevista ma la sterlina è crollata del 20%, l'inflazione è salita del 3% e la crescita economica è stata inferiore a quella di altri Paesi.
Sulla Stampa Rail Baltica, il treno veloce che unisce i Paesi baltici: Estonia, Lettonia e Lituania collegate entro il 2025. Con la nuova ferrovia Berlino-Tallin in 10 ore invece di 60. Così l'Europa abbraccia il Baltico e sfida Mosca. Sottratto alla Russia Tallinn, centro nevralgico per il traffico merci.

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Commentario del 24.06.2017

IN PRIMA PAGINA
Il salvataggio delle banche venete in apertura su tutti i giornali: rischio fallimento per la Bce (Repubblica) oggi il decreto del governo (Messaggero). A Intesa un regalo da 7 miliardi (Fatto). Sulla Stampa il conto complessivo di tutti i salvataggi: 31 miliardi. Su Avvenire l'allarme esuberi: rischiano in 4000.
Politica, sul Corriere l'allarme di Prodi: "I veti personali stanno bloccando il centrosinistra" . Su tutti il voto nei comuni. Berlusconi:"Vinciamo i ballottaggi e poi uniti a Palazzo Chigi". A Milano Sala sotto il tiro della Procura: "Tanta amarezza per il caso Expo ma vado avanti" (Corriere). Libero: per i giudici aver fatto l'Expo è un reato. A Roma Raggi nel mirino di Marra: "Più principessa che sindaca" (Repubblica). "Virginia non ha le palle" (Giornale). L'avvocato di Grillo: "Se condannata, via il simbolo" (Messaggero). Su tutti l'addioa Rodotà, il giurista delle battaglie sui diritti civili (Corriere). Il presidente che non ci meritavamo (Fatto).
Dall'Europa. Merkel e Macron aprono all'Italia: fare di più sull'immigrazione (Stampa, Avvenire). Junker chiude a May: "Insufficienti" le offerte su Brexit (Messaggero).
Negli Usa Putin sotto accusa: "ordinò ai suoi hacker di danneggiare la Clinton" (Messaggero).
In cronaca il contratto Rai per Fazio: 11 milioni e trasloco su Rai Uno. Ma il cda si spacca (Messaggero, Fatto, Giornale).

ITALIA-ECONOMIA
Agenzia Entrate, Ruffini bocciato dalla Corte dei Conti (Repubblica p.22): non ha i requisiti richiesti per la nomina a direttore dell'ente. Il Tesoro ha ora un mese di tempo per i chiarimenti oppure per ritirare il provvedimento. La nomina aveva destato perplessità sin dall'inizio avendo Ruffini svolto analogo incarico in Equitalia fino al febbraio 2017. Dunque la sua nomina resta in stand by: già approvata con dpr da Mattarella ma non ancora pubblicata in Gazzetta Ufficiale in attesa della registrazione della Corte dei Conti. Che l'ha negata.
Boom di precari dei primi 4 mesi dell'anno, crollano invece le assunzioni fisse: su Messaggero (p.16) e altri i dati Inps sul precariato. Su 2.290.000 assunzioni nel settore priato, oltre 1,7 milioni sono a termine (compresi apprendisti e stagionali); solo 428 mila le assunzioni a tempo indeterminato. In calo anche le stabilizzazioni. La quota di assunzioni fisse è scesa dal 41,5% del 2015 al 26,6%. E senza vocher è boom di contratti a tempo. Camusso: "E' la prova che l'alternativa c'è , tant'è che crescono la somministrazione, i contratti a tempo determinato e anche l'apprendistato. Chi fa lavoro nero è perché vuole farlo, non perché le alternative non ci sono" (Repubblica p.22).
"Pensioni, no all'aumento dell'età": sul Corriere (p.41) la lettera di Cgil, Cisl e Uil al premier Gentiloni e al ministro Poletti, per riprendere il confronto sulla "fase 2 della previdenza". La richiesta delle parti sociali: non aumentare l'età per andare in pensione, rivedere i criteri di calcolo dell'assegno dei giovani lavoratori e riformare il fisco. Camusso: "Abbiamo l'urgenza che questa discussione si riavvii, alla luce delle intenzioni del Mef di dare via agli automatismi della legge Fornero sull'aumento dell'età pensionabile, che invece per noi non sono scontati".

ITALIA-POLITICA
Sul Corriere l'allarme di Prodi: "I veti personali stanno bloccando il centrosinistra". "Non esistono vere divergenze sulla strategia e sulle politiche. A bloccare tutto sono i tantissimi veti contro Renzi ma anche quelli di Renzi contro altri". "Non penso che qualcuno voglia il mio ritorno. Piuttosto è il riflesso della paura di una società senza bussola, della delusione per la politica di questi anni". Per Prodi meglio sarebbe scindere le cariche segretario-premier e sperare che ognuno capisca che deve cedere qualcosa altrimenti sarebbe il suicidio politico del centro sinistra e l'instabilità saboterebbe l'accenno di ripresa dell'Italia.
Su tutti il voto nei comuni. Berlusconi. Genova osservata speciale, con il tridente Salvini-Meloni-Toti che punta a sfrattare il centro sinistra (Libero). Berlusconi:"Vinciamo i ballottaggi e poi uniti a Palazzo Chigi" (Giornale). Per il cavaliere ora la bestia nera sono i 5 Stelle: "Pericolosi come lo erano i comunisti nel 1994" (Corriere). E per il 2018 lancia l'idea di un esecutivo a 20, con Salvini al Viminale e Montezemolo alla Farnesina.
A Milano Sala sotto il tiro della Procura: "Tanta amarezza per il caso Expo ma vado avanti": così il sindaco di Milano Sala dopo aver appreso dal Corriere la nuova indagine a suo carico. Stavolta niente autosospensione ma solo amarezza: "Continuerò a svolgere il mio lavoro per la città". Salvini al Corriere: "Non apprezzo il sindaco ma sono solidale con lui, come lo sono stato per la Raggi". Il Giornale: il sindaco paga la guerra interna tra pm. Sul Corriere la posizione della Procura Generale di Milano: "Nel maxi appalto Expo commessi 12 reati. C'è anche la corruzione". Sallusti sul Giornale lo difende: "Sala non è la Raggi, Milano non è Roma e l'efficienza non è reato".   
A Roma Raggi nel mirino di Marra: "Più principessa che sindaca" (Repubblica). "Virginia non ha le palle" (Giornale). L'avvocato di Grillo: "Se condannata, via il simbolo" (Messaggero).
Su tutti l'addio a Rodotà, il giurista delle battaglie sui diritti civili (Corriere). Il Fatto: il presidente che non ci meritavamo. Libero: dal Pci ai grillini, quanti errori.

EUROPA
Sui migranti mea culpa di Merkel e Macron. "Non abbiamo ascoltato l'Italia", l'ammissione di Macron. "Mettiamoci nei panni di Gentiloni o del premier greco che vedono arrivare ogni giorno migliaia di rifugiati" l'appello della Merkel. Ma resta lo stallo sulla redistribuzione e anche la riforma del Trattato di Berlino è bloccata dai veti dei paesi dell'Est (Stampa p.4). Unico successo dell'Italia, aver fatto passare il concetto di "sfida strutturale" e non di emergenza una tantum. Ma per intervenire in Libia servono risorse che adesso non ci sono. L'asse franco-tedesco "ci frega", scrive Libero: dopo il Consiglio Ue la cancelliera e il presidente fanno una conferenza stampa congiunta come ai tempi di Merkel e Sarkozy. E il 13 luglio c'è il summit dei governi dei due Paesi: a spese soprattutto del Regno Unito ma anche l'Italia non ne esce bene. La prova, nell'Ema che da Londra potrebbe traslocare a Lille e non a Milano: "così ci scippano 1,3 mld" (Libero).
Da Juncker schiaffo alla May sulla Brexit: "La sua proposta per i cittadini Ue peggiora solo la situazione". Per i 27 dell'Unione servono più sforzi da parte di Londra (Stampa e tutti).

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Commentario del 22.06.2017

IN PRIMA PAGINA
Banche in primo piano su tutti, con Intesa Sanpaolo che offre 1 euro per comprare le banche venete, già "ripulite" dai crediti deteriorati (Repubblica e tutti). Scontro con la Ue sui costi per lo Stato (Stampa). Da risolvere il nodo degli esuberi e l'ok delle Authority. Il Corriere: non si finisca nella palude dell'indecisione. Dal Parlamento via libera alla bicamerale d'inchiesta sulle banche (Avvenire, Sole). Boschi & C. tremano (Fatto). Ma per Libero è una commissione che nasce già morta. Sul Giornale la sfida di Berlusconi: con me Forza Italia al 30%. Su tutti il compleanno mesto della Raggi sindaco: "Non mollo, Grillo mi incita a restare".
Dall'Europa. Macron fa pulizia: cambi nel governo (Messaggero). "La mia elezione farà rinascere l'Europa" (Repubblica, Corriere). A Westminster la Regina va con Carlo e senza corona: "Una Brexit a misura di impresa" (Sole). In Arabia Saudita la scelta choc del re: cambia l'erede al trono. Riad sceglie le riforme (Sole). Ad Ankara la marcia del Gandhi turco spaventa Erodgan (Repubblica).
In cronaca la sorpresa della maturità, il poeta Caproni: poi terremoto, robot e il Boom (Messaggero). A Teramo dottoressa massacrata davanti all'ospedale: caccia allo stalker che aveva denunciato (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
"L'Italia rispetti il Fiscal Compact" (Corriere). La decisione dell'Italia di ignorare le regole di finanza pubblica in vigore evocata da Gozi e da Gutgeld è vista con preoccupazione a Bruxelles. Lo ha lasciato intendere il vicepresidente della Commissione Dombrovskis: "La trasposizione del Fiscal compact nel diritto europeo è qualcosa che abbiamo concordato tutti dall'inizio". In Italia poi, il pareggio di bilancio è stato inserito in Costituzione. Il problema è economico (visto l'enorme debito pubblico italiano) e politico: altri governi avrebbero difficoltà a negoziare un piano comune di investimenti o altri impegni finanziari con un Paese col debito pubblico altissimo. Pochi vorrebbero farlo se l'Italia si rifiutasse di riconoscere il valore del Fiscal compact.
Concorrenza, legge da cambiare: tensione tra Renzi e Calenda. Su Messaggero e Sole il no del leader dem al tentativo di Gentiloni e Calenda di porre la fiducia sul disegno di legge sulla Concorrenza. L'annuncio verrà dato oggi in Commissione Finanze di Montecitorio ma la decisione è già presa. A sbarrare il passo al ddl 4 emendamenti della maggioranza.
"Gentiloni cambi rotta o la manovra la fa con Berlusconi": in un'intervista alla Stampa Speranza fissa i "desiderata" di Mdp per la prossima legge di bilancio. "Chiediamo una svolta sulle questioni economiche e sociali. Ripartire da investimenti per creare lavoro. Bisogna reintrodurre la tassa sulla prima casa per i redditi più alti".
Il bonus 80 euro divide ancora. "Più equità con gli 80 euro" certifica l'Istat, che prende in considerazione anche l'impatto sul reddito delle famiglie dell'aumento della 14esima per i pensionati e la parziale applicazione del Sia, il sostegno di inclusione attiva. Ma per l'Istat è in particolare il bonus da 80 euro che ha ridotto la disuguaglianza (dal 30,4 al 30,2%) e il rischio di povertà (dal 19,2% al 18,5%). Ma l'intervento pubblico si rivela positivo solo per il 56,6% di individui e famiglie con redditi molto bassi o nulli (Sole). Camusso all'Istat: "Più equità? E' un'affermazione di propaganda, visto che il nostro Paese si è impoverito" (Corriere). 

ITALIA-POLITICA
Roma, la Raggi si difende sul caso nomine: "Ho agito in buona fede e Grillo è con me" (Corriere in prima e p.8). La sindaca incassa l'appoggio del garante del Movimento, ma è isolata dai parlamentari (Stampa p.6). Di Battista ammette: "Sono stati commessi errori gravi: avevamo avvertito la Raggi, ma lei è andata avanti comunque". Per il Corriere (p.8) sembra iniziato lo smarcamento dalla sindaca per andare verso le elezioni politiche a separare le due strade.
Centrosinistra, Renzi invia Lotti a mediare con Pisapia, ma resiste l'asse tra l'ex sindaco di Milano e Mdp (Corriere p.10). Speranza alla Stampa (p.6): "Le alleanze si possono costruire su un progetto di Paese e quello espresso da Renzi negli ultimi anni non lo condividiamo. Il nostro obiettivo è costruire un centrosinistra in alternativa con le politiche fatte in questi anni". Per Repubblica (p.9) la divisione tra Pd e Mdp frena il centrosinistra in vista dei ballottaggi di domenica.
Centrodestra, Berlusconi a Porta a Porta ribadisce la sua posizione: "Candidabile o no, io sono in campo. Voglio andare oltre il 20%, penso di superare il 30%" (su tutti). Poi elogia Salvini per aver portato la Lega al 12%, ma avverte: "Lo devo contraddire, il primo partito di centrodestra a livello nazionale è Fi. Con la Lega e la Meloni si può andare d'accordo, ma avendo chiaro chi ha il ruolo centrale". Dall'ex premier l'attacco al M5S: "Sono incapaci nella vita, chi li vota è come loro", ma ammette che la sindaca di Roma, Raggi, non si deve dimettere per l'indagine sulle nomine, "semmai dovrebbe farlo per incapacità". Poi commenta anche le inchieste su Banca Etruria e Consip che coinvolgono i padri di Renzi e Boschi: "no a montare casi" dice Berlusconi. Intanto Gianni Letta chiede un'intesa al Pd per alleggerire il codice antimafia, ma Zanda e Finocchiaro chiudono: riforma strategica, si va avanti (Repubblica p.11). Fi contraria alle misure preventive per i casi di corruzione.

EUROPA
Migranti, il piano dell'Italia: "Non sbarchino solo da noi" (Stampa p.14). Oggi il vertice Ue: Roma vuole una gestione collegiale dei salvataggi in mare. Mogherini preme su Tusk:fare di più per aiutare i libici a pattugliare le coste. Tajani a Repubblica (p.16): "Basta accuse. Gentiloni non si lamenti ma convinca i leader Ue".
Macron vara il governo, Bayrou esce di scena (Messaggero p.11): inchieste e sospetti costringono quattro ministri a farsi da parte. Il nuovo governo è più tecnico, e più equilibrato al centro e a destra. Oggi il presidente sarà a Bruxelles per il vertice Ue. Su Corriere e Repubblica il colloquio di Macron ieri con i media: "La mia elezione fa rinascere l'Europa". Europa a cui attribuisce la missione storica di difendere la libertà e la democrazia. Una missione da adempiere puntando sul rilancio della coppia franco tedesca. E sul fronte politico interno: "Non credo nella demagogia, nel lusingare un popolo per dirgli quel che si aspetta, parlargli delle sue paure".
A Westminster Elisabetta senza corona (e senza Filippo) dopo 43 anni: "La priorità è uscire dalla Ue". La May, sempre più debole, promette una "Brexit a misura di imprese", tutelando il mondo dell'economia e della City (Sole p.5).

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Commentario del 21.06.2017

IN PRIMA PAGINA
Caso Roma in primo piano. Raggi ora rischia il processo sul caso nomine (Corriere e altri). Gelo M5S: "ci trascina giù". E Casaleggio punta a separare le sorti (Messaggero). Sindaca mezza archiviata e mezza indagata sul caso nomine: abuso e falso (Fatto). Altro caso politico è quello che riguarda Consip, bocciata la mozione Mdp. La maggioranza tiene in Senato con Ala e Fi (Messaggero e tutti). Il Pd salva Lotti con i voti di Fi (Repubblica). Nuova maggioranza "salva" Renzi & C dal caso Consip (Giornale). Consip, intanto, anche al centro della spending review che in 3 anni ha fatto risparmiare 30 mld (su tutti). Spesa pubblica, Italia seconda nell'Ocse. Nel 2017 effetto spending, arriva la stretta sui ministeri (Sole). Il commissario Gutgeld al Corriere: "Spesa giù, occorre rivedere il fiscal compact". Commercio internazionale, dazi anti-Cina, offensiva Ue (Sole). Marcon: "Uno scudo anti-Cina in Europa" (Stampa).Dagli esteri, spazio ad un altro episodio di terrorismo: un kamikaze ucciso a Bruxelles prima di colpire (Messaggero e tutti). Il comandante della GdF Toschi al Messaggero: "Fondi ai terroristi: dall'Italia quasi mille operazioni sospette".

ITALIA-ECONOMIA
Effetto spending review: recuperati 30 mld dal 2014 (Sole in prima e p.5 e tutti). La relazione, presentata ieri alla Camera, ha annunciato ulteriori risparmi per 1,5 mld l'anno prossimo. Nell'ultimo triennio i consumi dell'apparato pubblico in Italia sono cresciuti dello 0,2% contro una media europea del 6,6%, e con il blocco del turnover 84 mila dipendenti in meno. A presentare il rapporto è stato Gutgeld, commissario del governo, che al Corriere (in prima e p.9) dice: "Non c'è più molto da aggredire, non possiamo trovare altri trenta mld da tagliare ma possiamo limitare la dinamica della spesa pubblica contenendo l'aumento dei costi". Poi parlando dell'obiettivo del pareggio di bilancio dice: "E' scritto nel Fiscal Compact, ma occorre ripensarlo: oggi si concetra solo sul deficit, mentre dovrebbe guardare anche a crescita e inflazione. Fu scritto nel momento di grande emergenza del 2011-2012, e non si è rivelato un successo. Quasi tutti i Paesi faticano a raggiungerlo, inoltre lo Stato non è un'azienda, e non c'è nulla di magico in un pareggio o in un surplus di bilancio pubblico". Gutgeld guarda alla crescita come chiave per la ripresa dell'Italia: "Servono interventi strutturali su giustizia, burocrazia fallimentare e leva fiscale per stimolare la ripresa. Industria 4.0 sta funzionando, ma è ancora limitata e anche sull'Irpef bisognerebbe fare qualcosa". Tra le voci che hanno permesso il risparmio in questi anni si evidenzia il lavoro della Consip, che ha garantito 3,5mld di spesa in meno. Santilli (Sole in prima e p.5): il metodo Consip va rilanciato, la cosa peggiore da fare sarebbe gettare a mare il lavoro svolto sulla base delle vicende confuse di questi giorni. Non si può tornare indietro – prosegue Santilli – rispetto alla strada della centralizzazione, e chi pensa all'autonomia, soprattutto a livello locale, pensa a una frammentazione dietro cui si riparano interessi particolari e inefficienze. Libero (p.9) in controtendenza: il governo si loda per aver tagliato la spesa, ma in realtà è aumentata: negli ultimi 4 anni dallo Stato centrale sono usciti 31 mld in più.

ITALIA-POLITICA
In primo piano sui quotidiani il rischio processo per il sindaco di Roma, Virginia Raggi sulla vicenda delle nomine. "O-ne-stà o-ne-stà" titola il Tempo (prima e p. 2). La sindaca, ad un anno esatto dalla sua nomina, rischia due processi per le nomine con l'accusa di falso e abuso d'ufficio. "Favori a Romeo e copertura a Marra" dicono i pm. Ma Virginia non si scompone, prepara le contromosse e dice: "Vado avanti, spiegherò serenamente. Mi aspettavo un solo reato, in un anno invecchiata di 10" (Repubblica, Corriere e tutti). Vertice Grillo-Casaleggio: "Virginia mettici la faccia" (Corriere p. 6). Il leader grillino: "Il caso Roma ci trascina giù" (Messaggero p. 3). Timore per i ballottaggi, linea dura di Casaleggio: lei è lei, noi siamo noi. Non doveva attribuirsi quel 7,5 (Messaggero p. 3). Di Maio: "Da lei mi aspetto cambiamenti" (Repubblica p. 3).
Consip, bocciata la mozione Mdp. La maggioranza tiene in Senato con Ala e Fi (Messaggero e tutti). Il Pd salva Lotti con i voti di Fi (Repubblica). Per Folli (Repubblica in prima e p.31) il sostegno di Berlusconi alla maggioranza è il chiaro segnale del fatto che rifiuta l'ipotesi di un accordo elettorale con la Lega. Nuova maggioranza "salva" Renzi & C dal caso Consip (Giornale): il segretario dem disinnesca la mina, in Senato passano mozioni che chiedono il rinnovo dei vertici ma senza chiamare in causa l'operato del ministro. E per la Stampa il M5S non affonda su Lotti. Mdp all'attacco evoca la P2 e dice "alleanza impossibile" (Stampa p.5). Gotor al Corriere (p.6): "Un caso di arroganza e massoneria, il premier tolga il Cipe al ministro". E per il Corriere (p.2) i dem temono che Mdp torni alla carica sul caso Boschi-Etruria puntando a chiamare in audizione Ghizzoni. Gentiloni sconcertato dagli attacchi dei bersaniani. E nel Pd cresce la convinzione che l'obiettivo di Mdp sia di spingere un ritorno del Nazareno (Corriere p.7). "LA nostra mozione ha sopperito agli errori del governo e ottenuto l'azzeramento del cda con i voti della maggioranza" dice Quagliariello alla Stampa (p.5).

EUROPA
Eurozona, Merkel apre alle riforme di Macron (Sole p. 8, Repubblica p. 26 e altri). La cancelliera tedesca tiene in considerazione l'idea del presidente francese sulla creazione di un ministro dell'area euro e di un bilancio comune nella riforma dell'Unione monetaria, che a luglio potrebbe avere un'accelerazione. "Ci si può pensare – dichiara la Merkel – se le condizioni sono giuste e non per mettere in comune i rischi nelle aree sbagliate". Per MF (p. 6) è solo un contentino a Macron: la cancelliera tedesca vuole riprendere i negoziati sul libero commercio Ue e Stati Uniti, mentre Bonomi la invita alla prossima assemblea di Assolombarda.
Intanto, in Francia,  arrivano le dimissioni della ministra Goulard (Repubblica p.6 e tutti): la responsabile della Difesa francese, costretta a farsi da parte per una vicenda di finanziamenti illeciti ad assistenti parlamentari. Lunedi aveva dovuto lasciare l'incarico anche il socialista Richard Ferrands. Sulla vicenda, la freddezza del suo partito: "Si tratta di una decisione personale".
Bruxelles sotto attacco, kamikaze ucciso prima di colpire (Messaggero e tutti): strage evitata alla stazione Centrale. L'uomo avrebbe gridato "Allah akbar", ma è stato bloccato dagli agenti quando stava per azionare il giubbotto esplosivo.

Commentario del 20.06.2017

IN PRIMA PAGINA
Il terrore in Europa, gli scenari di guerra in Siria in primo piano su tutti i giornali. A Londra attacco  alla moschea. Giorno di terrore nel cuore di Parigi (Repubblica, Sole). Londra ora teme la violenza anti Islam (Corriere, Messaggero). Tra Russia-Usa, battaglia sui cieli (Stampa). Gli Usa abbattono jet siriano. Mosca avverte: gli aerei americani ora sono potenziali bersagli (Sole, Messaggero). E a Bruxelles partono i negoziati sulla Brexit. Tra i Paesi Ue corsa alla conquista delle Agenzie (Sole).
Sul fronte interno ancora in primo piano il caso Consip: guerra di mozioni per azzerare i vertici (Messaggero), l'ad Marroni resiste (Repubblica), maggioranza in bilico (Stampa). In prospettiva: Berlusconi vuole candidarsi (Stampa), Calenda si smarca da Renzi (Corriere). Verdini al Corriere rivela: "Renzi voleva Gentiloni fragile, pensava solo alle urne. Berlusconi non vuole fare la lista con Salvini".
Sul fronte economico, da Calenda la linea sulle tasse: "Priorità alla riduzione del carico fiscale sulle imprese" (Sole). Ma da oggi aumento delle accise sulle sigarette. Sul Messaggero le trattative sul contratto degli statali: primo scoglio, il salario accessorio.
In cronaca l'allarme terremoto: ricostruzione nel caos (Repubblica), lavori solo in 32 case (Corriere).

ITALIA-ECONOMIA
"Taglio delle tasse, priorità alle imprese" (Sole p.2, Messaggero p.16): così Calenda davanti alla platea di Confesercenti ribadisce la linea del governo in vista della prossima legge di Bilancio. Un intervento fiscale a favore delle imprese è considerato più sostenibile ed efficace rispetto a un taglio generalizzato dell'Irpef. Calenda archivia anche la logica del "bonus": "Meglio che un politico venga qui a dire che leva 50 euro a tutti l'anno con la prossima manovra? Secondo voi così si rilanciano i consumi?". Calenda duro anche sui decimali di crescita: "Che sia lo 0,99% o l'1,3% il nostro lavoro non cambia perché il recupero dei 50 mld di euro di consumi persi per la crisi non cambia". Dai commercianti di Confesercenti la richiesta di un patto sui salari per detassare gli incrementi retributivi. Il Sole (p.2) conferma che il governo lavora a un taglio del cuneo fiscale di 15-20 punti per i giovani neo assunti. Boccia (Confindustria): "Noi avevamo proposto l'azzeramento per 3 anni: vedremo se quella del governo è in linea con le nostre aspettative o è più timida".
Sul Messaggero (p.15) l'avvio della trattativa per il contratto degli statali: primo nodo, il salario accessorio. Per il governo nell'aumento da 85 euro lordi mensili dovrà essere ricompreso anche il salario accessorio. I sindacati non sono d'accordo e chiedono che i soldi vengano tutti destinati alla parte fissa dello stipendio. Parti convocate dall'Aran la settimana prossima.
Intanto continua la corsa all'uscita anticipata verso la pensione: tra Ape social e "precoci" oltre 8 mila le domande presentate all'Inps (Messaggero p.15).

ITALIA-POLITICA
Ancora in primo piano il caso Consip: guerra di mozioni per azzerare i vertici (Messaggero), l'ad Marroni resiste (Repubblica), maggioranza in bilico (Stampa). Sei mozioni al Senato sull'affaire che coinvolge i manager della spa e il ministro Lotti. Senza Mdp – che chiede le dimissioni del ministro dello Sport – l'asse Pd-Ap rischia di andare sotto (Repubblica in prima e p.10). Ma Fi e Ala sono pronte al soccorso (Repubblica p.10). Per la Stampa (p.7) Renzi chiede soccorso a Padoan in aula, il ministro notificherà le dimissioni del cda per frenare la discussione.
Altro tema caldo, lo ius soli. Alfano annuncia il sì ma chiede correttivi (Stampa in prima e p.6). Giornale: ci vende agli scafisti per salvarsi la poltrona. Galletti ad Avvenire rilancia: "il testo va bene così, basta rinvii: l'integrazione è l'unica strada". Lega pronta alle barricate, Calderoli alla Stampa (p.6): "E' una norma elettorale in vista dei ballottaggi. Faremo il possibile per non farla passare". L'opposizione allo ius soli avvicina Lega e M5S. Il leghista Giorgetti a Italia Oggi (p.9): "La Lega è compatibile con il M5S: apertura al dialogo con i grillini e con il loro elettorato perchè sono contrari a come opera il governo Pd, così come noi". Di Maio gela: "Nessuna intenzione di far parte di un Movimento che si allea con la Lega" (Avvenire p.10).
Sulla Stampa il piano di Berlusconi per ricandidarsi alle prossime politiche: pronto "L'Albero delle libertà". Una sfida alla Corte di Strasburgo ma anche alle nuove leve del partito. Gelido Toti: "Non lo riconosco più: se vorrà venire a Genova per i ballottaggi sarà benvenuto ma prima corregga la linea su Salvini". Sul Corriere parla Denis Verdini: "Renzi – spiega – mi disse di non entrare nel governo Gentiloni perchè voleva un governo fragile. Era convinto di andare ad elezioni a giugno". Per Verdini "le elezioni sono l'unica cosa che interessa al segretario Pd, mentre a Berlusconi interessa solo non fare la lista con Salvini". Ciò nonostante "Renzi resta l'unica speranza per questo Paese, bisogna aiutarlo a non rintanarsi nel Pd e a sinistra".
Intanto Calenda si smarca da Renzi (Corriere). L'ennesima riprova dall'intervento del ministro ieri all'assemblea di Confesercenti, nel quale è tornato a chiedere il voto di fiducia sul ddl Concorrenza e ha rimarcato la distanza da Renzi, sostenendo che la prossima finanziaria dovrà concentrarsi sulla riduzione delle tasse alle imprese e non dell'Irpef, che i bonus non rilanciano i consumi e che serve il rilancio dei corpi intermedi per governare il Paese (Corriere in prima e p.11).

EUROPA
Giornata ad altissima tensione nelle capitali europee. A Londra Van lanciato contro un gruppo di musulmani fuori dalla moschea (Repubblica p.6): al volante un gallese forse xenofobo, protetto a stento dal linciaggio dall'imam. Londra ora teme la violenza anti Islam (Corriere). Sugli Champs Elisées assalto al furgone della polizia di un franco-tunisino, poi abbattuto dalla Gendarmeria. Nell'auto un kalashnikov, due pistole e una bombola di gas (Repubblica p.7).
A Bruxelles trattative sulla Brexit al via. Ottimismo ma strada in salita (Messaggero). Londra insiste su una versione "hard" (Repubblica). Il negoziatore Davis: "Lasceremo il mercato comune e l'Unione doganale". Schiarita sui diritti dei residenti europei: giovedì la May presenterà la sua proposta. Lo scoglio principale resta l'assegno in uscita a carico dei britannici – almeno 60 mld chiesti dalla Ue per onorare gli impegni presi fin qui – e la questione del confine irlandese, dove potrebbero riaccendersi le tensioni. Tappe successive del negoziato, gli accordi commerciali e l'accesso della City al mercato finanziario europeo. Per Libero la Brexit non ci farà male: l'Italia subirà al massimo dazi del 5% sui suoi prodotti. Sarà semmai un dramma per Berlino e per Parigi: per questo la Commissione vuole far fuori la May. Sul Sole e MF la partita delle agenzie europee: Milano punta ad accaparrarsi l'Ema (l'Agenzia Europea per i medicinali) grazie al peso dell'industria farmaceutica italiana. Per l'Eba (l'Autorità Bancaria Europea) sembra favorita Francoforte, già sede della Bce. Ma quasi tutti i Paesi si sono candidati per ospitare le agenzie.

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Commentario del 19.06.2017

IN PRIMA PAGINA
Macron stravince: è il padrone del Parlamento (Messaggero). Nasce la Francia dei "debuttanti" (Corriere). Potente come Re Sole grazie all'astensionismo (Libero). In primo piano su tutti il trionfo di En Marche alle legislative francesi. L'Europa in mano a Berlino e Parigi (A&F).
In Portogallo oltre 60 i morti, intrappolati in auto tra le fiamme (Repubblica, Corriere): stragi del clima fuori controllo (Stampa).
Gran Bretagna all'ultimo bivio: sulla Brexit linea dura o trattare (Stampa).
In Italia Padoan sprona: avanti con le riforme, sgravi per assumere giovani (Repubblica). Ma Libero attacca: in pensione solo dopo morti. Su A&F i numeri del debito pubblico. Sul Corriere le rimesse degli italiani: più soldi a casa da chi vive all'estero.
Sul fronte politico ancora lo ius soli in primo piano: i vescovi attaccano il M5S (Stampa). Salvini: abbiamo idee comuni (Messaggero). Tra politica e giustizia, i casi Consip ed Etruria.
Sul Messaggero bilancio di un anno di giunta Raggi: "Sto invertendo la rotta, cambieremo Roma in 5 anni". Ma l'indice di sgradimento sale (Libero).
Sul Sole banche, sfratti, divorzi: ecco l'Italia che fa causa. Sull'Economia la classifica degli allenatori: Mourinho guadagna il doppio di Allegri.

POLITICA
Ius soli in primo piano: i vescovi attaccano il M5S (Stampa). Salvini: abbiamo idee comuni (Messaggero). E' la fine del feeling tra Chiesa e grillini e la conferma di quello con la Lega, si chiede la Stampa. Calderoli alla Chiesa: "Pensate agli italiani senza lavoro, casa e pensione dignitosa e lasciate che sia il Pd a coltivare il bacino elettorale degli immigrati". Ma il ministro Galletti a Repubblica rivendica: "E' una legge di civiltà". "Non si facciano calcoli di campagna elettorale. Se c'è un dibattito serio con le opposizioni ben venga, ma se c'è ostruzionismo si deve andare verso la fiducia". Contrario alla nuova legge sulla cittadinanza Parisi (Energie per l'Italia) che al Corriere dice: "Non è il momento di allargare le maglie, si rischia di complicare le espulsioni e aprire la strada ai lupi solitari. Prima viene la sicurezza".
Tra politica e giustizia, il caso Consip.  Dimissionario il presidente Ferrara indagato per false informazioni ai pm (su tutti). Resiste l'ad Marroni, almeno fino alla convocazione dell'assemblea. Marroni è implicato nella vicenda come testimone. Domani in Parlamento le mozioni che chiedono l'azzeramento dei vertici Consip e delle deleghe al ministro Lotti, ma il Pd frena: "Il ricambio c'è stato, il voto non sembra più necessario" dice Zanda (Corriere). Padoan a Repubblica: "Dimissioni per evitare di indebolire il grande lavoro svolto da Consip". Secondo Repubblica Marroni pensa ad un ricorso per difendersi, mentre il governo avrebbe già individuato i possibili sostituti: Enrico Pazzali, Cristiano Cannarsa ed Elisabetta Spitz.
Sinistra, fallisce la prova di unità: la platea anti-Renzi sfida Pisapia e fischia Gotor (Stampa).
Prodi continua a proporsi come "collante" del centrosinistra, chiedendo di tornare a dialogo tra Renzi e Letta per ricomporre le micidiali rotture personali che non fanno il bene del Paese (Repubblica). Cacciari al QN: "L'Ulivo è fallito già nel '96, Prodi non può incollare i cocci. Le rotture di oggi sono anche più insanabili di allora".

ECONOMIA
"Continuare sulla strada delle riforme, senza fermarsi assolutamente anche se saremo in periodo elettorale": Padoan, intervistato da Repubblica a Bologna, fissa l'agenda del governo per i mesi che restano della legislatura. "Non siamo più in recessione, cresciamo con prospettive di crescita incoraggianti seppur dopo anni di recessione che ha portato via 10 punti di pil".  La priorità resta ancora la riforma della pubblica amministrazione: "All'estero la percezione è che il processo di riforme si sia fermato. Non mi piace, è fondamentale che l'Italia continui nel processo, altrimenti daremo il segnale che da noi si continuerà a crescere poco".  Confermata, tra le righe, la notizia, ieri sul Sole, di un piano per incentivare la staffetta generazionale attraverso un taglio dei contributi previdenziali sulle assunzioni di giovani. Ancora da definire la platea dei giovani da favorire (under 29 o 35) e il valore del taglio del cuneo fiscale: tutto dipenderà dalle risorse disponibili. Da Padoan un'altra notizia: "In luglio ospiteremo in Italia un incontro fra i tre ministri delle Finanze per stabilire insieme le priorità sull'Unione monetaria". Come dire, l'asse Berlino-Parigi non sarà a due ma a tre e comprenderà anche Roma. La Stampa (p.18) parla a riguardo di un patto tra Italia, Francia e Germania su banche, bilancio comune e occupazione. Al contrario, A&F (in copertina e a p.2 e 3) parla di Ue a guida Merkel-Macron. Gozi: "L'entente cordiale tra Macron e Merkel è uno sviluppo molto positivo: entrambi hanno espresso l'intento di coinvolgere l'Italia nella nuova politica europea. E' l'Europa che va rifondata". E ribadisce la sua contrarietà al Fiscal Compact: "Siamo contrari a inserire il Fiscal Compact nei trattati e vogliamo aprire un nuovo dibattito su alcune regole che riteniamo superate o sbagliate come l'accelerazione della riduzione del debito al 60% del pil a scapito di crescita e occupazione".

EUROPA
Il trionfo di En Marche alle legislative francesi in primo piano su tutti i giornali, con gli exit poll che danno al partito di Macron la maggioranza assoluta con 355 seggi. Potente come il Re Sole grazie all'astensionismo, titola Libero, con riferimento all'affluenza (44%). Ségolène Royal al Corriere (p.2): "Pochi alle urne? Non è contestazione, io leggo un segnale di fiducia nel centro". Praticamente scomparsi i socialisti, entra invece la Le Pen e 7 del Fn. Tra agricoltori, prof e teologi è la carica dei debuttanti (Corriere, Messaggero p.3). Dalla riforma del lavoro alla sicurezza, subito la maratona sulle riforme (Repubblica p.13). Casanova al Messaggero (p.2): "Per il governo il vero ostacolo saranno i sindacati e le piazze".
Oggi a Bruxelles scatta il primo round di negoziati per il divorzio della Gran Bretagna dai Ventisette, negoziato che parte in salita ed è pieno di incognite. La prima, la "tenuta" di Theresa May, su cui peserebbe già un avviso di sfratto da parte dei conservatori, scrive il Sunday Times (ripreso da Corriere p.6 e tutti). Seconda incognita, soft o hard Brexit, linea dura o trattativa (Stampa p.11). E c'è un sondaggio che dà al 53% gli inglesi che vorrebbero un referendum bis sull'uscita dalla Ue (Messaggero p.11). Le sessioni iniziali dedicate a stabilire le regole del gioco. Primo resoconto di Barnier ai leader Ue al vertice di giovedì e venerdì. Su L'Economia (p.46) il bilancio di un anno di Brexit in Borsa: l'Europa vince in portafoglio (Msci Europe + 30%, EuroStoxx +20% come l'Ftse 100), nel Regno Unito nessun disastro ma ora l'economia inizia a perdere colpi.

Commentario del 18.06.2017

IN PRIMA PAGINA
Cittadinanza agli immigrati ancora in primo piano, con lo scontro Cinque Stelle-governo sullo ius soli. Grillo: pastrocchio. Gentiloni: atto di civiltà (Corriere, Repubblica). Libero: Gentiloni è cotto, pensa solo agli immigrati. Gentiloni nel mirino anche di sinistra e sindacati, ieri in piazza contro i voucher: "Ci ha truffati" (Fatto), "ricorso alla Consulta" (Messaggero). L'Espresso: ormai è un tiro alla fine, unico punto fermo Mattarella. Di nuovo in primo piano anche il caso Consip, col governo che silura i vertici per evitare il dibattito in Parlamento. Ma Marroni resiste (Repubblica e tutti). Il Fatto torna invece sul crack Banca Etruria: c'è la prova che papà Boschi ne parlò con Maria Elena e con Renzi. "Ministra bugiarda".
Spazio anche all'economia. Allo studio del governo contributi dimezzati per giovani assunti (Sole) e lo slittamento della pensione a 67 anni dal 2019 (Corriere). Sul Messaggero le novità sull'Ape social. Si riparla anche di freno al diritto di sciopero: solo a Roma disagi e 50 milioni di costi l'anno per i cortei (Messaggero). Ichino: "Referendum per gli scioperi" (Corriere).
Sulla Stampa e su tutti la mossa del Papa contro mafiosi e corrotti: arriva il decreto di scomunica. Sul Corriere il discorso di Cook ai laureati del Mit: "Servire l'umanità vale più dei "mi piace".

ITALIA-ECONOMIA
Cgil e sinistra in piazza contro il governo per i nuovi voucher (Corriere p.11 e tutti): pronto il ricorso alla Consulta contro "una furbizia" che sa di "schiaffo alla democrazia". Dalla Camusso appello anche al Colle: "E' stata violata la Costituzione". Gentiloni: "Rispetto la manifestazione ma non la condivido. C'è veramente qualcuno che pensa che questi lavori non avevano bisogno di regole?". Il ministro Martina al Messaggero (p.8): "Giusto abolire i vecchi voucher, fonte di abusi. Ma senza le nuove regole più lavoro nero. Con il Libretto famiglia e il contratto di prestazione occasionale c'è la tracciabilità totale tramite l'Inps". Sul Sole come funzionerà e quanto costerà a imprese e famiglie il nuovo voucher: quello per le famiglie sarà più conveniente per il lavoratore (10 euro netti l'ora, +33%) e più oneroso per le famiglie (+20%).
Lavoro, contributi dimezzati per i giovani: sul Sole (in apertura e a p. 3) il piano del governo per diminuire di 15-20 punti nell'arco di tre anni il cuneo fiscale per giovani neo assunti a tempo indeterminato. Un intervento che dovrebbe costare meno di un miliardo nei primi due anni e, a regime, 1,5 mld. La misura potrebbe rientrare nella prossima legge di Bilancio. Gentiloni: "Faremo di tutto per la riduzione fiscale sul lavoro e dei giovani in particolare. Critico il Sole: il taglio del cuneo fiscale, per essere incisivo, ha bisogno di risorse maggiori di quelle previste. Meglio sarebbe aumentare, seppur in modo contenuto, l'Iva e tagliare di più il cuneo fiscale.
Pensione, ipotesi 67 anni dal 2019: oggi ne servono 66 anni e 7 mesi. Sul Corriere (in prima e a p. 5) anticipazioni di un decreto che il governo starebbe preparando per innalzare ancora l'età minima per la pensione. Con la speranza di vita dopo i 65 anni che si sta allungando, si passerebbe dagli attuali 66 anni e 7 mesi a 67 anni a partire dal 2019. Non sarebbe una differenza da poco. Il nuovo "scalino" potrebbe formalizzarsi dopo l'estate ma è difficile dire se la misura passerà, nonostante la mitigazione del ricorso all'Ape. 
Sul Messaggero le novità sull'Ape social, ovvero il pensionamento anticipato. La procedura per la richiesta è aperta da ieri e scade il 15 luglio ma c'è la possibilità di nuove richieste fino a novembre, dice al Messaggero la dg dell'Inps Gabriella Di Michele. 60 mila i lavoratori potenzialmente in grado di lasciare il lavoro prima tra invalidi, disoccupati, precoci o "usurati".

ITALIA-POLITICA
Ius soli, Gentiloni a Repubblica (in prima e p.2-3): "E' un atto di civiltà considerare questi bambini cittadini italiani. La sola chiave per contenere la minaccia alla sicurezza e ridurne i pericoli è l'inclusione". La legge sarà votata dopo i ballottaggi, ma cresce il fronte del no. Grillo parla di "pastrocchio invotabile", ma dalla Chiesa accusano il M5S: "Si dicevano francescani? Questa posizione è incoerente con lo spirito del Santo" spiega monsignor Di Tora (Cei), al Corriere (p.2). Libero ricorda la "piroette" di Grillo che si diceva favorevole allo ius soli, e Noto sul QN (in prima e p.8) spiega: sono costretti a continui cambiamenti di posizione per le difficoltà a tenere unito un elettorato diviso in tre: il 33% si sente di centrodestra, il 33% di centrosinistra e il 34% non sente appartenenze politiche. Contro lo ius soli si compatta la destra. Lega pronta ad un referendum abrogativo e il governatore veneto Zaia al Corriere (p.4): "Le nuove regole sono inutili: la cittadinanza va meritata". Gelmini al Messaggero (p.2): "La minaccia terroristica è aumentata, l'Italia non può spalancare così le porte". Alfano chiede di rinviare la discussione ad autunno e stoppa il Pd che chiede la fiducia (Repubblica p.5). Libero: Gentiloni è cotto, pensa agli immigranti, ma non si impegna per risolvere le grane degli italiani. Il Giornale: fisco, giustizia e disoccupazione sono gli "ius" negati. Ma il premier a Repubblica rilancia: "il governo cerca di sviluppare un programma robusto. Rivendico la continuità con i governi precedenti: smontare quanto di buono fatto non è di nessun interesse per i cittadini". Gentiloni nega l'ipotesi di una sua permanenza a Palazzo Chigi al termine delle legislatura. Anche se Damilano sull'Espresso (p.26-29), di fronte all'incertezza sulle regole elettorali e sul prossimo governo, prospetta l'ipotesi di un Gentiloni al governo oltre maggio 2018: sarebbe la persona giusta per guidare il "non governo" ipotizzato la La Malfa nel '77. Meglio un non governo – scrive Damilano – che una non politica che trascina il sistema politico alla paralisi.

EUROPA
La Francia incorona Macron (Sole p. 6): oggi il secondo turno per il Parlamento, si completa la folgorante ascesa al potere dell'ex ministro dell'Economia di Hollande, Grazie al maggioritario a doppio turno En Marche e i suoi alleati avranno 2/3 del Parlamento, con il voto del 15% degli aventi diritto. Allarme astensione: il 53% non voterà (Messaggero 10) Una maggioranza da 400 deputati, sogno o incubo? Si chiede il Corriere (p.12). A Macron dimostrare di avere la sensibilità e l'accortezza di utilizzare al meglio lo strapotere di cui godrà, scrive il Sole, anche rinunciando alla tentazione di usare la forza che i numeri gli permetterebbero. Al contempo non abdichi però al varo delle riforme di cui la Francia ha urgente bisogno e il cui calendario verrà presentato il 24 e 25 giugno.
"Restiamo uniti nella tristezza": il rogo di Londra indebolisce il Regno, con la premier May "alla deriva", ed è la regina Elisabetta ad entrare in campo con un messaggio molto forte al Paese (Corriere p.13 e tutti). La Regina parla di "cupo stato d'animo nazionale" ma ricorda che "il Regno Unito, messo alla prova,è stato risoluto davanti alle avversità". Un modo, scrive il Corriere, per intercettare la rabbia che montava dopo la tragedia della Grenfell, amplificata dal goffo e gelido comportamento della May. 58 le vittime finora accertate di un rogo che ora avrà conseguenze anche sulla Brexit. Domani cominciano i negoziati ma Londra si presenta debolissima al tavolo con Bruxelles.

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Commentario del 17.06.2017

IN PRIMA PAGINA
"Pensiamo ai disoccupati, non allo ius soli" dice Di Maio a Libero, in un'intervista che sembra avvicinare il M5S alla Lega. Sulla cittadinanza agli immigrati anche Alfano tentato dal "no" (Avvenire). Il Giornale: se passa lo "ius soli" arriva il partito islamico.
Altro tema politico del giorno, il blitz del Pd sulla Consip: via i vertici per salvare Lotti (Giornale, Fatto). Marroni: "Unico non indagato, vogliono farmi fuori" (Corriere). Martedì la resa dei conti in aula. Sul Corriere il piano di Renzi e di Berlusconi per prendere il centro.
In apertura su Repubblica e su tutti lo sciopero dei trasporti che ha mandato le città in tilt. Delrio: "E' inaccettabile. Ora cambiare le regole" (Repubblica e altri). Hanno fermato tutto, anche il loro cervello (Libero). Oggi Cgil e sinistra in piazza contro i nuovi voucher. Camusso al Fatto: "E' il governo dei poteri forti". Sul Sole il sì dell'Ecofin alla flessibilità per l'Italia: conciliare conti e crescita. Su tutti il via libera all'Ape social: 60 mila gli italiani che potrebbero anticipare la pensione. Sulla Stampa conseguenze delle Province fantasma: nessuno ripara più strade e scuole.
Dall'estero. In Germania l'addio a Helmut Kohl, il gigante che riunificò la Germania (Sole). Un padre d'Europa (Avvenire). Dagli Usa Trump ammette: sono sott'inchiesta per il Russiagate. E stringe su Cuba: "Accordo terribile" (Avvenire). Mosca annuncia: "Abbiamo ucciso il capo dell'Isis in un raid" (Sole e tutti). Londra ribolle: morti i due italiani, May contestata, forse 106 le vittime (Avvenire). Amazon entra nei supermercati: acquisita Whole Foods per 13,7 mld di dollari (Sole)

ITALIA-ECONOMIA
In apertura su Repubblica e su tutti lo sciopero dei trasporti che ha mandato le città in tilt. Delrio a Repubblica: "E' inaccettabile, una minoranza di lavoratori non può bloccare tutto. Servono nuove regole, ma tocca al Parlamento intervenire". E difende i confederali: "Hanno ancora una buona presa. Noi abbiamo interesse a non frammentare questa rappresentanza".
Il Garante per gli scioperi Santoro al Corriere: "Bisogna impedire che un sindacato fermi tutti l'Italia. I cittadini sono imbestialiti e hanno perfettamente ragione. La legge attuale ormai non funziona più". Su Repubblica la voce del Cub: "Se abbiamo avuto risultati importanti è perché i lavoratori non ne possono più – dice Walter Montagnoli – I confederali non ci difendono più, sanno fare solo gli interessi dei padroni". Sul Corriere e tutti la svolta di Furlan, che bolla lo sciopero come "inutile e dannoso per i cittadini".
L'Italia incassa la flessibilità ma resta il faro Ue sui conti (Repubblica). Da Lussemburgo sostegno al risanamento e alla crescita ma serve "uno sforzo di bilancio del 2018". Padoan comunque fiducioso di ottenere una correzione "scontata" allo 0,3%. All'Italia, l'Ecofin torna a chiedere la riforma del sistema tributario e del catasto, la reintroduzione sull'Imu prima casa, privatizzazioni in tempi rapidi per abbattere il debito, la legge sulla concorrenza e il risanamento delle banche, in ordine a crediti deteriorati e normativa fallimentare.
Al via le domande per l'Ape sociale (Sole), ovvero il pensionamento anticipato per alcune categorie di lavoratori, tra precoci e usurati. Gentiloni: "Un aiuto per chi fa più fatica".  Una misura che rappresenta un primo stop al "turismo previdenziale", ovvero all'esodo di italiani che vanno all'estero a passare la pensione. 60 mila le persone potenzialmente interessate. Leonardi: "l'Ape potrebbe essere resa strutturale e allargata e affinata la lista dei lavori pesanti".

ITALIA-POLITICA
"Pensiamo ai disoccupati, non allo ius soli" dice Di Maio a Libero, in un'intervista che sembra avvicinare il M5S alla Lega. Di Maio a Libero (in prima) detta l'agenda politica e aggiorna la linea del M5S. "Quella dell'immigrazione è un'emergenza autentica, la situazione è drammatica, bisogna avere i controllo di quello che accade in mare e dentro i nostri confini e avviare una seria lotta contro i trafficanti di uomini". Di Maio rilancia la polemica sulle ong in combutta con gli scafisti, difende il sindaco di Roma e attacca Minniti: "gioca a fare lo sceriffo di destra nell'ennesimo governo di sinistra nato in provetta. Ma a sua politica in Libia è un flop clamoroso". E allo ius soli, su cui il Movimento si asterrà – "è un tema che riguarda tutta l'Europa" – Di Maio contrappone il lavoro: "Possibile che il Pd prima di pensare al lavoro, a incentivi e sgravi alle imprese che assumono giovani o un reale sostegno alle famiglie pensi di far approvare lo ius soli?".
Sul punto frenata anche di Alfano (Avvenire, Corriere). Dopo gli scontri in aula la Lega rilancia: "Pronti anche alla battaglia fisica". Ma il Pd tiene le posizioni: "La legge si farà se necessario con la fiducia" dice Rosato. Casini a Repubblica: "Centro e destra stanno solo cercando un tornaconto elettorale, prima che all'umanità faccio appello alla ragione: la cittadinanza è una norma di civiltà".
Le parole di Di Maio sullo ius soli rilanciano il caso del feeling tra Lega e 5Stelle: tutti smentiscono l'incontro tra Salvini e Di Maio ma il leader leghista corteggia apertamente i Cinque Stelle: "Ora l'alleanza naturale è con il centrodestra. Di quella con la Lega discuteremo dal 26 giugno in avanti. Sull'immigrazione la pensano come noi". Fico fa muro – "spiace dirtelo ma la distanza tra noi è siderale" – ma resta solo: ieri silenzio dei vertici sui rapporti con la Lega.
Altro tema politico del giorno, il blitz del Pd sulla Consip: via i vertici per salvare Lotti (Giornale, Fatto). Marroni: "Unico non indagato, vogliono farmi fuori" (Corriere). Martedì la resa dei conti in aula.
Alta tensione anche tra Pd e sinistra, per la manifestazione di oggi della Cgil contro i nuovi voucher. Pisapia scrive alla Camusso: "Sto con te". Sfilerà a Milano (Sole). Sul Fatto  l'attacco frontale della Camusso ai dem: "Governo succube dei poteri forti, sinistra senza programmi". E di Pisapia dice: "Non si parta da un leader ma da un programma condiviso alternativo a certe politiche come quelle sul lavoro. I nomi lasciano il tempo che trovano".
Intanto Renzi guarda a Galletti e Tosi: per il Corriere c'è aria di Nazareno con il segretario dem che punta ad allargare il partito e a riprendersi il centro, spartendolo con Berlusconi. E Berlusconi "arruola" Palazzo Madama e punta al "centrodestra unito" (Corriere e Stampa).


EUROPA
A Londra dopo le lacrime la rabbia. I morti accertati salgono a 30: tra loro anche la coppia veneta. Ma potrebbero essere più di 100. Cortei in tutto il Paese contro May: "Dimissioni" (Corriere p.8).
Addio a Kohl, l'uomo che riunì i tedeschi (Avvenire p.5 e tutti).  Merkel: "Un grande tedesco e un grande europeo: è stato una fortuna per noi, mi inchino a lui". Gorbaciov: "Seppe creare fiducia e vincere la diffidenza". Macron: "Un riformista, un visionario della libertà" (Corriere p.5). Letta ad Avvenire (p.4): "Era un riferimento per noi giovani europeisti. Merkel lo rottamò e ne soffrì. La storia gli darà tributo". Dell'Italia è stato "un grandissimo amico. Sul marco unico e poi sull'introduzione dell'euro affrontò imprese titaniche e le vinse". Sul Corriere (p.5) il lato oscuro del patriarca: tra il 93 e il 98 ammise di aver accettato e distribuito in nero l'equivalente di 2 mld di lire. Così tenne in pugno per due decenni la Cdu, dove i rapporti personali contavano più del rispetto di ogni regola formale.

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