Commentario del 28.05.2017

IN PRIMA PAGINA
Tutti al voto (QN). L'intesa Renzi-Berlusconi-Grillo sul sistema elettorale avvicina le elezioni. Renzi al Messaggero: "Un patto con Berlusconi e Grillo perché lo chiede il Colle". Franceschini a Repubblica: "Con il proporzionale rivive il centrosinistra, elezioni in autunno". Saviano al Fatto: "Il Pd fa leggi di destra, normale che faccia patti con B" (Fatto). Intanto il governo vacilla sui voucher. Gentiloni è precario (Giornale). Forza Italia pronta a salvarlo (Stampa e tutti). Sull'Espresso le manovre di avvicinamento di Grillo al potere: fratello governo, sorella lobby.
A Taormina, Trump affossa il G7 (Libero, Unità). Tra i grandi mini accordo sul commercio, divisioni sul clima. Trump prende tempo (Corriere). Il presidente Usa e la Merkel ripartono prima, salta la conferenza finale (Repubblica). Macron al Corriere: "Donald farà la sua parte". Il Giornale: su migranti e sicurezza l'Italia ha perso una storica occasione.
A Genova il grido del Papa: no a chi licenzia (Stampa). "Buon imprenditore non è speculatore" (Repubblica). Boccia (Confindustria):  come noi difende l'economia reale. Sul Sole intervista a Delrio: "Legge di bilancio coraggiosa, sì al taglio del cuneo per i giovani".
In cronaca la morte del bimbo di 7 anni per l'otite curata con l'omeopatia (Messaggero, Repubblica). Lorenzin: non si gioca con la scienza. Olimpico esaurito per l'ultima di Totti. Roma saluta il suo capitano (Messaggero). Per le Ferrari sogno rosso a Montecarlo (Corriere). Il Giro d'Italia si decide all'ultimo secondo: 4 in corsa per la vittoria (Corriere).

ITALIA-ECONOMIA
"Una legge di bilancio si dovrà fare e deve essere una legge di bilancio coraggiosa, non solo per i conti pubblici e per i rapporti con l'Europa ma per continuare a rafforzare la crescita" dice Delrio al Sole (p.4). Quale governo la farà? "Un governo forte e nella pienezza dei suoi poteri. Se questa maggioranza è determinata ad andare avanti e a varare le misure necessarie si vada avanti. Altrimenti la faccia un governo forte del mandato elettorale. Sbagliato è vivacchiare. L'Italia non può trovarsi sola, dopo le elezioni in Francia e in Germania, in una posizione di fragilità". Da Delrio anche il tentativo di ricucire con Confindustria: "Il taglio del cuneo fiscale per l'assunzione dei giovani lo stiamo facendo, sarà nella prossima legge di bilancio. Un'alleanza tra imprenditori, lavoratori e governo oggi è più che mai fondamentale per ridare forza al sistema produttivo italiano. Le priorità sono occupazione e investimenti". Ma sui nuovi voucher il governo rischia la crisi  (Stampa in apertura e a p.2 e su tutti): il voto in commissione alla Camera vede il Pd spaccato, il Mdp contrario. Il provvedimento che reintroduce i voucher passano solo grazie a Forza Italia. Romani: "La flessibilità sul lavoro è un'esigenza del Paese". Renzi al Messaggero (p.3): "Noi non cerchiamo trappole né incidenti parlamentari. Sui voucher la partita è interamente nelle mani nel governo". Su Repubblica (p.6) l'ira della Camusso: "Intervenga il Colle, beffati 3 milioni di italiani". Sulla Stampa (p.2) parla la Furlan: "Un pasticcio di stampo ideologico. Incredibile che in un Paese con milioni di disoccupati, che ha perso 25 punti di produzione industriale e 9 punti di pil, che ha circa il 40% dei giovani disoccupati un governo debba cadere per uno strumento che riguarda lo 0,1% del lavoro".
Su Sole (p.4) e tutti gli ultimi ritocchi alla "manovrina": via libera alla stretta su Airbnb e sul ritiro delle monetine da 1 e 2 centesimi. Arriva il rimborso per i ritardi dei bus locali.

ITALIA-POLITICA
Tutti al voto (QN). L'intesa Renzi-Berlusconi-Grillo sul sistema elettorale avvicina le elezioni. Renzi al Messaggero: "Un patto con Berlusconi e Grillo perché lo chiede il Colle". Con l'appoggio di M5S e Lega al "tedesco" prende quota il voto a settembre: "L'eventuale anticipo non genera incertezza sui mercati ma la riduce – dice Renzi - Ma non saranno i mercati a decidere cosa faremo, ma il presidente della Repubblica". E sul dopo: "Il mio obiettivo è sconfiggere Berlusconi non allearmici. Ma dipende da quanti voti ciascuno prenderà". "Il proporzionale con il premio di governabilità può mettere d'accordo tutti, anche il Pd. Poi pronti al voto anche subito" dice al Corriere Vito Crimi (M5S). "Con il proporzionale rivive il centrosinistra. E poi elezioni in autunno" dice Franceschini a Repubblica. "Il patto Renzi-B. è nei fatti, ormai il Pd fa leggi di destra", attacca Saviano dal Fatto. "Renzi ha sempre voluto i voti di Berlusconi ma ha fatto troppi errori, durerà poco". Su QN le previsioni di Rino Formica: "A fine 2018 o inizio 2019 ci sarà un traumatico scioglimento delle Camere per effetto della crisi sociale e allora arriverà il nuovo Macron, Mario Draghi".
Sul Corriere gli ultimi sondaggi, che danno Pd e M5S allineati al 30%, Forza Italia al 13,2 avanti alla Lega (12,8), Ap e Mdp sotto la soglia del 5%, Fdi sul filo, al 4,6%. 
Messaggero e Libero parlano di urne vicine. Su Repubblica e Stampa l'amarezza di Gentiloni: "Non mi incollo alla poltrona". Sul Corriere i timori del Colle per l'impatto del voto anticipato sulla manovra. Stavolta Ue e mercati si aspettano una manovra lacrime e sangue, e se dopo il voto non nascesse subito il governo si finirebbe in esercizio provvisorio di bilancio, esponendo il Paese ai venti della speculazione finanziaria. Mattarella non è l'unico a voler evitare il voto anticipato. Sul Fatto l'establishment schierato per il voto nel 2018: Ue, banche, Confindustria, settori importanti del Pd, Corriere e Repubblica. 
Con il conto alla rovescia per il voto già iniziato, Cinque Stelle a caccia di classe dirigente (Stampa p. 6). Si cercano docenti, magistrati imprenditori, manager, scienziati da spendere in ministeri, Authority, enti e aziende pubbliche. Mentre Grillo si ispira a San Francesco, Casaleggio si accredita con l'establishment: il M5S, puntando al palazzo, sta cambiando pelle (L'Espresso p.26). 

EUROPA
Il G7 si spacca sul clima, accordo al ribasso su commercio e migranti (Stampa p.10 e tutti). Unico punto di intesa, la linea dura con la Russia sulla crisi ucraina (Sole p. 2). I 7 si dicono pronti a ulteriori misure se non saranno rispettati gli impegni. Ma è il G7 stesso ad essere in crisi, affossato in primis dallo stesso Trump, assai più a suo agio nella base Usa di Sigonella che non a Taormina. Tanto lui, quanto la Merkel, abbandonano il vertice prima del tempo saltando la conferenza stampa finale. "Molto insoddisfacente" il verdetto della cancelliera sui colloqui, scrive Repubblica (p.3): quello di Taormina è stato un vertice dei "no", con gli Usa contro tutti. E i dossier più importanti – libero scambio, migranti, clima – è tutto in alto mare. Gentiloni ammette: "E' stato il vertice più impegnativo degli ultimi anni. Emerse le divergenze" (Messaggero p.5). Macron al Corriere (p.2): "Trump pragmatico e realista. Lavoreremo insieme. Gli ho detto che disattendere gli accordi di Parigi sul clima sarebbe un colpo durissimo per gli Stati Uniti, sia per il prestigio che per gli interessi". E sul terrorismo "abbiamo scritto un'intesa molto precisa e innovativa. Serve la vigilanza su internet: le grandi imprese della rete dovranno collaborare. Abbiamo avviato un lavoro di intelligence, ci siamo impegnati a stroncare traffici e tutte le forme di finanziamento del terrorismo"

©riproduzione riservata








Nessun commento:

Posta un commento