Commentario del 1.06.2017

IN PRIMA PAGINA
"Italia vulnerabile, il debito ci frena" (Corriere), "sforzo eccezionale per superare la crisi" (Sole, Stampa), "l'emergenza è il lavoro" (Repubblica). In apertura su tutti le "considerazioni" di Visco all'assemblea di Bankitalia. Il Fatto attacca: Visco si assolve ma alle due banche venete resta solo un mese di vita. Governatore in bilico, e Draghi lo blinda (QN). Quirinale contro Renzi per la riconferma (Fatto).
In primo piano anche la politica: tra Renzi e Alfano scontro finale. Si va verso il voto a ottobre (Repubblica, Sole). Pronto il modello tedesco, parte la corsa (Sole). Di Maio: "Per il M5S primarie in estate. La legge elettorale non è un inciucio" (Repubblica). Berlusconi sicuro del 20% (Corriere). Alfano scaricato da tutti (Giornale). Governo a rischio in Senato sulla manovrina (Corriere, Messaggero). Davigo contro il Pd: i governi dem peggio di Berlusconi. E Di Matteo apre ai Cinque Stelle (Fatto).
Spazio anche all'economia: ad aprile balzo record di nuovi posti. Disoccupati all'11,1% (Sole). L'inflazione frena: 1,4% a maggio (Sole). Contratto statali verso il rinnovo, salvi gli 80 euro (Messaggero).
Dall'Europa: Macron chiede di rivedere l'intesa tra Stx e Fincantieri (Sole). Troppa Italia nei cantieri (Messaggero). Bruxelles abbozza un'ipotesi di superbond (MF).
Dall'estero: Trump cancella l'accordo sul clima (Messaggero e tutti) Ma negli Usa è già protesta (Repubblica). Cina e Ue: avanti (Messaggero). A Kabul superbomba dell'Isis fa 90 morti (Fatto, Avvenire, Stampa).
A Roma case popolari solo ai rom (Libero): altra iniziativa scema del sindaco.

POLITICA
Renzi liquida Alfano – "Ha fatto il ministro di tutto col 5%: basta veti" – spinge per il voto a ottobre – "Conti al sicuro, il governo Gentiloni resta in carica fino all'insediamento del prossimo" – e non esclude larghe intese: "spero che gli italiani diano fiducia al Pd, se così non è vedremo in Parlamento" (Avvenire p.9, Repubblica p.2, Sole p.17). Così Renzi a Porta Porta va alla resa dei conti finale con Alfano e avvicina voto e larghe intese. Anche Berlusconi con il Pd non esclude un accordo anche sul governo, scrive il Corriere (p.11), che dà in corso trattative tra Pd e Fi sia di governo che di programma. Berlusconi punta la 20% ed è sempre più distante da Salvini. "Fare un'intesa non è una grande coalizione", il titolo del Giornale (p.4) sul Berlusconi-pensiero. Ma ance qui si rimarca il gelo con Salvini e si parla di voto il 24 settembre col Cavaliere in campo in prima persona.
Di Maio a Repubblica (p.3): "La legge elettorale non è un inciucio, rispondiamo a una richiesta del capo dello Stato con senso di responsabilità e lo facciamo alla luce del sole. Io in campo in autunno? Lo decideranno gli iscritti. Puntiamo a superare il 40%, che col sistema tedesco ci permetterà di governare da soli". Si lavora alla squadra del M5S: pronta la carta Di Matteo. "Io ministro? Pm utili alla politica" (Repubblica p. 3). Davigo invece dice no ma attacca duramente il Pd: "Il centrodestra ci attaccava, il centrosinistra ci ha genuflessi". 
Sulla Stampa come sarà la nuova scheda elettorale: accanto al simbolo della lista l'elenco dei candidati ma sui quali non sarà possibile esprimere preferenza. Saranno eletti in base ai voti di lista. Per i leader posti sicuri, tutti gli altri passeranno in base alle percentuali incassate nei 303 collegi. E con la soglia al 5% votare partiti piccoli che non la supereranno equivarrà a creare un "premio" per i partiti grandi.
Intanto al Senato il governo già rischia di cadere sulla fiducia alla "manovrina", dopo che  Mdp e Udc si sono già sganciati alla Camera (Corriere p.8 e tutti). Ma paradossalmente i primi a non volere la caduta del governo sono proprio i "piccoli", pronti a organizzarsi per ritardare l'approvazione della legge elettorale e a frenare le elezioni anticipate. Al Pd sicuri che non saranno loro a favorire la crisi.

ECONOMIA
"L'incertezza frena il Paese, per uscire dalla crisi uno sforzo eccezionale su debito e sofferenze bancarie" (Messaggero p.4, Repubblica p.8, Corriere p.5 e tutti). In primo piano su tutti le "Considerazioni finali" di Visco all'assemblea di Bankitalia. Retromarce sulle riforme non sono ammesse, il messaggio alla politica: il graduale allentamento del Qe della Bce richiede "senso di responsabilità". Un'emergenza anche il lavoro: serve un salto di qualità sulla produttività, con il consenso convinto di lavoratori, imprenditori e pa (Sole p.5). "All'Italia servono avanzi primari del 4% per riportare le passività totali sotto il 100% del pil in 10 anni" il monito sui conti pubblici (Sole p.4). La ricetta, maggior investimenti pubblici, revisione di agevolazione e pressione fiscale, lotta all'evasione, accelerazione alle privatizzazioni.
Dell'assemblea di Bankitalia fa notizia la mossa di Visco – che aggiunge al testo ufficiale pagine sue per difendersi dalle accuse mosse a Bankitalia per la crisi delle banche – e il parterre, dove spicca la presenza di Draghi. Visco vacilla e Draghi scende in campo" scrive il Giornale (p.9). Una presenza rimarcata da tutti i giornali come supporto al governatore, da tempo nel mirino della politica. Da capire se la  presenza di Draghi sia davvero il segno di una mano sulla spalla scrive la Stampa (p.3). E soprattutto se riuscirà a garantirgli la riconferma in via Nazionale. Molto dipenderà dalla piega che prenderà la campagna elettorale ormai imminente, e lo spazio che si vorrà dare agli scandali bancari.
Lavoro, record di occupati ad aprile ma over 50 (Corriere p.31 e altri): con 94 mila occupati in più il tasso di occupazione è arrivato al 57,9%, il massimo da febbraio 2009, e il tasso di disoccupazione all'11,1%, il minimo dal settembre 2012; stabile la disoccupazione giovanile (34%) ma in miglioramento. I dati Istat di aprile dicono che c'è più gente che lavora e meno che cerca lavoro. Merito del consolidamento della ripresina. Gentiloni: "Premiate le scelte di questi anni".
Dall'inflazione segnale contraddittorio: la fine dell'inverno chiude i primi spiragli (Sole p.7). A maggio calo dello 0,2%, indice annuale all'1,4% nell'eurozona. L'energia decisiva per lo stop dei rincari. Con l'inflazione a questo livello andremo al voto con il Qe, scrive MF (p.9) ovvero senza la spada di Damocle dello spread.

EUROPA
Stop di Macron a Fincantieri: "Da rivedere l'intesa tra Stx e Fincantieri (Sole). Troppa Italia nei cantieri (Messaggero). "Resti francese" (Stampa). Macron debutta male prendendosela con l'Italia (MF). La questione ruota attorno alla partecipazione della Fondazione Crt, giudicata non autonoma rispetto all'azionista principale. "Siamo certi che troveremo soluzioni condivise" ha commentato Calenda, "no comment" da Fincantieri. Macron ha spiegato di aver parlato con Gentiloni della questione e di aver dato mandato al suo ministro Le Maire di negoziare nei prossimi giorni: Parigi ha un diritto di prelazione di due mesi, ma nazionalizzare sarebbe anti-mercatista lontana dalla campagna elettorale di Macron. Ma l'impressione per lo stop all'operazione resta.
Gran Bretagna, il labour anni 70 spaventa la May (Sole, Giornale): gli ultimi sondaggi danno un distacco di tre punti rispetto ai Conservatori. Le proiezioni indicano le difficoltà a raggiungere una chiara maggioranza nella prossima Camera dei Comuni. "A rischio il governo" titola il Corriere. Intanto, la sterlina scende ai minimi delle ultime 5 settimane.
Commissione Ue, primo passo verso gli eurobond. Ma da Scheuble arriva subito uno stop (Messaggero e tutti). Nel "paper" presentato da Juncker spinta al consolidamento delle banche e rimodulazione della governance europea. Sulla Stampa parla il vice presidente Dombrovskis: "Vogliamo animare il dibattito su alcuni elementi, poi valuteremo in base. Ma l'euro va riformato senza aspettare una nuova crisi e prima dell'allargamento dell'eurozona ad altri Stati". Sul Corriere intervento di George Soros: l'Europa si può rifondare e salvare ma occorre una spinta dal basso. La Ue deve salvarsi e reinventarsi, scrive il finanziere. Servono differenti corsie, non più velocità. I segnali positivi ci sono.

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