Commentario del 26.05.2017

IN PRIMA PAGINA
In primo piano su tutti lo stop del Tar alle nomine nei musei. Franceschini: "Così si affossa l'Italia" (Stampa). Renzi: dovevamo cambiare il tribunale dei veti (Mattino). Tra i bocciati il direttore straniero (Corriere). Altre 5 nomine a rischio. Deciderà il consiglio di Stato (Sole).
Sul fronte politico è la legge elettorale il tema del giorno. Di Maio al Messaggero: "Premio di governabilità al primo partito". Telefonata Berlusconi-Renzi: incontriamoci. C'è una bozza d'intesa sul sistema tedesco (Corriere). D'Alema al Corriere: "Meglio il 3% che Matteo". Orlando al Foglio: "Non si battono i populismo avvicinandosi al Cav.".
Tra politica ed economia il ritorno dei voucher in manovra (Repubblica). Mdp: pronti a uscire dalla maggioranza (Sole e altri). Banche Venete a rischio collasso (Messaggero). Libero: salvata la banca Pd. Le altre crepino pure.
Oggi il G7 italiano. Gentiloni: confronto difficile su immigrazione, commercio e cambiamenti climatici (MF, Stampa). Usa e Ue lontane (Sole). Sul fronte terrorismo ira di Londra sugli 007 Usa per la fuga di notizie sulla strage (Corriere, Repubblica). A Manchester stesso esplosivo del Bataclan (Messaggero). Anche la Nato nella coalizione anti-Isis (Sole).
In Grecia bomba per Papademos, l'ex premier voluto dalla Troika (Fatto). I greci provano a uccidere l'uomo della Merkel (Libero). In Brasile capitale sotto assedio, impeachment più vicino (Sole).

ITALIA-ECONOMIA
Manovra, scontro sui voucher-bis (Repubblica in apertura e a p.2 e 3): un emendamento Pd punta a reintrodurre i voucher per famiglie e imprese. Ma i bersaniani di Mdp si oppongono e minacciano di lasciare la maggioranza. Poletti: "Deciderà il Parlamento". Gentiloni irritato con i renziani: "Così rischiamo di sfasciare tutto". Laforgia a Repubblica (p.3): "I dem cercano l'incidente. Per noi gli unici voucher che servono sono quelli domestici". Tra le ipotesi allo studio del governo quella di configurare un nuovo contratto di lavoro – "Presto" per le imprese con non più di 5 dipendenti, escluse edilizia e settori rischiosi,  "Libretto famiglia" per le famiglie – entrambi destinati al lavoro meramente occasionale. Niente più tagliandi in vendita nelle tabaccherie ma una piattaforma informatica a cui dovranno scriversi le imprese, aprendo un conto e stipulando un contratto nominativo con il dipendente occasionale. Tetto di impiego, 5000 euro in un anno, a 9 euro minimo l'ora. Leonardi alla Stampa (p.12): "Saranno veri contratti di lavoro: qui non si tratta di reintrodurre i voucher ma di colmare un buco normativo. Non c'è più nessuna norma che tuteli il lavoro occasionale. E le differenze con i voucher sono enormi". Da Leonardi l'ok alla proposta Boccia di azzerare i contributi per i neo assunti per i primi tre anni e lo stop a modifiche al Jobs Act: "Sulla cassa integrazione indietro non si torna".
Sul Sole (p.2) le altre novità attese per la "manovrina": le compensazioni tra debiti e crediti di imprese e professionisti con l'erario estese anche al 2017, il taglio in due tempi (tra 2017 e 2018) di 140 mila new slot da bar e tabacchi, con maxi multa per chi non le spegne.

ITALIA-POLITICA
Telefonata Berlusconi-Renzi: accelera il patto sul sistema tedesco con sbarramento al 5% e urne in autunno (Corriere e tutti). Per Verderami (Corriere in prima e p.11) dopo 3 anni e mezzo dal Nazareno i due sono costretti a mettersi d'accordo, nonostante abbiano detto che non lo avrebbero più fatto. Anche se parlano di accordo "tecnico", i voti da unire sulla riforma elettorale serviranno per unire i voti nel nuovo Parlamento. D'Alema al Corriere (in prima e p.13): "Meglio un sistema europeo che un pastrocchio, ma il vero modello tedesco avrebbe bisogno di modifiche costituzionali. Comunque, l'accordo Renzi-Berlusconi tira la volata a Grillo". E Orlando al Foglio (p.1): "Se l'idea è fermare il populismo con Berlusconi, si rischia di rafforzare proprio i populisti, determinando una rottura con pezzi di società che la sinistra dovrebbe rappresentare". Anche Ezio Mauro nell'editoriale di Repubblica (p.41) sostiene che per fermare il populismo serva una battaglia culturale, non possono bastare minimi comun denominatori, che produrrebbero soltanto governi-badanti di un Paese che non sa più crescere. Intanto il Pd cerca di coinvolgere anche il M5S (Corriere p.10). Di Maio al Messaggero (in prima e p.11): "Disponibili a fare una legge con la maggioranza, l'obiettivo è la governabilità per garantire a chi vince di portare avanti il proprio programma. La nostra partecipazione consentirà di andare al voto quanto prima". Poi, sul dopo-voto: "Nessun mercato delle vacche sulle poltrone, se arriveremo primi chiederemo l'incarico di governo al Quirinale e ci presenteremo con un programma chiaro per chiedere la fiducia in Parlamento". Intanto, esperti concordi sul fatto che con questo sistema elettorale sparirebbero i cespugli, ma non sarà chiaro il vincitore, e per fare il governo sarebbero indispensabili i compromessi, ma i leader non ci sono più abituati (Stampa p.13).

EUROPA
Oggi il G7 italiano. Gentiloni: confronto difficile su immigrazione, commercio e cambiamenti climatici (MF P.5, Stampa). Pronta la dichiarazione sulla lotta al terrorismo, in cui i 7 grandi si impegnano a portare la lotta al terrorismo a un livello più alto. Ma lo scontro tra Usa e Regno Unito per la fuga di notizie sulla strage di Manchester rischia di compromettere una maggiore cooperazione tra intelligence (Corriere, Repubblica). Usa e Ue arrivano al G7 profondamente divise al G7 anche su commercio e clima (Sole p.6). Incomprensioni e diffidenze reciproche anche sul fronte della Difesa. La Nato accetta di entrare nella coalizione anti-Isis ma Trump nsiste sui "ritardi cronici" dei partner europei sulla spesa militare: "23 Paesi su 28 non stanno pagando quanto dovrebbero e questo non è giusto nei confronti degli Usa". Gentiloni: "L'Italia resta impegnata a portare il contributo nazionale al 2% del pil entro il 2024" (Sole p.6).
In Grecia bomba-carta per Papademos, l'ex premier voluto dalla Troika (Fatto in prima e a p.6 e su tutti). E' in terapia intensiva ma non in pericolo di vita. L'attentato sembra opera di gruppi anarco-insurrezionalisti di estrema sinistra ma mai il bersaglio era stato così "alto" e mirato. L'attentato arriva dopo il flop all'Eurogruppo di lunedì dove i greci speravano di ottenere lo sconto sul debito promesso da Bruxelles. Enorme lo choc nel governo e nell'opposizione. "Operazione nemesi delle cellule di fuoco – dice al Fatto il ministro per gli Affari con l'Europa Katrougalos – ma se i creditori non aggiusteranno il debito alla Grecia la tensione potrebbe continuare a crescere".

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