Commentario del 2.06.2017

IN PRIMA PAGINA
Sorpresa dal Pil, in crescita dello 0,4% (Corriere, Sole). Padoan chiede lo sconto all'Ue (Messaggero e tutti): 9 mld per Repubblica e gi altri, 5mld per la Stampa., 8,5 oer il Sole. Libero: "Gentiloni porta fortuna: il Pil risale". Tranchant il Fatto: si vota e oplà, la manovra scompare e riappare il pil. Ieri primo voto sulla manovrina passala web tax e le assunzioni nei comuni.
Sulla legge elettorale spuntano le divisioni. M5S frena sul tedesco. Renzi: non so se il patto regge (Corriere).
Dagli Usa: su clima, strappo di Trump e scontro con l'Europa (Sole e tutti). Giro di vite sugli ingressi Usa (Messaggero). Dalla Ue via libera al salvataggio di Mps (Sole): pagheranno Stato e risparmiatori. Viola lancia una soluzione per le Venete: "Una nuova banca". Campo dall'Orto lascia la Rai, martedì il nuovo dg (Sole).

ITALIA-ECONOMIA
Sorpresa sul pil,, sale dello 0,4%, oltre le attese. Si va verso un superamento annuo dell'1,2%.  (Sole, Corriere in in apertura e a p.2) A spingere la crescita i servizi e l'agricoltura. Male l'industria Intanto Padoan chiede uno sconto sulla manovra: il Sole (p.2) parla di 8,5 mld, riducendo così il volume della manovra a circa 7mdl. Repubblica, Giornale, Messaggero e altri parlano di 9 mld. La Stampa (p.7) li smentisce parlando invece di uno sconto da 5 mld, che in caso di via libera dovrebbe ridurre la manovra a 8-10 mld. Padoan chiede alla Ue sconti sulla stangata per vincere le elezioni, scrive Libero. Caustico il Fatto: si vota e oplà, scompare la manovra e il pil cresce. Sul Foglio "good news" anche il debito: i dati sull'occupazione prima, quelli del pil adesso dimostrano la vitalità economica del Paese ma la notizia arriverà tra un mese e riguarda il nuovo trend del debito pubblico. Questo significa che per l'Italia potrebbe aprirsi uno scenario più ampio, a patto che si proseguano senza tentennamenti con le politiche economiche fin qui adottate.  Quadrio Curzio ad Avvenire (p.7): "Molte luci e poche ombre. Ora si punti su investimenti ed export". Patuelli (Abi) vede invece la ripresa: "Serve un futuro stabile".
Ma il governo già si attrezza a gestire l'eventuale scioglimento delle Camere. Padoan: "Lasciamo i conti in sicurezza". "Chi fa la manovra avrà spazi fiscali migliori di quelli  che si poteva immaginare qualche tempo fa" (Stampa p.8). Ma le Camere, dice Baretta, devono discutere i documenti di finanza pubblica prima dello scioglimento. In sostanza a Palazzo Chigi ci si prepara alle elezioni sperando che prevalga l'orientamento europeista.Nelle cancellerie europee sanno che la legge elettorale alla tedesca non garantirà una soluzione dopo le elezioni ma dà qualche garanzia di governabilità più della situazione attuale.

ITALIA-POLITICA
Legge elettorale, 5 Stelle divisi, dubbi di Renzi sulla tenuta del patto (Corriere in prima e p.5 e tutti). "Può accadere che facciamo la legge e non si va a votare, o che salta e si vota col decreto" ha confessato il leader del Pd. Dal M5S, Di Maio si dice convinto che "l'accordo non salterà", ma Fico e Taverna avvertono: "Niente è scontato". Le tensioni si registrano su capilista "privilegiati" e collegi (Corriere p.5), ai grillini servirebbero preferenze e voto disgiunto (Messaggero p.4). Crescendo di tensioni anche tra Renzi e Alfano. "Con il Pd è finita" dice il ministro degli Esteri (su tutti), i centristi sono pronti alla sfida del 5% - cercano un Macron italiano per aggregarsi, Parisi in pole (Messaggero p.4) -. Poi da Ap attaccano, rivelando le pressioni dem per aprire la crisi di governo in cambio di correttivi alle regole elettorali (su tutti). Per Folli (Repubblica p.3) Renzi non è mai stato così solo ed è tornato a puntare interamente su se stesso, ma dopo il 4 dicembre aveva lasciato intendere che avrebbe cambiato strategia, così non è stato. Veltroni al Corriere (in prima e p.9): "A Renzi dico di fermarsi, non faccia il governo con Berlusconi che è innaturale, mi sarebbe piaciuto un ticket con Pisapia. Sono preoccupato che il Paese torni agli anni '80". Bersani a Repubblica (p.3): "Irresponsabile votare senza mettere al sicuro i conti. Gentiloni recuperi la sua dignità, il governo non può accettare i trucchetti che servono solo alla sua fine". Poi, il leader di Mdp lancia un nuovo segnale a Pisapia - "Nuovo centrosinistra aperto a tutti" - e punta sulle riforme: "Mi vergognerei se saltasse lo ius soli". Anche i ministri Delrio e Fedeli a Repubblica (in prima e p.2) spingono per l'approvazione di ius soli e biotestamento.  Il titolare dei Trasporti è fiducioso che "Il Parlamento darà una nuova legge sulla cittadinanza". La Fedeli: "Sono riforme doverose per governo e Parlamento, dimostrerebbero che la legislatura è riuscita a tenere insieme i diritti sociali e civili".

USA/EUROPA
Gli Usa escono dall'accordo sul clima (Sole): per Trump "una pessima intesa per gli Stati Uniti". Secondo il presidente l'adesione a Cop 21 sarebbe costata all'economia 3.000 mld di dollari. Nel governo ha prevalso la linea dei falchi. Spaccata anche Corporate America (Sole): 25 grandi marchi, da Apple a Facebook, hanno rivendicato i benefici del mercato delle tecnologie innovative e punitive. Anche le compagnie petrolifere non sono uscite con una posizione unitaria sulla questione, con le major che volevano restare nell'accordo.
In questo modo Trump spinge la Ue verso la Cina (Sole 5): ieri la prima tappa europea del premier cinese Li Kequiang, naturalmente a Berlino per incontrare la Merkel. Pechino e Berlino alleate su ambiente e commercio internazionale. La Cerretelli sul Sole invita alla cautela rispetto alle "sirene cinesi" sul commercio. "Se fosse così facile scambiare una superpotenza con l'altra la partita che si sta giocando sarebbe semplice" ma non è così, con la Cina venuta a chiedere condizioni di libero scambio con la Ue. Una fuga in avanti prematura, finché Pechino non farà lo stesso col suo mercato, cosa che non si è riuscita ad ottenere dopo 4 anni di trattative con la Ue.

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