Commentario del 29.06.2017

IN PRIMA PAGINA
Emergenza migranti in primo piano. L'Italia dice basta, porti chiusi (Messaggero). "Vietati i porti alle navi stranieri con migranti" (Corriere). Fosse vero, farebbe la felicità degli italiani (Libero). Ultimatum italiano alla Ue: servono subito aiuti. Ma Bruxelles ci offre soltanto l'elemosina (Giornale). Per il Fatto "il Pd si butta a destra". Intanto, entro l'anno previsti 220 mila sbarchi. Piano del Viminale: cure solo in mare (Messaggero). Restano calde anche le vicende politiche, legate soprattutto al Pd. Renzi e le accuse: non mi vogliono in piedi per il voto (Corriere). Orfini a Repubblica: "Franceschini sbaglia. Il segretario è stato scelto da 2 mln di persone: il Pd appartiene a loro". Il viceministro Morando al Foglio: "Fi scelga tra chi vuole l'Europa e chi i referendum". Sulla legge elettorale, rinvio della discussione. Ora è ufficiale: non si va al voto (Giornale). Nel M5S, grana Appendino: indagata per i feriti in piazza (Stampa e tutti).
In economia le previsioni del CsC, che rivede il Pil 2017 a +1,3% (Sole). Ma dai dati Istat sull'inflazione, si registra una nuova frenata dei prezzi su base mensile (Sole).
Tra le notizie estere, spicca l'articolo di Italia Oggi: falso il bilancio pubblico francese, secondo la Corte dei Conti è al 3,2 e non al 2,8% (Italia Oggi). Spazio sul Sole alle candidature per le agenzie Ue in uscita da Londra: per l'Ema Milano scende e Bratislava sale (Sole).

ITALIA-ECONOMIA
"Il Pil salirà dell'1,3 invece del +0,8%". E per il 2018 "passiamo dall'1% all'1,1%". La conferma arriva dal Centro Studi Confindustria e S&P i cui dati sono rivisti al rialzo (Sole e tutti). Un dato di crescita confortante che per il presidente Boccia (Confindustria) dimostra la validità della strada intrapresa: "Jobs Act e piano Industria 4.0 sono parte di un intervento organico di politica economica" dice, aggiungendo che "è arrivato il momento di finanziare sviluppo e lavoro con due strumenti selettivi come l'inclusione dei giovani attraverso l'azzeramento del cuneo fiscale e la detassazione dei premi". "Il governo ridurrà il carico fiscale sul lavoro dei giovani": a prendere l'impegno è Gentiloni nel corso del 18esimo congresso della Cisl (Messaggero p.17). Sul lavoro anche l'atto di accusa del Papa: vecchi al lavoro e giovani senza, è ora di cambiare (Repubblica e tutti). Francesco alla Cisl chiede un patto sociale per i giovani (Avvenire). Ma per Bankitalia l'età pensionistica non ha effetti sulla disoccupazione (Messaggero). Intanto, dal dossier del CsC si evince che ci sono 7,7 milioni di persone a cui manca il lavoro, tra disoccupati, part-time forzati e scoraggiati: l'elevata disoccupazione sta alimentando una forte emigrazione dall'Italia all'estero e dal Sud al Nord" (Fatto e altri).
Inflazione, a giugno continua la frenata: l'indice dei prezzi su base mensile diminuisce dello 0,1% e registra un aumento dell'1,2% rispetto a giugno 2016 (Sole in prima e p.9). Si tratta del secondo calo mensile consecutivo, a frenare è ancora la domanda, rallentamento dovuto soprattutto a energetici e alimentari. Gli esperti concordi: non torno lo spettro della deflazione.

ITALIA-POLITICA
Caos nel Pd,  tra i dem una ricerca disperata di un leader al posto di Renzi (Fatto). Orfini a Repubblica dopo l'attacco di Francheschini (in prima e p.7): "Renzi e la linea politica scelti dal congresso. Va bene discutere, ma il Pd è di quei 2 mln di elettori. Non è mio, non è di Renzi, né di Franceschini". Sulla stessa linea Rosato al Messaggero: "Renzi scelto dal suo popolo. Non chiudiamo a nessuno ma non si parli di coalizione". Il sospetto di Renzi: non mi vogliono in piedi alle Politiche (Corriere p.6). Folli (Repubblica in prima e p.31): il segretario potrebbe ricucire lo strappo con una semplice mossa: rinunciando a candidarsi per Palazzo Chigi. "Con Renzi leader rischiamo una sconfitta storica": l'attacco è di Gianni Cuperlo, che alla Stampa (p.10) dice: "Vorrei un partito che non sia allei più con la destra. Bisogna ripartire dal centrosinistra, che per me è recuperare i legami spezzati con chi si è risvegliato più povero". Il viceministro Morando al Foglio (in prima e p.4): "il problema non è né la coalizione né il leader, ma diventare protagonisti di una competizione elettorale che propone di stare dalla parte del rilancio dell'Ue contro chi propone referendum per abbandonarla". In molti chiedono una nuova sinistra. Landini (Fiom) a Repubblica (p.9): "Non mi sento rappresentato da nessun partito. All'inizio c'era sintonia con Renzi, poi lui ha scelto Marchionne e smontato l'art.18. Ora serve un partito dei lavoratori".
Anche il centrodestra ha le sue grane. Berlusconi replica a Salvini: "Non strizzo l'occhio al Pd" (Corriere p.9). Il leader di Fi immagina un Ppe italiano nella riunione con i suoi, sulla linea di quanto dichiarato ieri dal leader del Ppe Weber. Ma il sentimento sulla coalizione è diviso. Su Libero (in prima e p.6-7) posizioni discordanti tra Senaldi – che auspica un riavvicinamento Berlusconi-Salvini perchè lo chiede la gente – e Vittorio Feltri – che invece parla di nozze impossibili tra due galletti dalla cresta alta -.
M5S, martedì l'affondo di Casaleggio ai suoi parlamentari: "Siete chiusi nel palazzo" (Stampa p.13). L'erede di Gianroberto polemizza con lo scarso impegno nei territori, e molti esponenti grillini temono di non essere ricandidati. Tra i territori che più preoccupano il M5S c'è il Veneto. Stasera Di Maio e il fedelissimo di Salvini, Giorgetti, parteciperanno a un incontro dal tema: "Lega e M5S: forza popolare o deriva populista?". E la Stampa fa notare l'utilizzo della parola "forza" al singolare, il Nord potrebbe essere l'altra faccia di un'alleanza.
Intanto, confronto sulla legge elettorale rinviato a settembre: il Pd ha deciso di rimandare  (Corriere p.9).  Salvini: "scandaloso". Giornale: ora è sicuro, non si va al voto.

EUROPA
Questione migranti in primo piano. Porti chiusi alle Ong: l'Italia avverte l'Ue dopo l'intensificarsi degli sbarchi. Gentiloni: "L'Europa smetta di voltare la faccia" (su tutti). "Il limite della sostenibilità è stato raggiunto – dice il ministro Minniti a Repubblica (p.3) -. La questione migranti è europea, oggi abbiamo deciso per un atto formale che non faccia percepire questa affermazione come una semplice petizione di principio". Per Nicola Latorre al Messaggero (p.3) "il blocco delle navi è una iniziativa coraggiosa. Salvataggio di vite è una priorità, ma l'Italia non può fare tutto da sola". Libero e Giornale esultano: il governo si sveglia, ma l'annuncio non basta. Fatto: Il Pd si butta a destra. E Per la Stampa (p.5) la svolta sarebbe nata dopo le elezioni per parare i colpi del centrodestra. Chiesto all'Europa che le navi dei diversi Paesi Ue impegnati nel Mediterraneo trasferiscano i migranti nei rispettivi Paesi (Repubblica p.3). Medici senza Frontiere dice no (Corriere p.2). Resterà garantita l'assistenza ai barconi in difficoltà con il trasporto a bordo di cibo e medicine (Corriere p.2). Roma in pressing per ricollocare i rifugiati. Viminale: "Nessun accordo sui soldi per ospitare qui i profughi. Non faremo come la Turchia" (Messaggero p.2).
Francia, Macron pronto alle privatizzazioni: all'esame la cessione di partecipazioni in aeroporti, energia e telecomunicazioni (Stampa p.22). Il presidente presenta la riforma del lavoro, ma i sindacati in allarme: più flessibilità e un tetto alle indennità di licenziamento. Una grana per Macron arriva dalla Corte dei Conti, secondo cui il bilancio francese è falso: il rapporto deficit/Pil non è al 2,8%, ma sarebbe al 3,2% (Italia Oggi in prima e p.10). Le carte sarebbero state deliberatamente truccate per occultare i buchi di bilancio soprattutto in questo periodo pre-elettorale.
Brexit, l'Ue si prepara a tagliare: dopo l'uscita di Londra buco da 11mld l'anno dal 2020 (Messaggero p.13 e altri). A lanciare l'allarme è il commissario al Bilancio Ottinger, che dice: "Sono a rischio i fondi per le regioni e l'agricoltura". Ema in uscita da Londra, scendono le quotazioni di Milano, mentre salgono quelle di Bratislava (Sole). Ad aiutare la candidatura della città Slovacca sarebbe la prevalenza del criterio geografico. Eba verso Francoforte.

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