Commentario del 31.05.2017

IN PRIMA PAGINA
Legge elettorale, l'accordo c'è (Corriere). Patto Pd-Fi-M5S, subito legge e voto (Repubblica). Sistema tedesco, a luglio è legge (Messaggero). Nel Pd, Renzi chiarisce: "Il candidato premier sarò io" (Stampa). M5S di governo: a caccia di ministri tecnici (Fatto). Unità: queste leggi dovete farle: ius soli, tortura, fine vita, riforma penale, cannabis legale. Spazio anche alla manovra, tema legato alla partita del voto: via libera dell'Europa alla manovra a rate (Stampa). Oggi, il voto di fiducia sulle "correzioni" della Camera: web tax, studi settore, voucher (Sole). Per i conti pubblici, subito 4 mld per bloccare l'Iva fino a marzo (Messaggero). Manacarda su Repubblica: dal lavoro alle banche, il rischio della paralisi. A proposito di banche, sulla questione Venete Atlante dice no a nuovi investimenti (Sole). Il governo tratta ancora con la Ue (MF). Ampio spazio anche alla vicenda Telefom-Vivendi, ok dell'Ue al controllo Vivendi su Telecom (Sole, MF).
Dagli esteri, in primo piano il duello Usa-Germania: grandi manovre della Merkel per isolare Trump al summit del G20 (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
Manovrina, chiesta la fiducia: sarà il primo test per la tenuta del governo (Corriere p.8 e tutti). Oggi votazione alla Camera, dove i numeri dovrebbero essere sicuri: web tax, studi di settore e voucher nel maxi emendamento con le modifiche al decreto correttivo da 3,4 mld (Sole in prima e p.4). Il nodo cruciale sarà il voto al Senato, dove i numeri sono risicati. Ma per andare alle elezioni serve un patto sui conti, il cui primo passo è l'approvazione della manovrina: in caso di bocciatura, oltre alla caduta del governo, si aprirebbe un contenzioso con Bruxelles. Messaggero (p.5) torna a ventilare l'ipotesi di una piano da 4 mld per bloccare l'aumento dell'Iva fino a marzo, utilizzando in anticipo i fondi stanziari per avviare lo stop alle clausole, mentre per la cancellazione totale si guarda alla lotta all'evasione e alle agevolazioni fiscali. Ma per il Corriere c'è lo stop del Mise – che parla di "bufala" - sulla proposta di un decreto legge per il rinvio dell'aumento Iva. Intanto, dalla Commissione Ue rassicura l'Italia: "Non siamo preoccupati per le elezioni – ha detto Moscovici – lavoreremo con fiducia e intelligenza con Roma" (Messaggero p.5). Bruxelle spronta a concedere più tempo per non mettere in difficoltà l'Italia. Per Manacorda (Repubblica in prima e p.2) l'economia rischia di finire travolta dalle urne: ripresa zoppa, crisi bancarie e soprattutto rischio della clausola di salvaguardia che farebbe scattare l'Iva maggiorata. Questo ultimo punto potrebbe diventare il colpo fatale alla crescita non ancora completata, visto che i consumi continuano ad essere il punto debole, e con l'aumento dell'Iva la situazione potrebbe peggiorare. E poi ci sono troppe riforme chiave dell'economia di cui si è persa traccia, su tutte valga come esempio la legge sulla concorrenza, di cui si discute da 2 anni, mentre è poco probabile il varo dell'annunciato taglio al cuneo fiscale a favore dei giovani.
Su tutti i quotidiani il piano per l'Ilva svelato da Calenda e commissari: sei mln di tonnellate entro il 2018, ma a rischio fino a 6 mila posti di lavoro (Sole). I sindacati non ci stanno: "ipotesi inaccettabili". Sulla Stampa il reportage dall'azienda, dove gli operai protestano: "prima i danni alla salute e adesso ci tolgono il lavoro". Domani nuovo incontro: il governo in cerca di spazi per rivedere il capitolo organici.

ITALIA-POLITICA
Patto Pd-Fi-M5S sulla legge elettorale. Renzi accelera: sistema tedesco con soglia al 5%, legge entro luglio (su tutti). Anche se spiega: "Non è la legge che avrei voluto" (Stampa p.3). Gervasoni sul Messaggero attacca la politica italiana che si chiude dentro il confronto sulla legge elettorale mentre il mondo corre. In autunno le urne, ma per Verderami (Corriere p.5) Berlusconi è pronto a lasciare la responsabilità al segretario dem. Padoan: "Attenzione al giudizio dei mercati". Monti a Repubblica (p.2): "Non c'è una sola ragione per ricorrere alle elezioni anticipate, non si può rischiare solo perchè Renzi vuole fare il premier". Poi mette in guardia: "Con la campagna elettorale saremo osservati speciali. Difficile che si provvederà a fare ciò che non è stato fatto negli ultimi 3 anni, in cui ha prevalso la logica del consenso. Il Paese non ripartirà". Intanto, cresce il fronte del no. Pur di votare, Renzi sfascia il Pd (Libero p.7). Orlando si smarca. Emiliano al Corriere (p.2): "Non voteremo la legge elettorale senza premio di maggioranza e preferenze. Sarebbe meglio votare nel 2018". A sinistra del Pd prove di dialogo. Speranza alla Stampa (p.4): "Ora alleanza con Pisapia". L'ex sindaco di Milano pronto a sfidare il Pd, ma dice no a un listone unico di tutti gli anti-Renzi: "Non è con una sommatoria di simboli che si fa la differenza". D'Alema a Repubblica (p.6): "La sinistra esiste e con Pisapia abbiamo il compito di unirla, ma spero ci sia il tempo". Furiosi i centristi, che invocano il Quirinale. Il ministro Lorenzin: "Renzi ci ha imbrogliato" (Repubblica p.5). Ap promette battaglia in Senato, anche se non aprirà la crisi, ma lavora per riunire i centristi e puntare a superare lo sbarramento del 5%: prove di aggregazione intorno a Parisi (Messaggero, Stampa e altri). Sorgi sulla Stampa guarda alla "variabile 5 Stelle sulle elezioni": probabile un governo Lega-M5S. Calabresi nell'editoriale di Repubblica, ma anche l'Unità, chiedono di approvare prima della fine della legislatura: biotestamento, Ius Soli, reato di tortura, codice antimafia, legalizzazione della cannabis e riforma del processo penale.

EUROPA
Duello Usa-Germania, Trump attacca i tedeschi: "Male su export e spese Nato" (Stampa p.8). La Cancelliera prova a mediare: "Le relazioni transatlantiche sono importanti, ma l'Ue prenda il destino nelle proprie mani". Intanto la Cancelliera prepara il G20 e punta ad una rete con gli alleati asiatici per isolare il rischio Donald, l'obiettivo finale è costringere gli Usa a un'intesa su clima e commercio (Stampa in prima e p.9). Il vice di Scheuble, Jens Spahn, a Repubblica (p.9): "Il rapporto transatlantico resta importante, gli Usa sono ancora un partner forte per Europa e Germania".  Taino sul Corriere si chiede se sia sensato mettere in questione un'alleanza di 70 anni che ha portato benessere in Occidente. Nello Feroci, presidente dell'Istituto Affari Internazionali alla Stampa (p.8): "L'Italia deve scommettere sulla Merkel per rilanciare l'integrazione Ue". DI diverso avviso Libero (p.15): Italia schiacciata tra Usa e Germania, ma con la Merkel finisce male: almeno il tycoon ci offre l'opportunità di patti bilaterali. Rampini su Repubblica (p.8) si chiede se l'America può fare da sola, nel mirino il nuovo isolazionismo – dal fisco all'economica digitale – che può costare caro agli Usa. Secondo il Messaggero (p.9) arriva l'apertura americana sul commercio con l'Ue: il ministro Ross annuncia l'intenzione di riprendere i negoziati sul Ttip con l'obiettivo di aumentare gli scambi globali.
Francia verso il voto delle Legislative: boom di consensi per Macron, il presidente punta sulla maggioranza assoluta dei deputati (Messaggero p.10). Intanto prime ombre sul governo, nei guai un ministro per i soldi alla compagna e all'ex moglie.

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