Commentario del 27.06.2017

IN PRIMA PAGINA
Voto nei Comuni, Forza Italia e Lega salgono da 40 a 52 (Sole). Renzi sotto attacco (Repubblica). "Sconfitto io? Non è vero" dice a QN. "E' a sinistra che si perde". E chiude a Pisapia. Al centrodestra la vittoria arriva con i voti del M5S (Stampa). Ma finita la festa è subito caos (Libero). Berlusconi: ora coalizione "moderata" (Sole). Salvini e Meloni rispondono picche. Tajani: vince Silvio, noi indispensabili per il Carroccio (Messaggero).
Sempre in primo piano il salvataggio delle banche venete. La Borsa promuove l'operazione di Intesa (Sole, MF). Ma i dubbi europei e l'opposizione tedesca restano (Corriere, QN). Messina (Intesa) a Repubblica: "Sulle banche venete lo Stato avrebbe perso 10 miliardi". Gentiloni: il decreto non è un regalo (Corriere). Padoan spiega sul Foglio perché aiutare le venete con aiuti di Stato. Anche Bankitalia difende il decreto: lo Stato ci guadagna (Avvenire). Ma per il Fatto il decreto è tutta una deroga. Libero: spolpati tutti, e le banche incassano.
Sul Messaggero un altro stop and go: la fusione tra Entrate e Equitalia bloccata dal Consiglio di Stato. "Dubbi dei giudici".
Negli Usa la Corte Suprema dà ragione a Trump. Sì al bando per sei Paesi musulmani (Sole). A Bruxelles la Ue prepara una maxi multa per Google (Stampa, MF).
In cronaca bye bye Fiorentina (QN). Della Valle pronti a lasciare: "Squadra a disposizione di chi vuole acquistarla" (Corriere).

ITALIA-ECONOMIA
La Borsa promuove Intesa-Venete: Moody's promuove l'operazione. Gentiloni: "Intervento doveroso, nessun regalo ai banchieri e chi ha sbagliato pagherà" (Corriere e tutti). Baretta (MF) "Abbiamo evitato il tracollo, si è dimostrata l'inapplicabilità delle norme sul bail-in". Panetta (Bankitalia): "Soluzione necessaria, lo Stato non ci perde, forse guadagna. I 5 miliardi rientreranno tutti, è stato evitato lo shock di sistema". Boccia. "Atto coraggioso che ha evitato il panico". Sulla Stampa intervista a Gros-Pietro: "Non ci hanno fatto nessun regalo, abbiamo messo al sicuro correntisti e investitori; l'intervento del fondo di tutela dei depositi sarebbe costato di più". Sulla stessa linea Messina, intervistato da Repubblica : "Senza di noi lo Stato avrebbe perso 10 miliardi di garanzie, se altre banche non hanno presentato offerte evidentemente non si tratta di un regalo; con questa operazione è venuta meno la paura che riguardava le banche italiane". Ma restano i dubbi della Ue e i rilievi di Berlino. Il Fatto parla di decreto colabrodo. Sulla Stampa la paura di risparmiatori e bancari: "Noi, spolpati e a rischio licenziamento". Tra i 4000 potenziali esuberi molti i dipendenti troppo giovani per la pensione.
Equitalia-Entrate, fusione in bilico. Sul Messaggero (in prima e a p.18) i rilievi del Consiglio di Stato che accende una pesante ipoteca sulla soppressione di Equitalia e la sua fusione con l'Agenzia delle Entrate che doveva essere operativa dal primo luglio. A riemergere è il nodo del trasferimento del personale tra le due agenzie senza un concorso pubblico: potrebbe essere in contrasto con la Costituzione. La pronuncia del Consiglio di Stato sollecitata dal ricorso della Dirpubblica, il sindacato che aveva ottenuto anche la decadenza degli 800 dirigenti delle Entrate. Barra (Dirpubblica): "Il rischio è che trasferendo il personale e sopprimendo Equitalia, in caso di bocciatura dell'operazione poi non si possa tornare indietro e gli 8000 dipendenti della società poi finirebbero per strada". Problemi anche per la nomina di Ruffini, su cui pesa il giudizio di incompatibilità della Corte dei Conti.

ITALIA-POLITICA
Comuni maggiori, il centrodestra sale da 40 a 52, il Pd dimezza i sindaci, il M5S sale da 2 a 8, raddoppiano da 23 a 46 le candidature civiche (Messaggero, Sole). Al centrodestra i voti dei 5 Stelle (Stampa in apertura e su tutti). Ma per il Fatto la vittoria di Berlusconi è un equivoco: Forza Italia perde consensi e peso specifico in una coalizione in cui la Lega ora pesa di più. In realtà hanno vinto astenuti e anti-Renzi. Per Libero alle Amministrative hanno vinto i candidati, non i partiti. Sicurezza, migranti e nomi credibili le carte che hanno deciso la partita (Messaggero).
L'esito dei ballottaggi si proietta sulle prossime Politiche.
Renzi, sotto accusa per la sconfitta alle Amministrative, si smarca: "Meglio soli" (Messaggero in apertura). E in un'intervista a QN dice: "Sconfitto io? Non mi pare proprio. Questa è la dimostrazione che chi invoca una coalizione di centrosinistra larga fa il gioco del centrodestra e non del Pd". Su Messaggero e Repubblica altri retroscena: "D'ora in poi il mio motto sarà: stai il più possibile lontano da Roma, stai tra la gente". Girerà in treno per parlare "con l'Italia vera". "Questo è un voto anti-sistema" (Stampa), "dobbiamo tornare alla rottamazione" (Corriere).
Su Repubblica il richiamo di Veltroni: "Renzi deve cambiare passo. Ormai il mio Lingotto è lontano, il Pd non ha più un'identità". "A Renzi consiglio di cambiare passo,serve una nuova stagione. Resta una grande risorsa, non possiamo riaprire la discussione sulla leadership ma questo comporta che la leadership capisca che questa è la fase dell'inclusione".
Ma nel Pd la resa dei conti è già riaperta: "Con Renzi si perde, alleanze o è la fine" (Messaggero). Dalla minoranza la richiesta di primarie di coalizione (Repubblica). Prossimo round, la direzione del 10 luglio.
Il centrodestra "travolto" dalla vittoria. Ma finita la festa è subito caos, titola Libero in apertura. Berlusconi sfida Salvini: "Vince il centrodestra moderato e liberale" (Sole). Salvini al Messaggero: "Io pronto a guidare il centrodestra. Silvio dica chiaramente no a inciuci".  Anche la Meloni avverte Berlusconi: "Basta inciuci con Renzi. Io voglio vincere, e come me Salvini e Toti. Silvio faccia una scelta altrimenti avanti da soli" dice a Repubblica . "La moderazione è una categoria che in politica non esiste più" (Libero e tutti). E sulla scia del "modello Liguria" rilancia sulla coalizione: "E' finita l'epoca di un uomo solo al comando. Vince Forza Italia che fa gioco di squadra, non quella che ammicca a Renzi".
Il voto amministrativo suona come lezione anche per il M5S. Grillo: "Governo vicino ma solo se siamo squadra" (Avvenire). "O M5S lavora come una squadra o sarà annientato" (Corriere). Per Casaleggio la questione centrale è quella settentrionale: "Al Nord il nemico è Berlusconi" (Stampa).

EUROPA

Bando anti islamici, primo sì dei giudici Usa (Corriere p.10 e tutti). La Corte Suprema riammette il divieto di ingresso da 6 Paesi musulmani: Iran, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen. Bloccati anche i profughi. Via libera invece per chi studia e chi ha un lavoro o un parente negli Usa. Trump: "Una nostra vittoria per la sicurezza nazionale. Non posso permettere che entrino nel Paese persone che ci vogliono fare del male. Io voglio gente che ama gli Stati Uniti e viene a lavorare in modo produttivo". Ma c'è il timore che si ripetano le scene di caos viste a gennaio negli aeroporti di primo sbarco. Su Repubblica parla l'avvocato dei migranti: "La partita non è finita, monitoreremo gli aeroporti per evitare abusi contro chi arriva".  Bremmer al Corriere: "Il presidente ora è più forte ma la sua leadership resta confusa".



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