Commentario del 16.06.2017

IN PRIMA PAGINA
Ius soli, la destra scatena il caos (Repubblica). Sulla cittadinanza ai migranti botte al Senato (Messaggero). La Fedeli in infermeria. Libero: tutta scena. Il Giornale: Italafrica. A sinistra vertice Renzi-Prodi sul nodo alleanze (Sole, Corriere). A destra, udienza sull'eleggibilità di Berlusconi il 22 novembre (Giornale). Dal Senato sì alla manovra da 3,4 mld: è definitiva la stretta sull'Iva (Sole). Il Fatto: sui nuovi voucher traditi 3,3 milioni di firme Cgil e Costituzione. 
Dall'estero. Trump indagato per il Russiagate: contro di me caccia alla streghe (Avvenire). Sul clima è Bloomberg che sfida Trump (Stampa). Tra Usa e Germania, è scontro sul gasodotto Nord Stream 2 (Sole) mentre Trump fa affari col Qatar (MF). Dall'Europa. La polizia teme cento vittime nel rogo di Londra (Corriere). A Bruxelles accordo per nuovi aiuti alla Grecia (Sole).
In cronaca. E' morta Erika, la donna calpestata a Torino (Stampa). Su Sole e tutti i direttori dei musei tornano al loro posto: il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza del Tar che aveva rimosso quelli di Mantova, Modena, Taranto e Reggio Calabria.  Rino Rappuoli, il "papà" dei vaccini, vince l'Oscar europeo per innovazione (Sole). "I vaccini salvano vite" (Avvenire).

ITALIA-ECONOMIA
Fisco e voucher, la manovra è legge (Stampa p. 18 e tutti): via libera del Senato alla "manovrina" correttiva da 3,4 mld. Definitiva la "stretta" sugli adempimenti Iva, misure alternative ai voucher, web tax transitoria e tassa Airbnb; scatta anche un giro di vite sui giochi e lo stop (dal primo gennaio 2018) alle monetine da 1 e 2 centesimi. Gentiloni: "Impegni presi e mantenuti senza nuove tasse.Messo fieno in cascina per più di 5 mld per l'anno prossimo". Per Repubblica (p.8) questo si tradurrà in una manovra 2018 più leggera, fino a 10 mld se Bruxelles consentirà nuovi sconti. Oggi dall'Ecofin potrebbe arrivare segnali in questo senso. "L'Europa all'Italia: si agli sconti ma ora fate le privatizzazioni" le anticipazioni della Stampa (p.19) sull'incontro tra i ministri finanziari di oggi in Lussemburgo. C'è un'apertura allo sconto chiesto dall'Italia sulla prossima finanziaria ma l'entità è tutta da discutere. Quello che preoccupa in sede europea è il debito pubblico.
Debito pubblico che segna un altro record: ad aprile quota 2.20,4 mld, 10 mld in più rispetto a marzo (Sole p.3). Moscovici: "Un livello che deve essere progressivamente ridotto, nell'interesse comune". Feltri, su Libero (in prima e a p.3): "E bravo Gentiloni, col suo governo alla melassa è riuscito nell'impresa di accrescere ancora il debito pubblico. Emerito da dividere con i suoi predecessori Renzi, Letta, Monti, Berlusconi e Prodi". Solo in Italia crescono le tasse (del 2%) e pure il debito (Libero p.2). Allarme anche sul Sole (p.3): per evitare il rischio mercati bisogna ridurre il debito. ha battuto il record del debito pubblico".Morando: "Tutti i proventi straordinari verranno portati a riduzione del debito" (Stampa p.19). Ma sulle privatizzazioni, dalle quali il governo si attendeva 8 mld, pesano le divisioni in casa Pd. Da Renzi stop anche alla reintroduzione dell'Imu sulla prima casa, nonostante le richieste all'Italia che oggi rinnoverà l'Ecofin.

ITALIA-POLITICA
Ius soli, la destra scatena il caos (Repubblica). Sulla cittadinanza ai migranti botte al Senato (Messaggero). La Fedeli in infermeria. Libero: tutta scena. Il Giornale: Italafrica. Il testo prevede la cittadinanza per i bambini nati da stranieri con permesso permanente e per chi, arrivato minorenne, ha compiuto 5 anni di studi in Italia. Sono 800mila in minori in attesa della cittadinanza. Lega in trincea, voto in Aula rimandato a dopo i ballottaggi. Si annuncia un duro scontro centrodestra-centrosinistra, mentre il M5S si rifugia nell'astensione (su tutti). "Un asse di fatto tra Lega e grillini, ma questa legge difende l'italianità" dice al Messaggero Zanda. E il vicesegretario dem Martina a Repubblica rilancia: "Il Pd non arretra, siamo pronti anche alla fiducia".
A sinistra vertice Renzi-Prodi sul nodo alleanze (Sole, Corriere e tutti). Stop al grande freddo, con il professore che annuncia l'intenzione di fare da collante, ma senza avere mire di governo (Repubblica). Il segretario dem avrebbe chiesto aiuto per una lista allargata per superare il 40%, ma Prodi mette in guarda sull'eccesso di veti: da una parte c'è Renzi, che vuole l'incarico da premier, e dall'altra una sinistra che non lo rivuole a Palazzo Chigi. Per Prodi è sul nome del premier che si rischia lo stallo (Stampa). Per Piepoli (Stampa ) 3 italiani su 4 sarebbero contrari ad un accordo Pd-Fi. Scettico su un possibile ritorno di un'unione stile Ulivo nel centrosinistra Andreatta, che al Corriere spiega: "Il ritorno a una coalizione modello Unione non è auspicabile perchè non c'è la vocazione maggioritaria".
Intanto i vertici grillini smentiscono l'incontro tra Casaleggio e Salvini rivelato da Repubblica. "Notizia falsa, quereliamo", Ma Repubblica conferma l'incontro che sarebbe avvenuto a Milano poco prima del flop della legge elettorale. L'ex sindaco di Milano Albertini: "Mi risultano altri summit tra Di Maio e il Carroccio. Lo scenario Lega-M5S non è impossibile. La Stampa (p.9) parla di Salvini che gioca su due tavoli: quello del M5S ma anche con Forza Italia. 

EUROPA
Più europeisti dopo la Brexit, i cittadini dei principali Paesi dell'Unione, secondo il sondaggio del Pew Research Center di Washington, ma non gli italiani e i greci (Corriere p. 14). Nei 10 paesi sondati (80% della popolazione) l'opinione nei confronti della Ue è migliorata e maggioritaria in tutti tranne in Grecia. Polacchi (74%), tedeschi (68%) e ungheresi (67%) i più convinti, seguiti da Svezia (65%), Olanda (64%), Spagna (62%), Francia (56%) e persino Regno Unito (54%). Anche in Italia l'opinione favorevole resta maggioritaria (56%) ma in diminuzione. In Grecia raggiunge appena il 33%. Solo nel nostro Paese e in Grecia un terzo dei cittadini vorrebbe uscire dall'Unione.
Intanto a Londra torna in auge il "divorzio soft" da Bruxelles (Corriere p.14): il governo si presenterà ai negoziati con la garanzia che i 3 milioni di residenti europei continueranno a godere degli stessi diritti avuti finora.
E in Grecia salvataggio in extremis dal crack (Repubblica p.35 e tutti): l'Ue sblocca una nuova tranche di 8,5 mld di aiuti senza i quali Atene avrebbe dovuto sospendere stipendi e pensioni. Per il 2018 c'è l'impegno dell'Eurogruppo di alleggerire gli obblighi sul debito per consentire al Fmi di restare nella partita.

©riproduzione riservata


Nessun commento:

Posta un commento